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Visualizza la versione completa : Uomini senza donne - H.Murakami



Enribello
25-June-2016, 15:26
http://www.libreriacoletti.it/images.php?filename=978880622587.jpg

E se un demone dalle fattezze femminili facesse di tutto per venire a letto con noi? E se un marito decidesse di diventare amico dell'amante della moglie? E se Gregor Samsa si svegliasse una mattina trasformato in un essere umano? Sette storie d'amore e di mistero. Perché d'amore e mistero è fatta la vita, e nessuno sa raccontarla come Murakami

Dal web

Questa di Murakami Haruki (prima il cognome e poi il nome…rispettiamo l’usanza giapponese) e’una raccolta di racconti brevi gia’ pubblicata a Tokio, con un inedito.
Il filo conduttore e’ il rapporto tra uomini e donne , sempre dal punto di vista maschile…lo scorrere del tempo,l’irreversibilita’ degli eventi,la fragilita’ degli uomini….oltre che una domanda che ossessionava anche l’Achille di Omero…vita breve e eroica o esistenza felice e anonima?
In ogni storia c’è romanticismo, dolore, soprattutto perdita… in sottofondo sempre l’amato jazz, libri, film canzoni….”Drive my car” il primo racconto e’ il titolo di una canzone dei Beatles cosi come il secondo “Yesterday”…d’altronde andando indietro anche uno dei suoi libri piu’ significativi “Norwegian Wood” sempre ai Beatles rimanda. Tutti i personaggi sono fuori dai soliti schemi…
Cè un omaggio a Kafka ( uno scarafaggio si sveglia uomo)….ci sono i dettagli cari allo scrittore, che ci fa sapere che la ragazza ha le “converse”, che l’avventore di un bar beve il whisky “White Label”con poco ghiaccio… che sul piatto di un giradischi sta girando un vecchio lp della Columbia di Billie Holiday….che a un altro piace girare con una Saab gialla col tettuccio aperto...perche' “quando era fermo ai semafori guardava le nuvole che si spostavano nel cielo e gli uccelli fermi sui fili della luce…”…..
poi ti spiazza e un normale sorpasso di un tir ad esempio diviene “l’ombra gigantesca del destino”.
Stavolta un Murakami meno surreale e piu’ interiore.
A me sono piaciuti in particolar modo “Kino” dove riemerge la vena fantastica
e quello che da il titolo alla raccolta. In conclusione….secondo me lo scrittore giapponese non da il meglio di sè nei racconti.
(C'è chi sostiene il contrario...)
Lo consiglio a chi e' un suo fan o a chi ha gia' letto qualcosa di lui….le sua opere migliore rimangono “Dance dance dance” “Norwegian Wood” “ e soprattutto “1Q84”

Caterina Bonetti una giornalista , ha scritto:


Ogni storia sembra voler trasmettere al lettore un messaggio: il dolore è connaturato alla vita, vivere significa affrontare i sentimenti positivi – l'amore in primis – e i fallimenti. Cercare una spiegazione logica, cercare di difendersi dal Caos che governa le nostre esistenze e le nostre emozioni è vano e può portare solo a rimozioni. E ogni rimozione implica la perdita di qualcosa, di un'importante parte di sé.