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Visualizza la versione completa : Maurizio De Giovanni



dolores
26-October-2011, 14:32
ddddddddddddddd

Baudin
26-October-2011, 17:59
Sai bene, Dolores, che io sono uno degli estimatori di De Giovanni. Ho letto due dei quattro volumi con i nomi delle stagioni, per la precisione la primavera e l'autunno, che sono il primo e l'ultimo della serie. Sono passati alcuni mesi dalla lettura e non ho avuto occasione di parlarne, questa sarÃ* la volta buona. L'arrivo del quinto volume, il Natale, mi invoglia a riprendere questo scrittore, di cui mi piace molto il modo di scrivere, di raccontare. Il commissario Ricciardi è un personaggio particolare, atipico, a mio modo di vedere è anche controverso, con alcuni aspetti di napoletanitÃ* su cui ritornerò in seguito.

Ciao :)

Baudin
26-October-2011, 20:03
:oops:
Hai ragione, "Il senso del dolore" a cui mi riferivo, e che ho letto, è l'inverno e non la primavera e quindi il primo. Che sia stato un lapsus lo dimostra il fatto che nel mio post ho citato il primo e l'ultimo, come ricordavo e come è giustamente puntualizzato da te... ;)
Visto che li hai acquistati tutti a che punto sei con la lettura? :roll:

Ciao :)

Baudin
27-October-2011, 17:47
Lo sai perché ti sei confuso? Perché anche se il titolo è "L'inverno del..." la storia si svolge nel mese di marzo! ;)


Grazie, Dolores, sei una vera amica. :)
Se mai dovessi avere bisogno di un alibi, saprò a chi rivolgermi... :mrgreen:

Baudin
04-November-2011, 00:22
Baudin, ricordo che tu ne facesti una recensione molto bella. Mi piacerebbe che tu la postassi di nuovo. ;)
Quando l'avrò finito cercherò di dirne qualcosa anche io. :)

Stavolta tocca a me correggerti, perchè non ricordo di aver fatto recensioni su De Giovanni nè c'era ancora un thread su di lui. Ne abbiamo parlato en passant e comunque con impressioni fugaci in più di un'occasione, ma niente di più. L'autunno di Qforum ha frenato molti entusiasmi... :(
Non ho, comunque, conservato nulla o quasi del pregresso, voglio guardare ed andare avanti. :) Se bisognerà rifare delle recensioni saranno fresche di giornata... :idea:
Ciao :mrgreen:

Baudin
04-November-2011, 16:45
Se non ricordi di averlo fatto allora mi sbaglio, ma io ricordo un tuo post in cui parlavi...

Carissima Dolores, se l'alternativa è la mia memoria o la tua, non c'è partita...scelgo la tua. :roll:
Ciao :)

Cecilia (Teresa)
04-November-2011, 16:58
Per chi fosse interessato, lo scrittore sarà alla Fnac di Milano l'11 novembre, per la presentazione del suo ultimo libro :)

Baudin
05-November-2011, 23:23
“Il senso del dolore” era stato pubblicato nel 2006 con il titolo “Le lacrime del pagliaccio”.
Rivisto ed aggiornato è stato ristampato da Fandango probabilmente alla luce del successo editoriale di questi ultimi anni.
Con un personaggio come Ricciardi non poteva essere altrimenti.

“Voi credete al destino, commissario?”
“No, signora. Non ci credo. Credo agli uomini e alle loro emozioni. All’amore, all’odio. Alla fame. Al dolore soprattutto”.
“Parlava guardando fisso davanti a sé, la testa incassata nelle spalle e nel bavero rialzato del soprabito. Livia ne osservava il profilo affilato, i capelli ribelli sul viso. Ne percepiva la distanza, come se parlasse da un altro mondo o da un altro tempo”.

Ma vive in una Napoli che ama, raccontata con pennellate d’altri tempi, con struggimento, con passione e pietà. E con orrore. Sono le sue visioni segrete, quelle dei morti ammazzati nell’ultimo istante della loro esistenza. Una capacità sensoriale che ha da quando era bambino e che gli ha condizionato la vita.
Chiuso, solo, insicuro, vive la sua condizione nel dolore, perché è dolore quello che percepisce continuamente nelle visioni dei morti ma anche nella condizione dei vivi. Gli occhi di Ricciardi sono lo specchio di una condizione umana che supera la barriera delle origini e del censo (il commissario è un ricco barone che ha scelto di vivere da borghese). La percezione del dolore e l’immedesimazione in esso, elevano la sua figura in una dimensione umana che travalica il confine delle differenze sociali.
La sua capacità di rimettersi in gioco è favorita dal retaggio di una cultura millenaria che si è sviluppata in parte nel razionale ed in parte nel trascendentale. Un personaggio napoletano ideato da uno scrittore napoletano che si presenta ai lettori in modo controverso, sfrontato eppure timido.
C’è un aspetto di questa contraddizione che non posso condividere. Le qualità umane sono una cosa, le capacità sensoriali un’altra. Non sapremo mai se il personaggio Ricciardi avrebbe avuto le stesse qualità senza quelle capacità. Inoltre in un racconto noir la sensitività può essere accettata se serve a dare colore, se aiuta l’originalità, ma non deve diventare essenziale allo svolgimento ed alla conclusione delle indagini. Il mistero svelato deve essere un fatto razionale, altrimenti deraglia dai canoni del genere poliziesco e diventa altro. Comunque molto bello e piacevolmente raccontato, ma altro.

Alla luce di ciò, secondo me, acquistano un significato diverso molte situazioni del romanzo che vanno valutate in un senso narrativo di più ampio respiro. Alcuni dialoghi come quello con il sacerdote sull’amore e sulla fame acquistano luce viva. L’amore platonico per Enrica, la ragazza vicina di casa, descritto con toni tardoromantici, danno dignità letteraria al romanzo. Le atmosfere teatrali e le maschere degli attori (il titolo originario era “Le lacrime del pagliaccio”) sono chiaramente citazioni della grande tradizione teatrale napoletana. E via di seguito (ci tornerò ancora).

Il turbinio di sensazioni è così variegato che la riflessione finale è quella di aver letto un romanzo a tutto tondo e non di genere.
Ho molta stima della scrittura di De Giovanni e il commissario Ricciardi, pur con le sue contraddizioni o forse anche per questo, è un personaggio originale, fuori dalle mode, da centellinare. Ne condivido molte idee e riflessioni, comportamenti e decisioni, ma non mi immedesimo in lui. Semplicemente lo capisco e lo ammiro.
Ciao :)

Baudin
06-November-2011, 16:24
Ebbene, devi sapere che la mia lettura collettiva di novembre non sarà "Il senso del dolore", bensì "Il giorno dei morti. L'autunno del commissario Ricciardi"...


Dolores cominci dall'ultimo e forse il più bello. La maturità della scrittura di De Giovanni si fa apprezzare per una ambientazione cupa, tetra, eppure splendente per la sua prosa di fine narratore. Soprattutto nella seconda metà raggiunge livelli di difficile riscontro.
Ne "Il giorno dei morti" il senso del dolore di Ricciardi diventa anche del lettore.
Ne riparleremo... 8-)
Ciao

Cecilia (Teresa)
11-November-2011, 21:30
https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/295989_2461618772677_1018425795_2799356_1329207335 _n.jpg


Ecco la foto che ho scattato questa sera alla presentazione del nuovo libro di Maurizio De Giovanni, scrittore simpaticissimo e un affabulatore incredibile. Sarò "costretta" a leggere i suoi libri, a questo punto!

Cecilia

Cecilia (Teresa)
16-November-2011, 15:20
Ormai "traviata" dai vostri bei complimenti ai libri di Maurizio De Giovanni, a me ancora sconosciuti, oltre ad averlo conosciuto personalmente alla presentazione del suo ultimo libro..............gli ho chiesto la possibilità di intervistarlo e mi ha confermato di SIIIIIIIII:mrgreen::mrgreen:

Appena leggerò il suo libro "Per mano mia", preparerò le domande da fargli.
Ciao!
Cecilia

Cecilia (Teresa)
05-December-2011, 21:41
Ho finito il libro di Maurizio De Giovanni e troverete la recensione sul blog:

Per la prima volta, ho riportato la trama tale e quale a come viene riportata dalla casa editrice Einaudi, perché l'ho trovata molto intensa e significativa:

http://contornidinoir.blogspot.com/2011/12/maurizio-de-giovanni-per-mano-mia.html

C (http://contornidinoir.blogspot.com/2011/12/maurizio-de-giovanni-per-mano-mia.html)iao!
Cecilia

Rosy
05-December-2011, 23:36
VABBè RAGAZZI: Dolores, Baudin, Cecilia ( in ordine di entrata)
MI AVETE MESSO IN CORPO LA CURIOSITA' DI LEGGERE DE GIOVANNI.
Come se non avessi già abbastanza carne al fuoco.Ma arriverà anche il suo turno.

Buona notte!:-P:-P
Rosy

sydbar
14-December-2011, 16:19
Vigliacchi mi avete contagiato, ordinati ieri tutti i libri con protagonista il Comm. Ricciardi.
NOn mi collegherò più per un po' con questo forum, finisco al verde sicùùùùr!!!!

Cecilia (Teresa)
15-December-2011, 10:17
Anch'io ho una wish list vertiginosa, ma De Giovanni ha la priorità! Tra l'altro, proprio oggi gli ho mandato le domande per l'intervista..attendo fiduciosa8-)
Al contrario degli scrittori nordici (Nesbo, Lackberg, Indridason), per i quali sono (ancora!!) in attesa delle risposte, gli autori italiani (ma anche quelli americani, va') sono più presenti e disponibili.
Scusate l'O.T...

Ciao!
Cecilia

Rosy
15-December-2011, 15:51
Amici, ho preso una decisione.
Non importa se il consorte chiede il divorzio.***
Faccio un ordine anche se ho appena fatto la wish list a Babbo Natale e mi ordino....TA TA TA TAAAAAAA!
i libri del commissario Ricciardi!
Ho letto qualche stralcio e mi ha incantata. Io vado a ..naso, e qui mi pare di fiutare bene.
Procedo quanto prima e mi auto-regalo questi libri.
WOW!
Rosy

***troverò uno straccio di altro uomo...o semmai resto single...ma piena di libri nuovi!:-P:-P

Rosy
15-December-2011, 21:23
Non lo chiede il divorzio, Rosy!!! ;) Ma dove la trova un'altra perla come te??? 8-) :D Ehi ehi, mi fai arrissire! ma non scherzavo mica tanto: io gli costo più di libri che di balocchi e profumi...

Ora devo rivedere bene i romanzi di cui aveter parlato, per fare l'ordine. ciao!
e grazie . Rosy

Rosy
15-December-2011, 21:24
Ehi ehi, mi fai arrissire! ma non scherzavo mica tanto: io gli costo più di libri che di balocchi e profumi...

Ora devo rivedere bene i romanzi di cui aveter parlato, per fare l'ordine. ciao!
e grazie . Rosy Volevo dire ARROSSIRE. il fatto è ( succede anche ad altri?) che quando faccio la risposta rapida, non riesco più a modificare. Si pianta lì e poi lo riposta sbagliato..
Scusate l'OT.

sydbar
19-December-2011, 10:27
Rosy se ti molli col tuo amore mi faccio avanti io...ihihihi ma solo per poterr accedere alla tua lib reria e "amarti tanto tanto tanto".
Smwack.
Syd

Cecilia (Teresa)
19-December-2011, 10:33
Ragazzi........parliamo di Maurizio De Giovanni, che dite? Leggete, leggete, che vi aspetto qui ;)

Rosy
19-December-2011, 14:46
Rosy se ti molli col tuo amore mi faccio avanti io...ihihihi ma solo per poterr accedere alla tua lib reria e "amarti tanto tanto tanto".
Smwack.
Syd Ti avverto,se accade...
ciao
Rosy

Rosy
19-December-2011, 14:47
Ragazzi........parliamo di Maurizio De Giovanni, che dite? Leggete, leggete, che vi aspetto qui ;)Appena arrivo a leggere, ceeeerrrttttttttoooooooo.
Rosy

Cecilia (Teresa)
23-December-2011, 10:51
E' con grande piacere, che vi annuncio di avere postato l'intervista sul mio blog di Maurizio De Giovanni! Non perdetevela, Maurizio è davvero unico:

http://contornidinoir.blogspot.com/2011/12/intervista-maurizio-de-giovanni.html

Ciao!
Cecilia

Rosy
23-December-2011, 14:36
Letto! letto e commentato!
bacioni
Rosy

Wentworth
23-December-2011, 23:06
Concordo, intervista molto bella.
Oggi per curiosità ho cercato De Giovanni tra gli scaffali della Feltrinelli, volevo leggere qualche riga per farmi un'idea...niente, nessun libro presente :(

Cecilia (Teresa)
24-December-2011, 09:12
Grazie a voi dei complimenti! :D

@dolores: pensa che il personaggio di Ricciardi lo sento così "vivo", che quando ho fatto gli auguri di Natale a Maurizio, li ho estesi anche a lui:mrgreen:

@Wentworth: pensa che è successo anche a me andando alla Fnac di Milano..fino alla settimana scorsa, i libri c'erano e avevo intenzione di comprarli..sono tornata ieri per acquistarli e..puff! Spariti!
Ma su IBS e altri ci sono.

Se vuoi leggere il primo capitolo, su Fandango Libri li trovi..ti posto il link de "Il senso del dolore":
http://www.fandangostore.it/load_allegato.aspx?idAll=45

Puoi fare la stessa cosa anche per gli altri tre.

Ciao!
Cecilia

Wentworth
24-December-2011, 14:28
Grazie Cecilia.

Chomsky
25-December-2011, 18:54
Ottima intervista Cecilia. Se è vero che il "giallo" è il miglior periscopio per capire la società in cui si vive questo romanzo con le sue ambientazioni, Napoli e il ventennio fascista, mi paiono l'esca migliore per un ottimo autoregalo della Befana. Lo metto in prima posizione nella lista dei desideri e appena letto inserisco la recensione. Grazie per il suggerimento.

sydbar
13-January-2012, 17:08
Il senso del dolore. RECENSIONE

"Sentiva l'emozione, più di tutto: coglieva di volta in volta il dolore, la sorpresa, la rabbia, la malinconia, Perfino l'amore."
Questa è la quarta di copertina ed il riferimento è al protagonista assoluto dell'opera, il Commissario Ricciardi, la cui sensibilità è pari solo alla sua professionalità e bravura come investigatore. L'opera è ambientata in una Napoli, fascista, del Regno d'Italia dei primi del '900...non ci crederete ed il paragone potrebbe essere definito anche troppo ardito ma questo autore, Maurizio De Giovanni, da come scrive mi ha ricordato un De Filippo del giallo, troppo intrigante, commovente, ilare, verace come la Napoli d'ambientazione con il suo Teatro Regio San Carlo.
Per descrivere l'essenza della trama citerò un passaggio del libro: "La verità non è quella che sembra, a volte. Anzi non lo è quasi mai. E' un po' come la strana luce di questi lampioni, illumina una volta qua ed una volta là. Mai tutto insieme. Allora lo si deve immaginare quello che non si vede. Lo si deve intuire da una parola detta o non detta, un'orma, un'impronta. Una nota, a volte."
Grande De Giovanni, davvero un ottimo scritto, comprerò anche gli altri e valuterò le evoluzioni del protagonista e se lo stile, estremamente raffinato, rimarrà costante, così è vincente.
Buona lettura.
Syd

Rosy
06-March-2012, 22:26
Che dire?
Dopo avere letto le vostre recensioni, mi sembra mi resti ben poco da aggiungere.
Ma ci provo lo stesso, perchè questo De Giovanni mi ha letteralmente STRE-GA-TA!

Dunque:mio commento.

Quando mi imbatto in un giallo italiano, che è anche romanzo psicologico, allora sono arrivata in porto. In un porto speciale.
Perchè il romanzo "Il senso del dolore" è tutto questo ed ancora di più.
Da tempo avevo acquistato questo libro , e mi ripromettevo di leggerlo, prima di procurarmi i successivi di Maurizio de Giovanni.
Non vedo l'ora di leggere gli altri.
Ritrovo in questo autore delle caratteristiche comuni ad altri italiani a me cari: Carofiglio, Varesi...
Ma vorrei tentare di dire quali emozioni mi abbia suscitato il romanzo...

Innanzitutto, il protagonista, Ricciardi, commissario della squadra Mobile a Napoli, nel 1931.
Solo, sempre serio, tormentato. Già bastano le caratteristiche a rendermelo caro.

E poi, questo dono, che lui chiama "il Fatto", tremendo, inquietante: vedere i morti.

Cito:"Non tutti e non a lungo; solo quelli morti violentemente, e per un periodo di tempo che rifletteva l'estrema emozione, l'energia improvvisa dell'ultimo pensiero..."
Una particolarità del genere rende quest'uomo diverso dagli altri.
Ricciardi si porta dentro, sotto la pelle,la malinconia, la rabbia, il dolore. Questo gli impedisce di vivere serenamente, di intrattenere rapporti normali col suo prossimo, tranne rare eccezioni, come il suo collaboratore, Brigadiere Maione.
Questa impalpabile amicizia fra i due nasce da un doloroso precedente, che a che fare con il "Fatto".
Ma non vorrei rivelare troppo.
Perchè questo delicato ed intenso romanzo è da scoprire una pagina alla volta.
E , se gradite il genere, vi accadrà, come a me, di rallentarne la lettura per farlo durare più a lungo.

Come ho già affermato per altri romanzi, la trama gialla non è quella che faccia il valore della storia.
Ci sono, per tutta la narrazione, momenti di introspezione psicologica, nel toccare i vari personaggi, nel descrivere i loro stati d'animo, le loro scelte, che mi ha colpito profondamente.
Sono come pennellate delicate, ma sono quelle che danno spessore al romanzo.

Ne cito uno a caso.
Parlando del figlio del brigadiere Maione, morto tragicamente,così racconta:
-....il dolore era ancora fresco, anche se erano passati tre anni; la moglie non ne aveva più parlato , come se quel figlio bello e forte, che rideva sempre e la prendeva in braccio e la faceva volare e la chiamava "la fidanzata mia" non fosse esistito.
E invece c'era, seduto in mezzo alla sua anima, a togliere il posto ai fratelli e alle sorelle, ad accompagnarla per tutta la giornata."


E l'incipit:
"Il bambino morto stava all'impiedi, fermo sull'incrocio tra santa Teresa e il Museo.
Guardava i due ragazzi che, seduti a terra, facevano il giro d'Italia con le biglie.
Li guardava e ripeteva:- Scendo? Posso scendere?
L'uomo senza cappello sapeva della presenza del bambino morto ancora prima di vederlo".

E dopo queste prime righe non si smette più di leggere.
Consigliatissimo.
Rosy:-P:-P

annaV
07-March-2012, 10:36
Ho ricevuto in dono "Per mano mia" e volevo cominciare la lettura, ma molti mi hanno suggerito di cominciare dal primo della serie. Voi che mi consigliate?
Brava Cecilia magnifica intervista! Devo dire che quando De Giovanni dice che i personaggi agiscono per conto proprio, mi ci sono ritrovata e ancor più quando dice che Napoli non rimane mai sul fondo ma si afferma sempre come "personaggio".

dolores
07-March-2012, 15:01
Ho ricevuto in dono "Per mano mia" e volevo cominciare la lettura, ma molti mi hanno suggerito di cominciare dal primo della serie. Voi che mi consigliate?
Brava Cecilia magnifica intervista! Devo dire che quando De Giovanni dice che i personaggi agiscono per conto proprio, mi ci sono ritrovata e ancor più quando dice che Napoli non rimane mai sul fondo ma si afferma sempre come "personaggio".

Anna, io ho tutti e cinque i romanzi di De Giovanni con protagonista Ricciardi, ma in occasione di Gruppi di Lettura (uno qui sul Forum e uno su aNobii) ho letto il quarto e il quinto (Il giorno dei morti e Per mano mia), quindi mi mancano i primi tre da leggere.
Ogni romanzo è autoconclusivo (si può dire così? :?), nel senso che la storia raccontata non lascia questioni aperte a riguardo della trama, quindi si possono leggere benissimo non in ordine. Quello che però evolve anche cronologicamente sono i personaggi fissi, le loro problematiche e i rapporti tra di loro.
Se sei un tipo ordinato, inizia dal primo. Se sei una casinista (come me) inizia da dove vuoi ;) :lol:

Ciao, buona lettura!

dolores
05-May-2012, 14:29
Ieri ho acquistato e iniziato a leggere il nuovo romanzo di Maurizio De Giovanni. Appena l'avrò finito posterò il mio commento qui, ma nel frattempo inizio a segnalarlo. Devo dire che, pur essendo in libreria da pochissimi giorni, su aNobii sta già collezionando recensioni a cinque stelle, per cui sono davvero molto curiosa.

Maurizio De Giovanni – “Il metodo del Coccodrillo” – Mondadori

http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRfOXEYw_VLi-rSInykLh2Tyhk_S4GdkBxJJ0uA9WFd8efR4Z8

Dal risvolto di copertina:
Napoli così non l’avevamo vista mai. Una città borghese, inospitale e caotica, cupa e distratta, dove ognuno sembra preso dai propri affari e pronto a defilarsi. E’ esattamente questo che permette a un killer freddo e metodico di agire indisturbato, di mischiarsi alla folla come fosse invisibile. “Il Coccodrillo” lo chiamano i giornali: perché, come il coccodrillo quando divora i propri figli, piange. E del resto, come il coccodrillo, è una perfetta macchina di morte: si apposta, osserva, aspetta. E quando la preda è a tiro, colpisce. Tre giovani di età e provenienza sociale diverse, vengono trovati morti in tre differenti quartieri, freddati dal colpo di un’unica pistola.
L’ispettore Giuseppe Lojacono è l’unico che non si ferma alle apparenze, sorretto dal suo fiuto e dalla sua stessa storia triste. E’ appena stato trasferito a Napoli dalla Sicilia. Un collaboratore di giustizia lo ha accusato di passare informazioni alla mafia e lui, stimato segugio della squadra mobile di Agrigento, ha perso tutto, a cominciare dall’affetto della moglie e della figlia. Un paria, ecco cos’è diventato, un uomo inutile e inutilizzato, seduto a una scrivania vuota e impegnato in sanguinose sfide a scopa con il computer.
E’ il giovane sostituto procuratore incaricato delle indagini, la bella e scontrosa Laura Piras, a decidere di dargli un’occasione, colpita dal suo spirito di osservazione. E così Lojacono, a dispetto di gerarchie e punizioni, l’aiuterà a trovare il collegamento, apparentemente inesistente, tra i delitti. A scorgere il filo rosso che conduce a un dolore bruciante, a una colpa non redimibile, a un amore assoluto e struggente: perché con il suo volto luminoso o con la sua maschera più terribile, è l’amore a racchiudere il senso dei nostri giorni.
In una Napoli sempre più nera e indecifrabile, si fronteggiano due figure solitarie, mosse da una determinazione incrollabile. Come in uno specchio, l’investigatore e il killer. Un nuovo capitolo dell’eterna lotta tra il bene e il male.
Maurizio De Giovanni, noto al grande pubblico per le indagini del commissario Ricciardi, dà vita a un nuovo personaggio, tenebroso e umanissimo, destinato a far breccia nel cuore dei lettori, e a una storia che si inoltra con passo spedito nei meandri di una città splendida e dannata. Una storia che sembrava attendere la sua scrittura tesa, il suo sguardo coraggioso, la sua abilità di narratore per essere raccontata.


Maurizio De Giovanni, nato nel 1958 a Napoli, dove vive e lavora, è autore della fortunata serie di romanzi con protagonista il commissario Ricciardi: Il senso del dolore (2007), La condanna del sangue (2008), Il posto di ognuno (2009), Il giorno dei morti (2010), usciti per Fandango Libri e ora in corso di ripubblicazione nei Tascabili Einaudi, e Per mano mia (Einaudi 2011). E’ anche autore di Storie azzurre (Cento Autori 2010), una raccolta di quattro racconti lunghi dedicati al Napoli, la sua squadra del cuore.


Ed ecco il link ad un articolo di Severino Colombo su "Il Corriere della Sera" - Cultura:

http://www.corriere.it/cultura/12_maggio_03/colombo-coccodrillo-bassi-napoli_0a16ee44-9520-11e1-ad93-f55072257a20.shtml

Rosy
05-May-2012, 15:04
Molto interessante la notizia, Dolores, anche se io sono ancora...distante. Perchè voglio leggerli in ordine, come faccio sempre.

A tal proposito , ho terminato ieri sera il secondo "La condanna del sangue", ed ho ancora il cuore..."intorcigliato"( Non esiste? pazienza, l'ho coniato io) dalla commozione.
Grande, grande De Giovanni. Appena ho un attimo di riflessione, ne scrivo il commento.
Ciao!
Rosy
:-P:-P

Rosy
05-May-2012, 20:36
LA CONDANNA DEL SANGUE, ovvero LA PRIMAVERA....

Ho iniziato la lettura di questo romanzo piena di attese che non sono andate deluse.
Perchè la storia mi è piaciuta ancor più della prima.
La primavera è uno dei protagonisti principali: si respira in ogni pagina, con delicate descrizioni, che accompagnano quasi le vicende e gli stati d'animo.

La storia si snoda in modo particolare.
All'inizio sono ..raccontati vari personaggi,di seguito, e quasi ci si chiede il perchè di questo procedere.

In realtà è solo un modo per presentarli, per "mandarli in scena" , visto che poi, quando avverrà l'omicidio della vecchia strozzina e cartomante, si scoprirà che TUTTI loro avrebbero avuto un valido motivo per farla fuori.
E qui il commissario Ricciardi, che ormai conosciamo bene , nelle sue luci ed ombre, partendo dal "Fatto", comincia ad indagare.
Per chi lo leggesse la prima volta, ricordo che il Fatto è la sua capacità di vedere i morti nell'ultimo istante di vita.
Così , mentre l'indagine procede, si intrecciano varie storie, come quella della bellissima Filomena, desiderata dagli uomini ed odiata dalle donne; della ricca Emma Serra di Arpaja, infelice e trasgressiva; del pizzaiolo Iodice fallito e suicida, e molti altri.

Questo romanzo, rispetto al primo,è più ...giallo. Nel senso che fino alle ultime pagine non si sa chi sia l'assassino. Ma non è qui il suo valore, secondo me.
Io l'ho apprezzato perchè è un romanzo COMPLETO, al di là della risoluzione del giallo.
Gli stati d'animo personali, di Ricciardi, del suo vice Maione, di tutti, sono tratteggiati con bravura , quasi in punta di penna, senza essere pesanti o eccessivi. Ci sono brani che mi hanno incantata!
Un esempio( tra i molti).

Pag.116.
"Avrebbe avuto sei, otto mesi di vita. L'assassino ha sprecato energie inutili, ha preceduto la natura solo di poco.
Sei, otto mesi, pensò.( Ricciardi)
E ti pare poco?
Una primavera, un'estate, un autunno.
Fiori, il profumo dell'erba nuova e del mare sugli scogli;il primo vento fresco del nord, le castagne arrostite per strada.
Qualche fiocco di neve, o bambini che si tuffano, o col naso in su per guardare a che cosa somiglia quella nuvola.
La pioggia sulla strada, gli zoccoli dei cavalli.Le urla degli ambulanti.
Forse avrebbe avuto un altro Natale, e gli zampognari per le piazze e nelle case.
Sei, otto mesi.
Non avrebbe avuto diritto, la povera infame usuraia, la cartomante bugiarda, per le piccole illusioni che ragalava, anche a sei, otto minuti, se la vita glieli avesse concessi?"

Anche la storia privata di Ricciardi procede di pari passo, ed è così dolce, così...d'altri tempi, da struggere il cuore; da domandarsi se possa essere reale.
Ma questo personaggio è speciale, e secondo me bisogna accettarlo com'è. Anche un pò anacronistico.

Così mi sono goduta questa vicenda dalla prima all'ultima pagina, e come poche volte mi accade , mi sono sentita un pò orfana. Anche il finale è da romanzo ottocentesco, ma dolcissimo.

"Dietro la finestra, dall'altra parte della strada, una ragazza con gli occhi bagnati di lacrime e il telaio in mano guardava dalla sua parte.
In alto, in bilico sul tetto, la primavera volteggiò e rise."

Bravissimo, bravissimo De Giovanni!
Stasera ho prenotato dal mio libraio il terzo ed il quarto. COSì MI MANCHERA' UN Pò MENO.
Rosy
:-P:-P

Rosy
05-May-2012, 20:44
Vorrei citare un altro brano che mi ha colpita molto. E' una riflessione di Ricciardi.

