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Serena-fundy
11-November-2011, 16:56
Il Genio della Massa
C’è abbastanza perfidia, odio, violenza,
Assurdità nell’essere umano medio
Per fornire qualsiasi esercito in qualsiasi giorno.

E i migliori assassini sono quelli che predicano contro.
E i migliori a odiare sono quelli che predicano AMORE
E i migliori in guerra - in definitiva - sono quelli che predicano PACE

Quelli che Predicano dio hanno bisogno di dio

Quelli che predicano pace non hanno pace

Quelli che predicano amore non hanno amore

Attenti ai predicatori

Attenti ai sapienti

Attenti a quelli che leggono sempre libri

Attenti a quelli che o detestano
la povertà o ne sono orgogliosi

Attenti a quelli pronti a elogiare
poichè hanno bisogno di elogi in cambio

Attenti a quelli veloci nel censurare
perché hanno paura di ciò che non sanno

Attenti a quelli che cercano continuamente
la folla; da soli non sono nessuno

Attenti
Agli Uomini Comuni
Alle Donne Comuni
ATTENTI al loro Amore

Il loro è un amore comune che mira alla mediocrità

Ma c’è il genio nel loro odio
C’è abbastanza genio nel loro odio per ucciderti,
per uccidere chiunque

Non volendo la solitudine
Non concependo la solitudine
Cercheranno di distruggere
Tutto ciò che si differenzia da loro stessi

Non sapendo creare l’Arte
Non capiranno l’Arte

Considereranno il loro fallimento come creatori
Solo come un fallimento del mondo

Non essendo in grado di amare pienamente
CREDERANNO Il Tuo Amore
Incompleto E POI ODIERANNO TE

E il loro odio sarà perfetto

Come un diamante splendente

Come un coltello

Come una montagna

COME UNA TIGRE

Come cicuta


La Loro ARTE

più raffinata.


Charles “Hank” Bukowski

Una poesia che lascia di stucco! Troppo vera, purtroppo.
Mi viene da fare un riferimento con la canzone Nebraska del Boss di cui riporto la strofa finale: "Hanno deciso che non ero degno di vivere, hanno detto che la mia anima debba essere buttata nel grande vuoto. Loro volevano sapere perchè feci quello che ho fatto. Bene signore, Io credo che ci sia solo malvagità in questo mondo".

daniela
12-November-2011, 13:16
Gli alieni

Puoi non crederci
ma ci sono persone
che attraversano la vita
senza attriti o
angosce.
persone che vestono bene, mangiano
bene, dormono bene.
persone appagate della
loro vita
familiare.
persone che hanno i loro momenti di
afflizione
ma tutto sommato
non ne sono disturbate
e in genere stanno
benissimo.
e quando muoiono
si tratta di una morte
pacifica, di solito
nel sonno.
puoi non crederci
ma persone del genere
esistono davvero.
ma io non sono uno di
loro.
oh no, io non sono uno
di loro,
non ci sono neppure vicino
ad essere
uno di
loro
ma loro sono

ed io sono
qua.

Charles Bukowski

daniela
12-November-2011, 13:18
Pioggia

Un'orchestra sinfonica.
Scoppia un temporale,
stanno suonando un'ouverture di Wagner
la gente lascia i posti sotto gli alberi
e si precipita nel padiglione
le donne ridendo, gli uomini ostentatamente calmi,
sigarette bagnate che si buttano via,
Wagner continua a suonare, e poi sono tutti
al coperto. Vengono persino gli uccelli dagli alberi
ed entrano nel padiglione e poi c'è la Rapsodia
Ungherese n. 2 di Lizst, e piove ancora, ma guarda,
un uomo seduto sotto la pioggia
in ascolto. Il pubblico lo nota. Si voltano
a guardare. L'orchestra bada agli affari
suoi. L'uomo siede nella notte nella pioggia,
in ascolto. Deve avere qualcosa che non va,
no?
È venuto a sentire
la musica.

Charles Bukowski

daniela
12-November-2011, 13:19
Sii gentile

Ci viene sempre chiesto
di comprendere l'altrui
punto di vista
non importa quanto sia
antiquato
stupido o
disgustoso.

