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Tess
02-December-2011, 17:51
Sono alle prese con questa scrittrice californiana per me assolutamente nuova! In biblioteca ho arraffato in tutta fretta due titoli: Nessun testimone e Corsa verso il baratro...che dite? Da quale comincio? La conoscete?

dolores
02-December-2011, 18:04
Sono alle prese con questa scrittrice californiana per me assolutamente nuova! In biblioteca ho arraffato in tutta fretta due titoli: Nessun testimone e Corsa verso il baratro...che dite? Da quale comincio? La conoscete?

Oh Tess, certo che la conosco: è la mia scrittrice di gialli preferita. E' bravissima: io la adoro! :o
Però voglio cedere il primo intervento su Elizabeth George a zio fred, che è un suo grandissimo estimatore.
Per quanto riguarda i due libri che hai preso... arraffato in biblioteca, inizia da quello pubblicato prima, perché - pur essendo ogni storia a se stante - le vicende dei protagonisti fissi dei romanzi si evolvono secondo un certo percorso.
Adesso non ci resta che aspettare zio fred ;)

Tess
02-December-2011, 18:11
Oh Tess, certo che la conosco: è la mia scrittrice di gialli preferita. E' bravissima: io la adoro! :o
Però voglio cedere il primo intervento su Elizabeth George a zio fred, che è un suo grandissimo estimatore.
Per quanto riguarda i due libri che hai preso... arraffato in biblioteca, inizia da quello pubblicato prima, perché - pur essendo ogni storia a se stante - le vicende dei protagonisti fissi dei romanzi si evolvono secondo un certo percorso.
Adesso non ci resta che aspettare zio fred ;)

Bene bene bene!! Se piace a te è una garanzia! Grazie!
Aspettasi zio Fred allora!

zio fred
02-December-2011, 21:18
Ero già in auto con Butler, il cane e la bottiglia di prosecco, pronto a partire per un meritato week end ma torno indietro perchè non posso disattendere questo vostro cortese appello.
Che dire alla gentile Tess ( di quale …ville?) , qui si va sul sicuro senza incartare il libro come il cofanetto delle caramelle Sperlari. E “non abbiam bisogno di parole”, i libri della George sono tutti belli e ben scritti e dove arraffi, arraffi , lei sa raccontare di omicidi inglesi meglio di un’inglese senza aver mai vissuto in Inghilterra, essendo cresciuta nella baia di S. Francisco.
"L'inghilterra ha su di me un influsso artistico" dice lei in un’intervista ma intanto cerca una preparazione meticolosa sui luoghi dell'ambientazione con frequenti visite in Inghilterra anche se poi torna ad Huntington Beach. Posso dire che l’ho mancata per pochi giorni a Lucca questa estate dove pare ambienterà il suo prossimo libro, oltre che a Londra.

Fondamentalmente cinque sono i personaggi nei suoi romanzi.
Lord Asherton, alias Ispettore Thomas Lynley di New Scotland Yard ed il suo braccio destro (e suo opposto in ogni senso) il sergente Barbara Havers per le pari opportunità, che sono i due protagonisti principali di tutti i libri.
Poi dico solo che Lynley nel tempo si è legato a due fanciulle: lady Deborah e Lady Helen Clyde; infine c’è lo specialista forense Simon St. James.
" I personaggi sono immaginari , anche se possiedono delle qualità che mi appartengono." dice la George . "Sono intellettuale così come St.James è intellectual; sono ironica, come Barbara Havers. Sono esitante e melanconica nella maniera in cui lo è Deborah. Penso di avere la tendenza di Lynley alla passione travolgente; è quel tipo di persona che sta per dire qualcosa e poi se ne pente. “
Naturalmente lo stile è introspettivo/psicologico/sociale e deve piacere, è slow non è rock, Lynley dipinge acquerelli a Venezia non va a Montecarlo in yacht. Ma se ti piace Hardy non ti può non piacere la George!

Condivido l’invito di seguire l'ordine di scrittura per cui tra i due arraffati leggi prima CORSA VERSO IL BARATRO uscito anni fa col titolo Per amore di Elena, e poi NESSUN TESTIMONE.

1988 - E liberaci dal padre (A Great Deliverance),
1989 - La miglior vendetta (Payment in Blood),
1990 - Scuola omicidi (Well-Schooled in Murder),
1991 - Il lungo ritorno (A Suitable Vengeance),
1992 - Per amore di Elena (For the Sake of Elena)
1993 - Dicembre è un mese crudele (Missing Joseph),
1994 - Un pugno di cenere (Playing For the Ashes),
1996 - In presenza del nemico (In the Presence of the Enemy),
1999 - Il morso del serpente (In Pursuit of the Proper Sinner),
2001 - Cercando nel buio (A Traitor to Memory),
2003- Agguato sull'isola ( ha come protagonisti St James e Deborah)
2005 - Nessun testimone (With No One as Witness),
2006 - Prima di ucciderla (What Came Before He Shot Her),
2008 - Corsa verso il baratro (For the Sake of Elena), (RISTAMPA)
2010 - Dicembre è un mese crudele (RISTAMPA)
2008- La donna che vestiva di rosso (careless in red)
2010- Questo corpo mortale (the Body of Death)

Forse c'è un poco di stanchezza negli ultimi libri ma il suo peggiore è meglio del migliore di tanti altri, comunque cara Tess non ti perdere i primi, diciamo, dieci o dodici.
Per capirci la metto vicina a P.D. James, che spero tu conosca sennò ricomincio da capo con quest'ultima.....!

Chomsky
02-December-2011, 22:54
Sono completamente d'accordo con zio Fred. Elizabeth George è una scrittrice che chi ama i gialli deve conoscere per forza perché la ritengo la vera "Regina del giallo" assieme a P.D. James. L'unico libro che non mi è piaciuto è "Un omicidio inutile", raccolta di racconti che sinceramente non è al livello dei suoi romanzi. La George è non è una velocista ma una maratoneta perché riesce in modo mirabile a far crescere sia la trama sia i personaggi, anche i più irrilevanti consegnando loro una personalità ben definita e credibile. Il merito maggiore della scrittrice amaricana è proprio l'approfondimento psicologico dei protagonisti e dei comprimari. Compro sempre i libri di Elizabeth George a scatola chiusa e mi arrabbiai tantissimo quando leggendo le prime righe di "Corsa verso il baratro" mi accorsi che era il vecchio splendido romanzo "Per amore di Elena" rititolato per abbindolare i gonzi come me. Ma dico sembrava brutto scrivere nella fascetta che accompagnava il libro che era una riedizione? O pensavano che molti non l'avrebbero comprato e hanno escogitato questo trucchetto da fiera paesana solo per fare un guadagno maggiore? Dopotutto il primo titolo italiano era molto rispettoso di quello originale, a differenza degli altri. I titoli inglesi ricordano dei famosi versi di William Shakespeare.

dolores
05-December-2011, 12:34
Un'amica su aNobii mi ha comunicato che il 5 gennaio 2012 uscirà (in Inglese) il nuovo romanzo di Elizabeth George: "Believing the Lie".

Ecco la copertina:

http://images2.ehaus2.co.uk/jackets/m/978144/9781444705980.jpg


Quanto ci vorrà perché esca in Italiano? :?

Tess
11-January-2012, 13:52
Cari ragazzi...il mio primo libro della George, "Nessun testimone", è stato una delusione. Ho sicuramente apprezzato le indiscutibili doti da romanziera, anche se 700 pagine per un thriller del genere mi sono sembrate davvero troppe! Mi sarei aspettata ampie delucidazioni sulla psicologia e sul movente del killer, che invece mancano quasi completamente...per non parlare di come il killer viene scoperto...banalissimo. Unico risvolto interessante, la vicenda personale dell'ispettore Linley. Mi è sembrato si tratti di tanto, tanto fumo e poco arrosto...forse ho iniziato dal libro sbagliato????

Wentworth
11-January-2012, 21:02
Cari ragazzi...il mio primo libro della George, "Nessun testimone", è stato una delusione. Ho sicuramente apprezzato le indiscutibili doti da romanziera, anche se 700 pagine per un thriller del genere mi sono sembrate davvero troppe! Mi sarei aspettata ampie delucidazioni sulla psicologia e sul movente del killer, che invece mancano quasi completamente...per non parlare di come il killer viene scoperto...banalissimo. Unico risvolto interessante, la vicenda personale dell'ispettore Linley. Mi è sembrato si tratti di tanto, tanto fumo e poco arrosto...forse ho iniziato dal libro sbagliato????

Non vorrei fare confusione con i titoli perchè è passato molto tempo, ma se è quello ambientato nella comunità pakistana sono d'accordo con te. Ricordo che il finale mi lasciò molto perplesso...per non dire di peggio.
Ne ho letti parecchi della George, ma l'unico che ricordo con piacere è "E liberaci dal padre" dove la vera protagonista era Barbara Havers che, diciamoci la verità, è l'unica simpatica di tutta la cricca.

Chomsky
11-January-2012, 21:20
"Nessun testimone" è uno degli ultimi romanzi con Thomas Lynley, dove un episodio fondamentale per la sua vita (che non cito per non svelare la sorpresa) mentre il libro ambientato nella comunità pachistana è "Il prezzo dell'inganno" che segue cronologicamente "In presenza del nemico". In effetti "Nessun testimone" non è uno dei migliori romanzi della George, che cercava forse il modo per dare una svolta alla situazione personale del suo nobile ispettore.

Wentworth
11-January-2012, 21:30
"Nessun testimone" è uno degli ultimi romanzi con Thomas Lynley, dove un episodio fondamentale per la sua vita (che non cito per non svelare la sorpresa) mentre il libro ambientato nella comunità pachistana è "Il prezzo dell'inganno" che segue cronologicamente "In presenza del nemico". In effetti "Nessun testimone" non è uno dei migliori romanzi della George, che cercava forse il modo per dare una svolta alla situazione personale del suo nobile ispettore.

Hai ragione...In presenza del nemico, ora ricordo. Grazie per la precisazione.

Chomsky
11-January-2012, 21:45
Di niente Wentworth, è uno dei migliori romanzi "In prsenza del nemico", molto ben caratterizzato, per l'ambientazione inconsueta e per il ruolo preminente della Havers, casinista, assillata da mille problemi ma tenace e capace detective che equilibra la nobile, algida intelligenza di Thomas Lynley.

