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Visualizza la versione completa : I° GdL - La strada di Cormac McCarthy



DarkCoffee
25-November-2011, 13:27
Il libro vincitore è La strada di Cormac McCarthy con il 30.77% dei voti!

http://zebuk.it/wp-content/themes/zebuk_20/tools/timthumb.php?w=200&h=270&zc=1&q=90&src=http://zebuk.it/wp-content/uploads/2010/12/lastrada.jpg http://www.stradanove.net/news/images/libri/l/la_strada.jpg







4) Si legge il libro vincitore.
In questa discussione ognuno scrive in libertà le sue osservazioni, e se qualcuno vuole indirizzare la discussione su temi precisi può farlo senza problemi anche perchè il discorso vien da sè.
La discussione non verrà chiusa, in modo da poter parlare del libro vincitore anche durante altri gruppi di lettura.
Per non svelare subito parte della trama è possibile usare lo spoiler. (Qui la guida illustrata: http://www.scompaginando.it/showthread.php?368-Spoiler!-Lo-dico-o-non-lo-dico-Uso-lo-Spoiler! )

Possiamo anche usare la funzione "Valuta discussione" per esprimere con le stelle il nostro "piacere".

http://i40.tinypic.com/sesr43.jpg

galloway
25-November-2011, 14:58
Ho letto questo libro tutto di un fiato. In termini pratici dirò di avere fatto il viaggio Napoli-Bologna senza accorgermene. Una prosa scarna, frasi brevi, niente incisi, parentesi, virgolette, capitoli ed altri segni di punteggiatura. La narrazione scorre a tutto tondo, senza corsivi, senza note solo uno scorrere rapido fatto di paragrafi brevi e spaziati. Un uomo e un bambino viaggiano attraverso le rovine di un mondo ridotto a cenere in direzione dell'oceano, dove forse i raggi raffreddati di un sole ormai livido cederanno un po' di tepore e qualche barlume di vita. Trascinano con sé sulla strada tutto ciò che nel nuovo equilibrio delle cose ha ancora valore: un carrello del supermercato con quel po' di cibo che riescono a rimediare, un telo di plastica per ripararsi dalla pioggia gelida e una pistola con cui difendersi dalle bande di predoni che battono le strade decisi a sopravvivere a ogni costo. E poi il bene più prezioso: se stessi e il loro reciproco amore. Un capolavoro. Buona la traduzione ma credo che vada letto in lingua originale. Una buona esperienza di lettura.

Claire
25-November-2011, 23:06
Già finito e commentato?:o e io che devo ancora prendere il libro:(

dolores
28-November-2011, 13:14
Io ho iniziato a leggerlo ieri notte. Ne ho lette una trentina di pagine e sono già impressionata dalla scrittura scarna e insieme poetica di questo autore, che non conoscevo ancora. Un esempio: "Di giorno il sole esiliato gira intorno alla terra come una madre in lutto con una lanterna in mano".
Per ora mi limito a questo perché credo ci siano persone (come dice Claire qua sopra) che non hanno ancora il libro.

silvia77
28-November-2011, 20:41
...temo che per mancanza di tempo non potrò partecipare purtroppo :(. Per quanto tempo è aperto il gdl, tanto per sapere? se c'è un certo margine forse ce la faccio, altrimenti saà per la prossima volta...

annaV
28-November-2011, 22:01
Anch'io non ce l'ho ancora, ma non stabiliamo una data di partenza comune?

DarkCoffee
29-November-2011, 01:28
Alla data di partenza non ci avevo pensato. Dal prossimo GdL si farà così ;)
Una volta aperto questo thread si può iniziare a commentare stando attenti a non dire troppo. Se si pensa di svelare qualcosa allora si deve scrivere "spoiler" e colorare il testo in modo da farlo diventare come lo sfondo. Così chi vuole leggere selezionando lo può fare. (Vi faccio una guida al più presto)
Per la durata non c'è problema. Le discussioni sui libri vincitori rimarranno aperte anche durante gli altri GdL così si potrà dare sempre un contributo ;)

DarkCoffee
29-November-2011, 13:17
Inserito il pulsante di Spoiler
Scrivere qui il testo da nascondere
Ecco la guida: http://www.scompaginando.it/showthread.php?368-Spoiler!-Lo-dico-o-non-lo-dico-Uso-lo-Spoiler!

dolores
29-November-2011, 22:38
Oggi su aNobii sono entrata nella libreria di uno di quelli che mi hanno consigliato di leggere "La strada" per vedere la sua recensione del libro. Non avendola trovata, gli ho lasciato un messaggio chiedendogli come mai non l'avesse fatta, visto che mi ha decantato il libro come un capolavoro.
Ecco la sua risposta:

Doloressseibbella, ma è meglio che non scrivo tante recensioni...Tu guarda le stellissime, se ne trovi più di 3 il librobbrilla!
Cià

Scusate l'OT, ma mi ha fatto troppo ridere :lol:

cogitabonda
01-December-2011, 14:44
L'ho trovato in biblioteca, ma ancora non l'ho aperto, comincio questo fine settimana.

elisabetta
01-December-2011, 21:14
Ho letto una quarantina di pagine. Per ora mi piace molto. Ma, certo, è così angoscioso!

