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Visualizza la versione completa : X° GdL - Viaggio al termine della notte di Céline Louis Ferdinand



DarkCoffee
20-October-2014, 09:56
http://www.sololibri.net/IMG/arton1032.jpg

L'anarchico Céline, che amava definirsi un cronista, aveva vissuto le esperienze più drammatiche: gli orrori della Grande Guerra e le trincee delle Fiandre, la vita godereccia delle retrovie e l'ascesa di una piccola borghesia cinica e faccendiera, le durezze dell'Africa coloniale, la New York della "folla solitaria", le catene di montaggio della Ford a Detroit, la Parigi delle periferie più desolate dove lui faceva il medico dei poveri, a contatto con una miseria morale prima ancora che materiale. Questo libro sembra riassumere in sé la disperazione del nostro secolo: è in realtà un'opera potentemente comica, in cui lo spettacolo dell'abiezione scatena un riso liberatorio, un divertimento grottesco più forte dell'incubo.

Claire
21-October-2014, 10:55
Stamane non ho resistito e ho aperto le prime pagine della mia bella copia intonsa di “Viaggio Al Termine Della Notte” di Louis- Ferdinand Céline Ed. Corbaccio, febbraio 2014, con traduzioni e note di Ernesto Ferrante.


Notre vie est un voyage
Dans l’hiver et dans la nuit
Nous cherchons notre passage
Dans le ciel où rien luit
(Canzone delle Guardie Svizzere, 1793)

La nostra vita è un un viaggio
nell’inverno e nella notte
cerchiamo la strada
in un cielo in cui non c’è luce.

Questo è l’epigramma che si legge dopo la dedica del libro a Elisabeth Craig, sua compagna di vita negli anni 1927-1933.

DarkCoffee
23-October-2014, 22:45
Penso di comprarlo lunedì :)

P.S.: Perchè è così costoso?

kaipirissima
23-October-2014, 23:36
Io me lo sono fatto regalare il Natale scorso. E mi sono sentita in colpa quando ho visto il prezzo. Credevo che ormai fosse a otto euro o giù di lì. Che figure!

DarkCoffee
24-October-2014, 10:02
Ma non capisco il motivo del prezzo così elevato. Se non sbaglio, questo libro è un classico ed è anche famoso. E' uno di quei romanzi che dovresti trovare anche in versione pocket. Perchè non dovrebbe essere così?

Claire
24-October-2014, 10:21
Ma non capisco il motivo del prezzo così elevato. Se non sbaglio, questo libro è un classico ed è anche famoso. E' uno di quei romanzi che dovresti trovare anche in versione pocket. Perchè non dovrebbe essere così?

Anch'io mi sono posta la tua stessa domanda sul costo così elevato di libri di certi autori tra cui Céline. Non li troverai mai nei titoli in offerta. Forse dipende dai diritti d'autore? Forse perchè non hanno una grande tiratura. La stessa cosa che accade anche ai libri di poesia...solo alcuni autori li vedrai in edizioni economiche o scontate ma la stragrande maggioranza costano tanto. Si vendono poco e le case editrici non hanno interesse a investire capitali in prodotti che non fanno grande tiratura. Amara Realtà.

kaipirissima
24-October-2014, 11:01
Consoliamoci che in biblioteca c'è sicuramente.

DarkCoffee
24-October-2014, 11:15
Consoliamoci che in biblioteca c'è sicuramente.
Ahimè non riesco ad arrivare in biblioteca per l'orario lavorativo e non riesco a "delegare" conoscenti che lo fanno per me :(

kaipirissima
24-October-2014, 15:31
Magari ce l'ha qualche tuo collega o amico. Prova a chiedere e incrociamo le dita.

Rupert
24-October-2014, 18:36
La versione digitale (Kindle) (http://www.amazon.fr/Voyage-bout-nuit-Louis-Ferdinand-C-line-ebook/dp/B00IGFFGCI/ref=tmm_kin_swatch_0?_encoding=UTF8&sr=&qid=) in lingua francese costa 8,99 Euro:



Purtroppo è più forte di me. Io Céline non riesco a leggerlo. Chi ne ha letto le opere mi dice che scrive molto bene e che i romanzi sono molto belli. Io non riesco a superare i lati sgradevolmente negativi della sua biografia personale. In particolare mi è d'ostacolo il suo dichiarato razzismo e il suo antisemitismo programmatico, espresso ad un certo punto addirittura con l'apologia del regime nazionalsocialista tedesco. Il fatto che abbia poi avuto divergenze con il governo di Vichy non me lo fa piacere di più, anche se in realtà le sue posizioni non traspaiono -pare- cosi chiaramente dalle sue opere. Per asserirlo con certezza dovrei averle lette, cosa che invece non ho fatto...
Magari il GdL potrà gettare luce su questo aspetto. Seguirò con interesse i vostri post.