Wentworth
11-January-2012, 22:20
Sì a parte il finale deludente, scusami se insisto :), è uno dei migliori.

dolores
11-January-2012, 22:36
Ma, Wenworth, "Il prezzo dell'inganno", quello ambientato nella comunità pakistana, che per me è uno dei più belli della George, ha come protagonista assoluta Barbara Havers (Lynley compare solo alla fine). Se ti piace Barbara dovrebbe piacerti anche "Il prezzo dell'inganno" ;)
Invece concordo con Tess: "Nessun testimone" è l'unico libro di Elizabeth George che mi ha delusa... ma si sa, quando si ama un autore, gli si perdona anche un passo falso... :D

Wentworth
11-January-2012, 22:44
Infatti Dolores se leggi bene ho concordato che è uno dei migliori, finale a parte... ;)

dolores
11-January-2012, 22:47
Infatti Dolores se leggi bene ho concordato che è uno dei migliori, finale a parte... ;)

Ah! Scusami, Wentworth, stasera sono un po' sconclusionata... :mrgreen:
Chissà se Tess ci capirà qualcosa in questa confusione... Tess: NON ARRENDERTI!!! Elizabeth George merita un'altra possibilità :D

Wentworth
11-January-2012, 22:54
Ah! Scusami, Wentworth, stasera sono un po' sconclusionata... :mrgreen:
Chissà se Tess ci capirà qualcosa in questa confusione... Tess: NON ARRENDERTI!!! Elizabeth George merita un'altra possibilità :D

Infatti solo ora mi rendo conto di aver sbagliato il titolo ben 2 volte ah ah che aria tira qui a Bergamo? :geek:

dolores
11-January-2012, 22:56
Infatti solo ora mi rendo conto di aver sbagliato il titolo ben 2 volte ah ah che aria tira qui a Bergamo? :geek:

Aria da sconclusionati? :geek:

Tess
12-January-2012, 10:51
Ragazzi, dont'worry...tutto chiaro!Seguirò i vostri consigli e attaccherò con altri titoli...grazie;)

Rosy
12-January-2012, 13:48
Ragazzi, dont'worry...tutto chiaro!Seguirò i vostri consigli e attaccherò con altri titoli...grazie;) io ne ho letto solo uno e non mi piaceva per niente!!! con rammarico perchè un'amica con cui condivido tantissime letture me ne aveva parlato magnificandola...perciò non ti dico la delusione. Anche lei insisteva nel dirmi che ero partita male, ma tant'è...non ho più avuto voglia di provare.
Spero tu sarai più perseverante di me...anche perchè TUTTI ne parlano bene.Sarò una mosca bianca? Aspetto svolgimenti da parte tua..,
ciao!
Rosy

Tess
12-January-2012, 16:49
io ne ho letto solo uno e non mi piaceva per niente!!! con rammarico perchè un'amica con cui condivido tantissime letture me ne aveva parlato magnificandola...perciò non ti dico la delusione. Anche lei insisteva nel dirmi che ero partita male, ma tant'è...non ho più avuto voglia di provare.
Spero tu sarai più perseverante di me...anche perchè TUTTI ne parlano bene.Sarò una mosca bianca? Aspetto svolgimenti da parte tua..,
ciao!
Rosy
A quanto pare, per ora, siamo in DUE mosche bianche...vedremo, vedremo.
ciao!

Wentworth
12-January-2012, 21:11
No no siamo in tre, ho già ribadito più volte che non la apprezzo affatto pur avendo letto testardamente 5 o 6 libri suoi, finché ho desistito. A parte comunque i due che ho citato, trovo che i suoi romanzi siano troppo lunghi, pieni di ripetizioni inutili, contornati di personaggi poco simpatici e soprattutto altamente negativi, senza un briciolo di ironia. Per un giallo questo è troppo per me.

Cecilia (Teresa)
12-January-2012, 21:16
Ho almeno 5 romanzi di Elizabeth George che mi guardano dalla libreria, uno mi è stato regalato e gli altri li avevo presi io. I titoli dovrei andarli a riprendere, ma mi ricordo che ne ho iniziati almeno due e li ho abbandonati entrambi..non so perché..forse troppo lenti, oppure trame troppo contorte...di un romanzo mi ero dovuta scrivere l'elenco dei personaggi, perché erano tantissimi!
Alla fine, ci ho rinunciato..

Magari anche perché a me, se non sono "truculenti", non piacciono ;)

Rosy
12-January-2012, 21:44
No no siamo in tre, ho già ribadito più volte che non la apprezzo affatto pur avendo letto testardamente 5 o 6 libri suoi, finché ho desistito. A parte comunque i due che ho citato, trovo che i suoi romanzi siano troppo lunghi, pieni di ripetizioni inutili, contornati di personaggi poco simpatici e soprattutto altamente negativi, senza un briciolo di ironia. Per un giallo questo è troppo per me. QUOTO IN PIENO.
Rosy

dolores
13-January-2012, 10:52
Amo Elizabeth George perché scrive romanzi in cui mi immedesimo: le sue descrizioni di luoghi e di avvenimenti, di persone e di rapporti mi catturano. I protagonisti dei suoi romanzi sono sempre molto ben caratterizzati ed escono dalle pagine venendomi incontro con i loro pregi, i loro difetti, le loro problematiche, la loro forza e la loro fragilità. Per me (e sottolineo per me) è la migliore scrittrice di gialli vivente.
Il suo romanzo d'esordio è stato il bellissimo "E liberaci dal padre", che ancora adesso, a distanza di parecchi anni dalla sua lettura, ricordo molto chiaramente e nei dettagli (cosa che non mi capita spesso, anzi, solo con i capolavori).

http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcS7gcV1wRjkMJuGOvswlV2IqZVLaVk2q pNcM7uPLx3MOBWt6ogAtw


DESCRIZIONE:

Il tranquillo villaggio inglese di Keldale è lo sfondo di un delitto tanto atroce quanto inspiegabile: Roberta, adolescente introversa, viene trovata accanto al cadavere decapitato del padre e le sue uniche parole sono una confessione senza la minima ombra di pentimento.
Il parroco, convinto dell'innocenza della ragazza, si reca di persona a Londra per convincere Scotland Yard ad affidare le indagini all'ispettore Thomas Lynley.
Coadiuvato dal sergente Barbara Havers, Lynley indagherà nel passato della famiglia di Roberta, scoprendo che la giovanissima madre e la sorella più grande sono scomparse in circostanze misteriose.


Ed ecco la recensione che ne fa "Killer Mantovano" su corpifreddiblogspot.com, che condivido totalmente.

Ogni amante della lettura che si professi tale si è trovato innumerevoli volte di fronte a romanzi avvincenti e degni di nota, capaci di destare interesse e momenti di piacevole diletto.
Discorso ben diverso è effettivamente constatare quante opere hanno lasciato dentro la nostra anima quel valore aggiunto che ne decretano lo stato di capolavoro, quei libri che ti hanno arricchito nell'animo e che porterai sempre dentro di te indelebili nella memoria.
Il romanzo d'esordio di Elizabeth George "E liberaci dal padre" per me rientra in questa ristretta cerchia.
La scrittrice inglese ci regala una storia che unisce al giallo british style di forte componente classica, figlio della Sayers e della Christie, le problematiche sociali e la mirabile descrizione psicologica dei personaggi. Definire questo romanzo solo "giallo" mi sembra altamente riduttivo: ci troviamo di fronte ad un'opera di alto spessore che ne eleva il genere a letteratura con la L maiuscola.
Siamo nello Yorkshire: nel granaio di una fattoria viene trovato il corpo decapitato del capofamiglia; vicino al cadavere ricoperta di sangue con un ascia al fianco in totale stato catatonico la figlia, Roberta, pronuncia questa frase: "Sono stata io. Non me ne pento".
Da questo incipit prende il via una vicenda in cui la George condurrà il lettore, con una prosa raffinata e prestigiosa, in un percorso emozionante, toccante e doloroso fino al forte e disturbante epilogo che pone fine ad un libro che vorresti non finisse mai da quanto è bello, perchè sai che sarà tremendamente difficile vivere nuovamente momenti così intensi.
Impossibile dimenticare il tocco delizioso con il quale l'autrice ci descrive i luoghi suggestivi dello Yorkshire; sembra quasi di sentire fischiare il vento della brughiera contro i muri dell'abbazia di Keldale, oscuro luogo di nefaste credenze popolari.
Ma il vero tocco da maestro della scrittrice è l'avere dato vita a due personaggi che entrano indelebilmente nell'immaginario di ogni lettore per rimanerne impressi per sempre: l'ispettore Thomas Linley, figlio dell'alta società inglese, all'apparenza cinico e freddo ma dotato di una sensibilità e di una dolcezza disarmante e il sergente Barbara Havers, una donna provata nell'animo e nel fisico ma dotata di capacità deduttive e intellettive fuori dal comune; una coppia tanto diversa all'apparenza ma che, seppur con tante difficoltà, sta gettando il seme di un sodalizio che credo in futuro riserverà parecchie sorprese.
Credo di poter affermare senza timore di smentita che ci troviamo di fronte ad una scrittrice che ha ridato vigore ad un genere (il vero giallo), che te ne riconcilia e ti fa di nuovo ardere la fiamma della passione sopita a causa delle decine e decine di romanzetti scialbi e freddi che riempiono gli scaffali delle librerie con l'unico scopo di vendere e creare sensazioni effimere e momentanee.
Ogni amante del giallo DEVE leggere questo romanzo, non perdete questa opportunità.
Uno dei migliori romanzi mai letti in vita mia.

