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Rupert
15-November-2013, 23:09
Non mi lancio nell'inutile e insensata definizione di che cosa voglia dire "contemporaneo". Mi limito a proporre un ambito cronologico di riferimento: l'ultimo terzo del ventesimo secolo e il pezzo già trascorso del ventunesimo... ma senza dogmatismi.
Insomma mi piacerebbe che in questo spazio trovassero dimora le poesie di autori recenti che ci sono piaciute e che vorremmo condividere.


Comincio con un interessante componimento di Cate Marvin, poetessa statunitense (Washington DC), classe 1969.





Scenes From the Battle of Us



Scene Dalla Battaglia di Noi


You are like a war novel, entirely lacking
female characters, except for an occasional
letter that makes one of the men cry.

Sei come un racconto di guerra, completamente privo
di personaggi femminili, eccetto un’occasionale
lettera che fa piangere uno degli uomini.




I am like a table
that eats its own legs off
because it’s fallen
in love with the floor.

Io sono come una tavola
che da sola si mangia le proprie gambe
perché innamorata
del pavimento.



My frantic hand can’t find where my leg
went. You can play the tourniquet. A tree
with white limbs will grow here someday.


La mia mano frenetica non trova la mia gamba
dov’è andata. Tu puoi fare il laccio emostatico. Un albero
dai bianchi rami crescerà qui un giorno.



Or maybe a pup tent
that’s collapsed in on itself,
it so loves the sleep
of men sleeping beneath it.

O forse una tenda
afflosciata su sé stessa,
tanto ama il sonno
degli uomini che vi dormono sotto.


The reason why women dislike war movies
may have something to do with why men hate
romantic comedies: they are both about war.

Il motivo per cui le donne detestano i film di guerra
potrebbe avere a che fare col perché gli uomini odiano
le commedie romantiche: sono entrambi sulla guerra.




Perhaps I should
live in a pig’s trough.
There, I’d be wanted.
There, I’d be tasted.

Forse dovrei
vivere in un trogolo suino
là, sarei voluta
là, sarei apprezzata.



When the mail bag drops from the sky
and lands heavy on the jungle floor, its letters
are prepared to swim away with your tears.

Quando la borsa postale è sganciata dal cielo
e atterra pesantemente sul suolo della giungla, le sue lettere
sono pronte a nuotare via con le tue lacrime.



One letter reads:
I can barely feel
furtive. The other:
I am diminishing.
Una lettera recita:
posso appena sentire
furtivo. L’altra:
mi sto riducendo.









Cate Marvin







Trad. Rupert © novembre 2013

kaipirissima
16-November-2013, 10:05
Complimenti per la traduzione, la poesia scorre con una musicalità e una dolcezza rassegnata.
Sinceramente come poesia, pur apprezzandola, mi pare più un testo in prosa, quasi argomentativo. Immagino la poesia sia anche questo. :)

daniela
16-November-2013, 21:15
PiovePiove, e se piovesse per sempre
sarebbe questa tua carezza lunga
che si ferma sul petto, le tempie;
eccoci, luccicante sorella,
nel cerchio del tempo buono, nell'ora
indovinata
stiamo noi, due sguardi versati in un corpo,
uno stare senza dimora
che ci fa intangibili, sottili come un sentiero
di matita
da me a te né dopo né dove, amore,
nello scorrere
quando mi dici guardami bene, guarda:
l'albero è capovolto, la radice è nell’aria.

Pierluigi Cappello
tratto da "Mandate a dire all'imperatore"

daniela
16-November-2013, 21:19
Lettera per una nascitaScrivo per te parole senza diminutivi
senza nappe nè nastri, Chiara.
resto un uomo di montagna,
aperto alle ferite,
mi piace quando l'azzurro e le pietre si tengono
il suono dei "sì" pronunciati senza condizione,
dei "no" senza margini di dubbio;
penso che le parole rincorrano il silenzio
e che nel tuo odore di stagione buona
nel tuo sguardo più liscio dei sassi di fiume
esploda l'enigna del "sì" assordante che sei.

