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Visualizza la versione completa : Che cos'e' la poesia



Aleciccio
09-November-2011, 13:58
La poesia

La poesia attraversa la terra in solitudine,
appoggia la sua voce sul dolore del mondo
e niente chiede
- nemmeno parole.
Arriva da lontano e senza orario, non avverte mai;
ha la chiave della porta.
Entrando si sofferma sempre ad osservarci.
Poi apre la sua mano e ci offre
un fiore o un ciottolo, qualcosa di segreto,
ma tanto intenso che il cuore palpita
troppo veloce. E ci svegliamo.

Eugenio Montejo

Aleciccio
09-November-2011, 14:11
SCRIVERE UNA POESIA

Scrivere una poesia
sempre è un colpo di mano sull'ignoto,
un penetrare svegli
nel mistero del sogno,
un prendere possesso della notte.

Aggiramento, azione di sorpresa
sulla nostra città profonda:
forzare la sua porta,
entrare fra le case addormentate,
scoprire il loro segreto.

Perciò una poesia
si scrive di soppiatto,
all'insaputa quasi di noi stessi;
è un contrabbando fatto sui confini
sorprendendo le scolte, è un furto sacro
in cui si rischia la dannazione
o il bacio divino.

Perciò poetando non si deve quasi
vedere ciò che si scrive
nel tenebrore, nel dormiveglia,
nei frastagli del confine
che sono come i fiordi della mente
ove si penetra nei mari interni
molto addentro nei seni
di una soprannaturale calma.

Giorgio Vigolo

Aleciccio
09-November-2011, 14:12
A tutti i giovani raccomando:
aprite i libri con religione,
non guardateli superficialmente,
perché in essi è racchiuso
il coraggio dei nostri padri.
E richiudeteli con dignità
quando dovete occuparvi di altre cose.
Ma soprattutto amate i poeti.
Essi hanno vangato per voi la terra
per tanti anni, non per costruivi tombe,
o simulacri, ma altari.
Pensate che potete camminare su di noi
come su dei grandi tappeti
e volare oltre questa triste realtà
quotidiana.

Alda Merini

Aleciccio
09-November-2011, 14:13
LA MUSA

Quando la notte attendo il suo arrivo,
la vita sembra sia appesa a un filo.
Che cosa sono onori, libertà, giovinezza
di fronte all’ospite dolce
col flauto nella mano? Ed ecco è entrata.
Levato il velo, mi guarda attentamente.
Le chiedo: “Dettasti a Dante tu
le pagine dell’Inferno?” Risponde: “Io”.

ANNA ACHMATOVA

Aleciccio
09-November-2011, 14:18
Ad alcuni piace la poesia

Ad alcuni -
cioè non a tutti.
E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza.
Senza contare le scuole, dove è un obbligo,
e i poeti stessi,
ce ne saranno forse due su mille.
Piace -
ma piace anche la pasta in brodo,
piacciono i complimenti e il colore azzurro,
piace una vecchia sciarpa,
piace averla vinta,
piace accarezzare un cane.
La poesia -
ma cos'è mai la poesia?
Più d'una risposta incerta
è stata già data in proposito.
Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo
Come alla salvezza di un corrimano.

Wisława Szymborska

Aleciccio
11-November-2011, 14:12
L’assetato

Per trovarmi, Poesia,
mi cercai in te:
stella d’acqua che si sfalda,
l’essere mio s’annegò.
Per cercarti, Poesia,
feci naufragio in me.

Poi presi a cercarti, per
fuggire da me:
oh quel folto di riflessi
in cui mi perdei!
E quando feci ritorno
quello che trovai fu

lo stesso volto perduto
nella stessa nudità,
le stesse acque specchianti
alle quali non berrò
e alle sponde dello specchio
me stesso morto di sete.

Octavio Paz

daniela
12-November-2011, 12:52
La poesia è un cubo di granito

La poesia è un cubo di granito,
mal tagliato, rugoso, divorante.
Sfioro con esso la pelle e la pupilla,
e so che ho a me davanti
una scia di sangue che m'aspetta
nel sentiero dei cani,
e non la primavera.

José Saramago

daniela
12-November-2011, 12:53
I poeti lavorano di notte

I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.

I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.

Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.

Alda Merini

daniela
12-November-2011, 13:24
A cosa serve la poesia. Può servire

Vi faccio un esempio.

Prendete una coppia che va abbastanza bene:

due o tre lustri di convivenza

casa figli interessi comuni.

I coniugi però, non essendo nè sordi nè orbi

nè privi di altri sensi

naturalmente non immuni

dal notare che il mondo è pieno di persone attraenti

dell'altro sesso

di cui alcune, per circostanze favorevoli,

sarebbero passibili di un incontro a letto.

Sorge allora un problema che propone tre soluzioni.

La prima è la tradizionale repressione

non concupire eccetera non appropriarti dell'altrui proprietà

per cui il coniuge viene equiparato a un comò

Luigi XVI o a un televisore a colori

o a un qualsiasi oggetto di un certo valore

che non sarebbe corretto rubare.

La seconda soluzione è l'adulterio

altrettanto tradizionale

che crea una quantità di complicazioni

la lealtà (glielo dico o non glielo dico?)

lo squallore di motel occasionali

la necessità di costruire marchingegni di copertura

che non eliminano la paura

di fastidiose spiegazioni.

La terza soluzione è senza dubbio la più pratica

Si prendono i turbamenti e i sentimenti

le emozioni e le tentazioni

si mescolano bene si amalgama l'immagine

con un brodo di fantasia

e ci si fa su una poesia

che si mastica e si sublima

fino a corretta stesura sulla macchina da scrivere

e infine si manda giù

si digerisce con un pò di amaro

d'erbe naturali

e poi non ci si pensa più.

Joyce Lussu

daniela
12-November-2011, 22:41
La poesia è il salvagente
cui mi aggrappo
quando tutto sembra svanire.
Quando il mio cuore gronda
per lo strazio delle parole
che feriscono
dei silenzi che trascinano
verso il precipizio.
Quando sono diventato cosi
impenetrabile
che neanche l'aria
riesce a passare.

Gibran

Claire
12-November-2011, 22:50
La poesia è il salvagente
cui mi aggrappo
quando tutto sembra svanire.
Quando il mio cuore gronda
per lo strazio delle parole
che feriscono
dei silenzi che trascinano
verso il precipizio.
Quando sono diventato cosi
impenetrabile
che neanche l'aria
riesce a passare.

Gibran

Questa è davvero bellissima

daniela
14-November-2011, 16:05
Arte poetica

Sospirata parola, che alla fine
mi sei giunta, m'hai colto
in un momento di disattenzione,
e ti vuoi improvvisa, non cercata,
sfuggi al gesto raro, alla misura
esorbitante. D'una riga t'orli
di mare, gonfi in nube, ti dibatti
come colomba,
sorgi in cima al semplice
respiro della voce, all'indolente
mano che ti scandisce, ed urgi -
trepida cosa tra cose - a collocarti
in questa calda, iridata, precisa esistenza.

Sergio Solmi

Claire
14-November-2011, 18:37
Guardare il fiume fatto di tempo e di acqua
E ricordare che il tempo è un altro fiume.
Sapere che noi ci perdiamo come il fiume
E che i volti passano come l'acqua.


Sentire che la veglia è un altro sogno
Che sogna di non sognare e che la morte
Che la nostra carne teme è questa morte
Di ogni notte, che si chiama sogno.


Vedere nel giorno e nell'anno un simbolo
Dei giorni dell'uomo e dei suoi anni.
Convertire l'oltraggio degli anni
In una musica, una voce e un simbolo.


Vedere nella morte il sogno, nel tramonto
Un triste oro, tale è la poesia
Che è immortale e povera. La poesia
Torna come l'alba e il tramonto.


Talora nel crepuscolo un volto
Ci guarda dal fondo di uno specchio:
L'arte deve essere come questo specchio
Che ci rivela il nostro proprio volto.


Narrano che Ulisse, sazio di prodigi,
Pianse d'amore scorgendo la sua Itaca
Verde e umile. L'arte è questa Itaca
Di verde eternità, non di prodigi.


Ed è pure come il fiume senza fine
Che scorre e rimane, cristallo di uno stesso
Eraclito incostante, che è lo stesso
Ed è altro, come il fiume senza fine.

Jorge Luis Borges

kaipirissima
14-November-2011, 21:22
Io non ho bisogno di denaro
ho bisogno di sentimenti
di parole
di parole scelte sapientemente
di fiori detti pensieri
di rose dette presenze
di sogni che abitino gli alberi
di canzoni che facciano danzare le statue
di stelle che mormorino
all'orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia
questa magia che brucia
la pesantezza delle parole
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

Alda Merini

daniela
14-November-2011, 21:42
Il verso


Quando so

Che il verso

Sta per spuntare,

nella curva di una parentesi rinserro

il mondo

e davanti alla parentesi ci metto

il segno

di funzione, d’elemento.

Allora comincia l’operazione,

il calcolo sonoro e veloce,

finché il verso

come un compito

algebrico,

risulta nitido sulla lavagna.

Poi

Apro la parentesi,

lascio uscire gli elementi imprigionati,

cancello le operazioni sulla lavagna.

E allegro me ne torno

Dalla scuola a casa

E a casa muoio d’amore.


JULIAN TUWIM

daniela
14-November-2011, 22:12
La sorte del poeta

Parole? Si, di aria
e nell'aria perdute.
Tu lascia che mi perda tra parole,
lasciami essere aria su labbra,
un soffio vagabondo senza sagoma,
breve aroma che l'aria fa svenire.
Anche la luce in se stessa si perde.

Octavio Paz

daniela
14-November-2011, 22:13
Perdonateci
questa dannata voglia
di vivere in un mondo
a forma di colomba
e non tra fiori finti
perdonateci
se rifiutiamo limiti e frontiere
e trasformiamo
fili spinati in palpiti d'amore
non ci è concesso forse d'impazzire?
Che razza strana
siamo noi poeti
specie che spesso va
controcorrente
volando verso cieli tersi
liberi
perdonateci
per questo nostro osare.

Luciano Somma

daniela
14-November-2011, 22:14
Idea palpabile,
parola
impalpabile:
la poesia
va e viene
tra ciò che è
e ciò che non è.
Tesse riflessi
e li stesse.
La poesia
semina occhi nella pagina,
semina parole negli occhi.
Gli occhi parlano,
le parole guardano,
gli sguardi pensano.
Udire
i pensieri,
vedere
ciò che diciamo,
toccare
il corpo dell'idea.
Gli occhi
si chiudono,
le parole si aprono.

Octavio Paz

Aleciccio
15-November-2011, 08:55
DIRE: FARETra ciò che vedo e dico,
tra ciò che dico e taccio,
tra ciò che taccio e sogno,
tra ciò che sogno e scordo,
la poesia.
Scivola
tra il sì e il no:
dice
ciò che taccio,
tace
ciò che dico,
sogna
ciò che scordo.
Non è un dire:
è un fare.
È un fare
che è un dire.
La poesia
si dice e si ode:
è reale.
E appena dico
è reale,
si dissipa.
È più reale, così?

OctavioPaz

Andrea
15-November-2011, 15:54
Preghiera alla poesia

Oh, tu bene mi pesi
l’anima, poesia:
tu sai se io manco e mi perdo,
tu che allora ti neghi
e taci.

Poesia, mi confesso con te
che sei la mia voce profonda:
tu lo sai,
tu lo sai che ho tradito,
ho camminato sul prato d’oro
che fu mio cuore,
ho rotto l’erba,
rovinata la terra –
poesia – quella terra
dove tu mi dicesti il più dolce
di tutti i tuoi canti,
dove un mattino per la prima volta
vidi volar nel sereno l’allodola
e con gli occhi cercai di salire –
Poesia, poesia che rimani
il mio profondo rimorso,
oh aiutami tu a ritrovare
il mio alto paese abbandonato –
Poesia che ti doni soltanto
a chi con occhi di pianto
si cerca –
oh rifammi tu degna di te,
poesia che mi guardi.

Antonia Pozzi

Tregenda
15-November-2011, 17:14
La terza soluzione è senza dubbio la più pratica

Si prendono i turbamenti e i sentimenti

le emozioni e le tentazioni

si mescolano bene si amalgama l'immagine

con un brodo di fantasia

e ci si fa su una poesia

che si mastica e si sublima

fino a corretta stesura sulla macchina da scrivere

e infine si manda giù

si digerisce con un pò di amaro

d'erbe naturali

e poi non ci si pensa più.