DarkCoffee
24-October-2014, 18:50
La prefazione dice

"[...] Céline è stato creato daDio per dare scandalo", scrisse Bernanos
quando nel 1932 il romanzo diventò un
successo mondiale, suscitando entusiasmi
e contrasti feroci. [...]"

Rupert, non sei curioso se effettivamente saresti nella seconda fetta di lettori?

Rupert
24-October-2014, 18:51
Qui si può invece scaricare il testo in pdf sempre nell'originale francese

Rupert
24-October-2014, 18:55
La prefazione dice

"[...] Céline è stato creato daDio per dare scandalo", scrisse Bernanos
quando nel 1932 il romanzo diventò un
successo mondiale, suscitando entusiasmi
e contrasti feroci. [...]"

Rupert, non sei curioso se effettivamente saresti nella seconda fetta di lettori?

Non saprei. Non è che manchino le alternative di lettura...
Diciamo però che il vostro parere di accorti e competenti lettori potrebbe smuovere qualcosa nel mio sdegno aprioristico che per il momento abbraccio in modo molto convinto.

Mauro
24-October-2014, 20:40
La versione digitale (Kindle) (http://www.amazon.fr/Voyage-bout-nuit-Louis-Ferdinand-C-line-ebook/dp/B00IGFFGCI/ref=tmm_kin_swatch_0?_encoding=UTF8&sr=&qid=) in lingua francese costa 8,99 Euro:



Purtroppo è più forte di me. Io Céline non riesco a leggerlo. Chi ne ha letto le opere mi dice che scrive molto bene e che i romanzi sono molto belli. Io non riesco a superare i lati sgradevolmente negativi della sua biografia personale. In particolare mi è d'ostacolo il suo dichiarato razzismo e il suo antisemitismo programmatico, espresso ad un certo punto addirittura con l'apologia del regime nazionalsocialista tedesco. Il fatto che abbia poi avuto divergenze con il governo di Vichy non me lo fa piacere di più, anche se in realtà le sue posizioni non traspaiono -pare- cosi chiaramente dalle sue opere. Per asserirlo con certezza dovrei averle lette, cosa che invece non ho fatto...
Magari il GdL potrà gettare luce su questo aspetto. Seguirò con interesse i vostri post.

Accidenti, non conoscevo questi poco edificanti aspetti dell'autore ... vedrò di fare uno sforzo di separazione fra autore e opera (mica facile)

daniela
25-October-2014, 00:03
Sarà una lettura impegnativa, forse per questo adatta a un gruppo di lettura in quanto ci si può "sostenere" a vicenda.

« La vita è questo, una scheggia di luce che finisce nella notte. »

2821

Louis-Ferdinand Céline, pseudonimo di Louis Ferdinand Auguste Destouches (1894 - 1961) scrittore e medico francese.

Louis-Ferdinand avrà un ricordo negativo dell'infanzia e non perdonerà mai il padre per le numerose percosse subite.

Nel 1912, appena diciottenne, il giovane Céline si arruola volontario nell’esercito francese. Nel 1914 Céline prende parte alla prima guerra mondiale come volontario. Viene ferito e rimane invalido al 75%.

Nel 1916 dirige una piantagione di cacao in Camerun. Spossato dalla malaria, rientra in patria, si laurea in medicina e lavora come medico in Africa, Stati Uniti, Canada, Cuba.
Rientrato in Francia nel 1928, si stabilisce a Montmartre dove svolge la professione di medico dei poveri, quasi gratuitamente.