Scriverti è facile; e se potessi verserei
la conoscenza tutta intera delle nuvole
la punteggiatura del cosmo
la forza dei sette mari, i sette mari in te
nel bicchiere dei tuoi giorni incorrotti.

Ma non sono che un uomo, e quest'uomo
ti scrive da un tavolo ingombro
e piove, oggi, e anche la pioggia ha le sue beatitudini
sulla casa dalle grondaie rotte
quando quest'uomo ti pensa e fra tutte le parole da scegliere
non sa che l'inciampo nel dire come si resta
e come si preme
nel mistero del giorno nuovo in te
che prima non c'era
adesso c'è.

Pierluigi Cappello

(nato a Gemona del Friuli nel 1967)


2039

Rupert
17-November-2013, 10:29
Complimenti per la traduzione, la poesia scorre con una musicalità e una dolcezza rassegnata.
Sinceramente come poesia, pur apprezzandola, mi pare più un testo in prosa, quasi argomentativo. Immagino la poesia sia anche questo. :)

Grazie mille! Come sempre qualcosa, magari anche di importante, si perde nella traduzione e la trasposizione da un codice all'altro impone delle scelte che si impongono come interpretazioni univoche, distruggendo polisemie, accostamenti fonici... parte della poesia.

Ti ringrazio anche di più per la considerazione sulla prosa e la poesia. È una costante di tutte le espressioni artistiche contemporanee: i confini di stile, di genere e soprattutto di struttura si stemperano. Dove si situa la demarcazione tra figurativo e non figurativo nelle arti visuali o tra pittura e scultura nello stesso ambito , tra melodico e non melodico in musica, tra prosa e poesia in letteratura.

Ecco un esempio illustre, Edoardo Sanguineti.



Questo è il gatto con gli stivali


questo è il gatto con gli stivali, questa è la pace di Barcellona
fra Carlo V e Clemente VII, è la locomotiva, è il pesco
fiorito, è il cavalluccio marino: ma se volti pagina, Alessandro,
ci vedi il denaro:
questi sono i satelliti di Giove, questa è l’autostrada
del Sole, è la lavagna quadrettata, è il primo volume dei Poetae
Latini Aevi Carolini, sono le scarpe, sono le bugie, è la scuola di Atene, è il burro,
è una cartolina che mi è arrivata oggi dalla Finlandia, è il muscolo massetere,
è il parto: ma se volti foglio, Alessandro, ci vedi
il denaro:
e questo è il denaro,
e questi sono i generali con le loro mitragliatrici, e sono i cimiteri
con le loro tombe, e sono le casse di risparmio con le loro cassette
di sicurezza, e sono i libri di storia con le loro storie:
ma se volti il foglio, Alessandro, non ci vedi niente

(1964)

Edoardo Sanguineti (http://it.wikipedia.org/wiki/Edoardo_Sanguineti) (1930 – 2010)

daniela
17-November-2013, 21:57
2053


Natività di Rennes.

Crisalide strettamente avvolta
Da fasce
Ancora tutta avvolta nel sogno del parto
Partorita dalla nuda
verticalità del rosso
che ancora tutta la sommerge
come chiaro sangue
il rosso
il rosso
il rosso.
Non sappiamo ancora.
Nel buio del grembo fosti intero
ed ora
in un buio papavero di luce
sei la crisalide.
Ancora non sappiamo.
Orizzontale
traspare
dentro il suo cuore rosso
tinge la chiara veste che nasconde il seno
rigida
vuota
che da un suo punto oscuro tesse
l'attesa della stoffa
l'attesa di quel rosso.