Rosy
13-January-2012, 14:40
Lo dico a bassissima voce e con un pò di imbarazzo.
ERA QUESTO L'UNICO DA ME LETTO! E LIBERACI DAL PADRE.
Come mai? non l'ho letto con la giusta chiave? o non ero nello stato d'animo adatto per "quel" romanzo?
Che dici, Dolores?
Ciao Rosy

Rosy
13-January-2012, 14:41
...Mi sa che andrò a ripescarlo dalla mai libreria... Rosy

daniela
13-January-2012, 15:31
Credo che nei libri di Elizabeth George si svolgano due trame: le vicende che ruotano intorno alla vita di Barbara Havers e dell'ispettore Thomas Lynley da un lato, e il thriller dall'altro.
Personalmente a me non dispiace, mi piace seguire anche le vicende di Barbara e del suo pseduo innamoramento per il vicino di casa pachistano, sono libri che leggo volentieri senza aspettarmi nulla, se non relax.

dolores
13-January-2012, 19:01
Lo dico a bassissima voce e con un pò di imbarazzo.
ERA QUESTO L'UNICO DA ME LETTO! E LIBERACI DAL PADRE.
Come mai? non l'ho letto con la giusta chiave? o non ero nello stato d'animo adatto per "quel" romanzo?
Che dici, Dolores?
Ciao Rosy

Non credo, Rosy. Non preoccuparti, non è colpa tua. E' solo una questione di gusti. Io, per esempio, non sopporto autori che vanno per la maggiore, come Camilleri, Vargas e Gimenez-Bartlett e ho pure abbandonato a un terzo del cammino "Il nome della rosa" di Eco. Quindi, come vedi e come ben sai, è questione di gusti e di sensibilità personale. :D

A questo punto, però, devo dirti quello che zio fred ha detto altrove:
"Non fa niente se non ti piace la George, ma... pentiti, peccatrice!"... :lol:
Ciao!

Chomsky
13-January-2012, 21:26
A me i romanzi di Elizabeth George piacciono per i motivi che respingono altri lettori, tra cui proprio la lunghezza delle storie, che è necessaria per lo scopo che si prefigge la scrittrice americana, quello di creare un universo narrativo coerente e non semplici personaggi che interagiscono a malapena. La George lavora a fondo sulla psicologia di ogni figura che popola i suoi libri e diversamente della Christie, che era molto brava a disegnare trame intricate e sorprendenti ma era a disagio a creare personaggi plausibili, è capace di rendere credibile ogni protagonista dei suoi gialli. Per esempio "Prima di ucciderla" racconta la vita del ragazzo omicida presentato nel libro precedente "Nessun testimone" per cui la stessa storia o parte di essa, viene vista prima nel suo tregico epilogo e poi viene mostrato il cammino che ha portato un ragazzo a diventare assassino. Come e forse anche più di P.D. James di cui ha raccolto il testimone di "Signora del giallo" la George riesce a catturare l'attenzione proprio per come tratteggia il comportamento di protagonisti e comprimari riuecendo a farceli sentire veri e credibili con le loro virtù e debolezze. Detto questo confesso che mi ha un pochino sorpreso il suo ultimo romanzo "Questo corpo mortale" perché Lynley assume un comportamento poco in linea con l'atteggiamento avuto nei numerosi gialli precedenti ma forse è comprensibile vista la svolta della sua vita raccontata in "Nessun testimone".

Wentworth
13-January-2012, 22:34
Chomsky, io penso invece che la James sia migliore nel far emergere le bassezze dell’animo umano perché ha più sfumature, anche il più scaltro assassino ha un fondo di umanità. Cosa che non ho riscontrato nella George dove tutto è bianco o nero. Inoltre i personaggi della James, per quanto controversi e per quanto immersi in storie inquietanti, mangiano, bevono, fanno sesso piacevolmente, godono delle bellezze della natura... Nei libri della George ciò non esiste, tutto è un po' squallido.
Infine trovo che P.D.James scriva molto meglio e che si dilunghi il giusto. Le trame gialle sono più intriganti e riesco più ad appassionarmi alle vicende private di Adam Dalgliesh e di Kate Miskin, rispetto a quelle di Linley che trovo abbastanza scialbo. Questa è una mia opinione ovviamente ed una questione di gusti. ;)
Comunque ammetto che "E liberaci dal padre" come esordio era molto buono, strano Rosy che non ti sia piaciuto...

Chomsky
13-January-2012, 22:50
In effetti la George illustra il sesso da una visuale un pochino particolare come in "La donna che vestiva di rosso" e in altri romanzi dove è solamente visto come cosa sporca e amorale. Quello che mi attrae dei suoi romanzi è anche la sua analisi dei rapporti familiari, visti sempre in chiaroscuro, mettendo sempre in evidenza più le zona d'ombra che quelle di luce. Sono d'accordissimo con te che la James sia davvero brava e che ha scritto capolavori come "Un gusto per la morte", "Per cause innaturali" e "Un notte di luna per l'ispettore Dalgliesh", tenendo conto anche dei due romanzi che hanno come protagonista Cordelia Grey "Un lavoro inadatto a una donna" e "Un indizio per Cordelia Grey".
E' probabile che il tono dei romanzi della scrittrice americana rispecchi la sua pessimistica visione del mondo ma, secondo me, ogni suo romanzo supera in pieno la sufficienza, anche qualcuno meno riuscito degli altri mentre boccio in pieno la sua raccolta di racconti "Un omicidio inutile".

Wentworth
13-January-2012, 23:24
Giusto la scorsa estate ho riletto "Un gusto per la morte". L'inizio del libro, la descrizione del ritrovamento dei cadaveri nella chiesa da parte della vecchia zitella e del bambino, è quanto di meglio si possa trovare in un romanzo giallo.
Cordelia Grey la amo!
Ma qui visto che si sta parlando della George, stiamo andando fuori tema, quindi ripasso la palla agli appassionati dell'americana.

elisabetta
14-January-2012, 21:25
Come Rosy, della George ho letto solo E liberaci dal padre e mi ha deluso. O meglio, non mi ha invogliato a leggere altri suoi libri.
Aumentano le mosche bianche :)

zio fred
14-January-2012, 23:17
Rientrato a casa per il fine settimana leggo questa bella discussione e anche se degni paladini della George già si sono espressi e in questo periodo ho davvero poco tempo mi "costringete" ad intervenire con una intervista del Guardian che le chiedeva a proposito del Morso del serpente (uno dei suoi migliori libri) come facesse a governare tutti i suoi personaggi, caratterizzati in modo molto preciso:

Li governo perche' creo tutti i miei personaggi in anticipo, nessuno compare sulla scena se io non so tutto su di lui. Questo lavoro lo chiamo analisi dei personaggi: e' un lavoro di documentazione che parte dai nomi dei personaggi. In Inghilterra i nomi sono molto importanti, illustrano la classe,il livello culturale, il luogo di provenienza. Dal nome passo a un'analisi completa del personaggio dal punto di vista emotivo, psicologico, spirituale...cosi' prima che il personaggio compaia sulla pagina so molto di lui o di lei e cio' consente una sua piena realizzazione....La mia regola: scavare nella psicologia dei personaggi, indagare nei loro paesaggi interiori. William Faulkner ha indicato il punto centrale di ogni romanzo: addentrarsi nei labirinti dei cuori umani».

E a proposito di Barbara Havers, la sua investigatrice indisciplinata, vestita in modo sciatto ma acuta e tenace che può anche essere indisponente l’intervistatore ricordava opportunamente che rappresenta una boccata d'aria in un'epoca dominata da modelli femminili dall'impeccabile aspetto fisico ma senza cervello:

“Barbara Havers e' stata concepita inizialmente in contrasto con l'ispettore Linley, in modo che nelle scene in cui i due personaggi comparivano insieme ci fosse una tensione che costituisse lo sfondo dei loro incontri….Barbara Havers e' una donna che riesce a essere se stessa e a non cadere nelle trappole che ci vengono suggerite dalla societa' come strumenti di femminilita'."

L’intervista considerava anche come fosse chiaro che il giallo rappresentasse per lei uno strumento per sondare gli abissi della mente di uomini e donne e la George rispondeva:

“Il giallo mette in crisi i personaggi e quando i personaggi entrano in crisi si vede di che stoffa sono fatti. Per esempio, quando Richard Nixon era in crisi abbiamo visto che ha scaricato su chiunque altro quello che aveva fatto, mentre quando Bill Clinton e' stato in crisi ha detto, l'ho fatto, ho sbagliato, mi prendo le mie responsabilita'. Questo e' un esempio limite ma da cio' si misurano le persone. Solo mettendo in crisi le persone sappiamo come sono fatte, in un giallo la crisi e' subito evidente.”

Interessante sarebbe applicare la stessa analisi al teatrino dei nostri politici, ma questa è un’altra storia e vorrei evitare le querele!

Infine una mia considerazione: la “lentezza” di svolgimento degli avvenimenti può annoiare ma trovo che si avvicina al mondo reale più di storie con colpi di scena ad ogni pagina. Poi naturalmente è legittimo preferire l’azione all’introspezione, stiamo parlando di libri gialli e possiamo cercare relax visto che magari la giornata in ufficio è già stata una tragedia; trovo solo che dai libri della George si può imparare qualcosa sui caratteri dei vivi, mentre in altri si impara qualcosa sulle autopsie o modi interessanti di trucidare i vicini di pianerottolo. Dipende qual è la priorità del momento.

Ma in fondo non pensate che straveda per la George, sì mi piace ma non è poi neppure al primo posto, ad esempio come giallo preferisco un libretto intitolato Macbeth di un certo Shakespeare.
E lei sarebbe d'accordo.

Chomsky
15-January-2012, 09:50
Altro che mosche bianche, qui siamo noi gli "happy few" che compaiono nell'epigrafe in calce agli interventi di Dolores.

dolores
15-January-2012, 11:38
Altro che mosche bianche, qui siamo noi gli "happy few" che compaiono nell'epigrafe in calce agli interventi di Dolores.

