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Visualizza la versione completa : Gianni simoni: Noir mediterraneo di qualita'.



Rosy
25-January-2012, 18:05
GIANNI SIMONI : una bella scoperta, e pure...casuale, dato che ho vinto il suo romanzo LO SPECCHIO DEL BARBIERE, al festival del Giallo di Genova.
Ho capito subito che dovevo approfondirne la conoscenza.
Qualche notizia.

Gianni Simoni, bresciano, vive a Milano dal 1985. Entra in magistratura nel 1967, giudice istruttore a Milano e poi a Brescia dal 1974 al 1985. Si è occupato della maggior parte dei processi di sequestro di persona a scopo di estorsione e di alcuni dei processi "politici" di quegli anni, svolgendo indagini sulle cellule bresciane legate alle BR e a Prima Linea. Nel 1985 si trasferisce alla Procura Generale di Milano, tratta come pubblico ministero alcuni dei principali processi di criminalità organizzata (Wall Street, Count Down) e il processo d'appello per l'omicidio Ambrosoli. Conduce l'inchiesta sulla morte per avvelenamento di Michele Sindona nel carcere di Voghera.

Rosy
25-January-2012, 18:10
Bibliografia.

Un mattino d'ottobre.
Il caffè di Sindona. Un finanziere d'avventura, tra politica, Vaticano e Mafia.
Commissario, domani ucciderò Labruna.
Lo specchio del barbiere.
La morte al cancello.
Pesca con la mosca.

Rosy
25-January-2012, 18:13
641Ho scoperto una nuova accoppiata, per me vincente. E per caso!

Ho "vinto" questo romanzo, Lo specchio del barbiere, al Festival del giallo di Genova, rispondendo ad un quiz, naturalmente sui gialli!
Un libro,anche sconosciuto, se vinto si accetta sempre con gioia.
E la sua lettura si è rivelata piacevolissima, una scoperta.
Tanto che , essendo il terzo di una serie, penso comprerò i primi due .

L'accoppiata è composta dal commissario Miceli e da un ex giudice, Petri, che, malgrado la pensione, lo aiuta nelle indagini.
La storia si svolge a Brescia, ed in un posto idilliaco : l'isola di Montisola nel lago d'Iseo.

Anche questo , come molti altri di cui ho parlato, è un giallo "italiano"; senza scene cruente, nè delitti da brivido... Una storia tranquilla,che parte come un qualunque romanzo..poi prende quota!
I casi di cui devono occuparsi i nostri due uomini sono tre:un neonato gettato in un cassonetto; un tabaccaio finto- suicida e una donna perseguitata da un misterioso aggressore.
I casi si intrecceranno, nel procedere della vicenda, in modo imprevisto ed intrigante.

Mi sono goduta questo romanzo dalla prima all'ultima pagina.
Chi è amante, come me, di questo genere, penso lo apprezzerà sicuramente!
Rosy:-P:-P

Cecilia (Teresa)
28-January-2012, 20:45
Per gli amanti di Gianni Simoni, è in uscita per TEA il nuovo romanzo intitolato "Pesca con la mosca", la cui copertina è alquanto inquietante!

http://www.tealibri.it/copertine/PescaconlamoscaG.jpg

La trama riportata dalla casa editrice è questa:
Tavernole sul Mella, Val di Ledro, Brescia: i vertici di un macabro triangolo all’interno del quale si consuma una catena di omicidi sconcertanti, il cui solo comun denominatore pare essere l’abito talare indossato ora dai sospettati ora dalle vittime. E l’ex giudice Petri questa volta sembra finirci in mezzo proprio per caso, quando, in un tiepido pomeriggio di fine estate, durante una battuta di pesca con la mosca, s’imbatte in un macabro spettacolo: il cadavere di una giovane donna che galleggia pigramente in un’ansa del torrente nel quale sta pescando. È l’inizio di una trama sempre più intricata, in cui gli omicidi si susseguono a ritmo inquietante; in cui la soluzione un momento appare a portata di mano e subito dopo è ambigua e fuorviante; in cui le acque si confondono in continuazione e assassini e vittime paiono scambiarsi le parti in un gioco perverso. Un’indagine molto scomoda per Petri e Miceli, che, tuttavia, come sempre, non scenderanno a compromessi in nome della giustizia.