Donatella Bisutti

Il commento dell'autrice:
Questa poesia, ispirata al quadro di Georges de La Tours conservato nel museo di Rennes, è nata dall’emozione che ho provato davanti al colore inusitato dell’abito della Madonna, rosso, che ne è il centro focale e che mi è parso quasi una straordinaria provocazione da parte dell’artista, insieme all’altrettanto insolita stretta fasciatura del Bambino. Da lì un bisogno di indagare in quell’emozione e cercare di darle forma.

daniela
17-November-2013, 22:05
Paura

Non della morte, ma
della metamorfosi
- accettare di privarsi di sé
come acqua che si lasci versare
e prende forma da ciò che la contiene
e corre via - e l'assorbe la terra
ed è e non è più - senza pena, forse
eppure non va persa.
Lenta, arrischiata
ogni cosa matura
per un attimo
di colma beatitudine
poi trabocca
come l'acqua di un vaso
fugge la pienezza.

Donatella Bisutti


e anche, bellissima, Per Aung San Suu Kyi prigioniera
http://www.scompaginando.it/showthread.php?245-Poiesis-amp-polis-quando-la-poesia-si-fa-politica&p=4023&viewfull=1#post4023

Rosy
18-November-2013, 13:02
Lettera per una nascita

Scrivo per te parole senza diminutivi
senza nappe nè nastri, Chiara.
resto un uomo di montagna,
aperto alle ferite,
mi piace quando l'azzurro e le pietre si tengono
il suono dei "sì" pronunciati senza condizione,
dei "no" senza margini di dubbio;
penso che le parole rincorrano il silenzio
e che nel tuo odore di stagione buona
nel tuo sguardo più liscio dei sassi di fiume
esploda l'enigna del "sì" assordante che sei.

Scriverti è facile; e se potessi verserei
la conoscenza tutta intera delle nuvole
la punteggiatura del cosmo
la forza dei sette mari, i sette mari in te
nel bicchiere dei tuoi giorni incorrotti.

Ma non sono che un uomo, e quest'uomo
ti scrive da un tavolo ingombro
e piove, oggi, e anche la pioggia ha le sue beatitudini
sulla casa dalle grondaie rotte
quando quest'uomo ti pensa e fra tutte le parole da scegliere
non sa che l'inciampo nel dire come si resta
e come si preme
nel mistero del giorno nuovo in te
che prima non c'era
adesso c'è.

Pierluigi Cappello

(nato a Gemona del Friuli nel 1967)


2039
Deliziosa!
Rosy

daniela
21-December-2015, 15:04
Segnalo, a chi fosse interessato, che la sera del 25 dicembre 2015 è stato programmato in televisione (su RAI 5 alle 21) il film che FRANCESCA ARCHIBUGI ha girato sulla storia e la poesia di Pierluigi Cappello Poeta. Un film speciale su di un grande poeta in una data molto particolare.

3812


https://www.youtube.com/watch?v=iYKgs1M9wZw&feature=youtu.be

Andrea
29-December-2015, 16:18
Il tuo sguardo e quella
foto, quella casa
a un attimo
dal mondo.


Io ti abbraccio
come posso
e non so più la mia
povertà, il mio regno
di nulla.


Ti parlo e ti sogno.


Così.



Mauro Germani

daniela
12-January-2016, 15:31
Ecco c’è l’acqua
che scorre verso il suono limpido
e una luna aperta dispiega la sua diffusione.

Il calendario dice che è inverno
ma che ci siano piccole foglie è un fatto
e gli odori si adeguano alla volta celeste.

La città è circa tre chilometri distante
tangenziale verso est uscita centro
le luci vanno, attratte da altre luci.

Il mondo si presenta a noi
che acconsentiamo a deporre il coltello,
a riconoscere la notte
come pura assenza di sole.

In sacche confinanti più in basso
germinazioni di caos.


Bruno Galluccio

daniela
13-January-2016, 22:19
Non c’è parola più certa di un’altra. S’impara a tacere con gli anni, anche se sembra che parliamo. Si nasce senza parole e con tutte le parole distrutte ce ne andiamo. E tuttavia, nonostante vivere significhi ammutolire, esiste un piacere primordiale nel silenzio, che giustifica tutti i silenzi.
Roberto Juarroz

daniela
13-January-2016, 22:19
Cercare una cosa
è sempre incontrarne un’altra.
Così, per trovare qualcosa,
bisogna cercare ciò che non è.
Cercare l’uccello per incontrare la rosa,
cercare l’amore per trovare l’esilio,
cercare il nulla per scoprire un uomo,
tornare indietro per andare avanti.
La chiave del cammino,
più che nelle sue biforcazioni,
il suo inizio sospettoso
o la sua fine incerta,
risiede nel caustico umore
del suo doppio senso.
Sempre si arriva,
ma da un’altra parte.


Roberto Juarroz

daniela
13-January-2016, 22:20
Un amore aldilà dell’amore,
al di sopra del rito del vincolo,
aldilà del sinistro gioco
della solitudine e della compagnia.
Un amore che non ha bisogno di ritorno,
ma neppure di partenza.
Un amore non esposto
agli sbalzi dell’andare e venire,
dell’essere svegli o addormentati,
del chiamare o tacere.
Un amore per stare insieme
O per non starci
ma anche per tutte le posizioni
intermedie.
Un amore come aprire gli occhi.
e forse anche come chiuderli.



Roberto Juarroz

daniela
13-January-2016, 22:21
Penso che in questo preciso istante
chissà non ci sia nessuno nell'universo che pensi a me,
che io sia il solo a pensarmi,
e se morissi adesso,
nessuno, neppure io, resterebbe a pensarmi.

E questo è l’inizio dell'abisso,
come quando mi addormento.
Sono il mio proprio sostegno e me lo tolgo.
Contribuisco a rivestire tutto d'assenza.

Sarà forse per questo
che pensare a un uomo
sia quasi un modo di salvarlo.

Roberto Juarroz

Andrea
21-January-2016, 14:27
alterazioni del ritmo


ma quante carte
ma quante
mamma mia
qui tutto cede
cede
cede.
fogli, referti, ricette, fitoestrogeni, ovuli vaginali, MOC (fuori dai LEA!!) e poi
quanti soldi, nemmeno la ricetta regionale, tutto a pagamento.
e l'angoscia sale
e l'aritmia anche
PA fuori controllo da mesi ormai
e cazzo scendi
che vertigini, che nausea, che giramenti di testa: 180 su 90
palpitazioni e angoscia
adesso ho aggiunto anche HTC al ramipril, caso mai sua maestà la mia PA decidesse di mollare il colpo...
ma niente, batte forte sempre (come Unieuro).


legge Gifuni (Genio), scrive Lingiardi (meno) (ma collega psichiatra psicoanalista)
sono al Franco Parenti (domenica)
le ho comprate (siamo a BookCity) e, lette da me, le sue poesie, sono poco cosa ma lette dall'uomo bello con la barba, una bella cosa.
l'uomo bello con la barba è uno dei migliori attori che abbiamo su questo suolo natio.
non cura la mia angoscia ma la lenisce il tempo di un verso.


Fibrillazioni, sincopi, aritmie
tutto quello che fa quando non muore
eccola è lei, l’altra metà del cuore.


Holter. Il cuore si è ammalato.
Eta l'unico organo
che non ho trascurato.


Quando non c'è speranza di salvezza
Dove la morte non porta compimento
Lì cosa c'è, in che paese siamo?
Quello è il dolore, e noi lo attraversiamo.


