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Claire
05-June-2015, 10:17
Se ne vanno da qui a ritmi vari,
i giorni uno intero al giorno
poi scenari musi soprannomi
tu in un lampo
e certe ore sanno come durare notti e notti
prima che siano immensa fuga d'astri.

Io mi restringerò in eterno
secondo il lento moto del dolore,
la curva blu che piega l'universo
verso non lo sai dove, davanti a che, in ginocchio
dentro una stella che non sa morire.

daniela
05-June-2015, 14:55
Se ne vanno da qui a ritmi vari,
i giorni uno intero al giorno
poi scenari musi soprannomi
tu in un lampo
e certe ore sanno come durare notti e notti
prima che siano immensa fuga d'stri.

Io mi restringerò in eterno
secondo il lento moto del dolore,
la curva blu che piega l'universo
verso non lo sai dove, davanti a che, in ginocchio
dentro una stella che non sa morire.

Bellissima!

Rosy
09-June-2015, 14:53
Cuore di legno

Il mio vicino di casa è robusto.
E' un ippocastano di corso Re Umberto;
ha la mia età ma non la dimostra.
Alberga passeri e merli, e non ne ha vergogna,
in aprile di spingere gemme e foglie,
fiori fragili a maggio,
a settembre ricci dalle spine innocue
con dentro lucide castagne tanniche.
E' un impostore, ma ingenuo, vuole farsi credere
emulo del suo bravo fratello di montagna
signore di frutti dolci e di funghi preziosi.
Non vive bene. Gli calpestano le radici
i tram numero otto e diciannove
ogni cinque minuti; ne rimane intronato
e cresce storto, come se volesse andarsene.
Anno per anno, succhia lenti veleni
dal sottosuolo saturo di metano;
è abbeverato d'orina di cani,
le rughe sul suo sughero sono intasate
dalla polvere settica dei viali;
sotto la scorza pendono crisalidi
morte, che non saranno mai farfalle.
Eppure, nel suo tardo cuore di legno
sente e gode il tornare delle stagioni.

Primo Levi

Claire
10-June-2015, 11:20
Per di più mi spiazza i centri,
mi rattrappisce l’albero spiovente dell’anima
questo calore senza fuoco, questa moneta senza danaro,
i ritratti appesi alle facce,
gli stivaletti vuoti che entrano nei tram.
Cose di cielo buttate negli angoli
non mi consolano più,
perché non si è felici col non essere disgraziati,
non si torna alla domenica dal martedì.
Domande e risposte,
cubana etichetta verde
oggi però ha suonato così bene la pianista
a beneficio dei figli degli annegati,
una donna vendeva frittelle in Plaza de Mayo;
osservi che dico un giorno buono.
Tenga a freno la sua cintura, cittadino,
voti perché le nuvole si alzino
e gli uccelletti cantino,
mediti il miele, che si accetta vomito,
il cane che il vomito divora,
il vomito che soffre d’essere stato minestra e vino
e lo guardi gettato supino.
Tutto mi frega, però le cose cresceranno
come il sangue nei termometri,
e perché farmi caso: altri aspettano
importanti, e qui ti voglio vedere.
Cittadini! Di che colore era il cavallo bianco di San Martín?

Traduzione di Gianni Toti

Andrea
10-June-2015, 12:09
Se esisti per davvero – fatti avanti,
sii nuvola, caprone, aviatore,
porta con te occhi, bocca, voce,
– chiedimi qualcosa, lascia che mi sacrifichi,
prendimi tra le braccia, proteggimi,
nutrimi con la settima parte di un pesce,
fammi un fischio, dissodami le dita,
ricolmami di aromi, di stupore,
– resuscitami.


Nina Cassian

Aleciccio
11-June-2015, 08:34
L’estate non si fa annunciare,
se è estate vera, non ha false partenze
come la primavera, o l’autunno
che è quasi tutto annuncio.
L’estate viene in un solo giorno.
Un temporale, la polvere, l’asfalto.
È il fresco delle due di notte
quando pensi che l’estate sta passando.

Gian Mario Villalta (Visinale, 1959), inedito

Claire
11-June-2015, 09:50
«Librati, anima mia, su questa folla ignara,
libero uccello immergiti nel cielo spalancato.
Va a vedere! E torna dopo avere toccato
Il sogno… il mio bel sogno che questa terra ignora.

Quanto a me, sia silenzio, ne va della mia vita.
Mi chiudo dove nulla, più nulla mi ha seguita.
E dal mio nido stretto, che tace il suo lamento,
di fianco alla mia sorte fluire il mondo sento,

quel secolo che fugge ruggendo a queste porte
e via con sé trascina, simili ad alghe morte,
nomi cruenti e voti e vani giuramenti
e puri fiori in treccia con nomi dolci e ardenti. »


Traduzione di Maria Luisa Spaziani

Indigowitch
14-June-2015, 17:33
L'abbraccio

Quando ci siamo intravisti, l’aria fra noi
ha gettato d’un tratto,
la sua immagine degli alberi, indifferenti e vuoti,
da cui si lasciava attraversare.
Oh, ci siamo lanciati, chiamandoci per nome,
l’uno verso l’altro, e così velocemente,
che il tempo si è schiacciato fra i nostri petti,
e l’ora, colpita, si è frantumata in minuti.
Avrei voluto conservarti tra le mie braccia
così come tengo il corpo dell’infanzia, nel passato,
con le sue morti irripetibili.
E avrei voluto abbracciarti con le costole.



Nichita Stanescu


(Traduzione di Fulvio del Fabbro e Alessia Tondini)

Andrea
15-June-2015, 11:23
Portami lungo viali vuoti,
parlami di qualche sciocchezza,
pronuncia vagamente un nome.
I lampioni piangono l’estate.
Due lampioni piangono l’estate.
Cespugli di sorbo. Una panchina umida.
Amore mio, resta con me fino all’alba,
poi lasciami.
Rimasto come un’ombra offuscata,
vagherò qui ancora un po’, ricorderò tutto,
la luce accecante, il buio infernale,
io stesso fra cinque minuti sparirò.


Boris Ryzyi

Rosy
22-June-2015, 13:32
Chi ha detto che la vita è breve?"

Chi ha detto che la vita è breve?
Non è vero niente
La vita è lunga quanto le nostre azioni
generose
quanto i nostri pensieri
intelligenti
quanto i nostri sentimenti
disinteressatamente umani.
La vita
è infinita.

Joyce Lussu

Andrea
23-June-2015, 17:57
Resta dove sei

Non essere, ti prego, clandestina
o miliziana o santa o disertora
non essere, sii cara, in abito da sera
o nei capricci della nuova moda
e né in Africa né in Atlantide, non cercare
l'oro e la corona e non vendere
ciò che ti appartiene; cerca di essere (è il
compito più arduo, e te lo chiedo)
esattamente quella che sei, così distante
dal cielo e dalla terra, così compenetrata
in ciò che anche noi vediamo. E cerca
di pensare (è la più alta delle filosofie)
a quello che normalmente pensi, al pane
da comprare o alle infinite casualità
del tuo apparire. E soprattutto (te lo chiedo?)
resta dove sei così che io, a volte, possa
incontrarti, e se mi vedi, sii buona: salutami.

Luigi Aliprandi

Andrea
01-July-2015, 17:17
Segui il tuo destino,
annaffia le tue piante,
ama le tue rose.
Il resto è l'ombra di alberi estranei.


La realtà
sempre è di più o di meno
di quello che vogliamo.
Solo noi siamo sempre
uguali a noi stessi.


Dolce è vivere solo.
Grande e nobile è sempre
semplicemente vivere.
Lascia il dolore sulle are
come ex voto agli dei.


Guarda da lontano la vita,
senza mai interrogarla.
Essa niente può dirti.
La risposta
sta al di là degli dei.


Ma serenamente
imita l'Olimpo
dentro il tuo cuore.
Gli dei sono dèi
perché non si pensano.


Fernando Pessoa

Claire
01-July-2015, 19:45
Ci sono al mondo i superflui, gli aggiunti
non registrati nell’ambito visuale.
(Che non figurano nei vostri manuali,
per cui una fossa da scarico è la casa.)

Ci sono al mondo i vuoti, i presi a spintoni,
quelli che restano muti: letame,
chiodo per il vostro orlo di seta!
Ne ha ribrezzo il fango sotto le ruote!

Ci sono al mondo gli apparenti – invisibili,
(il segno: macula da lebbrosario!)
ci sono al mondo i Giobbe, che Giobbe
invidierebbero se non fosse che:

noi siamo i poeti – e rimiamo con i paria,
ma, straripando dalle rive,
noi contestiamo Dio alle Dee
e la vergine agli Dei!

Andrea
14-July-2015, 11:15
La stanza è un cinema buio
dove si proietta
una pellicola sgranata in bianco e nero.
Un’immagine sfuocata di corpi svestiti
nel momento della dolce indolenza
che segue all’amore,
quando il più malvagio dei cuori
arriva a credere
che la felicità può durare per sempre.


Charles Simic

daniela
26-August-2015, 22:35
Estate

C’è un giardino chiaro, fra mura basse,
di erba secca e di luce, che cuoce adagio
la sua terra. È una luce che sa di mare.
Tu respiri quell’erba. Tocchi i capelli
e ne scuoti il ricordo.

Ho veduto cadere
molti frutti, dolci, su un’erba che so,
con un tonfo. Cosí trasalisci tu pure
al sussulto del sangue. Tu muovi il capo
come intorno accadesse un prodigio d’aria
e il prodigio sei tu. C’è un sapore uguale
nei tuoi occhi e nel caldo ricordo.


Cesare Pavese

daniela
29-August-2015, 21:03
COME SAREBBE ESSERE TE Questo è l'enigma, l'ansia travolgente
di conoscere, il desiderio irresistibile di gettare l’ancora
in te, di possederti.
Come sarebbe la perplessità di essere te,
il mistero, la malattia di essere te e sapere
Come sarebbe lo stupore di essere te, davvero te e
con i tuoi occhi vedermi.
Come sarebbe percepire che ti amo
Come sarebbe, essendo te, sentirmelo dire
E come sarebbe, allora, sentire quello che senti tu.

Ana Rossetti

kaipirissima
30-August-2015, 12:28
A volte mi è capitato, quando ero triste per una storia finita male, di mettermi a letto insonne e immaginare/decidere cosa lui avrebbe sognato quella notte.

Indigowitch
31-August-2015, 13:44
Estate

C’è un giardino chiaro, fra mura basse,
di erba secca e di luce, che cuoce adagio
la sua terra. È una luce che sa di mare.
Tu respiri quell’erba. Tocchi i capelli
e ne scuoti il ricordo.

Ho veduto cadere
molti frutti, dolci, su un’erba che so,
con un tonfo. Cosí trasalisci tu pure
al sussulto del sangue. Tu muovi il capo
come intorno accadesse un prodigio d’aria
e il prodigio sei tu. C’è un sapore uguale
nei tuoi occhi e nel caldo ricordo.



Cesare Pavese

Mi piace molto l'uso del verbo "respirare", in questi versi. Mi chiedo se in questo caso Pavese l'abbia impiegato nel senso che questo verbo può avere, tra gli altri, in francese, e cioè nel senso di "emanare" il profumo dell'erba.
Nel dubbio, resta il fatto che è una poesia disarmante per la vividezza delle immagini.

daniela
31-August-2015, 15:10
Approfondendo, ho scoperto che è la seconda delle tre poesie dedicate a Fernanda Pivano, di cui Pavese si era innamorato non corrisposto e c'è anche un verso in più:

Estate

C'è un giardino chiaro, fra mura basse,
di erba secca e di luce, che cuoce adagio
la sua terra. E' una luce che sa di mare.
Tu respiri quell'erba. Tocchi i capelli
e ne scuoti il ricordo.

Ho veduto cadere
molti frutti, dolci, su un'erba che so
con un tonfo. Così trasalisci tu pure
al sussulto del sangue. Tu muovi il capo
come intorno accadesse un prodigio d'aria
e il prodigio sei tu. C'è un sapore uguale
nei tuoi occhi e nel caldo ricordo.

Ascolti.
Le parole che ascolti ti toccano appena.
Hai nel viso calmo un pensiero chiaro
che ti finge alle spalle la luce del mare.
Hai nel viso un silenzio che preme il cuore
con un tonfo, e ne stilla una pena antica
come il succo dei frutti caduti allora.

Cesare Pavese
Settembre 1940

Consiglio di leggere questo approfondimento, è molto interessante:
http://carrubbabiagio.blog.kataweb.it/aspirante_poeta/2010/01/16/cesare-pavese-3-tre-liriche-speciali-commentate-da-biagio-carrubba/

daniela
31-August-2015, 22:34
APPUNTO INTERIORE

Oggi la mia vita non ha alcun peso:
è un vento, meno d’un vento, meno
d’una riga di luce.
Ora nessuno
può essermi sgradito.
Non ci sono terreni
risentimenti nella mia anima.
Il mio sangue è una rossa armonia viva.
Sono in armonia con la brace e la calma,
con la voce amorosa e quella vendicativa.
Sembra che le mie mani non ci siano, sembra
che il mio corpo nuoti in un’acqua innocente.
Come un vento nudo il mio cuore si dondola
e dolcemente fa suonare campane.

JORGE DEBRAVO

daniela
15-September-2015, 22:19
Lascio la camera com’era quando era nei tuoi occhi,
incontrarti è il sapore che trattengo nel sorso di caffè.

Tra il piacere e quel che resta del piacere
il mio corpo sta come un posto dove si piange
perchè non c’è nessuno.

Un giorno settembre era limpido e ventoso
il silenzio ammutoliva, la terra tornava al cielo.

Pierluigi Cappello

daniela
30-September-2015, 20:01
Ognuno vive due vite alla volta, o tre o anche quattro,
noi nasciamo, Signore, così giovani, che
fra mille vite possibili
non si può pretendere
che sappiamo sceglierne una.
Gli animali di una vita braccano gli animali delle altre,
i pesci della vita più grande divorano i pesci della vita più piccola,
i rami degli alberi nemici si seccano sui bordi,
il sole della quarta vita oscura
il sole della terza, il sole della seconda,
il sole della prima.
Discordi, una con l’altra si annullano le vite –
E, ancora indecisi, e immaturi, moriamo.



Ana Blandiana

daniela
03-October-2015, 14:11
Immersa in una tonale di gioia, io trionfo
incessante negli anditi riverberanti dell'anima
come un crine ebbro di pece sulla corda.

Il dolore è silenzio dal tono puro
per distratta sottrazione.

Fosca Massucco

daniela
15-October-2015, 14:56
Vento e alberi

Come molto del vento
Soffia dove sono gli alberi,
Molto del mondo
Si centra su di noi.
E spesso quando il vento tira
Scrollando forte gli alberi,
Ognuno un altro cerca
E tiene insieme.
I rami vorticano
S’intrecciano furiosamente.
Solo, non è amore.
Si torcono l’un l’altro.
E spesso penso a me
Albero solitario, senza suolo,
Il mio braccio non vuole, non può
Spezzarne un altro. Le mie ossa rotte
Dicono un tempo nuovo.


Paul Muldoon

daniela
20-October-2015, 22:55
Salutarsi sempre, coi sacchetti del pane in mano
sull'ultimo gradino di casa, sotto la luce sbieca
della metropolitana, tra i colleghi in ufficio.

Salutarsi sempre, dita contro dita
guancia su guancia o a labbra socchiuse.

In stazione – imbarazzata – lasciare una moneta
a chi la chiede, mentre il treno su cui tu sei
dalla città operosa ti allontana.

Salutarsi sempre, te che sopra ogni altro amo
fingendo di ignorare l'addio in agguato
in ogni nostro arrivederci.

Mariella De Santis

kaipirissima
21-October-2015, 15:51
(1)


Ci sono campi di girasole all'alba
che hanno mantenuto il silenzio
della notte come le pietre nude
della città vecchia. E una scossa
di vento lieve sulla cima delle spighe,
e l'aria fresca del giorno
che si rigenera come una metamorfosi.


Adamo nasce nudo e in piedi,
non sa distinguere il grano dal loglio;
non saprà di avere figli
fino a quando non guarderà in faccia
la muta maschera dei girasoli,
perché il popolo è la coscienza
autentica di ogni uomo.
Il popolo è la radice della verità,
la linfa autentica di gioia e pienezza.