Uno dovrebbe
guardare
agli errori degli altri
e alle loro vite sprecate
con
gentilezza,
specialmente se si tratta di
anziani.

Ma l'età è la somma
delle nostre azioni.
Sono invecchiati
malamente
perché hanno
vissuto
senza mettere mai a fuoco,
hanno rifiutato di
vedere.

Non è colpa loro?
Di chi è la colpa?
Mia?

A me si chiede di mascherare
il mio punto di vista
agli altri
per paura della loro
paura.

L'età non è un crimine
ma l'infamia
di un'esistenza
deliberatamente
sprecata
in mezzo a tante
esistenze
deliberatamente
sprecate lo è.

Charles Bukowski

daniela
13-November-2011, 15:27
Una poesia è una città piena di strade e tombini
piena di santi, eroi, mendicanti, pazzi,
piena di banalità e roba da bere,
piena di pioggia e di tuono e di periodi
di siccità, una poesia è una città in guerra,
una poesia è una città che chiede a una pendola perché,
una poesia è una città che brucia,
una poesia è una città sotto le cannonate
le sue sale da barbiere piene di cinici ubriaconi,
una poesia è una città dove Dio cavalca nudo
per le strade come Lady Godiva,
dove i cani latrano di notte, e fanno scappare
la bandiera; una poesia è una città di poeti,
per lo più similissimi tra loro
e invidiosi e pieni di rancore...

Una poesia è questa città adesso,
cinquanta miglia dal nulla,
le 9:09 del mattino,
il gusto di liquore e delle sigarette,
né poliziotti né innamorati che passeggiano per le strade,
questa poesia, questa città, che serra le sue porte,
barricata, quasi vuota,
luttuosa senza lacrime, invecchiata senza pietà,
i monti di roccia dura,
l'oceano come una fiamma di lavanda,
una luna priva di grandezza,
una musichetta da finestre rotte...

Una poesia è una città, una poesia è una nazione,
una poesia è il mondo...

E ora metto questo sotto vetro
perché lo veda il pazzo direttore,
e la notte è altrove
e signore grigiastre stanno in fila,
un cane segue l'altro fino all'estuario,
le trombe annunciano la forca
mentre piccoli uomini vaneggiano di cose
che non possono fare.

Charles Bukowski

Tregenda
15-November-2011, 17:17
THE BLUEBIRD

nel mio cuore c’è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma con lui sono inflessibile,
gli dico: rimani lì dentro, non voglio
che nessuno ti
veda.

nel mio cuore c’è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma io gli verso addosso whisky e aspiro
il fumo delle sigarette
e le puttane e i baristi
e i commessi del droghiere
non sanno che
lì dentro
c’è lui.

nel mio cuore c’è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma io con lui sono inflessibile,
gli dico:
rimani giù, mi vuoi fare andar fuori
di testa?
vuoi mandare all’aria tutto il mio
lavoro?
vuoi far saltare le vendite dei miei libri in
Europa?

nel mio cuore c’è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma io sono troppo furbo, lo lascio uscire
solo di notte qualche volta
quando dormono tutti.
gli dico: io lo so che ci sei,
non essere
triste.

poi lo rimetto a posto,
ma lui lì dentro un pochino
canta, mica l’ho fatto davvero
morire,
dormiamo insieme
così
col nostro
patto segreto
ed è così grazioso da
far piangere
un uomo, ma io non
piango, e
voi?

Serena-fundy
15-November-2011, 19:38
Il cuore che ride

La tua vita è la tua vita.
non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
stai in guardia.
ci sono delle uscite.
da qualche parte c’è luce.
forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
stai in guardia.
gli dei ti offriranno delle occasioni.
riconoscile, afferrale.
non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.
e più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
la tua vita è la tua vita.
sappilo finché ce l’hai.
tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te.

Andrea
18-November-2011, 10:39
Stile

Lo stile è una risposta a tutto.
un nuovo modo di affrontare un giorno noioso o pericoloso
fare una cosa noiosa con stile è meglio che fare una cosa pericolosa senza stile.
fare una cosa pericolosa con stile è ciò che io chiamo arte.
La corrida può essere arte
Boxare può essere arte.
Amare può essere arte.
Aprire una scatola di sardine può essere arte.
Non molti hanno stile.
Non molti possono mantenere lo stile.
Ho visto cani con più stile degli uomini,
Sebbene non molti cani abbiano stile.
I gatti ne hanno in abbondanza.

