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Visualizza la versione completa : Renée Annie Cassian-Mătăsaru ovvero Nina Cassian



Claire
02-July-2015, 10:51
http://www.rfi.ro/sites/default/files/articol/nina_cassian_mai2010_3.jpg

Poetessa, scrittrice e traduttrice romena.
27 novembre 1924 - 14 aprile 2014



Un tappeto di farfalle morte ai piedi,
morte e morbide
(loro non hanno il rigor mortis).
Io godo di ottima salute.
Ho tirato fuori il fegato,
ho estratto i polmoni,
ho estirpato il cuore
e non mi fa più male nulla.
Tramutarsi in fantasma
è una soluzione
che vi raccomando freddamente.


tratta da "C'è modo e modo di sparire", Poesie 1945 - 2007, Adelphi

daniela
02-July-2015, 21:42
Preghiera

Se esisti per davvero – fatti avanti,
sii nuvola, caprone, aviatore,
porta con te occhi, bocca, voce,
– chiedimi qualcosa, lascia che mi sacrifichi,
prendimi tra le braccia, proteggimi,
nutrimi con la settima parte di un pesce,
fammi un fischio, dissodami le dita,
ricolmami di aromi, di stupore,
– resuscitami.

Nina Cassian

daniela
02-July-2015, 21:46
Li amo
Poeti
i misteriosi,
gli schietti,
una scatola cranica per elmo,
per scudo un velo di cellofan,
poeti,
queste specie, queste seppie
che si difendono
schizzando inchiostro.

Nina Cassian

daniela
02-July-2015, 21:49
Mi sveglio e dico: sono perduta.
È il mio primo pensiero all’alba.
Comincio bene la giornata
con questo pensiero assassino.

Signore, abbi pietà di me
- è il secondo, e poi
scendo dal letto
e vivo come se
nulla fosse accaduto.

Nina Cassian

daniela
02-July-2015, 21:51
Pur se verrò sepolta
in una terra aliena:
risorgerò un giorno
nella lingua romena.

Nina Cassian

daniela
02-July-2015, 21:57
VOLEVO RESTARE A SETTEMBRE

Volevo restare a settembre
sulla spiaggia pallida e deserta,
volevo caricarmi di cenere
delle mie volubili gru
e che il vento grave dormisse
come acqua nelle reti fra le chiome;
volevo una notte accendermi
una sigaretta più bianca della luna
e intorno a me - nessuno, solo il mare
con la sua forza grave e latente;
volevo restare a settembre,
presente al trascorrere del tempo,
una mano fra gli alberi e l'altra
nella sabbia canuta - e scivolare
nell'autunno insieme all'estate.

Ma a me sono stati prescritti,
è chiaro, più penosi abbandoni.
Mi è toccato strapparmi a paesaggi
a cuore impreparato
e mi è toccato lasciare l'amore
quando ancora vorrei amare.

Nina Cassian
da "C'è modo e modo di sparire". Poesie 1945-2007

Andrea
03-July-2015, 10:44
Grandissime poetessa, con Wislawa e Blaga Dimitrova tra le mie preferite

Tappezzeria

Un piede nella fossa
e l’altro sulla tigre impallinata
– così vedo
la mia sconfitta e la mia vittoria
in questa scena venatoria.

Andrea
03-July-2015, 10:46
La quarta scimmia

Nella ben nota posizione ‘assisa’
come le Tre Scimmiette – Una Non Vede,
Una Non Sente, Una Non Parla –
con la cenere della sigaretta
che cade sulle cosce nude,
davanti a me il mare,
dietro, la morte,
saggio tra i denti una sillaba di eternità
come se fosse una moneta dubbia.
Le unghie si ritraggono,
si gonfiano le dita.
Non scivolano più
sotto il ponte abbattuto dei miei anelli.

Sono la Scimmia Condannata a Scrivere.

Andrea
03-July-2015, 10:47
Io sono io.
Sono personale,
soggettiva, intima, singolare,
confessionale.
Tutto quel che mi accade e si ripete
accade a me.
Il paesaggio che descrivo
sono io stessa.
Se vi interessano
gli uccelli, gli alberi, i fiumi,
consultate i libri degli esperti.
Io non sono un dato uccello,
un dato albero,
un dato fiume.
Io sono registrata solo
come un Sé,

Io, ovvero Io.

Claire
03-July-2015, 11:04
@Andrea
Sono d'accordo! Nina Cassian è molto brava e ha quel modo diretto di esprimersi che ricorda la Wislawa :).

Claire
03-July-2015, 11:16
Sulla fronte si asciugano le orme del mare.
Sulle sabbie un alito di morte odi spirare.

L'ultima pecora l'ultima erba indolente svelle.
Né il vino né il sangue dell'estate ormai ribollono.

La ferita di ieri che pure profonda pareva,
si è richiusa nella notte. Ah, la mia carne è ancora giovane!

