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Visualizza la versione completa : Shane Stevens - Io ti troverò



Cecilia (Teresa)
16-February-2012, 22:22
La biografia di Shane Stevens è davvero misteriosa...presunta data di nascita il 1941 a New York e scrive cinque romanzi tra il 1966 e il 1981. Poi, scompare nel nulla. Presumibilmente, muore nel 2007 e rimarrà per sempre un giallo sulla sua identità. Persino il nome è uno pseudonimo.


Direi che basta per essere incuriositi e leggere il suo romanzo, no? Pubblicato da Fazi Editore, vi riporto la trama e la recensione:
Era il novembre del 1973, una data di cui difficilmente se ne sarebbe perso il ricordo. Ma cominciamo dall’inizio.(..)
http://contornidinoir.blogspot.com/2012/01/shane-stevens-io-ti-trovero.html

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S (http://contornidinoir.blogspot.com/2012/01/shane-stevens-io-ti-trovero.html)e volete lasciare qualche commento, mi farebbe piacere!
Cecilia

Standbyme
17-February-2012, 19:25
Ciao!
Ho letto la tua splendida recensione sul blog, volevo postare una breve commento ma non ci riesco, mi rimanda ad un'altra videata. Va beh vuol dire che lo scrivo qui.
Pensavo di aver scritto una buona recensione ma dopo aver letto quella di Cecilia la mia scompare. Mi riservo però il merito di aver "scoperto" ioil romanzo ed averlo fatto conoscere agli amici dei forum
Ed ora la mia recensione:
Sul Corriere della Sera del 7 gennaio è apparsa la notizia che un bambino di dieci anni, accusato di aver ucciso la madre, è stato trascinato in un tribunale dell’Ohio, USA con le catene ai piedi. Non entro nel merito, non è qui la sede, ma questo terribile fatto di cronaca nera mi dà lo spunto, anche perché lo stesso articolista ne fa cenno, per scrivere il commento a “Io ti troverò”. Ottocento pagine che lasciano il lettore frastornato dalla lucida follia del protagonista. Non è un romanzo, non è un’opera di fantasia, bensì la cronaca incalzante della vita di Thomas Bishop, uno dei più sanguinari serial killer mai apparsi sul suolo americano. Thomas, dopo aver subito violenze inenarrabili dalla madre –a sua volta vittima di uno stupro, a dieci anni la uccide . Verrà rinchiuso in un istituto psichiatrico da dove, quindici anni dopo, riuscirà ad evadere lasciando una scia di sangue lungo il suo lungo viaggio che lo porterà a New York, città che sarà teatro della più grande caccia all’uomo mai organizzata. Non vi racconterò la conclusione, posso però dirvi che questo è un libro tremendo, inquietante dove, ed è una delle rare volte che mi capita, si prova compassione, se non simpatia, per Bishop un personaggio infero ma straordinariamente umano. In questa cronaca implacabile troviamo diversi personaggi, tutti con una spiccata personalità, che cercano di acciuffare Thomas: il giornalista investigativo, lo psichiatra, il poliziotto, lo sceriffo, il politico, il professore universitario. Tutti per un proprio tornaconto più o meno nobile; chi avrà l’intuizione giusta? Un libro che fa riflettere sulla validità della pena di morte, sugli abusi nei confronti delle donne, sulle violenze -fisiche e psicologiche- verso creature innocenti come lo sono i bambini, sull’accanimento di certi giornalisti che, consapevolmente, facendosi vigliaccamente scudo con “la libertà di stampa”, non si fanno scrupoli a tormentare, torturare, i parenti delle vittime con la loro nauseante, malsana e cinica invadenza senza alcun rispetto per le vittime, anzi a volte riescono ad ammantare di un aura “eroica” l’assassino! Shane Stevens, questo misconosciuto scrittore scomparso nel 2007, ignorato, chissà perché, dalle principali case editrici, ha scritto questo capolavoro nel 1979 e con quest’opera, scritta in uno stile asciutto e fluente -tale da far dimenticare la mole del libro- ha posto la prima pietra di quello che presto si affermerà prepotentemente in tutto il mondo come un nuovo genere: quello del “serial killer”. A lui si sono ispirati scrittori del calibro di James Ellroy, di John Connolly e di Stephen King che gli ha reso omaggio con la postfazione del romanzo "La metà oscura"
LA FRASE CHE SEGUE È LA GIUSTA INTUIZIONE DI UNO DEI CACCIATORI: POTREBBE ESSERE RILEVATRICE
"In qualche modo da bambino ha ucciso sua madre e ora la sta uccidendo di nuovo, continuamente. Non può farne a meno. E’ bloccato in quel periodo della sua vita. Sta rivivendo la sua infanzia ora, nel presente. E’ imprigionato e continuerà a provare quel terrore e a massacrare fino a quando non sarà fermato. Solo che adesso le cose sono complicate dal sesso. Ha gli impulsi sessuali di un uomo e questa ora è un’ulteriore spinta."

A proposto quelli della mia generazione ricordano le dimostrazioni che ci furono in tutto il mondo, e in modo particolare negli USA, per salvare dalla pena di morte Caryl Chessman

Cecilia (Teresa)
17-February-2012, 20:44
Fantastica recensione, Aurelio. E' sempre un piacere leggerti e sei sempre un grande;)
In ogni caso, da questo libro non si esce indenni..

