PDA

Visualizza la versione completa : " Jazz"



nottibianche
28-January-2018, 22:44
Il jazz è uno di quei generi di cui ti innamori subito,è amore,tecnica,passione ,improvvisazione:

" Quando non sai cos è,allora è jazz" Dal romanzo Novecento di Alessandro Baricco

Un libro: Haruki Murakami: "Ritratti in Jazz"


https://www.youtube.com/watch?v=DJf0a0zhfzI



https://www.youtube.com/watch?v=KDXOMaR58SE


4892 4893

Chomsky
28-January-2018, 23:14
"Miles. L'autobiografia" è un gran libro dove Miles Davis mette a nudo la sua vera anima e confessa tutte le sue debolezze ma fa capire il suo grande amore per la musica e per il jazz in particolare. Scritto con uno stile schietto e dirompente, (questo è l'incipit "statemi bene a sentire, la sensazione più fantastica che abbia mai provato nella vita, intendo dire con i vestiti addosso, è stata quando ho sentito per la prima volta Diz e Bird (Dizzy Gillespie e Charlie Parker) insieme a St. Louis nel 1944.) il libro ci porta a vivere in pieno la Storia del Jazz facendoci conoscere da vicino i mostri sacri della musica. Da Thelonius Monk a Charlie Mingus, da John Coltrane a Gil Evans, i miti del Jazz compaiono come protagonisti di un'epoca straordinaria ed irripetibile ma è proprio Charlie Parker, l'altro protagonista del libro. Miles ha una grande ammirazione per Bird il musicista ma disprezza profondamente l'uomo Charlie Parker per la sua vita sregolata dominata dalla dipendenza dalla droga. Davis racconta addirittura che l'autore di tanti capolavori come "Ornithology" giungeva al punto di impegnare il suo sassofono prima dei concerti pur di raggranellare qualche dollaro per comprarsi l'eroina.
E' molto interessante anche la tormentata storia d'amore tra Miles ed una sofisticata Juliette Greco, che portò il trombettista americano a patire una grave depressione che lo ridusse a diventare tossicodipendente.
Un bel libro che ci fa capire molto della storia americana del dopoguerra, da leggere ascoltando in sottofondo un capolavoro come "Kind of Blue".

4895



https://www.youtube.com/watch?v=qNcPwrfK9tY

nottibianche
29-January-2018, 12:01
Grazie Chomsky, per la segnalazione :) .A me,sinceramente,piace più Chet Baker, per via di quel suo modo di suonare dolce e malinconico,nostalgico,intimo.Sembrava che non si esibisse per il pubblico,ma per se steso.
Così come Bill Evans ,introverso,timido,silenzioso,poco adatto al mondo così duro del buisness discografico,eppure ha rivoluzionato il jazz degli anni 60-70.


Enrico Pieranunzi:
Bill Evans.Ritratto di artista con Pianoforte


https://www.youtube.com/watch?v=y6plvINudi8


https://www.youtube.com/watch?v=q5M1nwpQ3TY

Chomsky
29-January-2018, 21:52
Nottibianche :-) sicuramente ci sono tanti giganti nella storia del jazz, a partire da Chet Baker, continuando con Charlie Parker, Dizzy Gillespie, John Coltrane, Thelonius Monk, Grover Washington Jr e tanti altri ma per me, ed è un parere personale, il jazz è Miles Davis.
Per un musicista che ha cominciato a suonare con Dizzy Gillespie e ha attraversato tutto il periodo d'oro del jazz suonando con tutti i mostri sacri del genere, non esistono aggettivi adeguati anche perché Miles non era un autodidatta come altri giganti suoi contemporanei ma aveva una solida cultura musicale avendo studiato alla Juilliard School di New York.
Per rendersi conto dell'evoluzione continua di Miles basta ascoltare uno dei primi fenomenali album "Birth of the Cool" del 1948:
https://www.youtube.com/watch?v=v8kjOpfMBbM

e metterlo a confronto con "Tutu" del 1986:

https://www.youtube.com/watch?v=xZaXu90PwQ4

passando per "Sketches of Spain" del 1959, album ispirato dal Concierto de Aranjuez di Joaquin Rodrigo:

https://www.youtube.com/watch?v=6-LjhxLCTfI

Sono state pubblicate tantissime incisioni di Miles Davis e ho il sogno di collezionarle tutte e, anche se ne ho una cinquantina, il traguardo è ancora lontano :-)

nottibianche
30-January-2018, 21:02
Bello Birth of the cool! Lo preferisco agli altri due. Non sono una super esperta,in questo campo mi lascio guidare più dalle sensazioni di pancia e tendo ad ascoltare sempre gli stessi.Se a pelle un musicista non mi sta simpatico ( E Miles Davis non è certo un simpaticone,troppo pieno di se ,per i miei gusti)lo scarto a priori.E' sciocco ,in questo modo non mi do la possibilità di approfondire. Comunque il jazz che amo è il cool e tutto ciò che si rifà a quella corrente.Ma metti pure tutto quello che vuoi così imparo.


https://www.youtube.com/watch?v=BFvAmN3Vp7w&t=93s

Detesto il pietismo costruito intorno alla sua figura ma neammiro il talento.

Da vedere dal vivo Umbria Jazz,che si svolge ogni anno a Perugia a Luglio.Spettacolare.Ci sono artisti famosi e ragazzi che improvvisano per le strade del centro.L'atmosfera è così festosa che ,fosse per me,starei 24 ore ad ascoltarli

Chomsky
30-January-2018, 23:11
Grandissimo Petrucciani e ogni suo concerto resta nel cuore.
Riguardo a Miles Davis può essere anche questione di antipatia ma come musicista è stato davvero eccellente.
Qui è con il suo amico John Coltrane

https://www.youtube.com/watch?v=8VE_dP90V84

John Coltrane autore di alcuni dei più bei pezzi di Jazz come "A Love Supreme"

https://www.youtube.com/watch?v=ll3CMgiUPuU

O "Blue Train"


https://www.youtube.com/watch?v=XpZHUVjQydI

nottibianche
31-January-2018, 22:30
Kenny Barron compositore americano,arrangiatore ed insegnante di jazz.nella sua musica si ritrovano influnze di artisti come Tommy Flanagan,Wintonkelly,Art Tatum,McCoy Tyner.


https://www.youtube.com/watch?v=T8JvzWyEL1c


https://www.youtube.com/watch?v=EHkk65vYfdE

Chomsky
31-January-2018, 23:18
Uno dei più grandi pianisti del jazz è sicuramente Ahmad Jamal, molto apprezzato da Miles Davis che fu ispirato dalla sua genialità come scrisse nella sua autobiografia:
"Mia sorella mi chiamò da una cabina telefonica del Persian Lounge di Chicago e mi disse (...) "Senti, c'è questo pianista che sto ascoltando in questo momento, si chiama Ahmad Jamal e penso che ti piacerà". Lo andai a sentire quando fui a Chicago e mi entusiasmò con il suo uso dello spazio, la sua leggerezza, il suo understatement, il suo lirismo e il suo fraseggio.(...) Ho sempre pensato che Ahmad Jamal fosse un grandissimo pianista che non ha mai avuto il riconoscimento che gli spettava."


https://www.youtube.com/watch?v=vttrJskBF38


https://www.youtube.com/watch?v=MHpaSAXANqU


https://www.youtube.com/watch?v=k_VCz8-AHpc

Chomsky
31-January-2018, 23:34
Se esiste un genere letterario strettamente legato al jazz, è certamente il noir, come suggerisce anche questo articolo di Giancarlo De Cataldo pubblicato qualche anno fa su Repubblica:

Suonala ancora Sam. Ecco perché il noir non può esistere senza tutto quel jazz

GIANCARLO DE CATALDO

«I due grandi contributi dell'America all'arte mondiale », scrisse il critico Harold Bloom, «sono Walt Whitman e, dopo di lui, Armstrong e il jazz». Al sintetico aforisma manca una terza, decisiva figura di riferimento: il gangster. Perché senza gangster il jazz non sarebbe diventata la colonna sonora di buona parte del secolo trascorso, non avrebbe invaso, sino all'estremo della colonizzazione, l'immaginario di legioni di scrittori e registi, valicando i confini a stelle e strisce in un giro del mondo che, iniziato quasi cent'anni fa, ancora ci regala emozioni e brividi. E senza il jazz il mito dei «duri» sarebbe morto prima ancora di nascere. Quando il suono acuto della cornetta e le ironiche armonie del ragtime prendono a echeggiare nei bordelli di New Orleans e nei club equivoci di Chicago e di New York, banditi del calibro di Al Capone e Micky Cohen intuiscono immediatamente la potenza di quella musica. Sono i ruggenti anni Venti, gli stessi anni in cui, a cavallo della Grande Depressione, e grazie alla spinta del Proibizionismo, il crimine organizzato si fa carico della voglia di trasgressione di una nazione ricca e veloce che mal sopporta le restrizioni moralistiche.

È un Paese ancora profondamente razzista. Il jazz è musica dei neri, leggiadra in superficie, eversiva nel profondo, forse persino satanica: non vuole la leggenda che sia stato il Diavolo in persona a suonare il primo blues sul delta del Mississippi? Dettagli che non turbano mafiosi e affini. Quando c'è da fare soldi, i gangster non fanno differenze di pelle. Capone, Cohen e soci si mettono a disposizione.

