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Visualizza la versione completa : Era una notte buia e tempestosa, ma soprattutto era notte



Andrea
18-November-2011, 12:34
La noche

Cupole e cicogne nel mio cuore, questo ho sognato. Più in là della
mia anima corna e mute di cani e principi infermi entravano nella
nebbia, polvere e dominio, bacche avvelenate da cervi
bianchi.

Nei mulini abbandonati, sparviero e ginepro oscuro, mi
attendeva la morte.

Questo fumo ho sognato, l’astuzia dell’inverno e il singhiozzo azzurro
dei cavalli che galoppavano nella neve.

Juan Carlos Mestre

Andrea
18-November-2011, 12:34
Mappa del cielo invernale

Con la mappa del cielo invernale, che tu hai disegnato per me,
uscirò prima dell’alba in una piazza ormai vuota
d’uomini e alzerò gli occhi ad incontrare
i viandanti stellari che lentamente si muovono
intorno al polo dell’Orsa. Ai più splendenti
chiederò: “Sei tu Rigel? Sei tu Betelgeuse?
O Sirio? O la Capella?”, restando ancora in dubbio
(tanta è la mia inesperienza nonostante il tuo aiuto)
su quale sia la risposta. E intanto penserò
a San Juan, perché quella sarà la notte di Dio,
dopo la notte dei sensi e dell’anima; e le stelle,
riconosciute o ignote, saranno per me tanti angeli
il cui volo silenzioso mi conduce verso il giorno.
E penserò anche a te, che da un altro parallelo contempli,
ugualmente assorto, lo stesso firmamento,
sentendo come me un gelo esterno ed un fuoco interiore,
mentre i nostri cuori lontani, che sono ancora imprigionati nel tempo,
lo scandiscono all’unisono.

Margherita Guidacci

daniela
18-November-2011, 16:57
La notte e l'anima

In grembo alla notte nevosa, d'argento,
immensa si stende dormendo, ogni cosa.

Solo una eterna sofferenza è desta
dentro l'anima mia.

E mi domandi perché mai si tace
l'anima mia, senza versarsi in grembo
alla notte che sogna?

Colma di me, traboccherebbe tutta
a spegnere le stelle.

Rainer Maria Rilke

daniela
19-November-2011, 17:20
La notte lava la mentePoco dopo si è qui come sai bene,
fila d'anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo, chi quasi in catene.

Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita, figge un punto.
Raramente qualche gabbiano appare.

Mario Luzi

Claire
20-November-2011, 00:01
Una notte chiara, mentre gli altri dormivano, ho salito
le scale fino al tetto della casa e sotto un cielo
fitto di stelle ho scrutato il mare, la sua distesa,
il moto delle sue creste spazzate dal vento, divenire
come pezzi di trina gettati in aria. Sono rimasto nella lunga
notte piena di sussurri, aspettando qualcosa, un segno, l’avvicinarsi
di una luce lontana, e ho immaginato che tu venivi vicino,
le onde scure dei tuoi capelli mescolarsi col mare,
e l’oscurità è divenuta desiderio, e desiderio la luce che approssimava.
La vicinanza, il calore momentaneo di te mentre rimanevo
su quell’altezza solitaria guardando il lento gonfiarsi del mare
rompersi sulla riva e in breve mutare in vetro e scomparire…
Perché ho creduto che saresti venuta uscita dal nulla? Perché con tutto
quello che il mondo offre saresti venuta solo perché io ero qui?

Mark Strand

Rosy
20-November-2011, 14:58
UNA NOTTE di Umberto Saba


Verrebbe il sonno come l'altre notti,
s'insinua già
tra i miei pensieri.
Allora,
come una lavandaia, un panno, torce
la
nuova angoscia del mio cuore. Vorrei
gridare, ma non posso. La
tortura,
che si soffre una volta, soffro muto.

Ahi, quello che ho
perduto so io solo.


Umberto Saba

Rosy
20-November-2011, 15:00
PASSAGGIO NOTTURNO di Vincenzo Cardarelli


Giace lassù la mia infanzia.
Lassù in quella
collina
ch'io riveggo di notte,
passando in
ferrovia,
segnata di vive luci.
Odor di stoppie bruciate
m'investe alla
stazione.
Antico e sparso odore
simile a molte voci che mi chiamino.
Ma
il treno fugge. Io vo non so dove.
M'è compagno un amico
che non si desta
neppure.

Nessuno pensa o immagina
che cosa sia per me
questa
materna terra ch'io sorvolo
come un ignoto, come un
traditore.

