Elvira Coot
20-September-2015, 22:43
http://i61.tinypic.com/hslykn.jpg
Quando Diana Duprey, medico abortista di una cittadina del Colorado, viene trovata assassinata nella piscina della sua villa, i detective Huck Berlin ed Ernie Vogel si trovano di fronte a una lunghissima lista di sospetti. Diana aveva molti nemici, soprattutto per via della sua professione, che le aveva procurato l'ostilità feroce dei gruppi antiabortisti. Ma anche sotto il suo stesso tetto si addensavano rancori e dissensi. I litigi con il marito, il Pubblico Ministero Frank Thompson, erano ormai all'ordine del giorno, e il rapporto con la figlia Megan, un'inquieta matricola universitaria, era un'altalena di scontri e inseguimenti, complicità mancate e genuine insofferenze. Dal racconto a più voci attraverso il quale si dipana la narrazione, emergono segreti inconfessati, tenaci passioni, legami ambigui e relazioni proibite. Sullo sfondo, un ritratto spietato della provincia americana.
Sconsigliato. E questo sarebbe un thriller? No di certo. L’omicidio è un riempitivo fra le vicende private dei protagonisti che occupano pagine e pagine e pagine e pagine senza che venga fatto neanche un accenno al cadavere che giace sul pavimento. E che dire dei poliziotti? Invece di seguire indizi e parlare con i testimoni, sono in ben altre faccende affacendati! E in più i protagonisti sono pure antipatici, la defunta non tanto, ma la figlia troppo e il detective, poi, non ne parliamo ….
Credo che questa autrice dovrebbe lasciar perdere il genere thriller e darsi a qualche altro genere, dove potrebbe riuscire molto meglio. Cadaveri e poliziotti non fanno proprio per lei
Inoltre, non ho proprio capito cosa ci sta a fare la E commerciale nel titolo, che significa?
Quando Diana Duprey, medico abortista di una cittadina del Colorado, viene trovata assassinata nella piscina della sua villa, i detective Huck Berlin ed Ernie Vogel si trovano di fronte a una lunghissima lista di sospetti. Diana aveva molti nemici, soprattutto per via della sua professione, che le aveva procurato l'ostilità feroce dei gruppi antiabortisti. Ma anche sotto il suo stesso tetto si addensavano rancori e dissensi. I litigi con il marito, il Pubblico Ministero Frank Thompson, erano ormai all'ordine del giorno, e il rapporto con la figlia Megan, un'inquieta matricola universitaria, era un'altalena di scontri e inseguimenti, complicità mancate e genuine insofferenze. Dal racconto a più voci attraverso il quale si dipana la narrazione, emergono segreti inconfessati, tenaci passioni, legami ambigui e relazioni proibite. Sullo sfondo, un ritratto spietato della provincia americana.
Sconsigliato. E questo sarebbe un thriller? No di certo. L’omicidio è un riempitivo fra le vicende private dei protagonisti che occupano pagine e pagine e pagine e pagine senza che venga fatto neanche un accenno al cadavere che giace sul pavimento. E che dire dei poliziotti? Invece di seguire indizi e parlare con i testimoni, sono in ben altre faccende affacendati! E in più i protagonisti sono pure antipatici, la defunta non tanto, ma la figlia troppo e il detective, poi, non ne parliamo ….
Credo che questa autrice dovrebbe lasciar perdere il genere thriller e darsi a qualche altro genere, dove potrebbe riuscire molto meglio. Cadaveri e poliziotti non fanno proprio per lei
Inoltre, non ho proprio capito cosa ci sta a fare la E commerciale nel titolo, che significa?