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Visualizza la versione completa : Il decreto "Salva Italia"



DarkCoffee
05-December-2011, 10:41
http://it.peacereporter.net/articolo/31930/Ecco+il+decreto+'salva+Italia'
(http://it.peacereporter.net/articolo/31930/Ecco+il+decreto+'salva+Italia')
Due ore di conferenza stamp precedute da un messaggio agli italiani. Mario Monti annuncia tagli alla politica, divieto di doppio stipendio per i ministri che raddoppino la propria posizione nel pubblico, e che lui stesso rinuncierà allo stipendio da presidente del Consiglio. Dopo un messaggio che parla a diverse generazioni di italiani, una squela di provvedimenti che che valgono 24 miliardi, 20 al netto della delega fiscale, con una correzione lorda di 30 mld, considerando gli interventi di spesa a favore della crescita, del sistema produttivo e del lavoro per oltre 10 miliardi.

-IVA: L'aumento dell'Iva è deliberato in 2 punti percentuali a decorrere dal primo settembre 2012, a copertura della clausola di salvaguardia e da attuare solo nel caso in cui sia necessario.


- ICI: viene anticipata l'introduzione sperimentale dell'Imu. Secondo l'ultima bozza del provvedimento, torna l'Ici anche sulla prima casa. L'imposta municipale ha un'aliquota ordinaria dello 0,76 percento, che scende allo 0,4 percento nel caso dell'abitazione principale.


- TASSA LUSSO: arriva il superbollo per le auto di potenza superiore ai 170 chilowatt; le barche sopra i 10 metri pagano una tassa di stazionamento giornaliera. Gli aerei privati sono tassati in base al peso.

- CAPITALI SCUDATI: una tantum con una aliquota dell'1,5 percento a carico dei capitali rientrati in Italia con lo scudo fiscale


-USO CONTANTI: è fissato a 1000 euro il tetto massimo per l'utilizzo del contante. La misura punta a favorire la tracciabilità dei pagamenti. Inoltre, le operazioni di pagamento delle spese delle pubbliche amministrazioni centrali e locali e dei loro enti sono disposte mediante l'utilizzo di strumenti telematici. L'eventuale opzione relativa ad un pagamento per cassa deve essere evidenziata nella disposizione di pagamento trasmessa al tesoriere o al cassiere dell'ente pagatore.

-NUOVE PENSIONI: estensione del metodo contributivo per tutti. Sarà flessibile la scelta delle pensioni nel settore privato da un'età minima di 62 anni a 70 calibrata su incentivi per chi resta e disincentivi per chi va via prima. Per le donne la fascia andrà da 62 a 70 anni, per gli uomini da 66 a 70. Le fasce entrano in vigore nel 2012 ed è prevista la convergenza tra l'età di uomini e donne nel 2018, a 66 anni. Saranno abolite le finestre di uscita. Inoltre è previsto l'aumento delle aliquote dei lavoratori autonomi ed un contributo di solidarietà per regimi speciali.
- PENSIONI ANZIANITÀ: per l'anzianità le quote di uscita previste dalla legge attualmente in vigore saranno abolite: dal 2012, dunque, per andare in pensione di anzianità si potrà uscire solo con 42 anni di contributi per gli uomini e 41 per le donne.

-ADEGUAMENTO PENSIONI: le pensioni in essere, per il 2012 e il 2013, non saranno adeguate all'inflazione. Sono fatte salve le pensioni più basse: l'indicizzazione è al 100 percento solo per le pensioni fino a 486 euro; sarà al 50 percento per quelle fino a 936 euro ed esclusa del tutto per importi di pensione superiori.

- LIBERALIZZAZIONI: arriva un insieme di liberalizzazioni per la vendita di farmaci, per i trasporti, e per gli orari degli eserciti commerciali; vengono potenziale le funzioni dell'Antitrust.

-SUPER-INPS: vengono soppressi l'Inpdap e l'Enpals e le funzioni dei due enti passano all'Inps.

- TAGLI ENTI LOCALI: confermato il taglio di 5 mld alle Regioni e agli enti locali. Le regioni a statuto ordinario pagano per 2,1 mld, a decorrere dal 2012 mentre le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano 1,035 mld. Per le Province il contributo richiesto è di 415 milioni di euro a decorrere dal 2012, per i Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti è di 1.450 milioni di euro per il 2012 e per i Comuni con popolazione superiore a 1.000 abitanti è di 1.450 milioni di euro, a decorrere dal 2013.

-TITOLI E FINANZA: arrivano nuovi interventi in materia di imposta di bollo su titoli, strumenti e prodotti finanziari.

- LAVORO: nella manovra non ci sarà nulla per ora sul mercato del lavoro. È il settore, ha spiegato il premier Mario Monti, nel quale è più necessaria la concertazione. Concertazione, ha sostenuto, che è un pò meno necessaria nella previdenza e un pò meno ancora nella politica economica.