Joyce Lussu

Temo che però non sia molto in voga come strategia. :lol:

Claire
15-November-2011, 21:29
Accadde in quell'età... La poesia
venne a cercarmi. Non so da dove
sia uscita, da inverno o fiume.
Non so come né quando,
no, non erano voci, non erano
parole né silenzio,
ma da una strada mi chiamava,
dai rami della notte,
bruscamente fra gli altri,
fra violente fiamme
o ritornando solo,
era lì senza volto
e mi toccava.
Non sapevo che dire, la mia bocca
non sapeva nominare,
i miei occhi erano ciechi,
e qualcosa batteva nel mio cuore,
febbre o ali perdute,
e mi feci da solo, decifrando
quella bruciatura,
e scrissi la prima riga incerta,
vaga, senza corpo, pura
sciocchezza,
pura saggezza
di chi non sa nulla,
e vidi all'improvviso
il cielo
sgranato
e aperto,
pianeti,
piantagioni palpitanti,
ombra ferita,
crivellata
da frecce, fuoco e fiori,
la notte travolgente, l'universo.
Ed io, minimo essere,
ebbro del grande vuoto
costellato,
a somiglianza, a immagine
del mistero,
mi sentii parte pura
dell'abisso, ruotai con le stelle,
il mio cuore si sparpagliò nel vento.

Pablo Neruda

Aleciccio
20-November-2011, 20:27
Il poeta, candidissimo ucccello,
non lascia orme e le lascia ovunque:
è un sogno che si appiglia
alle spalle dell'amante,
è un'aquila che non dorme
e che si inarca,
ed è un arcobaleno
che bagna i confini della terra
ma si perde nel vuoto,
ed è prigioniero del dio degli abissi:
quindi diventa pietra di smeraldi.

Alda Merini

daniela
22-November-2011, 22:11
Arte Poetica

La musica prima di tutto
e dunque scegli il metro dispari
più vago e più lieve,
niente in lui di maestoso e greve.

Occorre inoltre che tu scelga
le parole con qualche imprecisione:
nulla di più amato del canto ambiguo
dove all'esatto si unisce l'incerto.

Son gli occhi belli dietro alle velette,
l'immenso dì che vibra a mezzogiorno,
e per un cielo d'autunno intepidito
l'azzurro opaco delle chiare stelle!

Perché ancora bramiamo sfumature,
sfumatura soltanto, non colore!
Oh! lo sfumato soltanto accompagna
il sogno al sogno e il corno al flauto!

Fuggi più che puoi il Frizzo assassino,
il crudele Motteggio e il Riso impuro
che fanno lacrimare l'occhio dell'Azzurro,
e tutto quest'aglio di bassa cucina!

Prendi l'eloquenza e torcigli il collo!
Bene farai, se con ogni energia
farai la Rima un poco più assennata.

A non controllarla, fin dove potrà andare?
O chi dirà i difetti della Rima?
che bambino stonato, o negro folle
ci ha fuso questo gioiello da un soldo
che suona vuoto e falso sotto la lima?

E musica, ancora, e per sempre!
Sia in tuo verso qualcosa che svola,
si senta che fugge da un'anima in viaggio
verso altri cieli e verso altri amori.

Sia il tuo verso la buona avventura
spanta al vento frizzante del mattino
che fa fiorire la menta ed il timo...
Il resto è soltanto letteratura.

Paul Verlaine

Aleciccio
24-November-2011, 09:00
Chi sono?

Son forse un poeta?
No certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell'anima mia:
"follia".
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore
la tavolozza dell'anima mia:
"malinconìa".
Un musico allora?
Nemmeno.
Non c'è che una nota
nella tastiera dell'anima mia:
"nostalgìa".
Son dunque... che cosa?
Io metto una lente
davanti al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell'anima mia.

Aldo Palazzeschi

daniela
01-December-2011, 21:05
La poesia

Nella mia mente è sopita una poesia
che esprimerà la mia anima intera.
La sento vaga come il suono e il vento
eppure scolpita in piena chiarezza.

Non ha strofa, verso né parola.
Non è neppure come la sogno.
E' un mero sentimento, indefinito,
una felice bruma intorno al pensiero.

Giorno e notte nel mio mistero
la sogno, la leggo e riprovo a sillabarla,
e sempre la parola precisa è sul bordo di me stesso
come per librarsi nella sua vaga compiutezza.

So che non sarà mai scritta.
So che non so che cosa sia.
Ma sono contento di sognarla,
e una falsa felicità, benchè falsa, è felicità.

Fernando Pessoa

daniela
08-December-2011, 15:23
Il verso


Quando so

Che il verso

Sta per spuntare,

nella curva di una parentesi rinserro

il mondo

e davanti alla parentesi ci metto

il segno

di funzione, d’elemento.

Allora comincia l’operazione,

il calcolo sonoro e veloce,

finché il verso

come un compito

algebrico,

risulta nitido sulla lavagna.

Poi

Apro la parentesi,

lascio uscire gli elementi imprigionati,

cancello le operazioni sulla lavagna.

E allegro me ne torno

Dalla scuola a casa

E a casa muoio d’amore.


JULIAN TUWIM

daniela
09-December-2011, 15:44
I versi

Se ne scrivono ancora.
Si pensa ad essi mentendo
ai trepidi occhi che ti fanno gli auguri
l’ultima sera dell’anno.
Se ne scrivono solo in negativo
dentro un nero di anni
come pagando un fastidioso debito
che era vecchio di anni.
No, non è più felice l’esercizio.
Ridono alcuni: tu scrivevi per l’Arte.
Nemmeno io volevo questo che volevo ben altro.
Si fanno versi per scrollare un peso
e passare al seguente. Ma c’è sempre
qualche peso di troppo, non c’è mai
alcun verso che basti
se domani tu stesso te ne scordi.

Vittorio Sereni

daniela
12-December-2011, 22:33
PREGO CHE LA POESIA

Prego che la poesia

forte e pietrificata

in passato e futuro

voglia sgorgare adesso liquida

musica su da un pozzo inesauribile

(fin che l'uomo abiti la terra)

e questo scorrere sorgivo e antico

passa dal filtro mio

ma è poi di tutti,

insieme ci mettiamo in ascolto.


Antonio Porta

Aleciccio
13-December-2011, 15:26
IL DOPPIOSotto la mia scrivania
c’è sempre un cane famelico
- che mi nutre con la tristezza.
Sotto il mio letto
c’è sempre un fantasma vivo
- che spaventa chi mi ama.
Sotto la mia pelle
qualcuno mi guarda strano
- pensando che io sia lui.
Sotto la mia scrittura
c’è sangue invece che inchiostro
- e qualcuno che grida in silenzio.
AFFONSO ROMANO DE SANT'ANNA

Andrea
16-December-2011, 17:32
Urge una poesia

per il cuore
che tic tac
ci batte
in petto

per il tempo
che troppo
spesso passa
e mai trascorre

per l’anima
che se ne sta
quaggiù,
scettica e sola,

a far finta
d’essere perduta
giocosa vanità
di comprimaria,

e per l’amore,
che di certo
conosce
la materia.

Dei sogni
e di quel
che sono
fatti.

daniela
16-December-2011, 22:01
Urge una poesia

per il cuore
che tic tac
ci batte
in petto

per il tempo
che troppo
spesso passa
e mai trascorre

per l’anima
che se ne sta
quaggiù,
scettica e sola,

a far finta
d’essere perduta
giocosa vanità
di comprimaria,

e per l’amore,
che di certo
conosce
la materia.

Dei sogni
e di quel
che sono
fatti.

E' tua? Bella!

daniela
16-December-2011, 22:11
Chi sei tu, lettore che leggi
le mie parole tra un centinaio d'anni?
Non posso inviarti un solo fiore
della ricchezza di questa primavera,
una sola striatura d'oro
delle nubi lontane.
Apri le porte e guardati intorno.
Dal tuo giardino in fiore cogli
i ricordi fragranti dei fiori svaniti
un centinaio d'anno fa.
Nella gioia del tuo cuore possa tu sentire
la gioia vivente che cantò
in un mattino di primavera,
mandando la sua voce lieta
attraverso un centinaio d'anni.

Tagore

(Tagore è nato 150 anni fa, nel 1861)

Andrea
16-December-2011, 23:00
Grazie Daniela

Claire
16-December-2011, 23:04
E così scrivi poesie:) Bella.

Andrea
16-December-2011, 23:07
Solo qualcuna, ho promesso di non far troppi danni all'arte poetica :D

Kyriacos Ray
16-December-2011, 23:20
"La Poesia è la mia vita e la Vita è la mia migliore poesia!"
:)

Andrea
19-December-2011, 11:35
Poesia con gatta

come una divinità sdegnosa
Jorge Luis Borges

Come una gatta
la poesia rifugge le carezze.
Gioca
cammina capricciosa
cerca il luogo più elevato
salta
rifiuta i posti inospitali
scende
fiuta
razzola
allontana la carogna
le ceneri
lascia in silenzio la solitudine
e la parola.

Luz Mary Giraldo

walt
19-December-2011, 13:04
POESIA

ognuno
lega identiche parole
con fili diversi

Claire
19-December-2011, 21:16
I poeti


Non meravigliatevi. I poeti sono tutti
un solo invisibile, indistruttibile popolo.
Parlano e sono muti. Trascorrono ère e cantano ancora in un'antica lingua morta.
Nascono e spariscono civiltà,
ma sempre vanno lungo la strada del cuore.
Parlano di partenze, di ritorni.
Sono uguali per quel che non dicono.
Tacciono come rugiada, semenza, desiderio,
come acque scorrenti sull'argilla,
poi con il canto sottile dell'usignolo
nel bosco divengono agile sorgente sonora.

Elio Pecora

daniela
30-December-2011, 22:41
Una poesia insolita:

Sono così

Si sa il loro mestiere è molto antico
ed immutato è giunto fino ad oggi
attraverso più secoli e molte civiltà.

Non sanno la vergogna né il riposo
tengono duro a lungo nonostante le critiche
certe volta cantando
altre patendo l'odio e la persecuzione
ma quasi sempre sotto tolleranza.

Platone interdì loro la Repubblica.

Credono nell'amore
sia pur con tutto il carico di corruzione e vizio
amano mitizzare l'infanzia a sufficienza
e hanno dei medaglioni e dei ritratti
che guardano in silenzio quando sono un pò tristi.

Che curiose persone che delle volte giacciono
in letti lussuosissimi ed enormi
ma che pure si sanno rotolare
nei lerci pagliericci della concupiscenza
se gli viene il capriccio.

Vogliono dalla vita più di quanto offra.
Difficilmente mettono da parte un pò di soldi
la previdenza non é il loro forte
e marciscono intanto poco a poco
in maniera ridicola
se prima non li ammazzono per chissà che motivo.
Così sono i poeti
le vecche prostitute della Storia.

José Augustin Goytisolo

Claire
08-January-2012, 23:28
Meglio non dire nulla.
Sarebbe inutile. È già passato.
Fu una scintilla, un istante. Accadde.
Io accaddi in quell’istante.
Forse anche Lei lo fece.
Succede con le poesie:
finiscon per condensarsi le forme
nei nostri occhi come il vapore
su di un vetro gelato;
le forme, e le ferite.
Chi costruisce il testo
ne sceglie il tono, lo scenario,
dispone prospettive, inventa personaggi,
propone i loro incontri, e gli detta gli impulsi,
ma la ferita no, la ferita va innanzi,
non inventiamo la ferita, andiamo
da lei e la riconosciamo.


Chantal Maillard

Aleciccio
11-January-2012, 16:33
Come te

Io, come te,
amo l’amore, la vita, il dolce incanto
delle cose, il paesaggio
celeste dei giorni di gennaio.
Anche il mio sangue freme
e rido attraverso occhi
che hanno conosciuto il germinare delle lacrime.
Credo che il mondo è bello,
che la poesia è come il pane, di tutti.
E che le mie vene non finiscono in me
ma nel sangue unanime
di coloro che lottano per la vita,
l’amore,
le cose,
il paesaggio e il pane,
la poesia di tutti.

Roque Dalton García

Aleciccio
16-January-2012, 08:59
ESSENZA DEL POETASono il solitario origliere
di ciò che dorme.
Perciò scrivo
Colla tacita mano,
l’occhio rivolto ai sonni.

LORENZO CALOGERO

Rosy
21-January-2012, 16:18
Il poeta è un uccello
che becca le parole
e scappa impaurito
se lo vuoi catturare.

Il poeta è gagliardo
ha qualcosa nello sguardo
che tu dici: è un poeta.

Il poeta è una cometa
che annuncia un mondo nuovo.

Il poeta è un santo.
Il poeta è una spia.

Il poeta è il titolo
di questa mia.

Stefano Benni

:-P:-P

Aleciccio
23-January-2012, 18:20
Preghiera alla poesia

Oh, tu bene mi pesi
l’anima, poesia:
tu sai se io manco e mi perdo,
tu che allora ti neghi
e taci.
Poesia, mi confesso con te
che sei la mia voce profonda:
tu lo sai,
tu lo sai che ho tradito,
ho camminato sul prato d’oro
che fu mio cuore,
ho rotto l’erba,
rovinata la terra –
poesia – quella terra
dove tu mi dicesti il più dolce
di tutti i tuoi canti,
dove un mattino per la prima volta
vidi volar nel sereno l’allodola
e con gli occhi cercai di salire –
Poesia, poesia che rimani
il mio profondo rimorso,
oh aiutami tu a ritrovare
il mio alto paese abbandonato –
Poesia che ti doni soltanto
a chi con occhi di pianto
si cerca –
oh rifammi tu degna di te,
poesia che mi guardi.