Quando Hemingway si è fatto saltare le cervella con un fucile, quello era stile.
Alcune persone ti insegnano lo stile.
Giovanna d'Arco aveva stile.
Giovanni il Battista.
Gesù
Socrate.
Cesare.
García Lorca.
In prigione ho conosciuto uomini con stile.
Ho conosciuto più uomini con stile in prigione che fuori di prigione.
Lo stile è una differenza, un modo di fare, un modo di esser fatto.
Sei aironi tranquilli in uno specchio d'acqua, o tu, mentre esci dal bagno nuda senza
vedermi.

Charles Bukowski

Claire
23-November-2011, 14:41
Gioco di specchi -

Peter era un mostro, Peter era grasso, Peter era scemo,
Peter era goffo, Peter balbettava
e Peter inciampava e le ragazze ridevano di Peter
e i ragazzi lo punzecchiavano,
e Peter era costretto a restare a scuola dopo le lezioni
e a Peter cadevano gli occhiali e aveva le scarpe
slacciate e la camicia di fuori e vestiva come non
s'era mai visto e Peter sedeva sempre nell'ultimo
banco con il moccio che gli colava dal naso.

questo succedeva allora. cioè alle elementari e
alle medie, e il tempo passava e passava
e Peter cambia ogni anno la sua fuoriserie
e ha sempre una ragazza nuova e graziosa
e non porta più gli occhiali ed è dimagrito,
sembra quasi bello comunque certo sicuro di sé,
ha una casa in Messico e una a Hollywood.
Peter commercia in arte e in borsa, parla tre lingue,
ha lo yacht e un jet e inoltre qualche volta produce dei film.

chi lo conosceva allora non lo conosce adesso.
è successo qualcosa, che diavolo è stato?

e la maggior parte dei fighi di allora
che ancora si vedono in giro
sono deformi, sconfitti, ingloriosi,
idioti, senzacasa, senili o moribondi.

di rado va come ci aspettiamo che vada.
per la precisione, mai.

Charles Bukowski

Serena-fundy
08-January-2012, 20:27
Dove ero finito?

Non sapevo da dove venissi
o dove stessi
andando.
Ero perso.
Mi ritrovavo seduto
in strani ingressi
per ore,
senza pensare
semza muovermi
finché mi chiedevano
di andarmene.
Non voglio dire che ero
idiota o
stupido.
Quello che voglio dire è che
ero senza
interessi.
Non me ne fregava niente se cercavate
di uccidermi.
Non vi avrei fermato.
Stavo vivendo un esistenza che
non significava niente per
me.
Trovavo posti dove stare.
Stanzette in affitto. Bar. Prigioni.
Sonno e indifferenza sembravano
le uniche
possibilità.
Tutto il resto sembrava
privo di senso.
Una volta rimasi tutta la notte a guardare
il Mississipi.
Non so perché.
Il fiume scorreva lì accanto e
l'unica cosa che ricordo è che
puzzava.
Mi sembrava sempre di essere
su una corriera
che attraversava il paese
diretta
da qualche parte.
A guardare fuori da un finestrino
sporco
il nulla
assoluto.
Sapevo sempre esattamente quanti
soldi avevo
con me.
Per esempio:
un biglietto da cinque e due da uno
nel portafoglio
una moneta da venticinque, una da dieci e una
da due centesimi nella tasca
destra davanti.
Non avevo voglia di parlare
con nessuno e non volevo che nessuno
mi parlasse.
Ero considerato un
disadattato e un tipo
strambo.
Mangiavo pochissimo ma
ero incredibilmente
forte.
Una volta, quando lavoravo in una fabbrica
dei ragazzotti giovani, strafottenti,
stavano cercando di sollevare un pezzo
di macchinario pesante
dal pavimento.
Non ci riusciva nessuno.
"Ehi, Hank, provaci tu!" Dissero
ridendo.
Mi avvicinai, lo sollevai,
lo rimisi a terra,
tornai al
lavoro.
Mi valse il loro rispetto
non so perché
ma io non lo
volevo.
A volte abbassavo
le tapparelle nella mia stanza
e me ne stavo a letto per una
settimana o più.
Ero in uno strano viaggio
ma era
privo di senso.
Non avevo idee.
Non avevo progetti.
Dormivo.
Non facevo altro che dormire
e aspettare.
Non mi sentivo solo.
Non soffrivo di vittimismo.
Ero solo invecchiato in una
vita nella quale
non riuscivo a trovare alcun
senso.
Allora ero
un giovanotto di
mille anni.
Adesso sono un vecchio
che aspetta di rinascere.

