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Visualizza la versione completa : GdL libero I° - Troppo buoni con le donne di Raymond Queneau



Patrizia
25-August-2013, 11:41
Non ho resistito: letto e gustato. Un robusto divertissement di fine estate.

Queneau ai miei occhi si conferma degno fondatore dell'OuLiPo, ogni sua opera è una sfida o un esperimento, la sua penna cesella con vivace originalità; soluzioni narrative e trame sempre diverse e nuove, accattivanti. Un autore che non propina minestra riscaldata. Questa volta il sapore è piccantissimo, ottenuto con ingredienti semplici e d'effetto: umorismo nero senza veli e irriverente, un Queneau giocoso e sornione, che sorprende per la capacità di ricondurre l'umano alle minime dimensioni senza toni queruli, anzi - trastullando e trastullandosi :mrgreen:

daniela
25-August-2013, 23:28
1886

L'ho iniziato anch'io: ma che linguaggio usa? :roll:


1887
Ou Li Po (Ou-vroir de Li-ttérature Po-tentielle, ossia "Laboratorio di letteratura potenziale"), fondato da Queneau e con la partecipazione anche di Calvino.

Patrizia
26-August-2013, 00:21
È un libro sopra le righe, il registro è basso e le scene pulp e hard non mancano, bisogna accettarlo e apprezzarlo per quello che è, prendere o lasciare, l'originalità sta anche lì. Mea culpa, solo ora che l'ho letto mi rendo conto, forse non è il titolo più adatto da proporre a tutti come primo approccio all'autore, certo non è un saggio e neppure "Esercizi di stile". Comunque, dietro al Queneau scanzonato che si fa beffe dei luoghi comuni c'è di più... IMAO

daniela
26-August-2013, 16:20
È un libro sopra le righe, il registro è basso e le scene pulp e hard non mancano, bisogna accettarlo e apprezzarlo per quello che è, prendere o lasciare, l'originalità sta anche lì. Mea culpa, solo ora che l'ho letto mi rendo conto, forse non è il titolo più adatto da proporre a tutti come primo approccio all'autore, certo non è un saggio e neppure "Esercizi di stile". Comunque, dietro al Queneau scanzonato che si fa beffe dei luoghi comuni c'è di più... IMAO

Credo sia adatto come primo approccio, in quanto è facilmente leggibile e godibile.
Solo sono rimasta sorpresa dal linguaggio ("le fece risuonare il sedentario" "il personale femminile lavorava di natiche, sgaloppando verso le uscite" "ci hanno la squizza" "con l'altra guerra che hanno sul gobbo" "non pensa ad altro che a dondolarli via"), soprattutto pensando al ... traduttore! :-)
Come ha fatto il traduttore a tradurre questi termini?! Dev'essere veramente bravo!:lol:
E per quanto riguarda il tono del linguaggio, mi chiedo se abbia usato lo stesso stile anche per gli altri suoi libri famosi... pensavo fossero libri seri!

daniela
26-August-2013, 23:34
Non ho resistito: letto e gustato. Un robusto divertissement di fine estate.

Queneau ai miei occhi si conferma degno fondatore dell'OuLiPo, ogni sua opera è una sfida o un esperimento, la sua penna cesella con vivace originalità; soluzioni narrative e trame sempre diverse e nuove, accattivanti. Un autore che non propina minestra riscaldata. Questa volta il sapore è piccantissimo, ottenuto con ingredienti semplici e d'effetto: umorismo nero senza veli e irriverente, un Queneau giocoso e sornione, che sorprende per la capacità di ricondurre l'umano alle minime dimensioni senza toni queruli, anzi - trastullando e trastullandosi :mrgreen:

Finito, si legge veramente in due o tre ore. Questo racconto è geniale e la storia è uno spasso, una girandola schizofrenica di umori e di sentimenti, di umana follia, dell'incapacità di controllare se stessi e il meccanismo del branco.
Gli aspiranti eroi sono molto più spaventati dalla donna che non dai soldati inglesi, molto più sconvolti dal sesso che non dalla morte.
Curiosa la figura femminile, vittima o carnefice?
Condivido totalmente il commento di Patrizia, aggiungo che sono rimasta colpita da come Queneau gioca con il linguaggio, dal comico al sentimentale, dal grottesco allo sboccato. Straordinario l'uso della parola!
Il senso profondo che questa lettura mi ha trasmesso è una totale disillusione nell'essere umano, neppure l'ideale di libertà riesce a nobilitare i protagonisti: la vita e la morte vengono accolte entrambe con indifferenza, l'umano è davvero ricondotto alle minime dimensioni e neppure l'ideale di combattere per la libertà riesce a dare un'anelito più elevato a questa misera umanità.