Claire
01-December-2011, 23:31
Ho iniziato a leggerlo due giorni fa in Pdf. E' il primo libro che leggo con il Pc e faccio un poco di fatica. Sono alla ventesima pagina che sicuramente non corrisponde alla ventesima del libro cartaceo. Che dire? L'inizio è così cupo...Alcune parole si ripetono in maniera direi ossessiva che rendono pienamente l'ambiente devastato: cenere, grigio, freddo...

Baudin
01-December-2011, 23:32
Prime impressioni in corso di lettura, con i termini dell'autore che avevo appuntato.

Un incubo " buio, freddo, arido, muto, desolato, lugubre, cinereo, smorto, fradicio, gelato, scorticato, mummificato, allucinato, vuoto, lacero, decomposto, fumoso, lurido, lercio, emaciato, deformato, scuoiato, puzzolente, terrorizzato".
E freddo, tanto freddo, sempre freddo...
Agghiacciante!

dolores
02-December-2011, 00:04
L'inizio è così cupo...Alcune parole si ripetono in maniera direi ossessiva che rendono pienamente l'ambiente devastato: cenere, grigio, freddo...

Anche io sono stata colpita dal continuo ricorrere delle parole "cenere, grigio e freddo"... eppure, non so perché, nonostante questo non la trovo una atmosfera cupa. Triste, desolante, sì, ma non cupa, e nemmeno agghiacciante (come dice Baudin), forse perché affascinata e coinvolta dal rapporto tra padre e figlio, descritto in modo scarno, essenziale, ma vero, bello: qualcosa che illumina, seppur fiocamente, la desolazione in cui vivono. E' commovente come si prendono cura l'uno dell'altro.

DarkCoffee
02-December-2011, 00:23
Anche io l'ho iniziato a leggere sull'ipod, ancora più piccolo di te Claire, perciò capisco la fatica :p
Oggi l'ho comprato! Sono ancora all'inizio.
Anche io, come voi, sono rimasta colpita da tutti quei termini e dal rapporto padre-figlio.
Non ancora riesco a capire cosa è accaduto nel mondo e la narrazione mi lascia il dubbio se mai me lo dirà o me lo lascerà intendere.

Mi piace, mi piace :D

Baudin
02-December-2011, 00:23
Dolores, ho definito semplicemente l'atmosfera del romanzo. E credo anche Claire. Non ho ancora parlato dei personaggi, sui quali mi soffermerò quando avrò terminato la lettura.
Ciao:)

dolores
02-December-2011, 00:30
Dolores, ho definito semplicemente l'atmosfera del romanzo. E credo anche Claire. Non ho ancora parlato dei personaggi, sui quali mi soffermerò quando avrò terminato la lettura.
Ciao:)

Non volevo contraddire né te, né Claire. Solo che io non riesco a scindere l'atmosfera e i personaggi, tanto meno in questo romanzo in cui i personaggi sono così pochi. :)
Ciao.

Baudin
02-December-2011, 00:43
Non scopro nulla dicendo che il rapporto tra padre e figlio è l'asse portante del romanzo, la tenerezza e la dedizione totale sono commoventi. I dialoghi tra i due così stretti ed essenziali ma carichi di emotività.
Ma è anche agghiacciante quando il padre spiega al figlio come usare la pistola in caso di estrema necessità.
Ciao.

dolores
02-December-2011, 11:21
Ma è anche agghiacciante quando il padre spiega al figlio come usare la pistola in caso di estrema necessità.
Ciao.

Cerco di spiegare perché non trovo agghiacciante questa cosa.
In un mondo che non c'è più, deserto, buio e freddo, con le strade piene di cadaveri (l'informazione che ci dà, en passant, di persone impalate :shock: è terrorizzante), con la possibilità tutt'altro che remota di incontrare bande di predoni assassini... beh, credo che insegnare al figlio come usare la pistola in casi di estrema necessità sia una cosa realistica e necessaria.

Baudin
02-December-2011, 17:32
Cito la frase di cui parliamo:

L'uomo rimase in ascolto stringendo a sè il bambino. Li sentiva parlare, sulla strada...Poi li sentì passare sulle foglie secche. Afferrò la mano del bambino e ci ficcò la pistola. Prendila, sussurrò. Prendila. Il bambino era terrorizzato. Lui lo abbracciò e lo tenne stretto. Era così magro. Non aver paura, gli disse. Se ti trovano lo devi fare. Hai capito? Shh. Non piangere. Mi ascolti? Lo sai come si fa. Te la metti in bocca e la punti in su. Veloce e deciso. Hai capito? Smettila di piangere. Hai capito?
Penso di sì.
No. Hai capito?
Sì.
Di' sì papà ho capito.
Sì papà ho capito.
Lui abbassò gli occhi e lo guardò. Vide solo terrore.

