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Chomsky
28-February-2018, 21:04
Walt Whitman (1819- 1892) è stato il cantore della democrazia americana che stava nascendo e crescendo assieme a lui.
La sua poesia più famosa è "O Capitano! Mio Capitano" dedicata al presidente Abraham Lincoln resa celebre grazie alla citazione di Robin Williams nel film "L'attimo fuggente"

O Capitano! mio Capitano!
O Capitano! mio Capitano! il nostro viaggio tremendo è finito,
La nave ha superato ogni tempesta, l’ambito premio è vinto,
Il porto è vicino, odo le campane, il popolo è esultante,

Gli occhi seguono la solida chiglia, l’audace e altero vascello;
Ma o cuore! cuore! cuore!
O rosse gocce sanguinanti sul ponte
Dove è disteso il mio Capitano
Caduto morto, freddato.
O Capitano! mio Capitano! alzati e ascolta le campane; alzati,
Svetta per te la bandiera, trilla per te la tromba, per te
I mazzi di fiori, le ghirlande coi nastri, le rive nere di folla,
Chiamano te, le masse ondeggianti, i volti fissi impazienti,
Qua Capitano! padre amato!
Questo braccio sotto il tuo capo!
É un puro sogno che sul ponte
Cadesti morto, freddato. Ma non risponde il mio Capitano, immobili e bianche le sue labbra,
Mio padre non sente il mio braccio, non ha più polso e volere;
La nave è ancorata sana e salva, il viaggio è finito,
Torna dal viaggio tremendo col premio vinto la nave;
Rive esultate, e voi squillate, campane!
Io con passo angosciato cammino sul ponte
Dove è disteso il mio Capitano
Caduto morto, freddato.


https://www.youtube.com/watch?v=Qj0il0ll2Ds


La poesia salverà il mondo
Il mondo sottomarino,
Foreste al fondo del mare, i rami, le foglie,
Ulve, ampi licheni, strani fiori e sementi,
folte macchie, radure, prati rosa,
Variegati colori, pallido grigio verde,
porpora, bianco e oro, la luce vi scherza
fendendo le acque
Esseri muti nuotan laggiù tra le rocce,
il corallo, il glutine, l’erba, i giunchi,
e l’alimento dei nuotatori
Esseri torpidi brucan fluttuando laggiù,
o arrancano lenti sul fondo,
Il capodoglio affiora a emetter lo sbuffo
d’aria e vapore, o scherza con la
sua coda,
Lo squalo dall’occhio di piombo,
il tricheco, la testuggine, il peloso
leopardo marino, la razza,
E passioni, guerre, inseguimenti, tribù,
affondare lo sguardo in quei fondi
marini, respirando quell’aria così
densa che tanti respirano,
Il cambiamento, volgendo lo sguardo qui
o all’aria sottile respirata da esseri che
al pari di noi su questa sfera
camminano,
Il cambiamento più oltre, dal nostro
mondo passando a quello di esseri
che in altre sfere camminano.


"Mi contraddico? Certo che mi contraddico! Sono vasto, contengo moltitudini" – Do I contradict myself? Very well, then, I contradict myself; I am large – I contain multitudes.

Tutte le più belle poesie di Walt Whitman sono raccolte nel volume "Foglie d'erba".


Io credo che una foglia d’erba non valga affatto
meno della quotidiana fatica delle stelle.
E la formica è ugualmente perfetta, come un granello di sabbia,
come l’uovo di uno scricciolo,
E la piccola rana è un capolavoro pari a quelli più famosi,
E il rovo rampicante potrebbe ornare i balconi del cielo.
E la giuntura più piccola della mia mano qualsiasi meccanismo può deridere.
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nottibianche
01-March-2018, 12:22
O me, ho vita!
Domande come queste mi perseguitano,
infiniti cortei d'infedeli
città gremite di stolti,
che vi è di nuovo in tutto questo?

Risposta:

Che tu sei qui
che la vita esiste,e l'identità
che il potente spettacolo continua
e che tu puoi contribuire con un verso.

