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zio fred
14-November-2011, 10:08
Evviva, vedo apparire un amore di gioventù: il TEATRO.
Me ne innamorai al Liceo dove prendevo regolarmente 4 di scritto e 8 di orale facendomi interrogare di Latino o Greco sugli autori.
Poi a teatro ho visto cose meravigliose che voi umani non potreste immaginare. Cito a caso: Arnoldo Foà in Lisistrata nel teatro romano di Ostia, lo Strehler memorabile del Campiello, La tempesta e il Giardino dei ciliegi, Albertazzi negli anni 70, l’Ambleto di Testori, il Re Lear di Ronconi più recentemente come anche cose brillanti come una spassosissima Anatra all’arancia con Lionello e Valeria Valeri. Insomma anni davvero importanti.
Ora, da tempo non vado più a teatro. Pigrizia? Altre cose? Costa troppo? Forse tutto ciò ma soprattutto, mentre per altro sono riuscito credo a modernizzarmi, non sopporto di vedere un Amleto in jeans o scenografie di classici in chiave minimalista/pop/kitsch.
Va bene solo una panchina ed un albero in Aspettando Godot, anzi ora che ci penso l’ho visto così con regia di Job e musiche di Renato Sellani, però non mi sta bene Checov e sedie di plastica trasparente da bar. Ma ancor più grave è che di “classici” non se ne vedono più molti. Commedie musicali quante ne vuoi , piece tratte da film (ma quando mai?) a iosa , monologhi messi su in quattro e quattr'otto e anche qui un conto è Gaber ed altro l’attricetta o il comico televisivo.

Insomma non c’è più il teatro di una volta, signori miei.
Oppure non c’è più lo zio fred di una volta, chissà forse è vero questo.


Comunque mi manca una cosa e la voglio fare nei prossimi decenni: vedere al Globe di Londra ricostruito “Sogno di una notte di mezza estate”, in piedi davanti al palco in mezzo alla plebe vociante, magari mi porto pure una gallina viva che fa tanto scespir del seicento.
Non capirò nulla ma volete mettere che emozione!

Serena-fundy
14-November-2011, 17:15
Sono impegnata in un tirocinio presso un'agenzia di prevendita e prenotazione. Sto a contatto con la programmazione teatrale di Roma e devo dire che ho trovato pochissimi spettacoli classici. Si contano sulla punta delle dita gli spettacoli di Pirandello, Shakespeare (per fare dei nomi). Niente Tennessee Williams, Goldoni o Moliere. Imperversano musical a più non posso (in questi giorni c'è persino un musical sui Promessi Sposi), spettacoli di cabaret, spettacoli comici di dubbia ilarità. Inoltre consultando i siti, alcuni teatri sono andati in crisi a causa dei tagli alla cultura... già, la cultura...
Premetto che sono pessimista per natura, ma non amo affatto i tempi odierni. Una volta ho chiamato questo periodo storico con il termine improprio di "neo-decadentismo" ma mi sono dovuta ricredere. Il Decadentismo ha prodotto artisti come Oscar Wilde, i meravigliosi poeti decadenti, D'Annunzio i quali hanno prodotto opere immortali. Ora viviamo in piena crisi dei valori, tutto rivolto alla superficialità, all'apparenza, alla mancanza di una vera e propria sostanza delle cose. Sono rimasta sorpresa quando ho letto sul giornale che Umberto Eco ha voluto riscrivere "Il nome della Rosa" in un linguaggio più semplice e comprensibile per le attuali generazioni!
Fatta questa breve premessa mi viene naturale pensare che anche il teatro ne risenta della qualità. Un teatro rivolto generalmente all'evasione, un teatro scacciapensieri che non lascia il tempo di pensare. Questo è la mia semplice opinione e spero di cuore che si ritorni ad amare la cultura come espressione dell'uomo tralasciando effetti speciali e tutto ciò che è sinonimo di esteriorità

kaipirissima
14-November-2011, 19:55
di cinema leggendo una trama,una recensione so sempre cosa aspettarmi, e so ancora prima di vederlo che mi piacerà.
questo non avviene con il teatro, anche se nella carta tutto sembra andare per il meglio quando poi si va è una delusione, altri invece che non avresti considerato li trovi belli. che fare? presto detto sono credo dieci anni che sono abbonata a teatro, dieci spettacoli l'anno di prosa, perchè se devo scegliere sbaglio, allora vedo tutto sperando che qualcosa mi piaccia.

che dire per quando sono stra convinta delle potenzialità del mezzo, finora le stagioni teatrali della mia città lasciano a desiderare, per un periodo poi abbiamo avuto MIRABELLA come direttore bah, non coment.