2822



« Ci si accanisce a volermi considerare un massacratore di ebrei. Io sono un preservatore accanito di francesi e ariani, e contemporaneamente, del resto, di ebrei... Ho peccato credendo al pacifismo degli hitleriani, ma lì finisce il mio crimine. »




Nel 1945 finita la seconda guerra mondiale l'accusa di antisemitismo e collaborazionismo gli valsero l'esilio dalla Francia fino al '51, quando la Francia gli permetterà di tornare sul patrio suolo, dopo la confisca di tutti i beni in suo possesso, ma gli scrittori di sinistra, su tutti Jean Paul Sartre, chiederanno che sia ignorato e dimenticato da qualsiasi salotto letterario o centro culturale francese.

kaipirissima
25-October-2014, 09:59
ricordo che una mia amica, un lontano giorno in libreria, prendendo in mano il libro di Celine mi disse: è per me ancora impossibile credere che Celine, razzista, antisemita... (Tutto quello che provi anche tu Rupert). Abbia scritto un libro così bello, ma è così.

DarkCoffee
25-October-2014, 12:56
Qui si può invece scaricare il testo in pdf sempre nell'originale francese
Ruperto, ho cancellato il link per questioni di copyright.

Claire
26-October-2014, 13:11
Anch'io mi sono posta la tua stessa domanda sul costo così elevato di libri di certi autori tra cui Céline. Non li troverai mai nei titoli in offerta. Forse dipende dai diritti d'autore? Forse perchè non hanno una grande tiratura. La stessa cosa che accade anche ai libri di poesia...solo alcuni autori li vedrai in edizioni economiche o scontate ma la stragrande maggioranza costano tanto. Si vendono poco e le case editrici non hanno interesse a investire capitali in prodotti che non fanno grande tiratura. Amara Realtà.

Opss!! Scopro adesso che Viaggio al termine della notte non è mai e dico MAI uscito fuori stampa e che nel 2001 la BNF ha acquistato il manoscritto del Voyage per 1.82 milioni di Euro .:eek

Claire
26-October-2014, 14:06
Accidenti, non conoscevo questi poco edificanti aspetti dell'autore ... vedrò di fare uno sforzo di separazione fra autore e opera (mica facile)

Non credo che sia possibile Mauro:). Tutta l'opera di Cèline é anche autobiografica, non a caso il protagonista de "il Viaggio " si chiama Ferdinand. Capisco il disagio che può suscitare Cèline per le sue vicende personali e per certi pamphlets che ha scritto, un disagio che io stessa ho provato e che per anni mi ha fatto storcere il muso quando qualcuno nominava Cèline.
Una letteratura di destra e una di sinistra? Una forma mentis che comincio a credere che sia penalizzante per la letteratura. Non è meglio giudicare dopo aver letto? Cosa sarebbe la Storia se gli studiosi avessero preso in considerazione solo certi aspetti degli eventi tralasciandone altri? Potremmo definirli obiettivi? Scevri da giudizi parziali?

Comunque se ci può essere di consolazione -Viaggio al Termine della notte- fu scritto nel periodo che va dal 1927 al 1932 (la prima edizione venne pubblicata il 17 ottobre 1932) e il regime nazionalsocialista tedesco era ancora lontano dai suoi orizzonti. C'era stata la Grande Guerra però e Cèline che vi aveva preso parte come corazziere nell'esercito francese ne descrisse l'orrore provato. Devo dire che le prime pagine di questo libro sono tra le più belle che io abbia mai letto sull'antimilitarismo. STUPEFACENTE!
Chissà perchè all'uscita del libro nel '32 lo scrittore e critico letterario Benjamin Crémieux scrisse : Romanzo comunista contenente episodi di guerra raccontati molto bene. Scritto in francese argotico un poco esasperante, ma in generale con molta verve. Bisognerebbe tagliarlo.(cit. in Henri Godard, Céline, Gallimard, Paris 2011, p. 153).:mrgreen:

Claire
28-October-2014, 12:27
Comincio a chiedermi se qualcuno otre la sottoscritta ha iniziato a leggere per questo Gdl. :reading01:confused2:

Bisognava aspettare? Fatemi sapere.

kaipirissima
28-October-2014, 13:15
Sono un po' in ansia. È un malloppo non indifferente. Mi sto preparando psicologicamente, il tuo post sulla bellezza delle prime pagine mi ha sollevato. :)

Elvira Coot
29-October-2014, 00:29
Comincio a chiedermi se qualcuno otre la sottoscritta ha iniziato a leggere per questo Gdl. :reading01:confused2:

Bisognava aspettare? Fatemi sapere.

Io ho il libro, ma comincerò non appena avrò finito "Mr Mercedes"

DarkCoffee
29-October-2014, 14:16
Devo dire che anche io ho un po' di timore ad iniziarlo. Ho letto due o tre pagine, ma mi sono fermata subito.
Giuro stasera lo ricomincio!

kaipirissima
29-October-2014, 20:30
Io attendo il w end.

