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Rosy
03-December-2011, 21:50
Bussano.
Chi sarà?
Nascondo la polvere della mia solitudine
sotto il tappeto,
aggiusto il mio sorriso,
...ed apro.

Maram al-Masri ( nata nel 1962 a Lattakia -Siria),

Rosy
03-December-2011, 21:52
SOLITUDINE
Solitudine, se vivere devo con te,
sia almeno lontano dal mucchio confuso
delle case buie; con me vieni in alto,
dove la natura si svela, e la valle,
il fiorito pendio, la piena cristallina
del fiume appaiono in miniatura;
veglia con me, dove i rami fanno dimore,
e il cervo veloce, balzando, fuga
dal calice del fiore l'ape selvaggia.
Qui sarei felice anche con te. Ma la dolce
conversazione d'una mente innocente, quando le parole
sono immagini di pensieri squisiti, è il piacere
dell'animo mio. E' quasi come un dio l'uomo
quando con uno spirito affine abita in te.

John Keats, Londra 1795-1821

elisabetta
03-December-2011, 22:09
Francesco Petrarca



Solo et pensoso i più deserti campi
Vo mesurando a passi tardi e lenti,
E gli occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio human l’arena stampi.

Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger de le genti,
perché negli atti d’alegrezza spenti
di fuor si legge com’io dentro avampi:

sì ch’io mi credo omai che monti et piagge
et fiumi et selve sappian di che tempre
sia la mia vita, ch’è celata altrui.

Ma pur sí aspre vie né sí selvagge
cercar non so ch’Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co’llui.

Claire
03-December-2011, 22:46
Bussano.
Chi sarà?
Nascondo la polvere della mia solitudine
sotto il tappeto,
aggiusto il mio sorriso,
...ed apro.

Maram al-Masri ( nata nel 1962 a Lattakia -Siria),

Rosy, questa breve poesia è una vera perla!
ciao

Claire
03-December-2011, 22:48
La solitudine è come la pioggia.
Si alza dal mare verso sera;
dalle pianure lontane, distanti,
sale verso il cielo a cui da sempre appartiene.
E proprio dal cielo ricade sulla città.
Piove quaggiù nelle ore crepuscolari,
allorché tutti i vicoli si volgono verso il mattino
e i corpi, che nulla hanno trovato,
delusi e affranti si lasciano l’un l’altro;
e persone che si odiano a vicenda
sono costrette a dormire insieme in un letto unico:
è allora che la solitudine scorre insieme ai fiumi.

RAINER MARIA RILKE

daniela
03-December-2011, 22:52
Solitudine
Ha una sua solitudine lo spazio,
solitudine il mare
e solitudine la morte - eppure
tutte queste son folla
in confronto a quel punto più profondo,
segretezza polare,
che è un’anima al cospetto di se stessa:
infinità finita.

Emily Dickinson

elisabetta
03-December-2011, 23:06
Com'è bella anche questa!

daniela
03-December-2011, 23:09
IO NON HO MANI

Io non ho mani
che mi accarezzino il volto,
(duro è l'ufficio di queste parole
che non conoscono amori)
non so le dolcezze
dei vostri abbandoni:
ho dovuto essere custode
della vostra solitudine:
sono salvatore di ore perdute.

David Maria Turoldo

Tregenda
04-December-2011, 17:18
Molto in tema anche con il meteo ferrarese...


NELLA NEBBIA

Strano, vagare nella nebbia!
E’ solo ogni cespuglio ed ogni pietra,
né gli alberi si scorgono tra loro,
ognuno è solo.

Pieno di amici mi appariva il mondo
quando era la mia vita ancora chiara;
adesso che la nebbia cala
non ne vedo più alcuno.

Saggio non è nessuno
che non conosca il buio
che lieve ed implacabile
lo separa da tutti.

Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è solitudine.
Nessun essere conosce l’altro
ognuno è solo.

Herman Hesse

daniela
04-December-2011, 19:42
Solitudine


Solitudine, io ti ho sempre a portata di mano.

Ti tengo e non ti presto. Non ti scopro, né ti svelo

per non dividerti con altri o farti riconoscere da alcuno,

quando sei nella mia vita.

Io voglio che tu resti solo mia perché mi servi per leggere

quel che dentro la mia anima si smuove.

Parlami sempre, non rimanere nodo scuro alla gola.

Sussurrami e fammi trasformare in eco quel che tu mi mandi,

per non restare sola, in solitudine.

Quando te ne vai, lasciami luce, e fai che, per gli altri,

io ritrovi nuovo e più forte amore.


Gabriella Cantoni Bravi

Tregenda
04-December-2011, 21:32
IL PASSERO SOLITARIO

D'in su la vetta della torre antica,
Passero solitario, alla campagna
Cantando vai finché non more il giorno;
Ed erra l'armonia per questa valle.
Primavera dintorno
Brilla nell'aria, e per li campi esulta,
Sì ch'a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
Gli altri augelli contenti, a gara insieme
Per lo libero ciel fan mille giri,
Pur festeggiando il lor tempo migliore:
Tu pensoso in disparte il tutto miri;
Non compagni, non voli,
Non ti cal d'allegria, schivi gli spassi;
Canti, e così trapassi
Dell'anno e di tua vita il più bel fiore.
Oimè, quanto somiglia
Al tuo costume il mio! Sollazzo e riso,
Della novella età dolce famiglia,
E te german di giovinezza, amore,
Sospiro acerbo de' provetti giorni,
Non curo, io non so come; anzi da loro
Quasi fuggo lontano;
Quasi romito, e strano
Al mio loco natio,
Passo del viver mio la primavera.
Questo giorno ch'omai cede alla sera,
Festeggiar si costuma al nostro borgo.
Odi per lo sereno un suon di squilla,
Odi spesso un tonar di ferree canne,
Che rimbomba lontan di villa in villa.
Tutta vestita a festa
La gioventù del loco
Lascia le case, e per le vie si spande;
E mira ed è mirata, e in cor s'allegra.
Io solitario in questa
Rimota parte alla campagna uscendo,
Ogni diletto e gioco
Indugio in altro tempo: e intanto il guardo
Steso nell'aria aprica
Mi fere il Sol che tra lontani monti,
Dopo il giorno sereno,
Cadendo si dilegua, e par che dica
Che la beata gioventù vien meno.
Tu, solingo augellin, venuto a sera
Del viver che daranno a te le stelle,
Certo del tuo costume
Non ti dorrai; che di natura è frutto
Ogni vostra vaghezza.
A me, se di vecchiezza
La detestata soglia
Evitar non impetro,
Quando muti questi occhi all'altrui core,
E lor fia vòto il mondo, e il dì futuro
Del dì presente più noioso e tetro,
Che parrà di tal voglia?
Che di quest'anni miei? che di me stesso?
Ahi pentirommi, e spesso,
Ma sconsolato, volgerommi indietro.

Giacomo Leopardi

Tregenda
04-December-2011, 21:38
Ma questa è quella che preferisco in assoluto, Edgar Allan Poe.