P.S. Il traduttore è Giuseppe Guglielmi, che ha tradotto anche Cèline.

Patrizia
26-August-2013, 23:37
... pensavo fossero libri seri!

Eccerto che lo sono:-).
Il gioco è una cosa seria, in esso può esserci la massima profondità.
In tutti i libri che ho letto sinora, Queneau gioca con la letteratura come solo una persona colta può fare, sfida e demolisce le convenzioni della lingua, è il terremoto della sintassi, inventa di sana pianta un vocabolario alternativo, alcune parole sono ispirate all'argot, altre nascono dalla trascrizione fonetica, altre ancora coniate unendo più termini insieme, e non mancano veri e propri neologismi.

Sicuramente la traduzione dei suoi libri non è stata impresa facile!

Se "Troppo buoni con le donne" ti sta piacendo, Dani, non puoi perderti "I fiori blu", davvero un libro d'alto profilo. Per me un capolavoro, e non solo per le geniali trovate linguistiche.

Patrizia
26-August-2013, 23:40
Uh! Dani! Vedo ora che stavamo scrivendo nello stesso momento! Anche se il mio intervento scombussola la successione logica del discorso, non correggo nulla...
son contenta di trovarti concorde e soddisfatta di questa lettura. ;)

Mauro
26-August-2013, 23:47
Ho in libreria ancora incellofanato "Esercizi di stile" e anche quello non dev'essere stato un lavoro per nulla facile per il traduttore ... certo che con questi post non fate che puntare il dito verso la libreria Mondadori più vicina per la gioia del mio portafogli :testata:

daniela
26-August-2013, 23:51
Eccerto che lo sono:-).
Il gioco è una cosa seria, in esso può esserci la massima profondità.
In tutti i libri che ho letto sinora, Queneau gioca con la letteratura come solo una persona colta può fare, sfida e demolisce le convenzioni della lingua, è il terremoto della sintassi, inventa di sana pianta un vocabolario alternativo, alcune parole sono ispirate all'argot, altre nascono dalla trascrizione fonetica, altre ancora coniate unendo più termini insiemi, e non mancano veri e propri neologismi.

Sicuramente la traduzione dei suoi libri non è stata impresa facile!

Se "Troppo buoni con le donne" ti sta piacendo, Dani, non puoi perderti "I fiori blu", davvero un libro d'alto profilo. Per me un capolavoro, e non solo per le geniali trovate linguistiche.

Queneau gioca con la letteratura come solo una persona colta può fare: è esattamente ciò che mi ha colpito di più fin dalle prime frasi! Straordianario!

Mi è piaciuto molto questo libro, tra l'altro è molto godibile e umoristico. Sono curiosa di sentire i pareri di chi ancora lo sta leggendo o lo leggerà presto.

Grazie per il consiglio, metterò in lista I Fiori blu.

Patrizia
27-August-2013, 00:06
Figurati, Dani. Complimenti a te per l'interpretazione del libro.

@ Mauro: sì, vogliamo assolutamente indurti in tentazione e traviarti, ne vale davvero la pena.

Elvira Coot
27-August-2013, 15:59
Sono pronta! Inizio

kaipirissima
01-September-2013, 19:01
Io sono a metà.
A volte mi piace, a volte mi fa ridere, a volte no.
Boh.
All'inizio mi sembrava un po' offensivo nei confronti degli Irlandesi che appaiono piuttosto stupidi, ignoranti e primitivi. O è una mia impressione? Inoltre all'inizio me li confondevo pure un po' tra loro.

daniela
01-September-2013, 20:17
All'inizio mi sembrava un po' offensivo nei confronti degli Irlandesi che appaiono piuttosto stupidi, ignoranti e primitivi. O è una mia impressione? Inoltre all'inizio me li confondevo pure un po' tra loro.

Io me li confondevo non solo all'inizio, anche alla fine! Non so come mai, forse per i nomi, o forse erano intercambiabili, poco caratterizzati singolarmente. O forse ero io che leggevo troppo in fretta.