Avevo letto di lui "La morte al cancello" e vi riporto la recensione:
http://contornidinoir.blogspot.com/2011/03/gianni-simoni-la-morte-al-cancello.html

D (http://contornidinoir.blogspot.com/2011/03/gianni-simoni-la-morte-al-cancello.html)iciamo che non è propriamente il mio genere..ma mi piace alternare ogni tanto con romanzi meno..crudi e violenti leggendo anche questi più moderati.
Ho già il libro fra quelli che leggerò...e prima o poi posterò la recensione anche di questo;)

Ciao!
Cecilia

Rosy
28-January-2012, 21:00
Cara Cecilia, è stata proprio quella recensione, che ho riletto stasera, a farmi chiedere a te di prestarmelo!
Ed è stata una felice richiesta, perchè mi è piaciuto tanto. Se riesco domani dico pure la mia sul romanzo.
ciao!
Rosy

Rosy
01-February-2012, 14:46
LA MORTE AL CANCELLO
Di questo piacevolissimo romanzo noir ha già parlato ampiamente ed in modo esaustivo Cecilia nel suo blog. Come dicevo prima, sono andata a rileggerlo ed ho ben poco da aggiungere.
A differenza di Cecilia, che ama i sapori forti, è proprio il genere di romanzo che piace a me.

Innanzitutto, i personaggi principali che sono ricorrenti: il commissario Miceli ed il giudice in pensione( ma irrequieto) Petri, che riescono sempre a collaborare nelle indagini dei vari casi, e come si sa...due teste sono meglio di una!
In questo caso, due teste eccellenti! e due personaggi simpatici, attorniati, come in ogni commissariato, da figure caratteristiche.
Qui non ci sono- è un motivo che ripeto spesso- omicidi truculenti, o scene da brivido.

L'interessante, nella vicenda, è la modalità con cui i nostri due conducono le indagini; le intuizioni geniali di uno o dell'altro.....
La "morte al cancello" è quella di una ricchissima signora della Brescia-bene, trovata con il viso devastato da tre colpi di pistola, al volante del suo fuoristrada, al cancello della propria villa.
Tutto sembra perfetto nella sua vita; sembra!
I due investigatori iniziano a scoprire particolari e fatti inquietanti, che rendono la realtà ben diversa da come sembri.
In parallelo , la storia di due quasi-barboni, che parlano un simpatico dialetto bresciano, PER ME INCOMPRENSIBILE!
Aveva ragione Cecilia; peggio ancora del Camillerese! Ma forse se si leggesse a lungo, si capirebbe benissimo pure questo.
In ogni caso, simpatica parlata!

Anche i due poveracci, ad un certo punto della storia, sono trovati uccisi; grande è la sorpresa nello scoprire che tutto è collegato. Ma starà ai due investigatori scoprire il "come".

Qui sta il valore del romanzo: il guidare il lettore attraverso una vicenda intricata, in modo piacevole e scorrevole, senza incogruenze, con un ottimo stile di scrittura.
Ho preferito questo secondo romanzo di Simoni al primo (Lo specchio del barbiere); aspetto da Cecilia il prossimo!
P.S. Ho l'idea che questo autore potrebbe piacere a Baudin, conoscendone i gusti. Carlo, fai tu! ciao
Rosy
:-P:-P

Wentworth
02-February-2012, 21:22
Sto leggendo "Un mattino d'ottobre" che non è ambientato a Monte Isola come pensavo avendo fatto confusione sui titoli...
La trama gialla è un po' stiracchiata, per esempio gli investigatori capiscono incredibilmente a pagina 118 quello che non può non essere notato da subito, ma tant'è, non pretendiamo troppo! E' comunque molto piacevole, ho l'impressione che il giallo faccia più da sottofondo e che l'autore preferisca evidenziare le personalità della squadra di polizia e le loro vicende umane, certo non siamo ai livelli di Fred Vargas, ma anche qui sono tutti molto simpatici.
Promosso senza grandi entusiasmi.

Rosy
02-February-2012, 22:32
Ciao Wentworth! non conosco quel romanzo, anche se mi ripromettevo di leggerlo. A Montisola è LO SPECCHIO DEL BARBIERE. Molto piacevole, anche se di molto inferiore a LA MORTE AL CANCELLO.
Qui mi parli di "livelli di Fred Vargas" e non so cosa pensare. Perchè il genere non credo sia il mio, anche se sono sempre contenta di ascoltare altri pareri.
un caro saluto,
Rosy

Wentworth
02-February-2012, 23:01
Il paragone con Fred Vargas è solo perché in entrambi ho riscontrato che a predominare sono i caratteri della squadra di investigatori rispetto a tutto il resto. Nient'altro. Sicuramente leggerò anche gli altri due romanzi di Simoni.
Ciao Rosy!

