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Visualizza la versione completa : La zia marchesa - Simonetta Agnello Hornby



Rosy
22-April-2012, 14:04
940

Quarto romanzo da me letto della Agnello Hornby.
( il quinto , già comprato da tempo, ahimè non mi convince, perchè si svolge in Inghilterra ed è di tutt'altro genere...).
Ma per ora parlerò di questo, perchè non mi ha delusa.
Un pò di trama.

Sicilia fine Ottocento.
Costanza Safamita è l'unica figlia femmina di una ricca famiglia di proprietari terrieri, tanto amata e protetta dal padre, il barone Domenico, quanto rigettata dalla madre. Con la sua chioma di capelli rossi e il suo aspetto fisico quasi "di un'altra razza", cresce fra le persone di servizio, fra l'orgoglio paterno del sangue e le prospettive alquanto ridotte della vita in provincia. Sarà lei, per volere del padre, a ereditare le sostanze e il prestigio della famiglia. Affronterà la mondanità palermitana e una vita coniugale in equilibrio tra l'amore per il marito e l'impossibilità di abbandonarglisi, saprà affrontare i capimafia e contenere lo sfascio della famiglia, in un mondo arcaico e barbarico, fotografato nel momento della fine.

MIO COMMENTO:

Un altro grande affresco di vita siciliana , a fine ottocento.

Il ritratto di una donna dalle mille sfaccettature, la rossa Costanza, ricca e nobile , ma con una vita tormentata e irta di difficoltà. A riprova che non sempre la ricchezza ...spiana la vita, anzi!
Personaggi vari ruotano intorno a questa figura di donna: Il baronello Domenico, suo padre;la madre Caterina, che non la amerà mai- e solo alla fine della storia se ne comprenderanno i motivi...
Il marito Marchese di Sabbiamena, che dopo un matrimonio tormentato e non consumato , si accorgerà di amarla quando è troppo tardi. Infine la balia Amalia, intensa figura di popolana. Poi tanti altri....

Ma non è - come si potrebbe credere, un Feuilleton da donnicciole del secolo scorso, bensì il corposo ritratto di una regione, di un certo ambiente, descritto con ricchezza di particolari e con buona introspezione dei personaggi.
Io ritrovo in questi romanzi ( che amo molto) l'atmosfera che Camilleri mette in certi suoi romanzi; solo che qui non c'è giallo.
Le storie hanno molti rifermenti al periodo storico in cui si svolgono. La Sicilia, in questo caso, dell'unità d'Italia, del brigantaggio, della ricca aristocrazia attaccata ai suoi privilegi, della mafia già allora serpeggiante.

In comune con Camilleri, quelle frasi in dialetto, quei modi di dire deliziosi, che rendono il romanzo proprio "siciliano" . Anche la trovata dei proverbi all'inizio di ogni capitolo è originale; ciascuno è per di più pertinente all'argomento che si va a trattare! ( ne ho citati un paio in Detti popolari).
Per concludere: un romanzo bellissimo, per chi ama il genere.
Rosy:-P:-P

maureen
01-July-2012, 19:32
Dopo aver letto "La mennulara" e avendo apprezzato molto, ho proseguito con "La zia Marchesa".
Continuo ad apprezzare la scrittura e le trame di Simonetta Agnello Hornby. E "La zia marchesa" mi è piaciuto moltissimo.
Ho fatto il tifo per Costanza, protagonista di questa storia di altri tempi, per la sua "diversità" dovuta ai capelli rossi e al suo fisico magrolino, per il suo amare chi le sta attorno e anche chi non l'ama ( vedi sua madre ), per la sua fragilità, per il suo apprezzare le tartarughe che hanno il loro guscio che le protegge, come il guscio che anche Costanza costruirà su se stessa. Quando si è così fragili e si ama tanto si ha paura di soffrire e di farsi male e allora niente di più semplice che ricorrere ad una barriera. E ne farà le spese anche il matrimonio di Costanza che verrà "consumato" diversi anni dopo, quando abbasserà la guardia e finalmente sarà felice di vivere i suoi sentimenti. Ma quando per un malinteso crederà che suo marito l'abbia tradita, la barriera si innalzerà più alta di prima. E quando il malinteso sarà chiarito, niente sarà come prima.
Il finale lascia quell'amaro in bocca che ti fa pensare a tutte le volte che abbiamo avuto paura di farci troppo male decidendo di rifugiarci all'interno di un guscio.

Rosy
01-July-2012, 20:29
Bel commento, Maureen! ciao
Rosy