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Visualizza la versione completa : Chi manda le onde



Enribello
08-January-2016, 11:32
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Prendi Luna, una ragazzina albina molto intelligente, con una madre bellissima e un fratello adorabile, aggiungi Zot, un orfano russo che parla come un vocabolario degli anni cinquanta, in affido a un ex-bagnino (Ferro)di Forte dei Marmi dai modi grezzi, affianca loro Sandro, un maestro sfaccendato con un paio di amici “sfigati” quanto lui Quando il dolore arriva a schiacciarli, sarà la vita stessa a scuoterli con i suoi prodigi e questa armata sbilenca si troverà buttata all’avventura, on the road tra leggende antiche, fantasmi del passato, amori impossibili e fantasie a occhi aperti, diventando così una stranissima, splendida famiglia.
Al centro di tutto, il mare che arriva, lascia o si prende qualcosa e poi se ne torna indietro..
candidato al Premio Strega 2015.

dal web


Me ne avevano parlato molto bene…forse per questo "Chi manda le onde" mi ha un po’ deluso anche se riconosco una certa originalita’della storia , molto molto naif, che parte bene e poi si perde. Mi e’ piaciuto in alcune parti e anche come l’autore ha dato voce a tutti i protagonisti scegliendo un linguaggio appropriato per ognuno di loro…. solo che e' difficile identificarsi in uno dei personaggi proprio a causa delle stranezze che li caratterizzano…va bene la diversita’ ma qui mi sembra troppo.
Inoltre manca un po’ di ritmo. Tra i temi trattati il dolore, il bullismo, la solitudine, la disoccupazione….
non mi ha preso , che vi devo dire. Peccato, i presupposti c’erano tutti. Il bambino di chernobyl che sembra un po’ il grillo parlante, il vecchio brontolone, il quarantenne mammone per sbaglio…solo che a parte forse Luna, la bambina albina, non diventano mai veramente simpatici.

Forse 100 pagine in meno avrebbero giovato.
Piu' di una citazione da annotare….ne scelgo una che riporto sotto. Bella la copertina.





«Però non è giusto per nulla» dico. Non è che lo penso solamente, lo dico proprio. Perché insomma, cavolo, non è giusto per nulla.
«Ma cosa Luna?»
«Lo spazzacamino. Ma perché lo trattano così?»
«Perché è nero» dice Ferro «A forza di lavorare nei camini è tutto nero e allora la gente gli sta lontana».
« Vabbè, ho capito, ma a me mi stanno lontani perché sono tutta bianca. Come deve essere uno per piacere alla gente?»
Lo dico, e per un attimo non risponde nessuno, anche perché secondo me una risposta non c’è mica. Poi però il signor Sandro fa: « Sai Luna,.mi sa che a questo mondo, se vuoi piacere alla gente, devi essere grigio come loro. Noi non siamo grigi, e ce la fanno pagare ogni giorno ».