PDA

Visualizza la versione completa : La zanzara-tigre



Sir Galahad
25-June-2013, 17:57
1819

Caldo, tempo di afa e di zanzare. Così, da qualche anno è scoppiato anche in Italia l'incubo della cosiddetta zanzara -tigre, lasciandoci sgomenti di fronte ad un problema che, credo, problema non è. O, perlomeno, non terrificante.
Aedes albopictus è una zanzara proveniente dall'Asia. Dal punto di vista tassonomico si classifica così:
Ordine Ditteri
Sottordine Nematoceri
Famiglia Culicidi
Genere Aedes
Sottogenere Stegomyia
http://www.comune.cinisello-balsamo.mi.it/sitospip/IMG/jpg/zanzara_tigre.jpg
Non è propriamente un parassita, bensì un vettore, in particolare di virus dell'encefalite e della dengue.
Ma, a differenza di Aedes aegypti il cui aerale è rimasto confinato nelle zone tropicali e sub-tropicali, la zanzara-tigre, forte di una più singolare plasticità biologica, ha esteso il suo aerale: portata nei climi temperati probabilmente da pneumatici e copertoni usati, con acqua ristagnante, ha esteso il so areale ed è divenuta specie sinantropica.
CICLO BIOLOGICO: Dopo l'accoppiamento in volo col maschio, la femmina cerca un animale omeotermo, per il pasto ematico destinato allo sviluppo delle uova (od ova, come diceva il mio professore). Le ova vengono fissate, in una zona acquosa come stagni, laghi o fiumi, ad un supporto fisso, come fili d'erba. Le ova sommerse dall'acqua (anche dopo un temporale) danno origine a larve che subiscono 4 mute, dando origine, dopo una settimana, alla larva matura che origina la pupa. Dopo 36 ore, la pupa sfarfalla l'adulto ( o immagine)
ANATOMIA E FISIOLOGIA DELL'ADULTO
L'adulto presenta un spiccato dimorfismo sessuale, con maschio più piccolo. La colorazione è nera con scaglie bianco-argentate che assumono l'aspetto di una bianda bianca longitudinale sulla parte dorsale del torace e di vere e proprie fasce sull'addome e sugli arti. Altro carattere diagnostico è la presenza, sul terzo paio di zampe, di tarsi con bande bianche sui primi quattro segmanti, mentre il quinto è interamente bianco. La tibia è uniformamente scura.
E' un insetto diurno che vola a circa 50 cm dal suolo e raramente si sposta per più di 500 metri dal focolaio larvale.
Entrambe i sessi si nutrono di miele e sostanze zuccherine anche se, come in tutti i Ditteri Nematoceri, la femmina ha bisogno periodicamente di un pasto di sangue per lo sviluppo delle ova. I picchi di maggior incidenza delle punture si hanno all'aperto, nelle prime ore del mattino ed al crepuscolo.
Il periodo ( ciclo gonotrofico) che intercorre tra il pasto di sangue e la deposizione delle ova è di 5 giorni: una femmina puù deporre da 240 a 350 ova nella sua vita.
I FOCOLAI:Qualunque cavità di acqua dolce, naturale od artificiale, al chiuso od all'aperto. Così utilizzerà: ascelle fogliari, tronchi abbattuti, pozze nelle rocce; ed ancora, nelle aree urbane e sub-urbane, micro- e macro-contenitori come sottovasi, copertoni, rottami, ecc.
OVA: Le ova misurano mezzo millimetro, nere, oblunghe.http://www.comune.torino.it/ucstampa/2005/uova-aedes-albopictus.jpg
Il rivestimento esterno (esocorion) appare ricoperto, se visto al microscopio, di innumerevoli tubercolosità emisferiche. L'esocorion permette anche la vita in periodi freddi o con scarse precipitazioni, entrando, l'ovo, in diapausa. Anzi, con l'inverno, la femmina depone le ova 'invernali', simili alle estive ma in grado di ibernare.
LARVA: sono acquatiche, lunghe quasi un centimetro nelle 'immagini'.
http://www.funsci.com/fun3_it/guida/guida1/micro1_36.jpg
Nelle foreste originarie, i predatori mantengono in equilibrio la specie, in ambienti urbani, i nostri, la pressione predatoria si annulla ed Aedes cambia la propria nicchia ecologica, colonizzando focolai larvali 'artificiali'.
PUPA: In essa è distinguibile, come in tutte le zanzare, un addome ed un cefalotorace nella cui parte dorsale sono inserite due strutture mobili, le trombette, che contengono gli spiracoli coi quali la pupa può respirare l'ossigeno atmosferico.

