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galloway
27-November-2011, 20:37
Con questo post intendo cominciare a tessere un nuovo "filo", il così detto "thread", che faccia da connessione, convergenza e condivisione tra chi ama la letteratura come genere e la biografia come avventura di vita per tutti, siano essi lettori o scrittori.

Sulla scia dell'altro "thread" sul pensiero laterale, intendo proporre a chi ha voglia, pazienza e anche abilità a scoprire l'identità dei soggetti letterari che presenterò a ritmo settimanale. Non ci sarà molto di enigmatico nei testi che vi proporrò, nè tanto meno ci sarà bisogno di usare il "pensiero laterale", come nel caso dell'altro thread.

Vorrei chiarire che queste attività che ho il piacere e l'onore di condividere con chi avrà voglia e pazienza di leggere vogliono essere soltanto un "divertissement", un passatempo su questo forum che mi sembra essere frequentato da soggetti dotati di notevole qualità d'intelletto e di spirito, per non vivere solamente di chiacchiere e di gossip.

Qualcuno, autorevolmente, ebbe modo di dire "fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza". Spero che tutti voi vorrete condividere con me la vostra "virtute" e accrescere la mia "canoscenza". Grazie. Ecco il primo test:

"Ci fu un uomo che, a dodici anni, con delle aste e dei cerchi, creò la matematica; che, a sedici, fece il più erudito trattato sulle coniche che si fosse visto dall'antichità; che, a diciannove, riprodusse in una macchina una scienza che esiste solo nell'intelligenza; che, a ventitré, dimostrò i fenomeni della pesantezza dell'aria e distrusse uno dei grandi errori della fisica antica; che, all'età in cui gli altri uomini iniziano appena a nascere, avendo completato l'intero percorso delle scienze umane, si accorse della loro nullità e volse i propri pensieri verso la religione; che, da questo momento fino alla morte, giunto a trentanove anni, sempre malato e sofferente, fissò la lingua che parlarono Bossuet e Racine, fornì il modello della più perfetta comicità e del ragionamento più rigoroso; che infine, nelle brevi pause dei suoi mali, risolse in via teorica uno dei più difficili problemi di geometria, e mise sulla carta pensieri che stanno tra il divino e l'umano: questo genio terribile si chiamava? ..."

Allo svelamento di ogni identità mi auguro che possa seguire una discussione. A voi la parola!

DarkCoffee
27-November-2011, 21:05
si chiamava... Pascal(?) o precisamente Blaise Pascal

http://www.iwise.com/authorIcons/622/Blaise Pascal_128x128.png

Non posso contribuire moltissimo, però dirò quel poco che conosco.
Mi vengono in mente:

Il triangolo di Pascal ossia un algoritmo in grado di rappresentare il coefficiente binomiale (n,k).
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/0d/PascalTriangleAnimated2.gif/220px-PascalTriangleAnimated2.gif http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/math/d/f/c/dfcf0b0f1fe47baf776d0a9a0ec83b86.png

La pascalina che è una macchina in grado di calcolare la sottrazione e l'addizione tenendo conto dei riporti. Quindi si può dire un'antenata delle calcolatrici.
http://www.tusciaromana.info/1RedazioneImmagini/Internet/Computer/Pascalina-302x302.gif

Per quanto riguarda la parte "spirituale" ho paura di qualche gaffè.
Però sono sicura che era malato e morì giovane...

P.S.: Galloway i tuoi thread sono sempre molto interessanti. Grazie!

DarkCoffee
27-November-2011, 21:10
Prende il suo nome anche uno dei linguaggi di programmazione: "il Pascal". Fino a dieci anni fà studiato perfino all'università.
Sempre se l'uomo descritto da Galloway è Pascal!

dolores
27-November-2011, 21:21
Galloway, mi associo a Dark nel ringraziarti per i tuoi thread sempre molto interessanti. :D
Pur nella mia infinita ignoranza credo che Dark abbia individuato il primo personaggio sottoposto. ;)
Il mio contributo su Pascal termina qui :lol:. Ma sono certa che la vostra "virtute" accrescerà la mia "canoscenza".

galloway
27-November-2011, 22:02
Grazie a voi davvero per l'immediata risposta con soluzione. I dati che avevo fornito, a dire il vero, erano piuttosto abbondanti e noti a chi se ne intende. Il prossimo inserimento sarà meno ricco di suggerimenti. Io personalmente di Pascal, digiuno come sono di bagaglio tecnico scientifico, ricordo i saggi studiati in francese al ginnasio. In particolare uno in cui egli diceva "l'uomo è come una canna al vento ..." Buona notte e grazie.