Vincenzo Cardarelli

Nota.Questa è una poesia che
amo molto, al di là del fatto che si "svolga" di notte....
Mi ha sempre affascinata questo ritratto del
passaggio in treno, nella notte, di quest'uomo che
non può, forse non vuole fermarsi , nel suo paese...

Rosy:-P:-P

Claire
21-November-2011, 11:16
VEGLIA


Già dormono i prati. Non veglia
se non il mio cuore. Null'altro.
La sera ammaìna nel porto
le rosse sue vele di già.


0 veglia sognante, beata!
Incede la Notte su l'erba.
Fiorisce - sbocciandole in mano –
un pallido giglio: la luna.


Odi? il passo della notte
- nel silenzio immenso - smuore.
Sul mio tavolo la lampada,
come un grillo, stride piano.
Brucia d'oro ai libri il dorso
lungo taciti scaffali:
i piloni del gran ponte,
che lusinga a ripartire
verso i regni delle Fate.

Rainer Maria Rilke

Claire
21-November-2011, 23:55
Come posso ritrovare la mia pace
se il ristoro del sonno mi è negato?
Se l'affanno del giorno non riposa nella notte
ma giorno da notte è oppresso e notte da giorno?
Ed entrambi, anche se l'un l'altro ostili,
d'accordo si dan mano solo per torturarmi
l'uno con la fatica, l'altra con l'angoscia
di esser da te lontano, sempre più lontano.
Per cattivarmi il giorno gli dico che sei luce
e lo abbellisci se nubi oscurano il suo cielo:
così pur blandisco la cupa notte dicendo
che tu inargenti la sera se non brillano stelle.
Ma il giorno ogni giorno prolunga le mie pene
e la notte ogni notte fa il mio dolor più greve.

William Shakespeare

daniela
22-November-2011, 23:17
La stella del mattino

La stella del mattino e della sera
sorge per prima ed ultima tramonta
la più bella di tutte e la più viva,
ma annuncia con il suo nascere la notte,
annuncia il giorno, ma con il suo morire.
Sorga alla sera e tramonti nell'alba,
la stella in ciel più bella è la più vera
significando ai terrestri una sorte
al di là della vita oltre la morte,
la stella della sera e del mattino.

Riccardo Bacchelli

daniela
22-November-2011, 23:20
Notte dell'amore insonne

Notte alta, noi due e la luna piena;
io che piangevo, mentre tu ridevi.
Un dio era il tuo scherno; i miei lamenti
attimi e colombe incatenate.

Notte bassa, noi due. Cristallo e pena,
piangevi tu in profonde lontananze.
La mia angoscia era un gruppo di agonie
sopra il tuo cuore debole di sabbia.

L'alba ci ricongiunse sopra il letto,
le bocche su quel gelido fluire
di un sangue che dilaga senza fine.

Penetrò il sole la veranda chiusa
e il corallo della vita aprì i suoi rami
sopra il mio cuore nel sudario avvolto.

Federico Garcia Lorca

Andrea
22-November-2011, 23:33
Conoscenza della notte

Io sono uno che ben conosce la notte.
Ho fatto nella pioggia la strada avanti e indietro.
Ho oltrepassato l'ultima luce della città.

Sono andato a frugare nel vicolo più tetro.
Ho incontrato la guardia nel suo giro
Ed ho abbassato gli occhi, per non spiegare.

Ho trattenuto il passo e il mio respiro
Quando da molto lontano un grido strozzato
Giungeva oltre le case da un'altra strada,

Ma non per richiamarmi o dirmi un commiato;
E ancora più lontano, a un'incredibile altezza,
Nel cielo un orologio illuminato

Proclamava che il tempo non era né giusto, né errato.
Io sono uno che ben conosce la notte.

Robert Frost

Claire
01-December-2011, 23:12
ODE ALLA NOTTE


Vieni, Notte antichissima e identica,
Notte Regina nata detronizzata,
Notte internamente uguale al silenzio, Notte
con le stelle, lustrini rapidi
sul tuo vestito frangiato di Infinito.


