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Visualizza la versione completa : Come convincere mio nipote a leggere?



Elvira Coot
02-February-2012, 18:32
Sono una nonna democratica, quindi mio nipote sarà liberissimo di leggere tutto quello che voglio. :lol:

Scherzi a parte, ragazzi, datemi qualche suggerimento per invogliare un bambino ai piaceri della lettura. Io e mia figlia siamo avide lettrici (io di più), basterà come esempio?

In casa mia ci sono libri di ogni tipo ovunque.

In ogni momento libero, gli faccio vedere uno dei suoi libri e gli leggo qualche pezzo, a me par di capire che gli piaccia, perchè gorgoglia e ride :lol: (Vabbè, l'altro giorno ha morsicato "Il mago di Oz", ma penso sia stato un incidente :lol: )

Avete qualche consiglio?

Tregenda
02-February-2012, 19:12
Lungi da me il voler fare la pedagoga :), cara Elvira, io ti porto solo come esempio il modo in cui il mio babbo ha fatto di me una lettrice appassionata. Da quando sono nata fino ai 14 anni mio papà ogni sera è sempre stato almeno un'oretta buona seduto sul bordo del mio letto a leggermi qualcosa.
Con la luce spenta e solo la lampada sul comodino accesa ad illuminare le pagine. La mia ora di magia quotidiana, che attendevo con ansia. Non a caso ancora a 14 anni ero lì come quando ne avevo 5 ad ascoltare. Senza il racconto serale non riuscivo nemmeno ad addormentarmi. E quando poi sono andata alle superiori e sono cominciate le crisi di rifiuto della scuola che mi facevano piangere in piena notte, l'unica cosa che riusciva a calmarmi e a farmi riprendere sonno era quella voce che andavo a buttare giù dal letto per venire a leggermi.
Se io oggi non posso più vivere senza i libri è perchè me li hanno fatti sentire non meno fondamentali del cibo e dell'acqua, qualcosa di indispensabile senza il quale non si arriva a fine giornata. Non nel senso di un dovere, ma di un vero e proprio bisogno spirituale.
Credo che l'unico trucco consista nel non proporre cose per cui uno non è ancora pronto, perchè questo trasforma solo la lettura in una noia o in un tormento.
Quando è l'ora delle favole bisogna leggere le favole, non Dostoevskij. E mai accusare di leggere cose di scarso valore. Uno deve essere libero di leggere quello che sente più vicino alla sua sensibilità in quel momento. E la strada verso la scoperta di nuovi orizzonti la troverà da solo un po' alla volta, proprio seguendo il piacere della piena libertà di scelta, l'interesse gratuito e non mosso dal desiderio di compiacere qualcuno.
La lettura è un continuo innamoramento, e l'amore non va a comando.

Perciò, Elvira, l'unico consiglio che ti posso dare io è di continuare come già stai cominciando a fare: leggi al tuo nipotino qualcosa ogni giorno, con costanza, anche quando sei stanca, non mollare. La costanza è fondamentale. Scegli le storie che ti sembrano più magiche e fantastiche, quelle che lasciano a bocca aperta e col fiato sospeso finchè non si sa come vanno a finire. E non dirgli mai "LEGGI!", ma cerca di fargli vivere la lettura come un'evasione, dandole anche un po' il gusto del proibito, come dice Pennac. Magari leggiti Come un romanzo di Pennac, che oltre ad essere bellissimo, dice più o meno quello che ho detto io ma in modo molto più efficace e con una poesia infinita.
Non metterti nella prospettiva di dover "convincere" tuo nipote a leggere, ma in quella di fargli desiderare di leggere, di fargliene sentire il bisogno.

Ciao :)
Alice

Elvira Coot
02-February-2012, 22:04
Alice ........ INVIDIAAAAAAAAAAAAA! per il tuo papà che ti leggeva alla sera .......

Devo stare attenta, non devo fare l'errore di fargli credere che si tratta di un'imposizione esterna, dovrà essere lui a decidere di amare i libri. D'altra parte, io sono una libromaniaca totale e mi auguro di essere contagiosa e di riuscire a trasmettergli il mio entusiasmo!