Pag.341.
"Vai a casa accompagnato dal lavoro, dal pensiero dell'indagine, costellato di facce, sensazioni, toni di voce.
Cammini, calpesti le pietre, annusi l'aria leggera del bosco lontano. E pensi alle parole che hai sentito, che devi mettere in ordine.
Cammini tra pochi vivi che tornano a casa lungo i muri, e qualche morto che ti guarda e caccia dolore dalle ferite.
Cammini e non guardi, passi da estraneo attraverso un mondo.
Sali le scale, apri la porta, senti il respiro stanco della vecchia tata che dorme serena. Ti spogli, tu e la notte siete una cosa sola, pensi che stasera no, non ci andrai.
Ti stenderai e troverai il sonno, anzi lui troverà te trascinandoti per qualche ora in un territorio di pace illusoria, per qualche ora."
Rosy
:-P:-P

dolores
05-May-2012, 20:55
Bella la tua recensione, Rosy, e bella anche la citazione nel post successivo. Sì, De Giovanni è proprio bravo e nei suoi libri emerge una grande sensibilità di uomo, oltre alla bravura di scrittore.
Per quanto riguarda i romanzi con protagonista Ricciardi fai bene ad andare in fila, perché lui e gli altri personaggi fissi evolvono nella serialità delle diverse storie.
L'ultimo libro uscito da Mondadori, però, "Il metodo del Coccodrillo", non ha come protagonista Ricciardi ed è ambientato nella Napoli odierna, per cui la lettura di questo romanzo non comprometterebbe la lettura degli altri... Azz... stasera sono un po' contorta... :?

Rosy
05-May-2012, 21:01
Grazie. Ho scritto a...caldo.
Stasera, quando in libreria prenotavo gli altri due, ho dato un'occhiata a questo nuovo, ma l'ho messo da parte fino al suo turno! ciao
Rosy

sydbar
06-May-2012, 10:04
De Giovanni è a mio parere una delle penne più autorevoli nel contesto romanziero italiano, Ricciardi e Maione sono e rimarranno due icone indissolvibili del romanzo Thriller Storico!!!
Poi vi posterò le mie opinioni, in questi gg sto leggendo "Per mano mia".
Vado ad acquistare questo nuovo di cui avete scritto precedentemente e di cui l'autore a Suzzara aveva già anticipato l'uscita, in autunno uscirà il nuovo con Ricciardi!!!
Syd

Cecilia (Teresa)
06-May-2012, 15:00
Sabato 12 maggio, alle ore 14, Maurizio presenterà il nuovo romanzo al Salone del Libro di Torino. Speriamo di riuscire a seguire il suo discorso! Dovrebbe comunque venire anche a Milano prossimamente..

Concordo sulla sua bravura, ma non solo. E' davvero seguito con interesse da tanti, perché ama essere direttamente in contatto con le persone.

Rosy
06-May-2012, 16:06
noooooooooooooooooo!
non mi dire, proprio stavolta che non posso venire....
Magari non arei riuscita a dirghli la mia ammirazione, ma lo avrei sentito volentieri! Vabbè, poi mi racconterai per filo e per segno.. Ciao
Rosy

sydbar
06-May-2012, 21:15
Maurizio De Giovanni – “Il metodo del Coccodrillo” – Mondadori
ACQUISTATO OGGI...PRONTO PER LA LETTURA SUBITO DOPO L'ULTIMO DI CARRISI.
SYD

dolores
08-May-2012, 00:41
Ieri Repubblica ha presentato Il metodo del coccodrillo con un'intervista all'autore: MAURIZIO DE GIOVANNI
06 maggio 2012 — pagina 48 sezione: CULTURA

https://encrypted-tbn1.google.com/images?q=tbn:ANd9GcSWCTw4fg8g-bIATSW2IRP4tZwiQVm-r6JL7fHc_ShyRVEywUTx0Q

Ricciardi va in pausa, entra Lojacono.
Ricciardi è il commisario che scarpinando per la Napoli degli anni Trenta e ascoltando i fantasmi (è un po' paragnosta, ma non tanto da farsi spiattellare la soluzione) si è fatto strada per tanti romanzi (da Il senso del dolore, 2007, a Per mano mia, 2011) rendendo il suo autore Maurizio De Giovanni, già (e tuttora) funzionario di banca, un giallista di buon successo.
Il commissario Lojacono, invece, è un nostro contemporaneo sotto tutti gli aspetti, dal tormentato fresco divorzio alle spalle (pena collaterale per un sospetto forse ingiusto di collusione mafiosa che gli ha sfasciato la famiglia e l'ha fatto trasferire dalla Sicilia) al rapporto col computer nell'ufficio denunce dello scalcinato commissariato partenopeo in cui la disgrazia lo ha catapultato, a far finta di lavorare giocando infinite partite a scopa contro l'avversario digitale finché il destino non lo richiama in servizio full time contro un imprendibile serial killer di ragazzi. Ma soprattutto il poliziotto Giuseppe Lojacono, protagonista di Il metodo del coccodrillo in questi giorni in libreria, è la scommessa di un salto di popolarità: dalla Fandango, che ha lanciato De Giovanni, a Mondadori - mentre Einaudi ripubblica la serie "Ricciardi" e la proseguirà dal prossimo autunno - e dalle storie della Napoli di una volta al noir sulle frontiere interiori del male.

Com'è stato il passaggio, De Giovanni?
«Un po' ansiogeno, grazie. Anche se in fondo io credo di scrivere sempre allo stesso modo. Ho cominciato a fare il narratore solo cinque anni fa, a 48 anni: più che un talento formidabile di scrittura, che sarebbe emerso prima, credo che alla base del mio lavoro ci siano le tante letture digerite, tutto materiale che cerco di riversare nelle mie storie».

L' esperienza di buon lettore come primo bagaglio del romanziere?
«È così. Nel mio scaffale, oltre a tutti i giallisti italiani e insieme al Conte di Montecristo che mi rileggo ogni cinque anni, ci sono Simenon e Ed McBain. Loro mi hanno convinto che non c' è relazione fisica più forte di un omicidio, tra due esseri umani. E nessun autoediting più efficace dell' impianto di un poliziesco per liberarsi delle parti superflue della scrittura. Voglio dire che tanto con Lojacono quanto con Ricciardi, come autore cerco di osservare gli avvenimenti insieme al lettore, senza soffocare la storia per la voglia di esibire uno stile».

Tra lettore e scrittore, il passo è breve? Lei come lo ha fatto?
«Per caso, con un concorso di racconti a cui mi hanno iscritto degli amici scommettendo che non ci avrei partecipato. Praticamente Ricciardi è nato per non dargli soddisfazione. Ma tra leggere e scrivere la differenza è come tra abitare in una bella casa e costruirsela da soli. Una fatica. Comunque il lavoro in banca non lo lascio, perché non vorrei mai essere costretto a scrivere, se dovesse capitare che non ho niente da dire».

Ma perché lasciare gli anni Trenta?
«Intanto li ho abbandonati, insieme al mio Ricciardi, solo per un po' . Sembra strano pure a me, ma incontro per strada delle signore che mi chiedono in continuazione nuove puntate di quel personaggio. Con un Ricciardi all' anno sarebbe facile andare avanti per sempre. Però avevo in testa una storia che voleva essere raccontata altrimenti, e ci ho provato. Così, se funziona, finirò per trovarmi con due investigatori alla volta».

Differenti, ma gemelli: tutti e due solitari, con un passato difficile, rapporti tesi col resto del mondo e perfino contesi tra due donne. Cosa li distingue?
«Beh, intanto Lojacono non ha visioni ma solo intuizioni e sospetti. E poi per lui non vedo grandi sviluppi sentimentali, pensa soprattutto alla figlia che da quando si è separato non può vedere più. Ma soprattutto sono diversi la città e la società in cui vivono. Quella di Il metodo del coccodrillo è una Napoli dura, piena di muri e di indifferenza, lontana dal cliché di una città chiacchierona e chiassosa. Il teatro giusto per la messa in scena di due solitudini, quella dell'investigatore ma anche quella dell'assassino. Al principio avevo addirittura pensato a capitoli alternati solo con le loro voci. Poi sono arrivate anche le voci degli altri, vittime e comprimari a chiedere spazio».

Stare nel presente le avrà comunque risparmiato un bel po' di ricerca storica...
«Lo pensavo anch'io, ma ho dovuto ricredermi. Ho dovuto imparare un sacco di procedura penale, invece, e anche il questore di Napoli, che per fortuna è un fan di Ricciardi, mi ha dato qualche consiglio. Perché quello che nelle diverse epoche non cambia è che un giallo deve essere preciso».

Il suo nuovo poliziotto ha «gli occhi stretti, quasi da cinese». Un piccolo omaggio a McBain?
«Ma certo, come il Carella dell' 87° Distretto. Sono contento che l'ha notato. Coi 55 romanzi di quella serie ci ho passato la giovinezza. Volevo il mio Carella anch' io».

MAURIZIO BONO

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubb… (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/05/06/maurizio-de-giovanni.html)

Rosy
08-May-2012, 09:27
Bella, questa intervista. Mi fa già scattare la voglia ...di acquistare!
Ma vado con calma.
Certo Lojacono ha già ( lo intuisco) le caratteristiche che io richiedo ai miei poliziotti preferiti: tormentato quel che basta, ecc ecc. E la lista si allunga...
ciao, Buona giornata!
Rosy:-P

sydbar
22-May-2012, 20:06
RECENSIONE

CINICO - Il metodo del coccodrillo

Il coccodrillo animale antico, animale paziente, animale predatore che attende la sua preda e senza esitazione la colpisce saziando la sua fame, animale famoso per le sue lacrime (si applica a chi, dopo averne combinata una, travolto dalle conseguenze inattese o più gravi del previsto, si pente di aver male operato), non so ma questo coccodrillo è di sicuro uno che non si pentirà nemmeno all'ultima pagina del libro.
Lo stile di De Giovanni è impeccabile, capitoli brevi, descrizioni di una Napoli decadente e sconvolta dalla criminalità che si insinua sin negli ambienti dei più giovani, napoletani persone che seppur in disgrazia hanno sempre nel cuore un sole che li rigenera e fa venir voglia di vivere, una descrizione dei passaggi burocratici del procedimento penale puntuali ed attinenti.
Un ispettore di Polizia, Giuseppe Lojacono, protagonista assoluto che si affianca in antitesi al serial killer "coccodrillo", due persone che alla fine hanno l'anima consumata per lo stesso motivo...
Un Sostituo Procuratore della Repubblica, Laura Piras, sarda, energica, testarda, caparbia, attraente, "bella ma in gamba".
E le vittime, inconsapevoli ed innocenti, alto è il prezzo da pagare per gli "errori e colpe", ma errori e colpe di chi???
Un libro piacevolissimo, come sempre l'autore con incommensurabile maestri ci abitua ad una lettura scorrevole e trascinante, forse la trama richiama "Per esclusione" del duo Novelli e Zarini, ed un finale cinico, travolgente, spossante, che non ammette pentimenti...neanche nel lettore, che rimarrà soddisfatto per l'attenzione dedicata; ricorda molto vagamente Seven, film del 1995 di David Fincher, trarro per concludere una citazione da questo lungometraggio: "Hemingway una volta ha scritto: 'Il mondo è un bel posto, e vale la pena lottare per esso.' Condivido la seconda parte".
Ed io aggiungo: "vale la pena leggere".
Buona lettura a tutti.
Syd

Rosy
22-May-2012, 20:38
Bene , bene, Syd:mi avete convinta; messo in lista.
ma ho ordinato giorni fa il terzo e quarto del commissario Ricciardi. Alla prossima tornata!
ciao
Rosy

Standbyme
23-May-2012, 18:40
[QUOTE gli autori italiani (ma anche quelli americani, va') sono più presenti e disponibili.[/QUOTE]

Confermo! Maurizio a Mantova si è dimostrato un amico e molto disponibile. Una persona d'oro!
:D

sydbar
23-May-2012, 20:42
Vorrei dirti Rosy che dei due libri che hai acquistato non ne rimarrai assolutamente delusa. De Giovanni è davvero affasinante con queste pagine.
Syd

Rosy
25-June-2012, 17:48
Vorrei dirti Rosy che dei due libri che hai acquistato non ne rimarrai assolutamente delusa. De Giovanni è davvero affasinante con queste pagine.
Syd Ti rispondo, caro Syd, affermando che stanotte ne ho lette 100 pagine ( l'autunno..) e ne sono assolutamente affascinata. Il suo modo di scrivere mi incanta. Ha uno stile( a mio gusto, per carità) perfetto, accattivante, coinvolgente...e potrei continuare. Se potessi ne leggerei due contemporaneamente!
Vi dirò alla fine, ma hai ragione, Syd.
ciao
Rosy:-P

sydbar
25-June-2012, 21:41
Attendo con ansia la tua impressione su queste tue ulteriori letture...aaah ti cito "Se potessi ne leggerei due contemporaneamente!", no sono assolutamente stupendi da leggere separatamente in modo consequenziale...vedrai vedrai...che spettacolo.

Rosy
26-June-2012, 16:09
Sono a due terzi del GIORNO DEI MORTI.
Non riesco a staccarmi, complice il mio malanno...
Posso già anticipare che è certo il migliore, di sette lunghezze- per me- dei tre che conosco, e che MI SARA' DIFFICILE scrivere le emozioni che mi desta.
De Giovanni scrive in un modo superlativo.
Rosy

sydbar
26-June-2012, 18:29
Rosy...credimi Il giorno dei morti è fantastico con un finale che neanche immagini. F I D A T I!!!

Rosy
28-June-2012, 18:03
Letto. Letto d'un fiato e già lo rimpiango, come un amore perduto.
Un piccolo capolavoro. Per ora il migliore fra i tre che ho letti.

Sono talmente tante le emozioni suscitate, che non sono certa di saperle trasmettere; ma ci proverò.
Innanzitutto, la storia.
E' semplice e non ha bisogno di trame copiate da internet.

E' autunno; un autunno freddo e piovoso, che entra nelle ossa e mette in corpo ed in cuore una malinconia senza fine.
Sullo scalone del Tondo di Capodimonte viene trovato un bambino morto. Seduto composto sui gradini, un povero corpicino, che denota una vita di povertà e di angherie; vicino a lui, un cagnolino altrettanto sparuto e derelitto, lo veglia amorevolmente.
Niente di strano, dicono tutti: in quei tempi bui, i bambini di strada, che vivevano di espedienti e di miseria , erano moltissimi! Ed allora ci può stare che uno di loro sia morto , magari dal freddo, dalla malnutrizione...un cuoricino che non ha retto.
Ma il commissario Ricciardi non si accontenta di questa ipotesi frettolosa. E comincia ad indagare.