Indigowitch
12-February-2012, 11:11
Anche se conosco molto poco l'opera in prosa di Bukowski (ma recupererò), devo dire che, finora,
mi affascina maggiormente come poeta. E' come se riuscisse a concentrare meglio, con la poesia, quelli che sono i cardini principali
del suo pensiero: la solitudine, l'alienazione, il rifiuto di organizzare la propria vita secondo dei canoni sociali precisi, l'impossibilità di
un amore durevole, l'effetto a volte palliativo, a volte fortemente depressivo, del sesso.
Questa è stupenda, a mio parere.



dalle
braccia di un amore

dalle braccia di un amore
nelle braccia di un
altro

m'ha salvato dal morire sulla croce
una signora che fuma
marijuana
scrive canzoni e storie
ed è molto più gentile dell'
ultima,
molto molto più gentile,
e a letto è altrettanto brava o
addirittura migliore.

non è piacevole essere messi in croce e lasciati
là,
è molto più piacevole dimenticare un amore che
non funziona
come
ogni amore
alla fine
non funziona...

è molto più piacevole fare
l'amore
davanti alla spiaggia di Del Mar
nella camera 42, e dopo
stare a letto seduti
bere del buon vino, chiacchierare e toccarsi
fumare
ascoltare il rumore delle onde...

sono morto troppe volte
credendo e aspettando, aspettando
in una stanza
fissando il soffitto scalcinato
aspettando il telefono, una lettera,
un colpo all'uscio, uno squillo...

sentendo dentro crescere la rabbia
mentre lei ballava con degli sconosciuti nei nightclub...

dalle braccia di un amore
nelle braccia di un altro

non è piacevole morire sulla croce,
è molto più piacevole sentire il tuo nome
sussurrato
nel buio.
(C. Bukowski)

daniela
12-February-2012, 14:29
Splash



l'illusione è che tu semplicemente
stia leggendo questa poesia.
la realtà è che questa è
più di una poesia.
questo è il coltello di un accattone.
è un tulipano.
è un soldato che marcia
attraverso Madrid.
questo sei tu sul tuo
letto di morte.
questo è Li Po che ride
sottoterra.
no, non è una dannata poesia.
è un cavallo che dorme.
una farfalla dentro
il tuo cervello.
questo è il circo
del diavolo.
e non la stai leggendo
su una pagina.
è la pagina che legge
te.
la senti?
è come un cobra.
è un'aquila affamata
che sorvola la stanza.

questa non è una poesia.
la poesia è barbosa,
ti fa venire
sonno.

queste parole ti incitano
a una nuova
follia.

ti ha toccato la grazia,
sei stato spinto
dentro una
abbacinante regione di luce.

adesso l'elefante
sogna insieme
a te.
la volta dello spazio
curva e ride.

adesso puoi morire.
tu puoi morire adesso come
si doveva morire da uomini:
grande,
vittorioso,
con l'orecchio alla musica,
essendo tu la musica,
che romba,
romba,
romba.

Bukowski

daniela
12-February-2012, 14:32
Sì sì

quando Dio creò l'amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
quando Dio creò l'odio ci ha dato una normale cosa utile
quando Dio creò Me creò Me
quando Dio creò la scimmia stava dormendo
quando creò la giraffa era ubriaco
quando creò i narcotici era su di giri
e quando creò il suicidio era a terra
quando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò le montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo
ha fatto qualche errore
ma quando creò te distesa a letto
fece tutto il Suo Sacro Universo.

Bukowski

Andrea
14-May-2012, 11:37
Stile

Lo stile è una risposta a tutto.
un nuovo modo di affrontare un giorno noioso o pericoloso
fare una cosa noiosa con stile è meglio che fare una cosa pericolosa senza stile.
fare una cosa pericolosa con stile è ciò che io chiamo arte.
La corrida può essere arte
Boxare può essere arte.
Amare può essere arte.
Aprire una scatola di sardine può essere arte.
Non molti hanno stile.
Non molti possono mantenere lo stile.
Ho visto cani con più stile degli uomini,
Sebbene non molti cani abbiano stile.
I gatti ne hanno in abbondanza.

Quando Hemingway si è fatto saltare le cervella con un fucile, quello era stile.
Alcune persone ti insegnano lo stile.
Giovanna d'Arco aveva stile.
Giovanni il Battista.
Gesù
Socrate.
Cesare.
García Lorca.
In prigione ho conosciuto uomini con stile.
Ho conosciuto più uomini con stile in prigione che fuori di prigione.
Lo stile è una differenza, un modo di fare, un modo di esser fatto.
Sei aironi tranquilli in uno specchio d'acqua,
o tu, mentre esci dal bagno nuda
senza
vedermi.

daniela
16-May-2012, 15:24
SOLO TU

nessuno può salvarti se non
tu stesso.
sarai continuamente messo
in situazioni praticamente
... impossibili.
ti metteranno continuamente alla prova
con sotterfugi, inganni e
sforzi
per farti capitolare, arrendere e/o morire silenziosamente
dentro.

nessuno può salvarti se non
tu stesso
e sarà abbastanza facile fallire
davvero facilissimo
ma non farlo, non farlo, non farlo.
guardali e basta.
ascoltali.
vuoi diventare così?
un essere
senza volto, senza cervello,senza cuore?
vuoi provare
la morte prima della morte?

nessuno può salvarti se non
tu stesso
e vale la pena di salvarti.
è una guerra non facile da vincere
ma se c'è qualcosa che vale la pena vincere
è questa.

pensaci su
pensa al fatto di salvare il tuo io.

il tuo io spirituale.
il tuo io viscerale.
il tuo io magico che canta e
il tuo io belllissimo.
salvalo.
non unirti ai morti-di-spirito.

mantieni il tuo io
con umorismo e benevolenza
e alla fine
se necessario
scommetti sulla tua vita mentre combatti, fottitene
del prezzo.

fallo!fallo!

allora saprai esattamente di cosa
sto parlando.

Indigowitch
21-May-2012, 21:27
Bellissima questa. Mi ha riportato alla mente quell'aforisma di Pavese : "Chi non si salva da sé,nessuno lo può salvare."
E' l'impresa più difficile ma anche la più soddisfacente,quando ti riesce.

daniela
24-May-2012, 15:18
Brucia all’inferno
questa parte di me che non si trova bene in nessun posto
mentre le altre persone trovano cose
da fare
nel tempo che hanno
... posti dove andare
insieme
cose da
dirsi.
Io sto
bruciando all’inferno
da qualche parte nel nord del Messico.
Qui i fiori non crescono.
Non sono come
gli altri
gli altri sono come
gli altri.
Si assomigliano tutti:
si riuniscano
si ritrovano
si accalcano
sono
allegri e soddisfatti
e io sto
bruciando all’inferno.
Il mio cuore ha mille anni.
Non sono come
gli altri.
Morirei nei loro prati da picnic
soffocato dalle loro bandiere
indebolito dalle loro canzoni
non amato dai loro soldati
trafitto dal loro umorismo
assassinato dalle loro preoccupazioni.
Non sono come
gli altri.
Io sto
bruciando all’inferno.
L’inferno di
me stesso.

Charles Bukowski

Serena-fundy
02-June-2012, 18:19
I fiori morti di me stesso

tori bulleggiano in gloria di girandole,
missili tramortiscono i cieli,
ma io non so
proprio che cosa fare
dei fiori morti
di me stesso,
se buttarli via
fuori dal vaso
oppure
schiaffarli in mezzo a queste
pagine bianche
e andare avanti:
massì, tutto il dolore si riduce
a cruda morte
e finalmente si smette di piangere.
grazie al dio
che lo ha
fatto.

Charles Bukowski

annaV
02-June-2012, 18:53
Ho cominciato a leggere Factotum . Sono un po' disorientata. Mi devo abituare:oops:

Aleciccio
07-June-2012, 07:59
Sì SìQuando Dio creò l'amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
quando Dio creò l'odio ci ha dato una normale cosa utile
quando Dio creò Me creò Me
quando Dio creò la scimmia stava dormendo
quando creò la giraffa era ubriaco
quando creò i narcotici era su di giri
e quando creò il suicidio era a terra
Quando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò le montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo
Ha fatto qualche errore
ma quando creò te distesa a letto
fece tutto il Suo Sacro Universo.


Charles Bukowski

Indigowitch
16-June-2012, 11:43
Ascoltare questa poesia stamattina, al risveglio, dopo una serata infernale conclusasi con posto
di blocco della polizia (tutto in regola, tiè!) , ha un sapore particolare.
Scusate la premessa fuori luogo.

<span style="font-family:century gothic;"><font size="2"><span style="color:#000080;">
http://www.youtube.com/watch?v=TADfQJVewUI&amp;feature=related

daniela
28-August-2012, 15:31
Consulenza

la mia vita è un inferno, mi disse, e io dissi, ma davvero,
Frankie? e lui disse, veramente un inferno, neanche
te lo immagini.
tutto quanto, continuò, s'è ingolfato
in un circolo vizioso senza uscita.
ma davvero, Frankie? puoi scommetterci, disse,
ti sei mai trovato in una situazione dove l'unica fuga è
la morte?
si, gli dissi.
e in quei casi che fai? domandò.
aspetto, Frankie, tanto prima o poi la morte arriva.
ma io, disse, non posso aspettare.
aspetterai, Frankie.
perché, domandò, il dolore è costante e onnipresente
nella vita?
difficile spiegare il dolore fisico, Frankie, ma per lo più
so cosa causa quello spirituale.
assi? assi? domandò.
per lo più il dolore spirituale, ragazzo mio, è causato
da aspettative troppo alte, dissi, cerca di evitarle.
tu lo fai? chiese.
si, sempre di più mi aspetto sempre meno.
ed è meno che ricevi?
quasi sempre, Frankie.
accidenti, disse, fa sempre bene parlare con te, tu
la sai lunga.
temo di si, Frankie.
chiese, ti aspettavi di vivere cosi tanto?
non ho vissuto tanto, Frankie, ho vissuto solo
fino al termine
della notte
abbassai la cornetta e chiesi
consiglio
alla bottiglia.

Bukowski

Indigowitch
09-March-2013, 01:01
Eh, lo so, quelle poche volte che intervengo su queste pagine cito quasi sempre Lui, ma che posso farci? Complice la recente lettura di "Factotum" e l'aver regalato al mio migliore amico la raccolta di poesie "Love is a dog from Hell", è l'autore che sento più vicino in questo momento della mia esistenza. Questa poesia è tratta proprio da quest'ultima opera. Si intitola "Il punto cruciale".
http://youtu.be/Ai_bGyLOspw

daniela
09-May-2013, 15:38
È venuto a sentire la musica.

Un'orchestra sinfonica.
Scoppia un temporale,
stanno suonando un'ouverture di Wagner
la gente lascia i posti sotto gli alberi
e si precipita nel padiglione
le donne ridendo, gli uomini ostentatamente calmi,
sigarette bagnate che si buttano via,
Wagner continua a suonare, e poi sono tutti
al coperto. Vengono persino gli uccelli dagli alberi
ed entrano nel padiglione e poi c'è la Rapsodia
Ungherese n. 2 di Lizst, e piove ancora, ma guarda,
un uomo seduto sotto la pioggia
in ascolto. Il pubblico lo nota. Si voltano
a guardare. L'orchestra bada agli affari
suoi. L'uomo siede nella notte nella pioggia,
in ascolto. Deve avere qualcosa che non va,
no?
È venuto a sentire
la musica.


Charles Bukowski

Rosy
08-May-2014, 15:08
Non dimenticare

c’è sempre qualcuno o qualcosa

che ti aspetta,

qualcosa di più forte, più intelligente,

più malefico, più resistente,

più dolce, più grasso, più grande, più piccolo,

di qualcosa con

occhi di tigre e fauci di squalo,

qualcosa di più pazzo della pazzia,

di più furbo della furbizia,

c’è sempre qualcuno o qualcosa :

che ti aspetta,

mentre metti le scarpe ~

o dormi

o vuoi il bidone dell’immondizia

o carezzi il gatto

o lavi i denti

o festeggi

c’è sempre qualcuno o qualcosa

che ti aspetta.

tienilo bene a mente

cosicché quando succede

sarai il più pronto possibile.

nel frattempo, buona giornata

a te

se ci sei ancora.

io penso di esserci,

mi sono appena bruciato le dita

con l’ennesima

sigaretta.

(Charles Bukowski)

Rosy
28-June-2014, 13:36
E COSI' VORRESTI FARE LO SCRITTORE?

Se non ti esplode dentro
a dispetto di tutto,
non farlo.
a meno che non ti venga dritto dal
cuore e dalla mente e dalla bocca
e dalle viscere,
non farlo.
se devi startene seduto per ore
a fissare lo schermo del computer
o curvo sulla
macchina da scrivere
alla ricerca delle parole,
non farlo.
se lo fai solo per soldi o per
fama,
non farlo.
se lo fai perché vuoi
delle donne nel letto,
non farlo.
se devi startene lì a
scrivere e riscrivere,
non farlo.
se è già una fatica il solo pensiero di farlo,
non farlo.
se stai cercando di scrivere come qualcun
altro,
lascia perdere.
se devi aspettare che ti esca come un
ruggito,
allora aspetta pazientemente.
se non ti esce mai come un ruggito,
fai qualcos’altro.
se prima devi leggerlo a tua moglie
o alla tua ragazza o al tuo ragazzo
o ai tuoi genitori o comunque a qualcuno,
non sei pronto.
non essere come tanti scrittori,
non essere come tutte quelle migliaia di
persone che si definiscono scrittori,
non essere monotono o noioso e
pretenzioso, non farti consumare dall’auto-
compiacimento.
le biblioteche del mondo hanno
sbadigliato
fino ad addormentarsi
per tipi come te.
non aggiungerti a loro.
non farlo.
a meno che non ti esca
dall’anima come un razzo,
a meno che lo star fermo
non ti porti alla follia o
al suicidio o all’omicidio,
non farlo.
a meno che il sole dentro di te stia
bruciandoti le viscere,
non farlo.
quando sarà veramente il momento,
e se sei predestinato,
si farà da
sé e continuerà
finché tu morirai o morirà in
te.
non c’è altro modo.
e non c’è mai stato.
C. BUKOWSKI

Fosca
29-June-2014, 09:54
Qualcuno ha letto questa biografia ? è interessante ?

Roberto Alfatti Appetiti, Tutti dicono che sono un bastardo. Vita di Charles Bukowski. Bietti 2014

Serena-fundy
02-August-2014, 17:54
Nati così
in mezzo a tutto questo
tra facce di gesso che ghignano
e la signora morte che se la ride
mentre gli ascensori si rompono
mentre gli orizzonti politici si dissolvono
mentre il ragazzo della spesa del supermercato ha una laurea
mentre i pesci sporchi di petrolio sputano la loro preda oleosa
e il sole è mascherato
siamo nati così
in mezzo a tutto questo
tra queste guerre attentamente matte
tra la vista di finestre di fabbrica rotte di vuoto
in mezzo a bar dove le persone non non si parlano più
nelle risse che finiscono tra sparatorie e coltellate

siamo nati così
in mezzo a tutto questo
tra ospedali così costosi che conviene lasciarsi morire
tra avvocati talmente esosi che è meglio dichiararsi colpevoli
in un Paese dove le galere sono piene e i manicomi chiusi
in un posto dove le masse trasformano i cretini in eroi di successo
nati in mezzo a tutto questo

ci muoviamo e viviamo in tutto ciò
a causa di tutto questo moriamo
castrati
corrotti
diseredati
per tutto questo
ingannati da questo
usati da questo
pisciati addosso da questo
resi pazzi e malati da questo
resi violenti
resi inumani
da questo

il cuore è annerito
le dita cercano la gola
la pistola
il coltello
la bomba
le dita vanno in cerca di un dio insensibile
le dita cercano la bottiglia
le pillole
qualcosa da sniffare

siamo nati in questo essere letale triste
siamo nati in un governo in debito di 60 anni.