SOLO

Fanciullo, io già non ero
come gli altri erano, nè vedevo
come gli altri vedevano. Mai
derivai da una comune fonte
le mie passioni - nè mai,
da quella stessa, i miei aspri affanni.
Nè il tripudio al mio cuore
io ridestavo in accordo con altri.
Tutto quello che amai, io l'amai da solo.
Allora - in quell'età - nell'alba
d'una procellosa vita - fu derivato
da ogni più oscuro abisso di bene e male
il mistero che ancora m'avvince -
dai torrenti e dalle sorgenti -
dalla rossa roccia dei monti -
dal sole che d'intorno mi ruotava
nelle sue dorate tinte autunnali -
dal celeste baleno
che daccanto mi guizzava -
dal tuono e dalla tempesta -
e dalla nuvola che forma assumeva
(mentre era azzurro tutto l' altro cielo)
d'un demone alla mia vista -

Rosy
04-December-2011, 23:02
Non sei
nella mia vita
al mio fianco
non mangi alla mia tavola
ne' ridi ne' canti
ne' vivi per me.

Siamo estranei
tu
e me stessa
e la mia casa.

Sei un estraneo
un ospite
che non cerca che non vuole
piu' che un letto
a volte.
Che ci posso fare
se non cedertelo.

Ma io vivo da sola.
Idea Vilarino

dolores
06-December-2011, 09:30
I due orfani - Giovanni Pascoli

Fratello, ti do noia ora, se parlo?»
«Parla: non posso prender sonno». «Io sento
rodere, appena…» «Sarà forse un tarlo…»
«Fratello, l’hai sentito ora un lamento
lungo, nel buio?» «Sarà forse un cane…»
«C’è gente all’uscio…» «Sarà forse il vento…»
«Odo due voci piane piane piane…»
«Forse è la pioggia che vien giù bel bello».
«Senti quei tocchi?» «Sono le campane».
«Suonano a morto? suonano a martello?»
«Forse…» «Ho paura…» «Anch’io».
«Credo che tuoni:
come faremo?» «Non lo so, fratello:
stammi vicino: stiamo in pace: buoni».
«Io parlo ancora, se tu sei contento.
Ricordi, quando per la serratura
veniva lume?» «Ed ora il lume è spento».
«Anche a que’ tempi noi s’aveva paura:
sì, ma non tanta». «Or nulla ci conforta,
e siamo soli nella notte oscura».
«Essa era là, di là di quella porta;
e se n’udiva un mormorìo fugace,
di quando in quando».
«Ed or la mamma è morta».
«Ricordi? Allora non si stava in pace
tanto, tra noi…» «Noi siamo ora più buoni…»
«ora che non c’è più chi si compiace
di noi…» «che non c’è più chi ci perdoni».

(Dai Primi poemetti)

Rosy
09-December-2011, 17:27
Io non ho bisogno
che di te, solitudine;
alta,
solenne, immortale,
dove piú nulla è sogno.
In questo deserto
attendo
l'implacabile
venuta d'un'acqua viva
perché mi faccia a me certo.
Se
trionfa il sole
o la luna impassibile
il loro lume fluisce
come vuole
nel mio cuore.
E godo la terra
bruna, e l'indistruttibile
certezza
delle sue cose
già nel mio cuore si serra:
e intendo che vita
è questa,
e profondissima
luce irraggio sotto i cieli
colmi di pietà
infinita.
Carlo Betocchi

daniela
15-January-2012, 18:12
Senza di te tornavo, come ebbro,
non più capace d’esser solo, a sera
quando le stanche nuvole dileguano
nel buio incerto.
Mille volte son stato così solo
dacché son vivo, e mille uguali sere
m’hanno oscurato agli occhi l’erba, i monti
le campagne, le nuvole.
Solo nel giorno, e poi dentro il silenzio
della fatale sera. Ed ora, ebbro,
torno senza di te, e al mio fianco
c’è solo l’ombra.
E mi sarai lontano mille volte,
e poi, per sempre. Io non so frenare
quest’angoscia che monta dentro al seno;
essere solo.

Pier Paolo Pasolini

Rosy
15-January-2012, 19:40
Rinviamo continuamente l’istante
in cui non ci incontreremo in nessun luogo.
Nel frattempo ridiamo molte volte
di tante cose della nostra vita,
e a volte piangiamo soli, di nascosto,
per ciò che non ritornerà mai più.

Titos Patrikios

:-P:-P

Rosy
15-January-2012, 19:41
Non sono io
sono colui che cammina accanto a me
senza che io lo veda,
che, a volte, sto per vedere,
e che, a volte, dimentico.
Colui che tace, sereno, quando parlo,
colui che perdona, dolce, quando odio,
colui che passeggia là dove non sono,
colui che resterà qui quando morirò.

Juan Ramon Jimenez

:-P:-P

Aleciccio
16-January-2012, 09:04
Solitudine

Ho le braccia dolenti e illanguidite
per un'insulsa brama di avvinghiare
qualche cosa di vivo, che io senta
più piccolo di me. Vorrei rapire
d'un balzo e poi portarmi via, correndo,
un mio fardello, quando si fa sera;
avventarmi nel buio per difenderlo,
come si lancia il mare sugli scogli;
lottar per lui, finché non rimanesse
un brivido di vita; poi, cadere
nella più fonda notte, sulla strada,
sotto un tumido cielo inargentato
di luna e di betulle; ripiegarmi
su quella vita che mi stringo al petto -
e addormentarla - e anch'io dormire, infine...
No: sono sola. Sola mi rannicchio
sopra il mio magro corpo. Non m'accorgo
che, invece di una fronte indolenzita,
io sto baciando come una demente
la pelle tesa delle mie ginocchia.

Antonia Pozzi

Aleciccio
16-January-2012, 09:08
L'altra solitudine

Esistono molte solitudini intersecate - dice - sopra e sotto
ed altre in mezzo;
diverse o simili, ineluttabili, imposte
o come scelte, come libere - intersecate sempre.
Ma nel profondo, in centro, esiste l'unica solitudine - dice;
una città sorda, quasi sferica, senza alcuna
insegna luminosa colorata, senza negozi, motociclette,
con una luce bianca, vuota, caliginosa, interrotta
da bagliori di segnali sconosciuti.
In questa città
da anni dimorano i poeti.
Camminano senza far rumore, con le mani conserte,
ricordano vagamente fatti dimenticati, parole, paesaggi,
questi consolatori del mondo, i sempre sconsolati, braccati
dai cani, dagli uomini, dalle tarme, dai topi, dalle stelle,
inseguiti dalle loro stesse parole, dette o non dette.