Pochi, ma buoni! :lol:;):D

Davidelm
22-March-2012, 15:33
Da grande appassionato della George ho letto casualmente questa discussione e non ho potuto non scrivere qualcosa... non concordo con le critiche a "Nessun Testimone" che invece è di gran lunga il più bello dei libri della George (anche se a parte "La Donna vestita di rosso" stento a trovarne uno non bello) perchè commuove, trascina, distrae il lettore dal giallo nel senso stretto della storia... sul movente poco chiaro vorrei dire che lo stesso viene spiegato in un altro libro "Prima di Ucciderla" che spiega il finale della storia...
Un piccolo consiglio per chi non ha mai letto Elizabeth George: i libri vanno letti in rigoroso ordine di uscita altrimenti le storie personali dei personaggi (fondamentali perchè consentono di entrare dentro i personaggi e nella loro introspezione) non sono ben comprese..

dolores
22-March-2012, 16:21
Da grande appassionato della George ho letto casualmente questa discussione e non ho potuto non scrivere qualcosa... non concordo con le critiche a "Nessun Testimone" che invece è di gran lunga il più bello dei libri della George (anche se a parte "La Donna vestita di rosso" stento a trovarne uno non bello) perchè commuove, trascina, distrae il lettore dal giallo nel senso stretto della storia... sul movente poco chiaro vorrei dire che lo stesso viene spiegato in un altro libro "Prima di Ucciderla" che spiega il finale della storia...
Un piccolo consiglio per chi non ha mai letto Elizabeth George: i libri vanno letti in rigoroso ordine di uscita altrimenti le storie personali dei personaggi (fondamentali perchè consentono di entrare dentro i personaggi e nella loro introspezione) non sono ben comprese..

Evviva! Un altro estimatore della George!!! Benvenuto :D
Ora io, Chomsky e zio Fred ci sentiamo meno soli ;)

Mauro
19-April-2012, 14:38
Ci ho messo un po' a maturare un giudizio sul primo libro della George che ho letto che, ovviamente, è "E liberaci dal padre" perché appena lo avevo terminato, un paio di mesi fa, ne avevo tratto un impressione decisamente negativa e di botto avevo scritto una recensione piuttosto feroce. Allora ho lasciato passare un po' di tempo per lasciare sedimentare le impressioni, ma devo dire che, alla fine, mi ritrovo sempre in queste frasi.

Più che dal padre sarebbe una gran bella cosa se la George ci liberasse dell'ispettore Linley, un personaggio talmente improbabile nel ruolo di ispettore di polizia, che viene da chiedersi perchè l'autrice si sia presa il disturbo di scrivere un poliziesco, dato che una buona metà del libro si disperde nei travagli amorosi passati e presenti (che indovinate un po'? ... si intrecciano!) di un ricchissimo playboy di nobili origini che nella realtà non farebbe il piedipiatti di mestiere neanche per la più dissennata delle scommesse.
E poi, ovviamente, non poteva mancare la collega di grado inferiore, bruttina e di origini meno che umili che, altrettanto ovviamente, è innamorata del bambolotto suo superiore, al punto di piazzargli una scenata a metà libro di quelle che non si vedono nemmeno nel più orrido dei grandi fratelli televisivi.
Nel frattempo Mrs George ci ammannisce un giallo senza infamia, e men che meno lode, la cui soluzione non è poi così difficile da intuire specie se si pensa che la traduzione italiana del titolo è di per sè già un bell'indizio.
Ultima nota: è del tutto evidente la signora George disprezza terribilmente i suoi connazionali un po' "rustici" così come si sdilinquisce per gli inglesi di nobile lignaggio però, se proprio sente il bisogno di farlo sapere all'universo mondo, potrebbe limitarsi a scrivere un articolo sul N.Y. Times senza inserire nel libro certe inutili parodie.

E adesso aspetto gli strali dei suoi estimatori :mrgreen:

dolores
19-April-2012, 19:13
Ci ho messo un po' a maturare un giudizio sul primo libro della George che ho letto che, ovviamente, è "E liberaci dal padre" perché appena lo avevo terminato, un paio di mesi fa, ne avevo tratto un impressione decisamente negativa e di botto avevo scritto una recensione piuttosto feroce. Allora ho lasciato passare un po' di tempo per lasciare sedimentare le impressioni, ma devo dire che, alla fine, mi ritrovo sempre in queste frasi.

Più che dal padre sarebbe una gran bella cosa se la George ci liberasse dell'ispettore Linley, un personaggio talmente improbabile nel ruolo di ispettore di polizia, che viene da chiedersi perchè l'autrice si sia presa il disturbo di scrivere un poliziesco, dato che una buona metà del libro si disperde nei travagli amorosi passati e presenti (che indovinate un po'? ... si intrecciano!) di un ricchissimo playboy di nobili origini che nella realtà non farebbe il piedipiatti di mestiere neanche per la più dissennata delle scommesse.
E poi, ovviamente, non poteva mancare la collega di grado inferiore, bruttina e di origini meno che umili che, altrettanto ovviamente, è innamorata del bambolotto suo superiore, al punto di piazzargli una scenata a metà libro di quelle che non si vedono nemmeno nel più orrido dei grandi fratelli televisivi.
Nel frattempo Mrs George ci ammannisce un giallo senza infamia, e men che meno lode, la cui soluzione non è poi così difficile da intuire specie se si pensa che la traduzione italiana del titolo è di per sè già un bell'indizio.
Ultima nota: è del tutto evidente la signora George disprezza terribilmente i suoi connazionali un po' "rustici" così come si sdilinquisce per gli inglesi di nobile lignaggio però, se proprio sente il bisogno di farlo sapere all'universo mondo, potrebbe limitarsi a scrivere un articolo sul N.Y. Times senza inserire nel libro certe inutili parodie.

E adesso aspetto gli strali dei suoi estimatori :mrgreen:

Niente strali, caro Mauro... uccidendo la George mi hai uccisa! :(
Aspetto che zio Fred mi vendichi. :mrgreen:

zio fred
19-April-2012, 21:03
Come diceva quel calciatore "sono completamente d'accordo con Mauro a metà", nel senso che forse quel libro di cui ho un lontano ricordo potrebbe, dico potrebbe, essere uno dei meno belli della George e dunque lo perdoniamo.
Diciamo anche che il libro è del 1988, e stavamo uscendo dai Le Carrè e Deighton e ancora coi Simenon e Fleming, e apparivano le nostre George e P.D.James e la prima Kay Scarpetta che ci hanno lasciato tante emozioni. Letto ora può sembrare superato, come se confrontassimo un giovane Holden o una Lolita alle Ruby e Belen dei nostri tempi, ma a quel tempo lo leggemmo avidamente e non c'erano tutti questi parvenu che hanno scopiazzato a piene mani dalle Nostre e certo che nel numero oggi qualcosa di buono salta fuori.
Comunque cosa possiamo dire al nostro Mauro?
Che si legga tutti gli altri libri della George (magari lasci perdere "Prima di ucciderla" ) , dico Il morso del serpente o Il prezzo dell'inganno o Un pugno di cenere o In presenza del nemico e magari cambierà idea.
E se non la cambierà ce ne faremo una ragione ma ci indichi allora quale autore gli piace di più se consideriamo lo stesso genere, cioà il giallo british londinese, con ispettore del CID belloccio alla Lord Peter, una collaboratrice donna, un collaboratore afro, una moglie fotografa, un maggiordomo che si chiama Denton e una Bentley metalizzata in garage.
Eh, chi potrebbe essere meglio, ci dica, ci dica?

p.s. o stiamo poi parlando di un libro giallo, perchè se mi dice che gli stanno sulle scatole gli azzimati e biondicci inglesi allora dico che per andare a prendere un aperitivo insieme preferisco i Marlowe con una scassata Cadillac o i Cayetano Brulè con pancetta anch'io.

dolores
19-April-2012, 22:49
p.s. o stiamo poi parlando di un libro giallo, perchè se mi dice che gli stanno sulle scatole gli azzimati e biondicci inglesi allora dico che per andare a prendere un aperitivo insieme preferisco i Marlowe con una scassata Cadillac o i Cayetano Brulè con pancetRita anch'io.

Io non ho dubbi: l'aperitivo lo prenderei molto volentieri con il michaelconnellyano Hyeronimous Bosch... anche se la conversazione con lui starebbe a zero, ma mi accontenterei della sua presenza ;)
Rimane il fatto che a parere mio la George, insieme a P.D. James, è attualmente la migliore autrice di gialli british. Aspetto con ansia il suo prossimo romanzo, che è già uscito in lingua originale: chissà quando arriverà da noi?! :D

Mauro
20-April-2012, 10:41
Allora procediamo con ordine parlando prima delle cose più importanti, cioè l'aperitivo :mrgreen: che io mi concedo volentieri (purtroppo non abbastanza spesso) e qui direi che siamo d'accordo sui possibili compagni. Non mi dispiacerebbe nemmeno l'Harry Hole di Nesbo ma temo che potrebbe esagerare e allora sarebbe meno divertente ma credo che meglio di tutti sarebbe il Bacci Pagano di Bruno Morchio che mi porterebbe nei meandri profumati di focaccia di una Genova da scoprire.

Per quanto riguarda, invece, il giallo british, devo ammettere la mia pressochè totale mancanza di conoscenza dell'argomento, non avendo letto i vari Christie, Conan-Doyle e via dicendo e quindi non faccio alcuna valutazione di tipo comparativo, ma mi limito semplicemente a considerare i personaggi così come mi vengono presentati cercando di giudicarne la verosimiglianza con un possibile corrispettivo reale e questo è il motivo che mi fa dire che Linley è improbabile quanto la pioggia nel Sahara.

Ma anche il libro in sè, ripeto, ha molto poco del giallo (non pretendo scene action-splatter all'americana sia chiaro) e molto del romanzo rosa, cosa che mi fa cascare un po' le braccia e che mi ha portato a criticare perfino un mostro sacro come Scerbanenco, forse tutto questo serve a "presentare" i personaggi e magari dovrei seguire il consiglio ziesco di leggermi qualcos'altro ma ci penserò su, anche se adesso sono lontano da quell'intenzione e non è nemmeno un problema dell'epoca in cui è ambientato il tutto anzi, circa la presunta "anzianità" dei personaggi e delle storie dirò che non sono affatto un problema per me che comunque leggo e apprezzo scrittori come Scerbanenco, Simenon e Dürrenmatt.

zio fred
21-April-2012, 11:04
ah, Durrenmatt ricordi giovanili del commissario Barlach, mio caro Mauro.
Vedo che preferisci alla perfida Albione la zona franco/milanese/svizzera e mi fai venire in mente che ho da leggere un Sellerio di Friedrich Glauser col suo sergente Studer, di cui non so nulla. Riemerge anche un ricordo di romanzi, come Il dottor Fisher a Ginevra di Graham Greene o Ashenden l'inglese di Maugham, con ambientazione nebbiosa ma intrigante.
Sull'aperitivo, mio hobby nel prepararli per far sbronzare gli amici, sono a tua disposizione.....

