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Estella
18-January-2017, 11:46
Amalia Guglielminetti nasce a Torino il 4 aprile 1881, muore a Torino il 4 dicembre 1941.


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Da Le vergini folli (1907)

IL PIANTO


Il pianto è la benefica rugiada
che nell’ombra ogni nuova anima irrora.
Gioia amara di quella che s’accora
viatrice solinga in buia strada.
Quando sul suo cammin non mai dirada
la notte né il timor, s’attarda un’ora
la pellegrina e geme, e geme ancora
fin che la sua più ardente stilla cada.
Raccoglie allor le sue forze smarrite
e prosegue. Dal ciel pendono mute
le stelle, come lacrime impietrite.
Sola prosegue, col suo cuore solo.
Nè sa se le sue lacrime sperdute
daranno un fior d’amore o un fior di duolo.

Estella
19-January-2017, 11:47
Anima errante

Se il mio signore segue la sua via
con cuore assorto o con sereno volto,
sol con sé solo crede andar, raccolto
nel suo pensier, senz’altra compagnia.
Ed ei non vede alcuno che lo spia,
passo passo, alla sua mèta rivolto,
alcun che sta del suo cuore in ascolto
e gli parla con tenera follia.
Ecco: al suo piede un’ombra or lunga or breve
accanto o dietro o innanzi a lui cammina,
né mai la stanca quel suo andar sì lieve.
Essa è colei che troppo sola muore,
è la notturna anima pellegrina
che persegue il suo sogno ed il suo amore.

da Le vergini folli, 1907

Estella
25-February-2018, 00:45
Le seduzioni

Colei che ha gli occhi aperti ad ogni luce
e comprende ogni grazia di parola
vive di tutto ciò che la seduce.
Io vado attenta, perchè vado sola,
e il mio sogno che sa goder di tutto,
se sono un poco triste mi consola.
In succo io ho spremuto ogni buon frutto,
ma non mi volli saziare e ancora
nessun mio desiderio andò distrutto.
Perciò, pronta al fervor, l'anima adora
per la sua gioia, senza attender doni,
e, come un razzo in ciel notturno, ogni ora
mi sboccia un riso di seduzioni.

Estella
25-February-2018, 00:49
Dolcezze

Questo m'abbaglia un attimo e scompare,disperso in lieve polverio di fuoco
che cade dietro i monti o dentro il mare.
Solo una meraviglia di bel gioco
e uno sprazzo di luce entro i miei occhi
ne resta, che si spegne a poco a poco.
Ma sembrami talora che mi tocchi
una mano leggiera e di dolcezza
viva l'anima chiusa mi trabocchi.
E se cerco chi mai quella carezza
tentò nell'ombra con la man furtiva,
sorprendo la mia folle giovinezza
che sorridendo, muta, mi seguiva.

Estella
25-February-2018, 01:00
Vortice

Noi ci fissammo, con un folgorio
d'occhi tenace. Io so che in quel momento
il cuore ti tremò del tremor mio.
Eravamo seduti con il mento
nella mano, in un'ombra di veranda,
in qual tempo, in qual giorno, io non rammento.
Rammento che giungeva a ondate, blanda,
una lontana musica e che spesso
ripeteva un motivo di domanda.
A un tratto ci trovammo così presso
da provarne vertigini, e smarriti
impallidimmo del pallore stesso
come su un buio vortice che inviti.