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Visualizza la versione completa : Detti popolari



Sir Galahad
25-January-2012, 20:21
Vorrei iniziare qui la serie di detti, proverbi, modi di dire e di agire della nostra Italia.

Un rimedio per far calmare la furia dele onde era quello di preparare un panino artisticamente lavorato e arricchito con rosmarino e sesamo, dedicarlo a San Giuseppe, baciarlo e gettarlo tra le onde, pronunciando la seguente preghiera :
"San Gisippuzzu cu la sciuruta parma,
l'unni di lu mari prestu carma"

Sir Galahad
25-January-2012, 20:25
Nelle famiglie di agricoltori, non si devono usare scope nuove nel mese di agosto. C'è il rischio di vedere compromesso il futuro raccolto.

Rosy
25-January-2012, 23:30
Che simpatico , questo argomento!!!!!!!!!!!!!!!! ciao buona notte...Rosy

Sir Galahad
26-January-2012, 17:53
Che simpatico , questo argomento!!!!!!!!!!!!!!!! ciao buona notte...Rosy
Si, però dopo aver spento il pc ho pensato che non avesse proprio niente a che fare con la Letteratura Classica. Ora lo sposto.
Ciao, bedda :D

Sir Galahad
26-January-2012, 18:20
Le ragazze nubili non devono mai mettersi o provare gli anelli di persone sposate perché, cosi' facendo, rischiano di rimanere zitelle.:lol:

Sir Galahad
26-January-2012, 18:22
Quando un bambino perde un dente lo si deve gettare il più lontano possibile , pronunciando la frase:

"San Nicola, San Nicola
vi dugnu lu vecchiu e mi dati lu novu".

(detto popolare di Ribera, Sicilia)

Elvira Coot
26-January-2012, 20:44
Non si appoggia un cappello sul letto: porta sfiga! :evil:

Sir Galahad
26-January-2012, 20:56
A ben condire l'insalata ci vuole un avaro per l'aceto, un giusto per il sale e uno strambo per l'olio.

Sir Galahad
26-January-2012, 20:57
A chi prende moglie gli ci vogliono due cervelli.

Sir Galahad
26-January-2012, 21:08
Una pianta che ha molti frutti non li matura tutti.

Sir Galahad
26-January-2012, 21:21
A chi prende moglie gli ci vogliono due cervelli.
Mi sorge un dubbio: questo, sarà un detto popolare oppure impopolare?:o

Sir Galahad
27-January-2012, 18:18
Dovete cucinare un pollo? Attenzione a cosa fate perchè se volete evitare guai è necessario recitare il seguente scongiuro: "La morti a tia e la saluti a cu ti mancia". Solo così, il prelibato pollo può essere gustato in tutta tranquillità (Provincia di Messina).
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Sir Galahad
27-January-2012, 18:39
Sempre dalla Sicilia:
Porta male scopare la casa di sera tardi o di notte.

zio fred
29-January-2012, 00:15
caro sir
penso che tu possa apprezzare questo cartello esposto ad un mercato che vale quanto un detto popolare..........


http://s17.postimage.org/bktg8azn3/Nuova_immagine.jpg (http://postimage.org/)
image host (http://postimage.org/)

Sir Galahad
29-January-2012, 18:09
Ah ah ah ah, zio Fred, è una foto ganzissima!!!!! Bravo!!!!
Io credo che quel fruttivendolo abbia avuto molte acquirenti, quel giorno:lol:. Cavoli, avrà avuto un bel da fare, poveretto!:lol:

Rosy
29-January-2012, 20:36
Detti popolari piemontesi.

Lo sbadiglio ha tre partiti: mangiare, bere , andare a dormire.
( in dialetto rende molto di più... significa che quando si sbadiglia o si ha fame, o sete, o sonno).

oppure:
Quando il sole il giovedì sera va a dormire col cappello in testa, pioverà prima che sia festa.

( Mio nonno contadino era una miniera!)
ciao
Rosy:-P:-P

Rosy
02-February-2012, 22:54
Oggi me ne hanno detta una carina.
Raccontavo alla bidella della scuola materna che passo la mia vita predicando a uno e all'altro, grandi e piccoli.
Talvolta sono più scriteriati i grandi... e lei mi ha detto, in genovese ( ma non lo so riferire bene):
PREDICA, BERTU,
E PREDICHI AU DESERTU.
( cioè, predica,tanto nessuno ti ascolta).

Poi, uscendo dall'asilo ero imbaccuccata come l'omino Michelin, e mi sentivo un pò buffa;
una signora mi ha detto: L'INVERNO NON HA OCCHI. ( Cioè in inverno è più importante stare caldi che essere belli!).
cioa a tutti,
Rosy

Sir Galahad
04-February-2012, 12:18
Sempre in Sicilia: era diffusa anticamente la convinzione che una donna non dovesse bere dalla "lancedda" o nel "bummuliddu" (recipienti in terra cotta), come invece potevano fare gli uomini . Si credeva, infatti, che le delicate labbra femminili avrebbero prodotto sale al solo contatto , con la conseguenza di far guastare l'acqua o il vino.

Rosy
04-February-2012, 12:34
Sempre in Sicilia: era diffusa anticamente la convinzione che una donna non dovesse bere dalla "lancedda" o nel "bummuliddu" (recipienti in terra cotta), come invece potevano fare gli uomini . Si credeva, infatti, che le delicate labbra femminili avrebbero prodotto sale al solo contatto , con la conseguenza di far guastare l'acqua o il vino. Questa è un pò...cattivella.
ciao! Rosy

Sir Galahad
04-February-2012, 13:59
Questa è un pò...cattivella.
ciao! Rosy
Beh, è un detto popolare.... A proposito, è un detto delle parti di Ribera (Agrigento)

Rosy
04-February-2012, 14:06
Beh, è un detto popolare.... A proposito, è un detto delle parti di Ribera (Agrigento) Scherzavo!
ma lo immaginavo.
Sono proprio i luoghi del nostro commissario Montalbano. ciao
Rosy

Rosy
09-February-2012, 18:32
Passo ai detti popolari siciliani.
primo, perchè adoro la Sicilia ( è risaputo!); secondo , perchè in un romanzo della Agnello Hornby che ancora mi resta da leggere, LA ZIA MARCHESA, c'è una singolare particolarità.
ogni capitolo si apre con un proverbio, o detto popolare,siciliano.
Alcuni veramente carini.
ecco il primo.( perfido)

DI LU MARI NASCì LU SALI E DI LA FIMMINA OGNI MALI. ( non c'è neppure bisogno di tradurre...)

LA LIGGI è UGUALI PRI TUTTI, CU AVI DINARI SI 'NNI FUTTI.

( anche questo mi sembra chiaro! specie di questi tempi...)
Rosy:-P:-P

Sir Galahad
09-February-2012, 18:37
A Roma:

Femmene e 'nzalate onno esse maniate
(Donne e insalate vogliono essere palpeggiate):lol: (io non c'entro,gente.... :D)

zio fred
15-April-2012, 09:17
piove, governo ladro

Secondo Alfredo Panzini (http://www.scompaginando.it/wiki/Alfredo_Panzini) (Dizionario moderno (http://www.scompaginando.it/w/index.php?title=Dizionario_moderno&action=edit&redlink=1), 1905 (http://www.scompaginando.it/wiki/1905)), la frase nacque come didascalia (http://www.scompaginando.it/wiki/Didascalia) di una vignetta (http://www.scompaginando.it/wiki/Vignetta). Nel 1861 (http://www.scompaginando.it/wiki/1861) i mazziniani (http://www.scompaginando.it/wiki/Mazzinianesimo) avevano preparato a Torino (http://www.scompaginando.it/wiki/Torino) una dimostrazione; ma il giorno fissato pioveva, e la dimostrazione non si fece. Il "Pasquino" (una rivista satirica (http://www.scompaginando.it/wiki/Satira)) pubblicò allora una vignetta (http://www.scompaginando.it/wiki/Vignetta) di Casimiro Teja (http://www.scompaginando.it/w/index.php?title=Casimiro_Teja&action=edit&redlink=1) rappresentante tre mazziniani al riparo della pioggia dirotta e ci mise sotto la legenda: "Governo ladro, piove!". L'espressione divenne poi il motto della rivista.
Popolarmente l'espressione si ripete comunemente per satireggiare l'abitudine diffusa di dare la colpa di ogni cosa al governo, talora anche come espressione di sfogo polemico.
Qualcuno fa risalire l'espressione al fatto che il Granduca di Toscana (http://www.scompaginando.it/wiki/Granduca_di_Toscana) mise la tassa sul sale. La pesa veniva effettuata sempre nei giorni di pioggia e il sale pesa di più quando è bagnato.
Secondo altri l'espressione "Piove, governo ladro!" nasce nei territori del nord Italia (http://www.scompaginando.it/wiki/Nord_Italia) (Regno Lombardo-Veneto (http://www.scompaginando.it/wiki/Lombardo-Veneto) 1815-1848) sotto occupazione Austriaca. I contadini, tassati in base al raccolto, sapevano che ad annata piovosa con presunto (dai governanti austriaci) raccolto più abbondante ci sarebbe stato un conseguente aumento delle tasse. Da qui l’uso di imprecare contro il governo quando piove.
Secondo un'altra ipotesi il detto deriva dall'antica Roma (http://www.scompaginando.it/wiki/Antica_Roma), quando i magistrati ed i soldati romani venivano pagati con grano, vino, olio ma maggiormente sale, che quindi quando veniva a piovere nei giorni di paga, questo, il sale, con l'umidità acquistava di peso e quindi ne veniva spartito meno.
Vi è infine un'ipotesi che fa risalire l'espressione alla tassa applicata alla raccolta dell'acqua piovana ai cittadini che avevano come fonte di raccolta le cisterne alimentate dalle grondaie.
Altre fonti la ricondurrebbero al tempo degli egizi, quando il governo dell'epoca aumentava le tasse nei territori che venivano sommersi dalle acque durante le esondazioni del Nilo, ricoprendo il terreno di limo il terreno era più fertile e ciò dava origine alla maggior tassazione.

(da wikipedia)

Rosy
15-April-2012, 16:01
sempre tratta da LA ZIA MARCHESA, che è una miniera!

"nun lassari lu picca pri l'assai
chi forsi l'unu e l'autru pirdirai".

Rosy:-P:-P