Non credo che l'intento fosse offensivo nei confronti degli Irlandesi, che vengono descritti effettivamente come paesani analfabeti e creduloni. Ma anche gli inglesi, che pure restano sullo sfondo, non paiono molto meglio. E' un romanzo grottesco, non storico.


da internet:
"Dal punto di vista storico, la rivolta durò 6 giorni, nella settimana dopo Pasqua del 1916, e i Volontari Irlandesi (con alcuni Scout, alcuni solo dodicenni) occuparono a Dublino punti chiave e simbolici.
Alcuni testimoni raccontano che i Volontari erano molto rispettosi e prestavano attenzione perfino a non far cadere la cenere delle sigarette sui tappeti degli edifici in cui si rifugiavano. Il quartier generale dell'insurrezione venne stabilito al General Post Office: i rivoluzionari vi presero possesso tra lo stupore della gente in un'atmosfera del tutto irreale."



P.S. Ho letto anche Zazie nel metrò, ma ho trovato molto più divertente Troppo buoni con le donne.

kaipirissima
01-September-2013, 20:58
Sí effettivamente un po' mi sto ricredendo, l'interrogatorio è molto spassoso mi aveva un po' scioccato un pezzo precedente quando:
Gallater si masturba vedendo la ragazza morta

kaipirissima
01-September-2013, 22:59
Finito!!!!
direi che è un libro vietato ai minori di... 14 anni?

E Gertrie? Che tipa. A dire la verità non mi stava molto simpatica all'inizio, poi ho cercato una spiegazione al suo comportamento, ma alla fine ho pensato che... Ne parliamo magari dopo che abbiamo finito tutti il libro.

comunque sono contenta di essere riuscita a finirlo. Davvero sto passando un periodo di crisi con le letture classiche.
se proponete altri libri sulle 150 pagine io ci sto.

mi è venuto in mente che, anni e anni fa, ho letto un altro libro di Queneau (divertente) Il diario intimo di Sally Mara. Romanzo di formazione erotica di una cattolica irlandese.

daniela
01-September-2013, 23:04
Kaipirissima, hai ragione, ma è come ha scritto Patrizia!


È un libro sopra le righe, il registro è basso e le scene pulp e hard non mancano, bisogna accettarlo e apprezzarlo per quello che è, prendere o lasciare, l'originalità sta anche lì.



"Tutto è cambiato: cambiato completamente:
nasce una tremenda bellezza."

Alla Rivolta di Pasqua è dedicata la poesia di William Butler Yeats Pasqua 1916 (Easter 1916) in cui sono citati alcuni dei partecipanti alla rivolta, come Connolly e Pearse.

E' molto lunga, ne riporto solo alcuni versi:

Pasqua, 1916

Li ho incontrati alla fine del giorno,
mentre venivano coi visi accesi
da dietro i banconi o scrivanie tra grigie
case del diciottesimo secolo.
Sono passato con un cenno del capo
o con parole gentili e insensate,
oppure ho indugiato un po’ e ho detto
parole gentili e insensate,
e ho pensato prima di andarmene
ad una storia comica o ad un’allusione
che facesse ridere un amico
intorno al fuoco al club
certo che loro ed io
vivessimo solo dove si indossa
la casacca dell’istrione.
Tutto è cambiato: cambiato completamente:
nasce una tremenda bellezza.

qui l'intera poesia, anche in inglese: http://guide.supereva.it/letteratura_inglese/interventi/2009/04/easter-1916

DarkCoffee
01-September-2013, 23:05
Mi avete messo una curiosità!
Manneggia, ed io che non volevo leggerlo questo libro... quasi quasi passo in biblioteca anche io :whistle:

daniela
01-September-2013, 23:11
E Gertrie? Che tipa. A dire la verità non mi stava molto simpatica all'inizio, poi ho cercato una spiegazione al suo comportamento, ma alla fine ho pensato che... Ne parliamo magari dopo che abbiamo finito tutti il libro.