Wentworth
05-February-2012, 23:40
Finito. Di solito mi lamento quando non c’è ironia nei gialli, qui invece devo riscontrare il contrario. Cioè la morte non lascia molti strascichi, il dramma che colpisce i famigliari delle vittime non viene narrato, qualche accenno per il principale sospettato, ma poca cosa. E qui tra l'altro di morti ce ne sono anche troppi, alcuni secondo me inutili per lo svolgimento della trama.
Però alla fine del libro ho capito che la cosa è voluta, Simoni infatti nelle Note dell’autore dice:

"Personaggi non "seriosi", che sanno anche sorridere, di fronte a una realtà nella quale il lato drammatico o tragico si accompagna spesso al grottesco o addirittura al comico. Ed è esattamente questa la dimensione in cui si sviluppano le loro storie, con l’intento di avvincere il lettore, ma anche di farlo a sua volta, in qualche caso, sorridere".

Nel mio caso c’è riuscito, quindi confermo la promozione senza più riserve.

franz1982
09-February-2012, 13:20
Ciao,
io ho appena finito COMMISSARIO DOMANI UCCIDERO' LABRUNA, e devo dire che mi ha convinto solo a metà.
Si fa leggere, anzi il romanzo di per se è velocissimo, i personaggi sono carini, però la trama, non mi ha convinto fino in fondo: un pò come se l'autore arrivato a metà sentisse l'esigenza di chiudere a tutti i costi il cerchio, e non venendone fuori ha proseguito un pò a naso, facendo morire il romanzo. Da metà del romanzo in avanti, dopo che ha esposto bene tutto il contesto nel quale si sviluppa la storia, quando il romanzo deve diventare un giallo, con il suo alone di mistero, di intrigo, a parere personale si perde verso un finale un pò buttato lì senza troppe pretese. Sicuramente è quel genere di giallo che non presenta colpi di scena a go-go, che si legge per il piacere di leggerlo, per i personaggi ecc...
Alla fine, sarà fisima personale mia, mi ritrovo a catalogare tutto anche i libri, e nel panorama italiano, preferisco altri autori: mi viene in mente Vichi come esempio...secondo me ha un qualcosa in più.
Cmq a parte questo non male, spero e credo che gli altri di Simoni siano meglio...Sicuramente proverò a leggerne altri dello stesso autore.

Saluti
Franz 1982

Rosy
09-February-2012, 14:25
Finito. Di solito mi lamento quando non c’è ironia nei gialli, qui invece devo riscontrare il contrario. Cioè la morte non lascia molti strascichi, il dramma che colpisce i famigliari delle vittime non viene narrato, qualche accenno per il principale sospettato, ma poca cosa. E qui tra l'altro di morti ce ne sono anche troppi, alcuni secondo me inutili per lo svolgimento della trama.
Però alla fine del libro ho capito che la cosa è voluta, Simoni infatti nelle Note dell’autore dice:

"Personaggi non "seriosi", che sanno anche sorridere, di fronte a una realtà nella quale il lato drammatico o tragico si accompagna spesso al grottesco o addirittura al comico. Ed è esattamente questa la dimensione in cui si sviluppano le loro storie, con l’intento di avvincere il lettore, ma anche di farlo a sua volta, in qualche caso, sorridere".

Nel mio caso c’è riuscito, quindi confermo la promozione senza più riserve. Vabbè, ho capito: un altro da mettere in lista.
ciao! Rosy

Rosy
09-February-2012, 14:26
X Franz 1982: ti rispondo stasera con calma. ciao!
Rosy

Cecilia (Teresa)
09-May-2012, 11:57
http://giotto.ibs.it/cop/copj170.asp?f=9788850227136

Mentre aspetto, fiduciosa, di leggere il libro precedente di Gianni Simoni, "Pesca con la mosca", vi preannuncio la prossima uscita per il prolifico scrittore che, in questo caso, non avrà come protagonista il duo Petri e Miceli, ma vedrà l'esordio dell'Ispettore Lucchesi.