Ma appena dolores mi avverte che è uscito l'ultima George chiudo il bar.

Mauro
22-April-2012, 21:55
Sull'aperitivo, mio hobby nel prepararli per far sbronzare gli amici, sono a tua disposizione.....

Ben gentile, non è detto che un giorno non capiti nelle tue contrade per approfittare di questa tua abilità


Ma appena dolores mi avverte che è uscito l'ultima George chiudo il bar.

Questo però è un colpo basso :mrgreen:

dolores
22-April-2012, 22:12
Ma appena dolores mi avverte che è uscito l'ultima George chiudo il bar.

Sarò la piccola vedetta lombarda... tanto sono astemia: solo aperitivi analcolici ;)

dolores
27-June-2012, 20:34
ZIO FRED!!! La piccola vedetta lombarda ha una comunicazione per te: a settembre uscirà il nuovo romanzo della nostra Elizabeth George, dal titolo "Un castello di inganni" .

Ecco il link con la trama ;)

http://www.wuz.it/libro-inarrivo/1353059/george-elizabeth/castello-inganni.html

Davidelm
18-July-2012, 14:47
Grazie per la bella notizia....

tra l'altro negli Stati Uniti è in uscita già un altro libro che darà l'inizio ad una nuova serie "The Edge of Nowhere"... speriamo solamente che non sia il modo di mandare in pensione Linley ed Havers...

Una piccola risposta a Mauro: chi ha detto che gli investigatori debbano essere probabili. Il piccolo belga con testa a uovo e baffi da collezione inventato da Agatha Chirstie era più probabile di Linley??? Dalgliesh (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Brividi_di_morte_per_l%27ispettore _Dalgliesh&action=edit&redlink=1) di P.D. James che fa il poeta a tempo perso con successo è più probabile? La realtà è che gli investigatori nei gialli sono quelli che sono perchè escono dalla fantasia degli scrittori ed è forse proprio l'anormalità a farli amare...


PS: ho citato solo investigatori che ho amato alla follia

Mauro
18-July-2012, 16:12
Una piccola risposta a Mauro: chi ha detto che gli investigatori debbano essere probabili. Il piccolo belga con testa a uovo e baffi da collezione inventato da Agatha Chirstie era più probabile di Linley??? Dalgliesh (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Brividi_di_morte_per_l%27ispettore _Dalgliesh&action=edit&redlink=1) di P.D. James che fa il poeta a tempo perso con successo è più probabile? La realtà è che gli investigatori nei gialli sono quelli che sono perchè escono dalla fantasia degli scrittori ed è forse proprio l'anormalità a farli amare...


PS: ho citato solo investigatori che ho amato alla follia

Non lo ha mai detto nessuno perbacco e nessuno dovrebbe mai sognarsi di dirlo dato che ognuno è libero di creare i personaggi che più gli aggradano, dopodichè la stessa libertà me la prendo io (come ce l'ha qualsiasi lettore) di criticare un personaggio che, per le sue peculiarità, mi rende indigesta la lettura.
Facendo un parallelo televisivo posso dire che non ho mai sopportato i telefilm tipo Miami Vice (poliziotto strafigo in Ferrari, altamente improbabile anche a Miami) e preferito di gran lunga serie tipo "Hill Street giorno e notte" o, ultimamente, "The Shield".

Poi ognuno è libero di fare scelte sui personaggi e non sarò certo io a dire che chi legge i libri della George è un lettore meno prezioso di me, basterebbe pensare alla grande cultura letteraria di zio fred per capirlo, ma io ho bisogno di pensare che quello che leggo sia il più possibile attinente alla realtà per apprezzarlo, per cui propendo più per personaggi come Wallander o Harry Hole.

Rosy
18-July-2012, 16:24
Non lo ha mai detto nessuno perbacco e nessuno dovrebbe mai sognarsi di dirlo dato che ognuno è libero di creare i personaggi che più gli aggradano, dopodichè la stessa libertà me la prendo io (come ce l'ha qualsiasi lettore) di criticare un personaggio che, per le sue peculiarità, mi rende indigesta la lettura.
Facendo un parallelo televisivo posso dire che non ho mai sopportato i telefilm tipo Miami Vice (poliziotto strafigo in Ferrari, altamente improbabile anche a Miami) e preferito di gran lunga serie tipo "Hill Street giorno e notte" o, ultimamente, "The Shield".

Poi ognuno è libero di fare scelte sui personaggi e non sarò certo io a dire che chi legge i libri della George è un lettore meno prezioso di me, basterebbe pensare alla grande cultura letteraria di zio fred per capirlo, ma io ho bisogno di pensare che quello che leggo sia il più possibile attinente alla realtà per apprezzarlo, per cui propendo più per personaggi come Wallander o Harry Hole.

QUOTO Mauro! ciao
Rosy

zio fred
18-July-2012, 23:50
Mauro mi onora con la sua stima e allora farò una riflessione per contribuire alla questione.
Mi son reso conto che nella scelta dei miei gialli contano più alcuni aspetti sentimentali ed emotivi quali le ambientazioni ed il periodo storico ( massima goduria tra inizio novecento e la seconda guerra ) che mi influenzano più della trama e personaggi. Al primo posto assoluto viene lo sfondo old England sin da quando ero fanciulletto: iniziato dalla Christie e poi Edgar Wallace, Dickson Carr, Allingham e Ngaio Marsh e così via. Qualche eccezione oltreoceano con Van Dine ( Philo Vance mi ricordava Poirot) , Rex Stout (per simpatia verso Archie Goodwin non del ciccione) o Ellery Queen, ma nulla di latino o germanico e solo qualche Maigret apprezzato molto più tardi. Distacco snobistico verso gli italiani (sto sempre parlando di gialli ) ed ora verso tutta la Scandinavia, che non mi attira per lo stesso motivo per cui non andrei mai lassù al freddo da turista.
E dunque si capirà che anche passando il tempo mi sono innamorato della Sayers, e poi della P.D.James, di Martha Grimes ed ultimamente della George. I loro ispettori sono improbabili come una vincita alla lotteria (e se l’attinenza al vero è elemento di giudizio hai ben ragione a fare altre scelte, caro Mauro) solo che non cerco razionalità nei gialli se non nella trama logica che sfidi a scoprire il finale.
Linley mi è simpatico come il mio commercialista epperò come leggo la parola Scoltland Yard comincio a salivare come un cane di Pavlov, che ci posso fare!
Ammiro Chandler eVazquez Montalban tra i maestri, ammetto la Vargas e la Bartlett, un sudamericano come Ampuero, scopro De Angelis e Markaris e già la squadra si fa affollata e confusa come un partito politico.
Mi viene mal di testa e torno a cercare serenità nei villaggetti inglesi con la farmacia, il Vicario ed una Miss Marple che pota le rose ed un Jeeves che offre il thè, tanto so che l'assassino non è lui. E per una libro dalla copertina rossa dei Bassotti/Polillo regalo l’auto e la suocera.
Il bello è che dal vero gli inglesi mi sono pure antipatici, tanto per dire l’irrazionalità delle mie scelte giallistiche!
Ma è la stessa ambiguità masochistica per cui ogni tanto apro contornidinoir di Cecilia e leggo le sue recensioni mentre mi flagello con lo scacciamosche!

Debs
19-July-2012, 12:00
quoterei Fred parola per parola...con la differenza che a me Linley è molto più simpatico del mio commercialista ;)

Aggiungo che oltre all'ambientazione così british, dei romanzi della George apprezzo particolarmente la caratterizzazione psicologica dei personaggi: tanto meticolosa che immagino sia proprio ciò che irrita i suoi detrattori

Mauro
19-July-2012, 16:05
Concordo con voi ner ritenere che la simpatia di Linley o di qualsivoglia altro detective non ha niente a che fare con le scelte del giallo. Anch'io alle volte prenderei a ceffoni uno come Harry Hole (l'ho avuto un amico così geniale quanto autodistruttivo) ma alla fin fine è la sua verosimiglianza a persone reali e la maestrìa di Nesbo a farmi apprezzare le sue vicissitudini.

Cecilia (Teresa)
20-July-2012, 18:20
Ma è la stessa ambiguità masochistica per cui ogni tanto apro contornidinoir di Cecilia e leggo le sue recensioni mentre mi flagello con lo scacciamosche!


:mrgreen::mrgreen:

Davidelm
23-July-2012, 10:52
Mauro chiaramente la mia non era una critica al tuo ragionamento (che tra l'altro fila) ma solo il mio punto di vista.
Però per contribuire al discorso (senza raggiungere la perfezione stilistica di Zio Fred) credo che la passione per i protagonisti dei gialli sia un discorso empatico che nasce in modo istantaneo e che va aldilà delle ambientazioni. Facciamo il caso di Agatha Christie: io ho amato il personaggio di Poirot sin dalla sua descrizione in Styles Court, Miss Marple non l'ho mai potuta soffrire pur avendo letto quasi tutta la serie (con il sadico convincimento che qualche volta quest'antipatica casalinga inglese avrebbe "perso la partita"). Conan Doyle è uno dei maestri del giallo eppure io non riesco a digerire Sherlock Holmes, Montalbano pur essendo siciliano come me dopo i primi quattro romanzi l'ho preso in antipatia preferendogli di gran lunga il Guerrieri di Carofiglio... per uscire dal mondo dei gialli, Jeeves forse è il maggiordomo più improbabile della storia con i suoi Spinoza, ma credo che sia anche il più geniale personaggio della letteratura del '900 (forse sbaglio tutti i personaggi di Woodehouse sono geniali), ... ora non so perchè il personaggio di Linley mi stia così a cuore ma sin da quando ho iniziato a leggerlo sono diventato un avido lettore della George. Il problema è che mi sta anche simpatico, anche quando ha palesemente torto e i suoi comportamenti sono non irreprensibili, parteggio sempre per lui (errore imperdonabile per un lettore di gialli). Io non riesco ad essere un lettore oggettivo: devo "sentire" le storie e i personaggi, mi devono appassionare, devono suscitare in me delle reazioni, devo vivere con loro nei miei momenti di lettura e questo succede quasi sempre con Elizabeth George (come per Scott Turrow, P.D James, D.W. Buffa, John Lescoart, Mankell). Io ho pianto come un bambino leggendo le ultime pagine di D'Amore e d'Ombra ed ho avuto una crisi quasi di convulsioni leggendo Grazie Jeeves, avrei voluto alleviare le sofferenze di Linley in Nessun Testimone ed ho sofferto con Hans Schnier in Opinioni di un Clown.
Infine una piccola provocazione: ma siamo sicuri che Wallander sia così attinente alla realtà???? A me sembra davvero poco svedese (tanto che Mankell scrive i suoi gialli vivendo fuori dalla Svezia). Wallander è un uomo tormentato, complicato, molto umano, ma geniale nel suo lavoro, non proprio lo stereotipo dello svedese tipico che ci immaginiamo freddo, glaciale, ordinato sul lavoro e metodico con poco spazio alla fantasia.
Un saluto a tutti.

