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Visualizza la versione completa : Biblioteche da vivere



Rupert
22-July-2014, 11:22
Biblioteche. In italia ci sono alcune delle biblioteche più belle e più prestigiose della storia dell'umanità, in particolare mi riferisco a quelle nate nel Rinascimento per opera di grandi mecenati. Purtroppo mi sembra di poter dire che oggi gli istituti di prestito e di lettura di libri in Italia non godano generalmente della stessa attenzione e della stessa fortuna.
Vivo in un Paese che dà molta importanza alle biblioteche. Nel raggio di 500 metri da casa mia c'è una biblioteca cantonale, due biblioteche scolastiche, una video e discoteca (nel senso del prestito di dischi e film) e una biblioteca universitaria. Se ho qualcosa di complesso da scrivere vado volentieri in biblioteca dove posso disporre di una connessione wireless, di strumenti di consultazione liberamente accessibili e... cosa da non sottovalutare, un tavolo di lavoro che posso tenere tutto il giorno.
Mi piace anche andare a correggere lavori scritti in biblioteca.
Scorrazzando tra gli scaffali a libero accesso spesso si fanno "incontri" interessanti, sia con libri insospettati, che l'occhio scopre scorrendo i dorsi giustapposti dei volumi esposti, sia con utenti interessanti con cui si hanno talvolta interessantissime interazioni silenziose o bisbigliate.

Ogni scuola media o media superiore ha poi la sua biblioteca. Anche nella mia scuola ce n'è una. con una bibliotecaria impiegata a metà tempo che oltre ai compiti di acquisizione di volumi e di catalogazione svolge anche un bel lavoro di coinvolgimento dei ragazzi e di animazione della biblioteca con attività di promozione della lettura.

Ho poi una certa esperienza delle biblioteche del Regno Unito, frequentate dalla popolazione in modo assiduo e rispettoso. Si tratta di luoghi veramente interessanti dove è possibile incontrare le persone e c'è sempre la possibilità di scambiare quattro chiacchiere prendendo un tè nell'immancabile caffetteria.


Insomma: io adoro le biblioteche! :reading01:reading01:reading01

(Ero indeciso su diove piazzare questa discussione sulle biblioteche, sul prestito di libri e sulla lettura in spazi pubblicidestinati a questo scopo. Il luogo naturale sarebbe quello in cui la discussione è nata, il gruppo di lettura, ma mi sembrava più opportuno metterlo in una sezione più generalista, anche se non perfettamente coerente con l'argomento).

kaipirissima
22-July-2014, 13:47
Rupert credo che tu sia davvero un privilegiato ad avere tale offerta a portata di mano.
La caffetteria... Wireless! Che invidia.

Claire
23-July-2014, 11:41
In italia ci sono alcune delle biblioteche più belle e più prestigiose della storia dell'umanità, in particolare mi riferisco a quelle nate nel Rinascimento per opera di grandi mecenati. Purtroppo mi sembra di poter dire che oggi gli istituti di prestito e di lettura di libri in Italia non godano generalmente della stessa attenzione e della stessa fortuna.


Purtroppo è così, anche se ci sono delle isole felici anche qui. Le biblioteche con tutti gli optional diminuiscono man mano che scendi lo stivale da nord a sud. Meno biblioteche, meno servizi, meno lettori, meno librerie. Un meno meno meno in crescendo. Le ragioni di questi tanti meno sono molteplici...Nel complesso diciamo che una minore elargizione di fondi al Sud comporta minori servizi.


Vivo in un Paese che dà molta importanza alle biblioteche. Nel raggio di 500 metri da casa mia c'è una biblioteca cantonale, due biblioteche scolastiche, una video e discoteca (nel senso del prestito di dischi e film) e una biblioteca universitaria. Se ho qualcosa di complesso da scrivere vado volentieri in biblioteca dove posso disporre di una connessione wireless, di strumenti di consultazione liberamente accessibili e... cosa da non sottovalutare, un tavolo di lavoro che posso tenere tutto il giorno.
Mi piace anche andare a correggere lavori scritti in biblioteca.
Scorrazzando tra gli scaffali a libero accesso spesso si fanno "incontri" interessanti, sia con libri insospettati, che l'occhio scopre scorrendo i dorsi giustapposti dei volumi esposti, sia con utenti interessanti con cui si hanno talvolta interessantissime interazioni silenziose o bisbigliate.

Ogni scuola media o media superiore ha poi la sua biblioteca. Anche nella mia scuola ce n'è una. con una bibliotecaria impiegata a metà tempo che oltre ai compiti di acquisizione di volumi e di catalogazione svolge anche un bel lavoro di coinvolgimento dei ragazzi e di animazione della biblioteca con attività di promozione della lettura.

Un vero paradiso insomma. A tutte queste belle cose che descrivi così bene noi ,che siamo nella parte meridionale dello stivale, contiamo di arrivarci tra qualche decennio...speriamo. :mrgreen:

Rupert
23-July-2014, 22:17
Purtroppo è così, anche se ci sono delle isole felici anche qui. Le biblioteche con tutti gli optional diminuiscono man mano che scendi lo stivale da nord a sud. Meno biblioteche, meno servizi, meno lettori, meno librerie. Un meno meno meno in crescendo. Le ragioni di questi tanti meno sono molteplici...Nel complesso diciamo che una minore elargizione di fondi al Sud comporta minori servizi.

Quello che scrivi purtroppo è vero, ma non credo che tutto si riduca solo ad una questione di elargizione, come la definisci. Il problema vero, credo, è che si investe in ciò che si ritiene importante ed è molto evidente che lo stato italiano ritiene la cultura poco importante e poco degna di investimenti dilapidando in queto modo la miglior risorsa che lo stato di fatto possiede: i cervelli. Pensa solo a quale sia il valore aggiunto complessivo di ciò che viene inventato ed elaborato da cerveli italiani che operano per istituzioni, aziende, laboratori di ricerca, ma anche gallerie d'arte, teatri e chi più ne ha più ne metta... immagina se tutta quella ricchezza fosse prodotta in Italia e portasse beneficio all'economia nazionale italiana quanti posti di lavoro e quanto indotto produrrebbe.
Evidentemente non è così ovvio che per avere ricerca, idee e know how produttivo bisogna prima permettere che ci siano le condizioni perché queste cose si possano sviluppare. E tutto comincia dalle scuole e dalle biblioteche... Ma le scuole e le biblioteche costano... E allora si risparmia...


Un vero paradiso insomma. A tutte queste belle cose che descrivi così bene noi ,che siamo nella parte meridionale dello stivale, contiamo di arrivarci tra qualche decennio...speriamo. :mrgreen:

È vero, ma non è certo una prerogativa esclusiva di Lugano (che per inciso è molto meno riccamente dotata rispetto ad altre città della Svizzera).
Durante un soggiorno a Londra mi sono trovato a dover scrivere alcuni testi per una scadenza urgente. Ho cercato e trovato senza difficoltà la biblioteca pubblica più vicina, quella di Hounslow (http://www.hounslow.info/libraries/find-your-library/hounslow-library), quartiere popolare e molto variopinto (nel senso di multietnico) alla periferia di Londra, vicino all'aeroporto di Heathrow. È stata un'esperienza illuminante! La biblioteca è ospitata all'interno di un centro commerciale. Il mobilio è un po' vissuto, ma assolutamente funzionale e funzionante (questo è molto british). Una frequentatissima emeroteca con giornali e riviste scritti nelle lingue più esotiche. Tavoli di lavoro di libero accesso, con prese elettriche e connessioni cablate con connessione ottenibile presso il banco del prestito librario (ma bisogna naturalmente registrarsi) Gente di ogni origine seduta quietamente a leggere e un fornitissimo settore dedicato alle pubblicazoni per l'infanzia con sedie e tavoli di misura adeguata a lettori sotto i 10 anni (ammessi se accompagnati da un genitore). Personale gentilissimo e per quel poco che ho potuto sperimentare, anche competente, sebbene molto (britannicamente) flemmatico.

Contesto quindi decisamente popolare. Ma la lttura e la cultura charamente godono di una certa considerazione.

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Rupert
24-July-2014, 09:18
Una delle più belle biblioteche in cui mi siamai capitato di metter piede (per una fugace visita) è quella di Malmö.

http://utflyktskane.se/wp-content/uploads/2013/01/Malmo-bibliotek-2-start.png

http://www.idstories.se/Image.ashx?id=23960

Rupert
24-July-2014, 09:37
Biblioteca cantonale e universitaria di Friborgo (BCU).

Questa è una delle sale di lettura della biblioteca della città in cui ho studiato. Non era la mia preferita, ma anche qui ho passato molte ore. Quasi tutte molto gradevoli, almeno nel ricordo.

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kaipirissima
24-July-2014, 13:21
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Questa, nelle immagini, è la sede centrale Ioppi della biblioteca comunale di Udine.
L'interno come potete vedere non è nulla di che, (come le foto). Le finestre sono quelle centrali del primo piano con il terrazzino, non praticabile.
La moquette è verde, stinta e polverosa, non c'è l'aria condizionata, ma i tavoli sono larghi e spaziosi e non devi disegnare linee di confine con le penne. Nella biblioteca il tempo pare essersi fermato. Solo i computer, due allacciati ad internet (si può stare 30 minuti, non c'è il wireless) e quattro per visionare il catalogo, danno un tocco di modernità.
Grazie ai computer ora è davvero facile trovare la collocazione. Prima era una odissea, si passava da schedario a schedario per recuperare tutti i dati, una vera fatica!

Gli impiegati che ci lavorano sono strani. Non so come e perché ma sono davvero dei tipi originali, alcuni piuttosto eccentrici, sempre gentili, ma tra loro, a me sembra, si amino poco.

In questa sede ci vado, però, poco, solo per prendere i libri. Per leggere o studiare preferisco la sezione moderna, (il numero civico successivo) con i libri a vista, i tavoli di lettura per i quotidiani e le riviste, i computer per vedere i film, i tavoli striminziti per studiare.

Elvira Coot
24-July-2014, 13:33
Ricordo bene la sensazione che ho provato quando, bambina delle elementari, sono entrata per la prima volta in biblioteca: libri, libri, libri! Montagne di libri da leggere senza dover tormentare mio padre perchè me ne comprasse uno ... Libri! Di ogni tipo, tutti a disposizione, tutti miei, solo dovevo allungare la mano e afferrarli! Era un paradiso, era la felicità! Parliamo della fine degli anni 60-inizio 70 e la mia biblioteca di quartiere era composta di una sola stanza, ma a me pareva una reggia scintillante, avevo il cuore in gola per la smania di leggere tutto il leggibile.
Da più di 40 anni sono socia di quella stessa biblioteca, che oggi ha cambiato sede e si trova in una palazzina indipendente circondata dal verde. Ma entrando io provo invariabilmente la stessa sensazione di felicità e di abbondanza: devo solo scegliere, allungare la mano e ... prendere! Non è meraviglioso? Io adoro le biblioteche.

La mia biblioteca di quartiere è bellissima e luminosa. C'è una bella emeroteca (che non ho mai tempo di utilizzare, preferisco quella online), computer a disposizione del pubblico (ma sono pochi, bisogna prenotarsi), prese per coloro che hanno il proprio portatile, enorme sala studio/lettura, DVD e audiolibri, una stanzetta con i distributori automatici di cibo e bevande e alcuni tavolini e una splendida, meravigliosa sala per i pupi, con libri di ogni genere, un angolo per i grandicelli con tavoli e sedie grandi, un angolo per i piccoletti con tavolini e seggiolini a misura e un angolo pieno di cuscini, dove Mr Boy ha trascorso parecchie ore rotolandosi e leggiucchiando libri di stoffa.

Fino a qualche tempo fa era tutto un tripudio di conferenze, corsi, serate a tema, incontri con gli autori, adesso molto meno, deve essere una questione di soldi :youdown: Ogni circa 2 mesi viene stampato un opuscolo con titoli e trama delle ultime acquisizioni, che io divoro con bramosia appuntandomi i titoli più interessanti

Città e provincia offrono molte altre biblioteche (più grandi, fornitissime, alcune in palazzine moderne, altre in palazzi antichi, con servizi anche migliori) delle quali qualche volta mi servo, però io sono molto sentimentale e rimango sempre affezionata alla mia :kisses:

Claire
25-July-2014, 23:16
Quello che scrivi purtroppo è vero, ma non credo che tutto si riduca solo ad una questione di elargizione, come la definisci. Il problema vero, credo, è che si investe in ciò che si ritiene importante ed è molto evidente che lo stato italiano ritiene la cultura poco importante e poco degna di investimenti dilapidando in queto modo la miglior risorsa che lo stato di fatto possiede: i cervelli. Pensa solo a quale sia il valore aggiunto complessivo di ciò che viene inventato ed elaborato da cerveli italiani che operano per istituzioni, aziende, laboratori di ricerca, ma anche gallerie d'arte, teatri e chi più ne ha più ne metta... immagina se tutta quella ricchezza fosse prodotta in Italia e portasse beneficio all'economia nazionale italiana quanti posti di lavoro e quanto indotto produrrebbe.
Evidentemente non è così ovvio che per avere ricerca, idee e know how produttivo bisogna prima permettere che ci siano le condizioni perché queste cose si possano sviluppare. E tutto comincia dalle scuole e dalle biblioteche... Ma le scuole e le biblioteche costano... E allora si risparmia...


Caro Rupert, non a caso ho parlato di elargizione. Lo Stato non investe in cultura, a cominciare dalla scuola primaria, non investe nei giovani ed infatti c’è emigrazione di giovani laureati. L’esempio di Pompei è diventato paradigmatico per tutto il mondo. Gli enti teatrali sono tutti con l’acqua alla gola, in questi giorni abbiamo visto cosa è successo a Caracalla. Gli esempi potrebbero continuare all’infinito.
Allora ecco che quel poco che lo Stato spende assume i caratteri della regalia, una modesta elargizione appunto.

Vediamo se il governo in carica manterrà la parola data di ripristinare almeno condizioni dignitose per il patrimonio edilizio scolastico…se riusciranno a parlare di qualcosa di diverso dal destino del Senato.:roll: