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Visualizza la versione completa : Gli spiriti non dimenticano - Vittorio Zucconi



Enribello
26-May-2016, 17:27
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Nel ricostruire la vita del capo Cavallo Pazzo, il figlio del tuono e della grandine, che nel 1876 sconfisse il 7° Cavalleggeri di Custer a Little Bighorn, Vittorio Zucconi ha scoperto molto più di un messia guerriero con una penna di falco rosso tra i capelli: ha incontrato la vita quotidiana, le donne, i bambini, gli amori, i riti e la disperazione di quello che fu un magnifico popolo di liberi cacciatori, i Lakota Sioux delle Grandi Praterie americane, distrutti dall'invasione dei bianchi. Ne è uscito Gli spiriti non dimenticano, un racconto struggente e meraviglioso, che nessun "viso pallido" potrà leggere senza un brivido di tenerezza e di vergogna. E senza cadera alla fine, come l'autore stesso, sotto l'incantesimo di Cavallo Pazzo, lasciandosi trasportare in un'avventura di straordinaria, emozionante intensità.
dal web

Una mia amica che ha fatto dei nativi americani materia di studio e di scrittura, ha espresso su questo saggio un parere non positivo…”senza nulla togliere al valore suggestivo della narrazione” mi ha detto “ lo ritengo inesatto dal punto di vista storico ed informativo. Ma se puo’ spingere qualcuno/a a interessarsi in maniera approfondita alla storia di questo grande popolo, ben venga!”
Allora…sicuramente uno dei piu’ bei libri sull’argomento e che vivamente consiglio e’ “Seppellite il mio cuore a Wounded Knee” scritto nel 1970 da Dan Brown….pero’ pure questo non mi e’ dispiaciuto affatto….Vittorio Zucconi e' un noto giornalista che viveva in America ( non so se ancora adesso) e che ha ottenuto nel lontano 1996 il permesso di parlare di queste vicende,dopo aver consultato montagne di documenti perlopiù non accessibili a tutti….e con l’aiuto degli Oglala Sioux.
Narra in modo romanzato le vicende di Cavallo Pazzo, un uomo che cerco’ di cambiare un destino gia’ scritto, fino all’epilogo della battaglia del Little Big Horn , della successiva breve fuga e della cattura e chiusura nella riserva. Un saggio che si legge come un romanzo, ricco anche di spunti sulla cultura di questo popolo, di cui abbiamo ignorato ogni insegnamento, come quello del rispetto della natura.

Che siate o meno appassionati dei nativi americani, leggetelo. Sappiate però, che dopo averlo letto, nel vostro cuore si insinuerà un velo di tristezza che difficilmente cancellerete. C'è la storia di come un mondo sia stato annientato per sempre.