Ecco la trama proposta dalla casa editrice TEA:
L’inverno milanese è freddo e nebbioso, e le luci dei lampioni non bastano a rischiarare le strade di periferia dove un maniaco sessuale attende nell’oscurità le sue vittime armato di un coltello. Donne sole, che prese alla sprovvista vengono violentate e poi abbandonate alla loro disperazione. In quegli stessi giorni, in un bel giardino del centro, viene trovato il corpo senza vita di un giovane; in mezzo alla fronte un foro perfetto, lasciato dal proiettile che lo ha ucciso. C’è qualche legame tra i casi di stupro e l’omicidio? E perché mai proprio l’ispettore Lucchesi, della sezione Furti e rapine del commissariato di piazza San Sepolcro, si trova coinvolto nelle indagini? Perché Andrea Lucchesi, due procedimenti disciplinari e due penali alle spalle, appena trasferito nella sede centrale da via Fatebenefratelli per colpa del suo pessimo carattere, è uno dei migliori elementi che la polizia milanese abbia mai avuto. Perché Lucchesi, arrabbiato col mondo, ma soprattutto col colore della sua pelle nera ereditata dalla madre eritrea, solitario, troppo affezionato al fumo e all’alcol, aggressivo, scontroso, è un uomo che, pur con tutte le sue debolezze, non sa scendere a compromessi e per difendere il suo ideale di giustizia non guarda in faccia nessuno. Nemmeno se, in nome di quella giustizia, deve giocarsi la carriera o, peggio, la vita…

Ciao!
Cecilia

Rosy
09-May-2012, 18:35
Eh no, io non tendo più... Ora devo ancora leggere l'ultimo, che mi hai prestato.
Così non vale.
Rosy:-P

Rosy
22-May-2012, 21:35
PESCA CON LA MOSCA.

Quanto mi piacciono i romanzi di Simoni...
Quando mi regalò il suo romanzo LO SPECCHIO DEL BARBIERE, al festival del Giallo di Genova, lo accettai con gioia- un libro è sempre un bel regalo - ma non immaginavo che mi sarei così appassionata alle sue storie!
Ho terminato il terzo- PESCA CON LA MOSCA - e non posso che confermare il mio giudizio su questo autore.

Una storia "nostrana", piacevolissima.
Brescia e dintorni ci sono descritti con profondo affetto , e le persone che si muovono in questo scenario sono diventate ormai nostre amiche: Petri, ex giudice, e Miceli, commissario di polizia, i poliziotti della squadra, la bella e valente Grazia Bruni, il medico legale Gentilini, il procuratore Martinelli..
La storia ha inizio con il ritrovamento, da parte di Petri mentre pesca nel fiume, del cadavere di una giovane donna, senza ombre, in procinto di sposarsi..
Ma forse qualche ombra c'è. Uno strano suicidio, il suo.
Mentre i due amici indagano, altri delitti si susseguono, apparentemente senza un nesso logico. L'unico nesso è lo stesso tipo di proiettile, un 7,65, che ha ucciso tutti.
Da qui si dipartirà una storia intrigante e complessa, ma niente che i nostri eroi non possano risolvere!

Veramente una gradevole storia , da leggere d'un fiato.
Un altro scrittore da annoverare tra gli autori di buon giallo all'italiana.

P.S. Gianni Simoni dev'essere un vero fan di Ed Mc Bain.
Il romanzo è dedicato a lui.
Il bandolo della storia si ricava da una frase di un romanzo di Mc Bain, "L'assassino ha lasciato la firma".
Infine, ho vinto il suo romanzo rispondendo ad un suo quiz..indovinate? su Ed Mc Bain!

Rosy:-P:-P

Cecilia (Teresa)
23-May-2012, 14:19
Grazie della tua recensione, Rosy;) Credo che con i ritmi che ho ora..forse riuscirò a leggerlo tra 10 anni!

Rosy
23-May-2012, 14:53
Grazie a te di avermelo prestato!
Non parliamo di tempi e di wish list....
Io sto leggendo i tuoi per primi, così spero di non tenerli un anno: ora ho iniziato TU sei il male, ma la vedo lunga...
Scusate l'OT.
Rosy:-P:-P

Rosy
28-August-2012, 18:26
1137Prima di scrivere, sono andata a rileggermi i vari post su questo autore, per non rischiare ripetizioni o errori.
Ho letto tra l'altro un post di Franz1982 in cui affermava di non essere entusiata di questo romanzo.
Beh , meno male che il mondo è vario, perchè io l'ho giudicato IL MIGLIORE FRA QUELLI LETTI FINORA! Tanto che intendo comprare al più presto Un mattino d'ottobre, che mi manca.

Un pò di trama, dunque.