Non c'è ragione contro il sangue:
occorre il rito antico del tabù.
Lungo il campo dei girasoli
è disegnata una strada.



Gabriele Via, 6 luglio 2015

daniela
22-October-2015, 14:47
In questa vita nulla accade a caso,
pensi nel mattino mentre osservi
come le ombre nel parco
si sveglino a due a due
nel primo taglio del sole.
Le ricopri con lo sguardo
e fai un nodo
delle tue grida.

In questa vita tutto ha un senso,
incomprensibile a volte, o imprevedibile
come gli alberi lungo la ferrovia:
alcuni si gettano sotto i treni che passano,
altri tagliano la mano agitata per un addio.
E tu stai rigirando il nodo nella tua gola
e rifiuti di accettare:

qualsiasi cosa capiti nella vita
permettile di avvenire.


Aksinia Mihailova

kaipirissima
26-October-2015, 07:54
ALBERI
Federico Garcia Lorca

Alberi
Eravate frecce
Cadute dall'azzurro?
Che terribili guerrieri vi Scagliarono?
Sono state le stelle?

Le vostre musiche vengono dall'anima degli uccelli,
Dagli occhi di Dio,
Da una perfetta passione.

Alberi!
Le vostre radici rozze si accorgeranno
Del mio cuore sotto terra?

Rupert
26-October-2015, 09:17
ALBERI
Federico Garcia Lorca

Alberi
Eravate frecce
Cadute dall'azzurro?
Che terribili guerrieri vi Scagliarono?
Sono state le stelle?

Le vostre musiche vengono dall'anima degli uccelli,
Dagli occhi di Dio,
Da una perfetta passione.

Alberi!
Le vostre radici rozze si accorgeranno
Del mio cuore sotto terra?

Mi permetto di aggiungere il testo originale perché è semplicemente stupendo.


Arboles

¡Árboles!
¿Habéis sido flechas
caídas del azul?
¿Qué terribles guerreros os lanzaron?
¿Han sido las estrellas?

Vuestras músicas vienen del alma de los pájaros,
de los ojos de Dios,
de la pasión perfecta.
¡Arboles!
¿Conocerán vuestras raíces toscas
mi corazón en tierra?

da: Libro de poemas, 1921

kaipirissima
26-October-2015, 18:44
Grazie Rupert. Oggi per diletto in treno sfogliavo un libro di narrativa-poesia di terza media e sono incappata in questa poesia. C'erano delle poesie bellissime una mi ha fatto anche un po' piangere. Parlava delle guerre in Jugoslavia.

daniela
12-November-2015, 15:59
Mi sono vestito lentamente, una
camicia scura, un paio di jeans;
fa molto freddo e mi metto una giacca
di panno nero con le scarpe grosse;
portafoglio, occhiali, orologio,
e giù in strada, un giorno come gli altri.
Di fronte alla prima vetrina
la vertigine mi assale e capisco
che il freddo da evitare è un altro freddo,
che sono quasi nudo:
sono uscito come tante altre volte
con tutto il cuore allo scoperto.

Enrique Gracia Trinidad

daniela
18-November-2015, 21:21
Le mie torri

Tu non lo sai
quante volte sono crollate
le mie torri.

E' l'arcano peggiore
così distante dal carro,
dal calesse.

Annoto sul destino,
i crolli e le ripartenze
frugo nelle tasche del passato
in cerca del profilo del sole.

Le macerie hanno creato
il nuovo mondo.

Poi, nella distanza,
alzo gli occhi alla terra
per seminare nuovi passi.

Un tocco di cipria all'apparenza,
e due molliche di pane
da buttare ai piccioni
ricordano che oltre questo vuoto

qualcosa ancora esiste.


Beatrice Niccolai

Andrea
30-November-2015, 13:41
La mezzanotte

Ci si perde.
Un poco alla volta
se non si fa attenzione.
E invece la vita
andrebbe stretta
bene.
Dell'ultima frase che ti ho detta
non ho sentito la fine:
mi ero distratta
a guardarmi partire
(mentre a un'altra me
provavi
la scarpetta).


Raffaela Fazio

daniela
01-December-2015, 15:57
Padre, io a te
io inchiodato a te su questo scoglio
divino che conosci la tua alba
e allacci la tua potenza al fulmine
da questo culmine di spasimo
io vinto mando a te
vincitore di padri
la prora disorientata delle mie parole.
Concedi a coloro che erano ciechi
e a dismisura adesso vedono,
rotto il sigillo della fiamma,
l’ustione della carezza, il fragore
del pugno, ora che sanno
il tossico del palmo e delle nocche
ed è notte, profonda notte
a occidente di ogni immaginare
ora che le iridi conoscono
le costellazioni del dolore e del piacere;
concedi loro di sopportare
per ogni ciglio sospeso alle tenebre
al tramonto di ogni palpebra sfinita
la pronuncia dell’alba e del crepuscolo
e il rombo immenso, che sale dall’uomo.

Pierluigi Cappello

daniela
05-December-2015, 21:44
Amo i gesti imprecisi,
uno che inciampa, l’altro
che fa urtare il bicchiere,
quello che non ricorda,
chi è distratto, la sentinella
che non sa arrestare il battito
breve delle palpebre,
mi stanno a cuore
perché vedo in loro il tremore,
il tintinnio familiare
del meccanismo rotto.
L’oggetto intatto tace, non ha voce
ma solo movimento. Qui invece
ha ceduto il congegno,
il gioco delle parti,
un pezzo si separa,
si annuncia.
Dentro qualcosa balla.



Valerio Magrelli

daniela
15-December-2015, 15:08
Era troppo amore.
Troppo grande, troppo complicato,
troppo confuso,
e azzardato e fecondo e doloroso.
Era tutto quello che potevo dare,
più di quanto mi convenisse.
Per questo si infranse.
Non si esaurì, non finì, non morì,
semplicemente si infranse,
crollò come una torre troppo alta,
come una scommessa troppo alta,
come un’aspettativa troppo ambiziosa.


Almudenas Grandes

daniela
25-December-2015, 17:24
Nella Notte di Natale


Nella notte di Natale
Io scrivo nella mia dolce stanzetta,
d'una candela al tenue chiarore,
ed una forza indomita d'amore
muove la stanca mano che si affretta.
Come debole e dolce il suon dell'ore!
Forse il bene invocato oggi m'aspetta.
Una serenità quasi perfetta
calma i battiti ardenti del mio cuore.
Notte fredda e stellata di Natale,
sai tu dirmi la fonte onde zampilla
Improvvisa la mia speranza buona?
E' forse il sogno di Gesù che brilla
nell'anima dolente ed immortale
del giovane che ama, che perdona?



Umberto Saba

Enribello
27-January-2016, 08:57
27 gennaio 2016

Filo Spinato
Su un acceso rosso tramonto,
sotto gl'ippocastani fioriti,
sul piazzale giallo di sabbia,
ieri i giorni sono tutti uguali,
belli come gli alberi fioriti.
E' il mondo che sorride
e io vorrei volare. Ma dove?
Un filo spinato impedisce
che qui dentro sboccino fiori.
Non posso volare.
Non voglio morire.

Peter, bambino ebreo ucciso dai nazisti nel ghetto di Terezin


http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTjtEmTYINWMXHHoysuxUsZdr512jF0d MkSiaH-V2UGPVvG_JmD

Enribello
08-March-2016, 18:05
8 marzo 2016

Come dirti
uomo
che non mi servi?
Non posso cantare alla liberazione femminile
se non ti canto
e ti invito a scoprire liberazioni con me.
Non mi piace la gente che si inganna
dicendo che l’amore non è necessario
“Temili, io le tremo”
C’è tanto nuovo da apprendere
splendidi cavernicoli da salvare
nuove maniere di amare
che ancora non abbiamo inventato.
A nome mio dichiaro
che mi piace sapermi donna
di fronte a un uomo che si sa uomo
che so scientificamente
che l’amore
è meglio delle multivitamine.
che la coppia umana
è il principio inevitabile della vita
che per questo non voglio mai liberarmi dell’uomo
lo amo
con tutte le sue debolezze
e mi piace condividere con la sua cocciutaggine
tutto questo largo mondo
dove ambedue non siamo imprescindibili
Non voglio che mi accusino di donna tradizionale
ma possono accusarmi
tante come quante volte vogliano
di donna

Gioconda Belli

https://ilricordoperduto.files.wordpress.com/2016/02/nonciservi.jpg?w=500&h=335

daniela
09-March-2016, 18:56
Dammi il mio giorno;
ch'io mi cerchi ancora
un volto d'anni sopito
che un cavo d'acque
riporti in trasparenza,
e ch'io pianga amore di me stesso.

Ti cammino sul cuore,
ed è un trovarsi d'astri
in arcipelaghi insonni,
notte, fraterni a me
fossile emerso da uno stanco flutto;

un incurvarsi d'orbite segrete
dove siamo fitti
coi macigni e l'erbe.

Salvatore Quasimodo

Serena-fundy
11-March-2016, 17:31
PATER NOSTER

Padre Nostro che sei nei cieli
Restaci
E noi resteremo sulla terra
Che qualche volta è così attraente
Con i suoi misteri di New York
E i suoi misteri di Parigi
Che ben valgono i misteri della Trinità
Con il suo minuscolo canale dell'Ourcq
La sua grande Muraglia Cinese
Il suo fiume di Morlaix
Le sue caramelle alla menta di Cambrai
Con il suo Oceano Pacifico
E le sue due vasche alle Tuileries
Con i suoi bravi bambini e i suoi mascalzoni
Con tutte le meraviglie del mondo
Che sono là
Con semplicità sulla terra

A tutti offerte
Sparse
Esse stesse meravigliate d'esser tali meraviglie
E che non osano confessarselo
Come una bella ragazza nuda che mostrarsi non osa
Con le spaventose sventure del mondo
Che sono legioni
Con i loro legionari
Con i loro carnefici
Con i padroni di questo mondo
I padroni con i loro pretoni i loro spioni e i loro soldatoni
Con le stagioni
Con le annate
Con le belle figliole e i vecchi coglioni
Con la paglia della miseria che fa marcire l'acciaio dei cannoni.‎

Jacques Prevert

kaipirissima
12-March-2016, 13:30
PATER NOSTER

Padre Nostro che sei nei cieli
Restaci
E noi resteremo sulla terra
Che qualche volta è così attraente
Con i suoi misteri di New York
E i suoi misteri di Parigi
Che ben valgono i misteri della Trinità
Con il suo minuscolo canale dell'Ourcq
La sua grande Muraglia Cinese
Il suo fiume di Morlaix
Le sue caramelle alla menta di Cambrai
Con il suo Oceano Pacifico
E le sue due vasche alle Tuileries
Con i suoi bravi bambini e i suoi mascalzoni
Con tutte le meraviglie del mondo
Che sono là
Con semplicità sulla terra

A tutti offerte
Sparse
Esse stesse meravigliate d'esser tali meraviglie
E che non osano confessarselo
Come una bella ragazza nuda che mostrarsi non osa
Con le spaventose sventure del mondo
Che sono legioni
Con i loro legionari
Con i loro carnefici
Con i padroni di questo mondo
I padroni con i loro pretoni i loro spioni e i loro soldatoni
Con le stagioni
Con le annate
Con le belle figliole e i vecchi coglioni
Con la paglia della miseria che fa marcire l'acciaio dei cannoni.‎

Jacques Prevert

Questa poesia mi ricorda un coro dell'Aminta di T. Tasso.
In cui il poeta celebra l'età dell'oro, non per la sua fecondità rigogliosa, ma per la libertà con cui ci si pone di fronte al piacere, senza sensi di colpa, al contrario dell'età presente in cui il rigore controriformistico ha insinuato il senso del peccato, dell'errore lì dove prima c'era solo bellezza, amore e piacere.
da una parte la guerra dei cannoni, dall'altra la guerra psicologica + cannoni.

[CORO]
O bella età de l'oro,
non già perché di latte
sen' corse il fiume e stillò mele il bosco;
non perché i frutti loro
dier da l'aratro intatte
le terre, e gli angui errar senz'ira o tosco;
non perché nuvol fosco
non spiegò allor suo velo,
ma in primavera eterna,
ch'ora s'accende e verna,
rise di luce e di sereno il cielo;
né portò peregrino
o guerra o merce agli altrui lidi il pino;
ma sol perché quel vano
nome senza soggetto,
quell'idolo d'errori, idol d'inganno,
quel che dal volgo insano
onor poscia fu detto,
che di nostra natura 'l feo tiranno,
non mischiava il suo affanno
fra le liete dolcezze
de l'amoroso gregge;
né fu sua dura legge
nota a quell'alme in libertate avvezze,
ma legge aurea e felice
che natura scolpì: «S'ei piace, ei lice».
Allor tra fiori e linfe
traen dolci carole
gli Amoretti senz'archi e senza faci;
sedean pastori e ninfe
meschiando a le parolevezzi e susurri, ed ai susurri i baci
strettamente tenaci;
la verginella ignude
scopria sue fresche rose,
ch'or tien nel velo ascose,
e le poma del seno acerbe e crude;
e spesso in fonte o in lago
scherzar si vide con l'amata il vago.
Tu prima, Onor, velasti
la fonte dei diletti,
negando l'onde a l'amorosa sete;
tu a' begli occhi insegnasti
di starne in sé ristretti,
e tener lor bellezze altrui secrete;
tu raccogliesti in rete
le chiome a l'aura sparte;
tu i dolci atti lascivi
festi ritrosi e schivi;
ai detti il fren ponesti, ai passi l'arte;
opra è tua sola, o Onore,
che furto sia quel che fu don d'Amore.
E son tuoi fatti egregi
le pene e i pianti nostri.
Ma tu, d'Amore e di Natura donno,
tu domator de' Regi,
che fai tra questi chiostri,
che la grandezza tua capir non ponno?
Vattene, e turba il sonno
agl'illustri e potenti:
noi qui, negletta e bassa
turba, senza te lassa
viver ne l'uso de l'antiche genti.

Amiam, ché non ha tregua
con gli anni umana vita, e si dilegua.
Amiam, ché 'l Sol si muore e poi rinasce:
a noi sua breve luce
s'asconde, e 'l sonno eterna notte adduce.

daniela
13-March-2016, 21:51
D'inerzia

Cercarmi.
Ecco a cosa avei dovuto abituarmi.
Passare dentro al silenzio delle cose
per comprenderne il significato.

Assistere alla mia disfatta
per diventare arbusto isolato
lontano dal frastuono
dell’indifferenza.

Percepirmi fuori dall’ombra
costruirmi grembo nel deserto
e dissetare le mie radici
come fossi io
albero dei miei paesaggi.

Mi consola in tutto questo
la presenza di un sole che muore
solo per rinascere.

E’ in quel suo esercizio costante ed eterno,
la prova che di vita si può anche vivere
e d’inerzia, come rami nel vento,
danzare.

Beatrice Niccolai

daniela
18-March-2016, 15:31
Dopo l'amore


E dopo, la ricomposizione.
I corpi riprendono i loro confini.

Queste gambe – ad esempio – sono le mie.
Le tue braccia ti riportano in te.

I cucchiai delle nostre dita, le labbra
riconoscono il loro possessore.

Le lenzuola sbadigliano, una porta
intensamente sbatte

e nel cielo, cantilenando,
un aereo scende.

Niente è cambiato, se non che
c'è stato un momento in cui

il lupo, il lupo mercante
che sta fuori dal sé

si è sdraiato sereno e
si è messo a dormire.

Maxine Kumin

daniela
20-March-2016, 14:12
Specchio

Ed ecco sul tronco
si rompono le gemme:
un verde più nuovo dell'erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul fosso.
E tutto sa di miracolo;
e sono quell'acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c'era.


S.Quasimodo

4054

daniela
21-March-2016, 22:40
IL TEMPO STRETTO

Il miraggio è falso e cieco il giorno per noi
poi che il nocchiero è morto.
Noi, la generazione della barca
siamo figli di questo tempo stretto.
I mari sicuri ci hanno abbandonato,
i mari che cantano i salmi della partenza
ci hanno abbandonato al deserto.
Noi, la generazione del fitto colloquio
tra le nostre macerie e Dio.

ADONIS

daniela
25-March-2016, 21:55
No, credere a Pasqua non è giusta fede:
troppo bello sei a Pasqua!
Fede vera è al venerdì santo
quando Tu non c’eri lassù!
Quando non una eco risponde
al suo alto grido
e a stento il Nulla dà forma
alla tua assenza.

