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Visualizza la versione completa : XIV GdL (Libero) - Open. La mia storia di Andre Agassi



DarkCoffee
08-October-2015, 19:26
3751
Open. La mia storia - Andre Agassi


Costretto ad allenarsi sin da quando aveva quattro anni da un padre dispotico ma determinato a farne un campione a qualunque costo, Andre Agassi cresce con un sentimento fortissimo: l'odio smisurato per il tennis. Contemporaneamente però prende piede in lui anche la consapevolezza di possedere un talento eccezionale. Ed è proprio in bilico tra una pulsione verso l'autodistruzione e la ricerca della perfezione che si svolgerà la sua incredibile carriera sportiva. Con i capelli ossigenati, l'orecchino e una tenuta più da musicista punk che da tennista, Agassi ha sconvolto l'austero mondo del tennis, raggiungendo una serie di successi mai vista prima.

Rupert
08-October-2015, 19:34
La copertina non rende granché giustizia al capello punk ossigenato... :lol:

Robbo
08-October-2015, 23:08
La copertina non rende granché giustizia al capello punk ossigenato... :lol:

E' vero! Sono contento del gruppo di lettura su questo libro.
Devo dire che un libro così coinvolgente non lo leggevo da tempo. Sono curioso di sapere cosa ne pensate.
Dietro i suoi capelli ci sono tanti retroscena :asd: !!!
Un libro onesto.

Mauro
08-October-2015, 23:47
Sconvolse l'austero parterre di nobiloni inglesi a Wimbledon presentandosi con i calzoncini tipo bermudoni in simil-jeans dove fino ad allora era impensabile presentarsi con qualcosa di diverso dal bianco che più bianco non si può.

Robbo
09-October-2015, 01:16
Tu stai combattendo e puoi contare su di me fino all'ultimo uomo. Da qualche parte lassù, c'è una stella con sopra il tuo nome. Forse non sarò capace di aiutarti a trovarla, ma le mie spalle sono forti e puoi salirci sopra mentre la cerchi.
Hai capito ? Per tutto il tempo che vuoi. Sali sulle mie spalle e allunga la mano, ragazzo. Allungala.

L'amico Gil,ad Agassi, prima del Roland Garros 90

Elvira Coot
10-October-2015, 11:16
Recupero il libro e mi ci tuffo!

Rupert
11-October-2015, 21:47
Una sorpresa! Estremamente positiva.
Non so se qualcuno ha dato una mano ad agassi in fase di rifinitura stilistica, ma la prosa di Agassi è bellissima. Già l'incipit mi ha folgorato:

"The End

I open my eyes and don't know where I am or who I am. Not all that unusual — I've spent half my life not knowing. Still, this feels different. This confusion is more frightening. More total".

Un ossimoro giocato tra titolo del capitolo d'apertura e incipit del libro, che a sua volta ingloba il titolo di copertina: è una specie di compressa stilistica dell'autobiografia. Quasi letteralmemte l'alfa e l'omega dell'esperienza tennistica dell'autore.

Poco distante è anche enunciato il principio motore della narrazione:

"Hate brings me to my knees, love gets me on my feet" e "Pressure is how you know everything's working"

e il vero fulcro della questione: "Tennis is the sport in which you talk to yourself"... "Because tennis is so damned lonely".

Insomma un vero capolavoro di sintesi elaborata con grande raffinatezza. Abbastanza per mettere un grande appetito da lettore :well:

DarkCoffee
12-October-2015, 00:18
Anche io lo sto leggendo in lingua e devo dire che l'inizio ha colpito anche me. Non pensavo Agassi avesse una scrittura così attractive :-)

kaipirissima
12-October-2015, 00:22
Oggi per me doccia fredda. Ero convinta mio fratello l'avesse, invece la copia che avevo visto era by biblioteca!
Prenotato. Mi arriverà, credo, martedì al peggio mercoledì.

Mauro
12-October-2015, 10:47
Io non lo sto leggendo in lingua originale, peraltro ricordo che Agassi è il narrante ma la scrittura credo sia di J. R. Moehringer non so se tutta o solo in parte.
Intanto scopro che la mitica Tennis Academy di Nick Bollettieri non è una sorta di paradiso per giovani talenti ma una specie di gulag per belve affamate. :eek

Rupert
12-October-2015, 19:39
Io non lo sto leggendo in lingua originale, peraltro ricordo che Agassi è il narrante ma la scrittura credo sia di J. R. Moehringer non so se tutta o solo in parte.