Antonia Pozzi
Pasturo, 23 agosto 1934

kaipirissima
24-January-2012, 14:52
IL PORTO SEPOLTO.

Vi arriva il poeta
E poi torna alla luce con i suoi canti
E li disperde

Di questa poesia
Mi resta
Quel nulla
Di inesauribile segreto.

Mariano il 29 giugno 1916.
UNGARETTI

daniela
24-January-2012, 15:29
Non è che poi mi importi troppo, vedi,
della poesia:
è che un suono alle volte ci seduce,
una luce sfarfalla, una figura
prima barcolla poi si trasfigura,
un colore ci piace. E tuttavia
non sai bene che sia. Metti nel conto
anche il racconto degli itinerari
dei sogni chiari, degli avari errori;
anche la voglia di sapere che
tanto ansiosa dichiari: e ti rispondo
come posso benché sia una snervata
tautologia o ahimè, minibugia,
la risposta trovata.

Gryzko Mascioni

Aleciccio
28-January-2012, 15:31
POESIAHo speso un'ora pensando un verso
che la penna non vuole scrivere.
Tuttavia esso è qui dentro
inquieto, vivo.
Esso è qui dentro
e non vuole uscire.
Ma la poesia di questo momento
inonda tutta la mia vita.

CARLOS DRUMMOND DE ANDRADE

Aleciccio
31-January-2012, 09:23
RISSA CON LA CIURMA


C'era un bastardo a bordo, manco m'avesse marchiato -
era il cuoco, un idiota di Saint Vincent
con la pelle rossiccia come una corteccia spelata,
e gli occhi azzurri stinti; non mi mollava un secondo,
tipo che si credeva bianco. Avevo un quaderno,
questo che vedi, in cui scrivevo i miei versi,
bene, un giorno quello me lo strappa di mano
e inizia a lanciarlo a destra e a manca
al resto della ciurma, strillando: «Piglialo»,
e si mette a farmi il verso quasi fossi una dama
per via delle poesie. Certi casi sono da pugni,
altri da scalmiera, altri ancora da lama -
questo era da lama. Be', prima lo prego,
ma quello non smette di leggere: «O figli miei, o moglie mia»,
e fa finta di frignare, per far ridere gli altri:
guizza come un pesce volante, il coltello d'argento
che gli infilza il polpaccio, e lui che va giù lento,
lento, e mi diventa più bianco di quanto
si credeva di essere. Mi sa che certe cose
tra uomini servono. Non è giusto, ma è così.
Non gli ho fatto un gran male, solo un fottio
di sangue e Vincie e io fratelli,
ma nessuno fa più il coglione con la mia poesia.

DEREK WALCOTT

Aleciccio
03-February-2012, 15:34
Nuda è la terra


Nuda è la terra, ulula
l'anima sull'orizzonte pallido
come lupa famelica. Che cerchi,
poeta, nel tramonto?
Amaro camminare, perchè pesa
nel cuore il cammino. Il vento gelido
e la notte che arriva, e l'amarezza
della distanza...Sul bianco cammino,
si stagliano neri alberi stecchiti,
lungo i monti solitari c'è oro e sangue...
Il sole è morto...Che cerchi,
poeta, nel tramonto?



Antonio Machado

Aleciccio
23-February-2012, 15:35
Nobiltà

La poesia è pallida e nobile.
Non cambia niente, non incurva colline, non
da un solo frutto rosso, non
fa il rumore di chi strappa
un pezzo di pane per offrire
un pezzo di pane.
Si rannicchia in un angolo e
non si lamenta.
Vive in tutto ciò che si innalza
all'aria e dal nascere.
Non chiede nemmeno una visita.
Le basta quel che non è successo.

Juan Gelman

daniela
25-February-2012, 21:55
Un profumo di nardo

In verità ti dico: Non
mi aspetto l’eternità. E so
che nessun verso vince la morte.

Cerco appena un segno
un ritmo che mi ridia
l’impercettibile respiro della terra.

Forse i capelli di Maria
sorella di Marta
che m’asciugano i piedi.

Perché tutte le poesie sono mortali
e quel che resta è forse
un profumo di nardo. E niente più.

Manuel Alegre

(Tratto da www.poesia.it (http://www.poesia.it))

daniela
25-February-2012, 22:23
Arte poetica

Sospirata parola, che alla fine
mi sei giunta, m'hai colto
in un momento di disattenzione,
e ti vuoi improvvisa, non cercata,
sfuggi al gesto raro, alla misura
esorbitante. D'una riga t'orli
di mare, gonfi in nube, ti dibatti
come colomba, sorgi in cima al semplice
respiro della voce, all'indolente
mano che ti scandisce, ed urgi - trepida
cosa tra cose -
a collocarti in questa
calda, iridata, precisa esistenza.

Sergio Solmi

daniela
27-February-2012, 21:47
Ai miei versi scritti così presto

Ai miei versi scritti così presto,
che nemmeno sapevo d’esser poeta,
scaturiti come zampilli di fontana,
come scintille di razzi.

Irrompenti come piccoli demoni
nel sacrario dove stanno sogno e incenso,
ai miei versi di giovinezza e di morte,
versi che nessuno ha mai letto!

Sparsi fra la polvere dei magazzini,
dove nessuno mai li prese né li prenderà,
per i miei versi, come per i pregiati vini,
verrà pure il loro turno.

Marina Ivanovna Cvetaeva

Aleciccio
12-March-2012, 10:31
L’ANIMO DI UN POETAUn poeta nasce negli spazi tra crimini,
furti, uccisioni, frodi, violenze,
nelle zone più oscure di questo mondo.

Le parole d'un poeta s'insinuano tra le
espressioni più volgari e basse,
nei quartieri più poveri della città,
e per qualche tempo dominano la società.

L'animo d'un poeta rivela il solitario grido di verità
che emana dagli spazi fra mali e bugie del suo tempo,
è un animo picchiato a morte da tutti gli altri.

L'animo d'un poeta è condannato, non v'è dubbio.

KO UN

Aleciccio
12-March-2012, 16:26
L’assetato

Per trovarmi, Poesia,
mi cercai in te:
stella d’acqua che si sfalda,
l’essere mio s’annegò.
Per cercarti, Poesia,
feci naufragio in me.

Poi presi a cercarti, per
fuggire da me:
oh quel folto di riflessi
in cui mi perdei!
E quando feci ritorno
quello che trovai fu

lo stesso volto perduto
nella stessa nudità,
le stesse acque specchianti
alle quali non berrò
e alle sponde dello specchio
me stesso morto di sete.


Octavio Paz

Aleciccio
14-March-2012, 14:35
RICETTA

Si prenda un poeta non stanco,
Una nuvola di sogno e un fiore,
Tre gocce di tristezza, un riflesso dorato,
Una vena sanguinante di paura.
Quando l'impasto già bolle e si ritorce
Si aggiunga la luce di un corpo di donna,
Da un pizzico di morte rinforzata,
Che un amore di poeta è così.

José Saramago

Aleciccio
14-March-2012, 14:46
La mia vita è piccola

Il mio orizzonte
si ferma un po' più in là della finestra,
abbraccia la gramigna
i vasi dell'ortensia,
i sassi sulla strada
il piede che calpesta.
Scrivo piccole parole
su piccoli quaderni,
le metto ad asciugare al davanzale.
Vocali e consonanti
e certi spazi bianchi,
come un festone
come se fossero lumini in processione.

Katia Sebastiani

Andrea
15-March-2012, 10:45
Poetica che provo talvolta ad applicare


Scrivere una poesia: riempire d’acqua un otre.
Delicatamente, i segni
si deformano, si allargano,
esprimono ciò che vogliono
la brezza, il sole, le nuvole,
si distendono, si tendono, finché
l’uomo che li guarda –
– calato il vento,
alta la luce –
o vede il suo volto
o – trasparenza pura, profondo
fallimento – non vede nulla.


Ángel González

Andrea
21-March-2012, 09:41
Oggi, Giornata Mondiale della Poesia 2012

Ballata della disperazione


Poesia tu non morirai
per queste matematiche
ora nostro unico cibo e bevanda.
tu sarai come il fuoco
in seno alla terra
e la voce del mare.
Tua casa è ove nessuno può vivere
dentro la folgore,
e in quell’attimo vedi
ciò che nessuno riesce a vedere
senza che le pupille diventino cenere.
tu sai quanto nessuno può dire,
la gioia e la tristezza
che non hanno ragioni.


David Maria Turoldo

daniela
21-March-2012, 15:38
Era nata il 21 a primavera ...



Il Poeta raccoglie i dolori e sorrisi
e mette assieme tutti i suoi giorni
in una mano tesa per donare,
in una mano che assolve
perché vede il cuore di Dio.
Ma la città è triste
perché nessuno pensa
che i fiori del Poeta
sbocciano per vivere molto a lungo
per le vie anguste della grazia.

Alda Merini

daniela
21-March-2012, 15:44
O poesia , non venirmi addosso
sei come una montagna pesante,
mi schiacci come un moscerino;
poesia, non schiacciarmi
l’insetto è alacre e insonne,
scalpita dentro la rete,
poesia, ho tanta paura,
non saltarmi addosso, ti prego.

Alda Merini

Andrea
17-April-2012, 10:29
Poetica


Di’ la verità.
Di’, almeno, la tua verità.
E poi
lascia che accada qualsiasi cosa:
che ti rompano la pagina amata,
che ti sfondino a sassate la porta,
che la gente
si affolli davanti al tuo corpo
come se fossi
un prodigio o un morto.


Heberto Padilla

Andrea
17-April-2012, 11:16
Ti direi
di quelle nuvole smaltate di rosso
come unghia finte tolte al tramonto.
Ti direi
di quella coperta blu
che è mare arricciato nei miei pensieri.
Ti direi
di quella luna pazza
che ride alla morte dei sogni d’innocenza.


Non posso parlarti di poeti assolti
né redimerne i versi.
Anche se il paradiso fosse verità
non vuol dire che sia vero.
Non posso dirti di alberi sfrondati dal dolore
né di erba che cresce la speranza.
Anche se l’inferno fosse inganno
non vuol dire che sia falso.
Ti dico solo
cibati di vita fin quando è vera
anche se non vuol dire che sia reale.


Vladimir Holan

Aleciccio
19-April-2012, 15:43
Nella mia mente è scolpita una poesia
che esprimerà la mia anima intera
La sento vaga come il suono e il vento
eppure scolpita in piena chiarezza.
Non ha strofa, verso né parola
non è neppure come la sogno.
E’ un mero sentimento, indefinito,
una felice bruma intorno al pensiero.
Giorno e notte nel mio mistero
la sogno, la leggo e riprovo a sillabarla,
e sempre la parola precisa è sul bordo di me stesso
come per librarsi nella sua vaga compiutezza.
So che non sarà mai scritta.
So che non so che cosa sia.
Ma sono contento di sognarla,
e una falsa felicità, benché falsa, è felicità.

Fernado Pessoa

Andrea
30-April-2012, 10:52
Una barchetta pazza

Il primo verso è una barchetta pazza
che potrebbe arenarsi fra gli scogli.
È un ragazzino zingaro, ti prende
per mano verso un viaggio sconosciuto.
E solo al quinto verso tu cominci
a capire qualcosa, se lo segui.
Confusamente dice: nel germoglio
è già scritta la gloria del fiore.

Maria Luisa Spaziani

daniela
22-May-2012, 21:49
Oh, tu bene mi pesi
l'anima, poesia:
tu sai se io manco e mi perdo,
tu che allora ti neghi
e taci.

Poesia, mi confesso con te
che sei la mia voce profonda:
tu lo sai,
tu lo sai che ho tradito,
ho camminato sul prato d'oro
che fu mio cuore,
ho rotto l'erba,
rovinata la terra -
poesia - quella terra
dove tu mi dicesti il più dolce
di tutti i tuoi canti,
dove un mattino per la prima volta
vidi volar nel sereno l'allodola
e con gli occhi cercai di salire -
Poesia, poesia che rimani
il mio profondo rimorso,
oh aiutami tu a ritrovare
il mio alto paese abbandonato -
Poesia che ti doni soltanto
a chi con occhi di pianto
si cerca -
oh rifammi tu degna di te,
poesia che mi guardi.

Antonia Pozzi

daniela
24-May-2012, 22:31
Scrivendo, volevo
Salvarmi l’anima.
Tentai di fare versi
Non funzionò.
Tentai di raccontare storie
Non funzionò.
Non si può scrivere
Per salvarsi l’anima.
Lei, data per persa, passa avanti e canta

Marie Luise Von Kaschnitz

Aleciccio
05-June-2012, 16:14
Idea palpabile,
parola
impalpabile:
la poesia
va e viene
tra ciò che è
e ciò che non è.
Tesse riflessi
e li stesse.
La poesia
semina occhi nella pagina,
semina parole negli occhi.
Gli occhi parlano,
le parole guardano,
gli sguardi pensano.
Udire
i pensieri,
vedere
ciò che diciamo,
toccare
il corpo dell’idea.
Gli occhi
si chiudono,
le parole si aprono.