Sulla storia, mi fermo qua. Ma le sorprese saranno tante e il finale , da lasciare senza fiato! ( Syd, come avevi ragione!).

Che cosa mi ha colpita, ed ha fatto sì che questa storia mi fosse cara molto più di tante altre?

Innanzitutto, lo stile: meraviglioso, semplicemente. Pur avendo molti beniamini nel panorama italiano attuale, direi che a mio gusto, De Giovanni sia il migliore come stile di scrittura e come originalità.
Le sue storie, al di là della trama, sono poesia pura.
Quando le leggo, ho il connubio di prosa e poesia.

Un esempio a caso ( ma dovrei ricopiare tutto il libro)
Pag.121
"La prima mattina di freddo ha un sapore e un colore che non ha nessun'altra mattina. Perchè il freddo arriva sempre di notte, quando tutti dormono, per cogliere di sorpresa; e arriva sull'ala del vento.
Arriva cambiando il sapore della pioggia, che prima sapeva un pò di mare e adesso sa di ghiaccio, e diventa di aghi che penetrano i tessuti , e muta la luce da nera e gialla a grigia e uniforme.
.......
La prima mattina di freddo, anche se è stata lungamente temuta e attesa, giungerà inaspettata, e coglierà di sorpresa gli anziani, con nuovi dolori e la certezza che quello sarà per loro l'ultimo inverno.
Lo scialle nero sarà fermato al collo da una spilla, il cappello consunto sarà tenuto anche in casa, nello sguardo ci sarà una nuova malinconia.E non sarà solo per il clima che un brivido correrà lungo la schiena.
La prima mattina di freddo porta cattivi pensieri."

Poi, i protagonisti.
La figura del bambino, che emergerà a poco a poco in numerosi flash back durante lo scorrere della storia, è indimenticabile.
Pare di vederlo; una figuretta vestita di stracci, tenuti su da un cordino, con i geloni e le gambe magre piene di cicatrici. Un bastardino che lo segue, adorante: è il suo unico amico al mondo. Il dividersi un morso di torta gelosamente conservato...
Come non amarli. ... mi hanno fatto piangere.
Mi hanno ricordato tanti Ultimi che conosco, che ormai fanno parte del mio mondo...parallelo.

Anche le figure negative sono superbamente tratteggiate: il prete avido e bugiardo; la dama di beneficenza ( una delle due, attenzione; l'altra è buona, almeno pare); lo zoppo misterioso che segue il bambino.

Ricciardi è un personaggio unico nel suo genere; ormai di lui conosciamo tutto, i pensieri, gli incubi, i sogni. In questo romanzo mi è parso un pò meno anacronistico del solito: pare che qualche passo nella realtà lo compia, fra dubbi e paure... Questa volta ruotano intorno a lui ben due figure femminili, entrambe affascinanti , a loro modo. Chi vincerà?

Infine, IL GIALLO.
Questo, amici miei, è un vero giallo.
Senza spargimenti di sangue, senza scene cruente- se si esclude la miseria, che è cruenta di suo...- l'autore ci guida passo dopo passo verso un finale veramente mozzafiato.Un finale impensato, inimmaginabile.E lo rende, seppure a suo modo, un Giallo con la maiuscola.
Mi fermo qui, ho scritto già troppo, ma De Giovanni merita questo e di più. Citerò un paio di altri brani indimenticabili ( appena trovo un momento).
IMPERDIBILE.
Rosy

1055

Cecilia (Teresa)
28-June-2012, 21:44
Rosy!!! Bellissima recensione..tieni i libri da parte che me li devi prestare tutti!8-)

maureen
28-June-2012, 22:28
Grazie per i consigli e le recensioni.
Segnato anche De Giovanni, curiosissima di leggerlo.

Rosy
28-June-2012, 23:51
Rosy!!! Bellissima recensione..tieni i libri da parte che me li devi prestare tutti!8-) Certo che si'!!!!!!!!! ora mi leggo l'ultimo che resta, e poi li metto da parte per te e mi compro gli ultimi due. Ciao buona notte, Rosy

Rosy
28-June-2012, 23:52
Grazie per i consigli e le recensioni.
Segnato anche De Giovanni, curiosissima di leggerlo. Lo so che si continua a segnare, ma credi Maureen, ne vale la pena.
Lo stile, le storie, sono diversi da tutti! ciao cara!
Rosy

kaipirissima
30-June-2012, 12:26
per me il giorno dei morti sta al secondo posto dopo per mano mia, invece la mia amica è d'accordo con te Rosy.
abbiamo fatto acquistare in biblioteca i libri di Ricciardi e proprio ieri la bibliotecaria ci ha telefonato orgogliosissima per avvisarci che ha l'ultimo di De Giovanni e ce lo ha messo da parte.

resta da decidere se sarò io o Susi a leggerlo per prima!

Rosy
30-June-2012, 17:12
per me il giorno dei morti sta al secondo posto dopo per mano mia, invece la mia amica è d'accordo con te Rosy.
abbiamo fatto acquistare in biblioteca i libri di Ricciardi e proprio ieri la bibliotecaria ci ha telefonato orgogliosissima per avvisarci che ha l'ultimo di De Giovanni e ce lo ha messo da parte.

resta da decidere se sarò io o Susi a leggerlo per prima!
Io inizio stasera ( o domani) il quarto, poi comprerò PER MANO MIA.
Così vado in ordine. Sono contenta che piaccia anche a voi. ciao!

kaipirissima
05-July-2012, 10:46
ok ho letto IL METODO DEL COCCODRILLO, mi è piaciuto... certo che la formula rimane la medesima:
un uomo, problematico, introverso, affascinante.
due donne, belle, e attratte dall'uomo sfuggente
i pensieri di un assassino che soffre
i pensieri delle vittime che s'intrecciano.
un collega gerarchicamente sopra di lui "antipatico"
un collega al suo fianco, fedele.

direi che il suo genere sia "il giallo veste rosa".

Rosy
05-July-2012, 15:18
Io non lo definirei così! ma capisco che i punti di vista possano essere molti e diversi.... Il "rosa" è poco e l'autore non si perde più di tanto nelle storie sentimentali; il giallo è comunque all'italiana, cioè soft.
Mi riferisco naturalmente ai quattro ( delle stagioni, per intenderci) che ho letto; l'ultimo, PER MANO MIA, potrebbe essere tutto diverso. Sarà il prossimo che comprerò.
Io ho spesso affermato che il personaggio Ricciardi mi piace, in quanto tormentato; ma non è l'unico, altri poliziotti, tipo Erlendur o Wallander non sono da meno.
Questa storia del "fatto" è originale e dà un tocco diverso a qualunque vicenda gialla, che altrimenti sarebbe più banale.
Comunque, ciò che soprattutto mi incanta dei romanzi di De Giovanni è il modo di scrivere, poetico, diverso da TUTTI. ciao!
Rosy:-P

kaipirissima
05-July-2012, 19:13
a me le storie d'amore di ricciardi e lojacono m'intrigano assai più del giallo, il fatto è che sono una romanticona. una mia amica afferma che sono rimasta ferma all'Ottocento.

Rosy
06-July-2012, 01:05
a me le storie d'amore di ricciardi e lojacono m'intrigano assai più del giallo, il fatto è che sono una romanticona. una mia amica afferma che sono rimasta ferma all'Ottocento. CONFESSO: ANCHE A ME! Rosy

sydbar
08-July-2012, 17:03
La condanna del sangue Una vera bomba di emozioni e sentimenti che si assorbono attraverso la lettura di questa seconda avventura del commissario Ricciardi e del suo fido collaboratore brigadiere Maione.
Un'opera che seppur trattando un omicidio traculento impressiona più per la croce e delizia del protagonista Ricciardi, un uomo molto cupo ma dal cuore che pulsa di sentimenti, caratterizzato dal fatto di vedere i fantasmi dei morti che attraverso alcune indicazioni lo indirizzano, a volte non senza problemi, verso la strada da percorrere per le sue indagini.
Il libro è ricchissimo di personaggi che vivono in una Napoli ai tempi del fascismo, fortemente permeata da una vitalità che ricomincia a pulsare grazie all'arrivo della primavera che riattiva il sangue ed il carattere dei partenopei.
Un intrigo che si sviluppa dopo il ritrovamento di un'anziana cartomante che svolge anche un'attività parallela di strozzinaggio. I sospettati sono molti ed all'inizio Maione e Ricciardi brancolano nel buio. Le pagine sono anche tinteggiate dal colore rosa e rosso dell'amore e delle passioni che coinvolgono anche i due investigatori.
L'opera si legge in breve tempo grazie ad uno stile caratterizzato da brevi capitoli che affascinano il lettore anche più restio all'approcciarsi al genere.
L'autore sale di livello rispetto al precedente libro non tradendo le aspettative dei fans.
La copertina è una vera opera d'arte, mi obbliga a porgere i compliemnti alla Fandango Libri che ha portato agli onori della cronaca Maurizio de Giovanni con i suoi protagonisti.
Buona lettura a tutti.
Syd

sydbar
08-July-2012, 17:04
Il posto di ognuno Un'estate torrida, troppo torrida, una Napoli sempre più intrisa da un ambiente influenzato dall'era fascista, il Commissario Ricciardi ed il Brigadiere Maione ed una miriade di personaggi ognuno sapientemente collocato al suo posto, nella trama di questo giallo che ha un sapore antico che ti agguanta lasciandoti con un senso di malinconia ma tante speranze.
Dei libri di De Giovanni che narrano le avventure di Ricciardi sicuramente questo è il più introspettivo. Ogni personaggio è descritto soprattutto dal lato psicologico e sociale, forse in alcuni passaggi anche troppo ma non guasta.
I capitoli come al solito stile dell'autore sono brevi e lasciano sempre, alla fine, la voglia di iniziare la lettura del successivo, in quanto la trama non racconta solo le indagini per scoprire l'autore di un efferato omicidio ma anche vari intrecci amorosi e passionali che caratterizzano l'opera dall'inizio alla fine. Sembra quasi di leggere un giallo rosa, definizione un po' azzardata la mia ma ci sta tutta.
La piacevolezza non raggiunge il massimo dei voti perchè si denota una minore azione nella trama che indubbiamente rimane una ragnatela ben architettata il cui gioiello rimane sicuramente la risoluzione finale.
De Giovanni attraverso la sua opera ci regala uno spaccato di una Napoli del fascio caratterizzata da miseria e nobiltà che si intersecano abilmente regalandoci un trattato umanistico e sociologico di sicuro spessore.
Complimenti De Giovanni, un'altra perla nello scenario letterario italiano.
Buona lettura.
Syd

sydbar
08-July-2012, 17:05
Il giorno dei morti Bravo Maurizio De Giovanni, in questa quarta prova con protagonista il commissario Ricciardi, l'autore ci prende letteralmente in giro, ci tiene davvero in sospeso fino all'ultima pagina con un pathos che non abbandona mai la trama.
Siamo sempre in una Napoli ai tempi del Duce, dove miseria e nobiltà convivono strettamente tra loro, riconoscendosi, attraendosi ed evitandosi allo stesso tempo.
Preciso subito che questo è un puro concentrato dei 7 peccati capitali, l'accidia attraverso la quale si ha paura di affrontare una vita con le sue frustazioni e paure; la superbia attraverso comportamenti che si ripetono contro il debole; l'ira che si impossessa di molti personaggi presenti attraverso gesti violenti gratuiti; l'avarizia questo amore indiscusso nei confronti dei beni materiali, peccato che è rivolto contro il prossimo, se stessi e Dio, ancora più spregievole se compiuto da un uomo di Dio; gola anche se in questo caso non dovuta da un amore sconsiderato verso il cibo ma piuttosto da un bisogno estremo di quest'ultimo a causa della miseria, in cui anche una briciola diventa motivo di contenzioso; lussuria dovuta da un bisogno carnale di un lui in una lei ed una lei in lui ma anche di atroci violenze contro i più deboli e indifesi; invidia forse il peggiore di tutti, antica come l'uomo, si genera quando non si riesce ad identificare se stessi e pur di raggiungere tale identità si demolise quella altrui.
E' stato importante fare questa analisi, credetemi, perchè l'autore ci fa brancolare nel buio estremo dell'animo umano, forse a causa dei tempi di ambientazione o forse per uno stile narrativo di De Giovanni che ci distrae, ci indica un percorso ma al bivio scappa via abbandonandoci senza bussola.
Non si sa più per quale motivo abbiamo deciso di leggere questo libro, forse per le indagini improvvisate caparbiamente, sulla morte di un orfanello di strada o per capire come si svilupperà la vita privata di Luigi Alfredo Ricciardi.
Un vero Big Beng di emozioni, sentimenti, sensazioni che ci travolgono dall'inizio alla fine, con un finale che nelle ultime pagine appare quasi romanticamente poetico.
Sono stato prolisso ma penso che ne valga la pena.
Maurizio De Giovanni meriterebbe molta più attenzione, ripeto come in altre opinioni espresse in altre occasioni, è un De Filippo moderno che ci introduce su una dimensione napoletana assolutamente soffocante.
Un plauso particolare va fatto alla Fandango, casa editrice che ci ha dato la possibilità di apprezzare un grande scrittore, complimenti alle sue copertine che mi ricordano delle opere di Claude Monet, belle da impressionare.
Vorrei parlarvi per ore di questo libro ma vi lascio alla sua lettura, sicuramente più interessante della mia recensione.
Buona lettura a tutti.
Syd

sydbar
08-July-2012, 17:06
Per mano mia Questa è la quinta avventura raccontata da Maurizio De Giovanni con protagonisti il Commissario Ricciardi ed il Brigadiere Maione, della Squadra Mobile di Napoli e la prima cosa da segnalare è la seguente: la casa editrice non è più la Fandango, le cui copertine sono dei gioielli, sostituita dalla Einaudi.
Lo stile non cambia, l'autore è rimasto fedele a se stesso ed ai suoi protagonisti, capitoli brevi ma intensi rendono la lettura molto leggera e passare da una pagina all'altra è veloce come bere un bicchier d'acqua con la stessa sete che si può avere in una giornata torrida d'estate.
Questa volta l'autore ha voluto presentarci i personaggi in tutta la loro intimità, senza nascondere alcun segreto, e ormai potremmo considerare i Ricciardi, Maione, Rosa la tata, Livia, Enrica, il dottor Modo, Lucia e Garzo delle persone con cui ci ritroviamo nella quotidianità e di cui ci sentiremmo conoscenti da diverso tempo. Un'immagine sicuramente più svelata, meno occulta di ognuno di loro ma senza trascurare tutti gli altri personaggi che si affiancano ai nostri amici/protagonisti.
L'animo umano, forse perchè l'ambientazione è natalizia, è messo in risalto più di ogni altro particolare, i sentimenti sono tratteggiati in modo davvero considerevole ed appropriati alla storia.
Superbo il richiamo alla famiglia De Filippo con il suo celebre "Natale in casa Cupiello", un cameo ricamato ad effetto da De Giovanni, che avevo defnito, in una mia precedente recensione (vedi Il senso del dolore), come il De Filippo del giallo.
Forse ma quasi impercettibilmente, l'opera risulta un po' meno piacevole rispetto alle altre della stessa saga, causa probabilmente i ritmi un po' più bassi in alcuni passaggi.
Non voglio descrivere la trama perchè vi toglierei il gusto di inoltravi nella curiosa lettura di questa nuova avventura dei nostri Ricciardi e Maione, poi per questo c'è la quarta di copertina.
Buona lettura a tutti.
Syd

