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Visualizza la versione completa : Avrò cura di te - Massimo Gramellini, Chiara Gamberale



Rosy
26-February-2015, 18:16
Da un po’ aspettavo di leggere questo libro, perché apprezzo entrambi gli autori.
Di Gramellini, adoro lo stile di scrittura ed i contenuti graffianti ( anche se talvolta devo convenire col mio consorte che fa un po’ il sapientone di corte…Nonostante qualche riserva, il suo intervento da Fazio non me lo perdo).
Della Gamberale, avevo letto e gradito il romanzo che l’aveva lanciata( mi pare) , Le luci nelle case degli altri.
Ero però nel contempo perplessa, perché avevo letto degli stralci di questo dialogo a due voci sulla pagina domenicale de La Stampa, e temevo fosse noioso e filosofeggiante.

Invece- gradevole sorpresa - i due autori si completano perfettamente. La vicenda, raccontata attraverso il loro dialogo, è attuale ed intrigante: del resto l’amore non passa mai di moda…

Si narra dunque la storia di Gioconda, insegnante trentacinquenne che dopo un grande amore , ed un matrimonio, con il collega Leonardo, si ritrova sola: lui l’ha lasciata scrivendole una mail!
La disperazione , il vuoto, sono totali. Gioconda non si rende conto come , dopo i primi tempi, il suo atteggiamento fosse via via cambiato, fino a tradire Leonardo con il padre ( squallido) di un suo alunno!E senza esserne innamorata.
Un giorno, Giò scrive ad un ipotetico Angelo custode un biglietto, e grande è la sua sorpresa quando trova la risposta!da lì comincia una fitta corrispondenza tra i due.
Filémone- nome dell’angelo custode –che vede tutto e sa tutto, dal Chissà Dove, cerca di dare delle risposte, di consolare, di spronare, di portare chiarezza dove c’era nebbia..e la donna a poco a poco , non senza momenti di profonda crisi, si rende conto dei suoi errori.
Mi fermo qua, ma il finale è a sorpresa..e la storia merita la lettura.


Nonostante non sia un romanzo vero e proprio- io lo chiamerei “riflessioni sulla vita di coppia” –non è mai noioso; le citazioni sui sentimenti, sulla vita in genere, sono leggere, non vogliono fare della psicologia spicciola.
Chiara Gamberale si è mantenuta all’altezza delle mie aspettative; ho trovato la sua scrittura più matura che nel precedente romanzo.

Qualche riga che mi ha colpita- e che ho fatto mia:
“Tutti abbiamo un dolore da attraversare, ma molti si rifiutano di intraprendere il viaggio e altri tornano indietro, o si fermano a metà del guado.
Perdono tempo a fissare il passato. Esiste un solo modo per attraversare il dolore, Giò.
Accettarlo e andare oltre. Serve un atto di fede nella vita.
La ricompensa sarà l’isola del tesoro: la scoperta di una parte sconosciuta di sé stessi”.
Rosy

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