- IMPRESE: nel pacchetto le misure per la patrimonializzazione, nuovo credito attraverso il fondo di garanzia alle pmi (piccole e medie imprese) che prevede a regime qualche decina di miliardi di euro, sostegno all'internazionalizzazione. Attraverso la deducibilità integrale dell'Irap-lavoro vengono favorite le imprese che assumono lavoratori e lavoratrici per un importo di 1,5 miliardi nel 2012, e 2 miliardi nel 2013 e nel 2014.

-EFFICIENZA ENERGETICA: vengono resi duraturi nel tempo tutti gli incentivi per le ristrutturazioni e per il risparmio energetico (bonus 55%) estendendoli alle aree colpite da calamità naturali.



(fonte adnkronos)
(fonte PeaceReporter)

daniela
05-December-2011, 12:26
“Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi. Se questi elementi non ci sono, l’operazione non può riuscire”
Enrico Berlinguer, La Questione Morale, intervista rilasciata ad Eugenio Scalfari
La Repubblica, 28 Luglio 1981

Personalmente ho un paio di riflessioni che scrivo di getto:

- avrei preferito che fossero toccati in modo più significativo i redditi alti e altissimi, anche con un "una-tantum". E fossero esonerati dai sacrifici i redditi minimi.

- avrei preferito che i privilegi dei nostri parlamentari fossero drasticamenti eliminati e i loro stipendi e pensioni fossero adeguati a quelli delle altre categorie di lavoratori (= in pensione a 67 anni, per esempio, e dopo almeno 42 anni di lavoro parlamentare) e, soprattutto, il loro numero fosse per lo meno dimezzato (che ce ne facciamo di 630 deputati e di 315 senatori? Anche la metà, sarebbero sempre troppi)


Inoltre trovo che "il lavoro" sia l'argomento più importante che dovranno affrontare e risolvere, se no si arriva al paradosso che i giovani, nel pieno delle forze e con tanta energia e voglia di fare, sono a casa disoccupati, e i genitori pieni di acciacchi e mezzi rimb.... (senza offesa, ci sono dentro anch'io) sono costretti ad andare a lavorare all'infinito. Perchè se non ci sarà una ripresa del lavoro, anche questa manovra non sarà di certo sufficiente.

Mi ha favorevolmente colpito la commozione di Elsa Fornero:
http://www.youtube.com/watch?v=jB9S0_QjOjs&feature=g-logo

annaV
05-December-2011, 15:18
Quoto in pieno quanto detto da Daniela e aggiungo solo:ma una maestra d'asilo o di scuola elementare potrà mai tenere una classe di 28/30 bambini a 67 anni e per un fiabesco stipendio di 1400 euro? Possibile che non si capisca una cosa tanto elementare? Una p... o un imbecille come il trota devono guadagnare 12000 euro al mese come consiglieri comunali, provinciali o regionali che si voglia?!!!! Ma ci vogliamo INDIGNARE seriamente?

Claire
05-December-2011, 20:11
Questo è il titolo di un articolo in forma di lettera rivolta al Presidente Monti pubblicato stamane sulla Gazzetta del Mezzogiorno. L'autore è Michele Partipilo, redattore capo del quotidiano.
Riassume efficacemente il concetto che a pagare saranno sempre i soliti: coloro che si sudano quei quattro soldi di uno stipendio, di un salario, di una magra pensione...e gli altri?:roll: Ne riporto integralmente il testo.