Octavio Paz

Aleciccio
13-June-2012, 15:34
Siamo al completo

Il prezzo dei fagioli
non è ammesso nella poesia.
Il prezzo
del riso non è ammesso nella poesia.
Non sono ammessi nella poesia il gas
la luce il telefono
la speculazione
sul latte
sulla carne
sullo zucchero
sul pane
Il dipendente pubblico
non è ammesso nella poesia
con il suo stipendio da fame
la sua vita chiusa
negli archivi.
Così come non è ammesso nella poesia
l’operaio
che smeriglia il suo giorno d’acciaio
e carbone nel buio dell’officina
– perché la poesia, signori, è chiusa:
“ siamo al completo”
Nella poesia è ammesso soltanto
l’uomo senza stomaco
la donna fatta di nuvole
la frutta senza prezzo.
Questa poesia, signori,
non fa né caldo
né freddo

Ferreira Gullar

daniela
24-June-2012, 15:03
Poesia

È come a un uomo battuto dal vento,
accecato di neve - intorno pinge
un inferno polare la città -
l'aprirsi, lungo il muro, di una porta.
Entra. Ritrova la bontà non morta,
la dolcezza di un caldo angolo. Un nome
posa dimenticato, un bacio sopra
ilari volti che più non vedeva
che oscuri in sogni minacciosi.
Torna
egli alla strada, anche la strada è un'altra.
Il tempo al bello si è rimesso, i ghiacci
spezzano mani operose, il celeste
rispunta in cielo e nel suo cuore. E pensa
che ogni estremo di mali un bene annunci.

Umberto Saba

Aleciccio
02-July-2012, 10:31
Solo resiste al tempo
quel che si fa
col tempo.
E quello che si fa
con l’eternità?
La poesia viene
quando restiamo
nell’inesauribile
compagnia della solitudine.
Viene come un sùbito
taglio, dove si mischiano
con fredda febbre,
sangue con sangue,
due separati
mondi.

Héctor Murena

daniela
03-July-2012, 21:38
Vola alta parola

Vola alta, parola, cresci in profondità,
tocca nadir e zinith della tua significazione,
giacché talvolta lo puoi
sogno che la cosa esclami
nel buio della mente
però non separarti
da me, non arrivare,
ti prego, a quel celestiale appuntamento
da sola, senza il caldo di me
o almeno il mio ricordo sii
luce, non disabitata trasparenza...
La cosa e la sua anima?
O la mia e la sua sofferenza?
Vola alta, parola.

Mario Luzi

Aleciccio
13-July-2012, 11:32
Invocazione e lettura

Del colore della vecchiaia è la poesia
che insulta la vita e offende gli uomini
chiamandoli con voce di sirena nel deserto:
quanto è lunga verso il nulla la processione
degli uomini
con grida e urla, e fuoco negli occhi
e cenere che cade indicando il cammino
e lodando l’abisso, la pagina che scrivo
e che si piega e si ritorce fra le tue mani.

Leopoldo María Panero

Aleciccio
20-July-2012, 11:30
SE TUTTE LE MIE POESIE SI PERDESSERO
Se tutte le mie poesie si perdessero
la piccola verità che in esse brilla
rimarrebbe comunque in ogni pietra
grigia nell’acqua o in una pianta verde. Se tutte le mie poesie si perdessero
il fuoco le direbbe senza fine
prive di scorie, e l’eterna poesia
tornerebbe a ruggire, ancora, all’alba.

FINA GARCÍA MARRUZ

daniela
05-August-2012, 21:19
Una volta o l’altra scriverò con le pietre,
giudicando ogni mia frase
in base al peso, al volume, al movimento.
Sono stanco di parole.
Non piú matita: impalcature, teodoliti,la nudità solare del sentimento
che tatua nel profondo delle rocce
la sua musica segreta.
Disegnerò con file di ciottoli
il mio nome, la storia della mia casa
e la memoria di quel fiume
che sempre passa e si trattiene
tra le mie vene come un saggio architetto.
Con pietra viva scriverò il mio canto
in archi, ponti, dolmen, colonne,
di fronte alla solitudine dell’orizzonte,
come una mappa che si dispiega davanti agli occhi
dei viaggiatori che non ritornano mai.

Eugenio Montejo

daniela
31-August-2012, 12:31
Arte poetica

Sospirata parola, che alla fine
mi sei giunta, m'hai colto
in un momento di disattenzione,
e ti vuoi improvvisa, non cercata,
sfuggi al gesto raro, alla misura
esorbitante. D'una riga t'orli
di mare, gonfi in nube, ti dibatti
come colomba, sorgi in cima al semplice
respiro della voce, all'indolente
mano che ti scandisce, ed urgi - trepida
cosa tra cose - a collocarti in questa
calda, iridata, precisa esistenza.


Sergio Solmi

Andrea
17-September-2012, 10:46
Cuci una foglia vicino alle parole, cuci le parole tra loro,
guarda una foglia come viene soffiata lontano.


Il tempo mentre scriviamo vola, noi moriamo a noi stessi
mentre intorno ci cresce la vita e la realtà si addensa, s’in_
treccia, diventa una radice che sale fino a un tronco e ridi-
venta foglio.


Da sempre mi mancano le parole e io ne ho nostalgia.
Per questo cucio, cucio, cucio.


Antonella Anedda

Andrea
05-October-2012, 18:07
Non è proprio una poesia, ma una frase che mi è piaciuta molto.


Che differenza c’è tra poesia e prosa? La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ci mette un bel pò.

Charles Bukowski

daniela
22-October-2012, 22:09
La poesia attraversa la terra in solitudine,
appoggia la sua voce sul dolore del mondo
e niente chiede
- nemmeno parole.
Arriva da lontano e senza orario, non avverte mai;ha la chiave della porta.
Entrando si sofferma sempre ad osservarci.
Poi apre la sua mano e ci offre
un fiore o un ciottolo, qualcosa di segreto,
ma tanto intenso che il cuore palpita
troppo veloce. E ci svegliamo.

Eugenio Montejo

Aleciccio
19-November-2012, 16:01
La poesia


In un mondo che parla così tanto,
ha lo scopo di ripristinare il silenzio
la capacità di tacere.
Tutto ciò che ho cercato è l’ombra delle parole.
E non hanno più ombra,
le parole che hanno venduto la loro anima.


Ana Blandiana

daniela
27-November-2012, 22:36
Disposizioni
Si dice
che il poeta
è uno
che mette insieme
parole
Non è vero
Un poeta
è uno
che le parole
grosso modo
assemblano
se ha fortuna
Se è sfortunato
le parole
lo squartano

Erich Fried

Aleciccio
03-December-2012, 20:43
Io abito la possibilità, una casa più bella della prosa
con tante finestre in più e porte migliori.
Ha stanze come cedri dove lo sguardo
non può penetrare e per tetto sterminato
la volta del cielo.
La frequenta la gente più amabile.
Così vi passo il tempo:
spalanco le mie piccole mani
per colmarle di paradiso.

Emily Dickinson

Aleciccio
06-March-2013, 12:52
Non sta la poesia
nelle oscurità del linguaggio
ma in quelle della vita.
Non sta nelle perfezioni del suo corpo
ma nelle emorragie della sua ferita.
Non sta dove credevamo che fosse
né è un’immagine unica e fissa.
Sta dove fugge quanto amiamo:
sta nel suo commiato.
È dire addio a noi stessi
nel girare ogni volta lo stesso angolo.
È la pagina che muove solo il tempo
col suo inchiostro uguale ma diverso.
Non sta la poesia nel linguaggio
bensì nell’alfabeto della vita.

Jaime Siles (http://es.wikipedia.org/wiki/Jaime_Siles)

Aleciccio
07-March-2013, 17:28
Tutta la poesia è luminosa, persino
la più oscura.
È il lettore che ha talvolta,
al posto del sole, nebbia dentro di se.
E la nebbia non permette mai di vedere chiaro.Se ritornerà
un’altra volta e un’altra volta
e un’altra volta
a queste sillabe infiammate
rimarrà cieco da tanto chiarore.
Sia felice se arriverà.

Eugénio de Andrade (http://it.wikipedia.org/wiki/Eug%C3%A9nio_de_Andrade)

daniela
08-March-2013, 22:53
Vola alta, parola, cresci in profondità,
tocca nadir e zenith della tua significazione,
giacché talvolta lo puoi - sogno che la cosa esclami
nel buio della mente –
però non separarti
da me, non arrivare,
ti prego, a quel celestiale appuntamento
da sola, senza il caldo di me
o almeno il mio ricordo, sii
luce, non disabitata trasparenza...
La cosa e la sua anima? O la mia e la sua sofferenza?

Mario Luzi

daniela
08-March-2013, 22:55
Scrivere una poesia: riempire d’acqua un otre.
Delicatamente, i segni
si deformano, si allargano,
esprimono ciò che vogliono
la brezza, il sole, le nuvole,
si distendono, si tendono, finché
l’uomo che li guarda –
– calato il vento,
alta la luce –
o vede il suo volto
o – trasparenza pura, profondo
fallimento – non vede nulla.

ÁNGEL GONZÁLEZ

daniela
11-March-2013, 22:05
Scrivo

Scrivo già con la notte
in casa. Scrivo
sulla mattina in cui ascoltavo
il rumore della calce o del fuoco,
e eri tu soltanto
a dire il mio nome.
Scrivo per portare alla bocca
il sapore della prima
bocca che baciai tremante.
Scrivo per arrivare
alle origini.
E tornare a nascere.

Eugénio de Andrade

Aleciccio
16-March-2013, 10:31
La poesia vera è magia sonora e
il piacere che dà a chi la ama
è un piacere sensuale..


Patrizia Valduga

Aleciccio
18-March-2013, 11:04
Sono predisposto al soccorso della poesia , che non è un arte di arrangiare i fiori , ma di afferrarsi a un bordo della tempesta .

Erri De Luca ..

Aleciccio
20-March-2013, 09:58
UN POETA
Un poeta non deve in primavera
passare da solo per i parchi.
Sotto i rami si abbracciano le coppie
e l’erba è umida.
Non deve attraversare
da solo i parchi in primavera.
Ci sono nuvole lanceolate, voli, resti
di amore usato già in terra, e i lillà,
i lillà così dolci, come feriscono.
In primavera è pericoloso il mondo.

JUAN COBOS WILKINS

Aleciccio
21-March-2013, 10:13
Oggi, giornata mondiale della poesia.


I POETI
Non meravigliatevi. I poeti sono tutti
un solo invisibile, indistruttibile popolo.
Parlano e sono muti. Trascorrono ère
e cantano ancora in un'antica lingua morta.
Nascono e spariscono civiltà,
ma sempre vanno lungo la strada del cuore.
Parlano di partenze, di ritorni.
Sono uguali per quel che non dicono.
Tacciono come rugiada, semenza, desiderio,
come acque scorrenti sull'argilla,
poi con il canto sottile dell'usignolo
nel bosco divengono agile sorgente sonora.

ELIO PECORA

daniela
21-March-2013, 15:45
A tutti i giovani raccomando:
aprite i libri con religione,
non guardateli superficialmente,
perché in essi è racchiuso
il coraggio dei nostri padri.
E richiudeteli con dignità
quando dovete occuparvi di altre cose.
Ma soprattutto amate i poeti.
Essi hanno vangato per voi la terra
per tanti anni, non per costruivi tombe,
o simulacri, ma altari.
Pensate che potete camminare su di noi
come su dei grandi tappeti
e volare oltre questa triste realtà
quotidiana.

Alda Merini

Aleciccio
23-March-2013, 09:55
Non è

http://www.poesia.it/spazia/oriztras.gif“ per una selva oscura”

La poesia non è
che un discorrere nella penombra
del forno vecchio, quando,
lontani tutti, crepita
fuori il profondo bosco; poesia

non è che le parole
già amate, che col tempo
cambiano luogo e sono
nient’altro che una macchia, una
speranza che non dici;

la poesia non è
che la felicità, un discorrere
nella penombra, tutto
quanto è svanito ed è
ormai silenzio.

Eliseo Diego

Claire
25-March-2013, 21:09
Profumata e fresca è la poesia

Profumata e fresca è la poesia
bella e allegra lei zampilla
dalla fonte d'alabastro stesa al sole.
Del pellegrino innamorato si gingilla
dolcemente brilla la sua gioia intorno
tutto è incanto e tutto è amore.

La regina delle rose
conta tutte quante le sue spine
le raccoglie in fasci ed il suo sorriso
risplende nella luce del meriggio.

Il pellegrino cammina e nella sua bisaccia
c'è il pane per l'inverno e per l'estate
il seme biondo e l'acqua canterina.

