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Visualizza la versione completa : Vietato ai maggiori! (Conte, filastrocche & Co.)



Andrea
05-December-2011, 10:04
Filastrocca impertinente,
chi sta zitto non dice niente;
chi sta fermo non cammina;
chi va lontano non s’avvicina;
chi si siede non sta ritto;
chi va storto non va dritto;
e chi non parte, in verità,
in nessun posto arriverà

Gianni Rodari

silvia77
05-December-2011, 11:26
Un po' di tempo fa scrissi un poemetto in ottave per mio figlio, che ama il genere cavalleresco...:mrgreen:

Le avventure di Silvestro, cavaliere maldestro


In un bosco fiorito a primavera
Tra folti rami e cespugli frondosi
Avanza con la sua andatura fiera
Un cavaliere tra i più valorosi.
Luccica l’elmo sul far della sera,
spada e cimiero brillano gloriosi,
ma a guardar bene sembra un po’ maldestro,
eh sì, è proprio lui, è Ser Silvestro.

Dal dì che cavalier fu nominato,
dal re in persona nel suo gran castello,
un guaio dopo l’altro ha combinato,
ma non per colpa sua, poverello!
Dalla sfortuna è un po’ perseguitato,
anche se è forte, coraggioso e bello.
Adesso, se vi piacerà ascoltare,
le sue avventure vi vogliam narrare.

Il nostro eroe fin dalla giovinezza
Tornei e giostre frequentava assai,
ma tanta era in lui la timidezza
che si bloccava e non vinceva MAI!
Eppure si allenava con destrezza
Ma in pubblico faceva solo guai.
Così il famoso bacio della dama
Toccava a un altro e lui con aria grama

Se ne tornava via solo soletto
Tra le risa degli altri cavalieri,
si nascondeva tutto dentro il letto,
e un bel pianto faceva volentieri,
poi si chiedeva con il cuore stretto,
arrabbiato e con gli occhi seri seri:
“perché il simpaticone di Merlino
non mi aiuta con qualche trucchettino?”

Pensate che una volta il nostro amico
Si innamorò di una gentil donzella
E, poiché quello era l’uso antico,
mille poesie scrisse alla sua bella,
ma lei gli preferì Ser Odorico,
un bellimbusto che la mise in sella
per portarsela presto in Allemagna
e il povero Silvestro ancor si lagna.

Un’altra volta il nostro ser Silvestro
Salvò una principessa con onore:
“Stavolta -disse- sarò pur maldestro,
ma nessuno mi ruberà il suo amore.”
E invece…con un colpo da maestro
Un altro cavalier le prese il cuore:
“Mi spiace” disse lei, “ma mi ha sedotto
nientedimeno che Ser Lancillotto…”

Povero il nostro eroe, quanta sfortuna!
Sapete poi che accadde l’altra notte?
Brillavano le stelle e anche la luna,
Vagando tra montagne, valli e grotte,
riuscì a trovare il Graal addirittura!
Ma un brutto ceffo lo suonò di botte:
Il calice, ovviamente, l’ha perduto
E a questa storia nessuno ha creduto.

Mille e millanta narrar ne potrei
Di storie strampalate, per diletto
Ma già dalle Indie fino ai Pirenei
Ridono in tanti di quel poveretto
Sapete che vi dico, amici miei?
Ritorniamo in quel placido boschetto,
là dove incominciava questa storia
con Silvestro che andava senza boria.

Un bosco un po’ speciale a dire il vero,
una fantastica selva incantata
era quella, dove in sella al destriero
Silvestro andava in cerca di una fata.
Era una fata bella per davvero,
pensò lui quando al fin l’ebbe trovata.
“Madamigella, da voi son venuto,
perché ho bisogno di un magico aiuto.

Da quando cavalier fui nominato
Ve lo dico con onestà e franchezza
Sempre assai storto tutto quanto è andato:
di tanto ruolo non sono all’altezza!
Sono impacciato, buffo e sfortunato,
per non parlare della timidezza…
Ridon di me giullari e menestrelli,
fatina mia, ne ho fin sopra i capelli!

Con le fanciulle è una disperazione,
nessuna mai del cuor m’apre le porte
Io non son Lancillotto o Guiscardone,
con questi in giro, mai sarò il più forte!
Con sortilegio o magica pozione
Vogliatemi liberar da questa sorte,
concedete anche a me gloriose imprese.”
Così parlava il cavalier cortese.