Cecilia (Teresa)
08-July-2012, 20:27
Grazie Syd delle tue preziose recensioni. Approfitto per segnalare che la casa editrice Einaudi li ha pubblicati nuovamente, con nuove copertine:

http://www.einaudi.it/media/img/978880621391PIC.jpghttp://www.einaudi.it/media/img/978880621392PIC.jpghttp://www.einaudi.it/media/img/978880621393PIC.jpghttp://www.einaudi.it/media/img/978880621394PIC.jpg

Ciao!
Cecilia

Rosy
08-July-2012, 22:44
Sono quelli che ho comprato io- gli ultimi due. ciao !
Rosy

sydbar
09-July-2012, 08:50
I miei sonoquelli originali della Fandango...memorabili copertine!!!

annaV
09-July-2012, 10:36
Cominciato ieri :Il senso del dolore:)

Rosy
09-July-2012, 14:48
Tu che sei di Napoli, Anna, dovresto apprezzarlo ancora di più! ciao
Rosy
( spero tuo polso meglio!)

annaV
10-July-2012, 10:00
Apprezzo De Giovanni ma devo dire che le ripetizioni in "Per mano mia" mi hanno un po' infastidito.

sydbar
10-July-2012, 11:18
Anna ho visto il video su TG3...complimenti.
Comunque vorrei conoscere la tua opinione in merito alle ambientazioni ed alle caratterizzazioni dei personaggi di De Giovanni.
Grazie

Rosy
10-July-2012, 15:36
Non posso sapere di quali ripetizioni tu stia parlando perchè mi mi manca PER MANO MIA, MA MI INCURIOSISCI!
mI DIRAI DOPO . CIAO!
Rosy

kaipirissima
10-July-2012, 15:41
Non posso sapere di quali ripetizioni tu stia parlando perchè mi mi manca PER MANO MIA, MA MI INCURIOSISCI!
mI DIRAI DOPO . CIAO!
Rosy

credo si riferisca che per ogni romanzo si fa un po' il sunto di cose già note effettivamente al quinto romanzo può dare noia. io ho letto tutto incasinato, saltando di qua e di là e perciò non mi sono rovinata Per mano mia, anzi l'ho trovato molto intenso umanamente parlando.

annaV
11-July-2012, 10:04
Scusate se rispondo sempre con notevole ritardo,ma come ho detto da qualche parte :oops: ho il polso destro fratturato con "chiodi" che fuoriescono e mi fanno somigliare a Goldrake con i suoi missili perforanti, dolori acuti e umore giù inoltre scrivere con la sinistra mi stanca moltissimo. Ora veniamo al dunque. Le ripetizioni sono proprio di espressioni (intenzionali lo so),tipo:"la mano assassina". @ Syd le ambientazioni mi piacciono tantissimo e chi di voi mi ha fatto l'onore di leggere il mio romanzo lo capirà ancora di più :è la stessa Napoli rappresentata a circa un secolo di distanza. proprio ieri, mentre leggevo Il senso del dolore me ne meravigliavo. Alcune pagine sue e mie potrebbero essere il prima e il dopo. Giuro che ho letto per mano mia(il mio primo libro di De Giovanni )dopo aver pubblicato il mio , un regalo di Cecilia. Cosa ne pensate Rosy, Syd e Cecilia?

sydbar
11-July-2012, 20:20
Concordo sul fatto che effettivamente le ambientazioni rappresentino il prima ed il dopo...molto bella come cosa.

Cecilia (Teresa)
11-July-2012, 20:50
Devo dire la verità..non ho fatto caso a queste sfumature. Credo che chiunque scriva della propria città, riesca a trasmettere le varie sfaccettature della stessa sotto diversi punti di vista. Perché la "sentono" propria. Forse perché non parlava di Milano, città in cui vivo, ma di Napoli, sono stata meno coinvolta sotto questo aspetto. Ma proprio per questo, mi incuriosisce "vedere" città diverse attraverso gli occhi degli scrittori che ci vivono ;)

Rosy
13-July-2012, 14:23
E' vero, Anna: è la stessa Napoli! Certo la sua, considerata l'epoca diversa e particolare, ha un impatto più forte, emotivamente parlando: là c'è più miseria, povertà...ma vi si coglie, in fondo,la stessa atmosfera. ciao
Rosy

Rosy
13-July-2012, 14:45
Il posto di ognuno

Un'estate torrida, troppo torrida, una Napoli sempre più intrisa da un ambiente influenzato dall'era fascista, il Commissario Ricciardi ed il Brigadiere Maione ed una miriade di personaggi ognuno sapientemente collocato al suo posto, nella trama di questo giallo che ha un sapore antico che ti agguanta lasciandoti con un senso di malinconia ma tante speranze.
Dei libri di De Giovanni che narrano le avventure di Ricciardi sicuramente questo è il più introspettivo. Ogni personaggio è descritto soprattutto dal lato psicologico e sociale, forse in alcuni passaggi anche troppo ma non guasta.
I capitoli come al solito stile dell'autore sono brevi e lasciano sempre, alla fine, la voglia di iniziare la lettura del successivo, in quanto la trama non racconta solo le indagini per scoprire l'autore di un efferato omicidio ma anche vari intrecci amorosi e passionali che caratterizzano l'opera dall'inizio alla fine. Sembra quasi di leggere un giallo rosa, definizione un po' azzardata la mia ma ci sta tutta.
La piacevolezza non raggiunge il massimo dei voti perchè si denota una minore azione nella trama che indubbiamente rimane una ragnatela ben architettata il cui gioiello rimane sicuramente la risoluzione finale.
De Giovanni attraverso la sua opera ci regala uno spaccato di una Napoli del fascio caratterizzata da miseria e nobiltà che si intersecano abilmente regalandoci un trattato umanistico e sociologico di sicuro spessore.
Complimenti De Giovanni, un'altra perla nello scenario letterario italiano.
Buona lettura.
Syd
Mio commento.

Mi sono riallacciata al commento di Syd, per ricordare l'argomento della storia. Come avevo già scritto in corso di lettura, questo romanzo mi aveva inizialmente presa meno.
Forse perchè non era facile superare in qualità IL GIORNO DEI MORTI!
Ma da un certo punto in poi ha spiccato il volo, e come bilancio finale non lo considererei inferiore agli altri .

Questa vicenda si svolge in una torrida estate; anch'essa rappresentata superbamente da..pennellate dell'autore.
Il caldo accompagna, si può dire, le varie vicende, ne fa quasi parte. La storia si impernia sull'assassinio di una donna bellissima e un pò dissoluta: la duchessa di Camparino. Anche in questo caso, più di una persona avrebbe avuto validi motivi per farla fuori.
Trovata banale?
Tutt'altro. I personaggi accattivanti, i colpi di scena, la difficile individuazione del colpevole fino all'ultimo, ne fanno un piccolo gioiello, come sempre.
L'atmosfare napoletana del periodo fascista; la ricchezza e la povertà che convivono fianco a fianco; i personaggi indimenticabili creati da De Giovanni ( pensiamo solo a Maione!)...: tutto contribuisce al valore del romanzo.

In ultimo, lasciatemi ribadire lo stile di scrittura di De Giovanni, per me unico , talmente scorrevole, godibile, da farmi vedere SEMPRE con rimpainto la parola Fine!

Una piccola citazione, come mia abitudine.
In questo romanzo, L'autore dà alcune definizioni sull'Amore, che cambiano, a seconda delle circostanze, degli stati d'animo del tormentato Poliziotto.
Una a caso.
Pag. 194 (Ed. Stile Libero Einaudi)

"Guardando dalla finestra la città non ancora del tutto sveglia, decise che l'amore è un liquido.
Come l'acqua, ma più denso, un fluido simile all'olio, che invade ogni spazio, prendendo la forma del contenitore, insinuandosi negli interstizi, contaminando ogni cosa.
E il peggiore, il più forte, è quello che scorre al buio, che è abituato a superare ogni ostacolo, che non conosce requie, nè sonno.
L'altra notte io l'ho visto, constatò.
E l'amore che scorre di notte, che si nasconde, non perdona chi è testimone del suo percorso."

Rosy:-P

sydbar
13-July-2012, 15:25
Complimenti Rosy...davvero una recensione sentita.
Syd

Rosy
13-July-2012, 16:31
Complimenti Rosy...davvero una recensione sentita.
Syd
Anche i tuoi mi sono piaciuti!
ciao
Rosy

kaipirissima
13-July-2012, 17:23
Mio commento.
Tutt'altro. I personaggi accattivanti, i colpi di scena, la difficile individuazione del colpevole fino all'ultimo, ne fanno un piccolo gioiello, come sempre.


difficile individuazione del colpevole? secondo me è piuttosto contorta e un po' buttata lì per creare un colpo di scena. il modo in cui perviene alla soluzione del caso è altrettanto nebulosa...
lo so. lo so, sono una rompipalle, ma io credo che quando si scrive un giallo sia necessaria un'onestà intellettuale e secondo me qui non c'è, ma a De giovanni o meglio a Ricciardi si perdona tutto. (smack)
questo è l'unico dei casi di Ricciardi che mi ha lasciato come soluzione un po' perplessa.
ciao!

sydbar
14-July-2012, 09:37
Kaipirissima, potrei anche concordare ma quest'opera non è bella solo per il finale, anzi è l'umanità e la descrizione dei personaggi e dell'ambiente a renderla strepitosa...quindi il "mio" giudizio positivo va dalla prima all'ultima pagina...non lo ridurrei solo al finale che comunque è un colpo "forse d'azzardo" dell'autore, sicuramente di grande effetto.
Syd

kaipirissima
14-July-2012, 10:32
i romanzi di De Giovanni mi piacciono, amo l'umanità che si respira, amo via toledo, il gambrinus, la sfogliatella del commissario, amo tutto, tutto.(mi sono pure arresa davanti alla retina con cui dorme la notte, che mi mettteva i brividi!) e chiudo pure un occhio su quel Il posto di ognuno, ma trovo sia giusto farlo notare.
possiamo passarci sopra, ma rilevarlo non è mica un sacrilegio.

sydbar
15-July-2012, 08:18
E chi ha mai detto che fosse un sacrilegio...ho evidenziato solo che l'opera non è rappresentata solo dal finale.

Rosy
15-July-2012, 22:50
i romanzi di De Giovanni mi piacciono, amo l'umanità che si respira, amo via toledo, il gambrinus, la sfogliatella del commissario, amo tutto, tutto.(mi sono pure arresa davanti alla retina con cui dorme la notte, che mi mettteva i brividi!) e chiudo pure un occhio su quel Il posto di ognuno, ma trovo sia giusto farlo notare.
possiamo passarci sopra, ma rilevarlo non è mica un sacrilegio.
ORRORE!!!!!!!!!!! LA RETINA! ORRORE!!!!!!!!!
Però convieni con me, Kaipirissima, che ha talmente tante altre doti, questo Ricciardi, che gliela perdoniamo, no?????????????E fascino da vendere!
ciao Buona notte

kaipirissima
16-July-2012, 17:43
convengo, convengo.
dicono che al cinema dovrebbe essere interpretato da quel bambolotto di SCAMARCIO, bahhhhhhhhhh

Rosy
16-July-2012, 18:24
BAAAAHHHH! convengo convengo. Ciao rosy

Cecilia (Teresa)
23-July-2012, 18:53
Finito "Il metodo del coccodrillo", prossimamente sul blog;)
Non mi è dispiaciuto affatto Giuseppe Lojacono, ispettore di polizia taciturno e dall'animo triste..

Un modo totalmente originale di scrivere, che ne rende lo stile unico.
Segnalo anche questo romanzo, notizia fresca fresca!

https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/396101_4409188711720_1372840592_n.jpg

Rosy
23-July-2012, 19:44
Finito "Il metodo del coccodrillo", prossimamente sul blog;)
Non mi è dispiaciuto affatto Giuseppe Lojacono, ispettore di polizia taciturno e dall'animo triste..

Un modo totalmente originale di scrivere, che ne rende lo stile unico.
Segnalo anche questo romanzo, notizia fresca fresca!

https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/396101_4409188711720_1372840592_n.jpg

che chicca, Cecilia!
Rosy

Rosy
23-July-2012, 19:47
Peccato Anna che ti arrenda, anche se non voglio insistere, perchè i gusti sono gusti! ma IL GIORNO DEI MORTI, che viene dopo a quello che citi, è certo il migliore dei quattro.
Però a ben pensarci ha le ripetizioni di cui parli tu...che secondo me danno al suo modo di scrivere un'impronta particolare.
Ciao
Rosy:-P

sydbar
23-July-2012, 20:36
Sono anche io d'accordo che ci sono un po' troppe ripetizioni...è vero ma lo stile De Giovanni è per me come una droga, mi cattura troppo.
CHE SPETTAAAAAACOLO!!!!!!!!!!!!!!!!

Rosy
23-July-2012, 21:10
Certo hai ragione, soprattutto per qunto riguarda Deaver, sono d'accordo con te.
Hai notato che non ne ho mai parlato nei forum?
eppure ne ho letti tanti suoi... ma MI HA STUFATA.
Per de Giovanni, invece, non riesco ad essere critica: il suo stile, così com'è, mi piace troppo.
E' proprio tipico suo.
Fermo rispettando anch'io gli altri pareri.
ciao buona serata, Rosy

sydbar
24-July-2012, 08:49
L' omicidio Carosino. Le prime indagini del commissario Ricciardi.
Editore Cento Autori;
(http://www.ibs.it/editore/Cento+Autori/cento+autori.html)
Respirando in discesa.