Alda Merini (http://it.wikipedia.org/wiki/Alda_Merini)

Aleciccio
26-March-2013, 09:29
Cara poesia, se tu vuoi venire vieni,
se non vuoi venire non vieni,
fa’ come fossi a casa tua,
con me devi fare così;
solo, non posso io non venire qui
monte, e non posso non ammirare le tue spalle
e non posso non respirare, qui, la tua aria
che mi nutre e senza la quale
non potrei vivere,
non posso non respirare i tuoi colori
che ti circondano, come vestiti
sempre diversi,
e sentire l’odore delle tue piante, e della tua terra,
e con la mano sentire calda
la tua pietra, come testa d’un bimbo.

Claudio Damiani (San Giovanni Rotondo, 1957), da Il fico della fortezza (Fazi, 2012)

daniela
01-April-2013, 15:56
Oh, tu bene mi pesi
l’anima, poesia:
tu sai se io manco e mi perdo,
tu che allora ti neghi
e taci.
Poesia, mi confesso con te
che sei la mia voce profonda:
tu lo sai,
tu lo sai che ho tradito,
ho camminato sul prato d’oro
che fu mio cuore,
ho rotto l’erba,
rovinata la terra –
poesia – quella terra
dove tu mi dicesti il più dolce
di tutti i tuoi canti,
dove un mattino per la prima volta
vidi volar nel sereno l’allodola
e con gli occhi cercai di salire –
Poesia, poesia che rimani
il mio profondo rimorso,
oh aiutami tu a ritrovare
il mio alto paese abbandonato –
Poesia che ti doni soltanto
a chi con occhi di pianto
si cerca –
oh rifammi tu degna di te,
poesia che mi guardi.

Pasturo, 23 agosto 1934

Antonia Pozzi

daniela
07-April-2013, 22:57
Poetica

per Jakub Ekier

Ci sono tante risposte
eppure non sappiamo porre le domande

La poesia
è il bastone da ciechi del poeta

Con esso tocca le cose
per riconoscerle

Reiner Kunze (da Poesia - aprile 2013))

Andrea
09-April-2013, 10:33
Canzoncina per i poeti




Per me tutti i poeti erano byroniani,


perversi, un po’ pericolosi e strani.


Poi ne incontrai qualcuno. È buffa la realtà:


l’acqua tonica liscia è più frizzante,


un piano-pensionati è più rassicurante.


Eppure ti assicuro, non molto tempo fa


Per me tutti i poeti erano byroniani,


perversi, un po’ pericolosi e strani.




Wendy Cope

Aleciccio
03-May-2013, 13:32
POMERIDIANO

Le galline piluccavano ancora per la strada. La vecchia moglie
del capitano
Sedeva sulla soglia reggendo il nipotino sulle ginocchia aperte.
Un ragazzo trasportava un paniere. Le case
Caotiche di fronte al tramonto, coi loro vecchi bauli,
i letti di ferro, i tavoli, i quadri. Un grammofono
suonava rauco in una stanza chiusa. Le lenzuola
avvolgevano in ampi quadrati la propria storia. Non si sentiva il mare.
Una grande mano invisibile sollevava le sedie
Due palmi da terra. Come fanno gli uomini a vivere senza la poesia?


GHIANNIS RITSOS

daniela
08-May-2013, 15:46
Una ragazza ti ha chiesto: Che cos'è la poesia?
Volevi dirle: Già il fatto che esisti, ah sì, che tu esisti,
e che nel tremore e stupore
che sono testimonianza del miracolo,
soffrendo mi ingelosisco della tua piena bellezza,
e che non posso baciarti e con te non mi posso giacere,
e che non ho nulla, e colui che è sprovvisto di doni
è costretto a cantare…
Ma non glielo hai detto, hai taciuto
e lei non ha udito quel canto…

Vladimír Holan

daniela
08-May-2013, 21:35
Si dice
che il poeta
è uno
che mette insieme
parole
Non è vero
Un poeta
è uno
che le parole
grosso modo
assemblano
se ha fortuna
Se è sfortunato
le parole
lo squartano

Erich Fried

Rosy
10-May-2013, 14:22
CHE IMPORTA



Che importa se il tuo pugnale
trafigge la mia schiena?
Possiedo i miei versi, che sono
più forti del tuo pugnale!

Che importa se questo dolore
secca il mare e oscura il cielo?
Il verso, dolce consolazione,
Nasce alato dal dolore.

Josè Marti ( Cuba)

Claire
13-May-2013, 10:09
Così

potresti insegnarmi
a misurare la vita a cucchiaini di caffé
ma i poeti amano le stelle e i burroni, si dice,
e non sanno andare per strade e autostrade
dove c’è sempre un autogrill con ristorazione sigarette
e una toilette che, tutto sommato, non è male
potresti insegnarmi a leggere fra le tue rughe
il dolore e la stanchezza di chi dal sogno
al mondo ci ritorna come alla casa che ha abbandonato
ma i poeti, amore, hanno mille occhi e mille case
così che tornare è sempre più difficile
potresti insegnarmi
a non dire nemmeno a te la mia follìa
e a nascondermi nelle parole
come in una cassapanca da spedire al fronte
ma i poeti scivolano nudi dentro la vita
senza nemmeno chiedersi perché
e perché la vita è una cosa qualunque
potresti insegnarmi
che giovanazza e giovinezza non sono la stessa cosa
e il buon senso di chi sa fare a meno di entrambe
ma i poeti amano chi li ama e non li ama più
perché è così
così va il mondo, amore,
così va che se solo sorridi
ho voglia di strade e autostrade e autogrill
e case dove passarci i prossimi millenni
e di lasciare la follìa a chi è folle davvero
e di chiedermi solo ma che mangiamo oggi?
e di avere il buon senso che ha chi sa
che non è vero che c’è sempre tempo per tutto
e dirti addio, a mai più
ma i poeti, amore, non sanno mai
se ciò che dicono e scrivono e sentono è vero.


Emilio Piccolo

Rosy
13-May-2013, 10:18
Meravigliosa! Ciao
Rosy

Andrea
13-May-2013, 17:12
Lo sforzo


C’è nessuno che voglia unirsi a me
nel lanciare alcuni sassi verso
quegli insegnanti che amano porre la domanda:
“Che cosa sta cercando di dire il poeta?”


come se Thomas Hardy e Emily Dickinson
si fossero sforzati ma alla fine avessero fallito:
disgraziati incapaci di parlare, che altro non erano,
con la penna in bocca a guardare fuori dalla finestra in attesa di un’idea.


Sì, sembra che Whitman, Amy Lowell
e tutti gli altri potessero solo tentare e fallire,
ma noi nella classe di Inglese della terza ora della prof Parker
qui al Liceo di Springfield ce la faremo


con l’aiuto di questi questionari di comprensione
a dire quel che il povero poeta non riusciva a dire,
e faremo tutto questo prima
dell’orgia dell’insalata di uova e tonno nota come pranzo.


Stasera, tuttavia, io sono quello che cerca
di dire che cosa significa questa assenza,
noi due che dormiamo e ci svegliamo sotto due diversi tetti.
L’immagine di questo vaso di fiori recisi,


non del nostro giardino, non aiuta.
E lo stesso vale per quel piatto singolo,
la lampada solitaria, e il tempo là fuori che preme il volto
contro queste finestre nuove, la pioggia leggera e il gelo del mattino.


E allora lascerò che sia la prof Parker,
che sta picchiettando con un gesso la lavagna,
e i suoi studenti – alcuni con la mano alzata,
altri trasandati con i loro cappellini portati a rovescio –


a capire quel che sto cercando di dire
su questo posto in cui mi trovo
e di farlo prima che suoni la campanella di mezzogiorno
e sia sguinzagliato il tornado di polpette di carne.




Billy Collins

Andrea
13-May-2013, 18:17
Chiedo loro di prendere una poesia
e di tenerla in alto controluce
come una diapositiva a colori


o di premere un orecchio sul suo alveare.


Dico loro di gettare un topo in una poesia
e osservarlo mentre cerca di uscire,


o di entrare nella stanza della poesia
e cercare a tentoni l’interruttore sul muro.


Voglio che facciano sci d’acqua
sulla superficie di una poesia e salutino
con la mano il nome dell’autore sulla spiaggia.


Ma la sola cosa che loro vogliono fare
è legarla con una corda a una sedia
e torturarla finché non confessi.


La picchiano con un tubo di gomma
per scoprire che cosa davvero vuol dire.


Billy Collins

Andrea
12-June-2013, 09:27
Siamo di troppo




È così pieno il mondo. Terribilmente pieno.
Di montagne, di piante, di caserme e officine.
Di case con vicini e di bianchi ospedali.


(Ogni tanto vi è un fiore. Non reciderlo, amico.
Qualche volta dei fiumi come vene smarrite).


Quanti treni, aerei, carceri, torpediniere,
motori e banche e cinema e osterie.
Sale operatorie.


Tante graziose stelle e insegne luminose.
(Cognac Barbier, Calzature Eureka e altre ancora).


(E poi anche automobili veloci e più belle
di arcangeli d'acciaio con le ali piegate).


Donne esultanti. (Rouge aux lèvres. Sigarette).
E bimbi che singhiozzano dietro le pareti,
la madre accanto dorme con una pietra al collo.
E bebè custoditi in lettini cromati,
ben pasciuti fra trine e latte condensato.
Dolciastre zitellone col loro cagnolino.


Ragazze dallo sguardo divinamente ottuso.
E biondi adolescenti cui strani desideri
fanno rizzare il pelo.


Il mondo, soprattutto, di uomini è pieno.
Quante mani superflue, camicie rappezzate,
scarpe sdrucite che lambiscono gli asfalti.
Quanti occhi e quante bocche appostate voraci.
Quanti cervelli bianchi e pensieri come pesci
rotanti fra benefici cachet di aspirina.
Per non parlar dei dotti. Quegli strazianti dotti
che vegliano giocando con oscure parole:
Ciclotrone, supersonico, cibernetica e altre.


È così pieno il mondo, ch’io, vi assicuro, amici,
non saprei dove mettermi.
Non so se avrò mai posto.
Son di troppo i poeti.




Ángela Figueira Aymerich

daniela
28-June-2013, 22:01
L'opera

Ecco, è finito: non si tocca più.
Quanto mi pesa la penna in mano!
Era così leggera poco prima,
viva come l'argento vivo:
non avevo che da seguirla,
lei mi guidava la mano
come un veggente che guidi un cieco,
come una dama che ti guidi a danza.

Ora basta, il lavoro è finito,
rifinito, sferico.
Se gli togliessi ancora una parola
sarebbe un buco che trasuda siero.
Se una ne aggiungessi
sporgerebbe come una brutta verruca.
Se una ne cambiassi stonerebbe
come un cane che latri in un concerto.
Che fare, adesso? Come staccarsene?
Ad ogni opera nata muori un poco.

15 gennaio 1983
Primo Levi

daniela
28-June-2013, 22:20
Un mestiere

Non hai che da aspettare, con la biro
pronta: i versi ti ronzano intorno, come
falene ubriache; una viene alla fiamma e
tu l'acchiappi.

Certo non è finito, una non basta,

ma è già molto, è l'inizio del lavoro.

Le altre atterrano lì vicino a gara, in fila o
in cerchio, in ordine o in disordine,
semplici e quete e serve al tuo comando:
il padrone sei tu, non si discute.

Se il giorno è buono, tu le disponi a
schiera.
E' un bel lavoro, vero? Onorato dal tempo,
vecchio sessanta secoli e sempre nuovo,
con regole precise oppure lasche,

o senza regole, come più ti piace.

Ti fa sentire in buona compagnia,

non ozioso, non perso, non sempre
inutile, caligato e togato,

ammantato di bisso, laureato.

Abbi soltanto cura di non presumere.

2 gennaio 1984
Primo Levi

Claire
04-July-2013, 12:36
Dire: Fare

I.

Tra ciò che vedo e dico,
tra ciò che dico e taccio,
tra ciò che taccio e sogno,
tra ciò che sogno e scordo,
la poesia.
Scivola
tra il sì e il no:
dice
ciò che taccio,
tace
ciò che dico,
sogna
ciò che scordo.
Non è un dire:
è un fare.
È un fare
che è un dire.
La poesia
si dice e si ode:
è reale.
E appena dico
è reale,
si dissipa.
È più reale, così?

II.

Idea palpabile,
parola
impalpabile:
la poesia
va e viene
tra ciò che è
e ciò che non è.
Tesse riflessi
e li stesse.
La poesia
semina occhi nella pagina,
semina parole negli occhi.
Gli occhi parlano,
le parole guardano,
gli sguardi pensano.
Udire
i pensieri,
vedere
ciò che diciamo,
toccare
il corpo dell'idea.
Gli occhi
si chiudono,
le parole si aprono.


Octavio Paz (http://it.wikipedia.org/wiki/Octavio_Paz) (da Árbol adentro, 1987)

daniela
13-February-2014, 21:51
REGOLE DEL GIOCO
(Poetica)

Bisogna trovare parole cariche di elettricità.
Bisogna metterle in fila
e trasformarle in batterie.
Bisogna convogliare i fiumi
e costruire turbine.
Bisogna erigere linee di alta tensione.
Bisogna commissionare la pioggia.
Tutto dev’essere pronto.
All’arrivo della grande acqua
una poesia vera funziona come una centrale elettrica.