La fata, il cui nome era Sofia,
Gli rispose: “Silvestro, non temete,
non c’è bisogno di alcuna magia,
andate bene così come siete.
Volete udire l’opinione mia?
Siete leale, gentile, e sapete?
Riuscire ad apprezzar le virtù nostre
conta ben più che vincere le giostre,

volerci bene per quello che siamo
val più dell’oro, più di un premio ambito.
Perché piuttosto non ci fidanziamo?
Lo so che il mio parlar vi sembra ardito,
ma appena vi conosco e già vi amo.”
Ser Silvestro rimase sbalordito:
possibile che tutto in un momento
della fortuna così muti il vento?

E fu così che il nostro ser Silvestro
Sposò una fata bella, ma anche saggia
E se pure è rimasto un pò maldestro,
ora vedrai che più non si scoraggia;
divenne di filosofia maestro,
ed ora per il mondo gira e viaggia.
Ma soprattutto di una cosa è lieto:
della vita ha scoperto il gran segreto.

Andrea
05-December-2011, 12:43
Molto carina, complimenti!

daniela
05-December-2011, 14:57
L'anno nuovo

Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l'anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell'anno nuovo:
per il resto anche quest'anno
sarà come gli uomini lo faranno.

Rodari

daniela
05-December-2011, 14:58
Un signore di Scandicci
buttava le castagne
e mangiava i ricci.

Un suo amico di Lastra a Signa
buttava i pinoli
e mangiava la pigna.

Un suo cugino di Prato
mangiava la carta stagnola
e buttava il cioccolato.

Tanta gente non lo sa
e dunque non se ne cruccia:
la vita la butta via
e mangia soltanto la buccia.

Rodari

daniela
05-December-2011, 14:59
Filastrocca del Pallonetto,
vicolo storto, vicolo stretto,
senza cielo e senza mare,
senza canzoni da cantare...
Chi farà musica e parole
per te, Napoli senza sole?

Rodari

daniela
05-December-2011, 15:01
Filastrocca di Babbo Natale
con una slitta eccezionale,
con delle renne che volan davvero
per visitare il mondo intero,
girare il mondo e portare dei doni,
ma solamente ai bambini buoni.
Se sei monello o piagnucolone
ti arriverà solamente carbone.
Ma nella notte più bella dell'anno,
Babbo Natale e la mamma lo sanno,
che siano grandi o siano piccini,
tutti i bambini son bravi bambini.

(trovato in Internet)

daniela
05-December-2011, 15:05
L'omino di neve,
guardate che caso,
non ha più naso
e ha solo un orecchio:
in un giorno di sole
è diventato vecchio!
Chi gli ha rubato un piede?
è stato il gatto,
bestia senza tatto.
Per un chicco di grano
una gallina
gli becca una mano.
Infine, per far festa,
i bambini
gli tagliano la testa.

Rodari

daniela
05-December-2011, 15:07
Filastrocca di Natale,
la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda, la notte è nera
ma per i bimbi è primavera:
soltanto per loro, ai piedi del letto
è fiorito un alberetto.
Che strani fiori, che frutti buoni
oggi sull'albero dei doni:
bambole d'oro, treni di latta,
orsi dal pelo come d'ovatta,
e in cima, proprio sul ramo più alto,
un cavallo che spicca il salto.
Quasi lo tocco... Ma no, ho sognato,
ed ecco, adesso, mi sono destato:
nella mia casa, accanto al mio letto
non è fiorito l'alberetto.
Ci sono soltanto i fiori di gelo
sui vetri che mi nascondono il cielo.
L'albero dei poveri sul vetro è fiorito:
io lo cancello con un dito.

Rodari

daniela
05-December-2011, 15:12
Io son Dicembre che Dio vien dal cielo,
brucio davanti e dietro son gelo,
mangio capponi, capretti e agnelli
e sono il peggio dei miei fratelli.
Dell'anno porto la luce più breve,
porto la notte più buia e la neve;
ma San Nicola ammazza il maiale...
poi vien Lucia, San Tommaso e Natale.

(dal web)

Aleciccio
05-December-2011, 17:46
Il Cielo è di tutti


Qualcuno che la sa lunga
mi spieghi questo mistero:
il cielo è di tutti gli occhi
di ogni occhio è il cielo intero.

È mio, quando lo guardo.
È del vecchio, del bambino,
del re, dell'ortolano,
del poeta, dello spazzino.

Non c'è povero tanto povero
che non ne sia il padrone.
Il coniglio spaurito
ne ha quanto il leone.

Il cielo è di tutti gli occhi,
ed ogni occhio, se vuole,
si prende la luna intera,
le stelle comete, il sole.

Ogni occhio si prende ogni cosa
e non manca mai niente:
chi guarda il cielo per ultimo
non lo trova meno splendente.

Spiegatemi voi dunque,
in prosa od in versetti,
perché il cielo è uno solo
e la terra è tutta a pezzetti.