PRESIDENTE GRAZIE A NOME DI TUTTI NOI NEO - RICCHI


Egregio Presidente Monti,
faccio il giornalista da 26 anni e ho scoperto in questi giorni di potermi fregiare del titolo di "ricco", io che sono nato da padre operaio e da madre casalinga. La ringrazio per l'emozione, ma francamente non ne sentivo il bisogno. Guadagnando ogni anno una somma attorno ai 70mila euro sono tra coloro che più dovranno sacrificarsi per evitare il fallimento del Paese.
Sono lusingato di partecipare a questa missione, guarda caso la stessa cui siamo stati chiamati dai governi che l'hanno preceduta. Un privilegio che mi confonde.
Non vorrei apparirle ingrato, ma sento il bisogno di farle due conticini. Cominciamo col dire che quei 70.000 euro fanno giusto 5.500 euro - lordi s'intende - al mese per 13 mensilità.
Prima ne lasciavo al fisco meno di duemila, adesso ne dovrò lasciare circa 2.100, avendo lei dato agli enti locali la possibilità di aumentare le addizionali, a cominciare dall'Irpef. A questa somma vanno aggiunti gli oneri previdenziali: diciamo che mi restano in tasca 2.600 euro al mese. In tutta onestà, credevo che la ricchezza viaggiasse su altre cifre.
Tempo fa ho contratto un muto per acquistare la prima casa. Dovrò rinunciare alle detrazioni di cui godevo e dovrò anche pagare l'Ici: non si sa bene quanto, ma posso ragionevolmente stimare altri 400 euro l'anno. Pago anche le rate per l'auto comprata due anni fa dopo averne rottamata una di dieci anni. Naturalmente poiché sono ricco e non ho nessuna possibilità di evadere, pago anche tutti i ticket del mondo e le aliquote più alte delle tasse universitarie per mia figlia. I privilegi, si sa, hanno i loro costi.
Io non mi lamento, egregio Presidente, perché sono conscio del valore della missione che lei ha affidato a me e a tutti quelli nelle mie condizioni: salvare il Paese. So anche che c'é gente che è in una situazione peggiore della mia e me ne dispiaccio sinceramente. Come fare lo so già: sono nato in una famiglia avvezza ai sacrifici e a misurare ogni passo. Per prima cosa a Natale niente regali: né il golf che piaceva tanto a mia moglie, né le scarpe alla moda per mia figlia, né la settimana a sciare, che poi non è un gran danno visto che non nevica. Per il cenone risparmieremo: lo spumante aziendale e i gamberi surgelati del supermercato andranno bene lo stesso, è il calore della famiglia che conta.
Anche per tutto il prossimo anno il programma di austerity di un giornalista ricco non cambierà: nessun regalo, vacanze estive ridotte a due bagni a "Pane e Pomodoro" qui a Bari, spesa controllata e visite frequenti al discount. Per le scarpe e vestiti ci sono sempre gli outlet e i saldi e dunque si può risparmiare benissimo. Anche al cinema andremo meno, vuol dire che mi rivedrò i Dvd del "Commissario Montalbano" - ce li ho tutti sa, Presidente - e per i libri penseremo prima a quelli universitari di mia figlia. Del resto in giro c'è così poco d'interessante da leggere.
Seguendo i consigli del medico che mi rimprovera di fare poco moto, userò di più la bicicletta e meno l'auto, così darò anche il mio contributo a difendere l'ambiente: E se piove o fa freddo prenderò il bus, promettendo sin da ora di pagare sempre il biglietto: un ricco deve dare l'esempio.
Come vede ce la potremo fare anche questa volta. L'unica cosa è che non vorrei che qualcuno mi accusasse, a causa di tutte queste rinunce, che ho contribuito a far crollare i consumi facendo peggiorare la situazione: perché questo rischio c'è, vero Presidente?
Prima di lasciarla al suo ingrato compito, mi tolga solo una curiosità: ma quelli che hanno liquidazioni milionarie, quelli che in un mese di feste e coca party spendono i miei stipendi di dieci anni, quelli che girano con Suv che costano quanto una casa, quelli che mantengono villa, yacht e cinque camerieri, quelli che possiedono decine di appartamenti e hanno l'esonero dal ticket, quelli pagheranno mai? O continueranno a vivere sulle spalle di noi ricchi?
La saluto cordialmente e la ringrazio ancora per l'emozione che mi ha immeritatamente regalato.

Rosy
05-December-2011, 20:17
QUESTA LETTERA NON HA BISOGNO DI COMMENTO. Rosy

Claire
05-December-2011, 20:25
Sono pienamente d'accordo. Ciao

Tess
05-December-2011, 21:21
Quoto pienamente Daniela e Anna...per la lettera non c'è davvero altro da aggiungere.
Sono talmente amareggiata...

elisabetta
05-December-2011, 23:02
Condivido le cose dette sopra, soprattutto da Daniela.

È vero che l'equità scarseggia, che il lavoro per qualcuno che ha già dato molto diventa una condanna fino alla senilità mentre per tanti giovani continua ad essere una chimera (qui a livello personale e familiare sono molto colpita), che si chiedono sacrifici maggiori alle classi medio basse piuttosto che ai veri privilegiati. È vero che per far dimagrire la casta si può fare di più (v. per es. contributi ai partiti da eliminare).
È anche vero però che c'è una vischiosità nella nostra società, per cui ognuno cerca il suo piccolo particulare: le grandi ingiustizie si alimentano da quelle minuscole di tanti piccoli uomini feroci, o solo meschini, e viceversa. Si saprebbe difficilmente da dove cominciare. Per uno, al 99 /100 un mascalzone, che ha riportato i capitali scudati, che certo avrebbero dovuto essere colpiti ben più di quanto ha fatto Monti, quanti idraulici, medici, etc. ci sono che non fanno la fattura? Centinaia di migliaia. Tutto si tiene.

C'è chi ha detto che per risolvere un problema si dovrebbe utilizzare un pensiero diverso da quello che lo ha creato. E dunque, una rivoluzione? Uscire dal pan economismo? Dall'idolatria del mercato? Non mi farebbe paura.

Se però si resta nell'ambito del pensiero vigente i paletti per il risanamento non sono poi così ampi, forse.

Sono in una sorta di surplace mentale.

L'unica cosa che mi rallegra infinitamente è che l'imbarazzante governo precedente sia andato a casa.
In quest'ottica quanto diverse sono le lacrime della Fornero, consapevole di un compito doloroso, dalle barzellette delle passate conferenze stampa. E anche qui c'era non solo il padrone che le diceva ma anche il gregge che ci rideva.

Wentworth
05-December-2011, 23:34
L'unica cosa che mi rallegra infinitamente è che l'imbarazzante governo precedente sia andato a casa.
In quest'ottica quanto diverse sono le lacrime della Fornero, consapevole di un compito doloroso, dalle barzellette delle passate conferenze stampa. E anche qui c'era non solo il padrone che le diceva ma anche il gregge che ci rideva.

Straquoto!

Brown
06-December-2011, 16:13
Io credo che bisognerebbe acquisire la freddezza necessaria per trattare il problema, nel frattempo imparare a separare i problemi di efficienza economica dai problemi di equità. Purtroppo non sempre la gente ci riesce; il risultato di questa incapacità è dire cose banali e di scarsa rilevanza, se non addirittura false.

In questi ultimi mesi sto notando come la gente si stia concentrando, in maniera eccessiva, sulla questione dei costi della politica. Alcuni, addirittura, ritengono che i tagli alla politica siano la soluzione ai problemi di finanza pubblica. Invece dovrebbe essere chiaro, ma non lo è, che è superfluo concentrarsi troppo su questo problema (in un'ottica di efficienza economica, che ora è il vero guaio del paese) ed è stupido ritenere che i tagli alla politica siano la soluzione.

L'economia italiana produce, ogni anno, una cosa come 1500 miliardi di euro di redditi (il famigerato PIL). Nel contempo, ogni giorno, ci portiamo sulle spalle un fardello (il famoso debito pubblico) che ammonta a circa 1900 miliardi di euro. Alcuni economisti italiani hanno stimato che un programma di tagli netti alla politica dovrebbe farci risparmiare non più di 2 o 3 miliardi all'anno. Qualsiasi persona sana di mente capisce che 2 o 3 miliardi non sono nulla se confrontati con 1900 miliardi! Quindi la strada dei tagli è assurda. Con questo non voglio dire che non si debba tagliare sulla politica (anzi lo si dovrebbe fare al più presto) ma non è un problema scottante nella situazione in cui siamo.

L'altra idiozia che ho sentito dire è la famosa patrimoniale "una tantum". Amici, non si tratta di togliere dei soldi dalle tasche di qualcuno per ripagare il debito e poi abbiamo finito lì. Il debito pubblico, come mostra un'intera letteratura sul fenomeno, diventa "sostenibile" se ci si mette nelle condizioni di fare alcune cose:
- ridurre i deficit correnti e futuri (la differenza tra entrate e uscite dello stato)
- ritornare a crescere (si può dire che il nostro pil non cresca da 10 anni...)

Quindi impostare il dibattito su: sacrifici, lacrime e sangue, tassa una tantum su redditi elevati ecc ecc è sbagliato! Non c'è nessuno studio serio sulla sostenibilità del debito che accenni alla patrimoniale (anche se in Italia giornalisti, politici ma anche accademici che evidentemente sanno poco l'economia sostengono queste sciocchezze...). Negli studi ci sarebbe anche un terzo elemento (quello dei tassi d'interesse reali, ma lo lasciamo perdere perché non è una variabile facilmente controllabile).

Per la crescita economica si potrebbe parlare per ore, ma tutti quelli che sanno un po' di economia affermano che sarebbero necessarie alcune riforme serie su: scuola e istruzione, mercato del lavoro (a tal proposito leggete gli articoli in merito su lavoce.info scritti dal prof Boeri), amministrazione centrale dello stato, sussidi alla disoccupazione e incentivi alle imprese, ecc. E' in questi termini che va affrontato il dibattito sui problemi che abbiamo in Italia.

daniela
06-December-2011, 17:28
Per la crescita economica si potrebbe parlare per ore, ma tutti quelli che sanno un po' di economia affermano che sarebbero necessarie alcune riforme serie su: scuola e istruzione, mercato del lavoro (a tal proposito leggete gli articoli in merito su lavoce.info scritti dal prof Boeri), amministrazione centrale dello stato, sussidi alla disoccupazione e incentivi alle imprese, ecc. E' in questi termini che va affrontato il dibattito sui problemi che abbiamo in Italia.

Condivido perfettamente, infatti se non ci sarà crescita economica qualunque manovra sarà del tutto insufficiente, se non inutile.
Come nel caso di chi perde il lavoro, la soluzione non è la cassa integrazione, ma poter trovare un nuovo lavoro.
Questa crisi è da almeno 3 anni, se non di più, che è lampante e visibile anche a chi non si intende di economia.
Le riforme avrebbero dovuto già essere fatte, se i nostri politici avessero fatto il loro lavoro, anzichè i loro interessi.

Credo che quando si accenna al voler ridurre i costi della politica e ad un'eventuale patrimoniale, o comunque la si voglia chiamare, non si proponga assolutamente questo come una soluzione. Assolutamente no.
E' solo intollerabile che venga sprecato anche un solo euro da chi chiede sacrifici a chi già li fa.

Mauro
06-December-2011, 18:36
Io pur essendo toccato dalla riforma sul piano pensionistico continuo a ritenermi un privilegiato perché avere la possibilità di far calcoli sulla pensione vuol dire avere un lavoro e in questo momento non c'è bene più prezioso (non solo in Italia beninteso).

Fatta questa doverosa premessa mi permetto di osservare che, al di là di tutte le valutazioni fatte in questi giorni da analisti più o meno autorevoli, il discorso che non sento mai fare da nessuno è quello circa lo spaventoso buco contributivo dell'erario italiano, il che mi fa pensare che, al di là delle idee, delle ideologie e degli schieramenti, il principio fondamentale per cui il pagare le tasse è un dovere civico su cui non si transige è un argomento di cui non frega nulla a nessuno e tutti i discorsi sull'adeguamento legislativo agli altri Paesi sono fatti solo nel senso dei sacrifici imposti ai soli contribuenti già noti.

Maggiore flessibilità nel mondo del lavoro come nel resto d'Europa.
Adeguamento dei trattamenti previdenziali come nel resto d'Europa
Liberalizzazioni come nel resto d'Europa

Ma uno che fosse uno che fa presente che nel resto d'Europa le tasse si pagano e che chi non lo fa è considerato una persona socialmente deprecabile questo non l'ho mai sentito, per questo a costo di sembrare demagogico e qualunquista dirò che di tutte le chiacchiere fatte finora non mi frega nulla, tanto poi il conto lo paga sempre Pantalone.

Marmy
06-December-2011, 19:07
Non sono certo un economista e quindi diró solo banalitá ma vorrei commentare una frase dall'intervento del mio omonimo Mauro:

Ma uno che fosse uno che fa presente che nel resto d'Europa le tasse si pagano e che chi non lo fa è considerato una persona socialmente deprecabile questo non l'ho mai sentito, per questo a costo di sembrare demagogico e qualunquista dirò che di tutte le chiacchiere fatte finora non mi frega nulla, tanto poi il conto lo paga sempre Pantalone.
Io credo che a questo non arriveremo mai, vista la mentalitá tipicamente italiana del voler fare i furbi. Chi evade, chi "la scapola", chi la fa in barba alla legge é sostanzialmente un figo, invidiato. Chi si comporta civilmente un Pantalone.
Credo che l'unico modo per ridurre la pressione sui soliti ceti medio bassi di cui l'articolo, sui dipendenti come me, sia di trovare una vera legge per far pagare le tasse a tutti, con sanzioni anche penali e non con condoni risibili.
Ma questo dovrebbe anche cominciare da noi. Quanta gente sento che non chiede la fattura ad un professionista perché "altrimenti l'IVA la pago io e non lui"? Giá, ma quanti pensano che poi a fine anno "lui" paga le tasse su un imponibile da accattone e tu invece ci lasci il 50% del tuo ben piú misero stipendio? L'importante é sentirsi furbi perché hai pagato 50€ in meno un paio di volte l'anno, dimenticando che su uno stipendio da 70,000 €/anno come quello citato nell'articolo, la diminuzione di un punto percentuale delle ritenute sarebbe 700 €. E se tutti pagassero le tasse magari un punticino in meno ogni tanto ci scapperebbe, no? "Ma tanto cosa posso fare io? Una goccia nel deserto e resto l'unico a chiedere la ricevuta col risultato che sono il solo a pagare ancora di piú". Questa é la mentalitá da combattere.
O no?

Patrizia
06-December-2011, 21:46
I provvedimenti presi sono, al solito, iniqui, e a pagare sono sempre gli stessi.

Purtroppo la giustizia sociale è un'utopia.

Mauro
06-December-2011, 23:34
Io credo che a questo non arriveremo mai, vista la mentalitá tipicamente italiana del voler fare i furbi. Chi evade, chi "la scapola", chi la fa in barba alla legge é sostanzialmente un figo, invidiato. Chi si comporta civilmente un Pantalone.

Rispetto a questo discorso credo che ci sia addirittura una sorta di cieco autolesionismo indotto da anni di campagne politiche condotte al grido di "basta tasse", che hanno condotto una enorme quantità di persone a credere che sarebbero più ricche se non pagassero più tasse di alcun genere.
E la cosa sconvolgente è che, spesso, si tratta di gente che guadagna stipendi lordi che non arrivano a 40.000 €uro l'anno, quindi persone che in assenza di servizi sociali di base come la sanità che si pagano con le tasse, sarebbero ridotte in poco tempo a condizioni di degrado umano e sociale pressochè irreversibile.
Ma ormai la maggoranza degli italiani è convinta di essere in condizioni disagiate a causa delle tasse e non della mancanza di servizi degni di tal nome originata proprio dall'evasione fiscale.


E se tutti pagassero le tasse magari un punticino in meno ogni tanto ci scapperebbe, no? "Ma tanto cosa posso fare io? Una goccia nel deserto e resto l'unico a chiedere la ricevuta col risultato che sono il solo a pagare ancora di piú". Questa é la mentalitá da combattere.
O no?

Presente!
Probabilmente una buona parte dei ristoratori della zona Est di Milano usa la mia foto per giocare a freccette nel retrobottega apostrofandomi come "quello della ricevuta" ma, come dici tu giustamente, è evidente che sono uno dei pochi che non si fa comprare dal pessimo limoncello offerto a fine cena in cambio di un conto scarabocchiato e lo noto dall'aria di sufficienza con cui vengo accontentato quando chiedo lo scontrino fiscale, un aria di superiorità di chi sa che io a fine mese lascerò un terzo del mio stipendio all'erario mentre lui lascerà l'equivalente del mio stipendio di due anni a un concessionario di auto di lusso.

Patrizia
07-December-2011, 01:23
Riguardo all'evasione fiscale Mauro e Marmy hanno ragione.
Noi stessi, con la condiscendenza, la agevoliamo.

daniela
08-December-2011, 15:58
Un articolo su La Stampa di oggi:

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=1098&ID_sezione=56

Il decreto Petrolini

La manovracadabra dei bocconiani stimola alcuni punti interrogativi poco sobri, di cui mi scuso anticipatamente.

Quante lauree in originalità economica bisogna prendere per avere l’ideona di tappare i buchi dello Stato aumentando la benzina?

Perché in tutto il mondo i diritti televisivi costano miliardi, mentre in Italia le frequenze sono come i biglietti dei vip: omaggio?

A quale titolo il bar di un oratorio continua a non pagare l'Ici? Forse distribuisce cocacola santa?

Come mai neppure i bocconiani ci permetteranno di scaricare la fattura dell’idraulico, affinché noi ci si senta finalmente motivati a pretenderla?

La vecchina che va nella sede più vicina del sindacato a lamentarsi che le hanno congelato la pensione e raddoppiato l'imposta sulla casa, è al corrente che per quella sede il sindacato non paga un euro d’Ici?

L’Europa ci ha chiesto di alzare l’età pensionabile e noi lo abbiamo fatto. Però l’Europa ci ha anche chiesto di ridurre i privilegi di tutte le caste: perché non lo abbiamo fatto?

Un tetto di 5000 euro alle pensioni d’oro di politici e alti funzionari pubblici quante pensioni di piombo avrebbe permesso di salvare?

Com’è che diceva il padre di tutti i fiorelli, Ettore Petrolini?

Ecco, qui almeno ho la risposta: «Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti».

Mauro
09-December-2011, 00:45
Non ho alcuna fiducia nei professori universitari. A rischio di risultare impopolare, credo che il commento più azzeccato su questo decreto salva Italia sia stato fatto da Maroni: Che bisogno c'era di scomodare tutti i bocconiani per una manovra che avrebbe potuto fare benissimo il Ragionier Fantozzi? :lol:
Tra l'altro, se c'è una categoria che vive di privilegi da secoli è proprio quella dei professori universitari... :geek:

La domanda allora adesso la faccio io.
Se questa manovra che a quanto pare è così azzeccata da ringalluzzire le borse e raffreddare il famigerato spread è davvero così fantozziana perché Maroni che è stato ministro per tre anni e fino a un mese fa non l'ha messa in pista già alle prime avvisaglie di crisi lo scorso anno?
Anche io come Gramellini forse la risposta ce l'ho.
Un lavoro sporco ma necessario è meglio farlo fare ad altri, professori o somari non ha importanza, l'importante è potersi mettere subito dalla parte di chi critica per rifarsi il più rapidamente una verginità politica che le prossime elezioni non son poi così lontane ... :roll:

Piccola postilla: questo governo deve sempre e comunque passare al vaglio di una maggioranza parlamentare che è ancora saldamente in mano a PDL e Lega e non credo sia solo una voce di corridoio quella secondo cui l'innalzamento delle aliquote IRPEF più alte (quelle che riguardano i redditi mooolto alti) non sia stato varato per il veto posto da Mister "I ristoranti sono pieni e non si trova posto in aereo"

Claire
09-December-2011, 12:11
Un articolo su La Stampa di oggi:

Com’è che diceva il padre di tutti i fiorelli, Ettore Petrolini?

Ecco, qui almeno ho la risposta: «Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti».

E quanto aveva ragione! :(

daniela
15-December-2011, 18:22
Segnalo quest'iniziativa:

"Gentile Ministro Passera,
In qualità di cittadino che sta contribuendo al salvataggio dell'Italia, le chiedo di annullare immediatamente l'assegnazione gratuita delle frequenze della tv digitale e aprire un'asta pubblica di vendita, che frutterebbe diversi miliardi di euro alle casse dello stato...."
http://www.avaaz.org/it/no_tv_gratis/?fbav

L'assegnazione gratuita a Mediaset e Rai di nuove frequenze televisive ha suscitato le proteste di cittadini, associazioni ed imprenditori. Com'e' possibile dispensare privilegi ai monopolisti dell'informazione, in un momento in cui si chiedono sacrifici a tutti? Sono molte le inizative che cercano di far saltare il tavolo. Dalla raccolta firme di Avaaz, al ricorso alla Corte dei Conti di Assoprovider alla lettera al Ministro Passera di Altroconsumo e della Federazione dei Media Indipendenti.

http://www.radicali.it/20111215/frequenze-tv-digitale-potere-rassegna-tematica-del-15-dicembre

Elvira Coot
15-December-2011, 18:59
La manovra non mi ha stupito, perchè tanto era prevedibile come sarebbe andata.
Ma non sapevo che era già stato confermato l'acquisto del 131 bombardieri per 20 miliardi di euro .....

http://video.repubblica.it/dossier/decreto-salva-italia/ma-l-italia-in-crisi-compra-i-cacciabombardieri-da-20-miliardi/82932/81322

Sir Galahad
21-December-2011, 21:20
credo che il commento più azzeccato su questo decreto salva Italia sia stato fatto da Maroni: Che bisogno c'era di scomodare tutti i bocconiani per una manovra che avrebbe potuto fare benissimo il Ragionier Fantozzi? :lol:

Credo che queste parole siano state proferite, in Aula di Montecitorio, da Di Pietro, dell'IdV

Wentworth
21-December-2011, 22:24
A parte Di Pietro che non era al governo, io mi chiedo: perché questi che ci hanno governato fino ad oggi ancora parlano?
Perché non hanno fatto loro delle manovre decenti ed eque? Tra l'altro presenziano ancora in tutte le trasmissioni e parlano, parlano, parlano...senza provare un briciolo di vergogna per come hanno ridotto il Paese. Io invece provo repulsione, scusate.

daniela
21-December-2011, 23:43
A parte Di Pietro che non era al governo, io mi chiedo: perché questi che ci hanno governato fino ad oggi ancora parlano?
Perché non hanno fatto loro delle manovre decenti ed eque? Tra l'altro presenziano ancora in tutte le trasmissioni e parlano, parlano, parlano...senza provare un briciolo di vergogna per come hanno ridotto il Paese. Io invece provo repulsione, scusate.

Anch'io provo repulsione, e non è questione di partiti, la provo per tutti, maggioranza e opposizione.

elisabetta
22-December-2011, 01:07
È vero, si votasse oggi non saprei proprio chi scegliere!
La repulsione per la situazione generale ha sortito in me un effetto quasi autolesionistico per la stanchezza e la continua tensione che mi provoca: l'impulso al massimo impegno personale, sul lavoro e in genere nel quotidiano. Come dire, testimoniamo nel privato che non siamo tutti così.

Claire
22-December-2011, 23:22
In seguito alle accuse rivolte dal ministro Fornero agli enti previdenziali privati tra cui l'Inpgi, ieri la Gazzetta del Mezzogiorno ha risposto con una bella lettera del graffiante e coraggioso redattore-capo Michele Partipilo :) Io lo leggo sempre con vero piacere. Ecco qui il testo integrale:


CARA MINISTRA ECCO I MIEI PRIVILEGI DI GIORNALISTA


Gentile ministra, sono quel giornalista che, grazie al presidente Monti, giorni addietro scoprì di essere ricco. Ieri, per merito suo, ho appreso di essere anche privilegiato: non volevo farle mancare quindi la mia sicera riconoscenza.
Le dirò, un po' me l'aspettavo, perchè abbiamo tutti avuto modo di vedere la sua sensibilità mentre annunciava la ghigliottina sulle pensioni. La sua commozione mi ha ricordato una mia zia, massaia con la terza elementare, mentre lei ha ben altri studi e, soprattutto ben altri incarichi all'interno di banche e università. Evidentemente la purezza d'animo quando c'è non si avvale di diplomi.
Alcuni miei autorevoli colleghi, in replica alle sue dichiarazioni circa i privilegi dei giornalisti, l'hanno accusata di non conoscere ciò di cui stava parlando.
Volevo dirle che mi dissocio dalle loro affermazioni perchè credo che lei - per quanto ha scritto nel testo in corso di approvazione al Senato - abbia ben studiato la previdenza, riuscendo a scovare ogni possibile appiglio per far transitare i 50 miliardi delle Casse private dei professionisti, nei forzieri dell'Inps.
Detto ciò, cara ministra, vorrei corroborare la sua tesi circa i privilegi della categoria di cui faccio parte. Cominciamo col dire che non graviamo in nessun modo sullo Stato. Pensioni e servizi erogati dall'Inpgi(Istituto di previdenza dei giornalisti) sono frutto dei cospicui contributi versati. Pensi che anche indennità di disoccupazione e cassa integrazione gravano sulle casse dell'Istituto. In proposito la prego di perdonare l'insolenza dei colleghi Siddi (segretario del sindacato) e Camporese ( Presidente dell'Inpgi) che le ricordavano come, proprio qualche mese fa, il contributo versato dagli editori sia stato ulteriormente aumentato per garantire ai giornalisti le pensioni dei prossimi 50 anni. Tutto questo, è innegabile, significa un certo grado di libertà che, in questi tempi di pesanti condizionamenti economici - me ne rendo conto - è davvero un privilegio intollerabile.
Tra gli altri favori di cui godo mi piace ricordare il lavoro senza orario che svolgo e la gioia di essere in redazione anche di domenica, a Santo Stefano, a Capodanno e in tutte le feste comandate. Più privilegiati di me, impiegato nella carta stampata, sono i colleghi di tv, agenzie e siti Web, che lavorano anche a Natale, Pasqua e Ferragosto. Sapesse che gioia per le nostre famiglie quando abbandoniamo pranzi e cenoni per correre in redazione.
Da 25 anni cara ministra torno a casa all'una(di notte), tanto che mi chiedevo quando scatta la qualificazione di "lavoro usurante". Ma, sono conscio anche di questo, ho il privilegio raro di rientrare quando la città dorme e non ci sono auto per strada. Niente traffico, niente code e pazienza se pranzo e ceno solo come un cane.
Visto che siamo a Natale, sia magnanima e perdoni anche quell'altro insolente del presidente nazionale del mio Ordine, Iacopino, che l'ha contestata sulla contiguità dei giornalisti con la politica. Lei ha ragione, esimia ministra, senza la nostra contiguità con la politica il governo di cui lei fa parte non sarebbe mai nato. Per mesi abbiamo picchiato sulle nostre grancasse per chiedere l'uscita di scena di Berlusconi e compagni. Abbiamo raccontato con dovizia di particolari ogni gaffe, ogni avventura sessuale, ogni conflitto d'interessi di Silvio da Arcore. Abbiamo invece taciuto sulle affinità elettive del nuovo governo. Così come abbiamo taciuto sull'insolita velocità con cui il presidente Monti è meritoriamente portato agli onori degli scranni di Palazzo Madama. Lei, cara ministra, ha colto nel segno: siamo contigui alla politica.
Da ultimo vorrei ringraziarla per la lezione di stile che ci ha dato ieri. Noi l'abbiamo invitata alla celebrazione del centenario del primo contratto di lavoro dei giornalisti e lei ci ha ricordato i nostri vizi. Memento homo: quia pulvis es et in pulverum reventeris("Uomo ricorda: sei polvere e polvere tornerai") ricorda la Bibbia e lei, come una nuova voce celeste, ha voluto fare lo stesso, castigando così per contrappasso quel brutto vizio di noi giornalisti che a Berlusconi che parlava di governo chiedevamo delle Olgettine.
Non voglio sottrarle altro tempo, cara ministra, le auguro buon Natale e mi aspetto che a breve, dopo avermi fatto scoprire ricco e privilegiato, il suo governo mi mostri un'altra delle mie qualità nascoste.
:mrgreen:


21 dicembre 2011

elisabetta
23-December-2011, 15:06
Mah, non so. È chiaro che ogni categoria chiamata ad un sacrificio mette in luce, più che i vantaggi, gli svantaggi della propria condizione e li vede come esclusivi della categoria stessa.

Per es. gli orari infelici non sono esclusivi dei giornalisti. Chi fa i turni, una settimana 6,00-14,00, una 14,00-22,00 ed una 22,00-6.00, non credo che goda molto.
Un mio amico oculista in un ospedale della provincia per lungo tempo partiva da casa a bimbe ancora addormentate e tornava la sera che le figlie già dormivano.

Anche l'equazione giornalista = oppositore di Berlusconi ma anche più in generale = paladino della libertà sarebbe tutta da verificare. Tanto per dirne una il "metodo Boffo" chi lo ha praticato?