galloway
27-November-2011, 22:57
Il mistero sulla sua identità sfida la curiosità e stimola la fantasia dell'investigatore "a tavolino". Ma questa risposta semplice, seppure vera, elude la questione. I crimini insoluti sono tanti, ma nessuno quanti ne commise lui. Il fatto che rimangano insoluti non spiega perché continuino ad affascinare. L'orrenda brutalità degli omicidi è una risposta ancor meno convincente. È arduo concepire un omicida più brutale, eppure la storia recente ha sfornato assassini la cui ributtante depravazione ha superato di gran lunga le mutilazioni "post mortem" che lui aveva l'abitudine di fare. Neppure lo sgomento e l'orrore per i suoi crimini spiegano tanta notorietà. In un film su se stesso ha dichiarato: "Novant'anni fa ero un fenomeno. Oggi sono un dilettante". Chi è questo "gradevole" personaggio?

Cecilia (Teresa)
28-November-2011, 08:56
Jack lo Squartatore?

dolores
28-November-2011, 09:39
Concordo con Cecilia ;)

Jack lo squartatore (Jack The Ripper) è lo pseudonimo dato ad un serial killer che ha agito a Londra, nel quartiere degradato di Whitechapel e nei distretti adiacenti, nell'autunno del 1888. Il nome è tratto da una lettera, pubblicata al tempo delle uccisioni, destinata alla Central News Agency e scritta da qualcuno che dichiarava di essere l'assassino.
Durante la sua attività criminale sono state attribuite a Jack lo squartatore cinque vittime, ma secondo studiosi il numero di vittime che lo squartatore avrebbe ucciso è tra le quattro e le sedici vittime. Il primo delitto ha permesso di conoscere, oltre all'abilità del killer, anche il suo modus operandi e la tipologia delle sue vittime: soltanto prostitute che venivano sgozzate e sventrate.
Sulla sua identità sono state fatte innumerevoli congetture, alcune improbabili come quelle che vedono coinvolti il poeta e drammaturgo Oscar Wilde o lo scrittore Lewis Carroll, l'autore di Alice nel paese delle meraviglie.

galloway
28-November-2011, 10:37
Concordo con Cecilia ;)

Jack lo squartatore (Jack The Ripper) è lo pseudonimo dato ad un serial killer che ha agito a Londra, nel quartiere degradato di Whitechapel e nei distretti adiacenti, nell'autunno del 1888. Il nome è tratto da una lettera, pubblicata al tempo delle uccisioni, destinata alla Central News Agency e scritta da qualcuno che dichiarava di essere l'assassino.
Durante la sua attività criminale sono state attribuite a Jack lo squartatore cinque vittime, ma secondo studiosi il numero di vittime che lo squartatore avrebbe ucciso è tra le quattro e le sedici vittime. Il primo delitto ha permesso di conoscere, oltre all'abilità del killer, anche il suo modus operandi e la tipologia delle sue vittime: soltanto prostitute che venivano sgozzate e sventrate.
Sulla sua identità sono state fatte innumerevoli congetture, alcune improbabili come quelle che vedono coinvolti il poeta e drammaturgo Oscar Wilde o lo scrittore Lewis Carroll, l'autore di Alice nel paese delle meraviglie.

Bel colpo! Congratulazioni!

galloway
28-November-2011, 10:46
"Questa donna è veramente grande e soprattutto essa ispira pietà; nonstante la durezza sistematica dell'autore che ha fatto di tutto per essere assente dalla sua opera limitandosi a tirare i fili come un burattinaio. Tutte le donne "intellettuali" gli saranno grate di avere elevato la donna ad una potenza così alta, tanto lontana dall'animale puro e così vicina all'uomo ideale...". L'autore di questo libro fu processato per oltraggio alla morale e alla religione. Sono stati digitalizzati i 5000 fogli manoscritti delle varie stesure del libro e saranno gradualmente messi in rete per conoscere questa fantastica scrittura. Di che libro si tratta e autore?

dolores
28-November-2011, 11:39
"Madame Bovary" - Gustave Flaubert (?)