Gianni Rodari

Rosy
05-December-2011, 18:29
X SILVIA 77
MA VERAMENTE L'HAI SCRITTA TU? complimenti!
io che leggo come una pazza non saprei scrivere due versi in croce!
complimenti davvero.
ciao Rosy

elisabetta
05-December-2011, 22:56
Un porcellino andava in bicicletta
incontrò una luccioletta
e la prese per fanale.

Un vigile stradale
che stava di fazione
gli fe' contravvenzione

scrivendo sul verbale
"La legge non ammette
Per sue ragioni interne
su carri e biciclette
lucciole per lanterne"

Claire
06-December-2011, 12:16
Alla formica

Chiedo scusa alla favola antica,
se non mi piace l'avara formica.
Io sto dalla parte della cicala
che il più bel canto non vende, regala.

Gianni Rodari

Andrea
06-December-2011, 18:37
Filastrocca stracca
in meriggio big(g)io

Una briciola
di pane
si credeva
tanto un cane
Abbaiava
in ogni dove
e neppur
facea le prove!
Se ne andava
tutta tronfia
d’arroganza
bella gonfia,
si credeva
assai migliore
delle briciole
sue sore...
Quatro zampe
ed una coda,
si vedeva
assai di moda
fino al giorno
in cui - meschina! -
incontrò
una formichina
che di lei
fece un boccone
con l’amico
formicone.
La morale
della storia?
più modestia
e meno boria.
Altrimenti,
prima o poi,
saran solo
fatti tuoi...

La scrissi tempo fa per mio nipote
:oops::mrgreen:

elisabetta
06-December-2011, 20:48
Bravo, Andrea, com'è bellina!

daniela
06-December-2011, 21:37
Filastrocca stracca
in meriggio big(g)io

Una briciola
di pane
si credeva
tanto un cane
Abbaiava
in ogni dove
e neppur
facea le prove!
Se ne andava
tutta tronfia
d’arroganza
bella gonfia,
si credeva
assai migliore
delle briciole
sue sore...
Quatro zampe
ed una coda,
si vedeva
assai di moda
fino al giorno
in cui - meschina! -
incontrò
una formichina
che di lei
fece un boccone
con l’amico
formicone.
La morale
della storia?
più modestia
e meno boria.
Altrimenti,
prima o poi,
saran solo
fatti tuoi...

La scrissi tempo fa per mio nipote
:oops::mrgreen:

Complimenti, è bellissima!

silvia77
07-December-2011, 09:42
Molto carina, complimenti!

Grazie! Molto carina anche la tua...figli e nipoti ispirano!

silvia77
07-December-2011, 09:45
X SILVIA 77
MA VERAMENTE L'HAI SCRITTA TU? complimenti!
io che leggo come una pazza non saprei scrivere due versi in croce!
complimenti davvero.
ciao Rosy

Grazie Rosy, può sembrare strano, ma scrivere ottave di endecasillabi non è affatto difficile, se cominci ti viene voglia di continuare...si capisce perché i poemi in ottave sono tutti di lunghezza infinita...:D

Andrea
11-December-2011, 18:44
Grazie Elisabetta, Daniela e Silvia ;)

daniela
31-December-2011, 17:53
O anno nuovo, che vieni a cambiare
il calendario sulla parete,
ci porti sorprese dolci o amare?
Vecchie pene o novità liete?
Dodici mesi vi ho portati,
nuovi di fabbrica, ancora imballati;.
trecento e passa giorni ho qui,
per ogni domenica il suo lunedì;
controllate, per favore:
ogni giorno ha ventiquattr'ore.
Saranno tutte ore serene
se voi saprete usarle bene.
Vi porto la neve: sarà un bel gioco
se ognuno avrà la sua parte di fuoco.
Saranno una festa le quattro stagioni
se ognuno avrà la sua parte di doni.

Gianni Rodari

Andrea
06-March-2013, 11:22
Questo è quel pergolato
e questa è quell’uva
che la volpe della favola
giudicò poco matura
perché stava troppo in alto.
Fate un salto,
fatene un altro.
Se non ci arrivate
riprovate domattina,
vedrete che ogni giorno
un poco si avvicina
il dolce frutto;
l’allenamento è tutto.

Gianni Rodari

Sir Galahad
02-June-2013, 19:02
Un po' di tempo fa scrissi un poemetto in ottave per mio figlio, che ama il genere cavalleresco...:mrgreen:

Le avventure di Silvestro, cavaliere maldestro


In un bosco fiorito a primavera
Tra folti rami e cespugli frondosi
Avanza con la sua andatura fiera
Un cavaliere tra i più valorosi.
Luccica l’elmo sul far della sera,
spada e cimiero brillano gloriosi,
ma a guardar bene sembra un po’ maldestro,
eh sì, è proprio lui, è Ser Silvestro.