A me viene difficile anche solo pensarci.

dolores
02-December-2011, 17:44
Cito la frase di cui parliamo:

L'uomo rimase in ascolto stringendo a sè il bambino. Li sentiva parlare, sulla strada...Poi li sentì passare sulle foglie secche. Afferrò la mano del bambino e ci ficcò la pistola. Prendila, sussurrò. Prendila. Il bambino era terrorizzato. Lui lo abbracciò e lo tenne stretto. Era così magro. Non aver paura, gli disse. Se ti trovano lo devi fare. Hai capito? Shh. Non piangere. Mi ascolti? Lo sai come si fa. Te la metti in bocca e la punti in su. Veloce e deciso. Hai capito? Smettila di piangere. Hai capito?
Penso di sì.
No. Hai capito?
Sì.
Di' sì papà ho capito.
Sì papà ho capito.
Lui abbassò gli occhi e lo guardò. Vide solo terrore.

A me viene difficile anche solo pensarci.

Sarà che io mi sono talmente immedesimata in quell'orrore... Prova a pensarci: se il bambino rimanesse da solo, in balia di predoni crudeli che non solo uccidono, ma torturano (e i segni della loro crudeltà sono tutti descritti), solo in mezzo a quel deserto che è diventato il mondo... un bambino da solo che cosa potrebbe fare?

Io non condivido, ma - ripeto - in una simile situazione posso capire l'atteggiamento del padre e sentirne anche tutto lo strazio.


P.S. Ragazzi, per favore fateci sapere se avete già iniziato la lettura perché altrimenti io e Baudin andiamo avanti a forza di spoiler... :lol:

Baudin
02-December-2011, 18:03
Sarà che io mi sono talmente immedesimata in quell'orrore... Prova a pensarci: se il bambino rimanesse da solo, in balia di predoni crudeli che non solo uccidono, ma torturano (e i segni della loro crudeltà sono tutti descritti), solo in mezzo a quel deserto che è diventato il mondo... un bambino da solo che cosa potrebbe fare?

Io non condivido, ma - ripeto - in una simile situazione posso capire l'atteggiamento del padre e sentirne anche tutto lo strazio.


P.S. Ragazzi, per favore fateci sapere se avete già iniziato la lettura perché altrimenti io e Baudin andiamo avanti a forza di spoiler... :lol:

E' inimmaginabile che...

un bambino di 8-9 anni possa fare quello che gli chiede il padre in questo caso, cioè uccidersi con un colpo in bocca, avere la freddezza e la determinazione per farlo, sarebbe talmente terrorizzato che non riuscirebbe nemmeno a muoversi. Infatti nella continuazione della scena neanche il padre ci crede più , gli toglie la pistola e gli dice: no che non hai capito.

E vorrei vedere...
Una bella scena ad effetto, di tipo cinematografico, fuori da ogni realtà (per me naturalmente.)

Comunque anch'io sono ancora a pagina 115, però ora sono più agguerrito.:mrgreen:

dolores
02-December-2011, 18:08
Comunque anch'io sono ancora a pagina 115, però ora sono più agguerrito.:mrgreen:

Pensa che io quando vado al supermercato guardo con orrore la fila dei carrelli :mrgreen: :lol:

Baudin
02-December-2011, 23:38
Finito.
C'è da discutere, se qualcuno ne ha voglia.
Nel frattempo pongo un quesito: il fuoco del bambino.
Cosa rappresenta? Chi è veramente il bambino?
:roll:

Claire
02-December-2011, 23:47
Anche io sono stata colpita dal continuo ricorrere delle parole "cenere, grigio e freddo"... eppure, non so perché, nonostante questo non la trovo una atmosfera cupa. Triste, desolante, sì, ma non cupa, e nemmeno agghiacciante (come dice Baudin), forse perché affascinata e coinvolta dal rapporto tra padre e figlio, descritto in modo scarno, essenziale, ma vero, bello: qualcosa che illumina, seppur fiocamente, la desolazione in cui vivono. E' commovente come si prendono cura l'uno dell'altro.
Cara Dolores, per "cupo" intendo Tetro. Devi ammettere che non è che ci sia tanta luce...Mi sembra di capire che sia accaduto un qualcosa di definitivo che ha distrutto la vita sulla terra. Tutto sembra essere sospeso in un'agghiacciante scenario di morte e distruzione.

elisabetta
05-December-2011, 08:33
Sono a due terzi del libro.
Un'osservazione. Mi sembra degno di nota il fatto che i protagonisti non siano indicati con i nomi propri ma sempre con "l'uomo" e "il bambino".
Anche i nomi, in quanto insieme distinguono e mettono in relazione una persona con l'altra, non hanno più senso.