Ma non guarisco dalla ferita del secolo, dalla ferita del mondo,
da questi distici fragili.
Antumi?
Postumi?

daniela
20-August-2015, 16:16
Purità

Solitudine incredibile.
Soltanto io e la mia sigaretta,
e la piccola libellula
dipinta con il blu dei monasteri moldavi.
Nulla mi spaventa,
nemmeno il sole.
Il cielo è una nuvola immensa
di madreperla.
Il lago è una nuvola immensa
di madreperla.
Sono la sirenetta del lago.
– Sono una melodia infinita
come il mormorio della pioggia.
E sono pulita
come la poesia che sto scrivendo.

Nina Cassian

daniela
20-August-2015, 16:18
"Il pomeriggio è il tempo intermedio.
Coloro che amano non hanno il coraggio di annunciarsi.
Coloro che sono amati si fanno aspettare.
L’attesa dilata innaturale le sedie,
schiaccia il telefono come un’alta temperatura,
i muri divengono pneumatici, tanto che invano
ci sbatti la testa, nessun dolore ti risveglia;
l’universo intero è anestetizzato".

Nina Cassian

daniela
20-August-2015, 16:19
"Posso stare da sola.
So stare da sola.
Scrivo a lume di tè".

Nina Cassian

daniela
21-August-2016, 22:33
Un uomo


Combattendo per la sua patria, perse un braccio e si spaventò;
Da ora in poi sarò soltanto capace di fare le cose a metà.
Mieterò metà del grano.
Al pianoforte sarò capace di suonare o l’accompagnamento o la melodia,
ma mai le due parti insieme.
Sarò capace di picchiare una porta con un pugno solo, e peggio di tutto,
sarò capace di tenere la mia amata solo a metà.
Ci saranno delle cose che non sarò capace di fare per niente, applaudire per esempio,
quando in uno spettacolo tutti applaudono:
Da questo momento in poi, si costringeva di fare le cose con entusiasmo raddoppiato.
E dove il braccio era stato strappato via, crebbe un'ala.

Nina Cassian

daniela
21-August-2016, 22:37
Faccia a faccia

Aspettavo questo istante, faccia a faccia,
in viaggio verso una meta che ci separa;
faccia a faccia, con sembianze di violenta reciprocità,
le mani consumate dal sangue che non osano baciarsi,
gli abiti che non ambiscono tendere al rosso,
le bocche aggirate dalla parola,
che porta giorno e sera sulle cose.
Eccoci dunque, faccia a faccia, allontanarci
con tutta l’incomprensione di cui siamo capaci,
in un’avversione per la specie tale che
quando il treno ci getta l’ uno nelle braccia dell’altro
ci si rivela la morte,
come forse capitò ai mammut
nel fare il balzo all’era successiva.

Nina Cassian

daniela
21-August-2016, 22:39
Sereno

Sarà un tempo sereno, un tempo da inni.
Con un sol gesto l’aria fenderò,
pronuncerò solo parole immacolate.
Dirò “cielo”, “fonte”, dirò “sole”
e “lacrima” e “musica”, “immunità”.
Sarà il tempo in cui il mio ricordo
non sarà sfiorato da eco di massacri
ma da aliti soavi di poesia
ché a volte anche il sangue alita.
Di tutto quel che un tempo era promiscuo
conservo solo il sacro e mossa al perdono
loderò i contrasti perdonanti.
Dirò “cielo” e “sole” ma anche “musica”
e sarà “sole”, “musica” e “cielo”
intorno a me e intorno al mondo.
Le vocali assumeranno, naturali, la loro gloriosa aureola.
E verrà il tempo sonoro, scintillante,
un tempo solenne e puro, un tempo da inni
e verrà un giorno il tempo! Oh se verrà!

Nina Cassian

daniela
21-August-2016, 22:44
Poesia

Da questa matita si diparte una strada di grafite
e sulla strada passeggia una lettera, come un cane,
ed ecco una parola come una città abitata
dove forse arriverò domani.

Nina Cassian

daniela
21-August-2016, 22:47
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Autoritratto

Mi è toccato questo volto strano, triangolare,
questo pan di zucchero o questa
polena degna di navi corsare
e capelli lunghi, lunari, sulla cresta.

Mi è toccato portare in giro un aggressivo contorno
errabondo da mane a sera che spesso
squarcia la retina di chi mi sta dintorno
quando proietto alla parete il mio incongruo essere.

A chi appartengo? Mi rinnegano antenati e genitori.
Temporaneamente alleate mi rinnegano le razze,
i bianchi, i gialli, i rossi e i neri.
Neppure la specie mi riconosce tutta d’un pezzo.

E solo quando grido perchè sbatto
e solo quando il freddo promana
e solo quando il tempo di peccato m’imbratta
– mi chiamano: bella. Mi riconoscono: umana.


Nina Cassian