Dentro il cuore
dietro gli abeti
pezzo di cielo
tra le impalcature


vedo Silvia
una vita fa
e
il corpo cambia
si ammala
si piega
portatore di memoria


Vittorio Lingiardi

Andrea
22-January-2016, 14:55
Scrivere è togliere spazio al male,
è addomesticare la paura
che torna selvatica a ogni respiro
è tentativo di conoscere
se nella radice dell’albero dimorano
necessità e libertà,
se sul suo tronco è la misura
di altezza e statura,
se nella sua chioma nidificano
verità e verosimiglianza,
adesso che so stare sotto la sua ombra
lo svantaggio umano.


Lucianna Argentino

Andrea
25-January-2016, 11:17
à Paris



I.


Parigi è la piccola boulangerie con lo studente universitario
che affetta per noi -ben sottile-il crudo di Auvergne;
è il signore con l’abito scuro e i sandali aperti
che mi consiglia di assaggiare il medesimo
fromàge jeunne che lui pure ha scelto.


II.


A Parigi si baciano ovunque
e le donne sono molto sottili
spesso portano gonne di seta e foulard
e la notte a Parigi è più viva del giorno.
Non è affatto un luogo comune.


III.


Respiri acqua
ed io pure, come avessimo branchie
sui fianchi, all’Hammam dei Bains du Marais.
Scivoliamo come pesci sul marmo, lucidi
amniotici.


IV.


Le Balançoire
è l’altalena della prima cena parigina
ho il cuore verde e fresco
come la mia vellutata di piselli
e ti bacerò a lungo
nonostante i tuoi piccoli calamari
in salsa all’aglio della Bretagna.


V.


Al Louvre
innamorati della Venere di Milo
deferenti e confidenziali da Monna Lisa.
Un’assoluta tenerezza
Per la mummia minuta
-credo una donna-
fotografata senza posa.


Rossella Tempesta

daniela
15-February-2016, 15:31
Nostra Signora del Disordine

Stiamo sempre a riempire e vuotare scatole
spostare i vestiti negli armadi
portare qualcosa in soffitta o in cantina

così sembra di traslocare di continuo
anche se viviamo nella stessa casa

tu non sei mai soddisfatta e io
non capisco non ti capisco più

abitare non vuol dire
che gli oggetti hanno ognuno il giusto posto
piuttosto
che dovremmo averlo noi


Francesco Tomada

daniela
15-February-2016, 15:33
Portarsi avanti con gli addii

E se domani io non ci fossi più
per un incidente o qualsiasi cosa che ora non immaginiamo
o perché la rabbia mi ha formato un coagulo nel cuore

dopo il tempo che ti serve tu comunque vai avanti
trova un altro uomo che sia un padre
se possibile migliore per i nostri figli

per favore non far recitare quelle messe
a cui tutti devono venire senza averne voglia
non tenere i miei ricordi in un cassetto
perché di buio allora ne avrò già abbastanza

e non dire a nessuno se mi pensi
piuttosto custodiscimi come una seconda adolescenza
qualcosa che ti porti sempre dentro
anche se non sei più tu

Francesco Tomada

daniela
15-February-2016, 15:49
Anime salve

Dieci anni fa cambiavo i vestiti ai miei bambini
lavavo la loro nudità e lo sporco
prima di averli pensavo che mi avrebbe impressionato
e invece no

oggi faccio lo stesso con te
e quel pudore assoluto che ci ha sempre accompagnati
non esiste più, non c’è vergogna
in nessuno dei due

ho imparato prima ad essere padre
e solo dopo figlio
appena in tempo, mamma, ma ce l’ho fatta

adesso puoi andare

Francesco Tomada

Aleciccio
24-February-2016, 08:59
Desideri stavano strappandomi l'anima.

Potevo viverli, ma non ci son riuscito.

Allora li ho incantati.

E a uno a uno li ho lasciati dietro di me...

Ho disarmato l'infelicità.

Ho sfilato via la mia vita dai miei desideri.

Se tu potessi risalire il mio cammino,

li troveresti uno dopo l'altro,

incantati, immobili, fermati lì per sempre a segnare la rotta

di questo viaggio strano che

a nessuno mai ho raccontato se non a te.