Claire
30-October-2014, 11:36
Io ho il libro, ma comincerò non appena avrò finito "Mr Mercedes"


Devo dire che anche io ho un po' di timore ad iniziarlo. Ho letto due o tre pagine, ma mi sono fermata subito.
Giuro stasera lo ricomincio!


Io attendo il w end.

Ragazze non c'è fretta:). L'importante è sapere che ci siamo e che possiamo cominciare.

daniela
30-October-2014, 23:27
Ci sono anch'io!
Sono arrivata a - Madame Herote (12% dell'e-book) - e questo libro è bellissimo!
Ora comprendo perchè Viaggio al termine della notte sia definito il romanzo che più ha saputo definire e rappresentare il Novecento.

"Céline è stato creato da Dio per dare scandalo": la lucidità del suo sguardo nell'affrontare la notte dell'uomo così com'è, è davvero terribile, perchè non fa sconti a nessuno.
Con sarcasmo e ironia, con un linguaggio "parlato" scorrevole e uno stile unico, Cèline mette a nudo la miseria umana, la povertà spirituale prima ancora che materiale. Implacabile.
Un capolavoro.


2831


Ci sono infinite citazioni, riflessioni:

-"La guerra insomma era tutto quello che non si capiva."

-"Uno è vergine dell'Orrore come lo è della voluttà. Come me lo potevo immaginarmelo io 'sto orrore lasciando Place Clichy? Chi avrebbe potuto prevedere prima d'entrare davvero in guerra, tutto quel che conteneva la sporca anima eroica e fannullona degli uomini? Adesso, ero preso in questa fuga di massa, verso l'assassinio di gruppo, verso il fuoco... Veniva dal profondo ed era arrivato."

-“Dunque niente errori? Quello spararsi addosso che si faceva, così, senza nemmeno vedersi, non era proibito! Quello faceva parte delle cose che si possono fare senza meritarsi una bella sgridata. Era perfino riconosciuto, incoraggiato senza dubbio da gente seria, come le lotterie, i fidanzamenti, la caccia coi cani!… Niente da dire. Di colpo scoprivo la guerra tutta intera. Ero sverginato”.
(il protagonista non capisce perchè i tedeschi dovrebbero sparargli addosso, mi ha ricordato la canzone di De Andrè, La guerra di Piero)

-"Lola, dopo tutto, non faceva che divagare su felicità e ottimismo, come tutte le persone che sono dalla parte giusta della vita, quella dei privilegi, della salute, della sicurezza e che hanno da vivere per un bel po'."

-"Non si perde gran che quando brucia la casa del padrone. Ne verrà sempre un altro, se non è sempre lo stesso, tedesco o francese, o inglese o cinese, per presentarti, vero?, il conto al momento giusto... in marchi o in franchi? Dal momento che bisogna pagare..."

-"Tutto quello che è interessante accade nell'ombra, davvero. Non si sa nulla della vera storia degli uomini."

-"Ero bambino allora, mi faceva paura la prigione. È che non conoscevo ancora gli uomini."

-"Si passa il tempo a uccidere o ad adorare a 'sto mondo, tutt'e due insieme."Ti odio! Ti adoro!" Si tira avanti, ci si tiene compagnia, si appioppa la vita al bipede del secolo dopo, con frenesia, a ogni costo, come se fosse straordinariamente divertente perpetuarsi, come se quello ci potesse rendere, in fin dei conti, eterni."



P.S. Innumeroli volte la parola "notte" fa capolino dalle pagine, è quasi un ritornello.

Mauro
03-November-2014, 10:55
Sono anch'io ai blocchi di partenza appena termino il Roth che sto leggendo.

kaipirissima
03-November-2014, 20:40
Pomeriggio libero:
0primo ho iniziato il libro, ho letto solo una ventina di pagine ma è davvero particolare. La parola che meglio mi rappresenta queste pagine ė delirio. Il modo in cui il protagonista si rapporta alla guerra come se fosse preso all'interno di uno stato allucinato. La guerra. Notevole.
Poi nel pomeriggio sono anche andata al cinema a vedere Il sale della terra. Per 2/3 del film avevo un groppo in gola. Guerra, fame, sofferenza... Pazzia.

daniela
04-November-2014, 23:31
2840

"I tramonti di quell'inferno africano si rilevavano straordinari. Non te li toglieva nessuno. Ogni volta tragici come mostruosi assassinii del sole. Un immenso bluff. Soltanto che c'era troppo da ammirare per un uomo solo. Il cielo per un'ora si pavoneggiava tutto spruzzato da un capo all'altro d'uno scarlatto delirante, e poi il verde scoppiava in mezzo agli alberi e s'innalzava dal suolo a strisce tremanti fino alle prime stelle. Dopo di che il grigio riprendeva tutto l'orizzonte e poi di nuovo il rosso, ma allora stanco il rosso e non per molto. Finiva così. Tutti i colori ricadevano a brandelli, afflosciati sulla foresta come vecchi stracci alla centesima replica. Ogni giorno verso le sei era esattamente così che andava. E la notte con tutti i suoi mostri entrava allora in ballo tra mille e mille rumori di gole di rospo."

Il viaggio prosegue e dopo l'Africa coloniale, (mi pareva di leggere Cuore di tenebra di Conrad), il viaggio prosegue in America.


2841

"New York è una città in piedi.
Ma da noi, si sa, sono sdraiate le città, in riva al mare o sui fiumi, si allungano sul paesaggio, attendono il viaggiatore, mentre quella, l'americana, lei non sveniva, no, lei si teneva bella rigida, là, per niente stravaccata, rigida da far paura."

"In Africa, avevo certo conosciuto un genere di solitudine abbastanza feroce, ma l'isolamento in quel formicaio americano prendeva una piega ancora più opprimente."

daniela
04-November-2014, 23:43
Una curiosità che ho trovato con una piccola ricerca in internet:

Céline firmò un contratto capestro per la pubblicazione del "Viaggio al termine della notte" , verrà infatti pagata la sua percentuale solo a partire dalle 4.000 copie vendute, alla sola condizione che non venisse cambiata neanche una virgola, nemmeno una sillaba del suo romanzo.

Éditions Denoël il primo editore, 1932. Poi subentrò Gallimard.



2842

C'è anche un edizione illustrata, edita da Gallimard, illustrata da Jacques Tardi.

2843

2844

Mauro
05-November-2014, 10:55
Beh ... i brani che hai pubblicato mi paiono assai interessanti.
Devo decisamente sbrigarmi a prenderlo in mano. :reading01

DarkCoffee
07-November-2014, 13:45
Questo libro è pieno di frasi interessanti.

Una delle frasi iniziali che mi sono piaciute è questa:
"Lui, il nostro colonnello, sapeva forse perché quei due là sparavano, i tedeschi forse anche loro lo sapevano, ma io, veramente, non lo sapevo. Per quanto lontano cercassi nella memoria, gli avevo fatto niente io ai tedeschi."Mi sono sempre chiesta cosa prova un uomo semplice nel sparare ad un altro uomo semplice solo perché gli è stato detto.
Sono convinta che la maggior parte dei soldati neanche sentiva l'appartenenza all'idea che li portava in guerra.
Personalmente penso avrei fatto la fine di Piero della canzone di De Andrè

Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall’ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi
lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente
così dicevi ed era inverno
e come gli altri verso l’inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve
fermati Piero , fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po’ addosso
dei morti in battaglia ti porti la voce
chi diede la vita ebbe in cambio una croce
ma tu no lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di giava
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera
e mentre marciavi con l’anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore
sparagli Piero , sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra a coprire il suo sangue
e se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore
e mentre gli usi questa premura
quello si volta , ti vede e ha paura
ed imbracciata l’artiglieria
non ti ricambia la cortesia
cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato
cadesti interra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato un ritorno
Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all’inferno
avrei preferito andarci in inverno
e mentre il grano ti stava a sentire
dentro alle mani stringevi un fucile
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole
dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall’ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.

P.S.: Questa canzone è una vera poesia. Così triste che ogni volta mi vengono i brividi. La parte finale (in rosso) poi... mi si stringe il cuore

DarkCoffee
07-November-2014, 14:00
-“Dunque niente errori? Quello spararsi addosso che si faceva, così, senza nemmeno vedersi, non era proibito! Quello faceva parte delle cose che si possono fare senza meritarsi una bella sgridata. Era perfino riconosciuto, incoraggiato senza dubbio da gente seria, come le lotterie, i fidanzamenti, la caccia coi cani!… Niente da dire. Di colpo scoprivo la guerra tutta intera. Ero sverginato”.
(il protagonista non capisce perchè i tedeschi dovrebbero sparargli addosso, mi ha ricordato la canzone di De Andrè, La guerra di Piero)




Ho letto ora la frase sul libro, quindi ho letto ora il tuo commento.
Come vedi dal post che ho scritto sopra, il libro ci ha fatto venire in mente la stessa canzone.

Claire
10-November-2014, 12:27
Da brava lumachina sono arrivata alla fine del settimo capitolo! Mi hanno colpito e affondato le parole che Céline dice attraverso il personaggio Princhard!

daniela
10-November-2014, 16:45
« Ve lo dico io, gentucola, coglioni della vita, bastonati, derubati, sudati da sempre, vi avverto, quando i grandi di questo mondo si mettono ad amarvi, è che vogliono ridurvi in salsicce da battaglia... È il segnale... È infallibile. È con l'amore che comincia. »

Girovagando in Internet, ho trovato alcune curiosità, che condivido:

La citazione introduttiva di Viaggio al termine della notte è stata usata come "epigrafe" del film La grande bellezza di Paolo Sorrentino «Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario: ecco la sua forza, va dalla vita alla morte. Uomini, bestie, città e cose: è tutto inventato».

Al romanzo è ispirata la canzone Bardamù di Vinicio Capossela, dall'album Canzoni a manovella.

Il titolo del libro deriva da una strofa di una canzone dell'ufficiale svizzero a capo delle guardie di Luigi XVI, Thomas Legler: «La nostra vita è come il viaggio / di un viandante nella notte; / ognuno ha sul suo cammino / qualcosa che gli dà pena.»


http://www.youtube.com/watch?v=ZzmK1wTlb2M

daniela
17-November-2014, 23:01
Toc, toc ... c'è qualcuno? Io l'ho finito da tempo, sono contenta di averlo letto, l'ho trovato molto più scorrevole di quanto pensassi.
Se l'inizio del libro è bello e originale, la fine del libro è pervasa da un cinismo assoluto che un po' pesa, la mancanza di speranza porta a una stanchezza morale disillusa e nauseata.

“Ci basta ormai mangiare un po', farsi un po' di caldo e dormire più che si può sulla strada del nulla”.

L’orrore c’è, esiste, e non è soltanto la guerra: è la vita. E in quell’orrore bisogna muoversi, vivere, imparare a sopravvivere.

Curioso il personaggio di Robinson, figura controversa (probabilmente l'autore stesso nella sua parte peggiore), che ricorre continuamente nella narrazione e finisce per diventare amico di Ferdinand, senza peraltro suscitare in lui un briciolo di affetto.

Bardamu vive tutte le esperienze con un distacco e un’indifferenza sempre maggiori, restando sempre più disgustato da ciò che l’uomo riesce a fare o ad essere e perdendo man mano la fiducia e la stima nella razza umana.

Un viaggio attraverso la povertà che prima di essere materiale, è spirituale.

"Non si sale mica nella vita, si scende. Lei non poteva più. Lei non poteva più scendere fin dove ero io... C'era troppa notte per lei intorno a me."




2899



"La vita è questo, una scheggia di luce che finisce nella notte."

Elvira Coot
17-November-2014, 23:23
Domani comincio

kaipirissima
19-November-2014, 09:24
Io sono andata un po' avanti ma mi sono resa conto che non avevo la testa. Cioè leggevo per accumulare pagine ma senza in realtà sentirle. Perciò ad un certo punto l'ho chiuso e sono andata al cinema.

Elvira Coot
21-November-2014, 23:52
Non ho ancora capito se mi piace o no. Impavida procedo

daniela
27-November-2014, 23:37
Come di un bacio
questa sera berrò e
non perché avrò freddo o
per qualcosa che
mi fa paura ma
berrò piano
da rimanerci ore e
senza parlare,
in silenzio
berrò per sentire
la bocca umida e
la gola,
infine
sarà
per avere
qualcosa da raccontare
tra me e
le mie labbra,
come di un bacio
meno denso

Luis Ferdinand Celine

Elvira Coot
30-November-2014, 00:27
Continuo a leggere, ma con calma, lenta, inframmezzando con altre letture. E' un libro cupo e pesante, le riflessioni dell'autore mi lasciano un'impressione di buio e tristezza. Avevo pensato di riportare qui le più interessanti, ma alla fine erano talmente tante che ho dovuto desistere.
Lo trovo bello, ma molto impegnativo






http://i58.tinypic.com/5dqp2c.gif

Claire
30-November-2014, 11:50
Continuo a leggere, ma con calma, lenta, inframmezzando con altre letture. E' un libro cupo e pesante, le riflessioni dell'autore mi lasciano un'impressione di buio e tristezza. Avevo pensato di riportare qui le più interessanti, ma alla fine erano talmente tante che ho dovuto desistere.
Lo trovo bello, ma molto impegnativo

Condivido le tue osservazioni Elvira. E' un libro scritto con tanta intensità e con un linguaggio così poco convenzionale. Anch'io lo sto frammenzzando con altre letture.

DarkCoffee
01-December-2014, 15:30
anche a me il libro sembrava veramente bello!
Purtroppo non ho la testa in questo momento per continuarlo a leggere, non essendo troppo leggero per un momento così pesante :(
Ma non demordo, proverò a tenere duro.

Ho avuto anche la sensazione che non fosse un libro da frammentare, mi sbaglio?
Riuscite a tenere traccia della storia?

Claire
01-December-2014, 21:02
anche a me il libro sembrava veramente bello!
Purtroppo non ho la testa in questo momento per continuarlo a leggere, non essendo troppo leggero per un momento così pesante :(
Ma non demordo, proverò a tenere duro.

Ho avuto anche la sensazione che non fosse un libro da frammentare, mi sbaglio?
Riuscite a tenere traccia della storia?

Leggero non è di certo. Diciamo che è di difficile digestione. Comunque in linea di massima riesco a tenerne traccia. Ora mi sono soffermata a riflettere sul tipo di relazione che Ferdinand ha stabilito con Lola e Musyne.

Ciao

Zingaro di Macondo
17-December-2014, 12:59
Ciao a tutti, mi permetto di inserirmi, visto che anch'io lo sto leggendo.
Per la seconda volta.

Questo è uno dei miei romanzi preferiti in assoluto. Non so se Celine era un genio, non so se uno scrittore possa essere definito tale. Fatto sta che una rivoluzione l'ha portata senz'altro.

Scrive questo romanzo anarchico-pacifista, in anni in cui il suo personale filo-nazismo si solidificava. E' tutto un delirio, la vita di Celine e questo romanzo.
Ma un delirio magnifico.

Bardamu, l'alter ego di Ferdinand Celine, si stupisce della guerra, si stupisce del fatto che un generale, nonostante abbia le propria budella in mano, continui a dare ordini, si stupisce dell'Africa, del fatto di come possa piovere (metaforicamente anche dentro) troppo o troppo poco, si stupisce dell'America, un paese in cui i sessi opposti camminano per strade diverse, le donne guardando le vetrine, gli uomini guardando il marciapiede.

Ci fa critiche che oggi fanno in tanti, ad esempio sul fordismo e sulla ripetitività del lavoro moderno, ma che, fatte allora, erano assolutamente avveniristiche.

E ci racconta di tutto questo stupore e violenza con un linguaggio che è come un quadro di Picasso. Veloci pennellate che tutto dicono, ma che, alla fine, forse non dicono niente.

Perchè, forse, non c'è niente da dire...

Elvira Coot
17-December-2014, 15:34
Io sto facendo una fatica tremenda e non è escluso che alla fine decida di abbandonare









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Elvira Coot
12-January-2015, 23:24
Vabbè, in queste ultime settimane svariate volte l'ho preso in mano e poi l'ho rimesso giù pensando magari leggo qualcos'altro e poi lo riprendo. Ma alla fine non lo riprendevo mai. Mi scoccia, ma credo che lascerò perdere. Pazienza.

Mauro
14-January-2015, 16:14
Vabbè, in queste ultime settimane svariate volte l'ho preso in mano e poi l'ho rimesso giù pensando magari leggo qualcos'altro e poi lo riprendo. Ma alla fine non lo riprendevo mai. Mi scoccia, ma credo che lascerò perdere. Pazienza.

Io ero partito abbastanza bene, forse perché quel linguaggio strano e popolare, così diverso dagli altri, era una novità che mi attirava, mentre ora quello stesso linguaggio così delirante e slegato sta diventando più un ostacolo che uno stimolo ... credo che lo alternerò con qualcos'altro.

Comunque mi sta piacendo.