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Visualizza la versione completa : Retablo - Vincenzo Consolo



Baudin
15-November-2011, 00:08
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Retablo è un termine della lingua catalana tratto dalla pittura, applicato alla letteratura da Consolo, per lo svolgersi della vicenda in una stratificazione di storie, come le pale di un trittico, di un retablo narrativo.
I personaggi del romanzo sono Fabrizio Clerici, pittore milanese del Settecento ed il suo servo Isidoro, frate spogliato; rappresentanti il primo di una realtà illuminata e il secondo di una Palermo in ritardo con la storia.
Entrambi sono esuli d’amore, Clerici tiene un diario in cui si rivolge alla sua amata Teresa; Isidoro invece è ossessionato dall’amore per Rosalia, da lui perduta ed agognata. Insieme intraprendono un viaggio nella Sicilia del tempo, di cui vengono raccontati quadri incantevoli e profumati di mille essenze, in una esplorazione dei contrasti tra un mondo che ristagna e la modernità che avanza.
La tradizione narrativa siciliana del realismo e del barocchismo viene rovesciata, per approdare in una visione onirica e miracolistica, da cui il nome retablo, sequenza di fatti miracolosi.
La pecularietà del romanzo sta nell’uso mirabile della parola nella sua purezza. La trama , la storia, sono importanti, ma l’arte narrativa è propria di quel particolare linguaggio poetico che si risolve in un modo di scrivere , dice Sellerio, "come se fosse la pagina l’unica risorsa sicura dell’artista nella lotta della parola contro il silenzio”.
La parola che assume una funzione di preminenza assoluta. La parola che si serve della condizione di fissità delle sequenze del retablo, per dar loro movimento e luminosità di linee e di colori.
Dice Leonardo Sciascia che Vincenzo Consolo con questo racconto, già preceduto da “La ferita dell’aprile” e “Il sorriso dell’ignoto marinaio”, va ad occupare una posizione notevolissima e appartata nella letteratura italiana d’oggi.
:)