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Visualizza la versione completa : Uomini nelle gabbie - Viviano Domenici



DarkCoffee
18-February-2022, 23:59
Uomini in gabbia. Dagli zoo umani delle Expo al razzismo della vacanza etnica
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Dal 1870 al 1940 l'Europa e gli Stati Uniti celebrarono le magnifiche sorti del mondo occidentale sul palcoscenico delle Esposizioni universali. Poco distante, nei villaggi etnici ricreati accanto ai padiglioni, andava in scena uno spettacolo angosciante: neri armati di lance, donne con i bambini al collo, pigmei, eschimesi, indios, tutti esposti perché i bianchi, i colonizzatori, potessero ammirarli o schernirli, sicuri come erano - come, forse, ancora siamo - del primato della razza bianca, del suo diritto a conquistare e dominare le altre razze. C'è Sarah, l'ottentotta dalle forme inusualmente pronunciate, esibita come una pruriginosa eccentricità biologica e poi studiata e sezionata come una cavia da laboratorio. C'è il pigmeo Ota Benga che, nel recinto degli animali, non può sorridere a meno che i visitatori non paghino qualche dollaro per vederne i denti aguzzi. C'è capo Geronimo, mostrato vinto e sconfitto perché nessuno dimentichi mai l'inferiorità degli indiani d'America. E ci sono le altre migliaia di esseri umani i cui nomi non sono mai stati registrati, tanta era la considerazione riservata alla loro dignità personale. A una prima, superficiale analisi può sembrare un fenomeno lontano nel tempo, da cui la nostra società ha ormai preso le doverose distanze, ma l'ultimo zoo umano risale al 2005, e il turismo della povertà che tanto successo riscuote in questi ultimi anni ripropone la medesima logica. Prefazione di Gian Antonio Stella.

DarkCoffee
19-February-2022, 00:01
L’humanité est merde.


Questa è la pagina che introduce il libro. L'umanità è una merda.
Prima di leggere il libro lo pensi, dentro di te lo sai, non lo metti in dubbio, ma durante la lettura hai conati e a fine lettura non hai più la speranza che qualcosa nel mondo possa cambiare. Dai freak show, gli zoo etnici e le il poorism, dal colonialismo ad oggi le brutalità cambiano solo forma. Non siamo meglio di ieri e non saremo peggio del domani. Se solo molte più persone si potessero fermare a leggere questo libro e a pensare, il mondo potrebbe avere la speranza.
Il libro è molto scorrevole. Si compone di tre parti: storia degli zoo etnici e grandi esposizioni (interessante ed illuminante), 5 storie (da brividi), il turismo dei poveri (facciamo ribrezzo).


Consigliato

DarkCoffee
19-February-2022, 00:23
Sarah la venere ottentotta è una delle storie più tristi che abbia mai letto.


https://youtu.be/9Wr4PMijbFE


https://i.ytimg.com/vi/M-NDcDLcDTo/mqdefault.jpg