Rosy
23-July-2012, 14:38
@Davidelm

Bella questa tua spiegazione sui gusti e sul perchè ti piacciano o no!
Io dovrei pensare un attimo ai singoli personaggi, ma vado molto ad epidermide.
Montalbano è un caso a sè; amo svisceratamente la Sicilia ed i Siciliani , e non potevo non amare Montalbano dal primo giorno...
Degli altri parlerò a parte, devo cambiare occupazione tra un attimo; però su Wallander hai ragione.
Non è certo la rappresentazione dello svedese tipico- almeno, immagino, non conoscendone...
Però lo adoro proprio perchè è tormentato, umano...e non glaciale, metodico.

ciao , a risentirci. Mi piace sempre parlare e leggere le parole di chi, come me, ama i gialli!
Rosy:-P:-P

Mauro
23-July-2012, 15:09
Mauro chiaramente la mia non era una critica al tuo ragionamento (che tra l'altro fila) ma solo il mio punto di vista.

Tranquillo che io l'ho preso esattamente così e non ho fatto altro che aggiungerci il mio mettendo così in moto la principale funzione di un Forum, ovverossia lo scambio di opinioni.


...
Infine una piccola provocazione: ma siamo sicuri che Wallander sia così attinente alla realtà???? A me sembra davvero poco svedese (tanto che Mankell scrive i suoi gialli vivendo fuori dalla Svezia). Wallander è un uomo tormentato, complicato, molto umano, ma geniale nel suo lavoro, non proprio lo stereotipo dello svedese tipico che ci immaginiamo freddo, glaciale, ordinato sul lavoro e metodico con poco spazio alla fantasia.
Un saluto a tutti.

Secondo me sì.
Lo so che parlando di Wallander non sono propriamente imparziale ma mi limito a osservare che il commissario svedese è esattamente la smentita di quello che considero un mero stereotipo (il nordico freddo e razionale) che mi aiuta a conoscere meglio le abitudini di un popolo e di una terra che non conosco, del resto, se seguissimo questo schema, avremmo la letteratura piena di italiani mafiosi, di inglesi ricchi di aplomb e di tedeschi rigidamente razionali ma sappiamo bene che, per fortuna, non è così.

Bella la tua digressione e mi ha fatto troppo ridere la tua avversione per Miss Marple :D

zio fred
22-October-2012, 09:47
uno scout direbbe estote parati, Cecilia direbbe restate connessi, Dolores piccola vedetta lombarda direbbe lo vedo (a proposito dov’è finita Dolores?), Mauro direbbe ve lo lascio tutto……….


Torna in libreria il 25 ottobre Elizabeth George, con il nuovo
http://s10.postimage.org/8z2f96pp5/George_Un_castello_di_inganni_1.jpg (http://postimage.org/)
online photo sharing (http://postimage.org/)

Mauro
23-October-2012, 09:49
In effetti lo direbbi ... :mrgreen:

zio fred
06-November-2012, 18:19
Cara Elizabeth George non ci siamo !
mi son fatto tuo paladino e press agent su questo forum ma arrivato a pag. 49 dell’ultimo libro ho un sobbalzo!!!
La questione è presto detta: non puoi far passare Linley per babbeo, chiuso fuori dalla porta da questa antipatica Isabella che già mi sta sulle scatole sia diventata il suo capo figuriamoci se si mette anche a fargli fare queste figure!
Si potrà dire che un Linley così diventa più umano abbandonando quell’aura un po’ snob e algida che lo contraddistingueva nei primi libri, forse diventa anche più simpatico perché ci sentiamo a lui vicini e fa tenerezza dopo quello che ha passato, magari piace di più anche a Mauro però….non è più Linley.
Qui non stiamo parlando di una persona reale ma di un icona cartacea, un personaggio fittizio che aveva certe caratteristiche e per quello mi piaceva: una onnipotente sicurezza, l’eleganza, l’aplomb, l’autocontrollo irreprensibile, tutto molto british e affascinante proprio perché uno così non rischi di trovartelo davvero tra i piedi al lavoro ma resta un avatar cartaceo.
Ora George mi fai crollare un mito!!! Non solo fai rifare i denti a Barbara ma cambi i connotati a Linley.
Sarebbe come Poirot sul pianerottolo a pregare una divorziata di farlo entrare! Montalbano fuori dal ristorante perchè non c'è un tavolo libero! Lord Peter fermo su una strada di campagna perchè Bunter non ha fatto benzina! o addirittura zio Fred (quello vero) in difficoltà con una fidanzata di Pongo Twisterton! ma per favore...

Già ho sopportato la sostituzione di Diana con una Pippa, Sean Connery con un Craig antipatico che assomiglia a Putin e passa dai Martini alla birra, non posso sopportare ora che Linley diventi una mammoletta piagnucolosa e venga definito laureato ad Oxford in stupidità!
Può essere che Marlowe si prenda una sberla dalla biondona di turno, che Pepe Carvalho vada in bianco perché la sua bella ha troppi clienti stasera ma non si può accettare che Linley si metta a pregare sulla porta di farlo entrare mentre sta’ Isabella ha in casa l’ex marito e i due figli!

Attenta a cosa scrivi George perché faccio presto a mollarti te e la tua Isabella del cavolo e dar ragione a Mauro.

Mauro
09-November-2012, 21:37
Accidenti. :shock:

Per arrivare a darmi ragione deve avertela davvero fatta grossa la Lady mancata ... :lol:

Davidelm
15-December-2012, 11:41
Non ci siamo proprio con questo libro... premetto che se non avete finito di leggerlo non andate avanti nel mio discorso...
Concordo in pieno con Zio Fred sull'improbabile svolta dei personaggi (anche se a ben pensare Linley è stato sempre attratto dalle gonnelle ed ha fatto follie... basta ricordare il viaggio a Santa Barbara per Deborah, la storia con la locandiera di Scuola Omicidi poi con Helen la situazione era leggermente cambiata), ma è l'intera storia che non funziona, l'intero impianto che è costruito male...
Una delle caratteristiche dei libri della George è stata quella di incrociare la vicenda del libro con l'introspezione dei personaggi e delle loro vicende personali. Ma in questo libro è addirittura il contrario: sembra di leggere un libro sui nostri eroi dove la morte di Ian è un dannato particolare su cui perdere qualche pagina... ma stiamo leggendo un libro rosa o giallo? Perchè di giallo non c'è nulla: la morte di Ian appare da subito per quello che è, il coinvolgimento di Scotland Yard appare un pò forzato, quello di Deborah e Simon addirittura è assurdo... capisco Simon ma perchè Deborah viene coinvolta inizialmente dall'immagine??? Non c'è alcun motivo se non quello di voler intrecciare la sua storia con quella di Alatea. Ma poi pensate a Bernard nella sua situazione chiama Scotland Yard per farla indagare: una qualsiasi persona di buon senso sarebbe tornata a casa dalla moglie e avrebbe detto che non c'era nulla da fare, Scotland Yard non poteva riaprire un caso senza prove... ma il peggio del libro secondo me sta nel finale: Barbara (sempre il miglior personaggio della saga, io speravo che riuscisse nello restyling in modo che potesse scoprire la felicità) scopre che Alatea è in realtà un Santiago. Ebbene??? Perchè Linley diretto a Londra deve tornare indietro per parlare con Alatea? In che modo Alatea avrebbe avuto un movente per uccidere Ian??? In realtà Ian sapeva di Viviane, sapeva di Mignon ma nulla viene detto su Alatea. L'inversione di marcia è senza senso, quasi un pretesto per creare l'equivoco finale che è più da Woodehouse che da elizabeth George: tre dialoghi consecutivi dove le persone parlano di cose diverse senza accorgersi di nulla... neanche Bertie Wooster e Gus Fink-Nottle avrebbero fatto di peggio.
La vicenda di Kavreh sembra invece messa lì quasi come intendo omofobico: si cerca di costruire forzatamente una figura negativa sul gay iraniano e positiva sulla povera Manette e le sue vicende.
Infine la necessità di farci capire la prossima storia: Linley inizierà una relazione con la pattinatrice, Isabelle (insopportabile personaggio) soffrirà, Barbara aiuterà disperatamente Azhar contro le regole di Scotland Yard e Linley la aiuterà. Scommettiamo?????
In attesa delle vostre opinioni (specie di Rosy, Zio Fred.... Mauro meglio che non lo legga altrimenti non ci sarà verso per fargli leggere un libro della George)

