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Visualizza la versione completa : Ragionevoli Dubbi - Gianrico Carofiglio



Rosy
24-November-2011, 19:21
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Trama

"Oltre alle regole scritte, quelle del codice e delle sentenze che lo interpretano c'è una serie di regole non scritte. Queste ultime vengono rispettate con molta più attenzione e cautela. E fra queste ce n'è una che più o meno dice: un avvocato non difende un cliente buttando a mare un collega. Non si fa, e basta. Normalmente chi viola queste regole, in un modo o nell'altro, la paga. O perlomeno qualcuno cerca di fargliela pagare". L'avvocato Guido Guerrieri deve correre questo rischio. C'è un uomo in carcere che si dichiara innocente, condannato in primo grado per traffico di droga. Le circostanze sono schiaccianti e lui stesso, in un primo momento, aveva confessato. Ma c'è però la possibilità che sia finito in una trappola orchestrata dall'avvocato di primo grado. Un maledetto imbroglio, dunque, che Guerrieri è restio a caricarsi, e non solo perché tutte le apparenze sono contro. Il detenuto non è una faccia nuova: ai tempi del movimento studentesco lo chiamavano Fabio Raybàn, picchiatore fascista ossessione dell'adolescenza di Guido. C'è anche una situazione personale ambigua che coinvolge l'avvocato: la fine forse di un amore, l'inizio pericolosissimo di un altro, e in ciascuno di questi incroci sembra materializzarsi lui, il detenuto che si proclama disperatamente innocente.


Terza , riuscita, avventura dell'avvocato Guido Guerrieri.
Prima ancora di parlarne, vi dico già che non si può perdere!

Altro caso disperato. Ma stavolta , disperato lo è ancora di più, perchè il romanzo inizia con un colloquio funesto per Guido: Margherita, la donna con cui aveva ritrovato la sua gioia di vivere, se ne va.
Per quanto non si sa.Ma è un brutto momento....

Incipit struggente, dunque. Qualche parola.

"....Non lo volevo sapere il perchè. O forse sì, ma dissi di no lo stesso.
Non volevo che mi scaricasse addosso le sue ragioni -che sicuramente erano ottime ragioni - alleggerendosi il cuore, o l'anima, o dovunque le nostre colpe si vanno a posare.
Io mi tenevo la mia, di sofferenza, e lei la sua.
Ci avrei pensato nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, a tormentarmi con quella domanda, e con i ricordi e con tutto il resto.
Ma per quel tiepido, SPIETATO pomeriggio di settembre, bastava".

Guerrieri deve difendere un uomo accusato di trasporto di droga. E non basta il suo travaglio personale a complicargli la vita e le notti; si aggiunge il fatto che l'uomo in questione è una sua vecchia conoscenza, un picchiatore fascista che lo aveva pestato da ragazzino.

E da allora Guido aspetta di vendicarsi! Quale migliore occasione?

Ma il destino ci mette lo zampino: Guido conosce la bella moglie orientale del suo assistito e....

E qui arrivano i "ragionevoli dubbi" dei titolo.
Che sono profondissimi, e SU DUE FRONTI. Quelli che riguardano il caso e quelli quelli che riguardano il suo comportamento, le sue scelte.
Non è lui stesso un ladro, in questo momento, innamorandosi della donna dell'"altro"? Desiderando portargliela via?

Con queste bellissime storie di vita, Carofiglio non ci stanca mai.Soprattutto come in questo romanzo, in cui ha saputo calibrare perfettamente la parte personale e quella dedicata alle indagini ed ai dibattiti in tribunale.

IMPERDIBILE, come i primi due.
Rosy:-P

:-P:-P

Chomsky
08-January-2012, 20:24
Ho appena letto "Ragionevoli dubbi" che conferma la bravura di Gianrico Carofiglio nel descrivere un personaggio umanissimo, pieno di dubbi (ragionevoli e no), insicurezze e inaspettate dolcezze. Un personaggio nel quale riconoscersi pienamente, tanto più per quelli come me che gli sono coetanei e che hanno avuto ricordi, colonne sonore, illusioni e gioie affini. Malgrado la sua innata malinconia, l'avvocato Guerrieri riesce sempre a strizzare l'occhiolino durante tutto il romanzo, come per invitare il lettore a condividere il suo stato d'animo e la sua visione della vita. Come altri romanzi di Carofiglio, la trama gialla non consiste nel trovare un colpevole ma è focalizzata sul concetto di verità e di percezione della verità.

"Ma la vità, anche e soprattutto quei pezzi di vita che finiscono nei processi, è più complicata dei nostri tentativi di ridurla a regole classificabili e a storie ordinate a coerenti."

Un bel romanzo di un autore che considero tra i più bravi del panorama narrativo italiano.

Rosy
08-January-2012, 21:39
...E MI TROVI D'ACCORDO!!!!!!!!!
Rosy