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Visualizza la versione completa : XIII° GdL - Marinai Perduti - Jean-Claude Izzo



DarkCoffee
15-May-2015, 01:36
Marinai Perduti - Jean-Claude Izzo

3384

La storia parla di tre marinai, tre navigatori del Mediterraneo, tre "Ulisse" contemporanei: il libanese Abdul Aziz, il greco Diamantis e il turco Nedim. La loro nave, l'Aldebaran (Abdul è il capitano, Diamantis il suo secondo, Nedim è il marconista), è una vecchia carretta abbandonata nel porto di Marsiglia a causa del fallimento dell'armatore. I tre sono così costretti all'immobilità forzata, terribile per dei marinai, che però consente alle loro avventurose storie di emergere e di fondersi l'una con l'altra.
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DarkCoffee
15-May-2015, 01:42
Appena comprato su internet a metà prezzo ^^
Mi arriverà martedì!

kaipirissima
16-May-2015, 21:24
Io l'ho già iniziato sono circa a pag 100. Struggente, romantico e quel qualcosa in più che lo rende speciale.

DarkCoffee
16-May-2015, 21:55
100? :eek
Quindi è una lettura veloce, giusto?

Elvira Coot
16-May-2015, 23:44
Le recensioni su internet sono molto positive :well:

kaipirissima
17-May-2015, 01:11
100? :eek
Quindi è una lettura veloce, giusto?
cento pagine in un mese... Fai tu... Scherzo, cioè, no, non scherzo, ma sono io in un periodo leeeento.

DarkCoffee
17-May-2015, 01:39
Ah! Io pensavo avevi iniziato ieri :)
No, allora mi sa che non è un libro veloce.
Comunque sono curiosissima! Non vedo l'ora che arriva

kaipirissima
17-May-2015, 10:55
È un libro veloce se vuoi. Ma ė anche uno di quei libri che puoi interrompere e ricominciare perché il romanzo presenta tre personaggi in una fase di stallo. Quindi non c'ė un intreccio d'azione... Cioè un po' si, ma al momento, pag. 100, è marginale.

Scommetto che faremo venire voglia di leggerlo anche a Daniela!

daniela
17-May-2015, 19:18
scommetto che faremo venire voglia di leggerlo anche a Daniela!

Finora no. :lol: :lol:
Però vi sto tenendo d'occhio! :sherlock:

Di Jean Claude Izzo ho letto qualche anno fa Il sole dei morenti, e mi è piaciuto tantissimo. E' un libro commovente e spietato, umanissimo e malinconico, tenero e poetico: imperdibile e struggente.
La trilogia di Fabio Montale è uno degli ultimi libri cartacei che ho comprato, ma non l'ho ancora letto.

Elvira Coot
19-May-2015, 21:11
Per ora è ok. I protagonisti mi piacciono, sono marinai fin dentro al midollo, di quelli che si innamorano del mare e non scenderebbero più a terra.
Però è un po' triste, questa nave piena di ruggine che probabilmente non salperà mai più ...

kaipirissima
19-May-2015, 21:24
Il libro è avvolto da una struggente malinconia tristezza bellezza.

kaipirissima
20-May-2015, 16:36
La trama si complica, o è la vita? Finito cap. 16.

Claire
21-May-2015, 11:53
Inizio con la lettura del romanzo oggi.:reading01 Già l'epigrafe di Michael Saunier è tutto un programma: "L'eterno vagabando non ha diritto al ritorno". Che tristezza!

Elvira Coot
21-May-2015, 17:47
I tre marinai sono fermi, per dovere, per sfortuna, perchè qui o là in fondo non fa differenza. Ed entrano in scena le donne: del passato, del presente, ancora amate, non più amate, mogli, madri, amanti, figlie, prostitute. Devo fare attenzione a non confonderle fra di loro. C'è qualche accenno ai padri, ma alla fine sono le donne a riempire la scena.

Come finirà? Mi manca poco

kaipirissima
22-May-2015, 16:18
"Abbiamo varcato le Colonne d'Ercole, la punta ove morì Anteo..."

Finito. Che bello, mi è piaciuto tanto.

adesso in mare aperto mi attende l'arcobaleno sotto la luna.

Elvira Coot
22-May-2015, 22:54
Ho fatto molta fatica a stabilire il tempo in cui si svolge il libro, non so perchè mi sembrava che fosse ambientato a fine ottocento, primi novecento ..... niente di più sbagliato, i nostri marinai si trovano nel 1995, appena vent'anni fa.

kaipirissima
22-May-2015, 23:17
No, a me non ha dato la sensazione che fosse così lontano nel tempo, però Diamantis e Abdul Aziz mi sembrano dei marinai figli di un'altra epoca. Le cose mutano in fretta e la crisi muove gli uomini alla ricerca di lavoro al di là della "poesia" del lavoro stesso. Chi lavora nelle navi crociera o nei cargo non credo viva filosoficamente come questi due marinai il mare. Tra cartine geografiche, tra padri ammirati, tra "Ulissi vagabondi" e "Penelopi sempre in attesa...". Insomma un racconto nostalgico su un mestiere che non c'è più, tra marinai naufraghi nell'esistenza. L'unica cosa che regge gli anni sembra Marsiglia, città di portuale, quando, invece, credo che anche i grandi porti di mare siano destinati a scomparire. L'unica cosa che non cambia e cambierà mai è il mare, e, forse, è proprio questo il suo fascino.

Elvira Coot
22-May-2015, 23:32
Diamantis e Abdul Aziz mi sembrano dei marinai figli di un'altra epoca.....


Insomma un racconto nostalgico su un mestiere che non c'è più

Ecco, proprio questi sono i motivi per cui ho avuto l'impressione di un racconto molto lontano nel tempo!!!! Grazie, Kaipy, mi hai aiutato a mettere a fuoco le idee!!!!!

kaipirissima
23-May-2015, 08:11
Facce da film. Avevo un po' di timore, (temevo violassero l'immagine che questi personaggi hanno dato vita nella mia mente e nel mio cuore) me li ero immaginata un po' diversi, ma ci può stare.

http://www.filmtv.it/film/36853/marinai-perduti/cast/

Claire
24-May-2015, 12:24
Sono arrivata alla fine del terzo capitolo. Confesso che ho cominciato con una certa titubanza ma pian piano sto cominciando a entrare nelle storie dei diversi personaggi. Diventai marinai e viaggiare per i mari sembra una malattia che ti entra dentro e che non ti lascia più. Più forte di tutto, più forte degli affetti...Andar per mare diventa distacco dalla terra e da tutto quanto comporta. Ma è vera libertà o fuga? Belle le tante riflessioni del comandante Abdul e del suo secondo Diamantis che a un tratto, parlando di se, cita versi del poeta Ghiannis Ritsos perseguitato dal regime greco.


Ho fatto molta fatica a stabilire il tempo in cui si svolge il libro, non so perchè mi sembrava che fosse ambientato a fine ottocento, primi novecento ..... niente di più sbagliato, i nostri marinai si trovano nel 1995, appena vent'anni fa.

Stessa fatica pure io e mi stavo proponendo di fare alcune ricerche. E' ambientata nel 1995? Caspita! Credo pure che mi urge una cartina geografica...

Elvira Coot
24-May-2015, 13:01
Stessa fatica pure io e mi stavo proponendo di fare alcune ricerche. E' ambientata nel 1995? Caspita! Credo pure che mi urge una cartina geografica...

Ad un certo punto ho trovato questa frase:

"... Avevano viaggiato senza parlare, ascoltando un cantautore italiano che lei aveva scoperto ultimamente. Gianmaria Testa. La canzone che preferiva era "Come le onde del mare" .... "


Ho guardato su internet e questa canzone è del 1995.

kaipirissima
24-May-2015, 13:21
Elvira, che mente! Super detective!

Elvira Coot
24-May-2015, 13:30
Elvira, che mente! Super detective!



http://i59.tinypic.com/15eu6v9.png

Claire
24-May-2015, 17:13
Ad un certo punto ho trovato questa frase:

"... Avevano viaggiato senza parlare, ascoltando un cantautore italiano che lei aveva scoperto ultimamente. Gianmaria Testa. La canzone che preferiva era "Come le onde del mare" .... "


Ho guardato su internet e questa canzone è del 1995.

Ah! Ecco!:well:

DarkCoffee
25-May-2015, 01:22
Sono a pagina 30. Quindi lascerò solo questa citazione per ora.

"Sul giornale di quel giorno l'odio traboccava da tutte le parti. In Bosnia, in Rwanda, in Cecenia, in Irlanda. C'era sempre qualcuno che si riteneva superiore a qualcun altro".

Questa frase mi è piaciuta molto, soprattutto dopo il discorso che Diamantis ha avuto con suo cugino Dimitri sui grigi e sulle origini.
Odio i razzisti!

DarkCoffee
28-May-2015, 17:50
Sei morti. "Ma" il giornalista aveva rassicurato i telespettatori, "non c'è più alcun rischio la tempesta si è allontanata dalle coste perdendosi al largo".
"Al largo" di tutte le coste, quelle migliaia di uomini non esistevano più. Nemmeno per le loro moglie. Anche come mariti, tornavano a esistere solo quando si ripresentavano a casa. Nel loro letto. Diamantis alzò gli occhi.

Questa frase, di pagina 54, mi ha fatto pensare a tutti i morti che il telegiornale non dice solo perchè li reputi minori. Minori di chi? Di cosa? Non siamo tutti essere umani?
Come Diamantis che ragiona sul fatto che i marinai al largo non vengono contati, considerati e neanche citati....

DarkCoffee
01-June-2015, 14:59
Bella questa frase...
3549

Il limite tra il verosimile e l'inverosimile...
3548

DarkCoffee
06-June-2015, 02:12
Ho finito ora di leggere il libro. Commento a caldo.
A parte alcune frasi interessanti, complessivamente il libro non mi è piaciuto. Troppe parolacce, troppo incentrato sul sesso e quindi in alcuni punti ripetitivo. Il finale troppo forzato.
Sempre donne donne ed ancora donne. Mi sono chiesta, ma stiamo leggendo un libro d'amore o le storie di marinai.
Boh. Ci dormo su e vedo se cambio idea.
Comunque ringrazio chi l'ha proposto e votato perché non avevo mai letto nulla di
Jean-Claude Izzo.

DarkCoffee
06-June-2015, 02:19
Facce da film. Avevo un po' di timore, (temevo violassero l'immagine che questi personaggi hanno dato vita nella mia mente e nel mio cuore) me li ero immaginata un po' diversi, ma ci può stare.

http://www.filmtv.it/film/36853/marinai-perduti/cast/

Caspita, me li sono immaginati tutti diversi! Sono curiosa di vedere il film!

kaipirissima
06-June-2015, 10:55
Interessante... Sai Darky a me il sesso invece piaceva. Da una parte era duro, carnale, fisico, dall'altra c'era l'idealizzazione dell'amore. E poi donne, donne, le uniche in grado di assumere la funzione di ponte, in grado di unire i bisogni della carne a quelli dell'anima. Un po' una metafora...per il marinaio che parte resta nel cuore l'idea del ritorno, altrimenti il suo sarebbe un errare e non un navigare (mi pare ci sia una poesia che parla appunto di questo). E per il marinaio, sempre per mare, la donna è il tramite-ponte tra l'infinito e il finito.

le facce? Anch'io tutte diverse.
Il film invece non so se sia in grado ci ricreare il mondo interiore dei personaggi, ho paura che sia più trama che altro, ma forse sarebbe interessante vedere come ha "visto" il regista i vari personaggi.

Itaca, Kavafis

...
Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos’altro ti aspetti?

...

per quanto questi marinai sembrino apolidi la casa, la loro terra, è lì sempre presente nei loro ricordi. Libano, Turchia, Grecia e tre donne... in fondo la terra è di genere femminile. :)

DarkCoffee
19-August-2015, 16:32
Come cambiano le cose...
Stavo ripensando ai libri che ho letto ultimamente, e questo lo ricordo con piacere. Sono venuta a rileggere la mia opinione, e... cavoli come cambiano le cose!
Un libro che non mi era piaciuto molto, in realtà a freddo lo trovo un libro malinconico. Bello e malinconico.

kaipirissima
19-August-2015, 17:12
Al 31 sarà certo nella mia Top five.