Baudin
05-December-2011, 23:38
Non so se annoverare questo romanzo nel genere post-apocalittico, per l’ambientazione direi di sì, ma la struttura intima mi fa propendere per il no. Per me l’ambientazione è solo un mezzo di cui si serve l’autore per compiere un viaggio nell’animo dell’uomo. Per questo i personaggi non hanno nomi , l’uomo resta tale fino alla fine e così il bambino. Simboli entrambi di fasi diverse , ma in fondo espressione dell’eterno divenire dello spirito umano, lotta, rassegnazione e speranza.
La strada verso il mare, verso il sud, è in tal senso il simbolo della lotta, l’obiettivo che da luce allo spirito, un simbolo che si rinnova nel momento della sconfitta e della disillusione, e si rinnova nella trasmissione all’altro, dal padre al bambino, perché “l’alito di Dio si trasmette di uomo in uomo”.
Anche se non crede più, l’uomo vede nel bambino la dimora divina, gli dice tu sei il migliore tra i buoni, sei portatore del fuoco della bontà. Il suo compito di padre non è solo salvare il figlio, ma con l’esempio metterlo nella condizione di continuare da solo. Il bambino, dal canto suo, con la semplicità e l’innocenza delle sue azioni fa da sprone all’uomo nella difficoltà e nei momenti di abbandono. Noi non ammazzeremo nessuno, noi siamo i portatori di fuoco.
Entrambi simboli in un mondo simbolico. L’autore sa che se vuole fare esaltare il fuoco dei protagonisti, deve creare un’ambientazione cupa, spettrale, gelida. In un mondo indecifrabile, in cui l’uomo mangia l’uomo, l’unica cifra certa che l’autore mi comunica è la salvaguardia dei valori di rispetto umano. Valori che sopravvivono a qualunque condizione di degrado e di sopraffazione estrema. Valori che rendono giustizia alla vera natura umana.
Un romanzo, quindi, che nonostante l’ambientazione e lo svolgimento, mi piace credere sia profondamente ottimista. L’uomo alla fine vince, comunque, anche nella sconfitta.
:)

DarkCoffee
06-December-2011, 10:28
Cito la frase di cui parliamo:

L'uomo rimase in ascolto stringendo a sè il bambino. Li sentiva parlare, sulla strada...Poi li sentì passare sulle foglie secche. Afferrò la mano del bambino e ci ficcò la pistola. Prendila, sussurrò. Prendila. Il bambino era terrorizzato. Lui lo abbracciò e lo tenne stretto. Era così magro. Non aver paura, gli disse. Se ti trovano lo devi fare. Hai capito? Shh. Non piangere. Mi ascolti? Lo sai come si fa. Te la metti in bocca e la punti in su. Veloce e deciso. Hai capito? Smettila di piangere. Hai capito?
Penso di sì.
No. Hai capito?
Sì.
Di' sì papà ho capito.
Sì papà ho capito.
Lui abbassò gli occhi e lo guardò. Vide solo terrore.

A me viene difficile anche solo pensarci.

Sono arrivata a pagina 99 e finalmente posso leggere questi spoiler che mi incuriosivano da morire.

Sulla scena della pistola la penso come Baudin.
Ma ancora più agghiacciante per me è stato...
... quando apre la botola ed entra...
veramente mi aspettavo del cibo ed invece...! Mamma mia, forse perchè erano le due di notte, ma a me si è fermato il sangue...
Avete notato che lo stile ricorda un po' quello di cecità di Saramago?
Nessun nome, un po' come se si è ciechi. Nessun indizio stradale anche se camminano tantissimo. La solitudine, la sporcizia e sopratutto la speranza che piano piano va a morire.

cogitabonda
06-December-2011, 13:55
Ciao a tutti. Finito ieri sera, come ha scrittoDark, anche io ho leggendo questo romanzo ho ricordato Cecità di Saramago, come per Cecità sono rimasta ammutolita. E' un romanzo scarno, scarni i dialoghi, scarni i paesaggi, a parte i due quasi inestenti gli altri personaggi.

Il viaggio, è un viaggio che non porta a nulla dunque, non è un viaggio vero è proprio ma la metafora di un viaggio (la vita?) dove i due lottano per tenere accesa la loro umanità( il fuoco), loro sono i buoni ripetono quasi a volersene sempre convincere e a volersi dare forza per non cadere nella bestialità

E' la prima volta che uso lo spoiler, speriamo di aver fatto giusto.

kaipirissima
06-December-2011, 15:50
finalmente ce l'ho anch'io. fra poco sarò dei vostri!
la bibliotecaria mi ha detto consegnandomelo:
" Se supera la metà poi diventa bellissimo."
no so a cosa si riferisse. speriamo bene.

Claire
07-December-2011, 00:47
finalmente ce l'ho anch'io. fra poco sarò dei vostri!
la bibliotecaria mi ha detto consegnandomelo:
" Se supera la metà poi diventa bellissimo."
no so a cosa si riferisse. speriamo bene.