Dove vanno a trasgredire, di notte, quei borghesi con la puzza al naso che di giorno distribuiscono patenti di moralità? Negli speak-easy dove si servono alcolici di alta, media e infima qualità. E che si fa quando si è su di giri e in bella compagnia? Si balla al suono del jazz. E chi lo suona il jazz? I grandi musicisti neri. Perciò, benvenuto fratello nero! Sia lodato il tuo piano, sia benedetto il tuo sassofono (anche se a inventarlo è stato un belga). Il jazz è presto senza confini. Non è più solo intrattenimento: diventa una necessità. A un certo punto, fatalmente, tutto questo diventa immaginario. Gli artisti si «accorgono» della sua necessità. E il jazz diventa l'ingrediente indispensabile della narrazione. Una musica nata dalla sofferenza, cresciuta sulla strada, imposta al gusto dell'epoca grazie a un patto a tre fra suonatori, banditi e borghesi, si fa finalmente «cultura ». È tutta colpa di Casablanca . Il pianista nero Sam «suona ancora » As Time Goes By , malinconico hit di Herman Hupfeld. Rick/Bogart, immortalato in entrambe le espressioni che lo avrebbero reso eterno (con e senza cappello), fissa nostalgico, disperato e tuttora ferito dall'abbandono, la bellissima e traditrice (a fin di bene rivoluzionario) Ingrid. Ed è subito atmosfera. È subito mito. È subito jazz. «Da Casablanca in poi, jazz e noir sarebbero stati per l'immaginario collettivo l'equivalente dell'accoppiata caffè e sigaretta, sia che fosse swing nella sala da ballo, dixieland in un locale retrò, bebop metropolitano o West Coast nell'assolata California ». Parola di Franco Bergoglio, saggista e scrittore, che al rapporto fra jazz e romanzo poliziesco ha dedicato una poderosa e puntigliosa ricerca dal titolo, significativo: Sassofoni e pistole . E da Casablanca in poi, jazz e noir costituiscono, più che un binomio inscindibile, gli elementi caratteristici di una costellazione simbolica che si fa universo narrativo. E ci racconta un mondo che sa di sconfitte amare, di un'ingiustizia pervasiva, di tradimento, ma anche dell'irriducibile nobiltà d'animo di un antieroe «bello e perdente » e della scia di profumo, ora tenue ora aggressivo, della dark lady di turno. Gli esempi raccolti da Bergoglio sono numerosissimi. Travalicano gli stessi limiti del genere e i territori: Maigret che ascolta jazz in un club malfamato di Montmartre è fratello dell' Alligatore di Massimo Carlotto e dell'immaginario Robert Fulton inventato da Giorgio Faletti in "Io uccido". Ci sono i grandi di sempre, da James Lee Burke a Ed Mc Bain, passando per Mc Donald, Izzo, Collins, Westlake e Lucarelli, e ci sono perfetti sconosciuti dalla prosa zoppicante. C'è spazio per il grande eccentrico Boris Vian, signore delle notti esistenzialiste di Parigi, uno che la cornetta la suonava per davvero (stile dixieland), si permetteva di sfottere l'intoccabile Jean-Paul Sartre e a ventisei anni sconvolse la società lettera- ria con Sputerò sulle vostre tombe , finto hard-boiled di un finto afroamericano, Vernon Sullivan, violento assassino razzista all'incontrario. C'è tanto di quel jazz in tanti di quei romanzi che qualcuno, paventando il rischio dell'overdose, propone di abolirlo per legge. Non sia mai! Nessuno tocchi il detective ubriaco, "triste solitario y final" e la sua bionda dal cuore di ghiaccio! Questa è una storia ciclica, una storia che non potrà mai finire: l'ultimo romanzo di James Ellroy ha il titolo di una canzone, Perfidia . La scrisse un messicano, Alberto Dominguez, la portò al successo Glenn Miller. Rick, in Casablanca , si commuove, ascoltandola, e pensa al suo amore finito male. Questo è jazz&noir: tutto si tiene."

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/08/08/suonala-ancora-sam-ecco-perche-il-noir-non-puo-esistere-jazz46.html?ref=search

Questo è l'articolo e da parte mia devo convenire che il noir è davvero il territorio elettivo del jazz che gli conferisce una terza dimensione e gli offre una marcia in più. Sono tantissimi gli scrittori noir che hanno omaggiato questo genere musicale dando il titolo di una famosa canzone come "Almost blue" di Lucarelli che ricorda il capolavoro di Chet Baker, "Misterioso" di Arne Dahl che cita la famosa melodia di Thelonious Monk e "Solea" di Jean-Claude Izzo omaggio a Miles Davis. Proprio Davis è il jazzista a cui mi rivolgo di solito per avere una colonna sonora alle mie letture di noir e devo dire che si sposa sempre alla perfezione con la trama che leggo. Quasi come fece con "Ascensore per il patibolo" film di Luis Malle di cui curò le musiche.
Un altro romanzo impregnato di atmosfere jazz, in cui la musica diventa quasi personaggio principale è "L'inverno a Lisbona" di Antonio Muñoz Molina.

nottibianche
01-February-2018, 20:02
E' vero,non ci avevo pensato! :) .Non solo il noir ,ma tanta Letteratura del Novecento ha creato personaggi che traevano spunto da coloro che hanno vissuto gli anni ruggenti del jazz:mi hai fatto ricordare che tempo fa ho letto Racconti dell'età del Jazz di Fitzgerald;ma anche i suoi Fiesta e Grande Gatsby sono intrisi di jazz e di quella filosofia di vita.
http://milleletture.com/jazz-e-letteratura-nel-900/


Si,Ahmad Jamal me lo hanno fatto conoscere,

https://www.youtube.com/watch?v=HClD5wy7K5s




In genere preferisco i pianisti jazz ,fatta eccezione per Chet Baker :). Due esempi: Brad Meldhau, Keith Jarrett (un altro simpaticone ,però ha classe)

http://www.corriere.it/spettacoli/09_maggio_07/jarrett_provocazione_pianisti_0c5ff164-3ace-11de-b512-00144f02aabc.shtml?refresh_ce-cp

Mi piace ascoltarlo ma non vederlo; tutte quelle smorfie e sceneggiate non le sopporto

Chomsky
01-February-2018, 22:52
Keith Jarrett con il suo Koln concert è entrato nel mito
https://www.youtube.com/watch?v=T_IW1wLZhzE

Qui un altro dotato pianista Uri Caine che, assieme a Paolo Fresu, reinterpreta l'aria di Claudio Monteverdi Sì dolce è ’l tormento


https://www.youtube.com/watch?v=WYvpgLqeG0c

Joe Zawinul tastierista e pianista dei "Weather Report", formazione che schierava anche un certo Jaco Pastorius.

https://www.youtube.com/watch?v=pqashW66D7o

Chomsky
02-February-2018, 23:26
Django Reinhardt è stato uno straordinario interprete della scena jazz francese nonostante una menomazione alla mano sinistra dovuta all'incendio della roulotte dove viveva.


https://www.youtube.com/watch?v=VpmOTGungnA


https://www.youtube.com/watch?v=LY2BQk9s11Y


https://www.youtube.com/watch?v=a1j8VLPasO0

nottibianche
02-February-2018, 23:26
Tommy Flanagan, un pianista che ha le qualità che piacciono a me: lo dico con parole prese da wiki:swing,raffinatezza armonica e invenzione melodica .Famoso perché accompagnava spesso al piano Ella Fitzgerald


https://www.youtube.com/watch?v=nnZivsR3LK4

Unlibro da aggiungere alla lista Natura morta con custodia di sax.Storie di Jazz

4909 Musicisti che hanno fatto la storia del Jazz come Thelonius Monk,Lester Young,Charles Mingus raccontati a partire da immagini e abeddoti

Chomsky
03-February-2018, 10:14
Parlando di pianisti non si può prescindere da Dave Brubeck, creatore di un canone tra i più suonati e ascoltati della storia del Jazz Take Five.

https://www.youtube.com/watch?v=PHdU5sHigYQ


https://www.youtube.com/watch?v=OHGMe6tFqq0


https://www.youtube.com/watch?v=vKNZqM0d-xo

Enribello
03-February-2018, 16:51
Non e' il genere che prediligo anche se ho diversi cd e mi e' capitato di andare qui a Roma alla Casa del Jazz a vedere qualche spettacolo dal vivo.
Il jazz /rock e' un po' piu' nelle mie corde...Chomsky hai nominato i Weather Report che erano davvero un bel gruppo e Jaco Pastorious uno dei piu' grandi bassisti del mondo. Detto questo.....ho una raccolta doppia di Duke Ellington, uno dei più grandi jazzisti di tutti i tempi, pianista e compositore. La canzone sotto , "Jeep's Blues", la scrisse per far fare un figurone al sassofonista della sua band, Johnny Hodges (Jeep e' lui) .La ritroviamo nel bel film "American Hustle" che vado ad omaggiare nella sezione apposita , dove appunto parlano di lui e di questa canzone.



https://www.youtube.com/watch?v=9LHMNxk8DqA

nottibianche
03-February-2018, 18:12
Grazie Enri,interessante.Ellington accompagnava spesso Ella Fitzgerald, cantante strepitosa un altro mostro sacro del Jazz:




https://www.youtube.com/watch?v=V8vbhXK-u_g


Nel 1960 ,durante un concerto in Germania si mise a improvvisare perché aveva dimenticato alcune parole di questa canzone;una performance per niente facile,che le valse un Grammy.I fan italiani la ribattezzarono MAMA JAZZ cosa di cui lei andava orgogliosa.

nottibianche
04-February-2018, 09:08
Non so cosa pensare delle contaminazioni tra generi come ad esempio la musica classica ed il jazz.Ho trovato questo gruppo.Si puà definire un'operazione riuscita? un'operazione riuscita?


https://www.youtube.com/watch?v=EvJKAlbdWJQ

E delle donne che fanno jazz?


https://www.youtube.com/watch?v=9q_67-gNOiI

Chomsky
04-February-2018, 09:49
A me le contaminazioni piacciono molto e nel jazz ci sono sempre stati tentativi di far convivere due generi così diversi.
Il sassofonista norvegese Jan Garbarek ha realizzato un ponte tra jazz e musica sacra nella sua variante forse più inaccessibile, il canto gregoriano con l'album "Officium" realizzato con la collaborazione dell'Hilliard Ensemble

https://www.youtube.com/watch?v=qfodIWqR0II

Visto il grande successo ottenuto ha realizato in seguito anche "Officium Novum"

https://www.youtube.com/watch?v=bVm5d3ofwXo

Da non dimenticare infine il classico "Jazz Sebastian Bach" degli Swingle Singers che ottenne un clamoroso successo negli anni sessanta e settanta.


https://www.youtube.com/watch?v=FNZ1YRc3Zpk

nottibianche
04-February-2018, 11:28
Qualcosa del genere,insomma:


https://www.youtube.com/watch?v=zeRyFrJD2R0

Mmm...non è che mi convinca tanto.....il jazz è divertimento ,rumore, è scanzonato,ma probabilmente è questione di abitudine,sono cresciuta con troppo schemi mentali,certo non per colpa mia ;)

Chomsky
04-February-2018, 21:32
Jazz significa anche libertà da ogni schema come dimostrano anche le jam session dei musicisti e ci sono stati anche compositori di musica classica come Dmitrij Šostakovič che hanno composto in prima persona opere jazz.

https://www.youtube.com/watch?v=3tGOFEgDzug


https://www.youtube.com/watch?v=kUscdue3RMw

Del resto i jazzisti non si fermano di fronte a niente ;-)
Ecco Miles Davis alle prese con "Time After Time" di Cindy Lauper:


https://www.youtube.com/watch?v=FpZHjvFXprk

nottibianche
05-February-2018, 09:20
Miles Davis è davvero il tuo punto di riferimento :)
Ti lascio questo articolo: https://www.vice.com/it/article/nn878x/un-genio-del-male-uno-stronzo-un-vero-coatto-tanti-auguri-miles
Il mio è Chet Baker,è stato anche in carcere a Lucca a due passi da me; peccato non esserci stata :) Dicono che in tanti andassero ad ascoltarlo suonare sotto le mura del carcere.


https://www.youtube.com/watch?v=839s_2m7ipo

E i giovani italiani ?

https://www.youtube.com/watch?v=eyy4YQt0OOs
Dalla Sicilia a New York sotto l'ala protettrice di Wynton Marsalis


https://www.youtube.com/watch?v=HTTzHTfNW6k

L'ho ascoltato lo scorso anno a Barga in jazz (Lucca) :)

Enribello
05-February-2018, 18:31
A proposito di donne e di contaminazioni....Candy Dulfer è una saxofonista olandese che ha iniziato la sua carriera giovanissima. Cosi recita il web : "Numerosissime le sue incursioni nel pop che l'hanno vista tra l'altro suonare con Prince e addirittura dal vivo con i Pink Floyd al concerto di Knebworth nel 1990. Aiutata da una certa avvenenza fisica, le sue esibizioni non hanno mai mancato di riscuotere un notevole seguito in patria e all'estero."
Metto due brani...il primo e' una classica contaminazione funk...il secondo piu' nei canoni del jazz tradizionale diciamo cosi.



https://www.youtube.com/watch?v=waoUychgyXs


https://www.youtube.com/watch?v=TPdjZkeM5Ks

nottibianche
05-February-2018, 21:02
Anche lei non è male .La sua musica è un misto di jazz e soul.


https://www.youtube.com/watch?v=8UZokFgzKYc

Chomsky
05-February-2018, 21:28
Mi hai beccato nottibianche, speravo proprio che non si capisse ;)
Come diceva Mark Twain "Il paradiso lo preferisco per il clima, l'inferno per la compagnia". :-)

Con "Almost Blue" cantato da Diana Krall prendo due piccioni con una fava. Rendo omaggio a Chet Baker e presento una bravissima cantante e pianista canadese, moglie di Elvis Costello.


https://www.youtube.com/watch?v=_z7X8fbNIkI


https://www.youtube.com/watch?v=_Az4dOgFLC0

Tra gli italiani, giovani o no, il mio prediletto è Paolo Fresu, forse anche perchè mio conterraneo.

Nel 2011 per festeggiare i suoi cinquant'anni fece una tournee in Sardegna scandita in cinquanta tappe in posti fantastici e ricchi di suggestioni.


https://www.youtube.com/watch?v=yAkH8flZLic

Mauro
06-February-2018, 09:59
Anche lei non è male .La sua musica è un misto di jazz e soul.


https://www.youtube.com/watch?v=8UZokFgzKYc

Vista dal vivo a Milano nel 2002 in un bellissimo teatro che era lo Smeraldo, chiuso per poi aprirci "Eataly", una cosa che ancora oggi mi manda in bestia.
Norah Jones fece un gran concerto accompagnata da una band di altissimo livello ... ricordo che ci fu anche l'immancabile pirla con telefonino acceso, con la Jones che lo sbeffeggiò davanti a tutti riproducendo al piano l'orrendo "Nokia tune"

nottibianche
06-February-2018, 12:06
Si Mauro,dal vivo è sempre un'altra cosa. :)

Che bello questo post si sta arricchendo man mano e mi dà modo di imparare.

Cercando ho scoperto questo jazzista Al Haig uno dei pionieri del bebop-Si dice che avesse ammazzato la seconda moglie ma una giuria lo assolse.Questo non influì sulla sua popolarità. Era coetaneo di Sarah Vaughan,con la quale,nel 1945 (Con Dizzy Gillespie alla tromba,Charlie Parker al sax,Curly Russel al contrabbasso,Sidney Catlett alla batteria) realizzarono una magnifica versione di Lover man.


https://www.youtube.com/watch?v=cdvvmXjVCSs


https://www.youtube.com/watch?v=8RP_stm0ErA&t=1073s


https://www.youtube.com/watch?v=W8jpKdK2yxU

Riguardando quello che ho messo,mi accorgo che i miei jazzisti preferiti sono quelli tipo " suonala ancora Sam" di Casablanca. :)

Chomsky
06-February-2018, 14:55
Norah Jones è figlia di Ravi Shankar il grande virtuoso indiano di sitar che ebbe una grande influenza musicale sui Beatles e anche sui Rolling Stones.


https://www.youtube.com/watch?v=9xB_X9BOAOU

Ecco il necrologio pubblicato dal Sole 24ore in occasione della sua morte avvenuta nel 2012:

"Ci sono artisti che vanno pesati sia per il contributo diretto che per quello indiretto alla storia della musica. Ravi Shankar è uno di questi: virtuoso del sitar, profondo innovatore della musica tradizionale indiana, maestro di George Harrison, uomo che iniziò i Beatles alle meraviglie del subcontinente himalayano, padre di una certa Norah Jones.
Se n'è andato ieri notte alla veneranda età di 92 anni in un ospedale di San Diego, per problemi respiratori conseguenti all'intervento al cuore subito nei giorni scorsi. Harrison, suo allievo prediletto, lo definiva «il Padrino della world music» giusto per spiegare al mondo che peso potesse avere suonare il sitar sul palco del Monterey Pop Festival quando Peter Gabriel portava ancora i calzoni corti. In India c'è il cordoglio riservato alle più alte cariche dello Stato: il primo ministro indiano Manmohan Singh ha espresso la sua tristezza evocando la perdita di un «tesoro nazionale e di un ambasciatore mondiale dell'eredità culturale dell'India. Si è chiusa un'era, – ha continuato Singh - la nazione si unisce a me per rendere omaggio al suo genio insuperabile, alla sua arte e alla sua umiltà».

L'incontro con George
Il vero e proprio «salto di qualità» agli occhi dell'opinione pubblica mondiale, tuttavia, Shankar lo compie nella seconda metà dei Sixties. Anni in cui i Beatles sono profeti incontrastati della Swinging London, artisti irrequieti che non si accontentano di riprodurre i consueti stilemi del rock and roll. E adorano guardarsi intorno. Già nel film «Help!» c'era una sequenza ambientata in un ristorante indiano nella quale si vedeva un gruppo di musica popolare alle prese con tabla e sitar. Quest'ultimo strumento fa il suo debutto ufficiale in Occidente, tra le mani di George Harrison, nel brano «Norwegian Wood». Ma siamo ancora al livello dello «strimpellare». Il Beatle tranquillo non era il tipo da fermarsi in superficie in ogni caso: nel '66 incontra Shankar a Londra e decide di seguirlo in India, dove si intratterrà per sei settimane a studiare la tecnica. Memorabili i filmati d'epoca che immortalano l'apprendistato indiano di George. Un'esperienza che si rivelerà quanto mai fruttuosa: fanno fede brani quali «Within you without you» e «The inner light», scritti da Harrison pensando alle rive sacre del Gange, ma anche il pellegrinaggio che i Fab Four compiono a Rishikesh nel '68 a seguito dell'astuto santone Maharishi Mahesh Yogi.

Tra Woodstock e il Concert for Bangladesh
Con un passaporto del genere, Shankar ci mette poco a diventare una superstar internazionale: eccolo che suona al Monterey Pop Festival e a Woodstock, a pochi centimetri da mostri sacri quali Jimi Hendrix e Janis Joplin. Ecco che il sitar diventa elemento compositivo imprescindibile per qualsiasi band occidentale che intenda sprovincializzarsi. Lo usano gli Yardbirds e i Rolling Stones. Shankar è bello che diventato un'icona, ma non perde di vista i suoi valori: nel '71 convince Harrison a organizzare il Concert for Bangladesh, primo live benefico della storia a sostegno della popolazione della regione indiana prima colpita dal ciclone Bhola poi travolta dalla guerra civile. George farà le cose in grande portando al Madison Square Garden da Bob Dylan a Eric Clapton, da Ringo Starr, anch'egli reduce dall'esperienza con i Fab Four, a Leon Russell. Se ne ricaveranno un incasso di 250mila dollari, la pubblicazione di un triplo album e un film. Tutto destinato all'Unicef.


