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Sir Galahad
07-February-2012, 22:07
Carissimi, mi sapreste spiegare i versi seguenti?

L'edera, premio delle menti dotte, mi unisce
agli dei celesti, il fresco bosco sacro e le delicate danze
delle Ninfe con i Satiri mi separano
dal popolo

[Tratti dal I^ Libro, I^ Carme delle Odi di Orazio].

Le domande sono queste:

Perchè l'edera (siamo ai tempi di Orazio...) è il premio delle menti dotte? Non è l'alloro che premia le fatiche mentali ? (laurearsi)
Perchè Orazio adopera le parole: l'edera...mi unisce agli dei?
Perchè le danze lo separano dal popolo?
Queste sono solo alcune delle domande che vorrei porre a coloro che si interessano di Letteratura Classica.
Grazie M
Sir

silvia77
08-February-2012, 00:25
caro Sir,
l'edera era sacra a Bacco (Dioniso), Dio del vino, ma anche della vegetazione in generale: suo simbolo era infatti il tirso, bastone che nell'iconografia tradizionale di Bacco è rappresentato con foglie di edera attorcigliate. Bacco-Dioniso era celebrato attraverso riti orgiastici, riti dionisiaci appunto, che prevedevano forme di invasamento: le baccanti erano le figure femminili che in questi riti erano come possedute dal dio in una sorta di trance. Anticamente però all'invasamento si collegava anche l'ispirazione poetica. Orazio presenta se stesso come sacro a Bacco in questo senso: per questo l'edera è il premio delle menti dotte (altrove comunque Orazio cita l'alloro per un analogo motivo) e lo rende vicino agli dei, perché l'invasamento, in greco enthusiasmòs, significava contenere in sè il divino. Si richiama in questo a un'antichissima tradizione per cui il poeta è una figura quasi divina, dotata di una divina follia (su questo è ad esempio il dialogo di Platone 'Ione'). ed è per questo che Orazio è 'separato' dal popolo, perché il poeta è sacro, separato dal volgo...confronta anche la fmosa ode III, 1, che inizia dicendo 'Odi profanum vulgum et arceo'

Sir Galahad
09-February-2012, 18:52
Grazie, Persefone :). Sei preziosa