Davidelm
15-December-2012, 11:42
Non ci siamo proprio con questo libro... premetto che se non avete finito di leggerlo non andate avanti nel mio discorso...
Concordo in pieno con Zio Fred sull'improbabile svolta dei personaggi (anche se a ben pensare Linley è stato sempre attratto dalle gonnelle ed ha fatto follie... basta ricordare il viaggio a Santa Barbara per Deborah, la storia con la locandiera di Scuola Omicidi poi con Helen la situazione era leggermente cambiata), ma è l'intera storia che non funziona, l'intero impianto che è costruito male...
Una delle caratteristiche dei libri della George è stata quella di incrociare la vicenda del libro con l'introspezione dei personaggi e delle loro vicende personali. Ma in questo libro è addirittura il contrario: sembra di leggere un libro sui nostri eroi dove la morte di Ian è un dannato particolare su cui perdere qualche pagina... ma stiamo leggendo un libro rosa o giallo? Perchè di giallo non c'è nulla: la morte di Ian appare da subito per quello che è, il coinvolgimento di Scotland Yard appare un pò forzato, quello di Deborah e Simon addirittura è assurdo... capisco Simon ma perchè Deborah viene coinvolta inizialmente dall'immagine??? Non c'è alcun motivo se non quello di voler intrecciare la sua storia con quella di Alatea. Ma poi pensate a Bernard nella sua situazione chiama Scotland Yard per farla indagare: una qualsiasi persona di buon senso sarebbe tornata a casa dalla moglie e avrebbe detto che non c'era nulla da fare, Scotland Yard non poteva riaprire un caso senza prove... ma il peggio del libro secondo me sta nel finale: Barbara (sempre il miglior personaggio della saga, io speravo che riuscisse nello restyling in modo che potesse scoprire la felicità) scopre che Alatea è in realtà un Santiago. Ebbene??? Perchè Linley diretto a Londra deve tornare indietro per parlare con Alatea? In che modo Alatea avrebbe avuto un movente per uccidere Ian??? In realtà Ian sapeva di Viviane, sapeva di Mignon ma nulla viene detto su Alatea. L'inversione di marcia è senza senso, quasi un pretesto per creare l'equivoco finale che è più da Woodehouse che da elizabeth George: tre dialoghi consecutivi dove le persone parlano di cose diverse senza accorgersi di nulla... neanche Bertie Wooster e Gus Fink-Nottle avrebbero fatto di peggio.
La vicenda di Kavreh sembra invece messa lì quasi come intendo omofobico: si cerca di costruire forzatamente una figura negativa sul gay iraniano e positiva sulla povera Manette e le sue vicende.
Infine la necessità di farci capire la prossima storia: Linley inizierà una relazione con la pattinatrice, Isabelle (insopportabile personaggio) soffrirà, Barbara aiuterà disperatamente Azhar contro le regole di Scotland Yard e Linley la aiuterà. Scommettiamo?????
In attesa delle vostre opinioni (specie di Rosy, Zio Fred.... Mauro meglio che non lo legga altrimenti non ci sarà verso per fargli leggere un libro della George)

Rosy
15-December-2012, 13:47
In attesa delle vostre opinioni (specie di Rosy, Zio Fred.... Mauro meglio che non lo legga altrimenti non ci sarà verso per fargli leggere un libro della George)

SORRY, Davidelm! io non amo affatto la George. Dopo il primo non ho insistito.
Vi leggo, perchè sono curiosa di tutto ciò che è letteratura gialla, ma non sono tra i fans di questa autrice.
Con simpatia ti saluto,
Rosy

Davidelm
15-December-2012, 16:14
In attesa delle vostre opinioni (specie di Rosy, Zio Fred.... Mauro meglio che non lo legga altrimenti non ci sarà verso per fargli leggere un libro della George)

SORRY, Davidelm! io non amo affatto la George. Dopo il primo non ho insistito.
Vi leggo, perchè sono curiosa di tutto ciò che è letteratura gialla, ma non sono tra i fans di questa autrice.
Con simpatia ti saluto,
Rosy

pardon intendevo dolores....

Rosy
15-December-2012, 16:26
pardon intendevo dolores....

Ah...temo che Dolores sia migrata verso altri lidi.ciao!
Rosy

Mauro
16-December-2012, 21:07
.... Mauro meglio che non lo legga altrimenti non ci sarà verso per fargli leggere un libro della George)

Ma io un libro della George l'ho già letto, mi guarderei bene dal criticare un autore mai frequentato, certo che con il tuo scritto hai messo la pietra tombale sulla possibilità che io gli concedessi una seconda chance :mrgreen:

giacomo
04-January-2013, 23:12
Ciao a tutti!
Nell'ultimo anno ho letto quasi tutti i libri della George. Adoro i capitoli lunghi (quasi snervanti), i tanti personaggi.
Ho appena finito UN CASTELLO DI INGANNI, l'ho trovato molto piacevole, ho faticato a sopportare Isabelle, ma il finale mi ha ricompensato. Posso ammettere che la trama in certi punti traballa un po', non avrò mai un altro E LIBERACI DAL PADRE, ma ho visto(a malincuore) che la scrittrice ha cercato di innovarsi e di alleggerire la sua scrittura.

Se qualcuno fosse ancora interessato sta per essere pubblicato in inglese il nuovo libro di Elizabeth George JUST ONE EVIL ACT , ambientato tra Lucca e Londra. Cosa dite, le darete un'altra chance??

Mauro
06-January-2013, 09:31
Ciao a tutti!
Nell'ultimo anno ho letto quasi tutti i libri della George. Adoro i capitoli lunghi (quasi snervanti), i tanti personaggi.
Ho appena finito UN CASTELLO DI INGANNI, l'ho trovato molto piacevole, ho faticato a sopportare Isabelle, ma il finale mi ha ricompensato. Posso ammettere che la trama in certi punti traballa un po', non avrò mai un altro E LIBERACI DAL PADRE, ma ho visto(a malincuore) che la scrittrice ha cercato di innovarsi e di alleggerire la sua scrittura.

Se qualcuno fosse ancora interessato sta per essere pubblicato in inglese il nuovo libro di Elizabeth George JUST ONE EVIL ACT , ambientato tra Lucca e Londra. Cosa dite, le darete un'altra chance??

Innanzi tutto ti do il benvenuto, magari fai un giro nel thread delle presentazioni (http://www.scompaginando.it/forumdisplay.php?30-Presentazioni) a raccontarci qualcosa su di te e i tuoi gusti letterari.
Per quanto riguarda la George ti dirò che ti sei infilato in una delle discussioni più attive del Forum ... posta qualche parere in più che così ci confrontiamo.

Davidelm
28-November-2014, 13:22
Allora capitolo George da aggiornare con "Un Piccolo Gesto Crudele". Confermo quello che ho scritto in precedenza e vale a dire che dopo "Nessun Testimone" i libri hanno subito un'involuzione pazzesca, con trame sempre meno credibili e personaggi in preda a nevrosi. Questo libro rispetto al Castello di Inganni è sicuramente un passo avanti (ma fare peggio di "Un Castello di Inganni" era sinceramente difficile): la trama è ben costruita e appassiona il lettore. Quello che delude è secondo me un'approssimativa ricostruzione del sistema giudiziario e polizesco italiano (l'idea che ha la George del PM italiano è quanto meno balzana, piena di pregiudizi ed approssimazioni) ed anche una Barbara Havers che sembra una scheggia impazzita, senza che questo abbia gravi conseguenze. Insomma aspetto con ansia il ritorno della George agli splendidi libri scritti prima che la morte di Lady Helen portassero lei più che i suoi personaggi in un buio pesto (mi affido a Mankell e Arnaldur indridason per leccarmi le ferite)...

Mauro
28-November-2014, 15:49
(mi affido a Mankell e Arnaldur indridason per leccarmi le ferite)...

Ti piace consolarti alla grande eh? ;) :mrgreen:

kaipirissima
17-April-2016, 14:46
Che fortuna avervi conosciuto!
Io scorpro una scrittrice e voi... Zitti zitti pagine di commenti!
mi pare però che non tutti meritino. Io ho letto solo il primo. E devo dire che lo promuovo.

kaipirissima
23-May-2016, 13:08
Ebbene,
Diciamo che avendone letti cinque posso anch'io dire la mia. (Ah ah , l'avrei detta lo stesso. Più che altro non posso più esimermi dal farlo! )
Grazie alla vostra lista ho seguito l'ordine cronologico delle vicende.
Da subito la cosa che m'inquieta è la traduzione dei romanzi, il titolo nello specifico. Mah.


Prendiamo il primo
Titolo originale A great deliverance (la grande salvezza-liberazione). A leggere il romanzo è un po' spoileroso ma non come il titolo italiano: Nel nome del padre.
Romanzo: debito a settembre, rischio bocciatura. Non lo consiglio.

Però l'incontro tra i due detective Lynley aristocratico super chic, e Havres poliziotta comune dallo spirito mai domato, creano una buona squadra.


@ Marco, sono D'accordo sulla piazzata del tutto fuori luogo, e senza senso.

ah una cosa che non mi è piaciuta
non sono una... Boh, ma sinceramente le pagine dedicate alla descrizione di come le bambine venivano molestate mi ha lasciata interdetta. A parte il contesto (genere thriller e non denuncia sociale) le ho pure trovate ripetitive e perciò del tutto eccessive e volutamente morbose gratuitamente. Bocciatissime.


Secondo:
Payment in blood (pagamento in sangue), titolo italiano La miglior vendetta. Sinceramente questo romanzo mi ha Creato una confusione pazzesca con i nomi, e alla fine del giallo non ci ho capito quasi nulla, tanto fumo negli occhi per poi risolvere altrove l'arcano. Sinceramente non mi è piaciuto.

L'unica cosa da salvare: Lynley e le sue paturnie d'amore.


Terzo titolo
Well-schooled in murder ( Istituto omici), tradotto in italiano: Scuola omicidi. Qui direi che la traduzione è ok. e il romanzo al netto dei cinque letti è il migliore! Molto bello.


Quarto titolo
For the sake of Elena (Per amore di Elena) titolo italiano, seconda edizione, : Corsa verso il baratro. A lettura ultimata il primo titolo risulta alla fine in parte spoileroso, ma non del tutto, quello modificato italiano si risolve nelle prime pagine Elena fa jogging e viene uccisa, appunto corsa verso il baratro... Le implicazioni psicologiche del primo sono migliori... Titolo italiano bocciato.
Romanzo promosso.


Quinto libro
Missing Joseph, traduzione Dicembre è il mese più crudele.
Ok , il titolo originale che si capisce alla fine, ma quello italiano che c'entra solo perchè è inverno e fa freddo... Bah.
Romanzo promosso. Un sacco di sesso.


anche qui non manca la morbosità. La scena dello stupro prima, il ricordo di lei dopo, il ricordo di lui dopo.... Insomma uno stupro per tre volte, c'è la voglia di esasperare i toni. Senza contare che è uno stupro davvero pesante già la prima volta.