Su Gertie ci devo ancora riflettere, aspetto voi. :reading01


@ Dark
è veramente originale e insolito, consigliatissimo!

kaipirissima
01-September-2013, 23:26
Il senso profondo che questa lettura mi ha trasmesso è una totale disillusione nell'essere umano, neppure l'ideale di libertà riesce a nobilitare i protagonisti: la vita e la morte vengono accolte entrambe con indifferenza, l'umano è davvero ricondotto alle minime dimensioni e neppure l'ideale di combattere per la libertà riesce a dare un'anelito più elevato a questa misera umanità..

ma non saprei... Alla fine io non ho trovato una denuncia alla meschinità dell'umanità. Piuttosto ho trovato una sorta di ridimensionamento ironico della vita. Un po' come se l'uomo si trovasse sempre in una condizione di difetto rispetto all'esistenza. Per quanto faccia, si agiti non avrà mai il controllo, nè delle sue azioni, nè dei suoi ideali. Anche l'uomo più risoluto e pragmatico è sconfitto o meglio ridimensionato.
la vita ci corre avanti e noi non possiamo averne il controllo. Non ci riescono gl irlandesi barricati, non ci riesce il comandante inglese, forse solo chi non ha fede in nulla alla fine se la cava, o meglio riesce a non essere centrifugato dal caos.
insomma la vita è piena di pallottole vaganti che ti colpiscono all'improvviso.
non so se mi sono spiegata.
"l'eroismo"che viene qui raccontato è diverso da quello "classico"

DarkCoffee
01-September-2013, 23:33
Scusate, una parentesi tra il vostro discorso.

Ho trovato un inizio del romanzo su internet e nelle note di copertina c'è scritto:

Il romanzo è stato scritto da Queneau nel 1971, cinque anni prima di
morire, quando l'autore aveva già pubblicato le sue opere maggiori di
narrativa e i folgoranti saggi letterari.

Cos'è una giustificazione? 8-)

daniela
02-September-2013, 22:39
Piuttosto ho trovato una sorta di ridimensionamento ironico della vita. Un po' come se l'uomo si trovasse sempre in una condizione di difetto rispetto all'esistenza. Per quanto faccia, si agiti non avrà mai il controllo, nè delle sue azioni, nè dei suoi ideali. Anche l'uomo più risoluto e pragmatico è sconfitto o meglio ridimensionato.
la vita ci corre avanti e noi non possiamo averne il controllo. Non ci riescono gl irlandesi barricati, non ci riesce il comandante inglese, forse solo chi non ha fede in nulla alla fine se la cava, o meglio riesce a non essere centrifugata dal caos.
insomma la vita è piena di pallottole vaganti che ti colpiscono all'improvviso.
non so se mi sono spiegata.
"l'eroismo"che viene qui raccontato è diverso da quello "classico"

Condivido questa tua interpretazione, mi piace molto questo punto di vista.

daniela
02-September-2013, 22:56
Cos'è una giustificazione? 8-)

Ormai poteva permettersi tutto :lol:

Ho trovato alcune sue poesie in Internet, ed ero indecisa se postarle qui, oppure nel nuovo thread di Dark ;):


Prendete una parola? Prendetene due
fatele cuocere come se fossero uova
scaldatele a fuoco lento
versate la salsa enigmatica
spolverate con qualche stella
mettete pepe e fatele andare a vela..

Raymond Queneau
Da L’istante fatale – Passigli editore


Oh, buon dio del buon dio che voglia ho di
scrivere una piccola poesia
Giusto adesso ne passa una
Piccola piccola piccola
vieni qui che ti infilo
sul filo della collana delle mie altre poesie
vieni qui che ti immetto
nel supercompresso delle mie opere complete
vieni qui che ti impappetto
e t'inrimo
e t'inliro
e t'impegaso
e t'inverso
e t'improso


porca vacca
se l'è data a gambe.

Raymond Queneau

Vedo che Queneau nella sua esplorazione del linguaggio ha ampiamente visitato anche il pianeta poesia.

da internet:
"I suoi Cent mille milliards de poèmes costituiscono il passaggio dalla matematica alla sua "letteralizzazione": vengono scritti dieci sonetti con le stesse rime e con una struttura grammaticale tale che ogni verso di ciascun sonetto è intercambiabile con ogni altro verso situato nella stessa posizione. Per ciascun verso si avranno così dieci possibili scelte indipendenti; poiché i versi sono 14, si avranno in totale 1014 sonetti, cioè centomila miliardi di poesie. Un'altra opera di Queneau, Exercises de style, nasce invece dall'idea di realizzare in campo letterario quella libertà di variazioni su tema possibile nella musica e così un semplice e insignificante episodio di vita quotidiana viene ripetuto 99 volte in 99 stili differenti: c'è la maniera lipogrammatica, la versione filosofica, la trasposizione giudiziaria, la traduzione onomatopeica, lo stile ampolloso, la lettura retrograda, quella telegrafica, quella in versi ed altre ancora."

Patrizia
02-September-2013, 23:13
ho trovato una sorta di ridimensionamento ironico della vita. Un po' come se l'uomo si trovasse sempre in una condizione di difetto rispetto all'esistenza. Per quanto faccia, si agiti non avrà mai il controllo, nè delle sue azioni, nè dei suoi ideali. Anche l'uomo più risoluto e pragmatico è sconfitto
Sì, in questo mi trovi d'accordo

DarkCoffee
02-September-2013, 23:26
Ormai poteva permettersi tutto :lol:
Ho trovato alcune sue poesie in Internet, ed ero indecisa se postarle qui, oppure nel nuovo thread di Dark ;):

ahahah
Beh almeno fanno ridere eheheh



da internet:"I suoi Cent mille milliards de poèmes costituiscono il passaggio dalla matematica alla sua "letteralizzazione": vengono scritti dieci sonetti con le stesse rime e con una struttura grammaticale tale che ogni verso di ciascun sonetto è intercambiabile con ogni altro verso situato nella stessa posizione. Per ciascun verso si avranno così dieci possibili scelte indipendenti; poiché i versi sono 14, si avranno in totale 1014 sonetti, cioè centomila miliardi di poesie. Un'altra opera di Queneau, [I]Exercises de style, nasce invece dall'idea di realizzare in campo letterario quella libertà di variazioni su tema possibile nella musica e così un semplice e insignificante episodio di vita quotidiana viene ripetuto 99 volte in 99 stili differenti: c'è la maniera lipogrammatica, la versione filosofica, la trasposizione giudiziaria, la traduzione onomatopeica, lo stile ampolloso, la lettura retrograda, quella telegrafica, quella in versi ed altre ancora."

:shocked:genio!
Quindi noi abbiamo iniziato a conoscerlo dal punto sbagliato... presumo...

Patrizia
03-September-2013, 01:23
Ahahah, io invece ho thankato, innanzitutto per la risposta simpatica di Daniela, ma anche perché le poesie non mi dispiacciono!:mrgreen:

kaipirissima
03-September-2013, 14:33
Esercizi di stile ne ho letto un po',diversi anni fa, ... Ma dopo un po' mi annoiava.
Devo ammettere che Troppo buoni con le donne, mi piace sempre di più man mano che passa l tempo. Il fatto poi che all'inizio questi irlandesi mi lasciassero alquanto perplessa mi ha permesso di crescere nel racconto spostandomi da una posizione piuttosto convenzionale a una completamente diversa (che non saprei davvero come definire).

Ecco cosa succede quando si leggono buoni libri... Questi continuano a frullartii in testa per un bel po' facendoti pensare... Impedendoti di spegnere il cervello.

daniela
03-September-2013, 15:55
Ecco cosa succede quando si leggono buoni libri... Questi continuano a frullartii in testa per un bel po' facendoti pensare... Impedendoti di spegnere il cervello.


Esatto! E non abbiamo ancora parlato della figura femminile!
Lo scambio che è nato tra noi ha aggiunto molto a questa lettura, ed è questo il senso della condivisione, secondo me. Se l'avessi letto da sola, non avrei approfondito così tanto l'argomento del libro.
Certo che Queneau è geniale!

kaipirissima
03-September-2013, 18:47
viva Queneau! ... anche perché una più prevenuta di me non l'avrebbe potuta trovare! devo dire che al mio primo post ero lì lì per lasciarlo, il fatto che fosse breve mi ha spinto a continuare... per fortuna!

Patrizia
04-September-2013, 12:24
Che dire di Gertie? Una fanciulla che la sa lunga in fatto di sopravvivenza. È vittima o carnefice? Nelle azioni carnefice, ma nell'intimo ferita, privata dei sentimenti e quindi vuota e sola (anche se forse non troppo dispiaciuta di esserlo).
Irride gli altri come sé stessa, di integro in lei non è rimasto proprio nulla. Bisogna riconoscere, però, che le sue caviglie appaiono ben salde :whistle:.

kaipirissima
04-September-2013, 13:25
né vittima né carnefice, a me sembra un'egoista amorale e conformista. in bagno non le va di sedersi sulla tazza per aspettare perché non è fine, poi però ci si siede trovando una scusa per farlo. quando pensa che morirà decide di godersela. è una dura senza cuore (di fronte al tipo senza testa è solo un po' scioccata l'irlandese sviene...) e disprezza la debolezza per questo insulta il secondo in capo O'Rourke, -non ho il libro non so se l'ho scritto giusto-. Gertrie è una donna senza ideali valori anche il re è uno stronzo alla fine, e l'unica cosa che conta è se stessa.