“I primi mesi del matrimonio, le passeggiate a cavallo nella foresta, il Visconte che ballava il walzer e Lagardy che cantava – tutto le passava di nuovo davanti agli occhi… E Léon, anche lui, le apparve improvvisamente nella stessa lontananza degli altri. – Però io lo amo – si diceva. Si, ma non era felice, non lo era mai stata. Di dove veniva quella insufficienza della vita, quell’istantaneo imputridirsi delle cose alle quali si appoggiava? Se in qualche parte del mondo c’era un essere forte e bello, un’anima coraggiosa, piena, a un tempo, d’esaltazione e di raffinatezza, un cuore di poeta sotto forma d’angelo, lira dalle corde di bronzo che mandasse verso il cielo epitalami elegiaci, perché, dunque, non dovrebbe incontrarlo? Oh, era impossibile! E niente valeva la pena di una ricerca. Tutto era menzogna! Ogni sorriso nascondeva uno sbadiglio di noia, ogni gioia celava una maledizione, ogni piacere il suo disgusto, e i migliori baci lasciavano sulle labbra soltanto l’irrealizzabile desiderio di una voluttà più alta”.

galloway
28-November-2011, 15:32
"Madame Bovary" - Gustave Flaubert (?)

“I primi mesi del matrimonio, le passeggiate a cavallo nella foresta, il Visconte che ballava il walzer e Lagardy che cantava – tutto le passava di nuovo davanti agli occhi… E Léon, anche lui, le apparve improvvisamente nella stessa lontananza degli altri. – Però io lo amo – si diceva. Si, ma non era felice, non lo era mai stata. Di dove veniva quella insufficienza della vita, quell’istantaneo imputridirsi delle cose alle quali si appoggiava? Se in qualche parte del mondo c’era un essere forte e bello, un’anima coraggiosa, piena, a un tempo, d’esaltazione e di raffinatezza, un cuore di poeta sotto forma d’angelo, lira dalle corde di bronzo che mandasse verso il cielo epitalami elegiaci, perché, dunque, non dovrebbe incontrarlo? Oh, era impossibile! E niente valeva la pena di una ricerca. Tutto era menzogna! Ogni sorriso nascondeva uno sbadiglio di noia, ogni gioia celava una maledizione, ogni piacere il suo disgusto, e i migliori baci lasciavano sulle labbra soltanto l’irrealizzabile desiderio di una voluttà più alta”.

Mi arrendo e onore a chi sa già tutto!

dolores
28-November-2011, 15:33
No, non so tutto... ma sono innamorata di "Madame Bovary"... anzi, senza virgolette... sono innamorata di Madame Bovary da molto tempo :D

Ma soprattutto, tu non arrenderti per favore ;)

galloway
28-November-2011, 15:36
"Gli accordi sono questi: quando è il momento, contattate la Croce Verde che verrà discretamente a casa per fare il necessario. Come sapete da tempo, voglio essere cremato e ho chiesto che la bara sia la più semplice possibile, bello sarebbe di assi. Verrò in quella portato nella cappellina da dove al più presto, senza litanie, canti, discorsetti, ma nel mio beneamato silenzio verrò portato al forno crematorio da dove uscirò cenere in una semplice urna che forse potrà essere consegnata alla famiglia ..." Chi ha scritto questa lettera prima della sua morte?

dolores
28-November-2011, 23:52
...discrezione... semplicità... cappellina... beneamato silenzio... semplice urna... NON NE VENGO A CAPO... :evil:

Mauro
29-November-2011, 10:38
Il campo di ipotesi è davvero sterminato ma posso tentare con Mario Rigoni Stern, vista la sua predilezione per la montagna che è luogo di silenzio e piccole, discrete cappelle

galloway
29-November-2011, 11:34
Il campo di ipotesi è davvero sterminato ma posso tentare con Mario Rigoni Stern, vista la sua predilezione per la montagna che è luogo di silenzio e piccole, discrete cappelle

Mi piace molto Mario Rigoni Stern, ma non è lui. Sorry!

galloway
29-November-2011, 11:40
Mi piace molto Mario Rigoni Stern, ma non è lui. Sorry!