Senzapatria Editore (http://www.ibs.it/editore/Senzapatria+Editore/senzapatria+editore.html)
Il padre del commissario Ricciardi ha tempo da perdere, anzi da guadagnare... ;



Questi due titoli del nostro gradito autore potrebbero interessarvi

Rosy
24-July-2012, 13:24
Ci interessano sì. Ma non ho capito( sono tarda) quale sia il secondo titolo... E' Respirando in discesa? ciao Syd,
Rosy

sydbar
24-July-2012, 20:53
Confermo Rosy

Cecilia (Teresa)
25-July-2012, 18:49
Ecco qui la recensione de "Il metodo del coccodrillo"

Napoli: tre omicidi in tre differenti quartieri molto simili tra loro. Tre giovani stroncati da un colpo di pistola. Agisce indisturbato nella cieca e addormentata città partenopea, attendendo le sue vittime nell'ombra. L'unica traccia che lascia in prossimità dei cadaveri, sono alcuni fazzoletti usati.
Il killer viene immediatamente soprannominato "il coccodrillo": sceglie il posto, si mette sotto il pelo dell'acqua, ogni tanto mette fuori pochi millimetri di narice per respirare. E aspetta, aspetta. E' come i coccodrilli, a sangue freddo."

http://contornidinoir.blogspot.it/2012/07/maurizio-de-giovanni-il-metodo-del.html (http://contornidinoir.blogspot.it/2012/07/maurizio-de-giovanni-il-metodo-del.html)

Riguardo a quanto scriveva Annamaria, questo è per me solo il secondo romanzo che leggo, quindi non ho avuto, per ora, questa sensazione di ripetitività delle espressioni..

Sono comunque convinta di leggere i primi quattro romanzi, poi potrò fare una valutazione più concreta.

Ciao!
Cecilia

Rosy
25-July-2012, 19:15
Cavolo stasera esco per il mio appuntamneto con il giovanotto settenne a festeggiare suo compleanno, ma al ritorno lo leggo subito!
Oggi ho ordinato PER MANO MIA.
Baci

kaipirissima
25-July-2012, 19:17
Ecco qui la recensione de "Il metodo del coccodrillo"
Riguardo a quanto scriveva Annamaria, questo è per me solo il secondo romanzo che leggo, quindi non ho avuto, per ora, questa sensazione di ripetitività delle espressioni..


io, invece, la capisco. spero che nel prossimo romanzo della serie Ricciardi cominci a dare un po' di notizie come conosciute al lettore. se da una parte è giusto aiutare il lettore che si avvicina per la prima volta a un romanzo senza seguire l'ordine, dall'altra non si può costringere un lettore affezionato per più di sei romanzi a sentire sempre la stessa storia.

sydbar
26-July-2012, 13:47
Son d'accordo che il fatto di essere ripetitivo nei suoi vari capitoli "Ricciardi" possa indurre a storcere il naso e forse questo ne è l'unico vero neo.
Però lo stile narrativo ed il modo di tratteggiare i personaggi è superlativo...de gustibus!

Rosy
10-September-2012, 22:11
Dopo la lettura di questo quinto ed ultimo capitolo sul commissario Ricciardi, mi sono chiesta se scrivere la mia opinione qui, o nel reparto "gruppo di lettura".
Sono andata là a rileggere tutti i post ; ho apprezzato molto, tra gli altri, quello di Kaipirissima ( ma gliel'ho già detto); alla fine ho deciso di scrivere qua.
Mi sembrava, scrivendo di là, di essere...fuori tempo massimo!

Mi rendo conto che resti poco da dire sull'argomento; e mi rendo pure conto che rischierò di essere ripetitiva, ma non posso fare diversamente.
De Giovanni per me è stato un CRESCENDO:ogni romanzo me lo faceva apprezzare maggiormente e ad ogni storia mi faceva amare di più - in senso lato- il personaggio Ricciardi, così singolare....

Questo ultimo ,PER MANO MIA, mi ha toccato il cuore; sarà perchè si svolgeva intorno al Natale?
O perchè il modo di narrare la vita, i sentimenti, il dolore...soprattutto della povera gente, denota una sensibilità fuori del comune?
La storia della coppia dalla vita ( apparentemente) perfetta che viene trovata uccisa pochi giorni prima del Natale non parrebbe, di primo acchito, così eclatante.
Invece l'indagine prende corpo, i sospettati sono vari- ed ognuno, come in un giallo che si rispetti, aveva la sue buone ragioni...
Contemporaneamente la vita privata di Ricciardi scorre, fra i soliti tormenti, tutti conseguenti dal suo tremendo potere,il FATTO, che gli impedisce di godere delle piccole gioie della vita.

In questo romanzo il suo vice, l'Ispettore Maione, ha larga parte e diventa quasi un comprimario. Anche a lui sono dedicate pagine struggenti, tornando in auge la tragica perdita del figlio , che aveva quasi distrutto il suo matrimonio e la sua vita.
L'affresco della vita napoletana negli anni 30 è così perfetto, che pare di viverlo.

Il finale della storia è una sorpresa- almeno, per me lo è stata -e le dà l'impronta di vero "giallo".

Ho evidenziato, nella lettura, delle parti che mi hanno commossa, o colpita; noto ora, rileggendole, che alcune contengono delle ripetizioni.
Quando si era parlato delle suddette "ripetizioni", non avevo capito se ci si riferiva a queste ( poi ne citerò una)o al ripetere fatti già narrati nei romanzi precedenti( es. l'omicidio del figlio di Maione)..
Io trovo comunque che lo stile di de Giovanni SIA QUESTO: è quello che gli dà la sua impronta speciale, e non potrebbe essere diversamente.
Ci sono dei punti, negli altri romanzi ed anche in questo, che toccano la poesia PURA, secondo me.
Come quando racconta "il Natale".( e scusate se mi dilungo, ma come fare?)

Pag.92
"Il Natale è un'emozione.
Può durare un anno intero, nell'attesa di un regalo, di un nuovo bacio, di un dolce mangiato alla luce di candele rosse.
Ha il sapore di mandorle e cannella, di perline di zucchero e brodo di gallina.
Il Natale è un'emozione.
Viaggia sulla luce di mille lampadine, su fili elettrici dipinti di nero, per dare l'impressione di stelle cadute dal cielo, agitate dal vento.
Si riflette in tante voci che si scambiano finto affetto, abbracci dimenticati e auguri di ogni bene.
Il Natale è un'emozione.
Un'aspettativa di qualcosa di nuovo, finalmente.
O solo del ritorno, con valigie di cartone legate con lo spago in vagoni pieni e puzzolenti, dai posti del lavoro a quelli degli antichi amori,che ridiventano nuovi se visti da così lontano.
Il Natale è un'emozione.
E' forte, come la voglia di casa nel freddo e nel vento, e sottile,come il suono di una fisarmonica in una taverna per chi passa in fretta, senza sapere bene dove andare.
Il Natale è un'emozione.
Lo puoi aspettare giorno dopo giorno, da quando lo scirocco cade sotto i colpi del vento del Nord, ma ti arriverà addosso all'improvviso, comunque, come un cavallo imbizzarrito pieno di sonagli e pennacchi.
Il Natale è un'emozione.
E' forte come un battito di cuore, è lieve come un battito di ciglia.
Ma può essere portato via da un colpo di vento , e non arrivare mai."


Questa, come dicevo, è poesia, secondo me.
Ma, per tornare alla storia in sè, vorrei citare un paio di righe.
Pag. 251.
"( nel presepe) Ogni figura, ogni costruzione è un simbolo.
Nulla è casuale, ogni cosa ha un significato.
E ( Ricciardi) pensò che così forse era tutta la città, migliaia di piccole finestre illuminate, apparentemente uguali tra loro e invece ognuna con una sua storia, una sua famiglia, un suo dramma.
In fondo, riflettè, non è che un presepe che dura tutto l'anno, questa città.
Un immenso presepe vivente, che brulica di amori, fame, odi e rancori, che si ripara dal caldo e dal freddo come meglio può e medita come migliorare la propria terribile condizione.
Un presepe in cui i pastori sono pronti a tutto.
Un presepe di cui una parte, una gran parte, la vedeva solo lui: quella costituita dalle urla di coloro che erano stati strappati alla vita, che per quanto disperata fosse, era l'unico bene che avevano".


Un romanzo che tocca ogni emozione e sentimento: l'amore coniugale; quello paterno e filiale; l'amicizia; la disperazione della povertà, ma anche l'accettazione di un'umile condizione; il desiderio di vendetta e la capacità di perdono; la solitudine; infine, la speranza.

Cosa chiedere di più ad uno scrittore?
Con-si-glia-tis-si-mo!
Rosy:-P:-P

1153

Sara Bilotti
13-September-2012, 12:32
Riflessioni bellissime, Rosy! Anche a me è piaciuto tanto Per Mano mia, anche se il mio preferito resta sempre Il giorno dei morti. Tettè è nel mio cuore. Forse perchè ho un cuore di mamma, o forse perchè è stato il primo che ho letto, dopo aver conosciuto Maurizio. All'epoca era uscito da poco, e lui mi raccontò quanto fosse stato difficile scriverlo, proprio per gli argomenti che tratta. Comunque, sono pienamente d'accordo con te: il suo stile migliora libro dopo libro. Presto sapremo news sul suo nuovo romanzo.

Rosy
13-September-2012, 14:11
Grazie Sara! che emozione, avere un giudizio da una scrittrice che stimo!
Anche per me il preferito è IL GIORNO DEI MORTI.
Tettè mi ha fatto piangere.
ciao
un caro saluto,
Rosy

sydbar
16-September-2012, 19:29
Il giorno dei morti è assurdamente fantastico...aaah Sara frequenti ottimi amici autori. De Giovanni, Novelli e Zarini assieme a Colitto sono in questo momento al top in Italia, nel genere!

sydbar
02-October-2012, 21:05
Gli altri fantasmiLa trama e le recensioni di Gli altri fantasmi, romanzo di Maurizio De Giovanni pubblicato da Edizioni Spartaco. Nei romanzi gialli dello scrittore Maurizio de Giovanni gli spiriti svelano gli ultimi istanti di esistenza dei morti ammazzati. Nella raccolta Gli altri fantasmi, pensata per il teatro, queste presenze prendono il sopravvento confondendosi con i personaggi reali. È un incontro tra anime in pena, le anime di una città. In questa «trilogia della sospensione tra la vita e la morte,c’è la città con i suoi vagheggiamenti e le sue ferite che non si rimarginano» come commenta il regista Saponaro.

Recensione Syd
Per tutti, davvero per tutti quegli appassionati di libri che lasciano con la bocca spalancata e che non lasciano neanche la forza di deglutire.
Quest'opera è da considerarsi come l'antesignana di tutto il ciclo del celebre Commissario Ricciardi, si è da queste pagine che potrete capire da dove De Giovanni abbia trovato l'ispirazione del "Fatto", ovvero quella fatale ma forutnata capacità di vedere ed ascoltare i morti ammazzati in modo violento negli ultimi istanti della loro vita.
Attraverso tre racconti l'autore ci conduce nei meandri del male, il male oscuro, il male spietato, il male insito per natura negli esseri umani, un male quasi assoluto, che sotto tre sfaccettature vien fortemente enfatizzato dalla penna dello scrittore.
Il primo è un racconto dalla forza dirompente che ti ingenera rabbia, rabbia ed ancora rabbia per poi donare un sollievo divino.
Nel secondo racconto, Papo e Bimbomio, l'innocenza,quella tragica innocenza, ci fa quasi commuovere eppure questa è la vita dura e più che reale... di un genitore e di suo figlio.
Nel terzo il male reciproco tra i componenti di una coppia è descritto e vissuto con una ironia perfida, che prende in giro il lettore in modo infido ma altrettanto fortemente ilare.
Preciso che non sono andato nei particolari per non sottrarre ai potenziali lettori "la sorpresa" di ogni trama.
Questa raccolta di De Giovanni diviene fondamentale e di imprescindibile lettura per capire tutte le sue opere successive...la definirei "la poetica del De Giovanni".
Buona lettura a tutti.
Syd

sydbar
02-October-2012, 21:06
L'omicidio Carosino. Le prime indagini del commissario Ricciardi
La trama e le recensioni di "L'omicidio Carosino. Le prime indagini del commissario Ricciardi", romanzo di Maurizio De Giovanni pubblicato da Edizioni Cento Autori. Il commissario Luigi Alfredo Ricciardi possiede un dono che è allo stesso tempo una condanna: fin da bambino vede i morti nel loro ultimo istante di vita e ne sente il dolore del distacco. Non può fare a meno di scrutare un’immagine - come un fotogramma di un film la cui pellicola si è inceppata nel proiettore – e udire una frase enigmatica, pronunciata di solito a metà, che si ripete in continuazione, come una cantilena. Un’esperienza sufficiente a imprimere nella sua anima un dolore forte, lancinante, a tratti insopportabile, che lo stesso commissario ha definito come il “Fatto”. Ma il “Fatto” gli consente anche di dare il via alle indagini, alla ricerca di un assassino e di giustizia per la vittima. Il volume contiene tre racconti, le prime indagini del commissario Ricciardi: L’omicidio Carosino, I vivi e i morti e Mammarella. Un’antologia che vi farà scoprire come è nato uno dei personaggi più amati della letteratura italiana.

