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Rupert
04-June-2014, 23:05
Eugen Gomringer è il padre della poesia concreta. Nella poesia concreta la forma grafica ha tanta rilevanza quanta ne ha il esto e la disposizione delle parole incide significativamente sul senso complessivo dell'opera. Per questo è al tempo stesso virtualmente impossibile tradurre i componimenti e essenzialmente inutile perché gli elementi semantici puramente lessicali sono pochissimi.

Un esempio:

2475

Per comprendere il testo basta sapere che Ordnung significa ordine e Unordnung significa disordine (e anche questa traduzione appare pressocché superflua).

Rupert
04-June-2014, 23:08
Ping pong non necessita traduzioni.
2476

daniela
04-June-2014, 23:12
http://24.media.tumblr.com/tumblr_m0x2ifBEJP1qaruxco1_500.jpg (http://visual-poetry.tumblr.com/)

"silencio" (silence/schweigen) by Eugen Gomringer (1954)

DarkCoffee
04-June-2014, 23:14
Eugen Gomringer è il padre della poesia concreta. Nella poesia concreta la forma grafica ha tanta rilevanza quanta ne ha il esto e la disposizione delle parole incide significativamente sul senso complessivo dell'opera. Per questo è al tempo stesso virtualmente impossibile tradurre i componimenti e essenzialmente inutile perché gli elementi semantici puramente lessicali sono pochissimi.

Un esempio:

2475

Per comprendere il testo basta sapere che Ordnung significa ordine e Unordnung significa disordine (e anche questa traduzione appare pressocché superflua).

Che poi a guardalo, direi anche che ha un ordine: a sinistra tutti uguali e a destra uno diverso proprio nel centro (dopo 5 ordnung e prima di 5 ordnung).
Bah... in generale questo genere di poesia non mi ispira.
Comunque, grazie Rupert, sono sempre interessanti i tuoi post ^^

daniela
04-June-2014, 23:15
Qui si vede e si sente il vento...



Eugen Gomringer, “Wind (https://www.researchgate.net/publication/301703200/figure/fig5/AS:567278899286018@1512261237285/Eugen-Gomringer-Wind-1953-Solt-1968-93-Courtesy-of-Edition-Splitter.png)” (1953 )

daniela
04-June-2014, 23:18
Bah... in generale questo genere di poesia non mi ispira.


A me piace da matti ... è divertentissima e dice molto ... senza parole.
Ungaretti portato all'estremo! :mrgreen:

Rupert
04-June-2014, 23:27
A me piace da matti ... è divertentissima e dice molto ... senza parole.
Ungaretti portato all'estremo! :mrgreen:

Anche a me piace molto. Mi affascina soprattutto il fatto che questo tipo di poesia, che come giustamente dici porta all'estremo l'uso della parola, riesca a superare perfino le barriere linguistiche: una poesia metalinguistica che stabilisce la primazia del linguaggio poetico sui codici linguistici locali. Credo sia l'essenza della poesia.

Rupert
04-June-2014, 23:35
2477

Kreisel = trottola
Reise = viaggio
Glaube = credere/fede
Laub = latifoglia
Laube = pergola
Pendel = pendolo
Ende = fine

daniela
04-June-2014, 23:53
Anche a me piace molto. Mi affascina soprattutto il fatto che questo tipo di poesia, che come giustamente dici porta all'estremo l'uso della parola, riesca a superare perfino le barriere linguistiche: una poesia metalinguistica che stabilisce la primazia del linguaggio poetico sui codici linguistici locali. Credo sia l'essenza della poesia.


E' davvero affascinante riuscire a raggiungere l'incanto poetico senza le parole, o riducendo le parole all'essenziale!
Supera le barriere linguistiche se usa una o due parole. L'esempio precedente, con l'utilizzo di più parole, è più complesso, secondo me.

2479
Décio Pignatari, altro esponente della poesia concreta.

2480

Mauro
04-June-2014, 23:54
Davvero interessante anche se mi sfugge il significato dell'ultima, ma ordnung e silencio sono geniali nella loro semplicità creativa.
Mi fa la stessa impressione delle linee di Mondrian

Elvira Coot
05-June-2014, 00:11
Quella del pendolo mi piace molto! :well:

Claire
06-June-2014, 12:01
Nella poesia concreta la forma grafica ha tanta rilevanza quanta ne ha il esto e la disposizione delle parole incide significativamente sul senso complessivo dell'opera. Per questo è al tempo stesso virtualmente impossibile tradurre i componimenti e essenzialmente inutile perché gli elementi semantici puramente lessicali sono pochissimi.



