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Visualizza la versione completa : Pedro Salinas



nottibianche
22-February-2018, 14:37
Ho scoperto solooggi questo poeta spagnolo,nato nel 1891 a Madrid .Dichiarava : "La poesia è un'avventura verso l'asssoluto. La sua parola si offre silenziosamente,diventando simbolo di una profonda interiorità.L'io del poeta tende verso "L'oltre" ,alienandosi dal mondo degli oggetti sensibili alla ricerca dell'essenza .

http://www.liosite.com/autore/pedro-salinas/

daniela
22-February-2018, 16:24
Questa è una delle sue poesie che preferisco:

Il modo tuo d'amare
È lasciare che io ti ami.
Il si con cui ti abbandoni
È il silenzio. I tuoi baci
Sono offrirmi le labbra
Perché io le baci.
Mai parole o abbracci
Mi diranno che esistevi
E mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi,
mappe, telefoni, presagi,
tu, no.
E sto abbracciato a te
Senza chiederti nulla, per timore
Che non sia vero
Che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
Senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire
Con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.

Pedro Salinas

nottibianche
22-February-2018, 16:43
Daniela è bellissima,l'ho letta :) Non avevo voglia di trascriverle così ho messo il blog che ne aveva di più belle!:)

Perdonami se ti cerco
così dentro di te.
Perdonami il dolore.
E' che da te
voglio estrarre
il tuo migliore tu.
Quello che non vedesti
e che io vedo
immerso nel tuo profondo,
preziosissimo.

Enribello
24-February-2018, 17:27
Mi permetto di consigliare questa piccola raccolta di sue poesie...

http://www.jungitalia.it/wordpress/wp-content/uploads/2016/06/Pedro-salinas-La-voce-a-te-dovuta-173x300.jpg

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E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla, per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.

https://azadqadin.az/uploads/posts/2012-09/thumbs/1346449840_images.jpeg

Enribello
01-March-2018, 18:27
Tra le mie preferite oltre quella sopra c'è questa...



A te si arriva solo attraverso te.
Ti aspetto.
Io sì che so dove mi trovo,
la mia città, la via, il nome
con cui tutti mi chiamano.
Però non so dove sono stato con te.
Là mi hai portato tu.
Come avrei potuto imparare la strada
se non guardavo nient’altro che te,
se la strada era dove tu andavi,
e la fine fu quando ti sei fermata?
Che altro poteva esserci
più di te che ti offrivi, guardandomi?
Però adesso che esilio,
che mancanza,
è lo stare dove si sta.
Aspetto, passano i treni,
i destini, gli sguardi.
Mi porterebbero dove non sono stato mai.
Ma io non cerco nuovi cieli.
Io voglio stare dove sono stato.
Con te, ritornarci.
Che intensa novità,
ritornare un’altra volta,
ripetere quel mai uguale
stupore infinito.
E fino a quando non verrai tu
io resterò sulla sponda
dei voli, dei sogni,
delle stelle, immobile.
Perché so che dove sono stato
non portano né ali, né ruote, né vele.
Esse vagano smarrite.
Perché so che dove sono stato con te
si va solo con te, attraverso te.


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