Ghiannis Ritsos

Rosy
05-February-2012, 21:06
L'uomo solo - che è stato in prigione - ritorna in
prigione
ogni volta che morde in un pezzo di pane.
In prigione sognava le lepri che fuggono
sul terriccio invernale. Nella nebbia d'inverno
l'uomo vive tra muri di strade, bevendo
acqua fredda e mordendo in un pezzo di pane.
Uno crede che dopo rinasca la vita,
che il respiro si calmi, che ritorni l'inverno
con l'odore del vino nelle calda osteria,
e il buon fuoco, la stalla, e le cene. Uno crede,
fin che è dentro uno crede. Si esce fuori una sera,
e le lepri le han prese e le mangiano al caldo
gli altri, allegri. Bisogna guardali dai vetri.
L'uomo solo osa entrare per bere un bicchiere
quando proprio si gela, e contempla il suo vino :
il colore fumoso, il sapore pesante.
Morde il pezzo di pane, che sapeva di lepre
in prigione, ma adesso non sa più di pane
né di nulla. E anche il vino non sa che di nebbia.
L'uomo solo ripensa a quei campi, contento
di saperli già arati. Nella sala deserta
sottovoce si prova a cantare. Rivede
lungo l'argine il ciuffo di rovi spogliati
che in agosto fu verde. Dà un fischio alla cagna.
E compare la lepre e non hanno più freddo

Cesare Pavese
:-P:-P

Aleciccio
10-May-2012, 16:41
Solitudine

Ha una sua solitudine lo spazio,
solitudine il mare
e solitudine la morte - eppure
tutte queste son folla
in confronto a quel punto più profondo,
segretezza polare,
che è un’anima al cospetto di se stessa:
infinità finita.

Emily Dickinson

daniela
10-May-2012, 21:59
Solitudine

Ora è la Solitudine che giunge la notte
Al posto del sonno, e siede accanto al mio letto.
Come un bambino stanco rimango distesa
E attendo il suo passo,
la guardo spegnere dolcemente la luce.
Sedere immobile, neanche a voltarsi a sinistra
O a destra, ed esausta, esausta chinare il capo.
Anche lei è vecchia. Anche lei ha combattuto la battaglia.
Così, è incoronata d’alloro.
Attraverso il buio mesto la lenta marea rifluente
Si spezza sull’arida riva, insoddisfatta.
Monta uno strano vento, poi il silenzio.
Sono pronta a volgermi alla Solitudine,
a prenderle la mano, aggrapparmi a lei,
aspettando, fino a che la terra brulla
si sarà riempita
con la tremenda monotonia della pioggia.

Katherine Mansfield

Rosy
06-June-2012, 13:39
Solitudine
Io sono solo
Il fiume è grande e canta
Chi c'è di là?
Pesto gramigne bruciacchiate.

Tutte le ore sono uguali
Per chi cammina
Senza perché
Presso l'acqua che canta.

Non una barca
Solca i flutti grigi
Che come giganti placati
Passano davanti ai miei occhi
Cantando.

Nessuno.
(Attilio Bertolucci (http://www.poetare.it/autori.html#Bertolucci))

Andrea
25-September-2012, 11:48
Uno+uno=uno


Da solo
uno può ma non molto
da solo uno beve
e da solo uno canta
da solo uno
se crede deve pregare.
In due
si grida meglio
con zelo di larve
con gesti di gomma
su letti di bronzo
prima e dopo il saccheggio.


La somma
dei due vuoti ci somiglia.




Nelo Risi

Rosy
25-September-2012, 14:03
Uno+uno=uno


Da solo
uno può ma non molto
da solo uno beve
e da solo uno canta
da solo uno
se crede deve pregare.
In due
si grida meglio
con zelo di larve
con gesti di gomma
su letti di bronzo
prima e dopo il saccheggio.


La somma
dei due vuoti ci somiglia.




Nelo Risi SPLENDIDA! Andrea, le tue scelte non mi deludono mai.
ciao! Rosy

Andrea
26-September-2012, 12:22
Uno è lieto di essere utile

:D

Andrea
26-September-2012, 18:24
Lasciami venire con te
Lo so che ognuno di noi corre da solo all’amore,
da solo alla fede e alla morte.
Io lo so. Io l’ho provato. Questo non aiuta.
Lasciami venire con te.

Ghiannis Ritsos

Rosy
19-October-2012, 22:20
Adesso che il tempo sembra tutto mio
e nessuno mi chiama per il pranzo e per la cena,
adesso che posso rimanere a guardare
come si scioglie una nuvola e come si scolora,
come cammina un gatto per il tetto
nel lusso immenso di una esplorazione, adesso
che ogni giorno mi aspetta
la sconfinata lunghezza di una notte
dove non c’è richiamo e non c’è più ragione
di spogliarsi in fretta per riposare dentro
l’accecante dolcezza di un corpo che mi aspetta,
adesso che il mattino non ha mai principio
e silenzioso mi lascia ai miei progetti
a tutte le cadenze della voce, adesso
vorrei improvvisamente la prigione.

Patrizia Cavalli

Elvira Coot
20-October-2012, 09:26
Adesso che il tempo sembra tutto mio
e nessuno mi chiama per il pranzo e per la cena,
adesso che posso rimanere a guardare
come si scioglie una nuvola e come si scolora,
come cammina un gatto per il tetto
nel lusso immenso di una esplorazione, adesso
che ogni giorno mi aspetta
la sconfinata lunghezza di una notte
dove non c’è richiamo e non c’è più ragione
di spogliarsi in fretta per riposare dentro
l’accecante dolcezza di un corpo che mi aspetta,
adesso che il mattino non ha mai principio
e silenzioso mi lascia ai miei progetti
a tutte le cadenze della voce, adesso
vorrei improvvisamente la prigione.

Patrizia Cavalli

Accidenti, Rosy! Questa mi fa venire un groppo in gola! :(

Rosy
20-October-2012, 20:41
Anche a me. Ed anche i brividi.
Esprime veramente il gelo della solitudine, quando si è provato il calore dell'essere in due.
Ciao!

Andrea
29-October-2012, 14:27
Pena

In una vaga disperazione il vento
si dibatteva disumanamente.
Gocce di sangue annerendosi
si gemmavano sulle labbra d'ardesia.
E uscì, a isolarsi nella notte,
vedova la luna.

Vladimir Majakovskij

Rosy
31-October-2012, 21:57
Se mi stai cercando
mi troverai oltre il regno del nulla.
Dietro il regno del nulla c’è un luogo
dove nelle vene dell’aria scorrono i soffici semi piumosi
che annunciano al più lontano cespuglio il momento della fioritura.
Sulla sabbia puoi vedere le lievi impronte del cavaliere
che è salito di primo mattino sulla collina del sacrificio rossa di anemoni.
Dietro il nulla l’ombrello dei desideri si apre
e da lì esce il canto della pioggia
quando il vento della sete arriva dalle foglie fino alle radici.
Qui si è soli
e in questa solitudine l’ombra di un olmo si prolunga nell’eternità.
“Se mi vieni a trovare
Vieni lentamente e con gentilezza per non spezzare la fragile porcellana
Della mia solitudine.” *
Sohrab Sepehri ( POETA PERSIANO)

(*) sulla sua tomba a Meshed, Kashan

Rosy
26-November-2012, 19:39
Addio,
dimentica
e perdona.
E brucia le lettere,
come un ponte.
E che sia il tuo viaggio
coraggioso,
che sia dritto
e semplice.
E che ci sia nell’oscurità
a brillare per te
un filo di stelle argentato,
che ci sia la speranza
di scaldare le mani
vicino al tuo fuoco.
Che ci siano tormente,
nevi, piogge
e lo scoppiettio furioso della fiamma,
e che tu abbia in futuro
più fortuna di me.
E che possa esserci una possente e splendida
battaglia
che risuona nel tuo petto.
Sono felice
per quelli che forse
sono
in viaggio con te.