Patrizia
04-September-2013, 14:45
Ciò che dici è vero, ma questa privazione di sentimenti, ideali e valori, non è una ferita irrimediabile? Ammesso pure che fosse la sua intima natura, il frangente porta a esacerbarla - Gertie si è vista in pericolo di vita e, in qualche modo forzata, appunto, "a mostrare le caviglie".

P.S. E poi, siamo tutti al contempo vittime e carnefici, i santi chissà se esistono...

kaipirissima
04-September-2013, 18:22
certo anche lei si è ritrovata in una posizione anomala chiusa in quel bagno durante un atto terroristico, certo "la pallottola vagante" colpisce pure lei, però i suoi ragionamenti in bagno sono davvero di un conformismo gretto e meschino, io ad esempio la facevo all'inizio una vecchia vedova, non so perché, quando ho capito che era giovane e bella mi sono stupita. Vittima, certo, trovarsi in una situazione del genere significa essere vittima ma lei lo è fino a un certo punto, anche quando alla fine viene "umiliata" riesce comunque a non soccombere e a uscirne fuori, perché? perché, secondo me, è abituata a pensare solo a se stessa, è un'individualista e non gliene frega di niente e nessuno. certo, lei si difende come può, con le armi che ha... mah non so, alla fine gli irlandesi mi stavano simpatici lei un po' di meno perché in fondo è il personaggio che meno mi assomiglia.

Patrizia
04-September-2013, 23:31
Vittima, certo, trovarsi in una situazione del genere significa essere vittima ma lei lo è fino a un certo punto, anche quando alla fine viene "umiliata" riesce comunque a non soccombere e a uscirne fuori, perché? perché, secondo me, è abituata a pensare solo a se stessa, è un'individualista e non gliene frega di niente e nessuno. certo, lei si difende come può, con le armi che ha...

Mah... l'umiliazione non la abbatte perché è un'individualista? Piuttosto penserei che in fondo l'esperienza per lei non sia stata così offensiva e molesta :mrgreen:
Certo è coriacea...

kaipirissima
05-September-2013, 11:09
Quello sicuro... Certo non molesta però un po' male deve averle fatto. Credo che sia una donna che sopravvive a tutto. Di quelli che cadono sempre in piedi. Certo però che non è da tutti, una forma non convenzionale di eroismo. Infatti anche se può sembrarlo dalle mie parole, non mi sta antipatica. Anzi da quando è arrivata lei nella storia l'ho letta tutto d'un fiato.

Patrizia
05-September-2013, 12:23
Il dolore fisico si sopporta meglio di quello psicologico. Tutto parte da lì, dalla testa.

kaipirissima
05-September-2013, 14:43
Ok. Però dal tuo intervento si evince
A che forse le è piaciuto quindi umiliata relativamente
B che il dolore fisico passa e si dimentica (e da punto a non ci saranno traumi a posteriori)
quindi secondo te, Patrizia, che tipo è Gertrie?

DarkCoffee
05-September-2013, 15:07
Mi avete incuriosito così tanto che l'ho iniziato a leggere ieri sera.
Sono all'inizio dell'interrogatorio (cap 24).

Quoto pari pari l'impressione iniziale di Kaipirissima

Io sono a metà.
A volte mi piace, a volte mi fa ridere, a volte no.
Boh.
All'inizio mi sembrava un po' offensivo nei confronti degli Irlandesi che appaiono piuttosto stupidi, ignoranti e primitivi. O è una mia impressione? Inoltre all'inizio me li confondevo pure un po' tra loro.

Il modo di scrivere non mi dispiace, lo trovo frizzante e divertente.

