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maureen
27-January-2013, 21:44
"Il sole dei morenti" di Jean-Claude Izzo.

Il romanzo è la storia di un uomo sfortunato, un giovane sereno, innamorato della moglie, felice di avere un bambino, un lavoro, una casa. Poi la moglie lo lascia, lui perde il lavoro, la casa, finisce sulla strada, diventa quello che chiamiamo un barbone. Ma dietro continua a vivere un uomo. E questo uomo, questo barbone, prova, in un ultimo slancio vitale, a lasciare la Parigi del freddo, dei metrò, dell'alcolismo, della solitudine, per raggiungere Marsiglia, il sole, il mare, la città dove aveva scoperto l'amore. "Il sole dei morenti" è la storia di un viaggio e di una vita.

Rosy
27-January-2013, 21:56
"Il sole dei morenti" di Jean-Claude Izzo.

Il romanzo è la storia di un uomo sfortunato, un giovane sereno, innamorato della moglie, felice di avere un bambino, un lavoro, una casa. Poi la moglie lo lascia, lui perde il lavoro, la casa, finisce sulla strada, diventa quello che chiamiamo un barbone. Ma dietro continua a vivere un uomo. E questo uomo, questo barbone, prova, in un ultimo slancio vitale, a lasciare la Parigi del freddo, dei metrò, dell'alcolismo, della solitudine, per raggiungere Marsiglia, il sole, il mare, la città dove aveva scoperto l'amore. "Il sole dei morenti" è la storia di un viaggio e di una vita.

Per conto mio questo è il miglior romanzo di Izzo, e non perchè parla di "ultimi", ma perchè lo fa in modo così coinvolto e dolente, che mi ha commossa profondamente.. A suo tempo ne avevo scritto un sentito commento. Ciao
Rosy

maureen
27-January-2013, 22:04
Per conto mio questo è il miglior romanzo di Izzo, e non perchè parla di "ultimi", ma perchè lo fa in modo così coinvolto e dolente, che mi ha commossa profondamente.. A suo tempo ne avevo scritto un sentito commento. Ciao
Rosy

E' il primo libro di Izzo che leggo.
Lo avevo in lista da molto tempo.
Si Rosy, concordo con te, il libro è struggente.

daniela
27-January-2013, 22:27
Anche a me è piaciuto molto Il sole dei morenti, è molto commovente.
Ho un altro libro di Izzo pronto, La trilogia di Fabio Montale, ma ancora non l'ho iniziato.

Ora sto leggendo, finalmente dopo tanta attesa, Pastorale Americana di Philiph Roth.

Rosy
28-January-2013, 08:59
Anche a me è piaciuto molto Il sole dei morenti, è molto commovente.
Ho un altro libro di Izzo pronto, La trilogia di Fabio Montale, ma ancora non l'ho iniziato.

Ora sto leggendo, finalmente dopo tanta attesa, Pastorale Americana di Philiph Roth.
@ Daniela
Se è la trilogia che penso io, l'avevo comprata subito dopo avere letto Il sole dei morenti, ma il primo mi aveva così delusa che ho fatto una cosa MAI fatta prima: li ho regalati in blocco a Lù( te la ricordI?) a cui interessavano.
Io difficilmente regalo i MIEI libri. Ne ho regalati due o tre a Cecilia ed uno ad Indigowitch.Semmai li compro e li regalo....
Beninteso: non significa nulla, era "pour parler". Agli altri sono piaciuti !!!!!!!!!!!
Anzi: sono curiosa del tuo giudizio, quando sarà.... CIAO
rOSY

maureen
02-February-2013, 17:41
"Il sole dei morenti" di Jean-Claude Izzo.

Il romanzo è la storia di un uomo sfortunato, un giovane sereno, innamorato della moglie, felice di avere un bambino, un lavoro, una casa. Poi la moglie lo lascia, lui perde il lavoro, la casa, finisce sulla strada, diventa quello che chiamiamo un barbone. Ma dietro continua a vivere un uomo. E questo uomo, questo barbone, prova, in un ultimo slancio vitale, a lasciare la Parigi del freddo, dei metrò, dell'alcolismo, della solitudine, per raggiungere Marsiglia, il sole, il mare, la città dove aveva scoperto l'amore. "Il sole dei morenti" è la storia di un viaggio e di una vita.

Trama decisamente struggente che pone l'accento sugli ultimi, gli invisibili, i barboni.
Il protagonista è una persona cosiddetta "normale", ha una famiglia, una casa, un lavoro.
E quando l'amore finisce e ci si aggiungerà anche il fallimento del lavoro, gli si apriranno le porte di un mondo sconosciuto, il mondo della strada.
Un mondo fatto di solitudini, paure, sguardi della gente, ricerca di calore umano verso chi è solo come lui, freddo che ti entra dentro e non ti lascia più. E quasi a voler scacciare il freddo che lo attanaglia, Rico, il protagonista, affronta il viaggio che lo riporterà a Marsiglia, al suo sole, ai suoi lontani ricordi del primo vero amore.


... Adesso il sole era alto nel cielo. Un sole bianco. Freddo.
Il sole dei morenti, ho pensato.
Ho fatto scivolare la mia mano in quella di Rico.
Intrecciando le mie dita alle sue.
E ho aspettato.
Ho aspettato, sapete.
Perché, mi sono detto, questa vita non può continuare così.
Non può.


E' il primo libro che leggo di Izzo.
Il suo è genere noir.
Riesce a raccontare quelli che sono i fallimenti, le inquietudini, le paure delle persone in una maniera così diretta e capace di insinuarsi nelle pieghe dell'anima.
Ne sono rimasta colpita e affascinata.

E dopo "Il sole dei morenti" ho letto "Vivere stanca" sempre di Izzo.
Raccolta di racconti postumi.
«Théo non c’era più, accanto a lei. Ma nel letto il suo posto era ancora caldo». Così svaniscono i marinai e, assieme a loro, i sogni d’amore. Ancora una volta la speranza si ferma in fondo alla banchina del porto. Una volta di troppo per Marion... Vivere stanca.
Gianni già lo sa. Ex militante della lotta armata in Italia, rifugiato a Marsiglia, viene un giorno aggredito da due skinhead con un cane lupo. Non può reagire, ormai ha una famiglia, ha ripudiato il terrorismo. Deve subire l’umiliazione, la violenza... È vita questa? Lo stesso vale per Osman, vittima del razzismo quotidiano. Per Gérard, portuale rimasto senza lavoro che vede le sue illusioni affondare nelle acque nere del porto. E per Aurore e per Giovanni, eroi loro malgrado di questi fatti di cronaca che sanno di tragedia.
In questi brevi racconti Jean-Claude Izzo ha condensato il suo mondo: Marsiglia con il porto, la città rifugio degli esiliati, la crudeltà della vita, l’incapacità degli uomini di amare e di capire, la violenza e il razzismo. Il testamento amaro e straziante di un grande scrittore.

Riesce a trasmettere veramente tanto anche attraverso questi brevi racconti.
I protagonisti sono sempre alla ricerca di qualcosa che sfugge, che sembra essere lì a portata di mano e che invece sembra quasi dire loro "no, non ne avete diritto".
E allora in alternativa compaiono e prendono forma soluzioni estreme e forti.