Il «Padrino» e la «famiglia»
Come ogni «Padrino» che si rispetti anche quello della world music ha avuto una «famiglia» ampia e turbolenta. Dal matrimonio con la figlia del suo vecchio maestro Allauddin Khan nascerà Shubhendra, pittrice e sitarista pure lei che lo ha accompagnato in qualche tour. Alla fine degli anni Quaranta ebbe una relazione con la ballerina indiana Kamala Shastri, ma la sua storia d'amore più celebre è sicuramente quella con l'organizzatrice di concerti newyorchese Sue Jones. Nel '79 ne nascerà nientemeno che Norah Jones che con papà, a dire il vero, non avrà mai un ottimo rapporto. Al contrario della sorellina Anoushka Shankar, nata nell'81 dall'incontro con la musicista Sukanya Rajan: gli esperti dicono che la ragazza sul sitar abbia le stesse mani del padre, verso il quale ha sempre nutrito una sorta di adorazione. Mani che a 92 anni erano ancora capaci di suonare di fronte a teatri stracolmi.
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2012-12-12/addio-ravi-shankar-maestro-121026.shtml?uuid=Ab4M2KBH&refresh_ce=1


https://www.youtube.com/watch?v=zOowX86BWdQ


https://www.youtube.com/watch?v=YpGME3Iv7Yg

Chomsky
06-February-2018, 22:58
No so se vi ricordate la sigla degli sceneggiati di "Nero Wolfe" trasmessi tra il 1969 e il 1971.
Il commento musicale era del famoso trombettista Nunzio Rotondo:

https://www.youtube.com/watch?v=nC2xNrJJslo


https://www.youtube.com/watch?v=dPlfn5nN7ak

In questa registrazione è con Louis Armstrong e Nini Rosso:


https://www.youtube.com/watch?v=oxiFoc_1QwQ

nottibianche
07-February-2018, 19:18
Nero Wolf! Purtroppo si ! :oh: Però non ricordavo che ci fosse una sigla jazz!


https://www.youtube.com/watch?v=1_m_Ag08JqU

E Bollani? E' bravo?Lo conosco poco

Chomsky
12-February-2018, 23:18
Perché purtroppo nottibianche?
Bollani è bravo e ha condotto una splendida trasmissione su Rai 1 "L'importante è avere un piano".
http://www.raiplay.it/video/2016/12/Laposimportante-232-avere-un-piano-af1a1068-7226-48f5-91a2-c2454c82c802.html
https://it.wikipedia.org/wiki/L%27importante_%C3%A8_avere_un_piano

https://www.youtube.com/watch?v=rdP_J2S79Ns

Ieri Repubblica ha pubblicato un'interessante intervista a Enrico Intra, uno dei mostri sacri del jazz italiano.
Appena diventa visibile sul sito la inserisco.

https://www.youtube.com/watch?v=YMyV7anxHUc


https://www.youtube.com/watch?v=HIL11jNCHrA

nottibianche
13-February-2018, 14:13
Ron Carter e Scott la Faro, due grandi virtuosi del sassofono,uno strumento così ingombrante ma fondamentale nel Jazz


https://www.youtube.com/watch?v=D2mpbrXnF7I


https://www.youtube.com/watch?v=HCNQRdh5ZNs

nottibianche
16-February-2018, 08:46
Non mi ricordavo che Debussy avesse scritto un brano jazz nel suo Children's Corner!


https://www.youtube.com/watch?v=p5Rhv1E3tEM

L'ho scoperto guardando una puntata di "Nessun dorma" su Rai 5

https://www.raiplay.it/video/2017/07/NESSUN-DORMA-4564c882-62c6-457d-beb3-776720a5f974.html

Chomsky
17-February-2018, 22:07
Il sassofono è stato il fedele compagno di Leandro "Gato" Barbieri che raggiunse la fama mondiale con la colonna sonora del film "Ultimo tango a Parigi".

https://www.youtube.com/watch?v=TgRkWkfnZ4E

Ma mise il suo talento anche a disposizione di tanti artisti come Carlos Santana:

https://www.youtube.com/watch?v=h4Mrp6wuSwk

e non dimenticò mai le sue radici argentine come in questa "Milonga triste":


https://www.youtube.com/watch?v=D-vKzaolTvI

Enribello
18-February-2018, 11:59
https://www.youtube.com/watch?v=AaCVwmJ5m3s

Voglio omaggiare anche io Gato Barbieri...avevo questo vinile purtroppo andato perduto, diciamo cosi.
Questa canzone la trovo fascinosa...rievocativa di paradisi lontani, con la sua melodia ora dolce ora piu' tesa.

nottibianche
18-February-2018, 20:37
Non conoscevo questo artista:adesso si :)

Due che a me piacciono molto:


https://www.youtube.com/watch?v=UqnOKE9LLCE


https://www.youtube.com/watch?v=GM2-0GHO5Zg


https://www.youtube.com/watch?v=4IeN5X132E4

Enribello
24-February-2018, 19:24
https://www.youtube.com/watch?v=XSAGg25Af5c

Trovo questo brano pieno di atmosfera dell'artista newyorchese Cindy Bradley , adatto alla serata piovosa romana di oggi...

Chomsky
25-February-2018, 11:07
"Il Cotton Club" fu uno dei templi più importanti del jazz americano e il suo Re era il "Duca" Ellington:

https://www.youtube.com/watch?v=HcY40rJLbDU

Il "Cotton Club" fu anche celebrato in un film di Francis Ford Coppola del 1984 con Richard Gere


https://www.youtube.com/watch?v=kvZu-cHEEXM

Tra i protagonisti di quel famoso locale c'era anche Cab Calloway, qui in una celebre scena del film "The Blues Brothers" dove canta "Minnie the Moocher"


https://www.youtube.com/watch?v=u7ogK_unbqM

nottibianche
28-February-2018, 18:09
Un nostro jazzista,forse un po' dimenticato.Grande? Non lo so ,conosco poco la sua storia a parte il suo suicidio a soli 39 anni :(.Ma la sua musica è bella, il suo tocco delicato.....


https://www.youtube.com/watch?v=mhnJSfwtgnc



https://www.youtube.com/watch?v=_OAQiFvw6Dg

Chomsky
28-February-2018, 21:09
Alla scoperta del talento di Luca Flores ha contribuito anche il libro di Walter Veltroni "Il disco del mondo" :

Valter Veltroni - Il disco del mondo (vita breve di Luca Flores, musicista)


Luca Flores nasce a Palermo, vive in Mozambico prima di trasferirsi a Firenze, suona con Chet Baker, muore a Montevarchi a trentotto anni con una corda attorno al collo. È stata la crudele scelta del jazz a corroderlo dentro, come è accaduto a tanti musicisti, o la tragedia familiare che gli ha segnato la vita e ha posto fine alla sua infanzia? Walter Veltroni entra con empatia, rispetto e passione nel mistero della sua vita e dell'emozione della sua musica. E finisce con il ritrovare un amico perduto.
Il disco del mondo è il frutto di un incontro postumo: quello tra Walter Veltroni e la musica incisa da Luca Flores pochi giorni prima del suo suicidio. Colpito da un suo brano ascoltato per caso, Veltroni ha deciso di riscoprire e scrivere la storia della sua vita, intervistando coloro che vissero e lavorarono con lui, studiando l'evolvere della sua musica.
Ne è nato un libro che è il racconto di una vita presa nel gorgo di una contraddizione devastante: vivere o suonare. Ma è anche un omaggio al Jazz, al genio, all'amicizia, e alle generose coincidenze della vita.
Il documentario che accompagna il libro, realizzato insieme a Roberto Malfatto, ripropone parte delle testimonianze raccolte da Veltroni presso i membri della famiglia di Luca, i suoi maestri, i suoi allievi, i colleghi con cui suonava. Contiene inoltre fotografie di Luca Flores, e la versione dello struggente brano per pianoforte che ha dato origine al libro: "How far can you fly".
Da questo libro è stato tratto il film "Piano, solo" con Kim Rossi Stuart.
5039

http://www.traccedijazz.it/index.php/biblioteca/105-valter-veltroni-il-disco-del-mondo-vita-breve-di-luca-flores,-musicista



https://www.youtube.com/watch?v=Heg8dX94DYA


https://www.youtube.com/watch?v=TuK_Mb-8fhk

Chomsky
01-March-2018, 22:05
Al confine tra rock, funk e jazz troviamo Ani DiFranco una bravissima cantante e musicista dalla carriera straordinaria. Nel 1989 a solo diciotto anni ha fondato la sua casa discografica " Righteous Babe Records" e da allora ha pubblicato ben 28 album di ottimo spessore spaziando tra diversi generi musicali e tenendo ben alta la bandiera della musica "indie".

Questa è la cover di "When You Were Mine" di Prince, con il grande sassofonista Maceo Parker


https://www.youtube.com/watch?v=BDETRq_IM5M

Questo è "Back Back Back" dall'album "To the Teeth"


https://www.youtube.com/watch?v=oY40yV3Q_jw

"You Had Time" dall'album "Out of Range" è stata inserita da Nick Hornby nel suo saggio "31 canzoni" come una delle migliori canzoni da ricordare e da amare.


https://www.youtube.com/watch?v=xz2tChEEZn8

Chomsky
25-March-2018, 10:55
Rita Marcotulli è una pianista di jazz molto brava e affermata che ha suonato con i più grandi musicisti.


https://www.youtube.com/watch?v=_G0TmzEdAYk


https://www.youtube.com/watch?v=_hd9UIAQesM


https://www.youtube.com/watch?v=NEkMhJqBcT4

Rupert
07-October-2022, 14:09
devo essermi smarrito in questo pur non immenso mare nostrum che è il nostro forum e ho completamente lisciato questa discussione su un genere che amo molto. E la rilancio con uno spunto virtuosistico di una pianista giapponese, Hiromi, decisamente fuori di testa, ma anche geniale e incredibilmente brava.



https://www.youtube.com/watch?v=PmKQptkI6g0