Patrizia
05-September-2013, 17:04
Ok. Però dal tuo intervento si evince
A che forse le è piaciuto quindi umiliata relativamente
B che il dolore fisico passa e si dimentica (e da punto a non ci saranno traumi a posteriori)
quindi secondo te, Patrizia, che tipo è Gertrie?
Per non rovinare la lettura a Elvira e Carla: Ho parlato di sopportare, non dimenticare... e neppure ho pesato l'umiliazione.
La sodomia è una pratica sessuale come un'altra, se le sia piaciuto non ci è dato sapere, in quella circostanza probabilmente no.
Noi stiamo spaccando il capello in quattro su 'sta questione - ma in realtà se i ruoli fossero stati invertiti - un uomo che si lavora un gruppo di femmine arrapate in diversi modi possibili -, il problema del giudizio non si sarebbe neppure posto.
Gertie è una bella donna che seduce dei maschietti per salvarsi la pelle, che poi se la sia anche goduta, non entro nel merito...

kaipirissima
05-September-2013, 23:50
È vero... Forse sto spaccando il capello ma il Gdl serve a questo quando non si hanno le idee chiare. Io di questa Gertrude voglio vederci chiaro. :)

Darky da l'interrogatorio in poi è molto più bello.


Elvira come sei con Lettura? E tu Mauro?

DarkCoffee
06-September-2013, 18:02
Sono al capitolo 40, ossia dopo l'interrogatorio...
Spoiler --> ... dopo essersi conosciuta meglio con (Calligan era?) e dopo aver rimbambito l'altro (Mr Cow.. qualcosa) al telefono eheheh

Ammazzate oh questa! Hai capito la britannica!
Zitta zitta, che si faceva il conto delle persone che l'amavano e poi... proprio l'amore cerca!

Che libro strano, non me l'aspettavo proprio così.
Quando l'avete proposto, sono andata a vedere la recensione ed ho letto di un gruppo di ribelli che bla bla bla (così ha iniziato a fare la mia mente).
Pensavo ad un libro pesante e storico ed io non ne ero proprio in vena, ma devo dire che Queneau, scrittore a me prima ignoto, mi sta stupendo.

Volevo dire una cosa che mi ha lasciata un po' perplessa: non è nessuno la madre di Dio, perchè Maria è la madre di Gesù che non è Dio...

P.S.: Concordo con chi ha elogiato il traduttore! Bravissimo!

daniela
06-September-2013, 22:41
Volevo dire una cosa che mi ha lasciata un po' perplessa: non è nessuno la madre di Dio, perchè Maria è la madre di Gesù che non è Dio...



Evidentemente non sono cattolici. Secondo me è il modo di vedere della religione protestante / anglicana.

DarkCoffee
08-September-2013, 04:44
Finito!

Metto lo spoiler per Elvira che forse lo sta continuando a leggere ;)


Gertie? La penso esattamente come kaipirissima.
Inoltre non mi ha dato l'impressione di aver fatto questo per salvarsi la vita, anzi! Mi hanno fatto più pena gli irlandesi che lei, snob e viziata.
Non credo che l'avrebbero mai uccisa, tanto meno l'unico che diceva di volerlo fare, ed infatti è il primo che è stato con lei, se non sbaglio.
Sicuramente non c'era bisogno di fare niente da sotto la scrivania per salvarsi la vita, nemmeno con il decapitato, per non parlare poi del gay che se ne stava in pace con la sua sessualità.
E poi dai, che bastarda quando è arrivato il fidanzato. Con che ostilità e durezza ha detto "no!".
Voi parlate, anche, di sentimenti, secondo me, lei non ne aveva. Quello che sentiva non era solitudine, ma voglia di essere piaciuta.
Almeno, così è come l'ho interpretato io...

Per il resto che dire?
Irlandesi stupidi e coraggiosi, inglesi stupidi e lenti? Secondo voi Queneau come ce li vuole fare vedere questi due popoli?
Lui se non sbaglio è francese, ed infatti il terzo popolo citato è proprio il suo... l'unico ad uscirne bene, ma si sa, ognuno tira acqua al suo mulino ;)

P.S.: La frase finale di Kelleher è perfetta eheheh


A caldo.
Il libro tutto sommato non è male. Si, carino e consigliato, ma non nella mia top.