Vieni vagamente,
vieni lievemente,
vieni sola, solenne, con le mani cadute
lungo i fianchi, vieni
e porta i lontani monti a ridosso degli alberi vicini,


fondi in un campo tuo tutti i campi che vedo,
fai della montagna un solo blocco del tuo corpo,
cancella in essa tutte le differenze che vedo da lontano di giorno,
tutte le strade che la salgono,
tutti i vari alberi che la fanno verde scuro in lontananza,


tutte le case bianche che fumano fra gli alberi
e lascia solo una luce, un'altra luce e un'altra ancora,
nella distanza imprecisa e vagamente perturbatrice,
nella distanza subitamente impossibile da percorrere.
Nostra Signora


delle cose impossibili che cerchiamo invano,
dei sogni che ci visitano al crepuscolo, alla finestra,
dei propositi che ci accarezzano
sulle ampie terrazze degli alberghi cosmopoliti sul mare,
al suono europeo delle musiche e delle voci lontane e vicine,


e che ci dolgono perché sappiamo che mai li realizzeremo.
Vieni e cullaci,
vieni e consolaci,
baciaci silenziosamente sulla fronte,
cosi lievemente sulla fronte che non ci accorgiamo d'essere baciati


se non per una differenza nell'anima
e un vago singulto che parte misericordiosamente
dall'antichissimo di noi
laddove hanno radici quegli alberi di meraviglia
i cui frutti sono i sogni che culliamo e amiamo,


perché li sappiamo senza relazione con ciò che ci può
essere nella vita.
Vieni solennissima,
solennissima e colma
di una nascosta voglia di singhiozzare,


forse perché grande è l'anima e piccola è la vita,
e non tutti i gesti possono uscire dal nostro corpo,
e arriviamo solo fin dove arriva il nostro braccio
e vediamo solo fin dove vede il nostro sguardo.
Vieni, dolorosa,


Mater Dolorosa delle Angosce dei Timidi,
Turris Eburnea delle Tristezze dei Disprezzati,
fresca mano sulla fronte-febbricitante degli Umili,
sapore d'acqua di fonte sulle labbra riarse degli Stanchi.
Vieni, dal fondo


dell'orizzonte livido,
vieni e strappami
dal suolo dell'angustia in cui io vegeto,
dal suolo di inquietudine e vita-di-troppo e false sensazioni
dal quale naturalmente sono spuntato.


Coglimi dal mio suolo, margherita trascurata,
e fra erbe alte margherita ombreggiata,
petalo per petalo leggi in me non so quale destino
e sfogliami per il tuo piacere,
per il tuo piacere silenzioso e fresco.


Un petalo di me lancialo verso il Nord,
dove sorgono le città di 0ggi il cui rumore ho amato come un corpo.
Un altro petalo di me lancialo verso il Sud
dove sono i mari e le avventure che si sognano.
Un altro petalo verso Occidente,


dove brucia incandescente tutto ciò che forse è il futuro,
e ci sono rumori di grandi macchine e grandi deserti rocciosi
dove le anime inselvatichiscono e la morale non arriva.
E l'altro, gli altri, tutti gli altri petali
- oh occulto rintocco di campane a martello nella mia anima! -


affidali all'Oriente,
l'Oriente da cui viene tutto, il giorno e la fede,
l'Oriente pomposo e fanatico e caldo,
l'Oriente eccessivo che io non vedrò mai,
l'Oriente buddhista, bramanico, scintoista,


l'Oriente che è tutto quanto noi non abbiamo,
tutto quanto noi non siamo,
l'Oriente dove - chissà - forse ancor oggi vive Cristo,
dove forse Dio esiste corporalmente imperando su tutto..
Vieni sopra i mari,


sopra i mari maggiori,
sopra il mare dagli orizzonti incerti,
vieni e passa la mano sul suo dorso ferino,
e calmalo misteriosamente,
o domatrice ipnotica delle cose brulicanti!


Vieni, premurosa,
vieni, materna,
in punta di piedi, infermiera antichissima che ti sedesti
al capezzale degli dei delle fedi ormai perdute,
e che vedesti nascere Geova e Giove,


e sorridesti perché per te tutto è falso, salvo la tenebra e il silenzio,
e il grande Spazio Misterioso al di la di essi.. Vieni, Notte silenziosa ed estatica,
avvolgi nel tuo mantello leggero
il mio cuore... Serenamente, come una brezza nella sera lenta,
tranquillamente, come un gesto materno che rassicura,


con le stelle che brillano (o Travestita dell'Oltre!),
polvere di oro sui tuoi capelli neri,
e la luna calante, maschera misteriosa sul tuo volto.
Tutti i suoni suonano in un altro modo quando tu giungi
Quando tu entri ogni voce si abbassa


Nessuno ti vede entrare
Nessuno si accorge di quando sei entrata,
se non all'improvviso, nel vedere che tutto si raccoglie,
che tutto perde i contorni e i colori,
e che nel cielo alto, ancora chiaramente azzurro e bianco all'orizzonte,


già falce nitida, o circolo giallastro, o mero diffuso biancore, la luna comincia il suo giorno.

Fernando Pessoa

daniela
02-December-2011, 23:33
SII LA MIA NOTTE - JOSIP PUPACIC

Vieni, tu che sei mia
nella mia notte.
Crea, tu che sei mia
la mia notte:
quieta questa quiete.
Calma questa calma. Annega
questa morte. Allarga
questa stanza. Abbatti questo muro.
Alza questo cielo. Dona pace
a queste ombre. Falcia
questa pioggia. Rendi musica
queste lacrime. Fai fiorire
queste mani.
Seppellisci queste parole. Guarisci
questi occhi.
Diventa la mia notte.
Sii
la mia notte.

daniela
09-December-2011, 16:41
La notte
So poco della notte
ma la notte sembra sapere di me,
e in più, mi cura come se mi amasse,
mi copre la coscienza con le sue stelle.
Forse la notte è la vita e il sole la morte.
Forse la notte è niente
e le congetture sopra di lei niente
e gli esseri che la vivono niente.
Forse le parole sono l’unica cosa che esiste
nell’enorme vuoto dei secoli
che ci graffiano l’anima con i loro ricordi.
Ma la notte deve conoscere la miseria
che beve dal nostro sangue e dalle nostre idee.
Deve scaraventare odio sui nostri sguardi
sapendoli pieni di interessi, di non incontri.
Ma accade che ascolto la notte piangere nelle mie ossa.
La sua lacrima immensa delira
e grida che qualcosa se n’è andato per sempre.
Un giorno torneremo ad essere.

Alejandra Pizarnik

Rosy
09-December-2011, 18:30
Niente è paragonabile. Esiste forse cosa
che non sia tutta sola con se stessa e indicibile?
Invano diamo nomi, solo è dato accettare
E accordarci che forse qua un lampo, là uno sguardo
ci abbia sfiorato, come
se proprio in questo consistesse vivere
la nostra vita. Chi si oppone perde
la sua parte di mondo. E chi troppo comprende
manca l’incontro con l’Eterno. A volte
in notti grandi come questa siamo
quasi fuor di pericolo, in leggere parti uguali
spartiti fra le stelle. Immensa moltitudine.

Rainer Maria Rilke

Andrea
16-December-2011, 18:07
Da sempre tutta la notte
la notte ha appuntamento col giorno
ma ogni notte
da sempre
è costretta ad andarsene prima di lui

J. Prévert

Claire
20-January-2012, 00:23
Cani contro la luna, lontanissimi

portano fino agli ambiti
più vicini l’inquietudine della notte
rumorosa. Adesso
si avvertono nitidamente
suoni prima impercettibili.
Echi vaghi,
brandelli di parole, cardini
acri
turbano il recinto in ombra.
Quasi senza spazio,
il silenzio, l’inafferrabile
silenzio, assediato
dai rumori, si stringe
intorno alle tue gambe e alle tue braccia,
raggiunge lievemente la tua testa
e cade sui tuoi capelli sciolti.
È la notte e il sonno: stai tranquilla.
Il silenzio è cresciuto come un albero .

​Ángel González

daniela
03-February-2012, 16:42
Il sogno

La notte impone a noi la sua fatica
magica. Disfare l'universo,
le ramificazioni senza fine
di effetti e di cause che si perdono
in quell'abisso senza fondo, il tempo.
La notte vuole che stanotte oblii
il tuo nome, i tuoi avi e il tuo sangue,
ogni parola umana ed ogni lacrima,
ciò che potè insegnarti la tua veglia,
l'illusorio punto dei geometri,
la linea, il piano, il cubo, la piramide,
il cilindro, la sfera, il mare, le onde,
la guancia sul cuscino, la freschezza
del lenzuolo nuovo...
Gli imperi, i Cesari e Shakespeare
e, ancora più difficile, ciò che ami.
Curiosamente, una pastiglia può
svanire il cosmo e costruire il caos.

Jorge Luis Borges

daniela
28-March-2012, 23:31
Ascoltate!
Se accendono le stelle –
vuol dire che qualcuno ne ha bisogno?
Vuol dire che qualcuno vuole che esse siano?
Vuol dire che qualcuno chiama perle questi piccoli sputi?
E tutto trafelato,
fra le burrasche di polvere meridiana,
si precipita verso Dio,
teme di essere in ritardo,
piange,
gli bacia la mano nodosa,
supplica
che ci sia assolutamente una stella! –
giura
che non può sopportare questa tortura senza stelle!
E poi
cammina inquieto,
fingendosi calmo.
Dice ad un altro:
“Ora va meglio, è vero?
Sì?!”
Ascoltate!
Se accendono
le stelle –
vuol dire che qualcuno ne ha bisogno?
Vuol dire che è indispensabile
che ogni sera
al di sopra dei tetti
risplenda almeno una stella?!