Dal dì che cavalier fu nominato,
dal re in persona nel suo gran castello,
un guaio dopo l’altro ha combinato,
ma non per colpa sua, poverello!
Dalla sfortuna è un po’ perseguitato,
anche se è forte, coraggioso e bello.
Adesso, se vi piacerà ascoltare,
le sue avventure vi vogliam narrare.

Il nostro eroe fin dalla giovinezza
Tornei e giostre frequentava assai,
ma tanta era in lui la timidezza
che si bloccava e non vinceva MAI!
Eppure si allenava con destrezza
Ma in pubblico faceva solo guai.
Così il famoso bacio della dama
Toccava a un altro e lui con aria grama

Se ne tornava via solo soletto
Tra le risa degli altri cavalieri,
si nascondeva tutto dentro il letto,
e un bel pianto faceva volentieri,
poi si chiedeva con il cuore stretto,
arrabbiato e con gli occhi seri seri:
“perché il simpaticone di Merlino
non mi aiuta con qualche trucchettino?”

Pensate che una volta il nostro amico
Si innamorò di una gentil donzella
E, poiché quello era l’uso antico,
mille poesie scrisse alla sua bella,
ma lei gli preferì Ser Odorico,
un bellimbusto che la mise in sella
per portarsela presto in Allemagna
e il povero Silvestro ancor si lagna.

Un’altra volta il nostro ser Silvestro
Salvò una principessa con onore:
“Stavolta -disse- sarò pur maldestro,
ma nessuno mi ruberà il suo amore.”
E invece…con un colpo da maestro
Un altro cavalier le prese il cuore:
“Mi spiace” disse lei, “ma mi ha sedotto
nientedimeno che Ser Lancillotto…”

Povero il nostro eroe, quanta sfortuna!
Sapete poi che accadde l’altra notte?
Brillavano le stelle e anche la luna,
Vagando tra montagne, valli e grotte,
riuscì a trovare il Graal addirittura!
Ma un brutto ceffo lo suonò di botte:
Il calice, ovviamente, l’ha perduto
E a questa storia nessuno ha creduto.

Mille e millanta narrar ne potrei
Di storie strampalate, per diletto
Ma già dalle Indie fino ai Pirenei
Ridono in tanti di quel poveretto
Sapete che vi dico, amici miei?
Ritorniamo in quel placido boschetto,
là dove incominciava questa storia
con Silvestro che andava senza boria.

Un bosco un po’ speciale a dire il vero,
una fantastica selva incantata
era quella, dove in sella al destriero
Silvestro andava in cerca di una fata.
Era una fata bella per davvero,
pensò lui quando al fin l’ebbe trovata.
“Madamigella, da voi son venuto,
perché ho bisogno di un magico aiuto.

Da quando cavalier fui nominato
Ve lo dico con onestà e franchezza
Sempre assai storto tutto quanto è andato:
di tanto ruolo non sono all’altezza!
Sono impacciato, buffo e sfortunato,
per non parlare della timidezza…
Ridon di me giullari e menestrelli,
fatina mia, ne ho fin sopra i capelli!

Con le fanciulle è una disperazione,
nessuna mai del cuor m’apre le porte
Io non son Lancillotto o Guiscardone,
con questi in giro, mai sarò il più forte!
Con sortilegio o magica pozione
Vogliatemi liberar da questa sorte,
concedete anche a me gloriose imprese.”
Così parlava il cavalier cortese.

La fata, il cui nome era Sofia,
Gli rispose: “Silvestro, non temete,
non c’è bisogno di alcuna magia,
andate bene così come siete.
Volete udire l’opinione mia?
Siete leale, gentile, e sapete?
Riuscire ad apprezzar le virtù nostre
conta ben più che vincere le giostre,

volerci bene per quello che siamo
val più dell’oro, più di un premio ambito.
Perché piuttosto non ci fidanziamo?
Lo so che il mio parlar vi sembra ardito,
ma appena vi conosco e già vi amo.”
Ser Silvestro rimase sbalordito:
possibile che tutto in un momento
della fortuna così muti il vento?

E fu così che il nostro ser Silvestro
Sposò una fata bella, ma anche saggia
E se pure è rimasto un pò maldestro,
ora vedrai che più non si scoraggia;
divenne di filosofia maestro,
ed ora per il mondo gira e viaggia.
Ma soprattutto di una cosa è lieto:
della vita ha scoperto il gran segreto.










Leggo solo ora questa piccolo gioiellino. Complimenti, Silvia, bravissima!!!

Rosy
02-June-2013, 22:00
X Andrea e Silvia 77: SONO ESTREMAMENTE AMMIRATA. Non aggiungo altro.
ciao!
Rosy