Iosif Brodskij
( non so se sia giusto o meno, ma questa poesia mi fa pensare alla solitudine- dopo un addio).
Rosy

annaV
26-November-2012, 20:01
Adieu (Et Tâche D'Etre Heureux)

Adieu
Et tâche d'être heureux
J'ai perdu du temps
On est tellement bête
A vouloir cacher
Tous nos sentiments
Voilà que tu pars
Je te demande pardon
J'aurais dû te dire
Depuis si longtemps
Que je t'aimais tant
Va Maintenant va t'en
J'apprendrai sans toi
A aimer le vent
L'air frais de la nuit
J'apprendrai sans toi
Avec les chenilles
Et les papillons
A tromper l'ennui
Ne traîne pas, adieu
Et tâche d'être heureux
(extrait de l'album : Le Petit Prince - L'Intégrale (http://musique.ados.fr/Le-Petit-Prince/Le-Petit-Prince-L-Integrale-alb7842.html))
Addio e cerca di essere felice
Ho perso tempo
Si è talmente stupidi
a voler cancellare
i nostri sentimenti.
Ecco, tu parti e
io ti chiedo perdono
Avrei dovuto dirtelo
da tanto
che ti amavo moltissimo.
Vai adesso, vattene
imparerò senza te
ad amare il vento
l'aria fresca della notte
Imparerò con li bruchi e le farfalle
a ingannare la noia.
Non indugiare, addio e cerca di essere felice.
(Dal musical Le petit prince di Riccardo Cocciante )

Rosy
26-November-2012, 20:57
SEMPLICEMENTE MERAVIGLIOSA! grazie di questo piccolo gioiello, Anna! Me la trasferisco subito nella cartella delle "chicche".
Ciao Rosy

Rosy
29-November-2012, 22:30
NON TI PERDERO' PER SEMPRE



Non ti perderò per sempre,
avrò per te, lo sai, un dolore calmo,
un abbraccio inconsueto, un sogno
mai concluso.

Non ti cercherò tra le ombre,
mi stupirò, semmai, del tuo
silenzio, quando un’eco smarrita
di memoria riporterà quel tuo
gioco di labbra.

Io resto. Sulle colline il grano già
matura, ruba luce al tramonto,
chino il capo, alle mie spalle gocciola
un respiro.

Mi volto, quasi a cercare la tua assenza,
vedo quel vento smuovere le spighe,
spingo avanti il mio passo e dentro il petto
tintinna il suono
della tua cavigliera.

Umberto CROCETTI

Rosy
10-December-2012, 19:01
DOVE...


In quali tenebre t’avvolgi?
non parlo con te, non mi ascolti parlare,
non ti respiro, non ti vedo, mi forgiano
le martellate della tua assenza,
sempre ti amerò, sempre
i miei versi dolenti di te
dirò in solitudine, come se tu fossi
frutta tenuta in segreto,
cieca sotto la gonna
di una bimba sperduta nella sua memoria,
in fuga,
triste del suo rossore
Juan Gelman

Andrea
01-February-2013, 13:00
Gli altri sono troppi, per me.
Ho un cuore eremita. Sono
impastata di silenzio e di vento.
Sono antica.
Mi pento ogni volta che vado
lontano dal mio stare lento
nelle velocità della sera, nelle auto schizzate
di pianto. Col loro buio abitacolo.
E se sfreccio a volte
sulla modesta moto, è per cantare
a gola stesa l'ultimo del paradiso
fare il mio guizza pericoloso
con tutto quel vento nel petto
seminare parole beate
nel panorama nervoso.

Mariangela Gualtieri

Rosy
01-February-2013, 18:25
Che bella!!!!!!!!!!!!!!!!!
Rosy

daniela
26-March-2013, 22:27
La solitudine non è mai con voi;
è sempre senza di voi,
e soltanto possibile con un estraneo attorno:
luogo o persona che sia,
che del tutto vi ignorino,
che del tutto voi ignoriate,
così che la vostra volontà e il vostro sentimento
restino sospesi e smarriti
in una incertezza angosciosa
e, cessando ogni affermazione di voi,
cessi l'intimità stessa della vostra coscienza.
La vera solitudine è in un luogo che vive per sè
e che per voi non ha traccia nè voce,
e dove dunque l'estraneo siete voi.

Luigi Pirandello - Uno nessuno e centomila

daniela
03-April-2013, 22:01
E mi sarai lontano mille volte, e poi, per sempre

Senza di te tornavo, come ebbro,
non più capace d'esser solo, a sera
quando le stanche nuvole dileguano
nel buio incerto.
Mille volte son stato così solo
dacché son vivo, e mille uguali sere
m'hanno oscurato agli occhi l'erba, i monti
le campagne, le nuvole.
Solo nel giorno, e poi dentro il silenzio
della fatale sera. Ed ora, ebbro,
torno senza di te, e al mio fianco
c'è solo l'ombra.
E mi sarai lontano mille volte,
e poi, per sempre. Io non so frenare
quest'angoscia che monta dentro al seno;
essere solo.

Pier Paolo Pasolini

Rosy
03-April-2013, 22:27
Se tardi a trovarmi, insisti.
Se non ci sono in nessun posto, cerca in un altro,
perchè io sono seduto da una qualche parte,
ad aspettare te.

da Canto di me stesso in “Foglie d’erba”

Walt Whitman:-P

Andrea
06-April-2013, 19:07
Cuori solitari


Chi appaga il mio modesto desiderio?
Ciclista cerca partner per gita e nulla piú.
Vivi per caso a Londra Nord? Sei tu?
Vegetariano gay, di pochi amici, serio –
amo la musica, Shakespeare ed il sole.
Ci sarà qualcheduno che mi vuole?
Dirigente annoiato gradisce novità –
donna anche bisessuale, artista, di giovane età.
Vivi per caso a Londra Nord? Sei tu?
Sei di successo, etero, e come me di piglio?
Signora ebrea attraente, con un figlio.
Chi appaga il mio modesto desiderio?
Bilancia, malinconico, inesperto,
cerco non fumatore, magro, ventenne o poco piú.
Vivi per caso a Londra Nord? Sei tu?
Scrivi 152 c.p., foto gradita.
Non si sa mai, potrebbe funzionare.
Le mie brame qualcuno può appagare?
Vive nel Nord di Londra chi cambierà la mia vita?


Wendy Cope

Andrea
24-April-2013, 15:36
Ti allontani così in fretta
Lasciate da tempo le colonne d'Ercole
Sulla schiuma dei mari
Mai scandagliati
Sotto il corso delle stelle
Mai contate
Ti spingi
Con gli occhi aperti.
Il tuo silenzio
La mia voce
Il tuo stare
Il mio andare
Il tuo tuttofinito
Il mio ancoraqui.

Marie Luise Von Kaschnitz

Andrea
24-April-2013, 16:25
Loro


Lei posta foto su Facebook
Lui commenta l'economia su Twitter
Lei beve un frappuccino
Lui, caffè nero e cornetti
(Entrambi all'Università)
Non si guardano
Perché lui è molto timido
E lei molto miope
Lei vive all'ottavo piano B
Lui al sesto piano A
Dello stesso edificio
Ma non si incontrano mai
A lui piace Dornbusch e a lei
Silvina Ocampo
Se il destino li incrociasse
O loro lo aiutassero
Si innamorerebbero per sempre
Ma temo che questo
Non succederà mai

Marcelo Suárez De Luna

Aleciccio
02-May-2013, 09:21
Fammi rinascere

So cosa pensi di me
perché gli occhi ti frugano dentro
e trattieni sulle labbra
un sorriso che sanguina
Ma sei lontana
e quello che pensi
non può penetrarmi
ti grido Vieni,
apri in due la mia solitudine
e muovi in essa il tuo canto
fai girare questo mondo fermo
Ti dico Vieni,
fammi rinascere sulla terra.

Homero Aridjis

Andrea
02-May-2013, 13:13
In una stazione del metrò


Sventurati quelli che hanno scorto
una ragazza nel metrò

e si sono innamorati di colpo
e l’hanno seguita impazziti

e l’hanno persa per sempre tra la folla

Perché saranno condannati
a vagare senza meta per le stazioni

e a piangere sulle canzoni d’amore
che i musicisti ambulanti intonano nei tunnel

E forse l’amore non è che questo:

una donna o un uomo che scende da un vagone
in una stazione del metrò

e brilla per pochi secondi
e si perde senza nome nella sera

Óscar Hahn

Rosy
02-May-2013, 14:43
In una stazione del metrò


Sventurati quelli che hanno scorto
una ragazza nel metrò

e si sono innamorati di colpo
e l’hanno seguita impazziti

e l’hanno persa per sempre tra la folla

Perché saranno condannati
a vagare senza meta per le stazioni

e a piangere sulle canzoni d’amore
che i musicisti ambulanti intonano nei tunnel

E forse l’amore non è che questo:

una donna o un uomo che scende da un vagone
in una stazione del metrò

e brilla per pochi secondi
e si perde senza nome nella sera

Óscar Hahn
X Andrea
bellissima!( mi è accaduta una volta una cosa del genere, ma non nel metrò...sai, sono una romantica donna!)
Rosy

Andrea
03-May-2013, 11:50
Bella la poesia, mi dispiace per il mancato incontro romantico

Claire
10-May-2013, 09:53
IL GABBIANO E LA SOLITUDINE

Quaderno bianco del mare,
il gabbiano o un messaggio
si spiega nel volo
in due fogli di viaggio.
La sua sorella marittima,
la solitudine, lo guarda
e, in una speranza vana,
sulla costa sospira.
Insetti e piante
si impigliano al suolo:
iniziali ritorte
di una nostalgia sotterranea.
Qui, nel mezzo, vivo
con gli uccelli marini,
prigioniero di me stesso,
compagno delle rovine,
e guardando e sentendo
solo la pioggia armata
batto la solitudine
con la sua spada liquida.

Jorge Carrera Andrade

Rosy
23-May-2013, 19:35
IL MIO NIENTE ( regalatami da Mara, chi la ricorda?)



Oggi verrei a casa tua,
farei questo lungo viaggio
solo per infilare questi versi
nella fessura sotto la porta,
non potrei rompere
il divieto di rivederci.
Niente, vorrei dirti,
solo questo niente.
Fu detto già tutto.
Da quando ci siamo separati
sopravviviamo,
siamo la rovina di quel tempo.
Ma questo mio niente dopo di te
mi sostiene e si rafforza,
cresce bene con gli anni,
si fa grande, muta la voce,
non vuole più stare con me,
esce sempre più spesso
a cercare altro niente,
inutilmente bello come fui.
I nostri occhi han fissato il sole,
non guardano più,
ricordano di aver visto.
A che servirebbe rivederti ?
Perderei il mio niente.
Di tutte le cose che potevo fare
ho sempre scelto una sola,
monco di troppe vite non fatte
tu sei il Niente che mi ha scelto.
E ti appartengo sempre.
(Roberto Pazzi)

Rosy
04-June-2013, 20:33
TERRORE




Terrore non è la paura dei Pirati sul Rio Giallo,
Né dei tifoni in mare.
Non è il timore delle schioppettate nella notte,
Nel fiume gremito di giunche e d'inganni;
Né lo spavento degli inforcati,
Al biancore lunare,
Nei rami dei manghi della Sabbia Nera.
Terrore non è l'orrore della guerra,
né della fame, né della peste,
Né delle piaghe dei lebbrosi
nell'isola di S. Giovanni;
Non è sospetto
Della morte che aspetta
Continuamente,
E ci prenderà.

Non è terrore il contagio della tristezza
Quando la sera irrompe
E insanguina l'orizzonte
Il mare di acqua melmosa,
Le terre e il cielo,
Finché l'isole son portate via dall'ombra
E le montagne dallo scuro,
E niente più resta se non il buio,
E i gridi che attraversano la notte,
Giungono non sai donde,
E vanno chissà dove.

Non è paura degli agguati
Né dei pugnali,
Né dei baci rossi che ingannano
E succhiano la vita...

Terrore è questo pensiero che tu parta
E mi lasci solo.

Joaquim Correa Da Silva ( poeta portoghese)

Rosy
08-November-2013, 19:45
NON ACCETTARE IL VUOTO...


Capisco la solitudine meglio di chiunque altro al mondo,

ecco perché rispondo alle lettere

e quando mi parli

della pochezza delle gente che ti circonda.

Ricordo i momenti e i posti che non donavano vita.

Devi proprio rimanere li?

Bisognerebbe fare uno sforzo coraggioso

per lasciare i posti vuoti o solitari.

La vita è troppo preziosa.

Guardando al passato mi rendo conto

che siamo noi a creare il nostro destino

e i suoi aspetti negativi con la nostra passività.

Non dovremmo mai accettare la povertà della vita.

So che è difficile affrontare l’ignoto,

trovarsi un altro lavoro,

o un altro modo di vivere

Ma se dipende solo da te,

non accettare il vuoto.


Anais Nin

Rosy
14-November-2013, 22:21
2028
F. Pessoa

Andrea
19-November-2013, 13:25
Fingo di capire, perché non voglio ferire nessuno.Questa è la debolezza che mi ha procurato più guai.Cercando di essere gentile con gli altrispesso mi ritrovo con l’anima a fettucce,ridotta ad una specie di piatto di tagliatelle spirituali.Non importa…Il mio cervello si chiude.Ascolto.Rispondo.E sono troppo ottusiper rendersi contoche io non ci sono…
Charles Bukowski

Rosy
19-November-2013, 19:09
Fingo di capire, perché non voglio ferire nessuno.

Questa è la debolezza che mi ha procurato più guai.

Cercando di essere gentile con gli altri

spesso mi ritrovo con l’anima a fettucce,

ridotta ad una specie di piatto di tagliatelle spirituali.

Non importa…

Il mio cervello si chiude.

Ascolto.

Rispondo.

E sono troppo ottusi

per rendersi conto

che io non ci sono…


Charles Bukowski


...ma questa sono io. Come faceva Bukowski a saperlo? Mi conosceva, forse?
Rosy:banghead:

Andrea
20-November-2013, 14:44
Credo che la buona poesia abbia valenza universale, noi siamo il poeta e il poeta è noi

Claire
21-November-2013, 10:24
Nel deserto della mia solitudine
sono cresciuti
migliaia di alberi solitari.

Abbas Kiarostami

Andrea
25-November-2013, 12:21
Per distrarsi dal tempo bisogna avere molte occupazioni,
obblighi, scadenze, conti da pagare e rimandare
rimandare l’attuazione, finché tutto finisce
e tutto scade naturalmente inevitabilmente.
Restano fogli di carta spiegazzati, guardati
mille volte e poi buttati.
Sembra uno scherzo ma passano gli anni
e accompagnati da questa sensazione
di avere qualcosa da fare, molto importante,
molto urgente, si resta sempre
in un eterno l’altro ieri.


Patrizia Cavalli

Rosy
30-November-2013, 18:39
OGNI MATTINA


Ogni mattina
Cancelliamo i sogni
Con cautela costruiamo i discorsi
Le nostre vesti sono un nido di ferro
Ogni mattina
Salutiamo gli amici di ieri
Le notti si dilatano come fisarmoniche
– Suoni, rimpianti, baci perduti.
(Insignificanti
Enumerazioni
– Nulla, solo parole per gli altri
Ma dove finisce la solitudine?)

Manolis Anaghnostakis

Rosy
10-December-2013, 20:30
GLI SOMIGLIA


Gli somiglia, certo,
questo piccolo schizzo a matita.
Tracciato in fretta a bordo della nave
un pomeriggio d’incanto.
Intorno a noi lo Ionio.
Gli somiglia. Ma io più bello lo rammento.
Fino alla sofferenza sensitivo,
il che gl'illuminava l’espressione.
A me appare solo più bello
ora che l’anima mia lo rievoca dal Tempo.
Dal Tempo. Son tutte molto vecchie queste cose –
lo schizzo, la nave, il pomeriggio.
Costantino Kavafis

Rosy
18-December-2013, 18:05
E' il testo di una canzone bellissima di Lucio Dalla. Ve la ripropongo, testo e canzone.

TU PARLAVI UNA LINGUA MERAVIGLIOSA


I sassi della stazione sono di ruggine nera
sto sotto la pensilina dove sventola adagio una bandiera.
In un campo una donna si china su due agnelli appena nati
striscia al vento nudo sopra il fuoco...il fuoco violento dei prati.
Un uccello, isolato, raccoglie sopra un vagone abbandonato
il cielo grande d'ottobre e gli strappa il fianco bianco e gelato,
intorno, dopo la notte, ci sono tronchi sporchi di mosto
e mille macchine in fila laggiù in un deposito nascosto.
Apro il giornale e provo a leggere per nascondermi un poco
mentre lei parla ad un uomo ed io riconosco il suo suono un poco roco.
Chiudo il giornale, la guardo, lei è voltata e non mi vede,
i capelli sono biondi e sono tinti; dunque lei alla vita non cede.
Vuoi guardarmi?
Occhio della mente, occhio della memoria
una donna è vecchia quando non ha più giovinezza
e ascolto la marea del cuore perchè siamo vicini.
L'ho ritrovata per caso ma non è più una ragazza.
Vorrei chiamarla e dirle
le volpi con le code incendiate non parlano ma gridano pazze
fra gli alberi per il dolore.
Sediamoci per terra oppure là sopra panchine imbiancate,
sediamoci sopra un letto di foglie secche ed ascoltiamo il nostro cuore.
Ci siamo scordati e perduti
ti ritrovo adesso all'improvviso dentro una piccola stazione
in un giorno grigio d'ottobre
tu non mi guardi neppure io solo ho l'inferno nel cuore
perchè la vita è una goccia che scava la pietra del viso.
E ogni mattina, ogni sera io parto e ritorno da solo
come il ragazzo che ero.
Non posso più bruciare in un volo
il treno arriva, si ferma
la mia ombra sale parte scompare
io ti vedo giovane ancora
come in un sogno dileguare.


https://www.youtube.com/watch?v=f2uKwEGWKPM

Rosy
26-December-2013, 21:40
ANCHE SE NON CI SEI PIU'....


Anche se non ci sei più continui ad essere nel ricordo di quelli che t’han visto,
in quelli che so io, ai quali chiedo
un'entrata attraverso i loro occhi, per potermi acquistare la tua presenza.
Anche se non ci sei poi più, continui ad essere con il corpo diviso in altri corpi nei quali riconosco in questo il tuo sguardo, in quello la tua voce, in quell’altro il tuo profilo.
Continui a stare qui integro, o quasi; per me eri tutto e tutto era parte di te: la terra, l’aria, gli uccelli, i fiori come se il mondo fosse un tuo vestito.

E ora, mi manca solo una parte di quel vestito, perché continui a essere l’intero paesaggio che contemplo con l’aria, con la terra, e fiori e uccelli, ma senza carne umana: la sola parte di te che resta assente.

Manuel Altolaguirre

Rosy
21-January-2014, 12:46
PICCOLA SOLITUDINE


In un angolo del cortile, tra la schiuma di sapone,
alcune rose si sono piegate sotto il peso del loro profumo.
Nessuno ha sentito l’odore di queste rose.

Nessuna solitudine è piccola.

.Ghiannis Ritsos

daniela
21-January-2014, 21:32
Il solitario

Odio seguire, odio guidare.
Ubbidire, no; ma neppure governare.
Chi non spaventa sé, non spaventa nessuno,
e solo chi spaventa può guidare gli altri.

Già odio guidare me stesso.

Come le creature del bosco e del mare,
amo perdermi per un attimo, piegarmi
avvolto in una benevola follia,
chiamarmi infine a casa da lontano,
sedurre me stesso da me stesso.

Friedrich Nietzsche

Claire
21-January-2014, 22:47
Solitudine

non posso vederla - quando son sola
non posso vederla -
se sono sola
non posso vederla
la vedo solamente
(in negativo - in controluce) se non son sola
se lei c'è
- se c'è la solitudine - non sono sola -
non sono sola con la mia
solitudine
son sola (assai sola a volte)
se lei non c'è
contraddizione è dunque
il nome - per me - di solitudine?
che cos'è
solitudine? una bianca nera
silenziosa silente non - compagnia?
una madre/malìa
che più non c'è?
una rossa corsia
di non - cavalli
una bigia fragorosa
antica malattia dalla quale son guarita
sgusciando mille noci dai malli?

oh- solitudo soletta
amica mia
amica mia remota
mai negletta
mio fedele respiro/ritmo/cuore
quietato affanno ansioso
solitudine/amore:
che - cuore in mente - ora veleggia sola
nella mia provvisoria solitudine
in questa
solitudine che oramai raramente
corteggio - che mi manca eppur
c'è:
c'è sempre un profondo
sentor di solitudine nella mia mente
bianca - nella pupilla
stanca - nella favella che ritento
franca
franca mente vivendo senza più
solitudine eppure (spillando solitudine buona
da una non - solitudine)
eppure solitaria - intima - franta

Mariella Battarini

Rosy
22-January-2014, 20:09
Mi esercito nell’esser sola e penso d’aver fatto dei
progressi.
Parlo con la lingua, che talvolta risponde.
Talvolta risponde qualcun altro.
Ma non calcolo più
d’esser capita.



La matematica non è la mia materia.

Barbara Köhler

Rosy
01-February-2014, 23:00
L'ALTRA SOLITUDINE

Esistono molte solitudini intersecate – dice – sopra e sotto
ed altre in mezzo;
diverse o simili, ineluttabili, imposte
o come scelte, come libere – intersecate sempre.
Ma nel profondo, in centro, esiste l’unica solitudine – dice;
una città sorda, quasi sferica, senza alcuna
insegna luminosa colorata, senza negozi, motociclette,
con una luce bianca, vuota, caliginosa, interrotta
da bagliori di segnali sconosciuti.
In questa città
da anni dimorano i poeti.
Camminano senza far rumore, con le mani conserte,
ricordano vagamente fatti dimenticati, parole, paesaggi,
questi consolatori del mondo, i sempre sconsolati, braccati
dai cani, dagli uomini, dalle tarme, dai topi, dalle stelle,
inseguiti dalle loro stesse parole, dette o non dette.

Yiannis Ritsos

Rosy
13-May-2014, 17:19
SOLITUDINI COMPOSTE


Da qui a sera
avrò tempo per dimenticarti,
o tutto il tempo
per uccidermi in un ricordo.
Da qui a sera,
saranno ore di primavera,
di solitudini composte
come fosse vero che eri e sei
il tempo che non torna.
Un pensiero a forma di te
muove, come fosse vento,
i rami e le foglie.
Starti dentro in eterna distanza,
osservarti andare
mentre io, solo per sopravviverti,
a me,
solo a me,
nel silenzio della pietra
e nel dove dell’acqua
ritorno.
Beatrice Niccolai

Andrea
16-May-2014, 11:55
Certe mattine
al risveglio
c’è una bambina pugile
nello specchio,
i segni della lotta
sotto gli occhi
e agli angoli della bocca,
la ferocia della ferita
nello sguardo.
Ha lottato tutta la notte
con la notte,
un peso piuma
e un trasparente gigante
un macigno scagliato
verso l’alto
e un filo d’erba impassibile
che lo aspetta
a pugni alzati:
come sono soli gli adulti.

Chandra Livia Candiani

Aleciccio
16-June-2014, 14:34
Dunque, d’ora in poi parlerò ogni notte.Con me stessa.Con la luna.Passeggerò, come ho fatto stasera,gelosa della mia solitudine,nell’argenteo livido della fredda luna,che splende facendo brillareuna miriade di scintillesui cumuli di neve appena caduta. Parlo da sola e guardo gli alberi scuri,beatamente neutrali.Molto più facile che affrontare gli altri,che dover sembrare felice,invulnerabile, brava.Senza la maschera,cammino parlando con la luna,con la forza neutralee impersonale che non ascolta,ma si limita ad accettarela mia esistenza.
Sylvia Plath

Claire
24-July-2014, 10:43
Restare

Gli occhi si sono fatti di sale nel voltarmi
i pensieri si sono fermati nei gesti, nel silenzio delle cose fatte;
ho raccolto le briciole del dopopranzo
e le ho scosse nell’aria vitrea del giardino
dove è appena spiovuto e irrompe il sole.
Qui, anche il più lieve soprassalto del merlo oltre la siepe
sta fermo e stanno ferme le mie parole come navi in bottiglia.
La vostra lingua è la mia, ma la mia non è la vostra
mi son sentito pensare mentre in casa lampeggia in penombra
il televisore e una musica epica diffonde l’eleganza di una berlina.
Tengo per me cos’è curare il fuoco
l’odore spesso di legna bagnata, lo stoppino fra le dita
lo stare di tutti i giorni nelle cose da fare, dentro un’altra luce
rotta dalle nuvole, un diverso tramontare allacciato agli alberi alti
pieno negli occhi delle case, sulle bestie dei poveri;
un po’ qua un po’ là
si sta soli così, oggi, un giorno così, un giorno più soli.

Pierluigi Cappello, da Mandate a dire all’imperatore (Crocetti, 2010)

daniela
24-July-2014, 12:58
Restare

Gli occhi si sono fatti di sale nel voltarmi
i pensieri si sono fermati nei gesti, nel silenzio delle cose fatte;
ho raccolto le briciole del dopopranzo
e le ho scosse nell’aria vitrea del giardino
dove è appena spiovuto e irrompe il sole.
Qui, anche il più lieve soprassalto del merlo oltre la siepe
sta fermo e stanno ferme le mie parole come navi in bottiglia.
La vostra lingua è la mia, ma la mia non è la vostra
mi son sentito pensare mentre in casa lampeggia in penombra
il televisore e una musica epica diffonde l’eleganza di una berlina.
Tengo per me cos’è curare il fuoco
l’odore spesso di legna bagnata, lo stoppino fra le dita
lo stare di tutti i giorni nelle cose da fare, dentro un’altra luce
rotta dalle nuvole, un diverso tramontare allacciato agli alberi alti
pieno negli occhi delle case, sulle bestie dei poveri;
un po’ qua un po’ là
si sta soli così, oggi, un giorno così, un giorno più soli.

Pierluigi Cappello, da Mandate a dire all’imperatore (Crocetti, 2010)




Straordinaria!

Rosy
24-July-2014, 14:33
Straordinaria! A me ha dato i brividi. Mi ritrovo in essa...
Rosy
( è certo segno di vecchiaia):)

Rosy
27-August-2014, 21:38
Prima c’è la solitudine,nelle viscere e nel centro dell’anima:questa è l’essenza,il dato di base, l’unica certezza;che soltanto ti accompagna il tuo respiro,che sempre ballerai con la tua ombra,che quella tenebra sei tu.Il tuo cuore, quel frutto titubantenon deve amareggiarsi con il tuo fato solitario;lascialo che aspetti senza sperareché l’amore è un regaloche un giorno arriva da solo.Ma prima c’è la solitudine,e tu sei solo,tu sei solo con il tuo peccato originale– con te stesso –.Forse una sera, alle nove,compare l’amore e tutto scoppiae qualcosa s’illumina dentro di te,e ne diventi un altro, meno amaro, più felice;ma non dimenticarti, specialmente allora,quando l’amore sarà arrivato e brucerai,che prima e sempre c’è la tua solitudinee dopo nientee dopo, se deve arrivare,c’è l’amore.(Darío Jaramillo Agudelo)

Rosy
08-February-2015, 19:54
ASSENZA DELL'AMANTE


Son fortunata per la strada senz'erba,
vado al fiume a cercar la mia ombra.
Che solitudine sigillata di luna fredda.
Che solitudine d'acqua senza sirene rosse.
Che solitudine di pini acidi, erranti...
vo a raccogliere i miei occhi
abbandonati sulla riva.

Carmen Conde

Andrea
11-March-2015, 20:11
Ah, smetti sedia, di essere così sedia!
E voi, libri, non siate così libri!
Come le metti stanno, le giacche abbandonate.
Troppa materia, troppa identità.
Tutti padroni della propria forma.
Sono. Sono quel che sono, solitari.
E io li vedo a uno a uno separati
e ferma anch'io faccio da piazzetta
a questi oggetti fermi, soli, raggelati.
Ci vuole molta ariosa tenerezza,
una fretta pietosa che muova e che confonda
queste forme padrone sempre uguali, perché
non è vero che si torna, non si ritorna
al ventre, si parte solamente,
si diventa singolari.


Patrizia Cavalli

daniela
18-April-2015, 20:52
È una brezza leggera
che l’aria un momento ebbe
e che passa senza avere
quasi avuto bisogno di essere.
Chi amo non esiste
Vivo indeciso e triste.
Chi volli essere già mi dimentica.
Chi sono non mi conosce.
E in mezzo a questo l’aroma
portato dalla brezza, mi affiora
un momento alla coscienza
come una confidenza.

Fernando Pessoa

daniela
29-September-2015, 22:39
Ho voluto la mia solitudine
sono senza amore, mentre, barbaro
o miseramente borghese, il mondo è pieno,
pieno d’amore
e sono qui solo come un animale
senza nome: da nulla consacrato,
non appartenente a nessuno,
libero di una libertà che mi ha massacrato.



Pier Paolo Pasolini

daniela
22-February-2016, 21:57
TI DOMANDI SE MI SENTO SOLA......


Ti domandi se mi sento sola:
Ok allora, si’, mi sento sola
come un aereo vola solo e orizzontale
sulla sua onda radio, puntando
oltre le Montagne Rocciose
verso le piste recinte di blu
di un aeroporto sull’oceano.
Mi vuoi chiedere, mi sento sola?
Bene, certo, sola
come una donna che attraversa il paese guidando
giorno dopo giorno, lasciandosi dietro
miglio dopo miglio
piccole citta’ dove avrebbe potuto fermarsi
a vivere e morire, da sola.
Se mi sento sola
dev’essere la solitudine
di svegliarsi per prima, di respirare
il primo respiro freddo dell’alba sulla citta’
di essere l’unica che e’ sveglia
in una casa avvolta nel sonno.
Se mi sento sola
e’ come la barca chiusa nel ghiaccio della riva
nell’ultima luce rossa dell’anno
che sa che cos’e’, che sa che non e’
ghiaccio ne’ fango ne’ luce d’inverno
ma legno, con quel dono di poter bruciare

Adrienne Rich

Enribello
19-July-2016, 07:31
La mia vita
È un esilio senza ritorno.
Non ebbe casa
la mia errante infanzia perduta,
non ha terra
il mio esilio.
La mia vita navigò
su vascelli di nostalgia.
Vissi sulle rive del mare
guardando l’orizzonte
verso la mia casa sconosciuta
pensavo salpare un giorno
e il presente viaggio
mi lasciò ad altro porto di speranza.
E’ l’amore, forse,
la mia ultima baia?
Oh braccia che mi fecero prigioniera,
senza darmi riparo…
Anche dal crudele abbraccio
volli sfuggire.
Oh braccia fuggitive
che invano cercarono le mie mani …
Incessante fuga
e desiderio incessante
l’amore non è porto sicuro.
E non c’è terra promessa
per la mia speranza.

Alaide Foppa (https://es.wikipedia.org/wiki/Ala%C3%ADde_Foppa) – Traduzione di Mario Sigfrido Metalli

https://ilricordoperduto.files.wordpress.com/2016/07/esilio.jpg?w=500&h=376

daniela
22-August-2016, 22:09
Cerco riparo
nella voce nuda,
nell’insegnamento del soffio,
chiedo rifugio
nel legame delle foglie,
la conta dei sassi,
il silenzio
che brucia nella corsa.
Faccio monastero
nel petto acceso di respiro,
nell’origine e nella fine
di una sillaba,
nella compagnia del passo
che allaccia a terra.
Ho vento,
ho ossa,
come muri del tempio,
ho mani.
La notte soffia
spegne la candela
insegna a uscire.
Mi cucio al passo
mi navigo nel respiro
mi sposo.

Chandra Livia Candiani

Enribello
20-January-2018, 17:10
Ho messo un abito scollato e non so se ritorni,
ma le parole sono pronte sulle labbra come
segreti imperfetti o germogli di acqua custoditi per
l’estate. E, se di notte le ripeto in sordina, nel silenzio
della stanza, prima di addormentarmi, è come se all’improvviso
gli uccelli fossero già arrivati a sud e tu ritornassi
in cerca di questi antichi messaggi lavati dal tempo:
Andiamo a casa? Il sole dorme sui tetti la domenica
e c’è un intenso odore di lino sparso sui tetti.
Possiamo rivoltare i sogni al rovescio, dormire dentro il pomeriggio
e lasciare che il tempo si occupi dei gesti più piccoli.
Andiamo a casa. Ho lasciato un libro aperto a metà sul pavimento
della stanza, sono sole nella scatola le vecchie foto
del nonno, c’erano le tue mani strette con forza, quella
musica che eravamo soliti ascoltare d’inverno. E io voglio rivedere
le nuvole ritagliate nelle finestre rosse del crepuscolo;
e voglio andare di nuovo a casa. Come le altre volte.
E così mi preparo per il sonno, notte dopo notte, dipanando la lenta
matassa dei giorni per scontare l’attesa. E, quando la nidiata
allontanerà alla fine le ali della chiglia al suo primo volo,
di certo mi troverò ancora qui, ma potrò dire che, per lo
meno qualche volta, già inviai i messaggi, già dalla mia
bocca udii queste parole, che tu ritorni o non ritorni.

Mari'a Do Rosario Pedreira

(da La casa e l’odore dei libri, Librati Edizioni, 2000 – Trad. Mirella Abriani)

http://www.vsun.es/p/6c9i-v26flt-dama-vestido-de-coctel-sin-cintura-azul-marino-corte-recto-latera-dividida.jpg

daniela
28-January-2018, 14:07
Certe notti, la paura

Certe notti, mi addosso
al tuo calore sotto le coperte
come un bambino spaventato.
Ho bisogno di toccarti
con urgenza. Ho bisogno
di sapere che sei qui,
che ci sarai per sempre. Sentire
che ho accanto un essere umano,
e che non sono così solo.

Karmelo C. Iribarren

Enribello
19-February-2018, 18:09
SERVABO


Lo stoicismo ha chiesto a noi armi troppo potenti contro il buio: la neve s’è portata via il freddo, la calma e le tue sciarpe (mettere ordine in casa, appendere i quadri, gettar via cartacce esige rassegnata ostinazione) e tu chissà dove sei. Bugie con gli inchiostri, inganni, inadempienze. Come quando abbiamo abbandonato il corteo perché gli scioperi pesavano così tanto sulle nostre mancanze e tu mi hai comprato dei fiori, ricordi?
L’abbiamo persa la nostra rivoluzione, la fiducia che si possa cambiare, nella vita, qualcosa: ho almeno lasciato una traccia, io, nel tuo cuore?


Daniela Gentile
da Nulla sanno le parole, Raccolta in prosa poetica.

http://static.pourfemme.it/pfmoda/fotogallery/120X0/48417/moda-anni-70-occhiali.jpg

Enribello
21-December-2022, 21:59
Cade la notte
E dopo la notte, il buio
E dopo il buio
Gli occhi
Le mani
I respiri, i respiri…
E il rumore dell’acqua
Che gocciola dal rubinetto

Dopo due punti rossi
Due sigarette accese
Il tic-tac dell’orologio
Due cuori
E due solitudini

Forough Farrokhzad