Sir Galahad
14-November-2011, 21:06
Evviva, vedo apparire un amore di gioventù: il TEATRO.
Me ne innamorai al Liceo dove prendevo regolarmente 4 di scritto e 8 di orale facendomi interrogare di Latino o Greco sugli autori.

Come hai potuto, zio?????? Quattro????:o :( :?

zio fred
14-November-2011, 21:52
Caro sir anche meno, anche meno.
Ricordo che il prof di Greco dava "uno" per rispetto all'acquisto del foglio protocollo.

Ma a parte ciò devo ringraziare per gli interventi le mie giovani compagne di sventura, orfane di poltrona perchè già temevo di essere rincitrullito dalla nostalgia, un sior Todoro brontolon come dice mia figlia, luce dei miei occhi che quando mi lascia al mattino soffro le pene dell’inferno ma tuttavia l’orrore della mia situazione è in parte mitigato dall’essermene liberato per tutta la giornata…
Dunque anche voi vi sentite come me, in crisi d’astinenza da qualche buon pezzo teatrale.
E tra l’altro ricordo che almeno in TV, a Rai3 veso le due di notte un tempo trasmettevano delle commedie; ora neppure quello, vendono quadri, tappeti, auto o ti trovi Marzullo.
Che squallore, amici ed amiche mie!

A proposito, l’unico spettacolo che andrò a vedere nella stagione in corso è Gino Paoli in jazz, non proprio teatro ma lì viene proposto.


Oh, comunque nulla vieta di parlare di teatro almeno qui, io ho una nutrita serie di libretti della Garzanti, collezione di teatro diretta da Paolo Grassi e Gerardo Guerrieri, ve li ricordate?

Anzi sir Carlo, perchè non cominci tu a parlarci di Plauto ed Aristofane?

Sir Galahad
14-November-2011, 22:12
Caro sir anche meno, anche meno
Anzi sir Carlo, perchè non cominci tu a parlarci di Plauto ed Aristofane?

Io lo farei, zio, ma nessuno mi c....onsidera, su Letteratura classica! L'unica che risponde ai miei posts è Silvia, alla quale mando un bacione:oops:

zio fred
14-November-2011, 23:41
e allora vieni qua da noi nella sezione teatro, di tanto in tanto se ne hai voglia a parlare del teatro greco e romano che poi ti pago anche due fettuccine da Trimalcione....

http://s7.postimage.org/3kx9nbegb/teatro_greco_romano_clip_image014_1.jpg (http://postimage.org/)
hosting images (http://postimage.org/)

kaipirissima
02-December-2011, 20:35
La resistibile ascesa di Arturo UI spettacolo dell’anno secondo l’Ass.ne Nazionale Critici di Teatro. di Bertolt Brecht
regia Claudio Longhi
musiche originali Hans-Dieter Hosalla
traduzione Mario Carpitella
con Umberto Orsini
Nicola Bortolotti, Simone Francia, Olimpia Greco, Lino Guanciale, Diana Manea, Luca Micheletti, Michele Nani, Ivan
Olivieri, Giorgio Sangati, Antonio Tintis
Teatro di Roma, Emilia Romagna Teatro Fondazione


l’ascesa di Hitler, la cronoca nera della Berlino anni Trenta raccontata in controluce o meglio contro canto a un’altra ascesa quella della Mafia di Chicago, colta nel trust dei cavoli.

Un’opera strana, comica, grottesca e terribile (in senso buono).
Un lavoro intelligente, moderno. Scritto nel 1940-41.
Un’opera geniale eppure purtroppo non decolla del tutto. O meglio… ovviamente è una mia opinione: i primi dieci minuti sono terrificanti, non si capisce niente (almeno io non riuscivo ad entrare nell’opera, tutto mi rimaneva irrelato) poi invece parte ed è davvero bello, e se le scene non durassero sempre quel tic in più che te la fa appesantire, sarebbe un capolavoro.

Resta comunque uno spettacolo che consiglio.

Lascio il link non si sa mai, magari la prossima data è proprio vicino casa vostra…

http://www.emiliaromagnateatro.com/produzione.asp?P_Spt_CID=1327

Mariater
05-January-2012, 14:01
Comunque mi manca una cosa e la voglio fare nei prossimi decenni: vedere al Globe di Londra ricostruito “Sogno di una notte di mezza estate”, in piedi davanti al palco in mezzo alla plebe vociante, magari mi porto pure una gallina viva che fa tanto scespir del seicento.
Non capirò nulla ma volete mettere che emozione!

Io sono stata al Globe Theatre qualche anno fa a vedere la Dodicesima Notte. Era una sera di inizio settembre e faceva già un freddo cane... Però è vero, una certa emozione la dà, anche se non è il teatro originale e in fondo in fondo sa un po' di cartapesta.