Mi spiace dirlo ma questo genere di poesia non mi piace perchè troppo riduttiva. Troppa sperimentalità rischia di impoverire e/o inaridire la poesia.

E' già difficile accettare l'orrenda omologazione a cui siamo continuamente sottoposti nell'oggi.:(

Rupert
06-June-2014, 12:13
Mi spiace dirlo ma questo genere di poesia non mi piace perchè troppo riduttiva. Troppa sperimentalità rischia di impoverire e/o inaridire la poesia.

E' già difficile accettare l'orrenda omologazione a cui siamo continuamente sottoposti nell'oggi.:(

Capisco il tuo sentimento e molto rispettosamente dissento. Non sui gusti, chiaramente, quelli sono personali e sempre legittimi. Quindi piace ciò che piace perché piace e basta. Ma rilevo una contraddizione di fondo. La sperimentazione, l'uscita dagli schemi, la scardinatura del pensiero precostituito, non sono proprio lo strumento che permette di sottrarsi da quella che definisci "orrenda omologazione"?
D'altronde che cosa sarebbe la poesia, o la musica, o l'arte in generale, se si persistesse ostinatamente a riproporre senza originalità, senza sorprese, senza intuizioni disorientanti sempre gli stessi stilemi?

daniela
06-June-2014, 15:05
Mi spiace dirlo ma questo genere di poesia non mi piace perchè troppo riduttiva.

In effetti, questo è vero, viene dato maggior spazio a tutto il resto, alla grafica, all'immagine, al movimento, annullando quasi completamente la parola.
Rappresenta però un tentativo esasperato, sperimentale (che sicuramente molti non apprezzano) di evidenziare che la poesia non è solo un insieme di parole.
O invece può essere definita poesia solo una sequenza di parole? :?
Già porsi il quesito è a mio parere interessante. La risposta poi è personale: poesia o esercizio grafico, piace/non piace.

kaipirissima
06-June-2014, 18:04
2475
.

io l'avrei intitolata ammutinamento. Oppure mutazione. :)

Rosy
06-June-2014, 23:23
Non credo che la mia opinione in merito a questo tipo di poesia sia molto..profonda.
Semplicemente, non mi piace.
Io adoro la poesia, ne leggo molta, ma deve essere , seppure ermetica, un pò...comprensibile nei versi, altrimenti non arriva a toccarmi le corde. E' sicuramente un mio limite. Ciao
Rosy

Claire
09-June-2014, 00:02
Capisco il tuo sentimento e molto rispettosamente dissento. Non sui gusti, chiaramente, quelli sono personali e sempre legittimi. Quindi piace ciò che piace perché piace e basta. Ma rilevo una contraddizione di fondo. La sperimentazione, l'uscita dagli schemi, la scardinatura del pensiero precostituito, non sono proprio lo strumento che permette di sottrarsi da quella che definisci "orrenda omologazione"?
D'altronde che cosa sarebbe la poesia, o la musica, o l'arte in generale, se si persistesse ostinatamente a riproporre senza originalità, senza sorprese, senza intuizioni disorientanti sempre gli stessi stilemi?

Non sempre sperimentazione ha significato "positivo", almeno per me.C'è sperimentazione e sperimentazione. Questa di Gomringer mi sembra eccessiva. Non la capisco. L'utilizzo di ideogrammi, la frantumazione delle parole...il privilegiare la forma grafica al contenuto, al significato di una poesia, mi sembra solo esasperante vuoto. Sorry.

:ciao:

Rupert
09-June-2014, 10:03
Non sempre sperimentazione ha significato "positivo"

La sperimentazione può avere esiti che piacciono, esiti che non piacciono, o esiti discutibili sotto ogni punto di vista, ma essa, in quanto tale, è semplicemente necessaria, è l'essenza stessa dell'espressione che chiamiamo artistica perché è il mezzo con cui si superano i luoghi comuni, le scontatezze, le riproposizioni pedisseque.
Spesso la ricerca artistica sconcerta i più. Di William Turner i suoi contemporanei dicevano che "egli non dipingeva ma impastava sulla tela ingredienti da cucina, quali uova, cioccolata, panna, ricavandone un miscuglio da pasticciere". Degli impressionisti si diceva che dipingessero come degli scimpanzé... Spesso l'innovazione spiazza. Spesso l'innovazione -è vero- è semplicemente provocazione e non porta nilla di veramente nuovo, ma resta indispensabile.