Kajetan Kovič

daniela
26-February-2014, 21:52
Le mie poesie stanno
davanti alla tua porta,
bussano e si inchinano:
mi apri?

Le mie poesie hanno
Un suono di seta
Come il fruscio del tuo vestito
Sulle scalinate.

Le mie poesie
Portano un dolce profumo
Come nell'aiuola tua preferita
Il giacinto.

Le mie poesie son vestite
Di un rosso cupo,
che come il tuo vestito di seta
fruscia ed arde.

Le mie più belle poesie
Assomigliano del tutto a te.
Stanno davanti alla porta e s'inchinano:
mi apri?

Hermann Hesse

Claire
15-April-2014, 10:13
POESIE FIGLIE

Ricomincio figlie mie con voi,
idee concepite e incarnate
eccovi con me dopo il travaglio
elettre fragili e antigoni gentili.

Vi aspetto con gran diletto figlie,
ragazze all’opera serie e sincere
con i fiori in testa e la vita sottile
con le agili caviglie delle dee.

(Dal grembo caldo della madre terra
dalla sotterranea caverna sonante
del mistero una fulguratura balza

al cielo azzurro che l’accoglie,
un’alba che rapida sveglia il giorno
un tramonto che porta il riposo).

È sprone e soffio di fiammella
è il pensiero della mente madre
dopo nove mesi o anche nove anni

è la creazione è il mondo-doglia
mie uniche figlie femmine, poesie
madri di ben altre poesie umane.

Gabriella Sica

Rosy
19-June-2014, 14:45
LA POESIALa Poesia non è pazienza
E non è impazienza.
La Poesia non è scrivania
E tanto meno carta.
La Poesia è Speranza.
Amata o disamata
Produce gelo fuoco
E un certo vuoto
Nel quale uno si riconosce
E un altro fugge.
La Poesia non è lana
Per la testa fredda
E solo riscalda
La mano aperta.
La Poesia è un ponte
Che sta per cadere
E mai non cade.
La Poesia è in alto
E anche in basso
Dove crescono semi
Fiumi e vermi.

R. Carrieri

Claire
19-June-2014, 20:36
RESURREZIONE


La poesia entra nel sogno
come un palombaro in un lago.
La poesia, coraggiosa come nessun altro,
entra e cade
a piombo
in un lago immenso come Loch Ness
o torbido e nefasto come il lago Balaton.
Contemplatela dal fondo:
un palombaro
innocente
avvolto nelle piume
del volere.
La poesia entra nel sogno
come un palombaro morto
nell’occhio di dio.

Roberto Bolano

Claire
22-July-2014, 09:51
Poesia

Da questa matita si diparte una strada di grafite
e sulla strada passeggia una lettera, come un cane,
ed ecco una parola come una città abitata
dove forse arriverò domani.

Nina Cassian

daniela
02-September-2014, 14:57
Le poesie che ho vissuto tacendo sul tuo corpo
mi chiederanno la loro voce un giorno, quando andrai.
Ma io non avrò più voce per ridirle allora. Perché tu eri abituata
a camminare scalza per le stanze, e poi ti rannicchiavi sul letto,
gomitolo di piume, seta e fiamma selvaggia. Incrociavi le mani
sui ginocchi, mettendo in mostra provocante
i piedi rosa impolverati. Devi ricordarmi così - dicevi;
ricordarmi così coi piedi sporchi; coi capelli
che mi coprono gli occhi - perché ti vedo più profondamente così. Dunque, come potrò più avere voce.
La Poesia non ha mai camminato così
sotto i bianchissimi meli in fiore in nessun paradiso.

Ghiannis Ritsos

Claire
07-October-2014, 10:44
La Poesia

Neanche a me piace: vi sono cose più importanti di tutte
queste inezie.
A leggerla, però, con totale disprezzo, vi si scopre,
dopo tutto, uno spazio per l’autentico.
Mani capaci di afferrare, occhi
che sanno dilatarsi, capelli che possono drizzarsi
all’occorrenza, queste cose sono importanti
non già perché si possa sovrapporvi un’interpretazione
altisonante, ma perché
sono utili. Quando diventano così elaborate da divenire
inintellegibili,
di tutti noi si può dire la stessa cosa,
che noi non ammiriamo
quello che non potremo mai comprendere: la nottola
appesa a testa in giù o in cerca di qualche cosa da
mangiare, elefanti al lavoro, un cavallo selvaggio che si rotola, un lupo
instancabile in agguato
sotto un albero, il critico impassibile che arriccia la pelle
come un cavallo che sente una pulce, il tifoso di base-
ball, l’esperto di statistica -
e non è giusto
fare preclusioni contro “documenti d’affari
e libri di scuola”; sono tutti fenomeni importanti. Ma c’è da
fare
una distinzione: se vengono gonfiati da mezzi poeti,
il risultato non è poesia;
né mai potremo avere poesia
e i poeti tra noi non diventano
“letteralisti dell’immaginazione” – superiori
all’insolenza e alla volgarità, disposti a sottoporre
a ispezione “giardini immaginari con rospi veri dentro”.
Frattanto, se pretendi da una parte
la materia grezza della poesia
allo stato più grezzo che ci sia,
dall’altra parte ciò che è genuino,
allora ti interessi alla poesia.

Marianne Moore

Claire
21-October-2014, 10:31
IL TAGLIO


La poesia non fa sì
che qualcosa accada, disse W.H. Auden.
A malapena sopravvive, disse.
Non disse perché. Sopravvive come
sopravvive l'impossibilità.
Vale a dire, il nostro amore,
o il bisonte che traccia croci sulla sabbia
dimentico dei suoi denti da latte.
Questo è bello. Significa
che il freddo di conoscersi
può avere un altro destino.
Ciò che nessuno ha detto
sta al di sotto delle maschere
di cui la verità ha bisogno.
Le mie voglie di baciare e di parole
sono una stanza molto grande dove
siede assurdamente il cuore.
Vale a dire, sopravvive.
Nel taglio delle sue strani correnti.


JUAN GELMAN

daniela
16-November-2014, 19:22
Spiaggia


Ti cinge, circolare, la poesia:
in circoli concentrici t'accerchia
il corpo coricato sulla sabbia.

Come un'altra ape in cerca d'altro miele,
trascurati gli aromi del giardino,
il corpo t'accarezza la poesia

Saramago

Claire
17-November-2014, 09:45
ESSENZA DEL POETA

Sono il solitario origliare
di ciò che dorme.
Perciò scrivo
Colla tacita mano,
l’occhio rivolto ai sonni.

Lorenzo Calogero

Andrea
17-November-2014, 14:40
Pregiato sangue
Mi piace la poesia
che parla di un uovo fritto
dell’abbaiare di un cane
e dell’odore di bruciato.
Poesia che con piccoli tagli
penetra nelle piccole cose
buca la buccia
l'utero
strappa la placenta
e lascia colare
il pregiato
sangue.
Marina Colasanti

Andrea
17-November-2014, 17:13
L’ISPIRAZIONE ENDECASSILLABICA

Falesie di Monterey

Come un gusto un profumo che evapora
tra la gola e le nari sentire
pianamente salire poesia
Nel silenzio del corpo rifiutato
pesare le parole ad una ad una
come chi sfregola piano sul palato
la madeleine di un’infanzia non sua
Perché tutta la vita e l’amore
e il dolore
e i sentimenti che pensavi eccelsi
e i pensieri che credevi arguti
non potrebbero da soli riempire
la battute di questo endecasillabo

Luciana Stegagno Picchio

Claire
12-December-2014, 21:10
I POETI, AMORE MIO

I poeti, amore mio, sono
Degli uomini orribili,
Dei mostri di solitudine, evitali
Sempre, a cominciare da me.
I poeti, amore mio, sono
Da leggere. Ma non fare caso
A quel che fanno nelle loro vite.

Raùl Gòmez Jattin

Claire
14-December-2014, 13:13
Poeti Futuri

Poeti futuri! oratori, cantori, musicisti futuri!
Non l'oggi mi può giustificare e chiarire chi sono,
Ma voi, stirpe nuova, atletica, schietta, continentale,
maggiore d'ogni altra conosciuta,
Sorgete! spetta a voi giustificarmi.

Io scrivo solo una o due parole per indicare il futuro,
Non avanzo che un attimo, per poi voltarmi e
riaffrettarmi nel buio.

Io sono un vagabondo che non si ferma mai, che
getta a caso uno sguardo su di voi e storna il viso,
Lasciandovi il compito di analizzarlo e definirlo,
Da voi aspettandosi cose più importanti.

Walt Whitman

Claire
16-December-2014, 12:35
La poesia
non è un modo di esprimere un'opinione.
E' un canto
che sale da una ferita sanguinante
o da labbra sorridenti.


Kahlil Gibran

Andrea
25-December-2014, 19:02
Darsi la mano di lontano è il gesto
più assurdo, conturbante e surreale.
Tu sei vivo, e la stringo in certe notti
anche a Giacomo, Guido, Eugenio ed Emily.

Non c'è tesoro al mondo che non fossi
disposta a barattare, anche la vita,
se sfiorasse nel buio la mia mano
fra cinquant'anni un giovane poeta.

Maria Luisa Spaziani

Claire
26-December-2014, 21:16
MANGIARE POESIA

Mi cola inchiostro dagli angoli della bocca.
Non c’è contentezza come la mia.
Ho mangiato poesia.
La bibliotecaria pensa di avere le traveggole.
Ha gli occhi afflitti
e cammina con le mani tra le pieghe del vestito.
Le poesie sono svanite.
La luce è fioca.
I cani sono sulle scale della cantina e salgono.
Roteano gli occhi,
le zampe bionde bruciano come stoppie.
La povera bibliotecaria comincia a battere i piedi e piange.
Non capisce.
Quando cado in ginocchio e le lecco la mano,
urla.
Sono un uomo nuovo.
Le ringhio contro e abbaio
Faccio le feste felice nel buio libresco.

Mark Strand

Claire
03-January-2015, 22:30
Che si sa?

Della poesia, nulla. Arriva, trema,
e gratta un fiammifero spento.
S'è visto qualcosa? Nulla. Tende la
mano per afferrare
le increspature del tempo che passa
dalla voce d'un cardellino. Cosa
ha afferrato? Nulla.
L'uccello è fuggito al non detto
in una stanza che gira senza
ricordi né speranze.
Ci sono molti nomi nella pioggia.
Che ne sa la poesia? Nulla.

Juan Gelman

Andrea
08-January-2015, 17:27
Non è proprio una poesia ma mi piace assai


Mi accorgevo di avere la pelle d’oca. Senza una ragione, dato che non avevo freddo. Era forse passato un fantasma su di noi?
No, era stata la poesia.
Una scintilla si era staccata dal poeta e mi aveva dato una scossa gelida. Avevo voglia di piangere; mi sentivo molto strana.
Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.


Sylvia Plath

Claire
09-January-2015, 12:19
Il poeta è un operaio

Gridano al poeta:
“Davanti a un tornio ti vorremmo vedere!
Cosa sono i versi? Parole inutili!
Certo che per lavorare fai il sordo”.
A noi, forse, il lavoro
più d’ogni altra cosa sta a cuore.
Sono anch’io una fabbrica.
E se mi mancano e ciminiere,
forse, senza di esse,
ci vuole ancor più coraggio.
Lo so: voi non amate le frasi oziose.
Quando tagliate del legno, è per farne dei ciocchi.
E noi, non siamo forse degli ebanisti?
Il legno delle teste dure noi intagliamo.
Certo, la pesca è cosa rispettabile.
Tirare le reti, e nelle reti storioni, forse!
Ma il lavoro del poeta non è da meno:
è pesca d’uomini, non di pesci.
Fatica enorme è bruciare agli altiforni,
temprare i metalli sibilanti.
Ma chi oserà chiamarci pigri?
Noi limiamo i cervelli
con la nostra lingua affilata.
Chi è superiore: il poeta o il tecnico
che porta gli uomini a vantaggi pratici?
Sono uguali. I cuori sono anche motori.
L’anima è un’abile forza motrice,
Siamo uguali. Compagni d’una massa operaia.
Proletari di corpo e di spirito.
Soltanto uniti abbelliremo l’universo,
l’avvieremo a tempo di marcia.
Contro la marea di parole innalziamo un diga.
All’opera! Al lavoro nuovo e vivo!
E gli oziosi oratori, al mulino! Ai mugnai”
Che l’acqua dei loro discorsi
faccia girare le macine.

Vladimir Majakovskij

Andrea
19-January-2015, 11:41
Io, come te,
amo l’amore, la vita, il dolce incanto
delle cose, il paesaggio
celeste dei giorni di gennaio.
Anche il mio sangue freme
e rido attraverso occhi
che hanno conosciuto il germinare delle lacrime.
Credo che il mondo è bello,
che la poesia è come il pane, di tutti.
E che le mie vene non finiscono in me
ma nel sangue unanime
di coloro che lottano per la vita,
l’amore,
le cose,
il paesaggio e il pane,
la poesia di tutti.

Roque Dalton

Claire
23-January-2015, 11:40
A volte vorrei essere un poeta sociale

A volte vorrei essere un poeta sociale,
di quelli che scrivono versi duri come pane raffermo,
versi osceni,
grassi,
asfissianti.
A volte vorrei essere Juan Gelman,
mettere la parola “fuoco” in una strofa,
scrivere un verso lungo come il sibilo d’una pallottola.
Ma sono in un giardino
che ti aspetto,
tu arrivi all’improvviso,
con la tua gonna cortissima,
e il vento apre tutte le prigioni.

Alexis Diaz Pimienta

daniela
02-February-2015, 15:12
IO TI OFFRO QUESTI VERSI…

Io ti offro questi versi, non perché il tuo nome
Possa mai fiorire in questo suolo povero,
Ma perché tentare di ricordarsi,
Sono fiori recisi, il che ha senso.
Certi dicono, persi nel loro sogno, «un fiore»,
Ma significa non sapere che le parole tagliano,
se credono di designarlo, in quel che nominano,
Trasmutando ogni fiore in idea di fiore.
Tranciato il vero fiore diventa metafora,
Questa linfa che cola, è il tempo
Che finisce di liberarsi dal suo sogno.
Chi vuole avere, talvolta, la visita deve
Amare in un mazzo che abbia solo un’ora,
La bellezza non è offerta che a tal prezzo.

Yves Bonnefoy

Claire
19-February-2015, 10:03
ALTERNATIVA EPISODICA DEL POETA

Stavo per scrivere una poesia
invece ho fatto una torta ci è voluto
più o meno lo stesso tempo
chiaro la torta era una stesura
definitiva una poesia avrebbe avuto
un po’ di strada da fare giorni e settimane e
parecchi fogli stropicciati

la torta aveva già una sua piccola
platea ciarlante che ruzzolava tra
camioncini e un’autopompa sul
pavimento della cucina

questa torta piacerà a tutti
avrà dentro mele e mirtilli rossi
albicocche secche tanti amici
diranno ma perché diavolo
ne hai fatta una sola

questo non succede con le poesie

a causa di una inesprimibile
tristezza ho deciso di
dedicare la mattinata a un pubblico
ricettivo non voglio
aspettare una settimana un anno una
generazione che si presenti il
consumatore giusto.

Grace Paley

Claire
24-February-2015, 11:47
Forme di pensiero

La poesia non è parole, né un’azione
Che culmini in fatti, ed è una difficile cosa
E tu non puoi misurarla se non con la tua propria misura
Ed è la tua patria, promessa oppure no.
E lei ti misurerà sul palmo della sua mano,
ti sedurrà col bene e anche col male, in essa
costruirai la tua casa, altra casa no avrai
anche se il fuoco la divorerà o se d’un tratto sarà distrutta.

Tu senti ancora ciò che dicono nella stanza accanto
o di là dalla finestra
e ascolti o tiri su una tenda
e non c’è nulla là tranne l’eco
e questa è la via del mondo
e questo è il chiuso
oltre cui non passerai.

Nathan Zach
.

Aleciccio
24-February-2015, 13:11
La poesia ha parole pesanti
che in queste strane pagine
sembrano mobili e leggere.
Viaggiano quasi imprendibili,
cangianti, e disorientano
la nostra vecchia mente di carta.
Chissà se in questa luccicante
casa in affitto
troveranno dimora stabile,
amica, e dunque vita
che si rinnova autentica.
Credo di sì, perché la poesia
chiede di spargersi e andare
lieve e piana nel mondo,
che forse non lo sa
però la sta aspettando.
Maurizio Cucchi (Milano, 1945)

Claire
25-February-2015, 13:35
Narrativa e poesia

A Niccolò Ammaniti

Siamo in pochi a non essere ancora morti
Ancora meno di quelli che non sono mai nati e non nasceranno
È una situazione curiosa che non sappiamo per quanto si potrà protrarre
Ma per fortuna abbiamo una fede incrollabile nei nessi di relazione
È per questo motivo che oltre alle barche a vela le polpette di riso l'ammoniaca
La Sprite i tappi del dentifricio e miriadi di altra merce
Esistono i libri che sono pieni
Di nessi e ci danno la gratificante impressione
Che questa sia una storia, che abbia un inizio e una fine
E che magri ci convinca a leggere e rileggere,
E ci dia delle belle soddisfazioni
Accantonandoci dal mondo qualche ora.

In questo la narrativa
Ha dei vantaggi sulla poesia, è più compiuta
Ti accompagna ad esempio
In autobus permettendoti di avere un
Mondo altro a tua disposizione, più ricco di quei nessi di relazione
Solo tuo e docile alla tua ondivaga attenzione. Invece la poesia
Inizia e finisce un po' scontornata dal mondo,
E più assomiglia al mondo
I cui contorni non vogliamo accettare
Essere consunti davvero e indecifrabili,
Quello nostro quotidiano
Delle impennate di serotonina,
Delle accidentali erezioni causate dalla pubblicità degli assorbenti interni
E come questo mondo la poesia è già consunta, ferita
A morte come una mosca schiacciata sulla pagina,
Così da principio fa mostra delle sue viscere
Piccole striature d'ego invendute sugli scaffali
dei magazzini.
La narrativa invece ha l'alibi suo proprio
Di dirti che questa storia non è vera
Oppure più veramente di quello che appare
Riempie le toppe, quelle
Zone d'inesistenza solare che Vittorio Sereni sapeva Essere i morti che dappertutto
Sgomitano gridando
Che il senso non c'è, e non c'è mai stato. Siamo in pochi,
A non essere ancora morti,
Ancora meno di quelli che non sono mai nati
e non nasceranno
E una cosa di cui non si avverte proprio l'utilità
è la poesia,
O questa cosa stessa che adesso (sono
Le undici del mattino, davanti al computer, la tele
accesa con
Bin Laden che parla di Bush, e l'interruzione
Per la pubblicità dello yogurt), qualunque cosa
Essa sia, sto scrivendo e
I margini troppo stretti del foglio che
Permane poco, pochissimo, per sempre di fronte all'attesa
Di un altro messaggio al cellulare, dell'ora
Di pranzo puntuale
Oggi ancora, per oggi o
Per domani.

Aldo Nove

daniela
18-March-2015, 21:39
E se paesani
zoppicanti sono questi versi è
perché siamo pronti per un'altra
storia di cui sappiamo benissimo
faremo al dunque a meno, perso
l'istinto per l'istantanea rima
perché il ritmo t'aveva al dunque
già occhieggiata da prima.

Amelia Rosselli

Claire
21-March-2015, 10:42
Arte poetica

Da che viene la poesia? Da quanto serve
a tracciare i solchi per il seme:fiore o erba, foresta e frutto.
Ma avanzar d’un piede non è fare un viaggio,
né pittura sarà il colore che non s’inscrive
in rigoroso senso ed armonia.
Amore, se c’è, di poco si contenta
se, per diletto d’anima accompagnata,
del corpo gli basterà la prescienza.
La poesia non si scorda, non si aggiorna,
se della parola il corpo è modellato
in ritmo, sicurezza e conoscenza.

Josè Saramago

kaipirissima
21-March-2015, 10:43
Non mi stancherò mai di dirlo, quanto questo forum mi abbia aiutato ad avvicinarmi alla poesia.
E mi ritrovo a volte così commossa nel leggere certi testi. È come se un gong mi vibrasse dentro e il suo eco si trasmettesse ad ogni mia singola fibra.
Forse solo la poesia ė in grado di muovere l'animo nell'attimo che diventa eterno.
Ho pianto leggendo romanzi, ma la poesia, non so, ... Bah, lascio la parola ai poeti.

kaipirissima
21-March-2015, 10:50
po-e-sì-a
dal greco: poiein fare.
Si dice che l'uomo prima di parlare abbia cantato, che prima di scriver prosa abbia fatto poesia.
Fuor di immaginazione, il fare della poesia rappresenta non un complesso e contorto canale artistico proprio delle personalità più enigmatiche, scure, sibilline e al contempo fascinose - al contrario, la saggezza dell'etimo, sedimentatosi attraverso i secoli, ci suggerisce un rapporto molto naturale, fra l'uomo e la poesia, che per sua struttura non può essere (solo) un'espressione rotta e trasognata, ma deve necessariamente rappresentare (anche) una comunicazione efficace.
Se la poesia iniziasse ad essere vista come un modus vivendi, come un comunicare normale e non eccezionale, come un camminare nel mondo in punta di piedi e con occhi grandi, senza calcare rumorosamente i tacchi con discorsi e pensieri e giorni prosaici, certo il mondo sarebbe un luogo più bello. Magari anche se ci fossero poeti meno boriosi e più bravi e che non siano convinti che la poesia -il fare- è loro esclusivo appannaggio per diritto di nascita.


Citazione tratta da
http://unaparolaalgiorno.it/significato/P/poesia

Claire
21-March-2015, 10:55
È come se un gong mi vibrasse dentro e il suo eco si trasmettesse ad ogni mia singola fibra.

Condivido pienamente questa tua definizione, accade anche a me;). La Poesia fa questo effetto perchè rispeto alla prosa è molto più immediata. Talmente immediata che arriva e vibra in tutte le nostre corde interiori.

Claire
21-March-2015, 11:02
Ballata della disperazione

Poesia tu non morirai
per queste matematiche
ora nostro unico cibo e bevanda.
Tu sarai come il fuoco
in seno alla terra
e la voce del mare.
Tua casa è ove nessuno può vivere
dentro la folgore,
e in quell’attimo vedi
ciò che nessuno riesce a vedere
senza che le pupille diventino cenere.
Tu sai quanto nessuno può dire,
la gioia e la tristezza che non hanno ragioni.

David Maria Turoldo

Claire
27-March-2015, 21:54
Carta Bagnata

Con
fiumi
con
sangue
con
pioggia
o
rugiada
con
seme
con
vino
con
neve
con
pianto
le poesie
sono
di
solito
carta bagnata.

Mario Benedetti

Claire
02-April-2015, 11:41
La Poesia è uno specchio

La poesia è uno specchio per le parole.
Da questa parte delle parole
ogni parola è un oggetto
attraverso la cui trasparenza
o penombra contemplo
i suoi possibili significati abbandonati.

Lars Norén

Claire
17-April-2015, 09:51
Una poesia come un sorso d’acqua bevuto al buio.
Come un povero animale che ansima ferito.
Come una monetina d’argento persa per sempre nella foresta di notte.
Una poesia senza altra pena che la sua misteriosa condizione di poesia.

Triste.
Solitaria.
Unica.
Ferita di mortale bellezza.

Claire
07-May-2015, 10:40
Ah poesia, poesia.
Tristissima copia di parole,
e fuga dell’anima mia.

Claire
14-May-2015, 13:05
Evidentemente non assomiglio
a nessuno di quei tessitori di parole
che si fanno i vestiti e le carriere ad uncinetto,
la gloria, l’orgoglio,
sebbene mi muova in mezzo a loro
ed essi guardino le mie parole come fossero magliette,
“— Come sei ben vestita!”, mi dicono.
“— Come ti cade a pennello la poesia!”,
senza sapere
che le poesie non sono i miei vestiti,
ma lo scheletro
estratto con dolore
e posto sopra la carne come un carapace,
seguendo l’esempio delle tartarughe
che così sopravvivono
lunghi secoli
infelici.

Claire
18-May-2015, 11:26
Vai al tuo cuore infranto.
Se pensi di non averne uno, procuratelo.
Per procurartelo, sii sincero.
Impara la sincerità di intenti lasciando
entrare la vita, perché non puoi, davvero,
fare altrimenti.
Anche mentre cerchi di scappare, lascia che ti prenda
e ti laceri
come una lettera spedita
come una sentenza all’interno
che hai aspettato per tutta la vita
anche se non hai commesso nulla.
Lascia che ti spedisca.
Lascia che ti infranga, cuore.
L’avere il cuore infranto è l’inizio
di ogni vera accoglienza.
L’orecchio dell’umiltà ascolta oltre i cancelli.
Vedi i cancelli che si aprono.
Senti le tue mani sui tuoi fianchi,
la tua bocca che si apre come un utero
dando alla vita la tua voce per la prima volta.
Vai cantando volteggiando nella gloria
di essere estaticamente semplice.
Scrivi la poesia.

Traduzione di Raffaella Marzano

Aleciccio
22-May-2015, 08:50
Ho tre poesie,
disse.
Pensa, contare le poesie.
Emily le gettava
in un baule, io
non credo proprio che le contasse,
apriva solo un pacchetto di tè
e ne scriveva una nuova.
Era giusto. Una buona poesia
deve odorare di tè.
O di terra umida e legna appena tagliata.