David Maria Turoldo

4057
Giotto - Crocifissione

daniela
28-March-2016, 14:06
Verrà un giorno più puro degli altri
e scoppierà la pace sulla terra
qual sole di cristallo. Di fulgore
nuovo si vestiran le cose
e canteranno camminando gli uomini
liberi ormai dall'incubo
della morte violenta.
Il grano crescerà sopra i rottami
delle armi distrutte; più nessuno
verserà sangue di fratello. Alfine
verrà quel mondo: il mondo delle fonti
e delle spighe, sconfinato regno
d'abbondanza e freschezza senza limiti.
Allora i vecchi, il giorno di domenica
di lor vita serena,
aspetteran la morte naturale:
d'ogni loro cammino
ultima meta, splendido tramonto.


Jorge Carrera Andrade

daniela
29-March-2016, 21:42
Ti ho persa secoli fa
ti ho ritrovata su Facebook,
nel tuo profilo sembri la Gioconda
guardi di lato con qualcosa di misterioso
tra le mani, sei bella
ti sei sposata, hai fatto figli
hai visitato Córdoba e altri luoghi
e hai l’abitudine di dormire fino a tardi
hai 2.457 amici
hai i capelli più lunghi
hai un tatuaggio che sembra un indio
hai tante cose che ieri non avevi!
Non avevamo nulla ieri
eravamo così giovani
credevamo che il mondo fosse di un unico pezzo.
Anch’io mi sono costruito una vita
sorrido ogni giorno
pratico yoga, e mi è venuta una pancetta
di spiedini e birra
e di tanto in tanto, qualche strana certezza,
mi trascina su Facebook
per guardarti un pochino.


León Peredo

daniela
07-April-2016, 22:21
4099

GIARDINO INGLESE


Come un lampo - rividi quel sentiero
fra le magnolie. E mi toccò il pensiero
che la nicchia nell'edera ancora
non avesse scordato la mia schiena,
che il nido di verbena
non si fosse riavuto.
Da poco era piovuto, e i grandi fiori
dissetati splendevano, che un tempo
come piccoli pugni si serravano
per resistere a un marzo di gran vento.
Passando, in un barbaglio lo rividi.
O mi parve. Talora la memoria
volta lo specchio:
non più freccia - bersaglio.


Fernanda Romagnoli

daniela
08-April-2016, 15:23
Questo immenso spettacolo è eterno.
C' è sempre un sole che sorge da qualche parte,
la rugiada non asciuga mai tutta in un momento,
c' è sempre pioggia che cade,
c' è sempre vapore che sale.
Albe eterne, tramonti eterni,
eterne aurore e crepuscoli,
sul mare, su terre e isole,
ciascuno a suo tempo,
mentre la tonda Terra gira.


John Muir

daniela
11-April-2016, 20:27
Il momento migliore

L'istante più bello degli amori
non è quando si dice "ti amo"
è nel silenzio
ogni giorno spezzato a metà
è nelle intese
pronte e furtive dei cuori
nei finti rigori
nelle indulgenze segrete
nel brivido di un braccio
dove poggia una mano che trema;
nel libro sfogliato insieme,
un libro mai letto
nell'ora irripetibile quando con la bocca chiusa
il pudore dice tanto
e il cuore scoppia
aprendosi in silenzio come un bocciolo di rosa
l'ora in cui il mero profumo dei capelli
sembra un regalo conquistato
l'ora della tenerezza squisita
che nel rispetto avvolge la passione

Sully Prudhomme

daniela
13-April-2016, 21:46
Io ti osservo e penso sempre a tante cose
che vorrei avere più tempo
e più attenzione da te
che invece per i figli sei presente e ti consumi
come io non sarei mai capace
ma anche quando resto ai margini di te
comunque c’è bellezza nel vederti
in fondo
neanche i fiori fioriscono per noi


Francesco Tomada

daniela
19-April-2016, 14:57
Se solo si potesse vivere tra parentesi,
si potrebbe prendere chi vuoi dentro con te,
e il resto del mondo aspetterebbe fuori
a guardare educatamente dall'altra parte.
Se si sbucasse fuori dalla parentesi,
la vita continuerebbe come prima.
Non ci sarebbero conseguenze
e per una volta i muri si troverebbero dove vuoi tu.
Se solo fosse possibile.
Ma le parentesi esistono solo nei libri.
E il mondo gira di conseguenza.


Anna Fienberg

daniela
23-April-2016, 21:53
Quelle labbra che Amor creò con le sue mani (Sonetto 145)

Quelle labbra che Amor creò con le sue mani
bisbigliarono un suono che diceva "Io odio"
a me, che per amor suo languivo:
ma quando ella avvertì il mio penoso stato,
subito nel suo cuore scese la pietà
a rimproverar la lingua che sempre dolce
soleva esprimersi nel dar miti condanne;
e le insegnò a parlarmi in altro modo,
"Io odio" ella emendò con un finale,
che le seguì come un sereno giorno
segue la notte che, simile a un demonio,
dal cielo azzurro sprofonda nell'inferno.
Dalle parole "Io odio" ella scacciò ogni odio
e mi salvò la vita dicendomi "non te".

William Shakespeare

Enribello
25-April-2016, 09:40
25 aprile 2016

Qui
vivono per sempre
gli occhi che furono chiusi alla luce
perché tutti
li avessero aperti
per sempre
alla luce

(Giuseppe Ungaretti, Per i morti della Resistenza)

http://2.bp.blogspot.com/_oIAhQMTG-dU/S5DDmIX_TCI/AAAAAAAAC7s/0kXfhSmidj8/s1600/extermination-squads-eastern-front-russia-ww2-nazi-germany-second-world-war-rare-amazing-pictures-photos-images.jpeg

kaipirissima
25-April-2016, 12:41
Così giunsi ai giorni della Resistenza
senza saperne nulla se non lo stile:
fu stile tutta luce, memorabile coscienza
di sole. Non poté mai sfiorire,
neanche per un istante, neanche quando
l’Europa tremò nella più morta vigilia.
Fuggimmo con le masserizie su un carro
da Casarsa a un villaggio perduto
tra rogge e viti: ed era pura luce.
Mio fratello partì, in un mattino muto
di marzo, su un treno, clandestino,
la pistola in un libro: ed era pura luce.
Visse a lungo sui monti, che albeggiavano
quasi paradisiaci nel tetro azzurrino
del piano friulano: ed era pura luce.
Nella soffitta del casolare mia madre
guardava sempre perdutamente quei monti,
già conscia del destino: ed era pura luce.
Coi pochi contadini intorno
vivevo una gloriosa vita di perseguitato
dagli atroci editti: ed era pura luce.
Venne il giorno della morte
e della libertà, il mondo martoriato
si riconobbe nuovo nella luce ….


Quella luce era speranza di giustizia:
non sapevo quale: la Giustizia.
La luce è sempre uguale ad altra luce.
Poi variò: da luce diventò incerta alba,
un’alba che cresceva, si allargava
sopra i campi friulani, sulle rogge.
Illuminava i braccianti che lottavano.
Così l’alba nascente fu una luce
fuori dall’eternità dello stile …
Nella storia la giustizia fu coscienza
d’una umana divisione di ricchezza,
e la speranza ebbe nuova luce.


(La Resistenza e la sua luce e Lacrime furono pubblicate nella sezione La ricchezza (1955-1959) della raccolta La religione del mio tempo, edita da Garzanti nel 1961, ora in P.P.Pasolini, Tutte le poesie, a cura di W.Siti, vol. I, “Meridiani” Mondadori, Milano 2003, pp.944-947).

Claire
01-May-2016, 21:58
Lavorare stanca

Traversare una strada per scappare di casa
lo fa solo un ragazzo, ma quest'uomo che gira
tutto il giorno le strade, non è più un ragazzo
e non scappa di casa.
Ci sono d'estate
pomeriggi che fino le piazze son vuote, distese
sotto il sole che sta per calare, e quest'uomo, che giunge
per un viale d'inutili piante, si ferma.
Val la pena esser solo, per essere sempre più solo?
Solamente girarle, le piazze e le strade
sono vuote. Bisogna fermare una donna
e parlarle e deciderla a vivere insieme.
Altrimenti, uno parla da solo. È per questo che a volte
c'è lo sbronzo notturno che attacca discorsi
e racconta i progetti di tutta la vita.
Non è certo attendendo nella piazza deserta
che s'incontra qualcuno, ma chi gira le strade
si sofferma ogni tanto. Se fossero in due,
anche andando per strada, la casa sarebbe
dove c'è quella donna e varrebbe la pena.
Nella notte la piazza ritorna deserta
e quest'uomo, che passa, non vede le case
tra le inutili luci, non leva più gli occhi:
sente solo il selciato, che han fatto altri uomini
dalle mani indurite, come sono le sue.
Non è giusto restare sulla piazza deserta.
Ci sarà certamente quella donna per strada
che, pregata, vorrebbe dar mano alla casa.

Cesare Pavese

daniela
03-May-2016, 15:35
Preghiera
Se esisti per davvero - fatti avanti,
sii nuvola, caprone, aviatore,
porta con te occhi, bocca, voce,
- chiedimi qualcosa, lascia che mi sacrifichi,
prendimi tra le braccia, proteggimi,
nutrimi con la settima parte di un pesce,
fammi un fischio, dissodami le dita,
ricolmami di aromi, di stupore
- resuscitami.

Nina Cassian

daniela
04-May-2016, 21:17
Succede a tutti, continuai.
Si passano insieme dei mesi, degli anni, poi succede.
Si perde un appuntamento, si cambia casa,
e uno che vedevi tutti i giorni
non sai nemmeno più chi sia.
Cate mi disse ch’era colpa della guerra. -
C’è sempre stata questa guerra, - le dissi. -
Tutti un bel giorno siamo soli.

Cesare Pavese

Enribello
06-May-2016, 12:16
6 maggio 1976 - 6 maggio 2016

Ne metto tre...brevi.



ai vivi e ai morti del Friuli



Gli sposi
Grazie alle rate avevamo la cucina bianca,
il lampadario a gocce, le tende del salone,
la culla di Roberto con tre mesi di anticipo.
Abitavamo già la nostra tomba
dandole un altro nome.


Elena l'archeologa
Da anni amavo Schliemann, sognavo di scavare a Micene
fra inerti zolle e vederne affiorare armature
e fulgide collane e il diadema di Paride.
Ma mi sfreccia sugli occhi una banda di topi nostrani,
sul petto ho il macigno di una macchina Singer.
La morte mi ha svegliata. Per me ora gli altri scavano

Roberto
Dormivo dentro il ventre della mamma
quando un boato annullò la promessa.
Nessuno si giustifichi o mi spieghi.
Non c'è lingua comune tra me e i vivi,
e tutto sommato non ne vale la pena.

MARIA LUISA SPAZIANI
MINIMA ANTOLOGIA PALATINA


http://messaggeroveneto.gelocal.it/polopoly_fs/1.13167555.1458573285!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/teaser_306x204/image.jpg

daniela
07-May-2016, 22:08
Càlati in un sasso

Càlati in un sasso
io farei così.
Lascia che altri si facciano colomba
o digrignino i denti come tigri.
Mi basta essere un sasso.
All’esterno è un enigma:
nessuno sa come rispondere.
Ma fresco e quiete dev’esserci all’interno.
Anche se una mucca lo calca col suo peso,
anche se un bambino lo getta dentro un fiume;
il sasso affonda, lento, imperturbato,
fino al fondo,
dove i pesci bussano alla sua soglia
e vengono a origliare.
Ho visto scintille schizzar via
quando due sassi sono strofinati
forse là dentro non fa così buio;
forse c’è una luna che brilla
da chissà dove, spuntando magari dietro un colle —
un chiarore appena sufficiente a decifrare
quelle strane scritte, mappe stellari
sui muri interiori.

Charles Simic

Enribello
24-May-2016, 09:03
24 maggio 2016

LA PREGHIERA DELL’ALBA

Fa miracoli questo albeggiare.
Scrive la sua pagina di luce
sul quaderno scuro della notte.
Annulla la nostra disperazione,
assolve la nostra follia,
accerta che il mondo
non si è dissolto nelle tenebre
come abbiamo temuto
a partire da quella sera in cui,
da una caverna della preistoria,
osservammo per la prima volta il crepuscolo.
Ieri non resuscita.
Quello che è dietro non conta.
Quel che vivemmo già non è più
L’alba ci consegna la prima ora
la prima ora di un’altra vita.
La sola nostra verità
è il giorno che comincia.

JOSÉ EMILIO PACHECO

http://2.bp.blogspot.com/-8nGhQjAyLAA/VYWPRyR9-lI/AAAAAAAAAOM/NWIiTF9MA-k/s320/easter_island_04_big.jpg

daniela
29-May-2016, 11:00
4145

Certo che fa male

Certo che fa male quando i boccioli si schiudono.
Perché dovrebbe altrimenti esitare la primavera?
Perché dovrebbe tutta la nostra bruciante nostalgia
restare legata al pallido e amaro gelo?
Eppure il bocciolo fu involucro per tutto l’inverno.
Che cosa c’è di nuovo ora che intacca e preme?

Certo che fa male quando i boccioli si schiudono,
male a ciò che cresce
e a ciò che racchiude.
Certo che è difficile quando le gocce cadono.
Tremanti d’inquietudine stanno sospese, pesanti
si aggrappano al ramoscello, si gonfiano, scivolano
- il peso le trascina giù, per quanto cerchino di aggrapparsi.
Difficile essere incerti, timorosi e divisi,
difficile sentire il baratro che attira e richiama
e tuttavia restare lì e solamente tremolare
- difficile voler restare e volere cadere.

Allora, quando il peggio è arrivato e più niente aiuta,
si schiudono esultando i boccioli dell’albero.
Allora, quando non c’è più il timore che trattiene,
le gocce sul ramoscello cadono scintillando,
dimenticano la vecchia paura del nuovo
dimenticano l’apprensione passata per il viaggio
sentono per un attimo la loro più grande sicurezza,
riposano in quella fiducia
che crea il mondo.

Karin Boye

kaipirissima
06-June-2016, 14:24
Più che del giorno è di ieri, tra i poeti ascoltati al reading, Maxime Cella (1980).
non posso dire di aver compreso (del tutto o, forse, per niente) la sua poesia, ma qualcosa (soprattutto nel linguaggio) mi ha colpita e così condivido con voi questa poesia.


S'improvvisa inattesa la speranza
di disarmo, dall'alto fessurare
di un aliante al filo a spine
a penzolo della caserma:
se n'è accorta la lepre, ora
in sfreccio sui corvi
nel campo fresco di semina?

Raro sbandolio di matassa
irresiste alla
presa, cede a un ricatto d'immagini e nel segno
di quelle ali solcanti che la mano aperta
oscura, afono si sentenzia.
Già Sto arrivando! Che chi non gli aspira perimetra
al superfluo, che chi l'asse o da e ne conclude
non è di questo mondo.

Maxime Cella, Dieci poesie.

daniela
12-June-2016, 20:24
Non so
se esistano le ali della farfalla,
ma è la polvere che le fa volare
Ogni uomo
ha le piccole polveri del passato
che deve sentirsi addosso
che non deve perdere
Sono il suo cammino

Alda Merini

kaipirissima
25-June-2016, 17:24
Vento

Come un lupo è il vento
che cala dai monti al piano
carica nei campi il grano
ovunque passa è sgomento.

Fischia nei mattini chiari
illuminando case e orizzonti,
sconvolge l'acqua nelle fonti
caccia gli uomini ai ripari.

Poi, stanco s'addormenta e uno stupore
prende le cose, come dopo l'amore.

A. Bertolucci, Vento da Sirio, 1929

Enribello
03-July-2016, 08:41
3 luglio 2016

DOMENICA

Ero vestito bene oggi.
Sono uscito la mattina in città,
fasciato della tua anima. Ero perfino bello
Mi ero lavato ieri sera con la
musica della tua voce -
Tenevo
in mano la penna e dove
trovavo sole immergevo la punta
e scrivevo versi.

Nikifòros Vrettàkos




https://thumbs.dreamstime.com/t/condizione-del-giovane-e-mano-aumento-come-vittoria-sulla-collina-dell-erba-che-guarda-al-sole-sopra-l-orizzontale-del-mare-con-36555046.jpg

Enribello
10-July-2016, 08:29
10 luglio 2016

Perdonami se oggi sono impaziente, amore.
È la mia prima pioggia estiva. La foresta,
sulle sponde del fiume, è agitata
e i rigogliosi alberi di ipomea acquatica
tentano, con i fiori profumati, il monsone che passa.
Vedi, da ogni parte il cielo è attraversato
da lampi e il vento solleva i capelli.
Se proprio oggi ti porto il mio dono,
perdonami amore.
Il mondo dei soliti giorni
è nascosto dal vapore della pioggia,
ogni lavoro è sospeso nelle case,
desolati sono i campi.
Solo per gli occhi tuoi neri
lo scrosciare della pioggia
ritrova la sua melodia,
e, alla tua porta, vestito d’azzurro,
luglio aspetta che tu apra, coi gelsomini
pronti per le tue trecce.

Rabindranath Tagore


http://pixelbrush.ru/uploads/posts/2011-10/1319595470_kopiya-letniy-dozhd-copy.jpg

Enribello
06-August-2016, 18:19
6 agosto 1945 - 6 agosto 2016

Schegge lucenti e
ceneri bianche sono
come un paesaggio sconfinato.
Il ritmo misterioso dei rossi cadaveri di gente consumata dal fuoco.
È successo davvero? È potuto succedere per davvero?
Il mondo di domani strappato via tutto d’un fiato,
accanto ai vagoni rovesciati del treno
il torso gonfio di un cavallo,
l’odore del fumo che si solleva dai fili elettrici.

Hara Tamiki

https://lh3.googleusercontent.com/proxy/ij2wxy1_vwtzeMiLdUk7kDgaJ3-3REPjBxbtPejb5IQV2NJTrI7euGLpss5p76kO1BHoRQYOPRMya HWXoMoWXiFdbfwE5j85N6oXMCprixK3RxgNorOgRQZOWjvTnLa YnS-0DcTpPNFyacw4PpFfANU5BUmmaFSX=w346-h216-p

Enribello
09-August-2016, 08:27
9 agosto 2016

Agosto.
Controtramonti di pesca e zucchero,
e il sole dentro la sera
come il nocciolo in un frutto.
La pannocchia conserva intatta
la sua risata gialla e dura.
Agosto.
I bambini mangiano
pane nero e luna piena.

Federico Garcia Lorca


http://media-cache-ak0.pinimg.com/200x/8a/19/2e/8a192e54186247470d944dd78366dc6e.jpg

daniela
16-August-2016, 21:43
CHI RITORNA DA UN VIAGGIO LUNGHISSIMO

Chi ritorna da un viaggio lunghissimo
non è più la stessa persona.
Ha raccolto colori, paesaggi,
temperature, odori, inverni e sole.
Pare che una cicogna sia passata
ieri sul centro storico. Saliva
dal Vittoriano, sfiorava la mia casa
e puntava laggiù verso San Pietro.
Anche lei, a ogni viaggio, è diversa?
Ma io stessa lo sono, sembra strano,
da quella che scriveva poco fa,
sì, dieci versi fa.

Maria Luisa Spaziani

Enribello
20-August-2016, 15:27
20 agosto 2016

La guerra
com’è
seria
attiva
e abile!
Sin dal mattino
sveglia le sirene
invia ovunque ambulanze
scaglia corpi nell’aria
passa barelle ai feriti
richiama la pioggia dagli occhi delle madri
scava nel terreno
dissotterra molte cose dalle macerie
alcune luccicanti e senza vita
altre pallide e ancora vibranti.
Suscita più interrogativi
nelle menti dei bambini.
Intrattiene gli dei lanciando
missili e proiettili
in cielo.
Pianta mine nei campi
semina buche e vuoti d’aria
sollecita le famiglie a emigrare
affianca i sacerdoti
quando maledicono il diavolo
(disgraziato, la sua mano è ancora infuocata. Brucia.)
La guerra è inarrestabile, giorno e notte.
Ispira i lunghi discorsi dei tiranni
conferisce medaglie ai generali
e argomenti ai poeti.
Contribuisce all’industria di arti artificiali
fornisce cibo alle mosche
aggiunge pagine ai libri di storia
mette sullo stesso piano vittima e assassino.
Insegna agli innamorati come si scrivono le lettere
insegna alle ragazze ad aspettare
riempie i giornali di storie e fotografie
fa rullare ogni anno i tamburi per festeggiare
costruisce nuove case per gli orfani
tiene occupati i costruttori di bare
dà pacche sulle spalle ai becchini
sorride davanti al capo.
La guerra lavora molto
non ha simili
ma nessuno la loda.

Dunya Mikhail


http://www.ilsussidiario.net/img/_THUMBWEB/bambino_guerra_siria_aleppo_thumb400x275.jpg

daniela
22-August-2016, 22:24
L'universo non ha un centro,
ma per abbracciarsi si fa così:
ci si avvicina lentamente
eppure senza motivo apparente,
poi allargando le braccia,
si mostra il disarmo delle ali.
e infine si svanisce,
insieme,
nello spazio di carità
tra te
e l'altro.


Chandra Livia Candiani

daniela
26-August-2016, 15:28
4219

La città scompare
sotto il quinto sole
non la castiga l’acqua
né la tigre,
né la furia del vento
né il fuoco che brucia
né il sacro piumaggio
del crepuscolo,
ma l’aprirsi
delle sue viscere.

MIRTA YAÑEZ

kaipirissima
16-November-2016, 22:04
Con qualche giorno di ritardo ricordo il centenario della nascita di David Maria Turoldo, al secolo Giuseppe Turoldo (Coderno, 22 novembre 1916.)


Dio non viene all'appuntamento


Ma quando declina questo
giorno senza tramonto?
All’incontro cercato
nessuno giunge.
E le pietre bevono
Il sangue di questo cuore
Ancora per miracolo vivo.

daniela
20-November-2016, 21:12
Io ti vorrei bastare

“Io te vurria vasà – sospira la canzone,
ma prima e più di questo io ti vorrei bastare
come la gola al canto e come il coltello al pane
come la fede al santo io ti vorrei bastare.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei bastare.
Io te vurria vasà – insiste la canzone,
ma un po’ meno di questo io ti vorrei mancare,
più del fiato in salita,
più di neve a Natale,
più di benda su ferita,
più di farina e sale.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare.
Io ti vorrei bastare.”

Erri De Luca

Enribello
21-December-2016, 18:25
21 dicembre 2016

È arrivato il mio amante. L’inverno.
Con fragili piedi cammino sulla brina
la schianto con i fiori, in cattedrali,
in un’erba tenace che si aggrappa alla terra.
Bagno le mani nell’acqua e diventano viola,
parlo, e un vapore celeste mi esce dalla bocca.
Sono ammaliata!
L’inverno mi incanta.
Lui, il mago del sonno,
lui che addormenta le piante e tutti gli animali,
mi sveglia, mi strega, mi trasforma
nell’antica ragazza
e poi scappa.

GLAUCE BALDOVIN
(da Libro di Lucía, 1986)

http://www.pickup.by/sites/default/files/styles/main_page_style/public/pickup_by_182.jpg

daniela
28-December-2016, 21:50
Stamattina c’è neve dovunque. Ci facciamo sopra dei commenti.
Mi dici che non hai dormito bene. Dico che
neanche io. Tu hai avuto una nottata terribile. “Anch’io”.
Siamo straordinariamente calmi e teneri l’uno con l’altra,
come se ognuno di noi percepisse la fragilità mentale dell’altro.
Come se sapessimo cosa l’altro prova. Non è così,
naturalmente. Non è mai così. Non importa.
È della tenerezza che m’importa. Questo è il dono
che stamattina mi commuove e sostiene.
Al pari di ogni mattina.


Raymond Carver


4314

Enribello
31-December-2016, 16:51
31 dicembre 2016


Anno vecchio

I tuoi occhi, bambino,
sono il mio chiaro specchio:
o mio strano destino,
mi vedo vecchio vecchio.
Dodici mesi fanno
questa mia vita breve:

ieri gioia, oggi affanno,
ieri sole, oggi neve.
Vado, ormai vecchio e stanco;
e tu, che resti, aspetta;
lungo il sentiero bianco
l'anno nuovo si affretta.



Dina Mc Arthur Rebucci


http://1.bp.blogspot.com/-R8C4Fl5MCus/Un4aPNyWlHI/AAAAAAAABNQ/tGCZcAEmuzo/s1600/bambino+e+vecchio.jpg

Enribello
01-January-2017, 18:33
1 gennaio 2017


Tra risa, grida e coppe di spumante
L’anno nuovo ha schiacciato
L'antico. Sparsi restano
Lungo le strade i cocci della festa.
E l’ombra è scesa d’un altro grado sul tuo quadrante.

(da Le poesie, Le Lettere, 1999)

Margherita Guidacci

http://www.notinac.com.ar/media/k2/items/cache/1eb0236ad91dc3d393cb81b1a197a6ee_S.jpg

daniela
20-January-2017, 15:38
4363

Poichè l'alba si accende


Poiché l'alba si accende, ed ecco l'aurora,

poiché, dopo avermi a lungo fuggito, la speranza consente

a ritornare a me che la chiamo e l'imploro,

poiché questa felicità consente ad esser mia,

facciamola finita coi pensieri funesti,

basta con i cattivi sogni, ah! soprattutto

basta con l'ironia e le labbra strette

e parole in cui uno spirito senz'anima trionfava.

Paul Verlaine

Enribello
27-January-2017, 07:32
27 gennaio 2017

Filo Spinato
Su un acceso rosso tramonto,
sotto gl'ippocastani fioriti,
sul piazzale giallo di sabbia,
ieri i giorni sono tutti uguali,
belli come gli alberi fioriti.
E' il mondo che sorride
e io vorrei volare. Ma dove?
Un filo spinato impedisce
che qui dentro sboccino fiori.
Non posso volare.
Non voglio morire.


Peter, bambino ebreo ucciso dai nazisti nel ghetto di Terezin

http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTjtEmTYINWMXHHoysuxUsZdr512jF0d MkSiaH-V2UGPVvG_JmD

kaipirissima
27-January-2017, 08:03
Che triste!

daniela
03-March-2017, 22:19
Questo è l’enigma, l’ansia travolgente
di conoscere, il desiderio irresistibile di gettare l’ancora
in te, di possederti.
Come sarebbe la perplessità di essere te,
il mistero, la malattia di essere te e sapere
Come sarebbe lo stupore di essere te, davvero te e
con i tuoi occhi vedermi.
Come sarebbe percepire che ti amo
Come sarebbe, essendo te, sentirmelo dire
E come sarebbe, allora, sentire quello che senti tu.

Ana Rossetti

kaipirissima
17-March-2017, 16:22
Supplica a mia madre


E' difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.

Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d'ogni altro amore.

Per questo devo dirti ciò ch'è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.

Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.

E non voglio esser solo. Ho un'infinita fame
d'amore, dell'amore di corpi senza anima.

Perché l'anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:

ho passato l'infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.

Era l'unico modo per sentire la vita,
l'unica tinta, l'unica forma: ora è finita.

Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.

Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…


Poesia in forma di rosa (1961-1964), Garzanti, Milano 1964.

4466

daniela
18-March-2017, 21:40
AMORE DOPO AMORE

Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,
e dirà: Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. E’ festa: la tua vita è in tavola.

Derek Walcott

daniela
19-March-2017, 14:19
A mio padre, in sogno

Sorridi un poco e te vai pensoso.
E ad un tratto con lacrime mi chiedo
quanto tempo è che al petto non ti stringo
non afferro da amico quelle braccia.
La memoria ha insensibili naufragi.
Scolora come il cielo di settembre
sotto il vento si popola di nubi.
Te ne vai. Quante cose all'improvviso
mi ritrovo da dirti... E resto muto.
Ma perché nell'istante che mi volto
non sei più là? Ci sono tante cose
da dirsi... Ed io ti chiamo ancora, e credo
che non può certo, questo, essere sogno.

Alessandro Parronchi

daniela
20-March-2017, 21:57
La Felicità

Quando, all'alba, dall'ombra s'affaccia,
discende le lucide scale
e svanisce; ecco dietro la traccia
d'un fievole sibilo d'ale,

io la inseguo per monti, per piani,
nel mare, nel cielo: già in cuore
io la vedo, già tendo le mani,
già tengo la gloria e l'amore.

Ahi! ma solo al tramonto m'appare,
su l'orlo dell'ombra lontano,
e mi sembra in silenzio accennare
lontano, lontano, lontano.

La via fatta, il trascorso dolore,
m'accenna col tacito dito:
improvvisa, con lieve stridore,
discende al silenzio infinito.


Giovanni Pascoli

Enribello
25-March-2017, 09:04
25 marzo 2017

Un' altra primavera


Tornano le stagioni, gli anni cambiano
senza bisogno di consigli o aiuto.
Senza pensarci, la luna ha il suo ciclo:
piena, crescente, ancora piena.
La candida luna entra nel cuore del fiume;
le azalee in fiore stordiscono l’aria;
in piena notte una pigna cade a terra;
il nostro bivacco smuore sui monti vuoti.
Acute stelle balenano tra i rami frementi;
il lago è un nero abisso nella notte cristallina;
alta in cielo, l’oscura punta di un picco
innevato taglia in due la Corona Boreale.
Oh, cuore, strano cuore
intransigente e corruttibile, siamo distesi
qui, incantati dalla luce stellare sull’acqua
e questi momenti che dovrebbero essere
eterni ci scivolano accanto insensibili come l’acqua.

Kenneth Rexroth
http://avt-1.foto.mail.ru/mail/bikadi/_avatar180?1461316254

daniela
29-March-2017, 21:45
Ti ho persa secoli fa
ti ho ritrovata su Facebook,
nel tuo profilo sembri la Gioconda
guardi di lato con qualcosa di misterioso
tra le mani, sei bella
ti sei sposata, hai fatto figli
hai visitato Córdoba e altri luoghi
e hai l’abitudine di dormire fino a tardi
hai 2.457 amici
hai i capelli più lunghi
hai un tatuaggio che sembra un indio
hai tante cose che ieri non avevi!
Non avevamo nulla ieri
eravamo così giovani
credevamo che il mondo fosse di un unico pezzo.
Anch’io mi sono costruito una vita
sorrido ogni giorno
pratico yoga, e mi è venuta una pancetta
di spiedini e birra
e di tanto in tanto, qualche strana certezza
mi trascina su Facebook
per guardarti un pochino



Leon Peredo

daniela
01-April-2017, 21:40
"Niente, non aspetto piú niente da te, cielo,
Dovunque mi aggrappi cado con fragore
Dal tuo tetto d’aria colmo di conchiglie
Dal mazzo arrugginito delle tue stelle;
Una luna spropositata sorge in me
S’ingrossa minacciosa sui miei crinali
Sorgerà un plenilunio a frantumarmi."

Antonis Fostieris

daniela
03-April-2017, 14:57
GENTE CHE MI PIACE

Mi piace la gente che vibra,
che non devi continuamente sollecitare
e alla quale non c'è bisogno di dire cosa fare
perchè sa quello che bisogna fare e lo fa.

Mi piace la gente che sa misurare
le conseguenze delle proprie azioni,
la gente che non lascia le soluzioni al caso.

Mi piace la gente giusta e rigorosa,
sia con gli altri che con se stessa,
purché non perda di vista che siamo umani
e che possiamo sbagliare

Mi piace la gente che pensa
che il lavoro collettivo, fra amici,
è più produttivo dei caotici sforzi individuali.

Mi piace la gente che conosce
l'importanza dell'allegria.

Mi piace la gente sincera e franca,
capace di opporsi con argomenti sereni e ragionevoli.

Mi piace la gente di buon senso,
quella che non manda giù tutto,
quella che non si vergogna di riconoscere
che non sa qualcosa o si è sbagliata.

Mi piace la gente che, nell'accettare i suoi errori,
si sforza genuinamente di non ripeterli.

Mi piace la gente capace di criticarmi
costruttivamente e a viso aperto:
questi li chiamo "i miei amici".

Mi piace la gente fedele e caparbia,
che non si scoraggia quando si tratta
di perseguire traguardi e idee.

Mi piace la gente che lavora per dei risultati.

Con gente come questa mi impegno a qualsiasi impresa,
giacché per il solo fatto di averla al mio fianco
mi considero ben ricompensato.

Mario Benedetti

daniela
07-April-2017, 15:09
Amo il tuo corpo imperfetto

Ah, la bugia dei corpi perfetti,
la gran bugia marcita delle relazioni perfette, dei momenti perfetti:
i corpi possono essere perfetti
solo al prezzo di un tradimento, di un taglio
che li separa dalla verità della vita.

La casa perfetta non può essere dimora

Perché esista pulizia
dev’esserci un poco di sporcizia.

E non si può concepire la trasparenza altissima del piacere
se non velata
da imprevedibili acque dolorose

Il tuo corpo imperfetto brillante
con l’olio quotidiano del desiderio.

Jorge Riechmann

daniela
22-April-2017, 21:14
Vengono chiuse le finestre
e ammucchi carte e libri una sera di domenica
e di nuovo nella stanza tiepida
la poesia iniziata
dalle cose felici che sempre muoiono.

Si chiudono le finestre
e tutto resta come prima,
tiepido, in disordine e la lieve sensazione
di credere che il mondo ci appartenga……..


Federico Díaz-Granados, Bogotá (Colombia) 1974

daniela
15-May-2017, 21:31
Nubi

Non vi sarà mai cosa che non sia
una nube. Lo son le cattedrali
di vasta pietra e bibliche vetrate
che il tempo spianerà. Lo è l'Odissea,
che cambia come il mare. Se la riapri
sempre cambia qualcosa. Anche il riflesso
del tuo viso è già un altro nello specchio
ed il giorno è un dubbioso labirinto.
Siamo chi se ne va. La numerosa
nuvola che si disfa all'occidente
è nostra effigie. Incessantamente
la rosa si tramuta in altra rosa.
Sei nuvola, sei mare, sei l'oblio.
Sei anche tutto quello che hai smarrito.

Jorge Luis Borges

daniela
25-May-2017, 21:23
A volte

A volte le cose non vanno – nonostante tutto –
di male in peggio.
A volte, i giacinti resistono all’inverno;
il verde trionfa; i raccolti sono abbondanti.

A volte un uomo punta in alto, e raggiunge il traguardo.
A volte la gente rifiuta di farsi guerra;
elegge un uomo perbene; decide che sì, importa,
che non è giusto che chi è straniero soffra la fame.
E ci sono uomini che diventano quello a cui erano destinati.

A volte i nostri migliori sforzi non sono invano;
a volte facciamo quel che davvero volevamo fare.
E il sole a volte scioglie un prato di dolore
che sembrava ghiaccio puro:
possa succedere anche a te.

Sheenagh Pugh

daniela
29-May-2017, 22:35
Disposti in croce disfatti in croce
in ogni cammino tre porte sprangate
un vento coltello un resto di luce
il terror della morte sulle acque solcate

Un corpo disteso un ramo di frutti
un aspro in bocca alla bocca dell’altro
il bianco degli occhi il nero del lutto
il grido il nitrito il dente del puledro

Le ferite del vento le porte aperte
i canti di nozze sul soffice centre
le note del canto nelle linee confuse
e il lago di sangue lungo il corso del fiume

Il cielo scoperto dalla nube di pioggia
il grande arcobaleno nella goccia di sperma
lo specchio e la spada il dito e il guanto
e la rosa fiorita al bordo della strada
E la luce diffusa nel cuor dell’estate

e il corpo trovato nel corpo disperso
e la forza del pugno nel cuor della mano
e lo stupor della vita nella forma del verso

José Saramago

daniela
31-May-2017, 22:17
Instructions for living a life:
Pay attention.
Be astonished.
Tell about it.

Istruzioni per vivere una vita:
Fai attenzione.
Stupisciti.
Parlane.

Mary Oliver

daniela
17-June-2017, 18:10
LE FIABE

Biancaneve rifiutò di fare la serva ai nani,
e non le permisero di entrare in casa.
Cenerentola denunciò per maltrattamenti la sua matrigna.
Senza fucile non entro nel bosco, disse Cappuccetto,
dopo che il lupo la seguì per la prima volta.
(La nonna non ha mai aperto la porta senza prima guardare).
Pelle d’Asino osò denunciare l’incesto di suo padre.
La Sirenetta non morì d’amore. Nemmeno si illuse
che un principe l’avrebbe sposata.
Quando la Bella incontrò la Bestia, lo amò com’era,
senza aspettare qualche tipo di miracolo.
Riccioli d’Oro non provò neppure ad assaggiare la minestra;
gli orsi l’avrebbero divorata all’istante.
La Principessa sul Pisello non accettò di dormire
sopra tanti materassi, e gridò che se dubitavano
del suo lignaggio, andassero tutti all’inferno.
Alice non viaggiò mai nel Paese delle Meraviglie
e la Bella Addormentata si coricò, annoiata,
perché non le permettevano mai di fare quello che voleva.
Queste sono le fiabe, figlia mia.
La vita si incaricherà di raccontartele.

DAISY ZAMORA

daniela
20-June-2017, 22:06
La speranza

Una verde, una tiepida farfalla
nella stanza! Un miracolo la strinse
qui tra le secche pietre di città.
Si posa e trema sopra cose che
non sono fiore
non sono ruscello
cose senza né miele né colore.
-Non muoverti- sussurri - o se ne andrà.
Ma io non temo che svoli. L'essenza
stessa della speranza è di restare.

Daria Menicanti

4559

kaipirissima
21-June-2017, 14:05
Oggi, prima prova scritta. Maturità 2017


Giorgio Caproni, “Versicoli quasi ecologici”, una poesia tratta dalla raccolta postuma Res Amissa (1991).

Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: Come
potrebbe tornare a essere bella,
scomparso l’uomo, la terra.

daniela
23-July-2017, 14:07
Io non ho spazi da donarti
nemmeno pietre levigate
per i tuoi percorsi scalzi,
solo intermezzi di colore antico
e teneri respiri come
quando lo zucchero si scioglie
nella tazzina dei pudori

e ho molestato persino un fiore
rivendicandolo solo per te.
Ora guarda nella sua bocca svelata
e cerca il nettare che vi ho versato!
Io sono qui nell'aria o altrove,
pietra vagante, ad attendere
la collisione col tuo nome.

Gianfranco Isetta (https://www.facebook.com/gianfranco.isetta?fref=mentions)

Enribello
10-August-2017, 16:51
10 agosto 2017

La chiamano notte di stelle
come dire attesa, speranza, illusione
come dire una notte qualunque
ma striata di sogni più densi.

Marella Nappi

http://img0.liveinternet.ru/images/attach/c/8/99/622/99622998_5top19.jpg

Enribello
01-October-2017, 11:35
1 ottobre 2017


Ottobre

Sdraiato sulla terra, là presente.
l’infinito paese castigliano,
che l’autunno avvolgeva nell’arcano
dorato del suo sole all’occidente.
Lento, l’aratro, parallelamente
la zolla apriva, e il seme con la mano
aperta nelle viscere il villano
gettava della terra, onestamente.
Pensai strapparmi il cuore, e là gettarlo,
pieno del suo soffrire alto e profondo,
del tenero terreno nel calore,
per vedere se, infranto, a seminarIo,
la primavera di svelasse al mondo
l’albero puro dell’etèrno amore.

Juan Ramòn Jiménez

http://img2.stylowi.pl//images/items/s/201610/stylowi_pl_inne_46867663.jpg

kaipirissima
01-October-2017, 15:05
Oggi, 1 ottobre 2017, è morto Pierluigi Cappello.

piove

Piove, e se piovesse per sempre
sarebbe questa tua carezza lunga
che si ferma sul petto, le tempie;
eccoci, luccicante sorella,
nel cerchio del tempo buono, nell'ora
indovinata
stiamo noi, due sguardi versati in un corpo,
uno stare senza dimora
che ci fa intangibili, sottili come un sentiero
di matita
da me a te né dopo né dove, amore,
nello scorrere
quando mi dici guardami bene, guarda:
l'albero è capovolto, la radice è nell’aria.

daniela
12-November-2017, 20:24
Dedicata a Kaipirissima:


STATO SOGNANTE

Continuai a sognarla per tutta la notte.
Al risveglio era lì,
proprio come appariva nei miei sogni:
candida come un mondo
che lentamente si stiracchia prima di riprendere il suo moto.
Quando compresi che era vera
come la vita stessa, fuggii all’istante
dalla vecchia realtà e dai suoi travestimenti,
e richiusi dolcemente gli occhi
per poter tornare a sognarla.

Alfonso Brezmes
Da Ultramor

Alfonso Brezmes è nato nel 1966 a Madrid. Considerato uno dei nomi emergenti della poesia contemporanea in lingua spagnola, Brezmes ama spiegare il suo tardivo avvicinarsi alla poesia ricordando la frase di Henry David Thoreau: “è necessario aver vissuto intensamente per avere qualcosa di interessante da dire”.

kaipirissima
12-November-2017, 21:25
Quando mi sono connessa e ho visto la colonna con il tuo avatar, ripetuto più volte, è stato come quando affamata vedi la tavola imbandita piena di leccornie e non sai nè dove sederti nè da cosa iniziare....

E poi ti cade l'occhio... e una strana felicità ti abbraccia...

Grazie Daniela.
Tra l'altro questa poesia ( a me sconosciuta) è davvero nelle mie corde. Tra sogno magia e reatà.

daniela
12-November-2017, 22:14
Quando mi sono connessa e ho visto la colonna con il tuo avatar, ripetuto più volte, è stato come quando affamata vedi la tavola imbandita piena di leccornie e non sai nè dove sederti nè da cosa iniziare....

E poi ti cade l'occhio... e una strana felicità ti abbraccia...

Grazie Daniela.
Tra l'altro questa poesia ( a me sconosciuta) è davvero nelle mie corde. Tra sogno magia e reatà.

A me piace da morire quando si trova la poesia giusta per quell'esatto momento, che parla proprio il nostro linguaggio. E' una magica alchimia, non sempre accade, ma quando succede, è un meraviglioso stupore!

daniela
14-November-2017, 22:36
La preghiera dell’alba

Fa miracoli questo albeggiare.
Scrive la sua pagina di luce
sul quaderno scuro della notte.
Annulla la nostra disperazione,
assolve la nostra follia,
accerta che il mondo
non si è dissolto nelle tenebre
come abbiamo temuto
a partire da quella sera in cui,
da una caverna della preistoria,
osservammo per la prima volta il crepuscolo.
Ieri non resuscita.
Quello che è dietro non conta.
Quel che vivemmo già non è più
L’alba ci consegna la prima ora
la prima ora di un’altra vita.
La sola nostra verità
è il giorno che comincia.

José Emilio Pacheco

daniela
14-November-2017, 22:37
Un amore al di là dell’amore,
più alto del rito del legame,
al di là del gioco sinistro
della solitudine e della compagnia.
Un amore che non abbia a ritornare,
ma a non andarsene più.
Un amore non sottomesso
alle frenesie d’andare e venire,
d’essere svegliati o addormentati,
di chiamare o di tacere.
Un amore per essere insieme
o per non esserlo,
ma anche per tutti gli stati intermedi.
Un amore che sarebbe
come aprire gli occhi,
e forse anche come chiuderli.

Roberto Juarroz

Rupert
15-November-2017, 07:38
L’alba ci consegna la prima ora
la prima ora di un’altra vita.
La sola nostra verità
è il giorno che comincia.


Ci devono essere delle coincidenze astrali. Ho appena postato un haiku in grande sintonia qon questi bellissimi versi.

Grazie Daniela.

kaipirissima
15-November-2017, 08:33
Ci devono essere delle coincidenze astrali. Ho appena postato un haiku in grande sintonia qon questi bellissimi versi.

Grazie Daniela.

devo ammettere che da soli mi oiacciono ancora di più, credevo fosse già di quattro versi!

daniela
15-November-2017, 15:19
Piove

Piove, e se piovesse per sempre
sarebbe questa tua carezza lunga
che si ferma sul petto, le tempie;
eccoci, luccicante sorella,
nel cerchio del tempo buono, nell'ora
indovinata
stiamo noi, due sguardi versati in un corpo,
uno stare senza dimora
che ci fa intangibili, sottili come un sentiero
di matita
da me a te né dopo né dove, amore,
nello scorrere
quando mi dici guardami bene, guarda:
l'albero è capovolto, la radice è nell’aria.

Pierluigi Cappello
tratto da "Mandate a dire all'imperatore"

daniela
16-November-2017, 14:14
INSEGNAMENTO

Mia madre trovava lo studio
la cosa più fine del mondo.
Non lo è.
La cosa più fine del mondo è il sentimento.
Quel giorno di notte, papà che faceva la nottata,
lei mi disse:
"Poveraccio, fino a quest'ora al lavoro pesante."
Sistemò pane e caffè, lasciò la pentola sul fuoco con acqua calda.
Non mi parlò d'amore.
Questa parola di lusso.

Adélia Prado

Estella
22-November-2017, 00:10
La curva dei tuoi occhi intorno al cuore
ruota un moto di danza e di dolcezza,
nimbo del tempo, arca notturna e fida,
e se non so piú tutto quello che vissi
é che non sempre i tuoi occhi m’hanno visto.
Foglie di luce e spuma di rugiada
canne del vento, risa profumate,
ali che il mondo coprono di luce,
navi che il cielo recano ed il mare,
caccia dei suoni e fonti dei colori,
profumi schiusi da cova di aurore
sempre posata su paglia degli astri,
come il giorno vive d’innocenza
il mondo vive dei tuoi occhi puri
e va tutto il mio sangue in quegli sguardi.

Paul Eluard

daniela
23-November-2017, 21:42
Vedi, pensieri e sogni

Vedi, pensieri e sogni in un intrico
di fili ci ravvolgono, in una rete mimetica,
e né Dio né i caccia in ricognizione
potranno mai sapere
ciò che vogliamo realmente
e dove il nostro passo è diretto.

Solo la voce che interrogando guizza
si alza ancora sulle cose e resta in aria sospesa,
anche se le granate l’hanno ormai ridotta
come una lacera bandiera,
come una nuvola squarciata.

Vedi, anche noi compiamo rovesciandolo
il cammino dei fiori:
da un calice iniziare tripudiante di luce,
scender giù con lo stelo sempre più cupo,
arrivare nella chiusa terra e attendere un poco,
e finire, radice, nel grembo, nell’oscuro.

Yehuda Amichai

daniela
25-November-2017, 14:38
Anime Scalze

Le ho viste.
Loro,
i loro volti dai lividi celati.
Loro,
gli ematomi nascosti tra le cosce,
Loro,
i loro sogni rapiti, le loro parole azzittite.
Loro,
i loro sorrisi affaticati.
Le ho viste
tutte
passare nella strada
anime scalze,
che si guardano dietro,
temendo di essere seguite
dai piedi della tempesta,
ladre di luna
attraversano,
camuffate da donne normali.
Nessuno le può riconoscere
tranne quelle
che sono come loro.

Maram al Masri

daniela
27-November-2017, 12:50
IL CANDIDATO PER LA STRADA

Distribuisce volantini
con la sua foto,
sorride,
promette,
stringe mani.
Nessuno crede
una parola,
ma fa lo stesso,
il cameraman continua
a filmare.
Una bambina si avvicina:
Guarda, mamma – dice –,
recitano.

KARMELO C. IRIBARREN

daniela
04-December-2017, 12:36
Tutto muta - notte, giorno,
nubi, sole, estate, inverno,
fiori sbocciano e avvizziscono
anni ed epoche svaniscono.
Batte il cuore a una trepida magia,
poco dopo sobbalza in agonia;
dove brillava un tenero sorriso,
lacrime amare solcheranno il viso.
E' questa l'aspra legge di natura:
nessuno può sfuggire alla ventura;
distilla il dolce, e poi cupi pensieri.
Siamo liberi tutti - e prigionieri.

Charlotte Brontë (Poesia)

Questa poesia è musica, ha la musica dentro!

daniela
06-December-2017, 22:15
Afterglow

Sempre è commovente il tramonto
per indigente o sgargiante che sia,
ma più commovente ancora
è quel brillìo disperato e finale
che arrugginisce la pianura
quando il sole ultimo si è sprofondato.
Ci duole sostenere quella luce tesa e diversa,
quella allucinazione che impone allo spazio
l'unanime paura dell'ombra
e che cessa di colpo
quando notiamo la sua falsità,
come cessano i sogni
quando sappiamo di sognare.

Jorge Luis Borges

4786

daniela
09-December-2017, 22:12
Mai davvero felice e mai del tutto
infelice – oh, l’ho capito; e mi regolo.
Ma pensare la gioia, almeno quello:
pensarla! e qualche volta , senza farsi
troppe idee, senza montarsi la testa,
annusarla, sfiorarla con le dita
come se fosse (non lo è?) l’avanzo
della vita d’un santo, una reliquia…

***
O forse la felicità
è solo degli altri, d’un altro tempo,
d’un’altra vita e a noi non è possibile
che recitarla come viene viene,
a soggetto, ostinandoci a inseguire
la parte di noi stessi
in un vecchio, bizzarro canovaccio
senza capo né coda…


Giovanni Raboni

daniela
10-December-2017, 14:13
MAMMA DOMA

Quante volte mentre facevo brutti sogni

nel mio letto di ragazza

(ed era già mattina inoltrata)

mi salvava la tua voce che chiamava – caffé è pronto

con lo stesso entusiasmo con cui il marinaio

dopo una lunga navigazione esclama

terra in vista.


Jozefina Daubegović
(Zagabria, 4 settembre 1996)

daniela
31-December-2017, 15:04
Fine d'anno

Né la minuzia simbolica
di sostituire un tre con un due
né quella metafora inutile
che convoca un attimo che muore e un altro che sorge
né il compimento di un processo astronomico
sconcertano e scavano
l’altopiano di questa notte
e ci obbligano ad attendere
i dodici e irreparabili rintocchi.
La causa vera
è il sospetto generale e confuso
dell’enigma del Tempo;
è lo stupore davanti al miracolo
che malgrado gli infiniti azzardi,
che malgrado siamo
le gocce del fiume di Eraclito,
perduri qualcosa in noi:
immobile.

Jorge Luis Borges

daniela
31-December-2017, 15:04
Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale,
cucina, albergo, radio, fonderia,
in mare, su un aereo, in autostrada,
a chi scavalca questa notte senza un saluto,
bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta,
a chi fa una promessa, a chi l’ha mantenuta,
a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando,
a chi non è invitato in nessun posto,
allo straniero che impara l’italiano,
a chi studia la musica, a chi sa ballare il tango,
a chi si è alzato per cedere il posto,
a chi non si può alzare, a chi arrossisce,
a chi legge Dickens, a chi piange al cinema,
a chi protegge i boschi, a chi spegne un incendio,
a chi ha perduto tutto e ricomincia,
all’astemio che fa uno sforzo di condivisione,
a chi è nessuno per la persona amata,
a chi subisce scherzi e per reazione un giorno sarà eroe,
a chi scorda l’offesa, a chi sorride in fotografia,
a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo,
a chi restituisce da quello che ha avuto,
a chi capisce le barzellette,
all’ultimo insulto che sia l’ultimo,
ai pareggi, alle ics della schedina,
a chi fa un passo avanti e così disfa la riga,
a chi vuol farlo e poi non ce la fa,
infine bevo a chi ha diritto a un brindisi stasera
e tra questi non ha trovato il suo.

Erri De Luca

daniela
02-January-2018, 22:30
Giuro per i miei denti di latte
giuro per il correre e per il sudare
giuro per l’acqua e per la sete
giuro per tutti i baci d’amore
giuro per quando si parla piano la notte
giuro per quando si ride forte
e giuro per la parola non
giuro per la parola mai
e per l’ebrezza giuro, per la contentezza.

Giuro che questa terra non sta per finire
giuro che io sento a volte una gioia così grande
giuro che la gioia esiste e io la sento
e giuro che non mi lascerò intristire
da nessun piagnucoloso profeta
da nessun artista che mercanteggia
col dolore, da nessun dotto avaro
da nessuno che scorazza nel sangue e me lo spiega
da nessun imbonitore con sue parole soffocanti.

Giuro che io salverò la delicatezza mia
la delicatezza del poco e del niente
del poco poco, salverò il poco e il niente
il colore sfumato, l’ombra piccola
l’impercettibile che viene alla luce
il seme dentro il seme, il niente dentro
quel seme. Perché da quel niente
nasce ogni frutto. Da quel niente
tutto viene.

Mariangela Gualtieri, Giuro per i miei denti da latte, da Senza polvere, senza peso (2006)

Enribello
03-January-2018, 14:53
3 gennaio 2018


ANNO

Il vento ha aperto le porte del balcone
e in un istante ha fatto volare per il soggiorno
un fiume di detriti, tutto ciò che è libero
tutto ciò che è appoggiato sulle superfici:
figurine di Cars, trucioli di matita,
bollette, palline di carta crespa,
disegni con e senza dedica,
un adesivo, una graffetta srotolata.
Ruggiva, quel vento, portava una pioggia rabbiosa:
siamo usciti a urlare sul balcone
i miei due figli e io, perché è stato un anno difficile
e pensavo che ce lo meritassimo.


(da L’altezza, 2016)

Laura Wittner


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foto presa dal web

Enribello
18-January-2018, 17:37
18 gennaio 2018

Brutta bestia l'amore Mariano Roldàn
Poniamo per esempio che oggi è giovedì.
Che un sole di piombo
cade dietro i vetri
e ricordo
la tua mano in un giorno di pioggia.
Diciamo che sono sola
e ti desidero.
Che non trovo lo scenario
per abbinare la tua immagine
con il mio respiro.
Beviamo e brindiamo
per la triste ironia
di essere vivi
e non potere amarci.

MARÍA ROSAL


https://lh3.googleusercontent.com/-wx9SfzofXuA/WkoyQAg9YxI/AAAAAAAAuVw/FKt8VYGlu6QrDA1TnFPE0wp7JdF7O3nbwCJoC/w224-h225/gplus1739283625.jpg

kaipirissima
20-January-2018, 18:49
Vieni, su ali di gioia voleremo
verso l’appesa alta mia culla;
vieni e fatti un tranquillo asilo
tra verdi foglie, tra odorosi fiori”


William Blake

daniela
21-January-2018, 21:04
Il senso

– Quando morirò, vedrò la fodera del mondo.
L’altra parte, dietro l’uccello, il monte e il tramonto del sole.
Letture che richiamano il vero significato.
Ciò che non corrispondeva, corrisponderà.
Ciò che era incomprensibile, sarà compreso.

Ma se non c’è la fodera del mondo?
Se il tordo sul ramo non è affatto un indizio
Soltanto un tordo sul ramo, se il giorno e la notte
Si susseguono non curandosi del senso
E non c’è niente sulla terra, tranne questa terra?

Se così fosse, resterebbe tuttavia
La parola una volta destata da effimere labbra,
Che corre e corre, messo instancabile,
Verso campi interstellari, nel mulinello delle galassie

E protesta, chiama, grida.

Czesław Miłosz

Enribello
26-January-2018, 17:01
26 gennaio 2018

Venerdì andrò in stazione. È romantico
l’incontro, lì dove la luce del giorno sovrasta i neon.
Guarderò il tabellone degli arrivi
e scoprirò con impazienza il solito ritardo.
Ma sorriderò leggendo, mi piace
riceverlo al primo binario, si vede meglio il treno
che arriva da lontano. Attenderò che si aprano le porte
con le mani nervose e la bocca che passa
dal sorriso alla tensione
nella prova generale dell’incontro.
Quando tutti saranno scesi e sarò sul marciapiede
sola,
piangerò
proprio come faccio ora.

Claudia Zironi


https://danielaedintorni.files.wordpress.com/2014/04/partenze.jpg

daniela
28-January-2018, 14:04
Vivere è questo


Siamo così vicini
l'uno all'altra
che mi vedo riflesso nei suoi occhi.
Ma dura poco.
Già è seduta sull'autobus.
Già si allontana.
La vita fa in modo che queste cose
siano opportunamente
poche.
Affinché noi ci alziamo
ogni mattina
a cercarne altre.


K. Iribarren

daniela
28-January-2018, 14:06
Le mattine di domenica,
d’inverno,
alle prime ore:
le strade lavate da poco,
l’aria fresca,
limpida,
l’odore delle brioches dai caffè,
la follia
degli uccelli…
Come se la vita
ti dicesse:
guarda, sono qui,
riprova.



Karmelo C. Iribarren

kaipirissima
28-January-2018, 20:38
Dite: è faticoso.

Dite:
è faticoso frequentare i bambini.
Avete ragione.
Poi aggiungete:
perchè bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inchinarsi, curvarsi,farsi piccoli.
Ora avete torto.
Non è questo che più stanca.
E' piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi fino all'altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
per non ferirli.

JANUSZ KORCZAK


Janusz Korczak (Varsavia, 22 luglio 1878 – Campo di sterminio di Treblinka, 6 agosto 1942) è stato un pedagogo, scrittore e medico polacco di origine ebraica, vittima dell'Olocausto.(Wikipedia)

daniela
06-February-2018, 22:10
Non ci sono uomini poco interessanti.
Sono i loro destini storie di pianeti.
Tutto, nel singolo destino, è singolare
E non c’è un altro pianeta che gli somigli.
Ma se qualcuno è vissuto inosservato
- e di questo si è fatto un amico -
tra gli uomini è stato interessante
anche col suo passare inosservato.
Ognuno
Ha un mondo misterioso
Tutto suo.
E in esso c’è l’attimo più bello
E l’ora più angosciosa,
solo che noi non ne sappiamo niente.
Se muore un uomo,
con lui muore
la sua prima neve, il primo bacio,
la sua prima battaglia…
E tutto egli porta via con sé.
Restano, è vero, libri e ponti
Macchine e quadri. E’ destino
Che molto rimanga, eppure
Qualcosa se ne va lo stesso.
E’ la legge di un gioco spietato:
non muoiono uomini,
ma interi mondi.
Ricordiamo gli uomini, terrestri e peccatori.
Ma, in sostanza, che ne sapevamo di loro?
Che ne sappiamo di fratelli e amici?
Che ne sappiamo del nostro unico amore?
E anche di nostro padre, sapendo tutto,
noi non sappiamo niente.
Gli uomini passano…
Ed è impossibile richiamarli in vita.
Impossibile risuscitare i loro mondi misteriosi.
Ma ogni volta desidero ancora
Gridare
per questa irrevocabilità.

Evgenij Aleksandrovič Evtušenko

nottibianche
09-February-2018, 10:37
Accadde in quell'età....la poesia
venne a cercarmi.Non so da dove
sia uscita,da Inverno o fiume.
Non so dove né quando,
no,non erano voci,
non erano parole né silenzio,
ma da una strada mi chiamava,
dai rami della notte,
bruscamente tra gli altri,
fra violente fiamme
o ritornando solo
era lì,
senza volto
e mi toccava.
Non sapevo che dire,la mia bocca
non sapeva nominare,
i miei occhi erano ciechi,
e qualcosa batteva nel mio cuore,
febbre o ali perdute
e mi feci da solo,
decifrando quella bruciatura,
e scrissi
la prima riga incerta,
vaga,
senza corpo,
pura sciocchezza,
pura saggezza
di chi non sa nulla,
e vidi all'improvviso
il cielo
sgranato
e aperto,
pianeti,
piantagioni palpitanti,
ombra ferita
crivellata da frecce,
fuoco e fiori,
la notte travolgente,
l'Universo.
Ed io,minimo essere
ebbro del grande vuoto
costellato
a somiglianza,
a immagine del mistero,
mi sentii
parte pura dell'abisso,
ruotai con le stelle,
il mio cuore
si sparpagliò nel vento.

Pablo Neruda

4938 Mi piace molto queto fiore,è chiamato :Il garofano dei poeti

Enribello
13-February-2018, 09:30
13 febbraio 2018


Carnevale, ogni scherzo vale. / Mi metterò una maschera da / Pulcinella / e dirò che ho inventato la / mozzarella. / Mi metterò una maschera da / Pantalone, / dirò che ogni mio sternuto vale / un milione. / Mi metterò una maschera da / pagliaccio, / per far credere a tutti che il sole è / di ghiaccio. / Mi metterò una maschera da / imperatore, / avrò un impero per un paio d'ore: / per voler mio dovranno levarsi la / maschera, / quelli che la portano ogni giorno / dell'anno... / E sarà il carnevale più divertente, / veder la faccia vera di tanta gente.

GIANNI RODARI - Scherzi di Carnevale- Il libro delle filastrocche

http://www.temponews.it/2010/(111214164008)cortile.jpg

daniela
13-February-2018, 14:33
Poiché non mi veniva nessuna parola

ti ho dato il mio silenzio
ed ho ascoltato il tuo,

e non è stato un vuoto, ma condivisa pienezza
e ancora gioia,

mentre accettavamo, come la terra,
un nostro tempo di neve,
bianco grembo d'attesa delle future estati.

"Margherita Guidacci"

4953

daniela
13-February-2018, 22:10
" Ti sei innamorato dei miei fiori,
non delle mie radici.
Così quando è venuto l'inverno,
non hai saputo cosa fare."
Ysabeau Dennis

4955

daniela
16-February-2018, 21:35
La pace delle cose selvagge

Quando la disperazione per il mondo
cresce dentro di me
e mi sveglio di notte al minimo rumore
col timore di ciò che sarà della mia vita
e di quella dei miei figli,
vado a stendermi là dove l’anatra di bosco
riposa sull’acqua in tutto il suo splendore
e si nutre il grande airone.
Entro nella pace delle cose selvagge
che non si complicano la vita per il dolore che verrà.
Giungo al cospetto delle acque calme.
E sento su di me le stelle cieche di giorno
che attendono di mostrare il loro lume. Per un po’
riposo tra le grazie del mondo e sono libero.

Wendell Berry

4965

nottibianche
25-February-2018, 18:30
I legami sottili dell' anima

Sussurrato ed esile
da altrove arriva sin qui
un brivido leggero
e un suono d'aria
una richiesta attraverso il passato
le ere,i ricorsi
un sussulto d'altra vita
nella mia.
Posso sentirti fratello,
anche nella terra d'altrove,
fosse altro perché
le anime sorvolano leggere
la terra degli uomini.

Anonimo

daniela
27-February-2018, 11:17
“Bisogna amarsi meno,
bisogna lasciare al tempo
l’ingorda gioia d’insegnare
che l’amore non è ricevere,
né dare,
ma lasciarsi prendere,
affondare.”

Giovanni Testori (Poesia Crocetti Ed.)

daniela
01-March-2018, 09:23
«Nel bel mezzo dell’odio,
ho trovato che c’era, dentro di me, un invincibile amore.
Nel bel mezzo delle lacrime,
ho trovato che c’era, dentro di me, un invincibile sorriso.
Nel bel mezzo del caos,
ho trovato che c’era, dentro di me, un’invincibile calma.
Nel bel mezzo dell’inverno,
ho infine imparato che vi era in me un’invincibile estate.
E che ciò mi rende felice.
Perché afferma che non importa quanto duramente il mondo vada contro di me,
in me c’è qualcosa di più forte,
qualcosa di migliore che mi spinge subito indietro».

Albert Camus


5041

daniela
08-March-2018, 12:04
Donna
Nel tuo esserci l'incanto dell'essere,
La vita, tua storia,
segnata dal desiderio d'essere
semplicemente donna!
Nel tuo corpo ti porti,
come nessun altro,
il segreto della vita!
Nella tua storia
la macchia dell'indifferenza,
della discriminazione, dell'oppressione…
in te l'amore più bello,
la bellezza più trasparente,
l'affetto più puro
che mi fa uomo!

ELIOMAR RIBEIRO DE SOUZA

daniela
09-March-2018, 15:18
Rebecca

Ogni giorno di più mi scopro difettivo:
manca il totale.
Gli addendi sono a posto, ineccepibili,
ma la somma?
Rebecca abbeverava i suoi cammelli
e anche se stessa.
Io attendo alla penna e alla gamella
per me e per altri.
Rebecca era assetata, io famelico,
ma non saremo assolti.
Non c’era molt’acqua nell’uadi, forse qualche pozzanghera,
e nella mia cucina poca legna da ardere.
Eppure abbiamo tentato per noi, per tutti, nel fumo,
nel fango con qualche vivente bipede o anche quadrupede.
O mansueta Rebecca che non ho mai incontrata!
Appena una manciata di secoli ci dividono,
un batter d’occhio per chi comprende la tua lezione.
Solo il divino è totale nel sorso e nella briciola,
Solo la morte lo vince se chiede l’intera porzione.

Eugenio Montale

daniela
10-March-2018, 15:56
Non sai bene se la vita è viaggio,
se è sogno, se è attesa,
se è un piano che si svolge giorno dopo giorno
e non te ne accorgi se non guardando all’indietro.
Non sai se ha senso.
In certi momenti, il senso non conta.
Contano i legami.

Jorge Luis Borges

kaipirissima
12-May-2018, 13:44
Un uomo potrebbe,
se possedesse la vera saggezza,
gioire dell’intero spettacolo del mondo
da una sedia,
senza saper leggere,
senza parlare con nessuno,
solo con l’uso dei sensi
e con un’anima
incapace di essere triste.

Fernando Pessoa

Enribello
01-June-2018, 22:08
1 giugno 2018

Il nero di miniera del temporale
e poi nella schiarita in extremis
a un tratto sulla pianura monocroma
una fiammata, i papaveri - sotto
il cielo di giugno, ma quale,
di un viaggio forse mai fatto
o fatto da un altro che fui io
o in futuro potrei essere - o, chi sa, in astrale.
Fino a lei che dietro le lenti
nella luce celeste del suo camice
m’aspettava forse, o lascia che io lo pensi.

Mario Luzi

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FOTOGRAFIA © COY/PIXDAUS

Estella
04-June-2018, 23:01
Tu eri l’uragano e io l’alta torre che sfida il suo potere:
dovevi schiantarti o abbattermi…
Non è potuto essere!
Tu eri l’Oceano e io la eretta roccia
che salda attende il suo ondeggiare:
dovevi rifrangerti o sradicarmi!
Non è potuto essere!
Bella tu, io altero;
abituati l’una a travolgere, l’altro a non cedere;
il sentiero stretto, inevitabile lo scontro…
Non è potuto essere!

Gustavo Adolfo Becquer

daniela
11-July-2018, 14:04
Il destino della luce è il perdono,
Lì la luce sta di casa.
Ed io che già mi irritavo,
per non trovare una destinazione più viva alla luce,
come quando non trovavo una destinazione ai tramonti.
Sarò un corpo invecchiato
una gioventù ancor più giovane.
Sarò un giovane ancor più giovane,
ed un vecchio ancor più vecchio.
C’è gente qui che palleggia per sé,
un cimitero quando l’ora non è ancora pronta.
L’uno è un calice di luce nella notte.


Bruno Lugano

Enribello
10-August-2018, 09:13
10 Agosto 2018

Scorreva un vento caldo sugli abeti
tenebrosi da secoli, e portava
da fondali africani un grido lungo
come un corno da caccia. Solo il tonfo
delle pigne ritmava il suo ruggito
lontano, quasi musica, e rasente
il disco della luna, rari uccelli
notturni sciabolati sul confine
d'ombra e di luce qui da te giungevano
a portare messaggi che ora il tempo
mi esalta e mi confonde. Fu una notte
di aspettazione, e lento San Lorenzo
si annunciava con pianti di comete,
gigli che si sfogliavano nel buio
senza mani a raccoglierli. Passavano
lungo il tratturo i cani dei pastori,
neri dentro la tenebra dei pini,
i cani, occhi provvidi del giorno
e ora anime perse, inquieti lemuri
dell'estate che scavano entro zone
precluse il loro grido di rivolta,
e da millenni lo affidano al canto
delle sorgenti in corsa verso il mare.


MARIA LUISA SPAZIANI

http://www.comune.trebaseleghe.pd.it/.imaging/stk/foundation/content-small/dam/home/news-eventi/eventi/Anno-2017/Giugno/astrofili_proxima.jpg/jcr:content/astrofili_proxima.jpg.2017-09-13-18-59-41.jpg

Enribello
16-August-2018, 11:26
16 agosto 2018

Crollano i sogni
crollano i ponti
crollano gli occhi di chi ancora aveva un avvenire.
Si sbriciola tutto
sotto il non amore
sotto l'incuranza dell'uomo
che cuore non sa.

Lorenzo Meozzi

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Andrea
28-December-2018, 21:17
Emozionatevi.
Non passate
nessun giorno
senza un rischio.
Andate al dunque.
Esagerate.
Il pericolo più grande
è la prudenza, il calcolo.
Siate sfrenati
nei sensi
e nell'immaginazione.
Buttate via le copie
di voi stessi. Dedicatevi
agli atti unici. Servite
il dolore degli altri
ma non umiliate i vostri sogni.
Ogni vostra giornata
è il vostro regno:
convocate l'ebbrezza
e la ragione,
l'invisibile
e la buona azione.
Franco Arminio

Enribello
09-January-2019, 10:03
9 gennaio 2019

Ho messo il mio sogno su una nave
e la nave sul mare;
dopo, ho aperto il mare con le mani
per far naufragare il mio sogno.
Le mie mani sono ancora bagnate
dall’azzurro delle onde semiaperte,
e il colore che scorre dalle mie dita
colora le spiagge deserte.
Il vento viene da lontano,
la notte si curva dal freddo;
sott’acqua sta morendo
il mio sogno, dentro una nave.
Piangerò quanto sarà necessario
affinché il mare possa crescere
e la mia nave arrivi al fondo
e il mio sogno scompaia.


Cecilia Meireles


https://img.myloview.pl/fototapety/niebieski-papier-lodz-z-biala-flaga-160-29979328.jpg

foto presa dal web

Enribello
25-January-2019, 13:46
25 gennaio 2019

La bambina dei libri


Di te non so il nome
né con esattezza gli anni.
Ti ho conosciuta solo in foto
uno scatto tra tanti, veloce
come una raffica di mitraglia
perché a Gaza, tra le macerie, la vita
è un filo da cogliere al volo,
prima che si spezzi.
Esile, nel tuo vestitino verde
che a dispetto del nero delle bombe
illumina della luce che hai in cuore
l’incarnato e gli occhi,
quel tuo visetto di bambina
senza infanzia, senza giovinezza,
stupito solo di essere scampata.
Chissà quali labbra domani
baceranno i tuoi capelli. Chissà
se dalla crisalide nascerà all’amore
la donna farfalla. Chi può dirlo?
A Gaza la storia non eredita gli anni
ma un tempo che reputa fortuna
vivere da un sole a un sole.
Oh bambina dei libri
la sorte ti ha portato oltre il mare
in case dove si muore di vecchiaia
e il possesso fa dei nostri cuori pietre.
Le tue mani strette ai sillabari
più di ogni fucile annienteranno
la protervia che nega le tue primavere,
l’ottusa indifferenza dai nostri petti.


Vladimiro Forlese (https://www.vladimiroforlese.com/home/qualcosa-di-me/)


https://i.pinimg.com/236x/0c/c8/e1/0cc8e1d160e4ce36c4c656212a3c34cc--this-little-girl-little-girls.jpg

Enribello
08-March-2019, 11:00
8 marzo 2019

Lei non vive che per la sua forma
Lei ha la forma di uno scoglio
Lei ha la forma del mare
Lei ha i muscoli di un rematore
Tutte le spiagge la plasmano
Le sue mani si aprono su una stella
I suoi occhi nascondono il sole
Un’acqua lavata il fuoco bruciato
Calma profonda calma creata
Che incarna l’alba e il tramonto
Per averne conosciuto il fondo
Io servo la forma dell’amore
Non è mai la stessa
Servo dei ventri e delle fronti
Che si cancellano e si trasformano
Fresca stagione calda promessa
Lei è alla misura dei fiori
E delle ore e dei colori
Livello di forza e di debolezza
Lei è la mia perdita di coscienza
Ma io rifiuto il suo inverno.

Paul Éluard

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Enribello
11-April-2019, 08:18
11 aprile 2019


Ieri è stato mercoledì tutta la mattina.
Nel pomeriggio è cambiato:
era quasi un lunedì,
la tristezza ha invaso i cuori
e c’è stato un chiaro
moto di panico verso i
tram
che portano i bagnanti al fiume.

Intorno alle sette ha attraversato il cielo
un lento aeroplanino, e neppure i bambini
sono rimasti a guardarlo.
Si è spaccato
il freddo,
qualcuno è sceso in strada con il cappello,
ieri, e tutto il giorno
è stato uguale,
vedi,
che divertimento,
ieri e ancora ieri e così fino ad ora,
mentre andava di continuo per le vie
gente sconosciuta,
o dentro casa a fare merenda
pane e caffelatte, che
allegria!
La sera è scesa prontamente e si sono incendiate
calde luci gialle,
e nulla ha potuto
impedire che infine albeggiasse
il giorno di oggi,
così simile
ma
così diverso per luce e profumo!
Per questo,
perché è come dico io,
lasciatemi parlare
di ieri, una volta ancora
di ieri: il giorno
unico che nessuno mai
tornerà a vedere sopra la terra.


Ángel González

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Enribello
25-April-2019, 09:07
25 aprile 2019

Dove siete, partigia di tutte le valli,
Tarzan, Riccio, Sparviero, Saetta, Ulisse?

Molti dormono in tombe decorose,
quelli che restano hanno i capelli bianchi
e raccontano ai figli dei figli
come, al tempo remoto delle certezze,
hanno rotto l’assedio dei tedeschi
là dove adesso sale la seggiovia.

Alcuni comprano e vendono terreni,
altri rosicchiano la pensione dell’Inps
o si raggrinzano negli enti locali.
In piedi, vecchi: per noi non c’è congedo.

Ritroviamoci. Ritorniamo in montagna,
lenti, ansanti, con le ginocchia legate,
con molti inverni nel filo della schiena.
Il pendio del sentiero ci sarà duro,
ci sarà duro il giaciglio, duro il pane.

Ci guarderemo senza riconoscerci,
diffidenti l’uno dell’altro, queruli, ombrosi.
Come allora, staremo di sentinella
perché nell’alba non ci sorprenda il nemico.

Quale nemico? Ognuno è nemico di ognuno,
spaccato ognuno dalla sua propria frontiera,
la mano destra nemica della sinistra.
In piedi, vecchi, nemici di voi stessi:
La nostra guerra non è mai finita.


23 luglio 1981

Primo Levi

(da Ad ora incerta, 1984)

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Enribello
26-October-2019, 11:29
26 ottobre 2019

Se non hai
tanta fretta
potresti renderti conto di molte più cose.
Se sei un uomo
scopriresti
che la donna che porti dentro sogna
di poter mettersi a piangere
e se sei una donna
che l’uomo che porti dentro sogna
di poter rendere conto
della tua fragilità sprecata
Scopriresti
che quasi tutto quello che rimproveri agli altri
è un rimprovero che hai evitato di farti
Se ti dessi il tempo di contemplare
il tappeto del paesaggio che hai tessuto con la tua vita
potresti scoprire molti sentieri che hai saltato
ai quali non potrai tornare
E forse grazie alla tua scoperta
smetteresti di far correre il giorno
per raggiungere velocemente la notte
smetteresti di scavalcare l’inverno
per arrivare in fretta all’estate
e con questo sapere
allungheresti in modo considerevole la tua vita.

Maria Wine (https://en.wikipedia.org/wiki/Maria_Wine)

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Enribello
27-January-2020, 19:31
27 gennaio 2020

SICURI NELLE VOSTRE TIEPIDE CASE

all’uomo comune davanti alla tv il 27 gennaio


Annoiato dal Giorno della Memoria
lui che tutti i santi giorni dell’anno
mai si annoia dell’insulso dejà vu della tv
giunta per una volta la fine di gennaio
“ancooora?” dice e cambia canale
per guardare anziché storia di orrori
horrori con l’h, come vi aveva ben previsti
Primo Levi voi che vivete sicuri nelle vostre
tiepide case a sera con scolpito dentro il cuore niente.

Vivian Lamarque

5633

Vultur
29-January-2020, 18:27
Forse una dolce sera
qualcuno mi vedrà passare
come io, stasera, e quasi ne ho paura,
confuso in questo sogno senza sonno,
riascolto, alto nell'aria,
un battito severo:
la punta del bastone di mio nonno.
Chissà se c'è un angolo nel mondo,
un punto dove il tempo prende fiato,
per vedere, come vedo queste scarpe,
vivi e veri i volti dei passanti,
da secoli già morti.
Cosa non si fa, amica cara,
per rovesciare tutto con amore,
per sentirsi a galla,
sepolti in fondo al mare delle stelle,
così fragili
e così per sempre.

Enribello
01-April-2020, 11:20
1 aprile 2020

Su cento persone:

che ne sanno sempre più degli altri
– cinquantadue;

insicuri a ogni passo
– quasi tutti gli altri;

pronti ad aiutare,
purché la cosa non duri molto
– ben quarantanove;

buoni sempre,
perché non sanno fare altrimenti
– quattro, be’, forse cinque;

propensi ad ammirare senza invidia
– diciotto;

viventi con la continua paura
di qualcuno o qualcosa
– settantasette;

dotati per la felicità,
– al massimo non più di venti;

innocui singolarmente,
che imbarbariscono nella folla
– di sicuro più della metà;

crudeli,
se costretti dalle circostanze
– è meglio non saperlo
neppure approssimativamente;

quelli col senno di poi
– non molti di più
di quelli col senno di prima;
che dalla vita prendono solo cose
– quaranta,

anche se vorrei sbagliarmi;
ripiegati, dolenti
e senza torcia nel buio
– ottantatré

prima o poi;
degni di compassione
– novantanove;

mortali
– cento su cento.


Numero al momento invariato.

Wisława Szymborska

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Enribello
14-April-2020, 10:27
14 aprile 2020

Questo ti voglio dire
ci dovevamo fermare.
Lo sapevamo. Lo sentivamo tutti
ch’era troppo furioso
il nostro fare. Stare dentro le cose.
Tutti fuori di noi.
Agitare ogni ora – farla fruttare.
Ci dovevamo fermare
e non ci riuscivamo.
Andava fatto insieme.
Rallentare la corsa.
Ma non ci riuscivamo.
Non c’era sforzo umano
che ci potesse bloccare.
E poiché questo
era desiderio tacito comune
come un inconscio volere –
forse la specie nostra ha ubbidito
slacciato le catene che tengono blindato
il nostro seme. Aperto
le fessure più segrete
e fatto entrare.
Forse per questo dopo c’è stato un salto
di specie – dal pipistrello a noi.
Qualcosa in noi ha voluto spalancare.
Forse, non so.
Adesso siamo a casa.
È portentoso quello che succede.
E c’è dell’oro, credo, in questo tempo strano.
Forse ci sono doni.
Pepite d’oro per noi. Se ci aiutiamo.
C’è un molto forte richiamo
della specie ora e come specie adesso
deve pensarsi ognuno. Un comune destino
ci tiene qui. Lo sapevamo. Ma non troppo bene.
O tutti quanti o nessuno.
È potente la terra. Viva per davvero.
Io la sento pensante d’un pensiero
che noi non conosciamo.
E quello che succede? Consideriamo
se non sia lei che muove.
Se la legge che tiene ben guidato
l’universo intero, se quanto accade mi chiedo
non sia piena espressione di quella legge
che governa anche noi – proprio come
ogni stella – ogni particella di cosmo.
Se la materia oscura fosse questo
tenersi insieme di tutto in un ardore
di vita, con la spazzina morte che viene
a equilibrare ogni specie.
Tenerla dentro la misura sua, al posto suo,
guidata. Non siamo noi
che abbiamo fatto il cielo.
Una voce imponente, senza parola
ci dice ora di stare a casa, come bambini
che l’hanno fatta grossa, senza sapere cosa,
e non avranno baci, non saranno abbracciati.
Ognuno dentro una frenata
che ci riporta indietro, forse nelle lentezze
delle antiche antenate, delle madri.
Guardare di più il cielo,
tingere d’ocra un morto. Fare per la prima volta
il pane. Guardare bene una faccia. Cantare
piano piano perché un bambino dorma. Per la prima volta
stringere con la mano un’altra mano
sentire forte l’intesa. Che siamo insieme.
Un organismo solo. Tutta la specie
la portiamo in noi. Dentro noi la salviamo.
A quella stretta
di un palmo col palmo di qualcuno
a quel semplice atto che ci è interdetto ora –
noi torneremo con una comprensione dilatata.
Saremo qui, più attenti credo. Più delicata
la nostra mano starà dentro il fare della vita.
Adesso lo sappiamo quanto è triste
stare lontani un metro.