Che senso può avere il mondo per noi e noi per il mondo? Si chiede il poeta;in che modo possiamo agire per non subire? E' la vita stessa che trova gli strumenti per far si che gli uomini non si abbattano,uno di questi è appunto la poesia ( così come la musica,la pittura,insomma,la bellezza).
Nel film,infatti il professore fa ai ragazzi questa domanda: "quale sarà il tuo verso? "- per lasciare un segno della tua esistenza?
Bella domanda! Come si può lasciare un segno in un mondo che vuole solo automi? :(

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Chomsky
01-March-2018, 22:23
Io canto l'individuo


Io canto l'individuo, la singola persona,
Al tempo stesso canto la Democrazia, la massa.

L'organismo, da capo a piedi, canto,
La semplice fisionomia, il cervello da soli non sono degni
della Musa: la Forma integrale ne è ben più degna,
E la Femmina canto parimenti che il Maschio.

Canto la vita immensa in passione, pulsazioni e forza,
Lieto, per le più libere azioni che sotto leggi divine si attuano,
Canto l'Uomo Moderno.


Per te, o democrazia

Vieni, renderò il continente indissolubile,
creerò la più splendida razza su cui il sole abbia mai brillato,
creerò divine terre magnetiche,
con l’amore dei compagni,
con il diuturno amore dei compagni.

Pianterà la fratellanza, folta come gli alberi lungo tutti i fiumi dell’America,
e lungo le sponde dei grandi laghi, e su tutte le praterie,
renderò inseparabili le città con le braccia l’una al collo dell’altra,
con l’amore dei compagni,
con il virile amore dei compagni.

Per te questi da parte mia, democrazia, per servirti, mia donna!
Per te, per te faccio vibrare questi canti.




Odo cantar l'America

Odo cantar l'America, odo i canti molteplici,
Quelli degli operai, ciascuno canta il suo come di dovere,
forte e giocondo,
il falegname canta, mentre misura l'asse o la trave,
Il muratore canta, mentre va al lavoro o ne torna,
Il battelliere canta ciò che gli conviene sul battello,
il marinaio canta sul ponte del piroscafo,
Il calzolaio canta seduto al deschetto, il cappellaio in piedi,
Il canto del boscaiolo, quello dell'aratore che la mattina si avvia ai campi,
o durante il riposo meridiano, o al tramonto,
Il delizioso cantare della madre, o della giovane sposa che lavora,
o della ragazza che cuce o lava.
Ognuno canta ciò che si addice a lui, a lei, e a nessun altro,
Il giorno ciò che si addice al giorno - di notte la compagnia
di giovani robusti e cordiali,
Cantano a piena voce i loro forti canti melodiosi.

Chomsky
08-March-2018, 20:49
Vivere tra gli animali

Credo che potrei vivere con gli animali, così placidi
e dignitosi,
Mi fermo e li osservo per ore e ore;
Non si affannano mai, non si lagnano per la loro condizione.
Non vegliano al buio a piangere i loro peccati.
Non mi annoiano discutendo dei loro doveri verso Dio.
Nessuno è insoddisfatto, nessuno impazzisce per mania
di possedere,
Nessuno s’inginocchia davanti a un altro, o a un suo simile,
vissuto migliaia di anni fa,
Nessuno è rispettabile o infelice sulla terra intera…



La voce della pioggia
E chi sei tu? chiesi all’acquata, che dolcemente pioveva,
ed essa, strano a dirsi, mi diede questa risposta, ch’or qui
traduco:
della Terra sono il Poema, rispose dunque l’acquata,
eterna mi sollevo impalpabile dalla terra, dal mare
insondabile,
su verso il cielo, donde, in forma vaga, totalmente mutata
eppure sempre la stessa,
discendo a lavare le aridità, i detriti, gli strati di polvere
del mondo,
e quanto in essi, senza il mio ausilio, sarebbe seme latente,
non nato;
perenne, di giorno, di notte, restituisco la vita all’origine
mia, la abbellisco e purifico;
(perché il canto, emerso dal suo luogo natale, dopo il
compimento e l’errore,
ascoltato o non ascoltato, debitamente con amore ritorna.)