Olav Hauge

Claire
22-May-2015, 11:26
Se mi siedo sul ciglio
di questa voragine
scavata nei sassi,
se m’affaccio a guardare
nel piccolo specchio d’acqua
del fondo,
e mi metto ad ascoltare
il tonfo del mare,
e sento tra le dita
la grana antica di questa terra,
comprendo che siamo rimasti noi soli
e i pallidi voli
di qualche gabbiano.
Antica “Poesia”,
poesia dimenticata,
la tua voce rimane inascoltata
come la mia.
Mi calo nel tuo fondo
e canto,
tanto
non ci ascolta nessuno,
perché diciamo le stesse cose,
perché abbiamo la stessa voce
antica e triste del passato.

da Il tempo non trascorre invano, 1951

Indigowitch
22-May-2015, 21:50
Lascia che ti infranga, cuore.
L’avere il cuore infranto è l’inizio
di ogni vera accoglienza.
L’orecchio dell’umiltà ascolta oltre i cancelli.
Vedi i cancelli che si aprono.


Quest'autore ha espresso un concetto che ho sempre sostenuto dentro di me, ma con parole peggiori (le mie, ovvio)... :)

Andrea
03-June-2015, 11:44
Li amo


Poeti
i misteriosi,
gli schietti,
una scatola cranica per elmo,
per scudo un velo di cellofan,
poeti,
queste specie, queste seppie
che si difendono
schizzando inchiostro.


Nina Cassian

Claire
03-June-2015, 17:44
LA POESIA


E' in ogni parola
scritta, a occhi socchiusi
e non solamente nella parola
e non solo negli occhi, una pena
istantanea, un improvviso sfogo
o una ridente creatura per terra
in attesa del seguente passo,
un passo a ritroso e in avanti fino all’ac-
cordo definitivo, come perdita di tempo
in lotta con il male, il male, il male
che odia, comunque nel silenzio
non essenziale abbraccia
il nemico mortale
le parole che provengono
dal male per poterle amare.

PRIMOŽ ČUČNIK

Andrea
12-June-2015, 11:41
E mi piacciono le parole
con le parole do i nomi alle cose
allora dopo le so le cose
imparo dove metterle
dove sta la bottiglia e dove
l’attaccapanni. Amo Guadalquivir
nome proprio di fiume
suona liquido, d’acqua
più di tutte mi piace
la parola ghiaccio, secca la gola.

Gianni Montieri

Claire
13-June-2015, 10:58
La parola, definendo, imbavaglia; il verso tracciato
ne estromette altri più nebulosi e prospera, assassino,
in strutture dove i versi immaginati
sono solo presenze spettrali. Solidi come patate,
come pietre, senza coscienza, parola e verso durano,
se gli dai spazio. Non è questione di rozzezza (benché
il ripensamento spesso vorrebbe un cambiamento
in delicatezza, in eleganza), quanto il fatto
che mi truffano sempre del dovuto; di più
o diversi, continuano a lasciare insoddisfatti.
Non celebrata in versi, non dipinta, la patata
accumula i suoi bruni bitorzoli su una pagina
infinitamente superiore; e così pure la bruta pietra.

daniela
20-August-2015, 15:56
Da lontano – il poeta prende la parola.
Le parole lo portano – lontano.
Per pianeti, sogni, segni . Per le traverse vie
dell’allusione. Tra il sì e il no il poeta,
anche spiccando il volo da un balcone
trova un appiglio. Giacché il suo
è passo di cometa. E negli sparsi anelli
della causalità è il suo nesso. Disperate –
voi che guardate il cielo! L’eclisse del poeta
non c’è sui calendari. Il poeta è quello
che imbroglia in tavola le carte,
che inganna i conti e ruba il peso.
Quello che interroga dal banco,
che sbaraglia Kant,
che sta nella bara di Bastiglie
come un albero nella sua bellezza.
E’ quello che non lascia tracce,
il treno a cui non uno arriva
in tempo.
Giacché il suo
è passo di cometa: brucia e non scalda,
cuoce e non matura – furto! scasso! –
tortuoso sentiero chiomato
ignoto a tutti i calendari.

Marina Cvetaeva

kaipirissima
20-August-2015, 18:42
Alle volte è dentro di noi qualcosa
(che tu sai bene, perché è la poesia)
qualcosa di buio in cui si fa luminosa


la vita: un pianto interno, una nostalgia
gonfia di asciutte, pure lacrime.
[...]


Pier Paolo Pasolini, da La Guinea, in Poesia in forma di rosa

Andrea
09-September-2015, 12:34
Era là, parola per parola,
La poesia che prese il posto di una montagna.
Ne respirava l’ossigeno
Persino quando il libro stava voltato nella polvere del tavolo.
Gli ricordava come avesse avuto bisogno
Di un luogo da raggiungere nella direzione sua,
Come avesse ricomposto i pini,
Spostato le rocce e trovato un sentiero fra le nuvole,
Per arrivare al punto d’osservazione giusto.
Dove sarebbe stato completo di una completezza inspiegata:
La roccia esatta dove le sue inesattezze
Scoprissero infine la vista che erano andate guadagnando
Dove potesse coricarsi e, fissando il mare in basso,
Riconoscere la sua casa unica e solitaria.

Wallace Stevens

Rupert
12-September-2015, 13:42
La mia poesia non sarà
un giuoco leggero
fatto con parole delicate
e malate
(sole chiazze di marzo
su foglie rabbrividenti
di platani di un verde troppo chiaro).
La mia poesia lancerà la sua forza
a perdersi nell’infinito
(giuochi di un atleta bello
nel vespero lungo d’estate).


Sandro Penna

daniela
12-September-2015, 21:27
Vieni qui,
facciamo una poesia,
che non sappia di nulla,
e dica tutto lo stesso.


Eugenio Montale

daniela
08-October-2015, 22:12
Arte poetica

La musica prima di tutto
e dunque scegli il metro dispari
più vago e più lieve,
niente in lui di maestoso e greve.
Occorre inoltre che tu scelga
le parole con qualche imprecisione:
nulla di più amato del canto ambiguo
dove all'esatto si unisce l'incerto.
Son gli occhi belli dietro alle velette,
l'immenso dì che vibra a mezzogiorno,
e per un cielo d'autunno intepidito
l'azzurro opaco delle chiare stelle!
Perché ancora bramiamo sfumature,
sfumatura soltanto, non colore!
Oh! lo sfumato soltanto accompagna
il sogno al sogno e il corno al flauto!
Fuggi più che puoi il Frizzo assassino,
il crudele Motteggio e il Riso impuro
che fanno lacrimare l'occhio dell'Azzurro,
e tutto quest'aglio di bassa cucina!
Prendi l'eloquenza e torcigli il collo!
Bene farai, se con ogni energia
farai la Rima un poco più assennata.
A non controllarla, fin dove potrà andare?
O chi dirà i difetti della Rima?
che bambino stonato, o negro folle
ci ha fuso questo gioiello da un soldo
che suona vuoto e falso sotto la lima?
E musica, ancora, e per sempre!
Sia in tuo verso qualcosa che svola,
si senta che fugge da un'anima in viaggio
verso altri cieli e verso altri amori.
Sia il tuo verso la buona avventura
spanta al vento frizzante del mattino
che fa fiorire la menta ed il timo...
Il resto è soltanto letteratura.

Paul Verlaine

kaipirissima
09-October-2015, 12:09
Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera
come le estreme foglie
dei pioppi, che s’accendono di sole
in cima ai tronchi fasciati
di nebbia -


Vorrei condurti con le mie parole
per un deserto viale, segnato
d’esili ombre -
fino a una valle d’erboso silenzio,
al lago -
ove tinnisce per un fiato d’aria
il canneto
e le libellule si trastullano
con l’acqua non profonda -


Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera,
che la mia poesia ti fosse un ponte,
sottile e saldo,
bianco -
sulle oscure voragini
della terra.


Lieve offerta Di Antonia Pozzi tratta da L'altro sguardo. Antologia delle poetesse del Novecento, Mondadori, 2001

daniela
01-December-2015, 16:00
Quel preciso momento in cui divenni poeta


A Kay Foran


fu nel 1963 quando la signorina Shannon
battendo la cimosa sulla lavagna
frammezzo a nuvole di gesso
disse Bambine, applicatevi ai vostri libri,
o finirete, ascoltatemi bene,
nella fabbrica di cucito.
Era che non solo alcune delle madri
delle bambine lavoravano nella fabbrica
di cucito o che anche mia zia vi lavorava
e molte vicine, ma che quella parola
“finirete” spogliava il lavoro
della sua dignità.
Non che lo sapessi allora,
non in questi termini – lavoro, dignità.
Questa è tutta una ricostruzione,
ricavando un senso, anche ammettendo
che la maestra avesse ragione
e che nessuno lo sappia come lo so io.
Ma, le vidi – madri, zie e vicine
legate strette come polli
su un nastro trasportatore,
a farsi cucire nel modo in cui mia nonna
cuciva il ripieno di salvia e cipolla
in quegli uccelli.
Le parole possono spennarti,
lasciarti nudo,
le tue belle penne splendenti andate.

Paula Meehan

kaipirissima
01-December-2015, 16:54
Pensieri erranti...

Effettivamente anche a me quel "finirete" mi ha fatto un effetto straniamento. Povere zie, madri, vicine considerate così poco per il loro umile lavoro.
Secondo me esiste un solo lavoro, che lavoro non è, ed è coltivare la terra.
il lavoro è un prodotto della società. L'uomo viene prima, e con lui anche la sua dignità.

daniela
13-January-2016, 22:25
Mi accorgevo di avere la pelle d'oca.
Senza una ragione,
dato che non avevo freddo.
Era forse passato un fantasma su di noi?
No, era stata la poesia.
Una scintilla si era staccata dal poeta
e mi aveva dato una scossa gelida.
Avevo voglia di piangere;
mi sentivo molto strana.
Avevo scoperto un nuovo modo di essere felice.

Sylvia Plath

kaipirissima
01-February-2016, 08:24
Scrivi, ti prego.


Due righe sole, almeno,


anche se l’animo è sconvolto


e i nervi non tengono più.


Ma ogni giorno.


A denti stretti, magari delle cretinate senza senso,


ma scrivi.


Lo scrivere è una delle più ridicole e patetiche nostre illusioni.


Crediamo di fare cosa importante


tracciando delle contorte linee nere sopra la carta bianca.


Comunque, questo è il tuo mestiere,


che non ti sei scelto tu ma ti è venuto dalla sorte,


solo questa è la porta da cui,


se mai, potrai trovare scampo.


Scrivi, scrivi.


Alla fine, fra tonnellate di carta da buttare via,


una riga si potrà salvare. (Forse.)


(Dino Buzzati)

daniela
02-March-2016, 21:58
Non abbiate fretta, ragazzi


Non abbiate fretta di fare i poeti, ragazzi.
Restate quanto più a lungo possibile nella fase prepoetica.
Essere poeti nella vita non è lo stesso che essere poeti in un racconto.
La poesia, sono le disfatte.


Alla fine, vi aspettano, forse, davvero le rose,
ma per molto tempo – a destra e a sinistra – ci sono le spine.
Per la fama non abbiate fretta, restate invece giovani quanto più a lungo,
e solo quando non ne potrete più, proprio allora nascerà la poesia.

Izet Sarajlić

Andrea
25-May-2018, 15:56
I critici di poesia

Perché i critici di poesia
non scrivono poesia
giacché sanno tutto della poesia?

Sapessero,
forse preferirebbero scrivere poesia che di poesia.

I critici di poesia sono come i vecchi.
Anch’essi sanno tutto dell’amore.
Quello che non sanno è fare l’amore.

Izet Sarajlic

Enribello
08-June-2018, 09:37
Non sapevo che cosa è un poeta
quando guidavo alla guerra i carri
e il cavallo Xanto mi parlava.
Ma è passata come una cometa
l’età ragazza di Ettore e di Achille:
non sono diventato altro che un uomo:
la mia anima si cerca ora nelle acque
e nel fuoco, nelle mille
famiglie dei fiori e degli alberi
negli eroi che io non sono
nei giardini dove tutta la pena
di nascere e morire è così leggera.
Forse il poeta è un uomo che ha in sé
la crudele pietà di ogni primavera.

Giuseppe Conte

https://pbs.twimg.com/media/DQlZPZZXUAAJlYm.jpg

.
FRANZ VON MATSCH, “IL TRIONFO DI ACHILLE”, CORFU, ACHILLEION, PARTICOLARE

.

Andrea
10-January-2019, 16:47
I libri di poesia


Chi volete che legga i libri di poesia?
Cento lettori, ad andar bene.
Anche perché la poesia richiede
una forma di impegno (riflessione,
concentrazione, sforzo ermeneutico)
in controtendenza ai nostri tempi:
scialbi, disimpegnati, superficiali, rapidi.
La poesia richiede lentezza. Pausa.
Non è produttiva. Non è
immediatamente utile.


Daniele Giancane

Andrea
17-April-2019, 09:38
Per un’arte poetica


Prendete una parola

prendetene due

fate cuocer come fossero uova

un che di senso

di genuinità un bel po’

la cottura tranquilla

lento fuoco del nostro mestiere

versate la salsa enigmistica

con qualche stella condite

pepate e alzate le vele

Ora dove ve n’andrete?

A scriver davvero? A scriver?




Raymond Queneau