La cosa che caratterizza i romanzi della George, secondo me, è il sesso. Ce n'è parecchio, travolgente, morboso, violento... Senza tanti giri di parole...Sono al sesto romanzo e già la voce narrante del primo capitolo, pagina 3, dice:
"Mi chiedo quanto ci avesse messo mamma ad accorgersi che la passionalità di mio padre non superava molto la ristretta gamma di manifestazioni che andava dal silenzio a un dolce sorriso vagamente assente. Pensavo spesso che i loro momenti d'intimità a letto dovevano aver seguito più o meno uno schema tipo abbraccio, brancicamento, sudore, sborrata, gemito, con un "molto bello mia cara".


Un'altra caratteristica che riesce più o meno bene nei romanzi è il taglio psicologico.
In "scuola omicidi" la vittima diventa il centro della narrazione. Tutto ruota attorno a lei, ti coinvolge, ti inquieta, ti spaventa, ti fa arrabbiare, insomma grande empatia con l'atmosfera e la vittima.
Anche in altri la George ha cercato questa strada ma con "Elena" non le è riuscita così bene, pur ricostruendo post mortem un buon personaggio.


Scotland Yard
Per quanto riguarda Scotland Yard, c'è più il nome che l'istituzione. Insomma per me questa Scotland Yard proprio non c'è.


Detection
Niente di trascendentale. La costruzione cerebrale del giallo classico è meglio dimenticarsela. Ad un certo punto viene fuori una notizia, si scava e la verità salta fuori.


Personaggi
Crescono, si danno da fare, hanno un sacco di problems e se devo dirla tutta, a parte Barbara, le due donne sono gatte morte: Debora e Helen non le reggo molto. Gli uomini sono promossi.


A netto di tutto sono dei romanzi strani, mi convincono, non mi convincono, hanno però qualcosa, forse i personaggi, forse lo scavo psicologico, che m'intriga.


Qualche volta la George cerca di approfondire qualche aspetto culturale, l'arte o la letteratura o la musica. Piccoli accenni, che non danno fastidio e seppur poco approfonditi non risultano mai banali.

kaipirissima
29-May-2016, 18:20
Sesto
Per un pugno di cenere.
la costruzione passa dalla prima persona di Oliva alla terza. È la prima volta che i romanzi della George hanno questo intreccio. Uno strumento per entrare meglio nel dramma.
Sembra così ... nei romanzi della George non è mai l'odio a creare l'omicidio, ma qualcosa di più "malato". Questo rende tutto molto più doloroso e meno consolatorio il finale.

Adesso ho iniziato In presenza del nemico.
Una bambina è stata rapita. Il racconto parte con la prima persona della bambina, cresce l'empatia e la paura e soprattutto il nervoso-fastidio-odio per alcuni personaggi!

Domanda ... Quando uscirò dal tunnel della George?

kaipirissima
31-May-2016, 02:27
Ok. sono le 2 di mattina e io ho appena finito In presenza del nemico. Ovviamente piaciuto. Buona tensione, inoltre restare indifferenti a questi personaggi era impossibile. Alcuni davvero uhhhhh da ammazzare. Sì, lo so. No bisognerebbe mai fare tali affermazioni, come minimo qualcuno di loro muore e io sono tra i sospettati!

Mauro
31-May-2016, 09:23
Ok. sono le 2 di mattina e io ho appena finito In presenza del nemico. Ovviamente piaciuto. Buona tensione, inoltre restare indifferenti a questi personaggi era impossibile. Alcuni davvero uhhhhh da ammazzare. Sì, lo so. No bisognerebbe mai fare tali affermazioni, come minimo qualcuno di loro muore e io sono tra i sospettati!

Hai cambiato lavoro e fai il maggiordomo? :lol:

kaipirissima
31-May-2016, 10:05
O il portiere di notte? :)

kaipirissima
03-June-2016, 20:36
Ohhh, seguendo l'ordine riportato ho addentato oggi Il morso del serpente... dopo poche pagine fa riferimento a un episodio avvenuto in quello precedente che non ho letto... Insomma manca un libro nella lista tra

In presenza del nemico
il morso del serpente
ed è
il prezzo dell'inganno.
subito prenotato in bilio ma mi arriverà la prox settimana, e quindi, cosa faccio? Sono andata in libreria e ho acquistato un libro tratto da un videogames. Assassin's creed. Il primo romanzo Rinascimento. Chissà come sarà...

kaipirissima
04-July-2016, 23:38
Ok. Bene finito il prezzo dell'inganno.
Lynley non c'è, solo Barbara alle prese con un delitto ma.soprattutto con il suo enigmatico vicino di casa.
Non male, mi è piaciuto anche se forse un po' anacronistico di questi tempi.
Assolutamente da leggere prima del Morso del serpente.
Poiché continua un discorso precedente che spoilera più volte una sequenza di grande tensione del precedente romanzo.


Il morso del serpente.
Anche questo non male. I personaggi si confermano vincenti.

Unica nota, si arriva alla soluzione solo quando salta fuori un indizio. Insomma è praticamente impossibile arrivarci da soli.
Credo che questo sia un limite del giallo. Per fortuna il resto tiene.

Ah, naturalmente sempre una nota di sesso, questa volta sadomaso.

kaipirissima
05-July-2016, 21:57
Ok. Adesso ho attaccato, Cercando nel buio. Mmm. Insomma. Gideon è un po' una palla. Speriamo le sue lo parti si accorcino. Non mi sta simpatico.

kaipirissima
18-July-2016, 23:59
Cercando nel buio una noia.
Adesso sono verso la fine di Nessun testimone. Sono tristissima.
A.volte mi chiedo quanto siano sadici gli autori. Vorrei che i loro personaggi si rifiutassero di seguire le indicazioni. Non riesco a credere a tale crudeltà.
Non me ne frega niente di sapere se il killer sarà preso vorrei solo un miracolo... che so non esserci perché ho sfogliato il libro e non c'è nessun miracolo.

kaipirissima
19-July-2016, 01:16
Finito. Praticamente ho pianto fino all'ultima parola.

Qualcuno mi consola?
I romanzi successivi Lynley se me tira fuori? Insomma ce la fa?
Anche in messaggio privato.
Ho Già Tra Le mie mani Prima di ucciderla ma non credo di essere in grado di leggero adesso. Anzi lo so senza.ombra di dubbio. Domani lo riporto in biblioteca.

kaipirissima
10-August-2016, 19:19
Ho tolto dal castigo la George, ho saltato Prima di ucciderla perchè tutti mi hanno detto che era brutto. Ho ripreso con La donna che vestiva di rosso. La George però comincia a stufarmi, troppo dettagliate le vite dei sospetti, preferivo,quando,si dava più spazio alla vittima. Stesso problema anche con il successivo Questo corpo mortale. Mi sa che tra poco la faccio finita.

kaipirissima
25-August-2016, 11:37
Questo corpo mortale... Allora diciamo che una parte l'ho quasi saltata... Leggendo qua è là giusto,per capire il senso. Cavolo, che prolissa la George. Tutta quella parte per me si poteva tagliare. Mi riferisco al caso in corsivo dei bambini.
al netto di quella parte la storia non è male. Promosso.

Un castello di inganni. Anche qui un crogiolo di personaggi... Le loro storie...Che all'inizio rallentano la vicenda... una addirittura non c'entra assolutamente nulla con il giallo, lo stesso per una love story... Insomma... Al di là di tutto il romanzo è promosso.
Continuo a pensare che Deborah sia insopportabile, al contrario Emily a me sta simpatica. Lo so che agli altri non piace, ma, a me, sembra insieme a Barbara una donna normale. Incasinata, ma normale.

Piccolo gesto crudele. Sono a metà lettura, nonostante le digressioni essendo un caso "personale" ... Mi gusta. È incredibile la crudeltà del genere umano, e non mi riferisco a ferite fisiche, ma al cinismo e all'egoismo.
mi viene in mente l'altro titolo In presenza del nemico, poveri bambini... Vittime innocenti. Che rabbia.

kaipirissima
28-August-2016, 23:23
]Finito Piccolo gesto crudele. Davvero crudele. Per quanto riguarda i personaggi mi sono piaciuti, buon pathos, la trama funziona nella prima parte nella.seconda da è davvero frettolosa e quasi casuale. Comunque piaciuto.

Le conseguenze dell'odio. La prima parte come sempre sono campionari dei vari personaggi a pagina 100 inizia il giallo... non dico altro. Anche qui la prima parte gialla cresce bene poi però il funa le è un po' superficiale. Sembra che alla George interessino sempre di più i personaggi che il giallo. Romanzo comunque letto piacevolmente.

E così alla fine li ho letti tutti! (Tranne Prima di ucciderla) Pazzesco!

kaipirissima
09-September-2016, 18:11
dopo aver letto tutti e dico tutti tranne uno i romanzi della George con Lynley... non potevo non inserire delle foto da stalker...

1 la macchina
4232

La fermata del Bus
4233

la Met
4235


la piazza/ quartiere dove abita Lynley

4234

Mauro
15-September-2016, 08:53
Bellissimo.
Le visite ai luoghi conosciuti solo attraverso le pagine di un romanzo sono le più emozionanti.

kaipirissima
15-September-2016, 10:08
New Scotland Yard è praticamente attaccata all'abbazia di Westminister, solo,che per arrivarci venivamo da un'altra parte e abbiamo camminato lunga la strada più smoggosa della mia vita! Quel giorno poi ero particolarmente sensibile agli odori (non sono incinta) e più di una volta ho avuto la nausea. Alla fine ho dovuto coprirmi naso e bocca altrimenti avrei lasciato la mia colazione sul selciato! La strada? Victoria Street.

dopo tutta questa "fatica" c'erano i lavori in corso così avevano coperto con uno straccio l'insegna... Alla fine se non avessi saputo com'era il palazzo neppure l'avrei trovata.
ho la foto, su un cartello pubblicitario messo lì a testimonianza dell'effettiva entrata della Met, distrutta - mezza morta ma sorridente!

Mauro
15-September-2016, 12:06
Questione di abitudini, per i milanesi lo smog di Londra è aria di casa (moriremo tutti malamente, lo so :eek ).
In compenso lo straccio sull'insegna o le inaspettate chiusure di luoghi turistici sono i classici inconvenienti che ti ritrovi ad affrontare a ogni viaggio.