Grazie per la tua risposta

Rosy
02-February-2012, 22:45
cito parte della perfetta e completa risposta di TREGENDA:
Perciò, Elvira, l'unico consiglio che ti posso dare io è di continuare come già stai cominciando a fare: leggi al tuo nipotino qualcosa ogni giorno, con costanza, anche quando sei stanca, non mollare. La costanza è fondamentale. Scegli le storie che ti sembrano più magiche e fantastiche, quelle che lasciano a bocca aperta e col fiato sospeso finchè non si sa come vanno a finire. E non dirgli mai "LEGGI!", ma cerca di fargli vivere la lettura come un'evasione, dandole anche un po' il gusto del proibito, come dice Pennac. Magari leggiti Come un romanzo di Pennac, che oltre ad essere bellissimo, dice più o meno quello che ho detto io ma in modo molto più efficace e con una poesia infinita.
Non metterti nella prospettiva di dover "convincere" tuo nipote a leggere, ma in quella di fargli desiderare di leggere, di fargliene sentire il bisogno.

E' lo stesso sistema che ho sempre consigliato io!
Pensate, pensa, nonna Elvira, che proprio stamattina ( sarà un caso?) a scuola abbiamo parlato di questo argomento.
Era una di quelle giornate "magiche": freddo, neve, pochi bambini in classe.
Il mio bambino sfortunato assente, perciò mi sono dedicata agli altri.
Poesie e disegni sulla neve...una meraviglia. Mentre disegnavano, ho letto, enfatizzandola un poco, la leggenda dei "giorni della Merla", e tutti erano incantati ad ascoltare.
La mia collega( giovanissima) di sostegno, anche lei disoccupata per oggi , mi ascoltava e mi ha poi detto:- Ho capito come si affascinano i bambini con la lettura!
Io lo faccio anche con le nipoti ( con successo , devo dire).
Bisogna trovare letture AVVINCENTI, non noiose, e proporle a piccole dosi, facendole "gustare" come si gusterebbe un buon cibo. A poco a poco, come dice Alice, devono DESIDERARE di leggere da soli, e non più solo di ascoltare.
Anche se ascoltare ha sempre un grande fascino! un caro saluto!
Rosy:-P:-P

postoristoro
02-February-2012, 23:30
a me verrebbe da dire: abolisci il termine convincere dalla tua testa!
io sono stata una bambina indotta a leggere: un libro era il regalo-tipo di mia zia (pedagogista) e spesso anche dei miei genitori.
Credo a tutt'oggi che i libri (narrativa, saggi, libri illustrati..) siano una delle poche cose per cui valga la pena vivere ma ho avuto un periodo di rifiuto totale (motivato anche da mille altre cose, sicuramente) legato proprio al fatto che era ciò che ci si aspettava da me.
tuo nipote ha libero accesso ai libri, di tutti i tipi, e ha adulti di riferimento che leggono, credo sia già tantissimo.
dal mio punto di vista non spingere troppo, potresti causare l'effetto contrario.
ma soprattutto, se tuo nipote preferirà scalare le Ande piuttosto che stare sul divano a leggere non farne una tragedia!

(personalissimo punto di vista di 32enne ancora parecchio incasinata, preciso)

PS. trucchetto della zia: porta il bimbo nelle librerie per ragazzi e lascia che sia lui a scegliere il libro che lo colpisce di più. trovo che sia un modo rispettoso di invitare alla lettura senza imporre i propri gusti.

Mauro
03-February-2012, 08:38
Il problema per eccellenza per genitori e nonni in un epoca in cui domina la multimedialità.
Personalmente mi limito a leggere qualcosa alle mie figlie, ma solo su richiesta perché vedo che spesso mostrano una certa avversione per la parola scritta (e a volte anche solo narrata) forse anche perché frequentando le prime classi elementari questo per loro è un momento in cui la pressione esercitata sulle loro capacità di lettura è troppo forte, e temo fortemente l'effetto-rigetto.
Però una cosa che non manco mai di fare è leggere molto (a volte perfino in modo ostentato) in loro presenza, dato che a detta delle maestre stesse, non c'è stimolo migliore dell'esempio diretto di chi gli sta vicino.
Il tempo farà sì che approdino a questa passione nel momento giusto (io stesso prima dei 24/25 anni leggevo pochissimo) e, come detto giustamente da postoristoro, se le loro passioni saranno altre lascerò che si dedichino a quelle, purché non mi chiedano di partecipare al "Grande Fratello" :shock:

Tregenda
03-February-2012, 12:09
Bravissima Rosy. L’altra persona che ricordo con grande affetto per i momenti magici di lettura ad alta voce (ma non solo per questo) è una delle mie due maestre delle elementari. Che bello, rivedo ancora la copertina del volumone con cui ci regalava quei momenti fuori dal tempo. Oltre alle storie era anche la bellezza fisica di quel libro ad incantarmi, avrei voluto averlo a casa solo per sfogliarlo e leggerlo imitando il modo in cui lo faceva lei. E’ importantissimo il contributo degli insegnanti al contagio della lettura come autentico piacere, a maggior ragione oggi, con tanti genitori che non leggono e che – non certo per loro volontà – sono poco presenti, e quando ci sono sono affannati o troppo stanchi, per cui preferiscono affidare i figli alla PlayStation. Non è un’accusa, è una constatazione. Vedo i miei amici e amiche con figli. Otto ore di lavoro massacrante, qualcuno a 38 anni si è iscritto all’università e per riuscire a studiare deve sfruttare al massimo ogni ritaglio del tempo in cui è a casa. Poi mi chiedono: ma secondo te perché mio figlio di 13 anni da solo non studia e se invece mi siedo lì con lui e mi interesso a quello che deve fare si impegna tantissimo?
Viva gli insegnanti appassionati. Misconosciuti e sottopagati, è solo grazie a loro che, seppure alla deriva, non siamo ancora affondati.

Ho provato ad affrontare il Daniel Pennac narratore, ma proprio non riesco a farmelo piacere. Invece Come un romanzo, una sorta di saggio sull’amore per la lettura, è un piccolo gioiello. Sembra scritto proprio per rispondere alla domanda di Elvira. Tra le altre cose Pennac elenca i 10 Diritti imprescrittibili del lettore:

I. Il diritto di non leggere
II. Il diritto di saltare le pagine
III. Il diritto di non finire un libro
IV. Il diritto di rileggere
V. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
VI. Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)
VII. Il diritto di leggere ovunque
VIII. Il diritto di spizzicare
IX. Il diritto di leggere a voce alta
X. Il diritto di tacere

In riferimento a quello che ha scritto Rosy sulle letture che devono essere avvincenti per conquistare i più giovani, ecco la spiegazione del VI° diritto nelle parole sagge e buone di un insegnante appassionato:

“Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa):

E’ questo, a grandi linee, il ‘bovarismo’, la soddisfazione immediata ed esclusiva delle nostre sensazioni: l’immaginazione che si dilata, i nervi che vibrano, il cuore che si accende, l’adrenalina che sprizza, l’identificazione che diventa totale e il cervello che prende (momentaneamente) le lucciole del quotidiano per le lanterne dell’universo romanzesco…
E’ il nostro primo stato di lettori.
Delizioso.
Ma piuttosto impressionante per l’osservatore adulto che il più delle volte si affretta a sbandierare un 'buon titolo' sotto il naso del giovane bovarista , esclamando:
<<Ma insomma, Maupassant è ben ‘meglio’, no?>>
Calma… non bisogna a propria volta cedere al bovarismo, bisogna dirsi che in fondo Emma era solo un personaggio di romanzo, cioè il prodotto di un determinismo dove le cause suscitate da Gustave producevano solo gli effetti - per quanto veri – desiderati da Flaubert.
In altri termini, il fatto che mia figlia faccia collezione di libri Harmony non significa che finirà col trangugiare mestolate di arsenico.
A questo stadio delle sue letture, forzarla significa perdere il contatto con lei rinnegando la nostra stessa adolescenza. E privarla dell’incomparabile piacere di scoprire lei stessa, un domani, gli stereotipi che oggi sembrano avvincerla.
E’ cosa alquanto saggia riconciliarsi con la propria adolescenza, mentre odiare, disprezzare, rinnegare o semplicemente dimenticare l’adolescente che fummo è in sé un atteggiamento adolescente , una concezione dell’adolescenza come malattia mortale.
Da ciò la necessità di ricordare le nostre prime emozioni di lettori, e di alzare un piccolo altare alle nostre letture di un tempo, comprese le più ‘stupide’, che svolgono il ruolo inestimabile di commuoverci di ciò che fummo ridendo di quel che ci commuoveva. Le ragazze e i ragazzi che vivono accanto a noi ci guadagneranno a colpo sicuro in rispetto e tenerezza.
E ricordarsi inoltre che il bovarismo è una delle cose più diffuse nel mondo, ma è sempre nell’altro che lo vediamo. Mentre vituperiamo la stupidità delle letture adolescenti, non è raro che collaboriamo al successo di uno scrittore telegenico di cui ci faremo beffe appena sarà passato di moda. Gli idoli letterari si spiegano ampiamente con la nostra alternanza di infatuazioni illuminate e rinnegamenti perspicaci.
Mai ingenui, sempre lucidi, passiamo il nostro tempo a succedere a noi stessi, eternamente convinti che madame Bovary sia l’altro.
Anche Emma doveva pensarla così.”

Sir Galahad
03-February-2012, 20:50
Commovente, Alice, questa descrizione che hai fatto della tua vita domestica. Commovente, credimi....è così. Credevo di vedere un quadro ad olio, con un papà che legge, al lume di una candela o di una luce fioca, tante belle storie alla sua bambina. Grazie per l'emozione
Carlo

Tregenda
03-February-2012, 23:57
Carlo, qui stasera finisce che mi commuovo io. :) E poi in realtà il merito è tutto di Elvira, che ha iniziato questa bella discussione che mi ha ispirato risvegliando tanti cari ricordi.
Grazie Carlo, le belle e sentite parole scaldano sempre il cuore.

Un abbraccio,
Alice

Elvira Coot
04-February-2012, 15:48
In effetti, direi che il titolo che ho messo alla discussione non è proprio quello più giusto, però vedo che ci siamo capiti molto bene, perchè mi avete dato risposte interessanti e preziose. Me le rileggo per studiarmele bene.

Con mia figlia, non ho fatto fatica, sia perchè lei mi seguiva spontaneamente, sia perchè la concorrenza era poca. Ma oggi con Mr Boy è tutto più difficile! Avrà un iphone, un computer e mille canali televisivi, non sarà facile che si lasci affascinare da un libro .... Io vorrei davvero contagiarlo con la mia passione, penso che sia normale per qualunque genitore o nonno, e già pregusto belle scorribande in libreria (l'ultima volta lui ha dormito tutto il tempo, ma è solo perchè ancora non sa leggere :lol: :lol: ) o momenti di tranquillità in compagnia di una bella storia.

Penso che l'esempio sia davvero importante, ma non solo nel campo della lettura, bisogna essere il tipo di persona che il bambino approva e stima, altrimenti non gli verrà in mente di seguire il mio esempio, anzi, potrebbe fare il contrario.


ma soprattutto, se tuo nipote preferirà scalare le Ande piuttosto che stare sul divano a leggere non farne una tragedia!

Però che sia chiaro fin da adesso, sulle Ande no, no e poi no! E se mentre se ne va sull'Aconcagua scivola e si fa male? No no no
:lol:

Rosy
04-February-2012, 16:12
la mia Elena, 9 anni fra una settimana, ha una dimestichezza con l'I-PAD e con il PC, che mi sgomenta! però , a dispetto di ogni diavoleria tecnologica, ho usato con lei il sistema usato a scuola: letture insieme, storie avvincenti; racconti,anche quando avrei volentieri letto per i fatti miei o fatto una scorribanda sul forum.,...ma ho avuto risultato! è una lettrice accanita, mi somiglia!
Non immagini, Elvira, la mia gioia in libreria a scegliere ed acquistare per lei...
Sua sorella Vittoria di 5 anni cerca affannosamente di imitarla e finge di leggere con un libro aperto davanti. Così da alcuni giorni ho iniziato ad insegnarle un poco, e impara, tanto è il desiderio!!!
Ma tuo nipote è piccolo, mi pare...
ciao
Rosy:-P:-P

Elvira Coot
06-February-2012, 19:05
Ma tuo nipote è piccolo, mi pare...

Ha 8 mesi!

Rosy
06-February-2012, 19:29
Ha 8 mesi! NOO! troppo forte!!!!!!! ciao Rosy

Mauro
06-February-2012, 22:08
Ha 8 mesi!

