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Visualizza la versione completa : Cielo nero - Arnaldur Indridason



franz1982
11-July-2012, 09:11
finito di leggere Cielo Nero. Che dire: ennesimo bel libro di Indridason, anche se inizia a mancarmi Erlendur.
Questa volta a condurre l'indagine c'è l'amico Sigurdur Oli, il collega fidato.
Il titolo dice già tutto: niente panorama incantato della natura islandese, niente brughiere, niente fiordi. Solo la città grigia e triste soffocata dalla crisi finanziaria.

E' uno degli autori che reputo meritevole di una spesa di 20 euro a libro, forse è quello che mi ha preso di più negli ultimi anni. Insomma a me piace.
Per chi ha amato i precedenti non si ritroverà deluso da questa lettura.
Unico neo: Erlendur- Anche in questo romanzo è assente, e inizia a mancarmi

Saluti a tutti io passo a Jo Nesbo

Rosy
11-July-2012, 14:15
finito di leggere Cielo Nero. Che dire: ennesimo bel libro di Indridason, anche se inizia a mancarmi Erlendur.
Questa volta a condurre l'indagine c'è l'amico Sigurdur Oli, il collega fidato.
Il titolo dice già tutto: niente panorama incantato della natura islandese, niente brughiere, niente fiordi. Solo la città grigia e triste soffocata dalla crisi finanziaria.

E' uno degli autori che reputo meritevole di una spesa di 20 euro a libro, forse è quello che mi ha preso di più negli ultimi anni. Insomma a me piace.
Per chi ha amato i precedenti non si ritroverà deluso da questa lettura.
Unico neo: Erlendur- Anche in questo romanzo è assente, e inizia a mancarmi

Saluti a tutti io passo a Jo Nesbo
Non l'ho ancora letto, nè comprato( lo farò) ma CONCORDO PIENAMENTE CON TE. Jo nesbo però ...è ancora indietro nella mia classifica; per ora leggo Mankell( un mito).
Me ne mancano ancora vari: ora sto leggendo- che mi prende da matti- LA FALSA PISTA. Poi leggerò Hakan Nesser.
SCUSATE L'OT.
Ma ERLENDUR mancherà anche a me!
Rosy

Rosy
02-September-2012, 21:17
1145CIELO NERO.
Anche se Cecilia ne ha parlato nel suo blog ( e lì risponderò in loco), voglio presentare per bene questo ultimo romanzo di Indridason.
Perchè lo merita.
Un pò di trama.
L'agente Sigurður Óli, della squadra di Erlendur, viene contattato in via ufficiosa da un vecchio amico, Patrekur, per una questione molto delicata. Un suo conoscente, un certo Herman, che frequenta con la moglie un giro di scambisti, viene ricattato da due persone che si sono infiltrate nell'ambiente e che ora minacciano di distruggere la carriera politica della donna. Recatosi a casa dei ricattatori per mediare, Sigurður Óli trova la donna a terra agonizzante e anche lui viene colpito dal misterioso aggressore che fugge senza lasciare traccia. Parte da qui un'indagine complessa e avvincente nel marcio dell'alta società islandese, dove si mischiano torbide vicende sessuali e interessi finanziari.

CIELO NERO ha un significato particolare: è la traduzione italiana di SVORTULOFT( titolo originale): un'arida distesa di roccia lavica che caratterizza la costa occidentale islandese. Ma è anche il soprannome ( dispregiativo) che si dà alla Banca Centrale d'Islanda( altra ..protagonista, in un certo senso).

Sul retro della copertina si leggono queste parole: "Indridason riempie il vuoto lasciato da Stieg Larsson".
Concordo con Cecilia nel dire che questi paragoni hanno fatto il loro tempo.
Sono due autori diversi per stile, contenuti...ciascuno di valore, ma non paragonabili. Anche nei giudizi positivi, io eviterei....

Dopo il primo momento di contrarietà, che avevo già espresso in altro sito, a causa della mancanza ( seconda!!!) del mio beniamino , Commissario Erlendur, devo però ricredermi, riguardo all'opera nella sua completezza.
Questo è un gran bel giallo!
Indridason ha questa specialità: parte in sordina, con un episodio che non sembra portare a storie grandiose; poi se ne aggiunge un secondo, e uno si dice: -Certo è scollegato al resto...
Poi la storia si ...apre, diventa a largo respiro, un tassello dopo l'altro che vanno al loro posto.

Alla fine, il risultato è un romanzo CORPOSO come trama, ed un eccellente ritratto dell'Islanda contemporanea, con i suoi profondi malesseri .
Violenza, alcoolismo; giochi sporchi di banche che si arricchiscono speculando su diversi tassi di interesse.

Qui, la "partenza" è data dall'uccisione di una donna spregiudicata, che frequentava il mondo degli scambisti, ed il caso è "scambiato"- scusate il gioco di parole, dal poliziotto Sigurdur Oli , per una storia di ricatti , proprio legata a questo..particolare hobby.
Ma la vicenda, nel suo corso, rivelerà ben altro e ben di peggio.

Mi impressiona sempre la capacità dell'autore di caratterizzare i personaggi, con una bella introspezione psicologica. Anche il nostro Sigurdur Oli non scherza, in quanto a problemi: appena separato ( e contrariato di essere già stato ..sostituito), figlio di genitori a loro volta separati, fatto che lo ha segnato profondamente; in ultimo, con scarse capacità di comunicare col suo prossimo.
Spesso le sue modalità di approccio sbagliate lo portano a risultati negativi e- diciamocelo - LO RENDONO CORDIALMENTE ANTIPATICO!
Ecco perchè, nonostante il valore della storia, rimpiango con tutte le mie forze il triste e sfortunato Commissario Erlendur!
Spero che il viaggio all'inseguimento dei suoi fantasmi sia terminato , e dopo due romanzi orfani di lui, sia pronto a ripresentarsi al prossimo appello!

da LEGGERE.
Rosy