Mariangela Gualtieri


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Enribello
17-August-2020, 14:29
17 agosto 2020

BOSCO D’ISOLA


Non sono più nella mia casa,
ma in questa sede ariosa che mi concede tutto.
La sua tranquilla geometria
dà ingresso al chiaro per i corpi
umidi e leggeri sul terrazzo
nelle tracce feriali di una pigra incuria.
Ascolto di qui le voci della piazza,
osservo come un lago il mare che si apre
nel bosco e se c’è vento
una domestica campagna di cicale
che a mezzogiorno protegge i nostri passi
quando il tempo non ha più direzione:
nella pianura totale, deserta,
e nel confine a taglio che si annebbia.

Maurizio Cucchi

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Enribello
04-September-2020, 14:55
4 settembre 2020

LETTERA DAL BALCONE


Ti scrivo dal balcone
dove resto ancora un poco questa sera
a guardare l'orto al sole di settembre
a mangiare pane e olio e foglie piccole di basilico
ti scrivo meno fiera di quello che vorresti
sono una donna forte sì
ma con anche continue tentazioni di non esserlo
di lasciarmi sciogliere d'amore al sole
e carezzarti e baciarti un po' di più di quello che tu vuoi
ti scrivo dal balcone
guardando il fico pieno di frutti
e il pero con le foglie malate
ho qualche pensiero triste
e due o tre sereni.


VIVIAN LAMARQUE


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Enribello
16-November-2020, 12:12
16 novembre 2020

QUARANTENA


Nell’ora peggiore della stagione peggiore
dell’anno peggiore di un intero popolo
un uomo partì dalla workhouse con sua moglie.
Stava camminando – entrambi stavano camminando – verso nord.
Lei era malata per la febbre da carestia e non riusciva a tenere il passo.
Lui la sollevò e la mise sulla schiena.
Camminò così verso ovest e ovest e nord.
Finché sotto stelle gelide al calar della notte arrivarono.
Al mattino entrambi furono trovati morti.
Di freddo. Di fame. Delle tossine di un’intera storia.
Ma i piedi di lei premevano contro il suo sterno.
L’ultimo calore della sua carne fu il suo ultimo dono per lei.
Non lasciate che nessuna poesia d’amore arrivi mai a questa soglia.
Non c’è posto qui per l’inesatta
lode alle facili grazie e alla sensualità del corpo.
C’è solo tempo per questo impietoso inventario:
La loro morte insieme nell’inverno del 1847.
E quello che hanno sofferto. Come hanno vissuto.
E cosa c’è tra un uomo e una donna.
E in quale oscurità essa può essere messa alla più dura prova.


EAVAN BOLAND


(Quarantine (https://poets.org/poem/quarantine), da Contro la poesia d’amore, 2001)

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Illustrazione di Ephraim Moses Lilien

Enribello
30-December-2020, 09:54
30 dicembre 2020

FINE DI DICEMBRE


Rari giorni d’inverno quando la tramontana
spezza gli aliti al fiume e tende il cielo
come se contrappunto fosse il giura e invece sono
queste martoriate pietre che bussano ai lastrici
divini, la sola porta impropria perché a Roma
non spettano salvezze. Così dicono gli orli delle case
fratturati cristalli d’arabia, trapunti dalle luci
e dai suoni mattini, lo dicono fumando i meccanici topi
e i natali non soffici né sacri, anche lo dicono
le sue morti feriali, la mia coperta corta. Lo ripetono
qui – minimamente – i cerini di lusso che s’accendono
a stento fra le mani di chi non ha più fede
nell’avvento di un nuovo nord.
In questi rari giorni d’inverno
quando il sole mi pesa così poco
sarà bene tenere alta la testa. Forse si vive
altrove.


LUCIO MARIANI


(da Farfalla e segno. Poesie scelte 1972-2009, Crocetti, 2010)

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Enribello
24-March-2021, 16:23
24 marzo 2021

Si tornerà
alle vecchie abitudini,
alla corsa quotidiana
e al tramonto scontato
grideremo la bellezza degli abbracci
le prime due, tre volte,
diremo che belli che sono
mi sono mancati,
ma poi torneranno ad essere
gli abbracci di sempre
silenziosi
e spesso veloci
si tornerà
alle cene tra amici
aprirete quel vino
che avete sempre tenuto da parte
per un’occasione speciale
e a sua volta ne ricomprerete un altro
che deciderete di aprire
solo alla prossima occasione speciale
e tornerete poi
alle passeggiate nei centri del paese
a ridare ai piedi il sapore dei sampietrini
vi riprenderete il vento
rifarete il bagno al mare
e vi impegnerete
per rendere tutto al più presto normale
tornerete a rifare
tutte le cose che avete sempre fatto
ma stavolta, per cortesia
quell’abbraccio veloce
stringetelo forte un secondo di più,
a quelle cene tra amici
trovate spazio per una confessione sacra,
a quella corsetta che fate abitudinariamente
regalatele ogni giorno
qualche passo calmo
tornate pure alle vecchie abitudini
ma questa volta
metteteci più cuore
e aprite sempre i vini migliori che avete
è sempre un’occasione speciale.

Gio Evan

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Enribello
01-April-2022, 17:31
1 aprile 2022

Toccarsi
sembra un gesto semplice
e invece è una grande avventura,
significa varcare la frontiera
del visibile.
I corpi
sono sacri, sono arcaici.
Toccate e fatevi toccare,
togliete i confini, il filo spinato,
la fiamma dei vivi
è la vicinanza.

Franco Arminio

Enribello
06-September-2022, 11:32
6 settembre 2022

SU UNA MUSICA DI VIVALDI


Settembre arioso
come in Vivaldi
un fascio di mandolini.
Bambini scrollano con i bastoni
frutti dall’albero.
Le stanze sono tappezzate
d’argento.
Canzone vento.
Non c’è nulla da compiangere.
Dalle botole lasciate aperte
sale la prima nebbia.


KARL KROLOW

Andrea
09-November-2022, 19:37
9 novembre 2022

Spesso gli uomini si ammalano
per essere aiutati.
Allora bisogna aiutarli prima che si ammalino.
Salutare un vecchio
non è gentilezza, è un progetto di sviluppo
locale. Camminare all’aperto
non è seguire il consiglio del medico,
è vedere le cose che stanno fuori,
ogni cosa ha bisogno di essere vista,
anche una vecchia conca piena di terra,
una piccola catasta di legna
davanti alla porta,
un cane zoppo.
Quando guardiamo con clemenza
facciamo piccole feste silenziose,
come se fosse il compleanno
di un balcone, l’onomastico
di una rosa.

Franco Arminio

Enribello
27-November-2022, 11:47
27 novembre 2022

DOMANDE AI COSMOLOGI


Se è nata prima la luce
o invece la tenebra;
se da qualche parte non c'è nulla,
oppure se, andando voi avanti così,
resta qualcosa,
della buona vecchia materia,
oltre un'overdose di matematica?
Mi sapete dire
se le 22 dimensioni
hanno un fondamento
o potrebbero essere anche di più?
se l'aldilà è il buco di un tarlo
e a quanti universi paralleli
devo prepararmi a far fronte?
Con reverenza io sto a sentire
le vostre fiabe esatte,
voi sommi sacerdoti.
Quante domande. A chi,
se non a voi,
ultimi moicani
della fisica,devo rivolgerle?

Hans Magnus Enzensberger

(da Gli elisir della scienza, Einaudi 2004 – Traduzione di Anna Maria Carpi)
.

Enribello
18-December-2022, 21:18
18 dicembre 2022

Pensa come un albero
assorbi il sole
dichiara la magia della vita
sii aggraziato nel vento
rimani dritto dopo una tempesta
sentiti rinnovato dopo la pioggia
cresci forte senza farti notare
sii pronto per ogni stagione
dai riparo agli estranei
resisti a un periodo freddo
rinasci al primo segnale di primavera
affonda le radici mentre tenti di raggiungere il cielo
rimani quieto a sufficienza da sentire le tue foglie frusciare.

Karen Shragg

Enribello
31-December-2022, 10:07
31 dicembre 2022

Quant’è frettoloso il tempo
che passa
incurante di noi
mentre contiamo i giorni dell’anno
e ci domandiamo
se
i ricordi di un tempo passato
siano nostri davvero
e nel trattenerli c’illudiamo
di possedere quel pezzo di vita
andato per sempre.
Il tempo non da confidenza né a ricchi
né a chi averi non ha
passa
senza un perché
e ci dona l’assoluta certezza
che solo
cogliendo l’eterno momento
respiriamo
il tempo migliore
che padroni non ha.

Il tempo ha un fiore
d’eterea bellezza
che padroni non ha.

Anna Rita Armati

Enribello
08-March-2023, 07:06
8 marzo 2023

C’è stato un momento
in cui mi sono persa.
Ho perso tutto quello che avevo
attaccato alla schiena,
i vecchi paradigmi,
forme,
maschere,
vergogna,
senso di colpa,
costumi
e le regole.


Ho perso ore e orologio,
calendario e aspettative,
le speranze e le certezze.
Ho perso tutto ciò che era,
tutte le inutili attese,
tutto quello che avevo cercato e tutto quello per cui avevo camminato
e tutto ciò che è avevo lasciato sul ciglio della strada.

E così, nel perdere tutto,
ho anche perso la paura,
la paura di infrangere le regole
e le autocritiche feroci,
la paura della morte
e la paura della vita,
la paura di perdersi,
e la paura di perdere.

E completamente nuda,
priva della vecchia pelle,
ho trovato un cuore
che vibra dentro ogni poro del mio essere,
un profondo tamburo
fatto di argilla, stelle e radici
il suo eco dentro di me
è la voce della Vecchia Donna,
fu allora che ricordai
battito dopo battito,
che ero viva,
eternamente viva,
che ero libera,
coraggiosamente libera.

Ada Luz Marquez

Enribello
09-April-2023, 09:18
9 aprile 2023


NON LEGGERÒ I GIORNALI


II giorno entra con rosa di pozzanghere
e Pasqua fra le nuvole.
Operai ripitturano la casa
che adesso ride a metà, dov'è più chiara;
d'in cima al muro si gettano la voce.
Profumi arrivano e partono. Lo giuro:
oggi non spierò nella vetrina
le mie occhiaie appassite.
Non leggerò i giornali del mattino.
Non mi metterò in croce!
Entrerò nel bar che si sbrina
in vapore vermiglio sugli specchi,
scavalcando i due cani stesi al sole
- madre e figlio. - Avrò l'aria felice.
Ordinerò un caffè, sceglierò
cartoline per amici lontani.


FERNANDA ROMAGNOLI


(da Il tredicesimo invitato, Garzanti, 1980)

Enribello
25-April-2023, 09:12
25 aprile 2023


LA MADRE DEL PARTIGIANO


Sulla neve bianca bianca
c’è una macchia color vermiglio;
è il sangue, il sangue di mio figlio,
morto per la libertà.
Quando il sole la neve scioglie
un fiore rosso vedi spuntare:
o tu che passi, non lo strappare,
è il fiore della libertà.
Quando scesero i partigiani
a liberare le nostre case,
sui monti azzurri mio figlio rimase
a far la guardia alla libertà.

GIANNI RODARI

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Enribello
26-June-2023, 16:11
26 giugno 2023


Okay, non ci sono più visionari,
la passione non è più di moda,
e neanche l’aggettivo colorito,
ed è ridicolo parlare delle sirene;
il poeta è assente dalla poesia e, nel frattempo,
beve caffè al sole con gli amici,
scende da un un taxi al mare e la
metafora si assottiglia tra le onde…
La poesia non soffre senza
di te; prendi un bicchiere e il gin,
immergi la tua innocenza, assapora
il pomeriggio senza notizie,
senza miti, senza passato,
nell’amaca indolente del silenzio…..


Aurora Luque

Enribello
05-September-2023, 16:45
5 settembre 2023

TUTTI I GIORNI



La guerra non viene più dichiarata,
ma proseguita. L’inaudito
è divenuto quotidiano. L’eroe
resta lontano dai combattimenti. Il debole
è trasferito nelle zone del fuoco.
La divisa di oggi è la pazienza,
medaglia la misera stella
della speranza, appuntata sul cuore.
Viene conferita
quando non accade più nulla,
quando il fuoco tambureggiante ammutolisce,
quando il nemico è divenuto invisibile
e l’ombra d’eterno riarmo
ricopre il cielo.
Viene conferita
per diserzione dalle bandiere,
per il valore di fronte all’amico,
per il tradimento di segreti obbrobriosi
e l’inosservanza
di tutti gli ordini.

INGEBORG BACHMANN


(da Poesie, Guanda, 1987 - Traduzione di di Maria Teresa Mandalari)

Enribello
29-November-2023, 08:55
29 novembre 2023

REGOLE PER UOMINI CHE VOGLIONO AMARE LE DONNE

I
L’uomo che mi ami
dovrà saper scostare il velo della pelle,
scoprire la profondità dei miei occhi
e conoscere quella che si annida in me,
la rondine trasparente della dolcezza.

II
L’uomo che mi ami
non vorrà possedermi come una merce,
né esibirmi come un trofeo di caccia,
saprà stare al mio fianco
con lo stesso amore
con il quale io starò al suo.


III
L’amore dell’uomo che mi ami
sarà forte come gli alberi del corallo
protettivo e sicuro come loro,
limpido come una mattina di dicembre.

IV
L’uomo che mi ami
non dubiterà del mio sorriso
né temerà l’abbondanza dei miei capelli,
rispetterà la tristezza, il silenzio
e con carezze suonerà il mio ventre come una chitarra
perché sgorghino musica e piacere
dalle profondità del mio corpo.

V
L’uomo che mi ami
potrà trovare in me
l’amaca dove riposare
il pesante fardello delle sue preoccupazioni,
l’amica con cui dividere i suoi segreti più intimi,
il lago dove galleggiare
senza temere che l’ancora del legame
gli impedisca di volare quando gli capiti di essere uccello.

VI
L’uomo che mi ami
farà poesia con la sua vita,
costruendo ogni giorno
con lo sguardo diretto al futuro.

VII
Ma, soprattutto,
l’uomo che mi ami
dovrà amare la gente
non come una parola astratta
estratta dalla manica,
ma come qualcosa di reale, concreto,
cui rendere omaggio con azioni
e dare la vita se è necessario.

VIII
L’uomo che mi ami
riconoscerà il mio volto nella trincea
ginocchio in terra mi amerà
mentre entrambi apriremo il fuoco insieme
contro il nemico.

IX
L’amore del mio uomo
non conoscerà la paura del donarsi,
né temerà di scoprirsi davanti alla magia
dell’innamoramento
in una piazza piena di gente.
Potrà gridare - ti amo -
o mettere striscioni sopra le case
proclamando il suo diritto a sentire
il più bello e umano dei sentimenti.

X
L’amore del mio uomo
non fuggirà le cucine,
né i pannolini del figlio,
sarà come un vento fresco
che spazza le nubi del sogno e del passato,
le debolezze che, per secoli, ci hanno tenuti separati
come esseri di diversa statura.

XI

L’amore del mio uomo
non vorrà classificarmi o etichettarmi,
mi darà aria, spazio,
alimento per crescere ed essere migliore,
come una Rivoluzione
che faccia di ogni giorno
l’inizio di una nuova vittoria.

GIOCONDA BELLI


(da La costola di Eva, 1987)

DarkCoffee
31-December-2023, 15:19
“Fine d’anno” di Jorge Luis Borges:

Né la minuzia simbolica
di sostituire un tre con un due
né quella metafora inutile
che convoca un attimo che muore e un altro che sorge
né il compimento di un processo astronomico
sconcertano e scavano
l’altopiano di questa notte
e ci obbligano ad attendere
i dodici e irreparabili rintocchi.
La causa vera
è il sospetto generale e confuso
dell’enigma del Tempo;
è lo stupore davanti al miracolo
che malgrado gli infiniti azzardi,
che malgrado siamo
le gocce del fiume di Eraclito,
perduri qualcosa in noi:
immobile.

Enribello
28-January-2024, 11:02
28 gennaio 2024

TRARRE INSEGNAMENTO

(In memoria di Primo Levi)

Dagli ultimi mucchi di cadaveri
una voce grida: Scarpe!
Le scarpe sono più importanti del cibo!
Chi non prosegue
viene ucciso. Poiché
il procedere è prezioso
per colui che
non riuscì a sfuggire
in tempo al nostro secolo
strascicando il passo
un candidato alla morte dopo l’altro
rabbrividendo miseramente poiché
il debole fuoco della vergogna dei posteri
non riscalderà più alcuno.


GÜNTER KUNERT