Alessandro Baricco

daniela
02-March-2016, 21:33
La fortuna alla maniera di Sarajevo


A Sarajevo
in questa primavera 1992,
tutto è possibile;
fai la coda per comprare il pane
e ti ritrovi al Servizio di traumatologia
con una gamba amputata.
E dopo asserisci
d’aver avuto anche fortuna.


1992 Izet Sarajlić

daniela
02-March-2016, 21:34
I critici di poesia

Perché i critici di poesia
non scrivono poesia
giacché sanno tutto della poesia?

Sapessero,
forse preferirebbero scrivere poesia che di poesia.

I critici di poesia sono come i vecchi.
Anch’essi sanno tutto dell’amore.
Quello che non sanno è fare l’amore.

1982 Izet Sarajlić

daniela
02-March-2016, 21:35
Un’altra volta saprei

Troppo poco ho goduto gli scrosci primaverili e i tramonti del sole

Troppo poco mi sono dilettato della bellezza delle vecchie canzoni e
delle passeggiate al chiaro di luna

Troppo poco mi sono inebriato del vino dell’amicizia
anche se al mondo quasi non c’è paese dove non avevo almeno due
amici.

Troppo poco tempo ho dedicato al mio amore
io che all’amore avevo consacrato tutto il mio tempo.

Un’altra volta saprei incomparabilmente di più godere la vita.

Un’altra volta saprei.


1987 Izet Sarajlić

daniela
30-May-2016, 15:41
Sonno estivo

Seduti, le gambe allungate nel silenzio,
uno a uno ci siamo portati i nostri giorni
solitudine con solitudine, impazienza e attesa;
e adesso che le tue spalle sono vicine alle mie
che il mio calore è il tuo,
quanto so dimenticare è nell’indugio
delle dita avventurate sulla tua pelle bionda,
sui tuoi capelli scuri,
nella paura che avvicina il nostro corso di scampati
senza rumore e senza appello, come quando
il verde di marzo spinge dai rami
e si fa abbracciare dal mondo,
come quando l’aria vive nello screzio
degli alberi carichi di luce
e c’è penombra nella stanza,
e la pace del prato è nei tuoi occhi,
ci perdona, si stringe intorno a noi.

Pierluigi Cappello

kaipirissima
06-June-2016, 14:37
La colpa è mia

mi ostino a volere
contenere questo nostro tempo
che indigna
dentro l'orologio
che da bambino
con facilità
m'inventavo al polso

morsicandolo.

Giovanni Fierro, La parola data

kaipirissima
06-June-2016, 14:55
Nel bosco d’ortiche
Era malata ogni foglia
Assurda la luce
D’ogni povero giorno
Due occhi accendevano un lume
Riapparivano impronte di vita
Nel bosco d’ortiche
Due mani nel vuoto
Creavano cose
Una bocca di nuovo parole


[Luciano Morandini da Fabula notturna, prefazione di Giovanni Raboni, Edizioni Kappa Vu,1996]

daniela
12-November-2016, 21:08
La veste chiara

La luce della giornata
ancora esita, si impiglia nei vetri.
Una felicità così limpida, e verso sera
il limite dei campi sarà incerto
e, in fondo al ritorno, il buio.
Cosa avrò fatto di una seta così chiara,
dove mi sarò seduta così a lungo da sciuparla,
spiegazzata com’è ora, tutta piena di macchie.

Donatella Bisutti

daniela
12-November-2016, 21:09
La vibrazione delle cose

Quando l’anima come un cane
si lascia accarezzare, inerme
allora è tutta concentrata nel piacere
che dà la vibrazione delle cose
allora è facile staccare sé da sé –
si insinua, poi irrompe
l’esterno nell’interno.