Claire
09-June-2014, 23:42
La sperimentazione può avere esiti che piacciono, esiti che non piacciono, o esiti discutibili sotto ogni punto di vista, ma essa, in quanto tale, è semplicemente necessaria, è l'essenza stessa dell'espressione che chiamiamo artistica perché è il mezzo con cui si superano i luoghi comuni, le scontatezze, le riproposizioni pedisseque.
Spesso la ricerca artistica sconcerta i più. Di William Turner i suoi contemporanei dicevano che "egli non dipingeva ma impastava sulla tela ingredienti da cucina, quali uova, cioccolata, panna, ricavandone un miscuglio da pasticciere". Degli impressionisti si diceva che dipingessero come degli scimpanzé... Spesso l'innovazione spiazza. Spesso l'innovazione -è vero- è semplicemente provocazione e non porta nilla di veramente nuovo, ma resta indispensabile.

Il concetto di sperimentazione allargato a tutte le forme artistiche che tu esprimi non può che essere condivisibile.:)
Tu citi gli impressionisti che a loro tempo furono degli sperimentatori,ma essi operarono nell'ambito della pittura "pura". Gomringer, invece, fa un tipo di poesia visuale, matematica, geometrica. Una poesia in cui la parola perde il suo valore preminente subendo una contaminazione che è prettamente extraletteraria.

Resta ,comunque, il fascino del nuovo che spesso colpisce:


http://youtu.be/1vCYky9DXGw

http://www.poesianet.it/immagini/carlo_belloli1.gif




Carlo Belloli, poeta futurista, nel 1944 enunciò la teoria della poesia visuale ed è considerato il precursore della poesia concreta.

Rupert
10-June-2014, 01:49
... ma essi operarono nell'ambito della pittura "pura". Gomringer, invece, fa un tipo di poesia visuale, matematica, geometrica. Una poesia in cui la parola perde il suo valore preminente subendo una contaminazione che è prettamente extraletteraria.

Resta ,comunque, il fascino del nuovo che spesso colpisce:



Prima di tutto grazie Claire per la stimolante discussione :).

Se si prendono due ambiti espressivi a caso (o anche non espresivi) e si cerca di tracciare una linea di separazione netta tra i due ambiti, facilmente si è colti da grande imbarazzo quando si comincino a cercare i criteri di separazione. Credo che questa ossessione di separare le materie ci venga dalla scuola, che sminuzza il sapere in discipline definite, tanto che quando chiedo a un allivo di tracciare un banale grafico ombro-termco è di solito in grande apprensione, perché se la materia insegnata non porta il cartellino "matematica" l'allievo in questione non sa più neanche compiere la più banale delle addizioni... per non parlare delle mamme che vengono a protestare perché segno gli errori di ortografia nei lavori scritti di una materia che non reca il cartellino "italiano"...
Ad ogni modo: dove si trova il confine fra arte figurativa e poesia? L'idea della messa in scena delle parole di un componimento non è esattamente nuova e rivoluzionaria. Pensiamo a un Lamartine e ai suoi calligrammi. Sono poesia? Chi oserebbe dire di no? Sono disegni? Chi sarebbe così avventato da negarlo? ...

http://www.loria.fr/equipes/calligramme/IMAGES/Calligramme.png
Guillaume Apollinaire, Calligramme (http://calligramme.loria.fr/IMAGES/Calligramme.png), extrait du poème du 9 février 1915, (poèmes à Lou).

Claire
15-June-2014, 00:29
Prima di tutto grazie Claire per la stimolante discussione .

Se si prendono due ambiti espressivi a caso (o anche non espresivi) e si cerca di tracciare una linea di separazione netta tra i due ambiti, facilmente si è colti da grande imbarazzo quando si comincino a cercare i criteri di separazione. Credo che qzesta ossessione di separare le materie ci venga dalla scuola, che sminuzza il sapere in discipline definite, tanto che quando chiedo a un allivo di tracciare un banale grafico ombro-termco è di solito in grande apprensione, perché se la materia insegnata non porta il cartellino "matematica" l'allievo in questione non sa più neanche compiere la più banale delle addizioni... per non parlare delle mamme che vengono a protestare perché segno gli errori di ortografia nei lavori scritti di una materia che non reca il cartellino "italiano"...
Ad ogni modo: dove si trova il confine fra arte figurativa e poesia? L'idea della messa in scena delle parole di un componimento non è esattamente nuova e rivoluzionaria. Pensiamo a un Lamartine e ai suoi calligrammi. Sono poesia? Chi oserebbe dire di no? Sono disegni? Chi sarebbe così avventato da negarlo? ...

http://www.loria.fr/equipes/calligramme/IMAGES/Calligramme.png
Guillaume Apollinaire, Calligramme, extrait du poème du 9 février 1915, (poèmes à Lou).

Caro Rupert grazie a te.:)

Belli i Calligrammi di Apollinaire! Non saranno rivoluzionari ma in essi la poesia è riconoscibilissima, è compiuta.
Stabilire se sono poesia o disegni non è un problema che il lettore attento si pone. Ma se vogliamo tornare a Gomringer e ad altri poeti concreti , gli elementi lessicali ,come tu stesso hai affermato, sono pochissimi e la disposizione spaziale delle parole da il senso complessivo all'opera in una visione coreografica che mi fa parlare appunto di poesia contaminata. Ecco che allora si pone il problema, almeno per me, di porre dei paletti e fare dei distinguo tra poesia e arte grafica. Naturalmente non sta a me dire dove vanno messi questi paletti ma è comunque necessario porli. Proprio per stabilire dei limiti tra sperimentazione utile e sperimentazione fine a se stessa e, ancor più in generale, i limiti tra sperimentazione e "Troppa" sperimentazione. La poesia non può rischiare di diventare un calderone onnivoro in cui chiunque può scaricare di tutto.:behindsofa: :reading01

Rupert
15-June-2014, 09:05
Sono del parere che sia assolutamente giusto che ognuno possa scrivere poesia come desidera, con qualunque grado di sperimentalità. Sta poi al lettore dire "mi piace", "non mi piace", "esito poetico interessante", "schifezza disgustosa"... Insomma è il lettore (io, tu, noi tutti) che deve esercitare il proprio senso critico, possibilmente senza pregiudizi, ma anche senza concessioni.
Poi agisce il tempo. Il tempo è il miglior setaccio e separa in modo spesso irreversibile ciò che si ricorderà come grande esperienza poetica e ciò che cadrà irrimediabilmente nell'oblio.

Rupert
20-June-2014, 07:44
vielleicht

vielleicht baum
baum vielleicht

vielleicht vogel
vogel vielleicht

vielleicht frühling
frühling vielleicht

vielleicht worte
worte vielleicht
forse

forse albero
albero forse

forse uccello
uccello forse

forse primavera
primavera forse

forse parole
parole forse




Tratto da: worte sind schatten. die konstellationen 1951-1968. Hamburg: Rowohlt, 1969. p.90.

trad. Rupert © 2014

DarkCoffee
22-June-2014, 23:48
ecco, per esempio, questa qui, Rupert, spiegamela... perchè io proprio non l'ho capita sia a livello poetico che artistico-visivo :pens:

Rupert
01-July-2014, 00:10
ecco, per esempio, questa qui, Rupert, spiegamela... perchè io proprio non l'ho capita sia a livello poetico che artistico-visivo :pens:

Non sono sicurissimo che per poterla apprezzare sia indispensabile capire tutto di una poesia. E non sono neppure sicuro che sia possibile spiegare tutto in una poesia, poiché la poesia esiste proprio perché essa possa esprimere (anche) ciò che i mezzi linguistici della prosa non possono esprimere. Quindi il senso del componimento trascende almeno in parte il valore semantico delle parole che lo compongono.
Detto questo, in ossequio alla mia vocazione didattica, non posso esimermi dal fornirti qualche elemento di comprensione.

