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Visualizza la versione completa : Barbara Ewing - Il circo fantasma



Elvira Coot
23-February-2014, 16:14
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"Uno dei numeri più originali è quello di Cordelia Preston, seguace della teoria del magnetismo, che ammalia gli spettatori con l'ipnosi. Sua figlia Gwenlliam, acrobata ed equilibrista, volteggia sotto gli occhi estasiati di un pubblico incredulo. Eppure madre e figlia nascondono un segreto che molti anni prima le aveva costrette ad abbandonare l'Inghilterra. A Londra, infatti, vive il vecchio duca Llannefydd, ossessionato dall'idea di ritrovare le due donne per vendicare la morte del figlio, di cui ritiene responsabile proprio Cordelia. Determinato a portare a termine il suo sanguinoso intento, affida a un giovane avvocato senza scrupoli l'incarico di partire per gli Stati Uniti, uccidere Cordelia e rapire Gwenlliam. Ma a minacciarle non sono solo le ombre del passato: in una New York sovrappopolata e malfamata, madre e figlia dovranno fare i conti anche con la brutale violenza delle bande di strada, che si scaglierà improvvisamente sullo stravagante gruppo dei circensi. Riusciranno le due donne a sfuggire alle trame ordite dal vecchio duca e a salvare il circo da una terribile fine?"


La prima domanda è "Ma cos’è il mesmerismo?" alla quale non tutti sapranno dare risposta. Bisogna leggere qualche pagina per cominciare a capire che il mesmerismo è una tecnica di ipnotismo molto in uso ai tempi, usata per far star meglio le persone e anche per anestetizzare i pazienti che dovevano subire degli interventi chirurgici (il cloroformio non era ancora stato inventato e si veniva operati da svegli) (orrore!) (W il cloroformio!)

Il circo c’entra, ma non è tutto qui. Ci sono anche le folle di emigranti che si trasferiscono in America in cerca di occasioni o in fuga da qualcosa o qualcuno, i dagherrotipi, l’esposizione universale di Londra del 1851, la corsa all’oro in California, le gang di strada, il contrabbando. Tutto il libro è pervaso dal fervore del mondo che cambia, città che nascono e crescono in pochi mesi, navi sempre più veloci, nuove invenzioni e scoperte che cambiano a tutta velocità e per sempre la vita e il modo di pensare della gente, e dal carattere degli americani, aperti e curiosissimi in antitesi ai molto riservati inglesi.

Non è una trama gialla da togliere il fiato, ma è ben inserita in un contesto più ampio che si legge volentieri, più che altro è un affresco dell’epoca, definirlo "un grande thriller" come in copertina mi pare esagerato!

I personaggi sono tanti e bisogna stare attenti a non fare confusione, ma sono belli e ci si affeziona facilmente. Il finale lascia qualche punto interrogativo, ma si tratta di questioni marginali e ci si può anche passare sopra. Qualche pagina in meno, secondo me, avrebbe giovato, rendendo il libro più snello e leggero.

Questo libro è il secondo della serie con questi protagonisti, il primo si intitola "The mesmerist" e narra le vicende di madre e figlia quando ancora vivevano in Inghilterra. Non si sa il perché la Newton Compton non ha tradotto il primo, ma pazienza, perché tanto ci si capisce lo stesso.