A me è bastato superare le prime quaranta pagine...poi si comincia a respirare umanità.
Ciao

dolores
07-December-2011, 00:53
Innanzitutto devo dire che ho trovato il romanzo enigmatico e struggente. E' il racconto di un padre e un figlio che intraprendono un viaggio (metafora della vita?), un cammino faticoso e irto di pericoli, per chilometri e chilometri attraverso un paesaggio desolato, con il poco che possiedono trasportato in un malandato carrello della spesa.
Una catastrofe (non si sa di che genere) si è abbattuta sul mondo e ha cancellato tutto: la civiltà, la storia e il progresso sono annientati. I pochi sopravvissuti non conservano più nulla di umano e vagano alla ricerca disperata di cibo, chi spaventato dall'orrore circostante, chi imbestialito dall’istinto di sopravvivenza.
In questo contesto spicca il legame tra un uomo e il suo bambino, padre e figlio non meglio identificati (non hanno un nome). Il loro rapporto è fatto di piccoli gesti, sguardi struggenti e frasi concise che denotano un immenso amore reciproco, senza cedimenti e senza incertezze; talvolta i ruoli sembrano addirittura invertirsi nel desiderio di protezione reciproca, nelle manifestazioni di fiducia e nel sostegno vicendevole.
La prosa è asciutta, essenziale, e ben si adatta alle atmosfere desolanti, alla malinconia dei ricordi e alla disillusione presente. Le chiavi di lettura possono essere molte. A me ha fatto pensare all'uomo e al bambino come ai "portatori del fuoco", cioè dell'amore, o meglio, della pietas, sul cammino aspro e difficile della vita, e in questo senso - nonostante tutto - anche a me, come a Baudin, piace credere che ci sia una visione ottimista... anche se io preferisco dire un'apertura alla speranza.
In qualunque modo lo si voglia intendere, comunque, il romanzo conserva una grande forza suggestiva e una enorme qualità stilistica e di contenuto.

Per approfondire la conoscenza di questo autore ho acquistato "Non è un paese per vecchi", che conto di leggere al più presto, magari subito dopo il prossimo periodo di feste :D

galloway
10-December-2011, 19:09
Chi fosse interessato a fare una lettura elettronica di questo libro può andare al link www.bookdrum.com (http://www.bookdrum.com/books/the-road/9780330447546/index.html) . E' utile avere una conoscenza operativa della lingua inglese.

DarkCoffee
11-December-2011, 20:36
Anche io l'ho finito.
Forse sarò l'unica, ma le ultime pagine mi hanno un po' deluso. Speravo proprio che non finisse così. Quale finale volevo? Beh, non so, solo qualcosa di diverso.
L'ambientazione è da brivido ed anche come è scritto il romanzo.
Le scene che mi hanno particolarmente colpita sono inerenti alle due botole.
Come dicevo prima, questo romanzo mi ha ricordato Cecità di Saramago... però, per me, non ci sono paragoni. Saramago è Saramago!

kaipirissima
16-December-2011, 14:39
finito ieri sera!
io ho empatizzato con il bambino. non sentivo il dramma del padre ma quello del figlio.
non entrare, non andare, non lasciarmi solo, mangia anche tu, poi lo vede ammalarsi sempre più, tossire, le domande sul passato, sugli uomini, ecc. le risposte mozzicate del padre, le sue mezze verità... mi sono stupita del finale, credo mi sfugga qualcosa.

dolores
16-December-2011, 16:28
finito ieri sera!
io ho empatizzato con il bambino. non sentivo il dramma del padre ma quello del figlio.
non entrare, non andare, non lasciarmi solo, mangia anche tu, poi lo vede ammalarsi sempre più, tossire, le domande sul passato, sugli uomini, ecc. le risposte mozzicate del padre, le sue mezze verità... mi sono stupita del finale, credo mi sfugga qualcosa.

Hai per caso visto il film tratto dal romanzo? Mi hanno detto che è piuttosto bello!
Se lo trovo mi piacerebbe vederlo. Tu che sei un'appassionata, oltre che un'esperta, che ne dici?

kaipirissima
17-December-2011, 12:51
ah ah, appassionata sì, esperta no, solo appassionata.
il film l'ho visto, ed è esattamente come il libro. questo un po' mi ha rovinato la lettura, le novità nella storia erano per me conosciute, ad esempio l'orrore della cantina, il vecchio, il ladro... erano cose per me già archiviate. credo l'abbia visto anche Rosy, e le sia piaciuto. certo il film è lento, non succede quasi nulla, un po' come il libro. laceri, sporchi, infreddoliti, magri, pioggia, alberi morti...

non uso lo spoiler credo che ormai abbiamo letto tutti il libro, se così non fosse... siete avvistati

ho visto che l'autore è del 1933!
un romanzo del genere io ero straconvinta che fosse un trentenne. davvero sorprendente. poi incece ho pensato che solo un vecchio può scrivere un testo in cui l'unico personaggio che non mente è un bambino. l'unico personaggio che ancora crede nel futuro, l'unico personaggio che ancora crede negli uomini buoni, io mi sono commossa quando ho letto la sua preghiera di ringraziamento dentro il bunker.
il padre va avanti non perchè creda ma perchè c'è il bambino, e finge di credere ci sia una speranza, poichè lui l'ha già persa. non si fida di nessuno, è un uomo solo con la propria sconfitta, infatti alla fine l'uomo si avvicina solo quando il padre non c'è più, quel padre non si sarebbe fidato dei nuovi venuti, solo in punto di morte ci vuole credere ma d'altra parte cosa potrebbe fare? uccidere il figlio? no di certo.
se l'autore fosse stato trentenne avrebbe reso l'uomo un eroe, invece no.
l'uomo abbandona i prigionieri nella cantina, abbandona l'uomo nudo per la strada, e quel bambino intravisto? ignorato? vi ricordate Saramago Cecità? qualcuno aveva messo una pulce sulla perfezione della protagonista, la moglie, quando trovava il supermercato e chiudeva la porta affianchè fosse la sua privata riserva di cibo...

certo queste sono solo idee mie...

dolores
17-December-2011, 14:43
ah ah, appassionata sì, esperta no, solo appassionata.
il film l'ho visto, ed è esattamente come il libro. questo un po' mi ha rovinato la lettura, le novità nella storia erano per me conosciute, ad esempio l'orrore della cantina, il vecchio, il ladro... erano cose per me già archiviate. credo l'abbia visto anche Rosy, e le sia piaciuto. certo il film è lento, non succede quasi nulla, un po' come il libro. laceri, sporchi, infreddoliti, magri, pioggia, alberi morti...

non uso lo spoiler credo che ormai abbiamo letto tutti il libro, se così non fosse... siete avvistati

ho visto che l'autore è del 1933!
un romanzo del genere io ero straconvinta che fosse un trentenne. davvero sorprendente. poi incece ho pensato che solo un vecchio può scrivere un testo in cui l'unico personaggio che non mente è un bambino. l'unico personaggio che ancora crede nel futuro, l'unico personaggio che ancora crede negli uomini buoni, io mi sono commossa quando ho letto la sua preghiera di ringraziamento dentro il bunker.
il padre va avanti non perchè creda ma perchè c'è il bambino, e finge di credere ci sia una speranza, poichè lui l'ha già persa. non si fida di nessuno, è un uomo solo con la propria sconfitta, infatti alla fine l'uomo si avvicina solo quando il padre non c'è più, quel padre non si sarebbe fidato dei nuovi venuti, solo in punto di morte ci vuole credere ma d'altra parte cosa potrebbe fare? uccidere il figlio? no di certo.
se l'autore fosse stato trentenne avrebbe reso l'uomo un eroe, invece no.
l'uomo abbandona i prigionieri nella cantina, abbandona l'uomo nudo per la strada, e quel bambino intravisto? ignorato? vi ricordate Saramago Cecità? qualcuno aveva messo una pulce sulla perfezione della protagonista, la moglie, quando trovava il supermercato e chiudeva la porta affianchè fosse la sua privata riserva di cibo...

certo queste sono solo idee mie...

Grazie Kaipirissima! Hai fatto delle bellissime considerazioni, molto sensibili e profonde, che condivido.
"Cecità" non l'ho ancora letto, ma ce l'ho ed è il secondo consiglio di lettura dei miei amici "apocalittici" di aNobii. Lo leggerò presto.

daniela
17-December-2011, 20:41
ah ah, appassionata sì, esperta no, solo appassionata.
il film l'ho visto, ed è esattamente come il libro. questo un po' mi ha rovinato la lettura, le novità nella storia erano per me conosciute, ad esempio l'orrore della cantina, il vecchio, il ladro... erano cose per me già archiviate. credo l'abbia visto anche Rosy, e le sia piaciuto. certo il film è lento, non succede quasi nulla, un po' come il libro. laceri, sporchi, infreddoliti, magri, pioggia, alberi morti...

non uso lo spoiler credo che ormai abbiamo letto tutti il libro, se così non fosse... siete avvistati

ho visto che l'autore è del 1933!
un romanzo del genere io ero straconvinta che fosse un trentenne. davvero sorprendente. poi incece ho pensato che solo un vecchio può scrivere un testo in cui l'unico personaggio che non mente è un bambino. l'unico personaggio che ancora crede nel futuro, l'unico personaggio che ancora crede negli uomini buoni, io mi sono commossa quando ho letto la sua preghiera di ringraziamento dentro il bunker.
il padre va avanti non perchè creda ma perchè c'è il bambino, e finge di credere ci sia una speranza, poichè lui l'ha già persa. non si fida di nessuno, è un uomo solo con la propria sconfitta, infatti alla fine l'uomo si avvicina solo quando il padre non c'è più, quel padre non si sarebbe fidato dei nuovi venuti, solo in punto di morte ci vuole credere ma d'altra parte cosa potrebbe fare? uccidere il figlio? no di certo.
se l'autore fosse stato trentenne avrebbe reso l'uomo un eroe, invece no.
l'uomo abbandona i prigionieri nella cantina, abbandona l'uomo nudo per la strada, e quel bambino intravisto? ignorato? vi ricordate Saramago Cecità? qualcuno aveva messo una pulce sulla perfezione della protagonista, la moglie, quando trovava il supermercato e chiudeva la porta affianchè fosse la sua privata riserva di cibo...

certo queste sono solo idee mie...

Hai fatto delle riflessioni eccellenti, che condivido totalmente, anzi che nella mia mente erano ancora in stato molto embrionale e che non avrei mai saputo esprimere con tanta chiarezza.
Grazie.

DarkCoffee
18-December-2011, 01:39
Hai fatto delle riflessioni eccellenti, che condivido totalmente, anzi che nella mia mente erano ancora in stato molto embrionale e che non avrei mai saputo esprimere con tanta chiarezza.
Grazie.
Idem con patate.
Anzi con queste riflessioni, ripensando al finale, sto iniziando a dargli un senso.
Ecco perché solo quando muore il padre, l'uomo si fa vedere! Non ci avevo pensato!
Allora, da quanto lo seguiva?

kaipirissima
18-December-2011, 13:30
ehm...
è tutto merito del Gdl, è lui che mi spinge a mettere a fuoco le mie impressioni. io adoro il gruppo di lettura. ho sempre, libro bello o brutto, imparato qualcosa, grazie al dialogo e al confronto.

tornando al libro...
il finale ve lo ricordate? qui lo cito:

Una volta nei torrenti di montagna c'erano i salmerini. Li potevi vedere fermi nell'acqua ambrata con la punta ambrata delle pinne che ondeggiavano piano nella corrente. Sul dorso avevano dei disegni a vermicelli che erano le mappe del mondo in divenire. Mappe e labirinti. Di una cosa che non si poteva rimettere a posto. Che non si poteva riaggiustare. Nelle forre dove vivevano ogni cosa era più antica dell'uomo, e vibrava di mistero.

perchè ha chiuso il libro in modo così misterioso? cosa significa sta storia dei salmerini? sono andata su wikipedia e alla voce salmerini:

"Solo in alcuni laghi e torrenti si è ben acclimatato, tanto da costituirne la principale specie. Nei fiumi alpini dove ha trovato un habitat congeniale popola le acque dei torrenti posti nella fascia altimetrica più alta, in acque che mantengono una temperatura molto bassa durante tutto l'anno (fascia superiore della Zona dei Salnonidi), si adatta anche ai laghi alpini molto freddi. È resistentissimo alle basse temperature tanto da popolare perfino i laghetti formati dalle acque dei ghiacciai."

allora è chiaro che è un pesce che si adatta all'ambiente, specie quello freddo.
secondo un mio amico, il significicato è che gli uomini andranno a vivere sotto terra.
certo che mc carthy poteva essere meno sibillino, no?

Rosy
22-April-2012, 15:53
Cito la frase di cui parliamo:

L'uomo rimase in ascolto stringendo a sè il bambino. Li sentiva parlare, sulla strada...Poi li sentì passare sulle foglie secche. Afferrò la mano del bambino e ci ficcò la pistola. Prendila, sussurrò. Prendila. Il bambino era terrorizzato. Lui lo abbracciò e lo tenne stretto. Era così magro. Non aver paura, gli disse. Se ti trovano lo devi fare. Hai capito? Shh. Non piangere. Mi ascolti? Lo sai come si fa. Te la metti in bocca e la punti in su. Veloce e deciso. Hai capito? Smettila di piangere. Hai capito?
Penso di sì.
No. Hai capito?
Sì.
Di' sì papà ho capito.
Sì papà ho capito.
Lui abbassò gli occhi e lo guardò. Vide solo terrore.

A me viene difficile anche solo pensarci.


ah ah, appassionata sì, esperta no, solo appassionata.
il film l'ho visto, ed è esattamente come il libro. questo un po' mi ha rovinato la lettura, le novità nella storia erano per me conosciute, ad esempio l'orrore della cantina, il vecchio, il ladro... erano cose per me già archiviate. credo l'abbia visto anche Rosy, e le sia piaciuto. certo il film è lento, non succede quasi nulla, un po' come il libro. laceri, sporchi, infreddoliti, magri, pioggia, alberi morti...