Recensione Syd
Quando ho avuto tra le mie mani questa raccolta di tre indagini del commissario Ricciardi il mio cuore palpitava perchè in questo personaggio ripongo sempre grandi aspettative e vi confermo che il buon De Giovanni ha mantenuto alto il suo livello.
Siamo di fronte ai primi tre casi del commissario che è dotato di quella capacità definita "Il fatto", grazie alla quale riesce a sbrogliare matasse ingarbugliate, fin dai primi passi Ricciardi è sublime durante tutto il corso delle sue indagini.
La trama, lo stile e la piacevolezza sono le costanti dei racconti dell'autore, si consiglia di dare anche delle variabili alle trame che a volte sono davvero molto simili tra loro.
Non voglio togliervi il gusto ma la prima storia potrebbe tranquillamente essere scambiata per un'indagine di Ricciardi che ritroveremo in un torrido periodo estivo della sua vita...
Il secondo caso "I vivi e i morti" ha davvero dell'incredibile e la bravura di Ricciardi è indiscutibile, forse quello che preferisco dei tre.
Nel terzo ed ultimo caso, "Mammarella", De Giovanni si muove con la sua penna come un vero artista davanti alla sua tela, una trama encomiabile ed una soluzione che porta alla luce la caratteristica pregievole, di un commissario dall'intuito anche in circostanze in cui "Il fatto" non è causa principe nella risoluzione del caso ma puro intuito investigativo.
Buona lettura a tutti.
Syd

sydbar
17-November-2012, 08:46
Ecco l'uiltima fatica del nostro De Giovanni

Vipera. Una storia del commissario Ricciardi
Napoli, 1932: manca una settimana alla Pasqua. Al "Paradiso", esclusiva casa di tolleranza nella centralissima via Chiaia, la prostituta più famosa è ritrovata morta. Maria Rosaria, detta Vipera, vanto e principale attrazione del bordello per la sua straordinaria bellezza, è stata soffocata con un cuscino. L'ultimo cliente sostiene di averla lasciata ancora viva, il successivo di averla trovata già morta. Al commissario Ricciardi, che ha il dono terribile di vedere i morti ammazzati e ascoltare le loro ultime parole, il fantasma di Vipera ripete: "il mio frustino, il mio frustino". L'oscura frase potrebbe riferirsi al soprannome dell'ultimo cliente, l'ambulante di frutta e verdura Peppe 'a frusta, o ai gusti sessuali di Alfonso, il commerciante di arredi sacri con tendenze sadomasochiste che ha scoperto il cadavere. Ma molti sono i personaggi che ruotavano intorno alla donna e potevano avere un motivo per ucciderla: avidità, frustrazione, invidia, bigottismo. Mentre la primavera accende i sensi e la Quaresima li avvilisce, il commissario Ricciardi si districa nel dedalo di strade e menzogne di una Napoli indimenticabile, ritratta con la potenza narrativa a cui la scrittura di De Giovanni ci ha abituati.

kaipirissima
17-November-2012, 10:21
Evviva!!!!!
Grazie sydbar!

Rosy
21-November-2012, 21:48
Ho appena finito di leggere IL METODO DEL COCCODRILLO. Appena ho un attimo ne parlo. Ciao

Rosy
25-November-2012, 22:35
Con questo romanzo, che ho aspettato un pò a leggere , De Giovanni ha definitivamente conquistato un posto nella mia Hit Parade- e nel mio cuore.
Perchè secondo me è uno dei migliori attuali scrittori italiani di gialli e non solo- i suoi romanzi sono ben di più.
Qui passiamo dal 1930 del commissario Ricciardi, piena epoca fascista, ai giorni nostri.
La povertà, la miseria sono descritte anche in queste pagine, ma in modo più duro, meno poetico...
La trama:

Napoli, così, non l'avevamo vista mai. Una città borghese, inospitale e caotica, cupa e distratta, dove ognuno sembra preso dai propri affari e pronto a defilarsi. È esattamente questo che permette a un killer freddo e metodico di agire indisturbato, di mischiarsi alla folla come fosse invisibile. "Il Coccodrillo" lo chiamano i giornali: perché, come il coccodrillo quando divora i propri figli, piange. E del resto, come il coccodrillo, è una perfetta macchina di morte: si apposta, osserva, aspetta. E quando la preda è a tiro, colpisce. Tre giovani, di età e provenienza sociale diverse, vengono trovati morti in tre differenti quartieri, freddati dal colpo di un'unica pistola. L'ispettore Giuseppe Lojacono è l'unico che non si ferma alle apparenze, sorretto dal suo fiuto e dalla sua stessa storia triste. È appena stato trasferito a Napoli dalla Sicilia. Un collaboratore di giustizia lo ha accusato di passare informazioni alla mafia e lui, stimato segugio della squadra mobile di Agrigento, ha perso tutto, a cominciare dall'affetto della moglie e della figlia. È il giovane sostituto procuratore incaricato delle indagini, la bella e scontrosa Laura Piras, a decidere di dargli un'occasione, colpita dal suo spirito di osservazione. E così Lojacono, a dispetto di gerarchie e punizioni, l'aiuterà a trovare il collegamento, apparentemente inesistente, tra i delitti. A scorgere il filo rosso che conduce a un dolore bruciante, a una colpa non redimibile, a un amore assoluto e struggente.

De Giovanni ha dato vita in questa storia ad un altro bel personaggio: il commissario Lojacono.
Un uomo un pò misterioso e riservato , reduce da traversie di lavoro, che lo hanno condotto forzatamente a Napoli; parcheggiato in un commissariato, senza possibilità di dimostrare le sue capacità, nè di godere più degli affetti familiari.
In questa Napoli si muove , invisibile a tutti, il Coccodrillo, serial Killer così chiamato perchè abbandona sui luoghi dei delitti fazzoletti bagnati di lacrime.

Dopo un partenza un pò lenta ( forse voluta), la battaglia fra il Coccodrillo ed il Commissario si scatena:e qui la vicenda diventa appassionante, seguendo i movimenti del cacciatore e della preda- che non intende però fermarsi fino a che non avrà portato a termine la sua "missione" di morte.
E purtroppo ci riuscirà, anche se il bravo commissario Lojacono è già sulle sue tracce...
Lo aiuta nella sua missione il magistrato Laura Piras, bella figura di donna sola e capace , che si avvicinerà a lui inizialmente per avere un valido collaboratore nell'indagine , e poi ..ci fa intravvedere altre possibilità per il futuro!

Un bel giallo, avvincente, ma dove non mancano anche tocchi di poesia.
Come questa descrizione:
( (pag.111)
"L'alba di un giorno di pioggia.
Non c'è un momento in cui vedi l'alba, in un giorno di pioggia.
All'improvviso è arrivata, ed è già là che ti guarda mentre pensavi ad altro.
La senti nell'aria. Vedi la notte abbandonare la pioggia, un passo alla volta, e all'improvviso c'è una luce pallida, traslucida come un lenzuolo di seta bagnato.
Scende piano, come una malattia. Si appoggia sugli alberi grigi di fumo, riempie di lacrime i muri, fa diventare opache le pietre luccicanti della strada.
L'alba di un giorno di pioggia spezza il respiro, e aggiunge dolore alla tristezza di chi è ancora sveglio."

Da leggere.
Rosy

1363

kaipirissima
17-December-2012, 22:12
VIPERA

una mia amica lo ha letto, e mi ha detto... Udite udite... Che in questo romanzo non fa più riferimenti ai libri precedenti!!!!

annaV
18-December-2012, 18:02
Acc...MI DISPIACE, QUASI.
(se non me lo regala qualcuno, me lo compro in ebook - HO COMPRATO IL KINDLE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
Evvaiiiii! Grande Rosy! Benvenuta nel Kindle fans club! Prima Dark ora tu,sono sicura che tra poco anche gli irriducibili cederanno:D

kaipirissima
27-December-2012, 16:55
Vipera


Povero commissario Ricciardi questa volta è difficile risolvere il caso della bellissima prostituta uccisa. L'amore, le passioni del cuore, le voglie della carne s'intrecciano e ti confondono, distraggono.
La vita reclama il suo spazio, l'amore le sue ragioni e l'amicizia richiede il coraggio del cuore.

Nel giallo De Giovanni ci mette in stand by dandoci mille moventi e mille assassini per intrattenerci intanto che guarda altrove. Poi il caso si risolve e la giallista che è in me, per quanto tutto torni, rimane sempre un po' delusa. Ma la lettrice che in me, apprezza sempre sempre la caratterizzazione di Napoli, dei personaggi e, questa volta, la pennellata in più al 1932.

Bello!!!!

Rosy
27-December-2012, 18:36
Vipera


Povero commissario Ricciardi questa volta è difficile risolvere il caso della bellissima prostituta uccisa. L'amore, le passioni del cuore, le voglie della carne s'intrecciano e ti confondono, distraggono.
La vita reclama il suo spazio, l'amore le sue ragioni e l'amicizia richiede il coraggio del cuore.

Nel giallo De Giovanni ci mette in stand by dandoci mille moventi e mille assassini per intrattenerci intanto che guarda altrove. Poi il caso si risolve e la giallista che è in me, per quanto tutto torni, rimane sempre un po' delusa. Ma la lettrice che in me, apprezza sempre sempre la caratterizzazione di Napoli, dei personaggi e, questa volta, la pennellata in più al 1932.

Bello!!!! Cavolo. Non sai quanta voglia abbia io di leggerlo. Ma ho tanta di quella carne al fuoco! a parte gli e-book che ho comprato col Kindle, ho già iniziato Grossman e questo di de Giovanni vorrei comprarlo cartaceo, come gli altri della serie..
Tra qualche giorno semmai...intanto sono contenta che ti sia piaciuto.
ciao
Rosy:-P

Cecilia (Teresa)
15-February-2013, 21:02
Ciao a tutti! Non mi sono dimenticata di voi o del forum, ma sono purtroppo assorbita dalla gestione del blog e non ho più molto tempo (ma vi leggo sempre!). Faccio solo un saltino per confermare che l'ultimo romanzo di Maurizio De Giovanni, "Vipera", è davvero bello..per chi avesse voglia di leggere la mia opinione, qui trovate la mia recensione:

http://contornidinoir.blogspot.it/2013/02/maurizio-de-giovanni-vipera.html

Proprio stasera, Maurizio doveva essere a Milano per la presentazione del romanzo, ma a seguito di una caduta in scooter, si è fratturato una costola e ha dovuto rimandare tutti gli incontri. Speriamo che guarisca presto e che possa riprendere i suoi appuntamenti.

@Rosy: devi assolutamente leggerlo...te ne innamorerai!

Ciao a tutti!
Cecilia

Elvira Coot
15-February-2013, 21:07
Proprio stasera, Maurizio doveva essere a Milano per la presentazione del romanzo, ma a seguito di una caduta in scooter, si è fratturato una costola e ha dovuto rimandare tutti gli incontri. Speriamo che guarisca presto e che possa riprendere i suoi appuntamenti.

Auguri di pronta guarigione!!! Oggi in biblioteca ho visto "Vipera" esposto fra le novità e mi sono ricordata delle recensioni del forum, però non ho potuto prenderlo, perchè avevo già troppi libri, ma in uno dei prossimi giri sarà mio!

Rosy
16-February-2013, 17:48
Ciao a tutti! Non mi sono dimenticata di voi o del forum, ma sono purtroppo assorbita dalla gestione del blog e non ho più molto tempo (ma vi leggo sempre!). Faccio solo un saltino per confermare che l'ultimo romanzo di Maurizio De Giovanni, "Vipera", è davvero bello..per chi avesse voglia di leggere la mia opinione, qui trovate la mia recensione:

http://contornidinoir.blogspot.it/2013/02/maurizio-de-giovanni-vipera.html

Proprio stasera, Maurizio doveva essere a Milano per la presentazione del romanzo, ma a seguito di una caduta in scooter, si è fratturato una costola e ha dovuto rimandare tutti gli incontri. Speriamo che guarisca presto e che possa riprendere i suoi appuntamenti.

@Rosy: devi assolutamente leggerlo...te ne innamorerai!

Ciao a tutti!
Cecilia
ciao Cecilia! dato che la vedo dura con la voce, intanto ti rispondo qui.
Ma vuoi dire ..ti innamorerai di Ricciardi o di de Giovanni o della storia?
Dei primi due in un certo senso LO SONO GIA'.
Della terza non ho dubbi; tu conosci i miei gusti.
non ricordo se tu lo avessi o no, ma tanto prima o poi lo compro- li ho tutti e LO VOGLIO. Solo che ora mi fermo un attimo; nell'ultimo periodo ho dato un bell'incremento ad Amazon- e un pò al mio libraio... ciao
A presto! baci
Rosy

Cecilia (Teresa)
16-February-2013, 18:16
@Rosy: della storia, ovviamente, ma è come se fossero una cosa sola: De Giovanni, Ricciardi e la storia.;)
@Elvira Coot: fai bene, vedrai che sarai contenta della scelta!

sydbar
22-March-2013, 20:56
Recensione Syd per Vipera

De Giovanni ci ha ormai abituati con le sue ambientazioni, temporalmente incastrate, a ridosso delle festività comandate. Questa sua opera, Vipera, è realizzata nel periodo della Settimana Santa che precede la Pasqua naturalmente ambientata nella Napoli degli anni '30.
Un bordello, una prostituta ritrovata morta, soffocata con un cuscino e la solita visione post-mortem di cui il celebre commissario Ricciardi ci rende partecipi.
Il giallo questa volta seppur congenialmente sviluppato e ben raccontato ha uno spazio quasi marginale, l'autore ci accompagna tra vie e piazze napoletane, facendoci inebriare con gli odori delle delizie culinarie pre-pasquali, un'aria intrisa di profumi del mare e della primavera che avanza inesorabilmente.
In questo libro De Giovanni ci racconta l'amore, quello sperato, quello disperato, quello realizzato e quello irrealizzabile, quello a pagamento (se amore si può chiamare) e quello incondizionato e gratuito, quello di una moglie e madre, quello di un'amante per un lui che chissà...quello di un cane pronto a farsi uccidere per difendere il suo padrone, quello degli amici pronti a tutto.
Anche in questo romanzo è posto in evidenza lo stato di sempre maggiore predominanza di una dittatura che ormai è giunta quasi all'apice che precederà gli anni tra i più bui per la nostra Italia, quelli della Seconda Guerra Mondiale...sarà proprio da uno spiacevole avvenimento con le camicie nere che si svilupperà una storia parallela al nostro giallo che ci terrà col fiato sospeso.
Insomma complimenti all'autore che ha abbandonato alcuni suoi strascicanti flashback che erano presenti nei precedenti libri della serie Ricciardi/Maione e soprattutto per aver saputo mantenere alto l'interesse del lettore con più variabili derivate dal romanzo giallo, d'avventura e sentimentale.
Buona lettura a tutti.
Syd

Rosy
23-March-2013, 18:09
Se pochi giorni fa ho scritto Petra Delicado è tornata!!!!!!!!!!!!!oggi dico ( e permettetemi la maiuscola):
iL COMMISSARIO RICCIARDI E' TORNATO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Perchè lui è ormai, insieme a Montalbano, il mio beniamino!
Ed è un personaggio di cui non mi stanco mai di leggere...
Prima di entrare nella storia , vorrei ribadire quanto sia importante lo stile di De Giovanni, per me inimitabile.
Ha un modo, questo autore , di raccontarci i sentimenti, di entrare nel cuore delle persone, che mi incanta ogni volta. E fa sì che io apprezzi non solo la storia gialla, ma tutto il contorno; alla fine il giallo è solo un pretesto per raccontare molto altro..
Napoli , in questo sesto romanzo, è in piena Settimana Santa: la primavera è nell'aria; tutti fanno preparativi per Pasqua, le pulizie, gli acquisti, i piatti tipici. La Pastiera, la mitica Pastiera! Sembra di viverli, questi momenti.

