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Visualizza la versione completa : L'Antologia di Spoon River e Fabrizio De André



Chomsky
10-March-2018, 17:34
Nel 1971 Fabrizio De André pubblicò il suo sesto album Non al denaro non all'amore né al cielo ispirato dall'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters.

Ogni canzone è dedicata ad un personaggio dell'opera poetica tranne l'introduzione "La collina" che ha lo stesso titolo dell'incipit del libro:


LA COLLINA


Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,
l’abulico, l’atletico, il buffone, l’ubriacone, il rissoso?
Tutti, tutti, dormono sulla collina.
Uno trapassò in una febbre,
uno fu arso in miniera,
uno fu ucciso in rissa,
uno morì in prigione,
uno cadde da un ponte lavorando per i suoi cari –
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.
Dove sono Ella, Kate, Mag, Edith e Lizzie,
la tenera, la semplice, la vociona, l’orgogliosa, la felice?
Tutte, tutte, dormono sulla collina.

Una morì di un parto illecito,
una di amore contrastato,
una sotto le mani di un bruto in un bordello,
una di orgoglio spezzato, mentre anelava al suo ideale,
una inseguendo la vita, lontano, in Londra e Parigi,
ma fu riportata nel piccolo spazio con Ella, con Kate, con Mag –
tutte, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dove sono zio Isaac e la zia Emily,
e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton,
e il maggiore Walker che aveva conosciuto
uomini venerabili della Rivoluzione?
Tutti, tutti, dormono sulla collina.

Li riportarono, figlioli morti, dalla guerra,
e figlie infrante dalla vita,
e i loro bimbi orfani, piangenti –
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.
Dov’è quel vecchio suonatore Jones
che giocò con la vita per tutti i novant’anni,
fronteggiando il nevischio a petto nudo,
bevendo, facendo chiasso, non pensando né a moglie né a parenti,
né al denaro, né all’amore, né al cielo?
Eccolo! Ciancia delle fritture di tanti anni fa,
delle corse di tanti anni fa nel Boschetto di Clary,
di ciò che Abe Lincoln
disse una volta a Springfield.




https://www.youtube.com/watch?v=AAgiGAJ6YQg

Questa è la versione del cantautore genovese:



Dove se n’è andato Elmer
che di febbre si lasciò morire
Dov’è Herman bruciato in miniera.
Dove sono Bert e Tom
il primo ucciso in una rissa
e l’altro che uscì già morto di galera.
E cosa ne sarà di Charley
che cadde mentre lavorava
dal ponte volò e volò sulla strada.
Dormono, dormono sulla collina
dormono, dormono sulla collina.
Dove sono Ella e Kate
morte entrambe per errore
una di aborto, l’altra d’amore.
E Maggie uccisa in un bordello
dalle carezze di un animale
e Edith consumata da uno strano male.
E Lizzie che inseguì la vita
lontano, e dall’Inghilterra
fu riportata in questo palmo di terra.
Dormono, dormono sulla collina
dormono, dormono sulla collina.
Dove sono i generali
che si fregiarono nelle battaglie
con cimiteri di croci sul petto
dove i figli della guerra
partiti per un ideale
per una truffa, per un amore finito male
hanno rimandato a casa
le loro spoglie nelle bandiere
legate strette perché sembrassero intere.
Dormono, dormono sulla collina
dormono, dormono sulla collina.
Dov’è Jones il suonatore
che fu sorpreso dai suoi novant’anni
e con la vita avrebbe ancora giocato.
Lui che offrì la faccia al vento
la gola al vino e mai un pensiero
non al denaro, non all’amore né al cielo.
Lui sì sembra di sentirlo
cianciare ancora delle porcate
mangiate in strada nelle ore sbagliate
sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
“Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?”

Chomsky
11-March-2018, 17:42
La prima canzone dell'album Non al denaro non all'amore né al cielo è "Il matto" ispirata dalla poesia dedicata a Frank Drummer:

Da una cella a questo luogo oscuro –
la morte a venticinque anni!
La mia lingua non poteva esprimere ciò che mi si agitava dentro,
e il villaggio mi prese per scemo.
Eppure all’inizio c’era una visione chiara,
un proposito alto e pressante, nella mia anima,
che mi spinse a cercar d’imparare a memoria
l’Enciclopedia Britannica!