P.S.: Grazie a chi l'ha proposto!
Mi piace molto scambiare opinioni :D

Patrizia
08-September-2013, 07:18
Due colleghi, un uomo e una donna, erano stati uccisi senza troppi preamboli, all'improvviso - penso possa bastare per sentirsi in pericolo di vita.
Certo, dubitare l'esistenza di sentimenti "profondi" in G. è legittimo, molto legata all'esteriorità, pure in quella circostanza non può evitare una dissertazione sulle tendenze moda - anche se, per la verità e volendo, dietro a questo si potrebbe vedere un'analisi di costume...
La mia chiave di lettura finale è stata "nelle caviglie", ma certo è un mio farneticare, quindi, evito di scrivere le mie solite ridicolaggini :D

DarkCoffee
08-September-2013, 11:37
Spoiler -->

Mi interessa l'opinione sulle caviglie :D
In realtà, io non ne ho una... :?

Patrizia
08-September-2013, 14:19
Spoiler -->

Mi interessa l'opinione sulle caviglie :D
In realtà, io non ne ho una... :?


Non ne hai una perché probabilmente non c'è! E tu sei sana di mente. Non una fuori di testa depravata e contorta qual son io. Un'interpretazione che non vale la pena conoscere, credimi sulla parola.

kaipirissima
08-September-2013, 21:34
anch'io la voglio sapere...

DarkCoffee
08-September-2013, 21:39
la curiosità è femmina lo sanno tutti
e noi siamo femmine eheheh :mrgreen:

kaipirissima
08-September-2013, 22:48
@ darky rispondo a un pezzo del tuo intervento in spoiler...mi dilugno un po' altrimenti si legge nelle novità... la frase finale ci mostra come un titolo sia, a volte, incredibilmente azzeccato.

Darky:Non credo che l'avrebbero mai uccisa, tanto meno l'unico che diceva di volerlo fare, ed infatti è il primo che è stato con lei, se non sbaglio.

Kaipi: non sbagli, infatti guarda caso è il primo che tenta di sedurre, prima che lui la "violenti" lei lo stava "toccando" se non erro e lui rimaneva immobile ma eh eh non del tutto... così come mi sembra sia sempre lui quando lei cade con la sedie ad aggiustarle la gonna. uomini pieni di contraddizioni, lei invece...

daniela
08-September-2013, 23:39
Non mi è simpatico il personaggio di Gertie, dovrebbe essere una vittima, ma faccio fatica a comprenderla.
La parte maggiore del combattimento avviene non all'esterno (gli anonimi soldati inglesi non spaventano affatto i rivoluzionari), ma sul fronte interno, gli uomini contro la ragazza. E' talmente fuori della loro concezione della donna da metterne in crisi la loro sicurezza virile e militaresca.
Ne sono attratti e ne hanno paura, è diversa dalle donne che conoscono, non sembra neppure troppo impaurita dalla situazione. In realtà forse alla fine i veri ostaggi saranno proprio i ribelli: ostaggi dell'attrazione per Gertie, che bramano e che nello stesso tempo temono.

Patrizia
10-September-2013, 16:37
La mia conclusione è ancora più salda: l'essere umano è polvere infinitesimale.

Elvira Coot
11-September-2013, 15:58
:cry2: Sono indietrissimo! :banghead:

Elvira Coot
18-September-2013, 15:13
Finito!

In realtà la scrittura io l'ho trovata pesantissima (scusatemi, ma è così). Leggere è stata una fatica e mi distraevo dalla storia, nemmeno per un attimo sono entrata nel libro, non c'è stata nessuna empatia, nè immedesimazione.

Non riuscivo a distiinguere i personaggi maschili, troppo confusi per me, ma penso sia proprio nelle intenzioni dell'autore creare non un gruppo di persone ognuno con la propria caratterizzazione, ma un unica entità, composta sì da più persone, ma sempre unica.

Gertie, secondo me,
è indubbiamente carnefice, ha avuto la meglio sul gruppo (quando nessuno avrebbe scommesso sulla sua vita), ne esce pulita e a testa alta

In conclusione, un bilancio positivo, ma non troppo

DarkCoffee
18-September-2013, 15:45
Per quanto riguarda il gruppo di ragazzi, per me è stato diverso. Riuscivo ad identificarli e avevo delineato, bene o male, il loro carattere.
C'era il gay, il "borgataro", il gentile ed affettuoso, il prepotente, il pauroso.

@Elvira, capisco quello che dici. Sono diecimila volte che inizio "il signore delle mosche" :testata:

kaipirissima
18-September-2013, 16:46
Il signore delle mosche l'avevo acquistato, ma vederlo lī mi faceva sentire in colpa e così l'ho regalato!