Il coinvolgimento, per questa atmosfera pasquale è tale, da farci quasi "sentire" meno il triste periodo storico, fino al momento in cui il dottor Modo, che abbiamo imparato ad amare, finirà in un brutto pasticcio, e qui si ripiomba bruscamente nella realtà.
Per fortuna l'accoppiata Ricciardi- Maione ( non senza lo zampino di Livia), veri amici, saprà tirarlo fuori dai guai all'ultimo momento.

Ormai il mondo di Ricciardi non ha più misteri per noi; i suoi morti che pronunciano l'ultima frase, alcuni volutamente riproposti più volte, come il suicida vicino al Gambrinus che ripete: -il nostro caffè, amore mio...
Altri personaggi come Bambinella, il simpatico femminiello a cui credo tutti ci siamo affezionati...
La vecchia governante Rosa, che , cocciuta come un mulo, prepara a mò di testamento il "terreno" alla timida Enrica, perchè possa un giorno sostituirla al fianco del suo amato Ricciardi...
E poi Livia, che non si rassegna all'indifferenza del bel commissario e lotta per fare breccia nel suo cuore, senza immaginare che l'uomo non ha posto per un amore stabile ; i suoi morti che parlano sono, nello stesso tempo, il suo incubo e la sua compagnia. Quasi una maledizione.

L'ambiente su cui ruota la vicenda è il più noto bordello della città, il Paradiso, luogo di piacere dei ricchi napoletani; la protagonista, anche se è già morta nelle prime pagine, la bellissima prostituta Vipera, che De Giovanni ci racconta con umanità e dolente affetto.

Per concludere: anche in questo romanzo l'autore ha una particolarità, che non ho trovato in nessun altro.
Una pagina , ogni tanto, di ...riflessioni sulla vicenda che sta raccontando, scritte in forma ripetitiva, che mi incantano a tal punto, da rileggerle più e più volte!
E così da una semplice parola- Amami! o da una semplice frase:- La primavera non ha pietà, o ancora -Un pò di notte, per non dormire...De Giovanni ci racconta momenti, situazioni, sentimenti, con una poesia veramente impareggiabile!
Non è facile spiegarlo: bisogna assolutamente leggerlo, per capire.

Il mio giudizio? è facile immaginarlo: imperdibile.
Messaggio per l 'autore: DE GIOVANNI, sei un mito: aspetto il prossimo!
Rosy
1592

kaipirissima
24-March-2013, 13:14
Ah ah Rosy sembri una pazza! Se fossi De Giovanni avrei paura a incontrarti! Eh eh :)

Rosy
24-March-2013, 13:25
Ah ah Rosy sembri una pazza! Se fossi De Giovanni avrei paura a incontrarti! Eh eh :)

Beh proprio una pazza mi sembra esagerato... diciamo che io scrivo col cuore non col cervello....
Ti confesserò una cosa privata: io scrivo articoli su un giornale(tto) locale, molto seguito. Ho scritto ultimamente un paio di articoli più...seri di argomento. Cercando di essere cerebrale e non romantica.
Beh tutti ( ma TUTTI) quelli che incontro mi dicono :-Torna al tuo vecchio modo; scrivi di CUORE non di cervello. E' lì che funzioni!
Ed io così faccio.Anche a costo di farmi dare ( scherzosamente ) della pazza...

Tornando a noi, De Giovanni ( spero che non stia leggendo nè ora nè mai) ha uno stile di scrittura UNICO, che mi piace da morire. Non ho esagerato.
Ed in più, lo trovo pure un gran bell'uomo ( per i miei gusti, che non sono facili).
ERGO: un bell'uomo, che scrive in quel modo divino ....
E' UN MITO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
CIAO CIAO!
( ora De giovanni dirà:- Ma guarda un pò questa vecchia laida....cosa dice)

kaipirissima
24-March-2013, 13:31
Ma va là!
Anche a me, piacciono le tue recensioni "di pancia!"
però,dai cancella l'ultima frase che non ci sta neanche su un altro pianeta, in un'altra vita, e con un altro look! Secondo me sarebbe troppo felice!

Rosy
24-March-2013, 14:01
Ma va là!
Anche a me, piacciono le tue recensioni "di pancia!"
però,dai cancella l'ultima frase che non ci sta neanche su un altro pianeta, in un'altra vita, e con un altro look! Secondo me sarebbe troppo felice!
Grazie; sei moooolto cara! bacio

annaV
24-March-2013, 20:12
Per Rosy e tutti gli estimatori di De Giovanni ecco quanto ha scritto poco fa su FB e penso che ne sarete (come me) tutti felici
"Sapete che c'è? I miei amici lo devono sapere prima degli altri.
"VIPERA" E' NELLA SESTINA DEL PREMIO BANCARELLA 2013!!!
Domani alle 11 a Milano la conferenza stampa di presentazione."
Per gli amici di Milano un'occasione per conoscerlo di persona e fargli i complimenti.:D

Rosy
24-March-2013, 20:56
SPERO CHE VINCA!!!!!!!!!!!!!!!! ciao Anna,
Rosy

Rosy
25-March-2013, 17:55
Dalla pagina con la parola ripetuta: Amami, uno stralcio dolcissimo.
( Pag.122)
"Amami.
....
Dammi la vita che voglio, gli diceva; dammi una casa nostra, che non assomigli alla mia o alla tua, che conosca gli spazi del nostro muoverci e del nostro stare.
Dammi le mura e le stanze, e io ti darò le tende e i tappeti.
Riempiamo insieme i nostri ricordi, portiamo le cose che abbiamo avuto quando ci attendevamo senza saperlo, e quelle nuove che troveremo insieme: che ognuna di esse, una cornice, un vaso, una sedia, ci ricordino per tutta la vita l'attimo in cui l'abbiamo scelta, guardandoci in silenzio.
Amami."

Se non è poesia questa...
E potrei riportarne intere pagine, ma non avrebbero lo stesso sapore, staccate dal resto.
Rosy:-P

daniela
04-July-2013, 22:23
Ho letto il mio primo De Giovanni e il commissario Ricciardi mi ha preso il cuore! Non vedo l'ora di cominciare il successivo. Promosso a pieni voti!

maureen
04-July-2013, 22:25
Ho letto il mio primo De Giovanni e il commissario Ricciardi mi ha preso il cuore! Non vedo l'ora di cominciare il successivo. Promosso a pieni voti!

Lo sapevo che avrebbe conquistato anche te ;)

sydbar
05-July-2013, 09:28
Bene vedrai che sarà un'escalation di emozioni.
Io sto leggendo il suo ultimo, I bastardi di Pizzofalcone...vi dirò a breve

sydbar
07-July-2013, 12:29
I bastardi di Pizzofalcone - RECENSIONE

Il nostro autore, Maurizio De Giovanni, con grande maestria ci ha fatto conoscere un nuovo personaggio, l'ispettore Lojacono, con il romanzo "Il metodo del coccodrillo" opera attraverso la cui lettura abbiamo potuto apprezzare e confermare la bravura creativa dell'autore che ci ha fatto immediatamente entrare in empatia con il suo nuovo protagonista.
I bastradi di Pizzofalcone, ultima fatica di De Giovanni, ci conferma che il personaggio di Lojacono è davvero ben delineato, strutturato e soprattutto gradevole per il lettore...a me piace!!!
Da quest'opera Lojacono viene attorniato da una serie di personaggi, suoi colleghi nel Commissariato di Pizzofalcone, i quali potrebbero quasi soppiantare il protagonista stesso nel cuore dei lettori, si perchè tutti sono affascinanti per motivi diversi Commissario Palma, Sost. Comm. Pisanelli, Assistente Romano, Vicesovrintendente Calabrese, gli agenti Di Nardo ed Aragona...tutti con dei segreti da nascondere che potrebbero rivelarsi da un momento all'altro, (avete presente Desperate Housewife? Bene questi sono molto più reali).
Insomma ancora una volta De Giovanni cura in modo preciso e ben delineato i personaggi sia quelli protagonisti che quelli secondari, caratteristica questa che sta divenendo sempre più il suo marchio di fabbrica vincente, alla fine il lettore si ritrova sotto certi versi molto nei sentimenti che travolgono un po' tutti i personaggi...eccellente l'incontro scontro Piras/Letizia, con quel tocco un po' da soap opera.
I personaggi sono delle perle ma meravigliosi sono gli scorci descritti di una Napoli bella e dannata, violenta come un temporale ed infuocata di passioni come un incendio.
Dopo avervi parlato di tutto ciò del thriller rimane solo da dire che la trama è ben strutturata, ogni tessera del puzzle ritorna al suo posto e trova il suo spazio senza fraintendimenti e dubbi.
Come potrete apprezzare leggendo il romanzo, alla fine non sarete attratti solo dalla ricerca della soluzione dell' omicidio ma è tutta l'opera che diviene encomiabile, attraverso lo stille narrativo sempre con ottimi spunti, i luoghi un po' malinconici ed ovviamente i personaggi di cui non si può che rimanere ora in trepida attesa per il successivo libro di quella che sta per divenire ormai una serie di indiscusso valore per la letteratura giallo/thriller italiana, ormai con marchio DOP da esportare in tutto il mondo. Non affannatevi con autori stranieri che l'eccellenza ce l'abbiamo proprio sotto il naso, un po' a volte come la soluzione dei gialli.
Buona lettura a tutti.
Syd

daniela
12-July-2013, 22:32
Sto divorando una stagione dietro l'altra... inverno, primavera e bellissima anche l'estate, Il posto di ognuno, con colpi di scena nel finale.

maureen
14-July-2013, 14:11
Io sono alla primavera.

daniela
01-August-2013, 22:02
De Giovanni mi sta accompagnando in questa estate: ho letto anche l'autunno, poi il Natale del commissario (Per mano mia) e la Pasqua (Vipera).
Ogni libro è un gioiello, una lettura piacevolissima e poetica.
Mi piace molto la figura del commissario Ricciardi, però... per quanto riguarda l'amore, mi sembra un po' troppo indeciso.
Ho iniziato anche I bastardi di Pizzofalcone, ma forse sarebbe meglio leggere prima Il metodo del coccodrillo. Peccato però che non ci sia più il Commissario Ricciardi...

kaipirissima
01-August-2013, 22:26
Io invece ho finito con grande rammarico i Bastardi di Pizzofalcone. Rammarico perché a volte si vorrebbe i libri non finissero, per non abbandonare i nostri amici. L'ispettore Lojacono é un personaggio che mi piace, cosí come mi piace la sensualitâ che aleggia nella sua serie. Anche se ad occasioni mancate anche Lojacono mica scherza!
promosso il romanzo e i suoi personaggi, per il giallo accontentiamoci, di più é chiaro che a De Giovanni non si puó chiedere. ( stile Signora in giallo)

Rosy
20-August-2013, 21:26
Mio commento a questo bellissimo ( ed inaspettato) romanzo.

I BASTARDI DI PIZZOFALCONE

Maurizio De Giovanni ci ha regalato un ennesimo gioiello.
Dopo la serie – imperdibile- del commissario Ricciardi, avevamo conosciuto un altro poliziotto, il commissario Lojacono,con una storia avvincente ambientata, questa volta, ai giorni nostri.
Lojacono aveva brillantemente risolto il caso del “Coccodrillo”,ed era salito nella stima dei suoi superiori e collaboratori, avendo alle spalle una triste( e falsa) storia di connivenza con la mafia, che gli era valsa la carriera, l’allontanamento dai familiari, dal suo paese, la Sicilia.
In questa nuova vicenda troviamo il nostro commissario, sempre tormentato quanto basta ,entrato a fare parte di un commissariato nella zona degradata di Napoli- i Quartieri Spagnoli – Pizzofalcone; qui sono stati “raccolti”un gruppo di poliziotti eterogenei,rifiutati( in un certo senso) dagli altri commissariati. Ognuno di loro infatti ha avuto problemi di vario genere, che li hanno resi indesiderati. Quali siano questi problemi, è bello scoprirlo leggendo, perchè vengono a fuoco lentamente....
Dopo un primo momento di disorientamento,la Squadra prende avvio, rendendosi conto che non può permettersi passi falsi o errori, o il commissariato di Pizzofalcone verrà chiuso.
Il “caso” arriva, puntualmente: con l’omicidio di una donna della buona società , a detta di tutti perfetta;uccisa con il cranio sfondato da una “palla”di vetro con la neve, di cui era accesa collezionista. Lojacono ed il suo collega Aragona( una vera macchietta) partono con le indagini, e in un vortice di indizi, interrogatori, persone che si rivelano diverse...arrivano a risolvere brillantemente il caso. Il Commissariato è salvo, ed i Bastardi di Pizzofalcone, com’è chiamata con disprezzo la squadra,risalgono lentamente la china della stima generale!
Una curiosità importante: il romanzo termina con ...fatti in sospeso, da cui deduco arriverà un prossimo episodio! Per fortuna dei lettori, aggiungo io.
Storia avvincente, come tutte le precedenti.
Io l’ho amata in particolare perchè De Giovanni ha saputo tracciare un ritratto così profondamente umano di questo commissariato e dei suoi componenti,da”raffigurarmelo”, mentre leggevo.
Ed il personaggio di Lojacono è all’altezza di altri suoi predecessori (poliziotti ) tormentati: Wallander di Mankell, Erlendur di Indridason,Lucchesi di G.Simoni,Ricciardi, dello stesso De Giovanni.
Per gli amanti del genere, imperdibile.
Rosy:-P

kaipirissima
14-July-2014, 20:26
Una mia amica mi ha prestato una raccolta di racconti REGALO DI NATALE
C'è un raccontìno di DE GIOVANNI, Un giorno di Settembre a Natale. Molto simpatico. Un giallo... Alla de Giovanni rovesciato Con un protagonista donna, naturalmente tettona, come piacciono a Maurizio, due uomini ai suoi piedi e nessun bambino muore!

kaipirissima
11-September-2017, 18:54
2017 - Rondini d'inverno. Sipario per il commissario Ricciardi, Einaudi

Letto in due giorni. Credo che al 10 capitolo ormai ci siamo e possiamo mettere un punto.
La storia della prostituta mi è piaciuta molto.
Il giallo non ci sarei mai arrivata
Brava la Nelide, concreta eppure romantica.