non uso lo spoiler credo che ormai abbiamo letto tutti il libro, se così non fosse... siete avvistati

ho visto che l'autore è del 1933!
un romanzo del genere io ero straconvinta che fosse un trentenne. davvero sorprendente. poi incece ho pensato che solo un vecchio può scrivere un testo in cui l'unico personaggio che non mente è un bambino. l'unico personaggio che ancora crede nel futuro, l'unico personaggio che ancora crede negli uomini buoni, io mi sono commossa quando ho letto la sua preghiera di ringraziamento dentro il bunker.
il padre va avanti non perchè creda ma perchè c'è il bambino, e finge di credere ci sia una speranza, poichè lui l'ha già persa. non si fida di nessuno, è un uomo solo con la propria sconfitta, infatti alla fine l'uomo si avvicina solo quando il padre non c'è più, quel padre non si sarebbe fidato dei nuovi venuti, solo in punto di morte ci vuole credere ma d'altra parte cosa potrebbe fare? uccidere il figlio? no di certo.
se l'autore fosse stato trentenne avrebbe reso l'uomo un eroe, invece no.
l'uomo abbandona i prigionieri nella cantina, abbandona l'uomo nudo per la strada, e quel bambino intravisto? ignorato? vi ricordate Saramago Cecità? qualcuno aveva messo una pulce sulla perfezione della protagonista, la moglie, quando trovava il supermercato e chiudeva la porta affianchè fosse la sua privata riserva di cibo...

certo queste sono solo idee mie...

Arrivo con umiltà alcuni mesi dopo di voi. Ma l'importante è arrivare, no?
Questo a dimostrazione che mancava il tempo, NON la volontà.

Cito Kaipirissima per due motivi: il primo, perchè mi cita, ma ricordando male, perchè devo confessare di non avere visto il film - lo sto scaricando ora!
Il secondo , perchè condivido TUTTO ciò che afferma su questo romanzo. Condivido anche le parole di tutti voi , e mi resta ben poco da dire: al massimo, le mie emozioni.
L'ho iniziato tre sere fa e mi ha catturata dalla prima pagina.

Ricordo di avere affermato,tempo fa, parlando del romanzo Trilogia della città di K, che fosse "un pugno nello stomaco".
Mi ingannavo: non avevo ancora letto QUESTO.
Così ho continuato, per tre sere, sorda a tutto , a leggere, leggere, fino all'ultima riga. Il malessere cresceva, ma non riuscivo a staccarmi.
Anch'io mi sono chiesta più volte che cosa simboleggiassero i due protagonisti, e soprattutto il loro viaggio disperato e senza sbocchi....
Ho camminato con loro.
Ho sentito freddo - la pioggia grigia come la cenere che picchiettava sul telo di plastica.
Ho gioito, per breve tempo, quando trovavano viveri e oggetti utili.
Sono inorridita alla vista ( sì, alla vista!) dei morti carbonizzati, decapitati; del..neonato sullo spiedo!!!!!!!!!
Alla fine ero svuotata, e con una specie di macigno che mi premeva sul petto, e non voleva andarsene.
Nonostante il dolore che mi cresceva dentro, ho cercato di focalizzare la mia attenzione sui VALORI che la STORIA MI TRASMETTEVA: l'amore del padre verso il figlio e viceversa ; la speranza, incrollabile, nonostante tutto; l'importanza dei ricordi , quando la disperazione tocca il fondo....

Anch'io sono dell'opinione che una storia così dovesse essere scritta da un vecchio, il taglio e l'ottica di un giovane sarebbero stati molto diversi.
Per concludere, un romanzo che tutti dovrebbero leggere.
Avete colto anche voi qualche celata allusione al fatto che fosse prevedibile , una fine del genere, per il nostro povero pianeta? o io ho le allucinazioni?
Vorrei citare.
Io adoro questa PROSA SCARNA, FRASI BREVISSIME, INCISIVE.
Ci sarebbe da citare chissà quanto, ma mi limiterò a due brevi brani.

Pag.16.
" Sui fianchi delle colline, vecchie messi secche e appiattite. Lungo l'arido crinale, alberi scorticati e neri sotto la pioggia.
Quanto colore invece nei sogni. In che altro modo poteva chiamarti a sè la morte?
Poi ti svegliavi in un'alba fredda e tutto si riduceva immediatamente in cenere.
Come certi antichi affreschi rimasti sepolti per secoli e improvvisamente esposti alla luce del giorno."

Pag.100.
"Uscì fuori nella luce livida, rimase lì in piedi e per un attimo vide l'assoluta verità del mondo.
Il moto gelido e spietato della terra morta senza testamento. L'oscurità implacabile. I cani del sole nella loro corsa cieca.
Il vuoto nero e schiacciante dell'universo.
E da qualche parte due animali braccati che tremavano come volpacchiotti nella tana. Un tempo e un mondo presi in prestito e occhi presi in prestito con cui piangerli."

Rosy

dolores
22-April-2012, 22:22
Grazie Rosy :D
Hai proprio ragione: prosa scarna, frasi brevissime, incisive, che scavano e suscitano in chi legge emozioni, sentimenti, ma anche riflessioni e interrogativi.
Questo libro è davvero un capolavoro!