Il commissario Miceli, prossimo alla pensione, non aveva più voglia di seccature. Così, quando quell'anonimo - Commissario domani ucciderò Labruna arrivò sulla sua scrivania, la tentazione di prenderlo come uno scherzo fu forte. Ma si sbagliava il commissario Miceli. E adesso c'è lì quel cadavere a gridarglielo in faccia. Non è che l'inizio di una serie apparentemente inarrestabile di delitti. Sì, perché dopo Labruna tocca a Lobianco, e poi a Larossa... Il serial killer dei colori scuote la città di Brescia. Miceli, affiancato dall'amico Petri, ex giudice in pensione, e da un'eccellente squadra d'investigatori, è chiamato a risolvere il caso. Ma il loro peggior nemico è il tempo, che sembra voler giocare a favore del misterioso avversario.
UN BEL GIALLO. Di casa nostra, ma che mi fa apprezzare sempre più Simoni!

Casi che possono succedere realmente; poliziotti con le loro debolezze e le loro virtù; personaggi pieni di umanità, di dubbi, di momenti sì e no; sprazzi di vita familiare...
E nello sfondo, la città di Brescia,per cui l'autore nutre un affetto che trapela da ogni riga.

La storia delle lettere anonime con l'avvertimento che si ucciderà Labruna; poi Lobianco; infine Larossa potrebbe fare pensare ad uno scherzo, per il gioco dei nomi...se non fosse poi la minaccia tragicamente attuata!
E qui i nostri eroi Commissario Miceli , e giudice in pensione Petri, devono veramente mettercela tutta, per risolvere il caso ed arrivare al serial killer nostrano! E tra uno spuntino ( piccolo , perchè sono sempre a dieta!) ed un bicchiere di buon Traminer, una scoperta, un dubbio....la vicenda scorre piacevolissima fino all'ultima pagina.

E ti fa dire: peccato che sia finito!
Veramente godibile.
Rosy

Rosy
04-December-2012, 21:07
( non riesco più a mettermi in pari con i commenti: ero convinta di averlo già scritto, questo!)

Trama:
Due famiglie unite da una forte amicizia. Ma la splendida bambina di una di queste viene improvvisamente uccisa in un incidente d'auto mentre sta giocando nel parco con la tata. E nel frattempo altre storie, altre vite si intrecciano, all'apparenza inspiegabilmente, con questa triste vicenda. Se la morte della bambina è stato solo un fatale incidente, quelle che seguono invece hanno l'odore inequivocabile dell'assassinio. Chi si nasconde dietro la calibro 22 che sconvolge la quiete della città? E perché a morire sono sempre persone legate in qualche modo alle due famiglie?

Letto pochi giorni fa; eppure scopro che non è recente.
Non è stato, nel complesso, uno dei miei preferiti, ma comunque è un giallo piacevole e di tutto rispetto.
La storia si svolge su più fronti. Infatti, dopo averci narrato l'uccisione per incidente di una bambina, l'autore inizia a descrivere la vita di alcune famiglie, che , per motivi diversi, hanno un nesso con questa morte.
Mi piace quando, in un giallo, io so chi è l'assassino, ma il poliziotto no, per cui lo...accompagno nel suo percorso alla scoperta del colpevole!
Questo è uno di quei casi.

Gianni Simoni, lo ripeto ogni volta che parlo di un suo romanzo, è stato per me una grande scoperta: mi piace il suo stile, adoro le sue storie di casa nostra, senza esagerazioni e follie, ma che potrebbero capitare ogni giorno, dovunque.

Ho messo in wish list di Natale i due suoi romanzi che non ho letto, Piazza San Sepolcro e Il ferro da stiro.
Se non arrivano, li comprerò quanto prima!
Rosy

1454

Cecilia (Teresa)
05-December-2012, 19:34
Ciao Rosy! Non prendere Piazza San Sepolcro, te lo presto io! Letto e recensito sul blog ;)

Rosy
05-December-2012, 19:40
Grazie mi piacerebbe averlo. Io lo lascio, sE non arriva accetto il tuo prestito, tanto...VERRETE A TROVARCI ,
VERO???????????
CIAO
Rosy:-P

daniela
18-December-2012, 15:12
Ho letto, grazie ai vostri suggerimenti, Lo specchio del barbiere, ambientato .... nelle vie intorno a casa mia.
E' curioso leggere un libro ambientato in casa. :mrgreen:

Segnalo solo un avvio molto (=troppo) lento, stavo quasi per arrendermi... per fortuna dopo un po' la storia ha cominciato a ingranare.

Ho trovato molto interessante e originale invece l'alternarsi delle tre indagini, mi è piaciuto molto.