Sei da denuncia al Telefono Azzurro! :shock::mrgreen:

Rosy
06-February-2012, 22:10
Sei da denuncia al Telefono Azzurro! :shock::mrgreen:

sono quasi d'accordo con Mauro!!!!!!!!!!!!
ah ah ah ah
Rosy

Elvira Coot
06-February-2012, 22:21
Io l'ho detto subito che sono una nonna democratica e che gli lascerò piena facoltà di scegliere di leggere quello che dico io! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Mauro
06-February-2012, 22:30
Io l'ho detto subito che sono una nonna democratica e che gli lascerò piena facoltà di scegliere di leggere quello che dico io! :mrgreen:

Molto giusto

E a questa età con che cosa si comincia la lettura? Con le etichette degli omogeneizzati o con le avvertenze dei pannolini? :D

Comunque per tornare seri, so che esistono dei progetti pedagogici per creare nei bambini anche così piccoli la "familiarità" con la lettura. La mia pediatra aveva un bel poster in proposito nella sua sala d'aspetto ... la prossima volta che ci vado provo a vedere se c'è ancora e se ha qualche richiamo in Rete da postare.

Sir Galahad
07-February-2012, 18:43
Io l'ho detto subito che sono una nonna democratica :mrgreen:
Nonna democratica? Perchè, esistono anche quelle monarchiche o quelle sefardite?:lol::lol::lol:

elisabetta
07-February-2012, 19:21
Come esperienza personale posso dire che i miei figli a tre anni sapevano leggere tutti e due.
Si vede che avevamo azzeccato inconsapevolmente un buon sistema pedagogico da questo punto di vista.
Però devo dire che non si sono mai trovati bene a scuola, fino alla scuola dell'obbligo e ne hanno sofferto. Avevano sviluppato abitudini e gusti diversi dalla maggior parte dei bambini

Sir Galahad
07-February-2012, 20:57
Come esperienza personale posso dire che i miei figli a tre anni sapevano leggere tutti e due.

Tre anni? Urca! :o! Lasciati dire che sono casi...singolari, perlomeno dalla mia esperienza.
Tre anni?

Mauro
07-February-2012, 21:44
Nonna democratica? Perchè, esistono anche quelle monarchiche o quelle sefardite?:lol::lol::lol:

Il problema è che ogni tanto se ne trovano di anarchiche e poi son cavoli dei genitori quando riprendono in mano la situazione. :shock:

elisabetta
07-February-2012, 21:53
Sì sÌ, proprio a tre anni.
Pensa che le maestre dell'asilo la mia bimba la chiamavano per scherzo "la supplente", perché quando erano occupate la incaricavano di leggere qualche librino agli altri bambini.
Poi hanno fatto la primina, tutti e due.

Però, come dicevo, per questa precocità hanno pagato un prezzo. Si sentivano, ed erano in realtà, diversi come gusti e sensibilità da tanti loro coetanei e non si inserivano bene nel gruppo, si sono trovati al centro di conflitti, il bullismo sempre in agguato.
Lì hanno giocato un grosso ruolo ovviamente gli insegnanti, alcuni bravi ma altri no.
Solo alle superiori e con fatica i miei figli hanno instaurato rapporti sereni con i compagni.

Claire
07-February-2012, 22:26
Sì sÌ, proprio a tre anni.
Pensa che le maestre dell'asilo la mia bimba la chiamavano per scherzo "la supplente", perché quando erano occupate la incaricavano di leggere qualche librino agli altri bambini.
Poi hanno fatto la primina, tutti e due.

Però, come dicevo, per questa precocità hanno pagato un prezzo. Si sentivano, ed erano in realtà, diversi come gusti e sensibilità da tanti loro coetanei e non si inserivano bene nel gruppo, si sono trovati al centro di conflitti, il bullismo sempre in agguato.
Lì hanno giocato un grosso ruolo ovviamente gli insegnanti, alcuni bravi ma altri no.
Solo alle superiori e con fatica i miei figli hanno instaurato rapporti sereni con i compagni.
Lo stesso è accaduto a mio figlio. Anche lui ha fatto la primina e questo per certi aspetti invece che vantaggio è stato svantaggio!