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Visualizza la versione completa : Mariangela Gualtieri



Rupert
10-November-2011, 17:07
Microbiografia
Mariangela Gualtieri è nata a Cesena e si è laureata in Architettura all’IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme a Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammarturga. Fra i testi pubblicati: Antenata (Milano 1992), Fuoco Centrale (Bologna 1995), Nessuno ma tornano (Cosenza 1995), Sue Dimore (Roma 1996), Nei Leoni e nei Lupi (Bologna 1996), Parsifal (Cesena 2000), Chioma (2001).

Testo ripreso da:
http://www.zam.it/biografia_Mariangela_Gualtieri


Il teatro Valdoca:
http://www.teatrovaldoca.org/nota.html





http://www.youtube.com/watch?v=Tod_siRhwzc



La mano è felice oggi.
Un fare niente la riempie
di pace vegetale. Sono come
in attesa. Sono un animale
che ozia, che riposa nella sua buccia
un frutto appeso al ramo
nella maturazione.
Sono un pugno di ghiaia
del vialetto. Una sterpaglia secca
in una attesa indifferente d'acque.
E così pacificata e illesa
ancora incolume alla vita
deposta ogni pretesa, senza dolore oggi
porto il mio colore rosa
come bandiera
niente altro che uno stare quieti
in attesa. Niente altro che questo
qui e ora.


Da: Bestia di gioia, Mariangela Gualtieri.

Rupert
10-November-2011, 17:32
https://www.youtube.com/watch?v=B6BttX4X1YI



Sii dolce con me. Sii gentile.
E’ breve il tempo che resta. Poi
saremo scie luminosissime.
E quanta nostalgia avremo
dell’umano. Come ora ne
abbiamo dell’infinità.
Ma non avremo le mani. Non potremo
fare carezze con le mani.
E nemmeno guance da sfiorare
leggere.
Una nostalgia d’imperfetto
ci gonfierà i fotoni lucenti.
Sii dolce con me.
Maneggiami con cura.
Abbi la cautela dei cristalli
con me e anche con te.
Quello che siamo
è prezioso più dell’opera blindata nei sotterranei
e affettivo e fragile. La vita ha bisogno
di un corpo per essere e tu sii dolce
con ogni corpo. Tocca leggermente
leggermente poggia il tuo piede
e abbi cura
di ogni meccanismo di volo
di ogni guizzo e volteggio
e maturazione e radice
e scorrere d’acqua e scatto
e becchettio e schiudersi o
svanire di foglie
fino al fenomeno
della fioritura,
fino al pezzo di carne sulla tavola
che è corpo mangiabile
per il mio ardore d’essere qui.
Ringraziamo. Ogni tanto.
Sia placido questo nostro esserci –
questo essere corpi scelti
per l’incastro dei compagni
d’amore.

Da: Bestia di gioia, Mariangela Gualtieri.

Aleciccio
10-November-2011, 18:36
Grazie Rupeert!!! Adoro Mariangela, la adoro, la adoro, la adoro... (comprate Bestia di gioia è un libro bellissimo)


Cambio le belle lenzuola di bianco
tiro per bene, nessun increspo né piega
nessun millimetro pendente fuori dalla
armonica stesura del bene. Qui dorme
lei, qui lui. Si vede non so da cosa.
Qui lei e lui si scambiano segni evoluti
della specie, accostano forma a forma
mettono tutti i respiri in un posto, insieme,
setacciano il mondo nella camera buia
e l'ultimo che s'addormenta sente l'altro
andare lontano, nel suo respiro di lottatore
che ha mollato la presa.

Mariangela Gualtieri

Aleciccio
10-November-2011, 18:36
Sento il tuo disordine

Sento il tuo disordine

e lo comparo al mio. C’è

somiglianza. C’è lo stesso slabbro

di ferite identiche. C’è tutta la voglia

di un passo largo in una terra

sgombra che non troviamo.

Sento il tuo respiro schiacciato

lo sento somigliante

ti sento piano morire

come me che non controllo

l’accensione del sangue.

Anch’io cerco una libertà che mi

sbandieri, una falcata

perfetta, uno stacco d’uccello

dal suo ramo, quando si butta

improvviso e poi plana.

Mariangela Gualtieri

Aleciccio
10-November-2011, 18:37
Ogni frutto
stringe il seme come giurando.
Cadendo giura e in forma di radice risponde
alla terra che chiama. Alla terra che canta
la promessa infinita. C'è solo vita
niente altro. Solo vita.

Mariangela Gualtieri

Rupert
10-November-2011, 19:16
Grazie Rupeert!!! Adoro Mariangela, la adoro, la adoro, la adoro... (comprate Bestia di gioia è un libro bellissimo)


Non conoscevo Mariangela Gualtieri. Poi la mia bibliotecaria di fiducia, che non ama particolarmente la poesia, ma conosce bene i suoi utenti, mi ha premuto in mano Bestia di gioia, dicendomi quasi con indifferenza: "magari questo ti piace, visto che leggi poesia" come se fosse cosa bizzarra assai e quasi riprovevole... Ho letto qualche verso e sono rimasto folgorato.
Convengo con te: è bellissimo!

;)

daniela
10-November-2011, 23:00
Un avamposto di pietra
m’era cresciuto nel petto come
dolore di un altro che s’infila
e forma uncino e piccagli.
Io non so cosa sia questa
di colpo nostalgia
questo pezzo mancante
che mi reclama a sé
da un umano piangere per niente
e non avere dove
posare il capo.

Mariangela Gualtieri

daniela
10-November-2011, 23:01
Volevo uccidere il serpente
mi ha fermato la mano uno stupore
di lingua levata come un’offesa.
E’ caduta la pietra rotolando
sul mio passo all’indietro
tutto il cielo ha corso più forte.

Mariangela Gualtieri

Rosy
10-November-2011, 23:16
Anche per me, fresca scoperta. Che mi riempie di meraviglia e di commozione. Tutta da gustare.
Grazie!
Rosy:-P:-P

Aleciccio
11-November-2011, 15:36
IO SONO SPACCATA, IO SONO NEL PASSATO PROSSIMO
Io sono spaccata, io sono nel passato prossimo,
io sono sempre cinque minuti fa,
il mio dire è fallimentare,
io non sono mai tutta, mai tutta, io appartengo
all’essere e non lo so dire, non lo so dire,
io appartengo e non lo so dire
io sono senza aggettivi, io sono senza predicati,
io indebolisco la sintassi, io consumo le parole,
io non ho parole pregnanti, io non ho parole
cangianti, io non ho parole mutevoli, non ho parole perturbanti,
io non ho abbastanza parole, le parole mi si
consumano, io non ho parole che svelino, io non ho
parole che puliscano, io non ho parole che riposino,
io non ho mai parole abbastanza, mai abbastanza
parole, mai abbastanza parole ho solo parole correnti, ho solo parole di serie,
ho solo parole fallimentari, ho solo parole deludenti,
ho solo parole che mi deludono,
le mie parole mi deludono, sempre mi deludono,
sempre mi deludono, sempre mi mancano
io non sono mai tutta, mai tutta, io appartengo
all’essere e non lo so dire, non lo so dire, io
appartengo e non lo so dire, non lo so dire,
io appartengo all’essere, all’essere e non lo so dire.

MARIANGELA GUALTIERI

Andrea
15-October-2012, 12:50
Che cosa siamo io e te? Che cosa eravamoprima di questo nome? E ancora
saremo qualcosa, lo sappiamo e non
lo sappiamo, con un sentire
che non è intelligente lavorio cerebrale.


Mariangela Gualtieri

Rosy
15-October-2012, 14:06
Un avamposto di pietra
m’era cresciuto nel petto come
dolore di un altro che s’infila
e forma uncino e piccagli.
Io non so cosa sia questa
di colpo nostalgia
questo pezzo mancante
che mi reclama a sé
da un umano piangere per niente
e non avere dove
posare il capo.

Mariangela Gualtieri Avete ragione, bellissime!
quanto mi riconosco in questa.
Rosy