IMPORTANZA SANITARIA:
Gli agenti patogeni di cui può farsi portatore Aedes sono:
A- Arbovirus (dengue, febbre giella, encefalite giapponese). Questi patogeni non sono presenti in Europa, anche se c'è sempre il rischio di uno spostamento della presenza virale dovuta a scambi commerciali, flussi turistici o, sembrerebbe, all'aumento della temperatura media globale della Terra. Un esempio dell'introduzione di patogeni nell'area mediterranea si è avuta di recente col virus del West Nile (WN).
B- Filarie (parassiti elmintici della superfamiglia Filarioidea): alcuni casi si sono avuti, ricordo, nella Pianura Padana.

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA IN ITALIA: Dispongo di alcuni dati dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) relativi al 2003.
Aedes albopictus, secondo questo report, è presente con focolai in 12 regioni e 260 comuni. Assolutamente eradicati sarebbero i focolai della provincia di Cagliari. In Italia i focolai sono principalòente diffusi nel Nord-Est: nel sud, per le sue caratteristiche fisiche e climatiche, la presenza non è estesa.
Sembra che la via d'ingresso sia stata Genova (il porto???), mentre il Veneto la colonizzazione è avvenuta con l'importazione di copertoni usati dagli Stati Uniti.

Noi possiamo fare TANTO per controllare l'areale di morbilità di Aedes albopicta: controllare le acque stagnanti. coprire le concavità naturali ed artificiali in cui possano maturare ova e larve, controllo dei tombini e strutture simili. A Roma , secondo le notizie di cui dispongo, sono in commercio erogatori di larvicidi biologici (a base di Bacillus thurigiensis).

Comunque, sapendo che molto si può fare con opere di prevenzione , avendo fiducia nel nostro personale sanitario e , soprattutto, conoscendo la scarsa infettività odierna di questo vettore ai giorni nostri ed alle nostre latitudini,
è ragionevole essere sicuri di non esser preda di strane ed oscure malattie tropicali.

Patrizia
25-June-2013, 23:22
Ciao Carlo :-).

Grazie per le rassicurazioni e i consigli.

Io sono molto reattiva alle punture, per fortuna il territorio d'azione delle pigre/tigre è di soli 500 metri, ché disgraziatamente, se c'è una zanzara nel raggio di qualche chilometro, quella di solito viene a cercare proprio me! Mi conforta sapere che non contrarrò oscure e tremende malattie tropicali.
Qui nel comasco e varesotto l'infestazione esiste: clima, ambiente lacustre e abitudini dei contadini della zona rurale favoriscono l'odioso insetto.
Nel Canton Ticino, i sanitari dell'istituto di microbiologia stanno intervenendo con un batterio biodegradabile specifico sulle larve.

Per difenderci dalle zanzare adottiamo un pipistrello!
http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSh1l-6x5Ob1RHDlk2o98K770B7xGO4KsV9vY0Re4lpHLZw0S_jVw

Sir Galahad
26-June-2013, 08:52
Ciao Carlo :-).
Nel Canton Ticino, i sanitari dell'istituto di microbiologia stanno intervenendo con un batterio biodegradabile specifico sulle larve.



È il Bacillus thuringiensis, ormai da diverso tempo adottato nella lotta antiparassitaria nelle campagne come nei boschi. Produce una tossina che uccide molti parassiti... per fortuna questa tossina è innocua per l'uomo.

Elvira Coot
26-June-2013, 14:48
Cibo preferito: caviglie di Elvira :banghead:

Mauro
04-August-2014, 08:59
Ho ritrovato questo post di Carlo che mi ha fatto notare un dettaglio non da poco circa quest'estate un po' anomala: aria fresca, niente afa e ... niente zanzare! Quanto meno sono pochissime rispetto agli anni scorsi. :well:

DarkCoffee
04-August-2014, 10:09
Vediamo questo inverno come sarà :(
Ho uno strano presentimento...