Vladimir V. Majakowskij
Traduzione di Guido Carpi (Poesia)

daniela
29-April-2012, 17:08
Batte botte

Ne la nave
Che si scuote,
Con le navi che percuote
Di un’aurora
Sulla prora
Splende un occhio
Incandescente:
(Il mio passo
Solitario
Beve l’ombra
Per il
Quais)
Ne la luce
Uniforme
Da le navi
A la città
Solo il passo
Che a la notte
Solitario
Si percuote
Per la notte
Dalle navi
Solitario
Ripercuote:
Così vasta
Così ambigua
Per la notte
Così pura!
L’acqua
(il mare
Che n’esala?)
A le rotte
Ne la notte
Batte: cieco
Per le rotte
Dentro l’occhio
Disumano
De la notte
Di un destino
Ne la notte
Più lontano
Per le rotte
De la notte
Il mio passo
Batte botte.

Dino Campana

daniela
16-May-2012, 16:13
Orsa nordamericana

Cammino nel freddo della notte d’autunno
pieno come Orfeo,
pensando il mio canto, ansioso di voltarmi,
la mia vita svanita un ornamento, una nuvola
alla deriva,
dietro di me,
leggera trascendenza di cenere
sepolta e risorta una volta, e poi ancora e ancora.
Il marciapiede si srotola come sonno profondo.
Sopra di me le stelle, stelle austere,
scoprono il volto.
Nessun cuore batte alla mie spalle,
nessun passo.

Charles Wright

Aleciccio
22-May-2012, 19:21
Non proprio notte, ma sera... vale?


La sera è il mio libro. Risplende
nella rilegatura di damasco rosso.
Sfiorando l’oro delle cuciture
la apro con le mani, adagio.
E leggo la sua prima pagina:
felice di trovare un tono calmo
leggo più sottovoce la seconda,
e la terza già la sogno.

Rainer Maria Rilke

daniela
22-May-2012, 23:03
Il Lampo

E cielo e terra si mostrò qual era:
la terra ansante, livida, in sussulto.
Il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tacito tumulto
una casa apparì sparì d'un tratto;
come un occhio, che, largo, esterrefatto,
s'aprì e si chiuse, nella notte nera.

Giovanni Pascoli

daniela
08-June-2012, 22:47
Alla notte

Dalla tua matrice
io salgo immemore
e piango.

Camminano angeli, muti
con me; non hanno respiro le cose;
in pietra mutata ogni voce,
silenzio di cieli sepolti.

Il primo tuo uomo
non sa, ma dolora.

Salvatore Quasimodo

daniela
08-June-2012, 22:51
Ho imparato questa notte da un libro
di astronomia
Che alcune stelle sono assai vecchie
E prossime ad estinguersi. Allora
Ho aperto la finestra
E ho cercato la stella più giovane.
Ma ho potuto vedere solo nuvole,
mentre il riso sottile di uno sconosciuto
mi indusse a vedere
una stella lontana,
proprio quando l’alba stava rompendo la notte.

Vladimir Holan

daniela
20-June-2012, 23:19
Ode barbara XIII

Miei vecchi amori. Visibili
ore di un secolo che non vuole morire.
Si rompono continuamente lune intorno a me.
La luce che m’illumina di certo verrà
da stelle spente.

Tutta la notte sradico sentimenti
dal mio petto che resta sempre verde.
Erbacce con radici d’eternità.
Mi stordisce il rumore del tempo.
Scendo

in una notte più profonda di quella vera
con una duplice tenebra negli angoli
e caligini d’usi passati.
Camminando lentamente, attento
a non svegliarvi.

Nasos Vaghenàs

(tratto da Poesia)

Andrea
04-September-2012, 19:23
Io sono il corpo che ti abita,
e sono qui, nell'oscurità,
e ti dolgo,
e ti vivo,
e ti muoio.


Ma non sono il tuo corpo.
Io sono la notte.




Jaime Saenz

daniela
28-September-2012, 16:08
Sulla spiaggia di notte

Sulla spiaggia di notte
sta una bambina con suo padre
guardando l’est, il cielo autunnale.
Attraverso l’oscurità,
mentre depredanti nuvole, funeree nuvole, in nere massesgorgando,
più basse cupe e veloci di traverso al cielo,
in mezzo a una trasparente chiara cintura di etere
lasciata libera a oriente,
ascende vasto e calmo Giove, signore degli astri,
e vicino a lui, solo poco più in alto,
nuotano le delicate sorelle, le Pleiadi.