Posso solo aggiungere come aiutino che la lettera si chiudeva con queste parole: "Questo è come vorrei che fosse. Fate di tutto affinché lo sia. Fatevi una bella risata. Un abbraccio ...."

dolores
29-November-2011, 14:51
Riassumendo:
Ama il silenzio, la solitudine, la semplicità.
Non so se la "Croce Verde" possa indicare qualcosa... a me no :roll:
E poi: "Fatevi una bella risata". Non mi dà l'impressione di cinismo, piuttosto di sana e realistica positività.
Forse si tratta di un personaggio che è fuori dalla mie frequentazioni abituali... :evil:

Galloway, puoi dirmi per favore se il mio riassunto è corretto? ;)

galloway
29-November-2011, 15:27
Riassumendo:
Ama il silenzio, la solitudine, la semplicità.
Non so se la "Croce Verde" possa indicare qualcosa... a me no :roll:
E poi: "Fatevi una bella risata". Non mi dà l'impressione di cinismo, piuttosto di sana e realistica positività.
Forse si tratta di un personaggio che è fuori dalla mie frequentazioni abituali... :evil:

Galloway, puoi dirmi per favore se il mio riassunto è corretto? ;)

Non conosco le tue "frequentazioni abituali" ma posso dire che sei sulla buona pista ...

dolores
29-November-2011, 18:25
Poco fa sono andata su aNobii perché mi veniva segnalato un messaggio per me. Già che c'ero faccio un rapido giro nei gruppi a cui sono iscritta e nel Gruppo "Corpi Freddi" vedo che c'è un messaggio nuovo nella discussione "Il libro che più ti rappresenta". La apro e d'improvviso leggo questa frase, che ho copiato:

Dopo lunga e faticosa indagine interna scelgo “Un indovino mi disse” di Tiziano Terzani un testo capace di coniugare viaggio, misticismo, storia e tanta ironia.
Consigliato da una cara amica l’ho veramente vissuto in ogni sua pagina.
Premesso che non sono mai stato da un cartomante e che probabilmente non ci andrò, sento mia l’ironia e il disincanto con cui l’autore parla e si prepara al futuro.

Effettivamente Terzani non rientra nelle mie "frequentazioni abituali", anzi, non ho mai letto niente di suo. Però in questa frase vedo due parole che mi attirano: "misticismo" e "tanta ironia", e poi: "sento mia l'ironia e il disincanto con cui l'autore parla e si prepara al futuro".
A questo punto io faccio due più due... dico che la risposta al quesito è: Tiziano Terzani. ;)

Se per caso ho indovinato, la spiegazione che ti ho dato basta a farti capire che non sono un genio... però l'intuito funziona bene, vero? :?
Dimmi che ho indovinato!!! :mrgreen:

galloway
29-November-2011, 19:24
Poco fa sono andata su aNobii perché mi veniva segnalato un messaggio per me. Già che c'ero faccio un rapido giro nei gruppi a cui sono iscritta e nel Gruppo "Corpi Freddi" vedo che c'è un messaggio nuovo nella discussione "Il libro che più ti rappresenta". La apro e d'improvviso leggo questa frase, che ho copiato:

Dopo lunga e faticosa indagine interna scelgo “Un indovino mi disse” di Tiziano Terzani un testo capace di coniugare viaggio, misticismo, storia e tanta ironia.
Consigliato da una cara amica l’ho veramente vissuto in ogni sua pagina.
Premesso che non sono mai stato da un cartomante e che probabilmente non ci andrò, sento mia l’ironia e il disincanto con cui l’autore parla e si prepara al futuro.

Effettivamente Terzani non rientra nelle mie "frequentazioni abituali", anzi, non ho mai letto niente di suo. Però in questa frase vedo due parole che mi attirano: "misticismo" e "tanta ironia", e poi: "sento mia l'ironia e il disincanto con cui l'autore parla e si prepara al futuro".
A questo punto io faccio due più due... dico che la risposta al quesito è: Tiziano Terzani. ;)

Se per caso ho indovinato, la spiegazione che ti ho dato basta a farti capire che non sono un genio... però l'intuito funziona bene, vero? :?
Dimmi che ho indovinato!!! :mrgreen:

Non posso non ammettere che il "fiuto letterario" ce l'hai e come! Congratulazioni Dolores. Chi ha scritto quella lettera è terzani-tiziano (http://www.ibs.it/code/9788830422476/terzani-tiziano/fine-e-mio.html)

dolores
29-November-2011, 19:31
Grazie galloway. Il caso mi ha portata alla soluzione, anzi, me l'ha proprio messa sotto gli occhi. :D
Dovrò decidermi prima o poi a leggere qualcosa di Terzani, ma sono affascinata dalla religiosità, non dal misticismo... Vedremo.
Ciao!

galloway
29-November-2011, 19:31
Aveva sette anni, cadde da una scala e si fratturò il cranio. Fu senza conoscenza per circa cinque ore e il medico di famiglia gli prognosticò una morte precoce oppure un futuro da idiota. Divenne uno dei più grandi filosofi di tutti i tempi. Una sua opera ritenuta immensamente pedante fu definita come “il libro più arido, oscuro e metafisico…”. Eppure un libro di seminale importanza da un punto di vista storico. Nonostante questa critica e nonostante anche il medico, l’opera avrebbe influenzato scrittori come Goethe, Hegel, Herder, Coleridge, Comte, Marx, Carlyle, Croce e Joyce. Chi è?

dolores
30-November-2011, 11:48
Direi che su questo quesito io passo... la Filosofia decisamente non è il mio forte :mrgreen:

Mauro
30-November-2011, 12:00
Direi che su questo quesito io passo... la Filosofia decisamente non è il mio forte :mrgreen:

Nemmeno il mio, ma anche quando non riesco a dare risposte vengo sempre qui a curiosare che, nello specifico, è sinonimo di "imparare" per cui oggi non lascerò possibili soluzioni ma molti rigraziamenti a Galloway

Cecilia (Teresa)
30-November-2011, 12:07
Ma valgono anche le ricerche su internet, galloway? Perché io, pur non sapendolo assolutamente, sono andata a curiosare....e l'ho trovato;)
E, come scrive Mauro, anch'io passo da queste parti per imparare, perché non c'è mai fine alla conoscenza!

Cecilia

galloway
30-November-2011, 13:48
Io sono del parere che tutti i sistemi sono buoni per imparare. Se l'avete trovato in rete quella frase, beh! è proprio lui e quel post l'ho scritto io altrove ...

Mauro
30-November-2011, 21:41
Ragazzi, io sarò tonto ma non ho ancora capito di chi è codesto genio dal cranio fratturato

galloway
30-November-2011, 21:56
Io sono del parere che tutti i sistemi sono buoni per imparare. Se l'avete trovato in rete quella frase, beh! è proprio lui e quel post l'ho scritto io altrove ...

Giambattista Vico bibliofilia (http://guide.supereva.it/bibliofilia/interventi/2005/09/223192.shtml) alias galloway

Sir Galahad
30-December-2011, 19:26
Allora,Antonio, hai finito? Anche se non ho mai partecipato (mamma, quanto leggete....bravi,bravi!) questo filo mi piaceva.
Continuate, per piacere

galloway
30-December-2011, 21:28
Secondo alcuni scrisse due sole opere sul solstizio e sull'equinozio, ritenendo incomprensibili tutti gli altri fenomeni. Chi è?

Sir Galahad
30-December-2011, 21:34
Non saprei....Un geografo? Un Caldeo? Oppure un greco?
Anassimandro?

galloway
30-December-2011, 23:22
Non saprei....Un geografo? Un Caldeo? Oppure un greco?
Anassimandro?

Talete di Mileto. Non volle scrivere altro perchè aveva capito che il mondo era incomprensibile. A distanza di tanto tempo non credo che noi ne sappiamo di più ...556

Sir Galahad
28-November-2012, 17:27
Questo era un filone del grande Galloway. Indegnamente lo ripropongo.Quello che segue è un tratto della biografia di un grande della Letteratura. Chi è?

Tentò nuovamente il suicidio nel 1861. Nel 1864, dopo un fallito tentativo di farsi ammettere all'Acadèmie francaise, lasciò Parigi e si recò a Bruxelles, ma il soggiorno nella città belga non modificò la sua difficoltà di rapporti con la società borghese.
Malato, egli cercò nell'hashish, nell'oppio, nell'alcol, nell'etere il sollievo alla malattia che nel 1867, dopo la lunga agonia della paralisi, lo uccise.

Chi era questo personaggio letterario?

Tregenda
28-November-2012, 20:28
Non vale, troppo facile. ;)

http://www.kritikaonline.net/wp-content/uploads/2010/03/300px-Baudelaire_crop.jpg

Sir Galahad
28-November-2012, 22:01
Brava Alice!
Ora tocca a te rilanciare

Tregenda
03-December-2012, 22:12
Per il momento... Passo! Appena ho un po' più di tempo mi impegno. :)