Donatella Bisutti

daniela
10-April-2017, 22:01
«Quanto azzurro allegro d’ombre
intermittenti sulla sponda del lago:
è solo un intervallo, questo,
solo una breve pausa lirica
nel trascorrere di un cammino epico.
Una folla vagante di appestati
inconsapevoli, colmi di storia
e di giudizi, ci trascorre accanto.
Tutti possessori di porzioni
di aria, di acqua, di nuvole».
Alessandro Quattrone

daniela
10-April-2017, 22:17
Sapessimo imitare la saggezza
delle cose ferme al loro posto
da mesi o da decenni,
noi anime in continuo movimento
senza una terra né un giardino
dove obbedire muti alle stagioni,
sapessimo restare immobili
come quadri appesi alle pareti,
con i nostri colori che chiedono solo
di avere una forma e una cornice.

Alessandro Quattrone (L'ombra di chi passa)

daniela
10-April-2017, 22:18
L’ora perfetta io l’ho conosciuta
è immota e in movimento
è quiete e turbamento
provvisoria come l’estasi del ramo
che perderà il frutto.
Alessandro Quattrone

daniela
10-April-2017, 22:20
Potenza del biancore in mille gocce,
mille facce ha il giorno, una la sera,
nell’acqua non si scorgono presagi:
la cascata ride dei rimpianti.
Verranno le piogge, verranno le sagge
parole dal cielo, ma intanto
gli spruzzi, gli estatici guizzi
d’un tratto ci giurano amore.
E noi stiamo in piedi perplessi,
dispersi in mille gocce nel biancore.


Cascate del Reno a Sciaffusa, Svizzera
Alessandro Quattrone

daniela
01-October-2017, 14:50
Pierluigi Cappello (1967-2017)

"Ci si sfila dal mondo così,/come da un vestito stanco delle feste,/quando viene la sera".

"Fuori il sole/è fiorito sui rami, sorridente/fra me che scrivo e la parola niente".

4639

Le sue poesie resteranno.

daniela
01-October-2017, 20:29
Da lontano

Qualche volta, piano piano, quando la notte
si raccoglie sulle nostre fronti e si riempie di silenzio,
e non c’è più posto per le parole
e a poco a poco si raddensa una dolcezza intorno
come una perla intorno al singolo grano di sabbia,
una lettera alla volta pronunciamo un nome amato
per comporre la sua figura; allora la notte diventa cielo
nella nostra bocca, e il nome amato un pane caldo, spezzato.



Pierluigi Cappello

daniela
01-October-2017, 20:37
https://www.youtube.com/watch?v=9LGu7UmqIiU

Pierluigi Cappello Parole povere (da "Mandate a dire all'imperatore")

daniela
01-October-2017, 20:39
https://www.youtube.com/watch?v=PO4DMSu-4WY

Da lontano (Pierluigi Cappello)

daniela
16-November-2017, 14:13
“E io dico che mi piace la parola amen
perché sa di preghiera e di pioggia dentro la terra
e di pietà dentro il silenzio
ma io non la metterei la parola amen
perché non ho nessuna pietà di voi
perché ho soltanto i miei occhi nei vostri
e l’allegria dei vinti e una tristezza grande.”

Pierluigi Cappello

daniela
18-December-2017, 15:09
Per strada


Se all’angolo una signora
– o magari un vigile –
si volta
con la faccia scavata dalla luce
della bella giornata
e parla –proprio a me,
a me, qui- del rispetto che si è perso
o del caldo che fa,
io mi sento mancare, come un santo
quando lo sfiora l’eternità.

Sento le piante crescere, sento la terra
girare. Tutto mi sembra forte e chiaro, tutto
deve ancora succedere.

