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Visualizza la versione completa : La carta più alta - Marco Malvaldi



Marmy
11-January-2012, 03:53
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A Pineta siamo a metà di un'estate particolarmente lunga. Massimo, che ha completamente ristrutturato il bar, cerca una nuova banconista; Aldo, a cui hanno distrutto il ristorante dandogli fuoco, sta cercando un nuovo locale. Il posto adatto ci sarebbe: si tratta di Villa del Chiostro, una beauty farm che sta andando piuttosto bene, messa su vari anni prima da un personaggio losco, Riccardo Foresti, e dove vorrebbe aprire un ristorante in comproprietà. Aldo è reso dubbioso dalla cattiva reputazione di Foresti e prima di accettare vuole delle garanzie; la stessa storia della beauty farm, infatti, ha dei punti oscuri. Grazie alle conoscenze di Pilade in Comune, i vecchietti riescono a mettere le mani sui vari atti che hanno portato all'acquisizione del fabbricato; scoprono così che la proprietà è stata comprata ad un valore assai inferiore al prezzo di mercato. La spiegazione è ovvia: il bene è stato acquistato come nuda proprietà, e quindi destinato a rimanere in mano al venditore, Ranieri Carratori, fino alla morte di quest'ultimo. Meno ovvio è, invece, che il Carratori stesso sia morto in maniera improvvisa dopo un mese circa dalla stipula del contratto. Apparentemente, per una malattia che non perdona; ma per i vecchietti è una coincidenza troppo grossa per essere solo un caso. Un infortunio al tendine costringe Massimo a un ricovero proprio nello stesso ospedale in cui è morto Carratori.
Aldo, Ampelio, Gino e Pilade, i quattro pensionati-detective di Pineta affondano in questa nuova avventura fra un pettegolezzo, una bevuta e quattro risate, rompendo la monotonia della placida vita di provincia con arguzia e ironia. E dimostrando alla fine che la scienza serve, anche tra i tavolini di un bar.

Mauro
31-August-2012, 22:02
Delusione non da poco l'ultima avventura dei personaggi del BarLume "La carta più alta" che ho riassunto così:

La carta più alta giocata da Malvaldi nella sua carriera letteraria, non è sicuramente questo libro in cui gli ingredienti, con cui ha cucinato delle ottime storie in precedenza, sono prossimi, o addirittura ben oltre, la loro data di scadenza e questo rende il piatto servito al lettore una pietanza che ha solo il lontano ricordo dei sapori già assaggiati.
Il "barrista" Massimo ha perso gran parte della sua verve ironicamente tagliente e i vecchietti, una volta terribili, cominciano a mostrare, come fossero reali, i segni dell'età e non graffiano più come prima, ma di fatto è l'intero libro ad avere il fiato corto con una storia più contorta che intricata e dialoghi molto meno spumeggianti di quelli dei capitoli precedenti.
Fossi in Malvaldi non insisterei.

Rosy
01-September-2012, 12:29
Delusione non da poco l'ultima avventura dei personaggi del BarLume "La carta più alta" che ho riassunto così:

La carta più alta giocata da Malvaldi nella sua carriera letteraria, non è sicuramente questo libro in cui gli ingredienti, con cui ha cucinato delle ottime storie in precedenza, sono prossimi, o addirittura ben oltre, la loro data di scadenza e questo rende il piatto servito al lettore una pietanza che ha solo il lontano ricordo dei sapori già assaggiati.
Il "barrista" Massimo ha perso gran parte della sua verve ironicamente tagliente e i vecchietti, una volta terribili, cominciano a mostrare, come fossero reali, i segni dell'età e non graffiano più come prima, ma di fatto è l'intero libro ad avere il fiato corto con una storia più contorta che intricata e dialoghi molto meno spumeggianti di quelli dei capitoli precedenti.
Fossi in Malvaldi non insisterei. ACC ACC!
non sei l'unico che me lo dice.
Brutto segno.
Ci penserò. ciao e grazie
Rosy