Sulla spiaggia la bambina che tiene la mano del padre,
quelle nuvole funeree che si abbassano vittoriose per
divorare tutto,
guardando piange in silenzio.

Non piangere, bambina,
non piangere, mia cara,
con questi baci ch’io allontani le tue lacrime,
le nuvole depredanti non saranno più a lungo vittoriose,
non avranno a lungo il possesso del cielo, divorano le
stelle soltanto in apparenza,
Giove riemergerà, sii paziente, guarda ancora un’altra
notte, le Pleiadi emergeranno,
sono immortali, tutte quelle stelle dorate e inargentate
brilleranno ancora,
le stelle grandi e le piccole brilleranno ancora, durano,
i vasti soli immortali e le eterne, riflessive lune
brilleranno ancora.

Allora mia cara piangerai tu sola per Giove?
consideri tu sola la sepoltura delle stelle?

Qualcosa c’è,
(con le mie labbra calmandoti, io aggiungo in un
sussurro,
ti do il primo consiglio, il primo inganno,)
qualcosa c’è di più immortale anche delle stelle,
(molte le sepolture, molti i giorni e le notti che passano e
svaniscono)
qualcosa che durerà più a lungo anche del luminoso
Giove,
più a lungo del sole e di ogni ruotante satellite,
o delle irradianti sorelle, le Pleiadi.

Walt Whitman

daniela
11-November-2012, 19:15
So poco della notte
ma la notte sembra sapere di me,
e in più, mi cura come se mi amasse,
mi copre la coscienza con le sue stelle.
Forse la notte è la vita e il sole la morte.Forse la notte è niente
e le congetture sopra di lei niente
e gli esseri che la vivono niente.
Forse le parole sono l’unica cosa che esiste
nell’enorme vuoto dei secoli
che ci graffiano l’anima con i loro ricordi.
Ma la notte deve conoscere la miseria
che beve dal nostro sangue e dalle nostre idee.
Deve scaraventare odio sui nostri sguardi
sapendoli pieni di interessi, di non incontri.

Ma accade che ascolto la notte piangere nelle mie ossa.
La sua lacrima immensa delira
e grida che qualcosa se n’è andato per sempre.

Un giorno torneremo ad essere.

Alejandra Pizarnik

daniela
04-January-2014, 18:24
COMPLETAMENTE IMMACOLATI
Ti dirò che...
Nessuna eterna clemenza potrà mai perdonarci, ora
Per avere rovinato l'alba

Riandando a quei giorni, ogni cosa era più semplice e più confusa
Una sera d'estate, andando al molo
Mi imbattei in due ragazzine
La bionda si chiamava Libertà
La scura, Avventura
Parlammo, e mi raccontarono questa storia
Ora ascolta un po'...
Ti parlerò di Radio Texas e del grande ritmo
Ad andamento lieve, lento e folle
Come una sorta di nuovo idioma
Che colpisce la tua mente con la fredda, improvvisa furia di un messaggero divino
Lascia che ti parli delle angosce e della perdita di Dio
Delirando, delirando nella notte senza speranza
Qui fuori nel perimetro non ci sono stelle

Qui fuori siamo completamente
Immacolati


Jim Morrison

daniela
21-January-2014, 23:11
EVASIONE NOTTURNA

Dalla sala le luci ammantavano la casa
oltrepassando finestre e davanzali,
e sopra, in alto, la notte era invasa
da milioni di stelle in moti celestiali.
Mai albero ebbe tante foglie sui rami
nè chiesa o parco videro tanta gente
quante le stelle che guardavano a sciami
brillando dall'alto del cielo splendente

Il Cane, Il Carro e poi Orione,
e la stella del Marinaio, e Marte, così belle
splendevano in cielo e il secchio nel cantone
sembrava pieno di acqua e di stelle.
Poi mi hanno scoperto, preso e sgridato,
impacchettato e rispedito a letto,
ma nei miei occhi splendeva lo stellato
nella sua gloria e nel moto perfetto.


Robert Louis Stevenson

Andrea
29-August-2014, 13:59
La notte la vestiva

Era così che la notte la vestiva, con drappi del color
dell’aria e spille di stelle sui vetri. Era la sacca


preziosa che la conteneva a farla bella, niente la oscurava,
e solo uno scialle sfrangiato d’ombre


d’argento la copriva. Dai tetti il gufo annuiva,
facendola danzare al suo canto.


Federica Nightingale

daniela
17-September-2014, 23:47
Qualche volta, piano piano, quando la notte
si raccoglie sulle nostre fronti e si riempie di silenzio,
e non c’è più posto per le parole,
e a poco a poco si raddensa una dolcezza intorno
come una perla intorno al singolo grano di sabbia,
una lettera alla volta pronunciamo
un nome amato
per comporre la sua figura;
allora la notte diventa cielo
nella nostra bocca, e il nome amato
un pane caldo, spezzato.

Pierluigi Cappello

Andrea
19-November-2014, 01:23
Ora tutto si quieta, tutto raggiunge il buio


Non parlavo che al cappotto disteso
al cestino con ancora una mela
ai miti oggetti legati
a un abbandono fuori di noi
eppure noi, dentro la notte
inascoltati.



Antonella Anedda

Andrea
12-December-2014, 14:02
Buonanotte agli incontri.
A quelli tanto attesi, che ci fanno tremare le gambe
A quelli inaspettati, che ci illuminano lo sguardo all'improvviso.
A quelli rimandati, per paura o per noia.
Buonanotte ai ritorni.
Quelli che non credevamo più possibili.
Quelli che volevamo con ogni forza.
Quelli che temevamo.
Ma buonanotte anche agli addii.
Ché non si può più.
Ché si deve andare avanti.
Ché è necessario per sopravvivere.
Ché a volte dobbiamo rinunciare.
Buonanotte a chi raccoglie ciò che viene, riprende ciò che torna,
e lascia andare ciò che non può restare.


Oriana Mantovani

daniela
12-December-2014, 22:45
Buonanotte agli incontri.
A quelli tanto attesi, che ci fanno tremare le gambe
A quelli inaspettati, che ci illuminano lo sguardo all'improvviso.
A quelli rimandati, per paura o per noia.
Buonanotte ai ritorni.
Quelli che non credevamo più possibili.
Quelli che volevamo con ogni forza.
Quelli che temevamo.
Ma buonanotte anche agli addii.
Ché non si può più.
Ché si deve andare avanti.
Ché è necessario per sopravvivere.
Ché a volte dobbiamo rinunciare.
Buonanotte a chi raccoglie ciò che viene, riprende ciò che torna,
e lascia andare ciò che non può restare.


Oriana Mantovani

Bellissima!

daniela
26-December-2014, 23:04
Stamattina c’è neve dovunque. Ci facciamo sopra dei commenti.
Mi dici che non hai dormito bene. Dico che
neanche io. Tu hai avuto una nottata terribile. “Anch’io”.
Siamo straordinariamente calmi e teneri l’uno con l’altra,
come se ognuno di noi percepisse la fragilità mentale dell’altro.
Come se sapessimo cosa l’altro prova. Non è così,
naturalmente. Non è mai così. Non importa.
È della tenerezza che m’importa. Questo è il dono
che stamattina mi commuove e sostiene.
Al pari di ogni mattina.

Raymond Carver

daniela
10-March-2015, 22:47
LA NOTTE
Ma la notte ventosa, la limpida notte
che il ricordo sfiorava soltanto, è remota,
è un ricordo. Perduta una calma stupita fatta
anch'essa di foglie e di nulla. Non resta, di quel
tempo di là dei ricordi, che un vago ricordare.
Talvolta ritorna nel giorno
nell'immobile luce del giorno d'estate, quel
remoto stupore.
Per la vuota finestra
il bambino guardava la notte sui colli freschi e
neri, e stupiva di troverli ammassati: vaga e
limpida immobilità. Fra le foglie
che stormivano al buio, apparivano i colli dove
tutte le cose del giorno, le coste
e le piante e le vigne, eran nitide e morte
e la vita, era un'altra, di vento, di cielo,
e di foglie e di nulla.
Talvolta ritorna
nell'immobile calma del giorno il ricordo
di quel vivere assorto, nella luce stupita.

Cesare Pavese

Rosy
11-March-2015, 21:27
Buonanotte agli incontri.
A quelli tanto attesi, che ci fanno tremare le gambe
A quelli inaspettati, che ci illuminano lo sguardo all'improvviso.
A quelli rimandati, per paura o per noia.
Buonanotte ai ritorni.
Quelli che non credevamo più possibili.
Quelli che volevamo con ogni forza.
Quelli che temevamo.
Ma buonanotte anche agli addii.
Ché non si può più.
Ché si deve andare avanti.
Ché è necessario per sopravvivere.
Ché a volte dobbiamo rinunciare.
Buonanotte a chi raccoglie ciò che viene, riprende ciò che torna,
e lascia andare ciò che non può restare.


Oriana Mantovani Questa è stupenda.

daniela
12-July-2015, 00:04
Ma la notte ventosa, la limpida notte
che il ricordo sfiorava soltanto, è remota,
è un ricordo. Perdura una calma stupita
fatta anch’essa di foglie e di nulla. Non resta,
di quel tempo di là dai ricordi, che un vago
ricordare.

Talvolta ritorna nel giorno
nell’immobile luce del giorno d’estate,
quel remoto stupore.

Per la vuota finestra
il bambino guardava la notte sui colli
freschi e neri, e stupiva di trovarli ammassati:
vaga e limpida immobilità. Fra le foglie
che stormivano al buio, apparivano i colli
dove tutte le cose del giorno, le coste
e le piante e le vigne, eran nitide e morte
e la vita era un’altra, di vento, di cielo,
e di foglie e di nulla.

Talvolta ritorna
nell’immobile calma del giorno il ricordo
di quel vivere assorto, nella luce stupita.

Cesare Pavese

daniela
29-September-2015, 23:13
La notte

Della notte so poco
ma di me la notte sembra sapere,
e piú ancora, mi assiste come se mi amasse,
mi ammanta di stelle la coscienza.

Forse la notte è la vita e il sole la morte.
Forse la notte è nulla
e nulla le nostre congetture
e nulla gli esseri che la vivono.
Forse le parole sono l'unica cosa che esiste
nel vuoto enorme dei secoli
che ci graffiano l'anima coi ricordi.

Ma la notte conosce la miseria
che succhia il sangue e le idee.
Scaglia l'odio, la notte, sui nostri sguardi
che sa pieni di interessi, di incontri mancati.

Ma accade che la notte ne senta il pianto nelle ossa.
Delira la sua lacrima immensa
e grida che qualcosa è partito per sempre.

Un giorno torneremo a essere.

Alejandra Pizarnik
Traduzione di Claudio Cinti

daniela
20-January-2017, 16:34
Fu lento, estenuante
il farsigiorno
della torpida nottata,
si portò dietro le angosce
del sonno e dell’insonnia
l’albeggiare titubante.
Era vero o invece era illusorio
il salire alla luce del nero, della materia?
E l’essere in cui siamo
è stanza veritiera
o a sorpresa l’inciampo
di un pensiero transitorio?
Vibrava della sua dualità
il dilemma, rodeva ogni certezza
di sostanza e d’idea, ardeva.
Era lui che unicamente era.

O punctum mirabile tu sei.

Mario Luzi

daniela
20-January-2017, 16:35
Alba

Alba, quanto fatichi a nascere!
Ti tiene
alcuno
stretta
al suo nero impedimento,
non vuole tu ti sciolga
la notte
dal suo buio grembo.
O sono io non pronto
ancora
al tuo miracoloso avvento…
Ti aspettano con me –
lo sento – i profili montuosi,
le cime,
i precipizi
del luogo e della mente
nella plebe degli insonni
e anche
nelle gallerie dell’anima
ed in quelle
di Siena e di Firenze
le immagini e i dipinti
ansiosi di risplendere

e le acque
che aprono
il loro borbottio notturno
a un più vetrato
e cristallino canto
e gli uccelli
che smaniano e non tengono
nella gorga il loro verso,
tutti,
alba, ti aspettiamo
sapendo e non sapendo
quel che porterai con te
nella tua ripetizione antica
e nel tuo immancabile
antico mutamento…

da Mario Luzi

daniela
23-July-2017, 15:26
QUELLE NOTTI DEI GRILLI PENSANTI


E' la luna che sogna
l'infinita passione
che la notte regala
con i grilli pensanti
E rivedo gli incontri
con gli amici di un tempo
Scioglievamo le sere
sino all'alba, sgualcita
dalle nostre parole
presumendo l'eterno.
Era lì che nascevan
quelle rughe dei giorni
a sancire che il tempo
ci richiede ricordi.
Era lì che crescevan.
A mutarci nel volto
per un chiaro equilibrio
tra memoria ed oblio


Gianfranco ISETTA
da PASSAGGI CURVI – poesie non euclidee
PuntoaCapo Editrice 2014

daniela
25-February-2018, 13:01
Crepuscolo a febbraio

Ero sulla collina accarezzata
dalla pallida breve nevicata.
Solitaria una stella mi guardava
nella sera che gelida brillava.
Altra creatura a parte me non v'era
che vedesse quel che vedo io.
Contemplai la mia stella nella sera,
finchè il suo sguardo s'incontrò col mio.

Sara Teasdale