Rosy
18-December-2012, 20:29
Ho letto, grazie ai vostri suggerimenti, Lo specchio del barbiere, ambientato .... nelle vie intorno a casa mia.
E' curioso leggere un libro ambientato in casa. :mrgreen:

Segnalo solo un avvio molto (=troppo) lento, stavo quasi per arrendermi... per fortuna dopo un po' la storia ha cominciato a ingranare.

Ho trovato molto interessante e originale invece l'alternarsi delle tre indagini, mi è piaciuto molto.
Ti dirò Daniela, che è per me il meno bello. Ma tutti meritano! Procedendo nei titoli, ho trovato delle vere chicche.
E sono della mia opinione, marito, vecchia madre, suocera. Presto anche figlia, penso ( sta leggendo il quarto de Giovanni, poi passerà a Simoni). ciao ciao

Rosy
09-January-2013, 22:45
Ultima avventura del duo Petri- Miceli.
Un pò di trama.

Ormai in odor di pensione, il commissario Miceli, tra una cena di commiato e le ultime consegne all'ispettrice Grazia Bruni; chiamata a succedergli, sarebbe felice di chiudere la carriera in tutta calma e serenità. L'ultima cosa che si aspetta a due settimane dal meritato riposo è che proprio il suo più caro amico, l'ex giudice Petri, gli piombi in ufficio con una rogna. Ma Petri, al contrario di Miceli, non perde occasione per inseguire il colpevole di turno, e questa volta il pretesto gli giunge davvero per caso: un ferro da stiro preso in prestito presso un elettricista, in sostituzione di quello guasto di sua moglie, sul quale spiccano alcune piccole macchioline rosse. Ruggine o sangue? Attraverso una rapida analisi della Scientifica, non è difficile avere la risposta: con quel ferro da stiro è stato colpito qualcuno, forse ucciso. Da qui prende l'avvio una complicata indagine per ricostruire a ritroso la strana storia di quel ferro da stiro e, soprattutto, dei suoi proprietari. È un caso di omicidio? Riusciranno i due a chiarire tutti gli aspetti di una vicenda intricata e dolorosa, prima che Miceli debba passare il testimone?

Ho ricevuto questo romanzo a Natale su mia richiesta: questo per dimostrare quanta voglia avessi di leggere l'ultima fatica di Simoni.
Eppure mi ha lasciato addosso un pò di delusione, pur essendo piacevole come sempre.

Mi spiego: per almeno un terzo, CALMA PIATTA.
Nel senso che non accade nulla, se non battibecchi tra coniugi per assurde gelosie, problemi di prostata dettagliatamente raccontati, passeggiate salutari ed aperitivi fra le nebbie bresciane.
Mi domandavo: ma quando comincia il giallo?
D'accordo, continuavo -che è un giallo SOFT all'italiana, ma almeno un pochino, via!
Ma niente.
Poi , quando cominciavo a disperare, è uscito dal cappello un...ferro da stiro, imprestato al nostro giudice, che reca alcune misteriose macchioline, che si rivelano poi di sangue.
E da qui parte -finalmente- una tranquilla indagine che porta a scoprire addirittura due fatti di sangue, ma in retrospettiva, quindi senza grandi emozioni.

Storie familiari dolorose , certo più vicine a noi come realtà, ma quanto lontane dai colpi di scena tremendi che ci regala, per esempio, Grangè! ( forse perchè l'ho appena letto, e mi è rimasto impresso....)

Dato che sono un fan di Gianni Simoni fin dal primo romanzo, ho maturato una convinzione ( e vedremo se il tempo mi darà ragione o torto): che l'autore abbia esaurito la sua vena con i due , Petri e Miceli- che tra l'altro è andato in pensione alla fine del romanzo.
Forse con il suo romanzo PIAZZA SANSEPOLCRO, che ha un nuovo protagonista, inizia un'altra serie. Che leggerò con piacere!
Rosy

1522

Cecilia (Teresa)
10-January-2013, 20:49
@Rosy carissima: preparati, che ne esce un altro di Simoni...."Il filosofo di Via del Bollo", che avrà come protagonista ancora l'ispettore Andrea Lucchesi, inaugurato in "Piazza San Sepolcro" :) :)
Dal 24 gennaio!

Rosy
12-January-2013, 22:03
Grazie Cecilia! Ora vedrò di procurarmi anche il primo.
Sono sempre comunque dell'idea che Simoni sia un ottimo giallista al'italiana e che non sia stimato per quanto valga! a presto
Rosy