Ciao!

Cecilia (Teresa)
08-July-2012, 21:40
http://3.bp.blogspot.com/-usRWVsSYNok/T-_y0Pb762I/AAAAAAAAAUY/z-VqzOf6CPw/s320/1237.jpg

Dopo aver svelato in Io ti troverò la società americana dell’era Nixon, in L’ora della caccia Shane Stevens -nom de plume per un autore che scelse far perdere le sue tracce e il cui lavoro fu acclamato da Stephen King e James Ellroy- sposta il suo sguardo sull’Europa della Guerra Fredda: da Parigi a Berlino Est un viaggio nelle trame oscure del controspionaggio internazionale. Una detective story dall’intreccio costruito su scatole cinesi, tra un’approfondita conoscenza dei fatti storici e le suggestioni di un tempo ormai lontano.

«Era un ebreo cresciuto da francese che odiava i tedeschi. Era un uomo ossessionato da una donna che aveva ucciso. Era un cacciatore sulle tracce di una preda che nessuno voleva fosse catturata. Era un ispettore senza un incarico di comando». Aprile 1975. Parigi. Un uomo viene trovato impiccato a una corda di pianoforte. Il suo nome è Dieter Bock, un ex capitano delle SS. La tesi del suicidio non regge e l’indagine viene affidata all’ispettore César Dreyfus, unico superstite di una famiglia ebrea sterminata ad Auschwitz. Le piste sono innumerevoli e complesse, dal Mossad ai servizi segreti occidentali che si sarebbero serviti della collaborazione di Bock nel dopoguerra. Ma quando l’ispettore scopre che le morti di un banchiere svizzero, di un industriale belga e di un diplomatico inglese sono collegate, è l’inizio di una serie di colpi di scena in cui ogni certezza si rivela infondata. In una caccia senza tregua, César estenderà le sue indagini in Austria e in Germania sulle tracce del complotto più occulto e paradossale della Storia. Perché niente è ciò che sembra, la sete di vendetta può attendere decenni e tra le pieghe delle tragedie d’Europa si nascondono segreti che hanno condannato a morte chiunque li conoscesse. Fra criminali di guerra nazisti, tradimenti e servizi segreti, in una corsaa perdifiato che non lascerà scampo al più smaliziato dei lettori, con un protagonista impossibileda dimenticare, si dispiega l’ultimo romanzo di Shane Stevens, maestro riscoperto del crime novel cui hanno dedicato grandi elogi le firme più prestigiose, da James Ellroy a Stephen King, fino al nostro Carlo Lucarelli.

Shane Stevens è nato a New York nel 1941. Ha scritto cinque romanzi tra il 1966 e il 1981, prima di sparire nel nulla. È morto nel 2007. Il nome è uno pseudonimo: tuttora se ne ignora la reale identità.

«Il padre della moderna narrativa sui serial killer. I suoi libri riscuotono gli elogi incondizionati di lettori come James Ellroy, Thomas Harris e Stephen King».
Ranieri Polese, «Corriere della Sera»

«Sarà difficile per voi sfuggire agli artigli dei noir di Shane Stevens!».
Luca Crovi

«Il padre dei serial killer amato da Stephen King».
Tommaso Pincio, «il venerdì»

da Fazi Editore

maureen
26-February-2014, 22:16
In lettura "Io ti troverò".
Ogni tanto faccio un pò fatica con i nomi, sono parecchi i co-protagonisti della vicenda, tutti alla ricerca del protagonista Thomas che grazie ad un diabolico stratagemma riesce ad evadere dall'istituto psichiatrico.La storia corre veloce e sono curiosa di sapere se e come fermeranno la furia omicida di Thomas.

maureen
02-March-2014, 16:18
In lettura "Io ti troverò".
Ogni tanto faccio un pò fatica con i nomi, sono parecchi i co-protagonisti della vicenda, tutti alla ricerca del protagonista Thomas che grazie ad un diabolico stratagemma riesce ad evadere dall'istituto psichiatrico.La storia corre veloce e sono curiosa di sapere se e come fermeranno la furia omicida di Thomas.

C’è tanto in questo libro.
C’è un bambino vittima della brutale violenza da parte di sua madre che a sua volta ha subito violenza.
Il male che non si ferma ma che affonda le sue radici nell’animo di un figlio, il male che passa dalla madre al figlio fino a conseguenze estreme.
C’è la politica che cavalca l’onda dell’emotività pubblica per raggiungere i suoi obiettivi, raccogliere voti e sedere laddove il potere sarà a disposizione.
C’è la carta stampata che a seconda delle proprie convinzioni politiche sostiene questo o quello a suon di scoop e rivelazioni, quella carta stampata che si siede a tavolino scegliendo le tattiche e gli schemi da seguire. E sarà proprio un giornalista che chiamato, per la sua bravura nelle investigazioni, da chi dirige riuscirà a dipanare la matassa.
C’è la polizia che brancola nel buio a causa della sfuggente figura del protagonista Thomas Bishop.
Una trama che si dipana per 798 pagg., pagine adrenaliniche, la cui lettura scorre veloce e che ogni volta ti fanno chiedere fino a quale punto estremo può arrivare l’animo umano nel quale il male ha affondato le sue radici.