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Visualizza la versione completa : La monaca - Simonetta Agnello Hornby



Rosy
11-February-2012, 19:11
Terzo romanzo della Hornby da me letto ( Un filo d'olio non lo è)..
Un pò di trama.

Messina, 15 agosto 1839. In casa del maresciallo Peppino Padellani di Opiri, fervono i preparativi per la festa dell'Assunzione della Vergine. È l'ultimo giorno sereno nella vita di Agata, innamorata del ricco Giacomo Lepre e da lui ricambiata. Agata deve rinunciare al suo amore: le famiglie non trovano un accordo e, alla morte del maresciallo, la madre di Agata, donna Gesuela, decide di portarla a Napoli, dove spera di ottenere una pensione dal re. L'unico piroscafo in partenza è quello del capitano James Garson. Dopo un tempestoso viaggio, James e Agata si ritrovano sul ponte e qui lei gli confida i propri tormenti. A Napoli, Agata viene forzata a entrare in convento. Un mondo in cui si intrecciano amori, odi, rancori, passioni illecite e vendette. Ma Agata sembra guardare oltre si appassiona allo studio e alla coltivazione delle erbe mediche, impara a fare il pane e i dolci. Legge tutti i libri che James Garson le manda con regolarità e segue le sorti dei movimenti che aspirano all'unità d'Italia in casa della sorella Sandra. Ha accettato la vita monastica, ma è combattuta tra il sentimento religioso e il desiderio di vivere nel mondo. Non vuole dispiacere la zia badessa, ma nemmeno sacrificare il suo futuro.

IL MIO COMMENTO.

Ho letto su questo romanzo giudizi discordanti.
In effetti, non ho trovato qui gli...splendori della "Mennulara", ma dopo le prime pagine la storia mi ha catturata e sono arrivata in men che non si dica alla parola fine.
E pensare che non amo i romanzi storici; questo parte dal 1839, parla di Napoli, della ( mia ) Sicilia, dei moti carbonari...ma mi ha affascinata!

La storia di questa ragazzina tredicenne di buona famiglia, che , a causa di una dote inadeguata, è costretta dalla madre ad entrare in convento di clausura è tremenda. Eppure non è un feuilleton qualunque; non dimentichiamo che fino a cent'anni fa questi fatti erano normali, e molte nobili famiglie "davano" una figlia in regalo alla vita monastica, consenziente o no.
Agata, così si chiama la protagonista, dopo avere lottato strenuamente, si arrende ed accetta il convento; nel suo periodo di praticandato prova ad amare questa vita, pur fra intrighi, odi, gelosie, inimmaginabili.
Purtroppo il desiderio di amare un uomo, di avere figli è più forte, e non riesce a farle amare la sua veste, le giornate scandite dalla preghiera..
Prima della parola fine, le avventure di Agata saranno varie ed intriganti..

A parte la buona ambientazione storica, mi piace lo stile della Hornby; qualche volta, in modi di dire particolari, mi ricorda il suo conterraneo Camilleri.
La scrittrice , pur vivendo da molti anni a Londra, ha conservato intatto il ricordo di usi, costumi, e soprattutto l'amore per la sua Sicilia, che si coglie in ogni riga.
E' avvincente lo spaccato di vita monacale raccontato dall'autrice; un romanzo, ripeto, che si legge d'un fiato.
Da non perdere la descrizione iniziale della processione dell'Assunta, a Messina, con i bambini di pochi mesi ( veri!) legati sui pali a fare gli angioletti...
Consigliato.
Rosy:-P:-P