Beh... Di certo farsi aiutare da un premio Pulitzer in qualche modo aiuta. L'editore non ha però ritenuto di mettere in dovuto risalto i dettagli della redazione del testo. Bisogna andare a ricercare la menzione nei ringraziamenti. Lì Agassi ci dice che è per volontà di J. R. Moehringer che il nome di quest'ultimo non compare. Mah... :?

DarkCoffee
13-October-2015, 14:01
Infatti, non mi piace questo tipo di marketing! :youdown:

kaipirissima
13-October-2015, 17:53
Mentre aspetto che smetta di piovere, per poter recuperare Open in biblio, vi racconto questa. Oggi ero a Trieste e in una pausa sono entrata in una libreria abbastanza fornita di libri in lingua ... Allora ho preso Open e gli ho dato un'occhiata. Alla terza riga avevo capito (quanto basta) tutto, tutta fiera ho continuato... Parola sconosciuta... Non importa capirò lo stesso... Vado avanti, un po' capisco, (sempre meno), altra parola sconosciuta, (sob), a quel punto le spalle si sono abbassate e la vista ha iniziato ad appannarsi.
"Questi caratteri sono troppo piccoli, sì, decisamente troppo piccoli..." :) Ho pensato chiudendo Open.

Mauro
14-October-2015, 14:41
Beh... Di certo farsi aiutare da un premio Pulitzer in qualche modo aiuta. L'editore non ha però ritenuto di mettere in dovuto risalto i dettagli della redazione del testo. Bisogna andare a ricere la menzione nei ringraziamenti. Lì Agassi ci dice che è per volontà di J. R. Moehringer che il nome di quest'ultimo non compare. Mah... :?

Può anche essere soprattutto se la non-citazione è mooooolto ben remunerata, tanto poi il fatto che Moehringer abbia collaborato è il classico segreto di Pulcinella.

Robbo
15-October-2015, 16:35
Il libro l'ho finito un paio di giorni fà.
Bhe un pò mi manca. :cry2: Ormai ero diventato parte del mondo di Agassi, è un libro che mi ha assorbito completamente.
E poi c'è nei ringraziamenti l'ultima frase che mi ha colpito ed ho fatto mia: "Ho scoperto tardi la magia dei libri. Dei miei tanti errori che vorrei che i miei figli evitassero, questo è quasi in cima alla lista".


Allez Andre. :well:

Rupert
15-October-2015, 20:20
io sono arrivato d'un sol sorso al capitolo 12, poi , per motivi assolutamente indipendenti dal libro, ho subito una battuta d'arresto e conto di riprendere con la necessaria dedizione nel fine settimana.

È una sensazione solo mia o il "personaggio" che finisce per sbiadire in secondo piano è proprio il gioco (descritto) del tennis? È quasi come se fosse il convitato di pietra della narrazione.

Mauro
15-October-2015, 22:56
Il libro l'ho finito un paio di giorni fà.
Bhe un pò mi manca. :cry2: Ormai ero diventato parte del mondo di Agassi, è un libro che mi ha assorbito completamente.
E poi c'è nei ringraziamenti l'ultima frase che mi ha colpito ed ho fatto mia: "Ho scoperto tardi la magia dei libri. Dei miei tanti errori che vorrei che i miei figli evitassero, questo è quasi in cima alla lista".

Allez Andre. :well:

Andre uno di noi. 8-)

kaipirissima
16-October-2015, 21:11
Ho letto solo poche pagine, ma, cavolo, ė bellissimo. Che tensione! Che aspettative! Che dimensione umana ! E che scavo interiore!
E che... Similitudini!
Il tennis come vita, come matriosca, e la borsa intoccabile? Tale e quale a quella di un sicario? Fantastica!

kaipirissima
18-October-2015, 11:58
Sono davvero all'inizio nemmeno mi avvicino al vostro 12 capitolo, eppure sono così soddisfatta!
pur :hughug: Agassi mi sono sempre tenuta lontano dal libro perchè non amo le biografie, la scrittura è spesso molto raccontata, spiegata, priva di dialoghi e di ritmo. La lettura è quasi più saggistica, ma, forse, è un mio pregiudizio.
Open però lo trovo avvincente come un romanzo di fantasia, dove Agassi è un personaggio, uscrito da una sapiente penna, che si muove, parla, si relaziona con altri e... gioca a tennis! :)

credo che diventerà protagonista dei miei regali natalizi.