La traduzione dell'opera di Lee Masters fu affidata ad una giovanissima Fernanda Pivano.


https://www.youtube.com/watch?v=nuSkcLY0YQg

Un matto (Dietro ogni scemo c'è un villaggio)

Tu prova ad avere un mondo nel cuore
e non riesci ad esprimerlo con le parole,
e la luce del giorno si divide la piazza
tra un villaggio che ride e te, lo scemo, che passa,
e neppure la notte ti lascia da solo:
gli altri sognan se stessi e tu sogni di loro

E sì, anche tu andresti a cercare
le parole sicure per farti ascoltare:
per stupire mezz'ora basta un libro di storia,
io cercai di imparare la Treccani a memoria,
e dopo maiale, Majakowsky, malfatto,
continuarono gli altri fino a leggermi matto.

E senza sapere a chi dovessi la vita
in un manicomio io l'ho restituita:
qui sulla collina dormo malvolentieri
eppure c'è luce ormai nei miei pensieri,
qui nella penombra ora invento parole
ma rimpiango una luce, la luce del sole.

Le mie ossa regalano ancora alla vita:
le regalano ancora erba fiorita.
Ma la vita è rimasta nelle voci in sordina
di chi ha perso lo scemo e lo piange in collina;
di chi ancora bisbiglia con la stessa ironia
"Una morte pietosa lo strappò alla pazzia".

nottibianche
11-March-2018, 21:26
Non conoscevo questa raccolta né le canzoni di De Andrè.Mamma mia sono di una tristezza e di una cattiveria infinita: come se niente bastasse a saziare il disprezzo verso l'altro,il diverso .Forse solo così il potere che fagocita tutto evita di guardarsi dentro e piangere per quello che vede di se stesso. :(

Ho letto che la Pivano fu arrestata dal regime fascista,per la pubblicazione di queste poesie che le erano state fatte conoscere da Cesare Pavese.

Chomsky
13-March-2018, 21:47
Non sono d'accordo nottibianche. L'opera è un richiamo all'antico tema della caducità della vita, come il famoso verso di François Villon Mais où sont les neiges d'antan? (tra parentesi De Andrè si è ispirato anche a Villon per un suo album Tutti morimmo a stento) e mostra squarci di esistenza nelle vite di gente comune.

Il secondo brano del concept album di Faber è Un giudice, forse la canzone più famosa:

Cosa vuol dire avere
un metro e mezzo di statura,
ve lo rivelan gli occhi
e le battute della gente,
o la curiosità
di una ragazza irriverente
che si avvicina solo
per un suo dubbio impertinente:

vuole scoprir se è vero
quanto si dice intorno ai nani,
che siano i più forniti
della virtù meno apparente,
fra tutte le virtù
la più indecente.

Passano gli anni, i mesi,
e se li conti anche i minuti,
è triste trovarsi adulti
senza essere cresciuti;
la maldicenza insiste,
batte la lingua sul tamburo
fino a dire che un nano
è una carogna di sicuro
perché ha il cuore toppo,
troppo vicino al buco del culo.


Fu nelle notti insonni
vegliate al lume del rancore
che preparai gli esami.
diventai procuratore
per imboccar la strada
che dalle panche d'una cattedrale
porta alla sacrestia
quindi alla cattedra d'un tribunale,
giudice finalmente,
arbitro in terra del bene e del male.


E allora la mia statura
non dispensò più buonumore
a chi alla sbarra in piedi
mi diceva Vostro Onore,
e di affidarli al boia
fu un piacere del tutto mio,
prima di genuflettermi
nell'ora dell'addio
non conoscendo affatto
la statura di Dio.

https://www.youtube.com/watch?v=KsQqEWJDC4k

La canzone è stata ispirata dalla poesia Il giudice Selah Lively:

Immagina di essere alto un metro e cinquantotto
e di avere iniziato a lavorare come
garzone in una drogheria
studiando legge a lume di candela
finchè non sei diventato avvocato.
E poi immagina che, grazie alla tua diligenza
e alla frequentazione regolare della chiesa,
tu sia diventato il legale di Thomas Rhodes,
che collezionava cambiali e ipoteche,
e rappresentava tutte le vedove
davanti alla Corte. E che in tutto questo
ti canzonassero per la tua statura e ridessero dei tuoi
vestiti e dei tuoi stivali lucidi. E poi immagina
di essere diventato Giudice di Contea.
E che Jefferson Howard e Kinsey Keene,
e Harmon Whitney, e tutti i giganti
che ti avevano schernito, fossero obbligati a stare
in piedi davanti al banco e a dire "Vostro Onore" -
Beh, non pensi che sarebbe naturale
che io rendessi loro la vita difficile?