In primo luogo l'ordine delle parole influisce sul significato della frase che esse compongono. Le stesse parole, disposte in modi differenti, producono sfumature di significato differenti o addirittura valenze divergenti. Dire "un albero forse" non equivale a dire "forse un albero". La prima formulazione suggerisce l'esistenza di un dubbio sulla natura o sull'identità dell'oggetto designato, che potrebbe essere un albero, oppire un palo della luce, oppure un miraggio, oppure...
La seconda formulazione insinua invece l'dea che si tratti di un'eventualità attesa o sperata: un albero forse potrebbe portare frescura proiettando la propria ombra sull'amaca sulla quale sto riposando...

Per segnalare che l'ordine e la disposizione delle parole siano coessenziali al senso del componimento il poeta rende esasperato l'aspetto strutturale, l'ordine, appunto.

L'iterazione del procedimento insinua il dubbio che l'incertezza semantica travalichi le singole parole e si estenda al componimento e da esso agli oggetti designati dalle paole e da questi alla realtà stessa.
Con questo procedimento poetico il poeta tedesco esprime quindi un dubbio fondamentale sulla coerenza del reale e sulla natura dell'essere, ottenendo un risultato non troppo dissimile da quello che Montale ottiene in alcuni suoi componimenti con mezzi espressivi completamente diversi.
A scanso di equivoci non sto paragonando le poesie di Montale a quelle di Gomringer, sto solo dicendo che si intuisce a monte delle due proposte poetiche una posizione filosofica a tratti e per alcuni versi congruente.

Rupert
12-November-2018, 12:46
https://www.frankenpost.de/storage/image/8/6/1/3/5383168_cms2image-frame-520x500_1qqcYo_5a2VvW.jpg


Una polemica furente, così seria da risultare ridicola, ha investito Eugen Gomringer.

In realtà il poeta svizzero-boliviano risiedente in Germania non ha fatto proprio nulla, se non ricevere un premio per la sua produzione poetica, attribuitogli dalla Fondazione Alice Salomon.

Per celebrare il premio dato a Gomringer la fondazione Alice Salomon aveva deciso nel 2011 di adornare una facciata laterale della scuola che porta lo stesso nome con il testo di una poesia di Gomringer, composta nel lontano 1951. Così Avenidas fa bella mostra di sé da sette sul muro dell'edificio scolastico.

Fin qui tutto bene. Ma poi sono subentrati l'esuberanza moralista tipica dei giovanissimi e i forti principi della scuola, ma intesi in modo molto radicale. E così, come sempre, da solidi principi, quali l'antirazzismo e la dignità umana (gli striscioni che si vedono appesi alla balconata riportano: "Insieme contro nazismo e razzismo qui e dappertutto" e "Diritti umani, dignità umana e umanità") e ottime intenzioni si è riusciti a cavare un'incredibilie idiozia.

La bufera mediatico-social del movimento #MeToo, ha investito tutto e tutti, senza ma e senza sfumature. Così l'indignato corpo studentesco della scuola Alice Salomon ha iniziato la sua crociata contro qualunque discriminazione raziale. Leggendo qualunque cosa in chiave sessista, ha finito per essere lette in chiave sessista e discriminatoria anche la poesia di Gomringer che accampa sulla parete della scuola.
E una poesia sessista non può essere tollerata. Quindi gli studenti in corpore hanno perentoriamente chiesto alla direzione dell'istituto di imbiancare di fresco la parete e far scomparire l'offensiva scritta.

naturalmente la vicenda è stata immediatamente ripresa dai media che ne hanno fatto un caso politico. La comunità artistica è insorta e ha rinfocolato la polemica in nome della libertà d'espressione e della dignità della creazione artistica.

A 93 anni Eugen Gomringer si è trovato investito da una mostruosa polemica per cose che non ha mai detto, per pensieri che non hanno mai sfiorato la sua mente per azioni che non ha mai compiuto e che in geniale sintesi ha qualificato di "idiozie".

Di fatto la poesia è sparita dalla facciata, ma ha invaso il web. E l'accademia delle arti di Berlino ha risposto poesia contro poesia, apponendo alla facciata principale un altro componimento di Gomringer.

https://pbs.twimg.com/media/DVXBQFsWAAAHi_Z.jpg

Rupert
19-September-2022, 19:02
https://img.welt.de/img/kultur/literarischewelt/mobile172804584/3651620407-ci23x11-w1920/An-das-Gedicht-avenidas-von-Professor.jpg

Rupert
19-September-2022, 19:18
il segreto nero

è------------qui

qui------------è

il segreto nero