Umberto Fiori

daniela
20-January-2018, 21:52
Fotografia

Siediti qui, vicino al tuo amico seduto
e sistemati i capelli, l’aria ha un suono rotondo, oggi,
e tutto è luminoso, dietro di voi il mezzogiorno cresce
sul farsi dell’erba nella luce: è primavera
ma potrebbe essere l’estate a stringervi nell’obiettivo.
Ora che lui ti è accanto, mettigli sulla spalla una mano
e fa’ in modo che sia nata per questo momento,
che sia leggera, presente come il sole sui sassi,
ecco, non c’è più niente davanti a voi, adesso,
né cosa vi salverà, né cosa vi perderà
tieni solo lontana l’ombra di quello che è stato
non farla entrare negli occhi
e sorridi, prova a sorridere.

Pierluigi Cappello

daniela
10-August-2018, 13:47
Un po’ non ho saputo
Ma molto non ho potuto
Dimostrare granché
Mi sarebbe piaciuto gareggiare in sensibilità
Fare a gara e sorpassarsi in delicatezza
Ma è andata così
Quando avrei potuto non ci sono riuscito
Anche se non costava quasi nulla
Quando non potevo ci sarei riuscito
Anche fosse costato tutto quanto

Bruno Lugano

daniela
10-August-2018, 13:49
Ho disboscato tutto.
Non c’è rimasto un cespuglio in me.
Solo mucchi di legna ancora viva,
e cieli illustri diffusi sopra di me.
Ho sperato in grande,
 ma era tanto tempo fa.
Ora incespico dovunque.

Bruno Lugano

daniela
10-August-2018, 13:50
Il destino della luce è il perdono,
Lì la luce sta di casa.
Ed io che già mi irritavo,
per non trovare una destinazione più viva alla luce,
come quando non trovavo una destinazione ai tramonti.
Sarò un corpo invecchiato
una gioventù ancor più giovane.
Sarò un giovane ancor più giovane,
ed un vecchio ancor più vecchio.
C’è gente qui che palleggia per sé,
un cimitero quando l’ora non è ancora pronta.
L’uno è un calice di luce nella notte.


Bruno Lugano

daniela
10-August-2018, 13:51
La vita mi parve
La vita mi parve la prima volta un insieme di aurore,
mi parve un insieme di sere che passeggiavano insieme,
un'azione dietro l'altra nel cerchio di una quiete rosa,
un porgersi parole e spostarsi felice,
senza appuntamenti con amori o dissapori.
Sono tornato a rivederla così e mi è parsa più vera forse,
ma era solo l'inganno che ripassa per l'ultimo esame,
era la vita a cui era stato asportato l'eccesso di morte,
la prima fantasia all'ombra della prima malinconia.


Bruno Lugano

Estella
24-November-2018, 15:54
Una volta concepita la fermezza
non c'è vento o idea o luce
che possa scardinare
l'intimità con le venature del legno
della roccia della foglia delle ali
o il lento velluto delle tende
per tirare in qua e in là il futuro.
È tutto come fosse nostro e ci accade
di stare nel posto giusto al momento
giusto e di fare scorta di erba
oppure di perdere tempo, piccolo o grande
nel fare di ogni giorno un luogo
separato dai giorni e dai luoghi intorno.
Come se potesse essere un bene
durevole il presagio dell'occhio e della mano
si insinua nella mente contemporanea
e l'abitudine non è mai delusa
l'abitudine abusa dell'appagamento
tra i beni minimi o minori che siano.
Tra i cuscini intanto cresce una muffa
che sa di profezia.

Antonella Bukovaz

Estella
24-November-2018, 15:55
Anche quando pare che la trama trovi
il suo comporsi tra gli intrecci, i pieni
e i vuoti
e tutto sembra andare per il meglio
nel conforto ragionevole del velo, aldilà
della durata che nulla può uguagliare
per potenza e mutamento, con gli occhi
lanciati oltre il raggio delle braccia
nel perimetro dei volti allineati
nell'ascolto delle note
per come ce le aspettiamo
che illude la comprensione e impedisce
lo stupore
siamo – infatti – del tutto impreparati
all'incontro.

Antonella Bukovaz