Mauro
19-October-2015, 10:34
Io invece lo trovo un po' troppo biografico e magari sbaglio io nel giudizio perché alla fin fine questa è pur sempre una biografia.
Però, da come mi era stato prospettato e per il fatto che l'ha scritto insieme a un premio Pulitzer, mi aspettavo qualche cosa di più introspettivo, mentre al punto in cui sono io (quando la sua prima fidanzata lo lascia) l'ho trovato un po' ripetitivo nel descrivere i tornei, le interviste e gli allenamenti.
Una cosa comunque è chiara: Chang gli sta pesantemente sugli zebedei. :asd:

kaipirissima
19-October-2015, 17:48
Dev'essere perchè ho letto solo il preambolo e il primo capitolo. ;)

pippy
20-October-2015, 09:16
ciao,
ho letto mesi fa questo libro perche' reputo Agassi un grande tennista.
Un po' pesante come libro ma ho scoperto un lato umano di Agassi che non conoscevo.
Mi faceva ridere quando giocava con la parrucca.
Comunque vale la pena leggerlo fino in fondo.

DarkCoffee
20-October-2015, 11:17
Io sono ancora all'inizio. Ci metterò tempo perchè è un periodo pieno. Però posso dire che mi piace. E' vero è molto personale, ma la scrittura mi lasccia la lettura scorrevole e mi piace la scelta delle parole.
Mi piacciono anche le metafore sulle piccole cose e sensazioni del protagonista. Non mi dispiace anche il fatto che il libro entra nell'intimo di Agassi. A dir la verità, mi sento un po' un'intrusa, ma mi incuriosisce sapere, sentire le emozioni ed immedesimarmi in esse. Mi rende il tennista più umano e vicino.


Secondo voi, quanta verità c'è in questa autobiografia?

Mauro
24-October-2015, 23:15
C'è, come in tutte le autobiografie, tutta la verità dell'autore che non coincide necessariamente con LA verità.
Ho infilato il segnalibro stasera giusto dopo che lui e Brooke Shields si lasciano, ma so solo come l'ha vissuto lui e come lo interpreta lui ... nel caso del loro divorzio sarebbe intressante sentire anche cosa ne pensa lei.

Elvira Coot
04-November-2015, 18:44
Mi ha sconvolta la descrizione dei suoi dolori alla schiena .... sarà perchè ne soffro anch'io

Mauro
06-November-2015, 10:13
Finito.
La cosa più sconvolgente, secondo me, è il primo incontro fra il padre di Agassi e quello della Graf ... rende perfettamente l'idea di quanto possa essere stata tormentata la gioventù di questi due ragazzi che, forse proprio in questo, hanno trovato qualcosa in comune che li ha uniti.

Elvira Coot
09-November-2015, 18:54
Non so bene come inquadrare il padre. Se fosse stato un tipo "non ti piace il tennis? Allora non giocarci", lui non sarebbe diventato un campione. E nemmeno sarebbe stato infelice. Sarebbe diventato un anonimo medico o un tranquillo meccanico, ma non avrebbe mai conosciuto fama e gloria e nemmeno Stefanie!

Questo padre, che ha scelto per conto del figlio, ha scelto bene? Andre era poi così infelice? Oppure era felice ed è stato giusto così?

Mauro
12-November-2015, 15:46
Io trovo quantomeno inopportuno (il termine che avevo in mente è: aberrante) che un genitore manipoli in modo così dispotico e terrorizzante un figlio indipendentemente da quelle che ne sono le conseguenze alla fine della storia.
Non avremo mai la controprova di un Agassi diverso da ciò che è oggi, però penso che se avesse fatto una vita "normale" avrebbe comunque potuto trovare una strada per il successo (la SUA strada).
Forse non sarebbe stato così sfavillante come quello che tocca ad un N°1 mondiale, ma forse un successo meno grande avrebbe comportato per lui un prezzo meno alto da pagare, sacrificio che io ritengo inammissibile se pensiamo che è stato inflitto a un bambino che, di fatto, non è mai stato tale perché costretto a vivere una condizione aliena alla maggior parte dei ragazzini della sua età.
Non credo sia un caso che la sua attenzione, ora, sia focalizzata sull'istruzione ai ragazzini che non possono permettersela ... la cosa più importante per un adolescente negatagli per soddifare la passione malata di un padre, a mio giudizio, poco più che psicopatico.

Elvira Coot
20-November-2015, 16:53
Sono in un punto un po' noioso: si tratta di un lungo elenco di gare, tornei, avversari, risultati che non mi emozionano, dato che non sono pratica delle regole del gioco. L'unico dettaglio interessante: la scoperta dei pantaloncini jeans!

Mauro
25-November-2015, 15:58
Lo avevo già scritto che, forse, c'era troppa "cronaca" e poco racconto, ma è stata comunque una lettura piacevole.

kaipirissima
25-November-2015, 17:21
Ieri sono venuti i carabinieri a casa mia a riprendersi Sangue e neve.
Mi hanno chiesto se mi ero appropriata di altri libri ma io ho finto di non ricordare, non sapere... per fortuna Open era al sicuro. ;h) se qualcuno si chiedesse che faccina è quella con l'h sappia che l'ho inventata io. Significa "t'ho fregato!"

Elvira Coot
28-November-2015, 12:17
Proseguo. Mi sta piacendo la storia del conrteggiamento fra Andre e Brooke tramite fax: è romantica, d'altri tempi. Assurdamente mi chiedo se abbiano poi conservato i fax, ma probabilmente dopo il divorzio li hanno buttati via. Andre sembra avere un po' di respiro dalla schiacciante presenza del padre, ma non ne sono sicura, ripete che odia il tennis, lo ripete a tutti, il che significa che il pensiero del genitore è ancora lì e non lo molla, anche se ha trovato Gil, il che non è poco. E' stato fortunato, non a tutti viene data la possibilità di incontrare una persona che sappia sostituire il genitore che, per qualche verso, ti è mancato.

Buttato il parrucchino, Andre è pronto per affrontare il mondo.



Ieri sono venuti i carabinieri a casa mia a riprendersi Sangue e neve.
Mi hanno chiesto se mi ero appropriata di altri libri ma io ho finto di non ricordare, non sapere... per fortuna Open era al sicuro. ;h) se qualcuno si chiedesse che faccina è quella con l'h sappia che l'ho inventata io. Significa "t'ho fregato!"
Kaipy, in caso di necessità puoi venire a nasconderti sotto al letto di Mr Boy, se vuoi! Nessuno penserà di cercarti lì! :lol:

Elvira Coot
15-December-2015, 16:43
Finito! Bello, bello, bello! E' una storia d'amore stupenda, quando è arrivata Stephanie ho avuto la sensazione che tutto andasse al suo posto, come un puzzle che alla fine si incastra perfettamente.

Ho anche pensato, quando lui alla fine lascia il tennis, che non fosse affatto una fine, o un traguardo, a me più che altro è sembrato un inizio, dopo tanti anni ecco che finalmente Andre può essere se stesso, fare ciò che vuole, godersi la famiglia e i figli, dedicarsi agli altri e, se ne ha voglia, farsi una bella partita a tennis con sua moglie! Cosa c'è di meglio nella vita che potersi dedicare a ciò che si ama di più, circondato dall'affetto di una bella famiglia?

I dettagli tecnici non li ho capiti, non sono una patita di tennis, ma ho seguito con interesse il lato umano della vita di Andre.

Grazie al forum per avermi fatto leggere questo libro!

kaipirissima
09-March-2016, 13:07
Oggi l'ho ripreso. Sono ancora a pag. 30, però.

Mauro
10-March-2016, 10:17
Oggi l'ho ripreso. Sono ancora a pag. 30, però.

Allora per "Plan della Tortilla" abbiamo tempo :asd:

kaipirissima
10-March-2016, 11:53
Allora per "Plan della Tortilla" abbiamo tempo :asd:

:asd: Ah ah.
No, mio caro. Quando sei pronto si parte. Agassi lo prendo e mollo come una teenager capricciosa!

Mauro
10-March-2016, 14:10
:asd: Ah ah.
No, mio caro. Quando sei pronto si parte. Agassi lo prendo e mollo come una teenager capricciosa!

Ah beh ... ma allora ditelo che abbiano fra noi Brooke Shields :lol:

kaipirissima
10-March-2016, 21:04
Oggi complice un tempo morto (solo metaforicamente) all'ospedale sono arrivata a pag 100.
Mentre leggevo a volte pensavo alla faccia di Moehringer, probabilmente non credeva alle sue orecchie, la famiglia di Agassi è perfetta per la sua penna.
Il padre, la madre, lo zio... Sembrano così personaggi che c'è davvero,da chiedersi se siano davvero reali!

Mi piace molto.
Speriamo che non ceda strada facendo, Il bar delle grandi speranze nella seconda parte mi sembrava un po' perdersi.

kaipirissima
12-March-2016, 19:44
Sono in un punto un po' noioso: si tratta di un lungo elenco di gare, tornei, avversari, risultati che non mi emozionano, dato che non sono pratica delle regole del gioco. L'unico dettaglio interessante: la scoperta dei pantaloncini jeans!

ti riferisci alla sequenza di partite che perde e la lenta riconquista?
A me non dispiace, anzi la trovo veloce. In fondo non si dilunga molto. Mi ha fatto ridere il suo primo Wimbledon
quando corre sulle punte per paura di scivolare!


@Darky, ho perso il filo. Tu l'hai finito?

@ a tutti
Lo scambio della racchetta mi sembra un po' una truffa, considerando i soldi che girano con gli sponsor. Sono perplessa.
La Prince avrà chiesto i danni alla Donnay?

kaipirissima
14-March-2016, 15:33
Allora per "Plan della Tortilla" abbiamo tempo :asd:

sono al capitolo 21.

La storia con Brooke mi sembra l'anti "amore senza fine".

kaipirissima
16-March-2016, 20:24
È una sensazione solo mia o il "personaggio" che finisce per sbiadire in secondo piano è proprio il gioco (descritto) del tennis? È quasi come se fosse il convitato di pietra della narrazione.

di Tennis ce n'è tanto, la cosa sorprendente è che non è un libro che ti fa amare il tennis.
apparentemente non sembra tanto una passione quanto un lavoro, l'unico che Andrè sappia o abbia mai imparato a fare. tutto è molto tecnico, metodico, pragmatico. eppure il tennis, con i games, i sets, ecc. risulta essere la nemesi di Andrè.
un nemico più che un amico.
un continuo pungolo che ti mette in discussione, che ti scava dentro, che non ha pietà di te, a cui è impossibile nascondersi. e un po' credo sia per questo che Andrè ha bisogno di una squadra a fianco, Gil, Bred, ecc.
il Tennis, come lo vive Andrè, diventa un personaggio invisibile, che lo costringe a superare una prova dopo l'altra.
sembra quasi che Andrè non lotti contro il suo avversario, ma contro il tennis stesso che di volta in volta s'incarna nel suo avversario.
però la nemesi sei tu, e quindi ogni volta lotti contro te stesso.
cavolo.

questo un po' la mia idea, ma non ho ancora finito il libro, anche se mi manca poco ormai... capitolo 28

DarkCoffee
17-March-2016, 19:03
@Darky, ho perso il filo. Tu l'hai finito?

No, e a dir la verità me ne ero dimenticata :yeah:

Mauro
18-March-2016, 11:09
di Tennis ce n'è tanto, la cosa sorprendente è che non è un libro che ti fa amare il tennis.
apparentemente non sembra tanto una passione quanto un lavoro, l'unico che Andrè sappia o abbia mai imparato a fare. tutto è molto tecnico, metodico, pragmatico. eppure il tennis, con i games, i sets, ecc. risulta essere la nemesi di Andrè.
un nemico più che un amico.
un continuo pungolo che ti mette in discussione, che ti scava dentro, che non ha pietà di te, a cui è impossibile nascondersi. e un po' credo sia per questo che Andrè ha bisogno di una squadra a fianco, Gil, Bred, ecc.
il Tennis, come lo vive Andrè, diventa un personaggio invisibile, che lo costringe a superare una prova dopo l'altra.
sembra quasi che Andrè non lotti contro il suo avversario, ma contro il tennis stesso che di volta in volta s'incarna nel suo avversario.
però la nemesi sei tu, e quindi ogni volta lotti contro te stesso.
cavolo.

questo un po' la mia idea, ma non ho ancora finito il libro, anche se mi manca poco ormai... capitolo 28

Bellissima analisi che condivido in pieno. :well:

kaipirissima
18-March-2016, 17:33
Finito Open, il romanzo si chiude con un sorriso, una battuta e, pure, con una lacrimuccia!

Un bel romanzo di formazione.
Agassi cresce, matura, ma per fortuna ogni tanto viene fuori il ragazzino ironico/auto ironico.

Promosso!

kaipirissima
20-March-2016, 14:01
.... E comunque agli Open di Francia piove sempre!

Mauro
21-March-2016, 11:39
.... E comunque agli Open di Francia piove sempre!

Mai quanto a Wimbledon :youdown: