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Visualizza la versione completa : La rivoluzione della luna - Andrea Camilleri



Rosy
19-May-2013, 21:17
1733

Ogni tanto Camilleri ci regala piccoli gioielli, e questo è uno.
Un romanzo storico, nato , come già altri ( Il Re di Girgenti, Il birraio di Preston...)da un episodio storico letto , e trasformato dal nostro sempre arzillo scrittore, subitaneamente, in un romanzo.

L'argomento ( IBS):
"Racconto veritiero di una storia solo in parte supposta, il romanzo cresce e concresce scortato dalla luna. Tutto era lecito allora, nel Seicento, a Palermo, fuorché ciò che era lecito. (...) Tra le pompe di un dovizioso apparato, con maggiordomi, paggi, maestri di casa e scacazzacarte, e in mezzo a uno strisciar di riverenze, di ludi e di motteggi, era tutto un rigirar di scale e porte: un far complotti, ordire attentati, muover coltelli e insanguinar le mani; violar le leggi, collezionar prebende, metter tangenti, dispensar favori e accudir parentele; abusare, predare e ladroneggiare, intorbidar le acque; industriarsi nel vizio, puttaneggiare e finger compassione e trepida carità per il sesso più giovane, e derelitto, mentre un'enfasi scenica e profanatoria provvedeva ai corrotti desideri con burlesques di tonache coi fessi aperti dietro e dinanzi. L'illegalità lavorava a pieno servizio. Era il predicato forte della politica del Sacro Regio Consiglio, e delle sue mosse proditorie, dapprima alle spalle di un Viceré che la malattia aveva reso tardo e lento, grave di carne tremolosa, dirupato e assopito sul suo carcassone; e poi contro la sua vedova, donna Eleonora di Mora, senza paragone diversa, lucidamente ferma e decisa nella difesa delle leggi e della giustizia sociale, da lui designata a sostituirlo in caso di morte improvvisa. Fu così che, nel 1677, la Sicilia ebbe un Viceré "anomalo". Un governatore donna." (Salvatore Silvano Nigro)

MIO COMMENTO.

A costo di ripetermi, dirò che appena mi immergo nella lettura di questo tipo di storie , ne sono così affascinata , da non riuscire ad interrompermi.
Questa vicenda è avvincente, con dialoghi così accattivanti, che parrebbe di essere in una farsa; eppure ci dipinge un periodo storico ben preciso, che, a quanto pare, in quanto a corruzione, malcostume, intrighi...non aveva nulla da invidiare a questo nostro tempo!

La lingua di Camilleri è, se possibile, ancora più siciliano stretto, inframmezzato ( e qui sta la novità) da uno spagnolo un pò italianizzato, tale da capirlo; la lettura richiede comunque un certo impegno, ma ne vale la pena assolutamente!

Bella la storia di donna Eleonora ( tostissima, oltre che di inconsueta bellezza) che alla morte improvvisa del marito Vicerè Don Angel de Guzmàn, decide di farne le veci.Era l'anno 1677.

Dopo un momento di diffidenza, Eleonora incomincia una vera battaglia contro la corruzione, gli abusi, le ruberie, le ingiustizie che sono avvenute fino a quel momento in Sicilia, e si guadagna in pochi giorni l'odio del Clero e della nobiltà, ma l'amore incondizionato del popolo.
Il suo regno durerà poco: 27 giorni, ma la donna lascerà un ricordo incancellabile nella popolazione.
Tutto il romanzo è un fiorire di battute, macchiette, scene tragicomiche, condite dalla parlata " camillerese": una gioia per il lettore!

Quando Eleonora de Guzmàn parte per ritornare nella sua Spagna, viene salutata dal suo popolo con questa poesia:

'Ntornu a la terra tutta a firriari
ci metti 'a luna vintotto jornati.
Chisto lu sanno i fìmmini e lu mari
che cu 'a luna sunno sempri appattati.

Giru di luna fu lu regnu tò,
ma fici di la notti jornu chiaru,
la tò liggi abbastò e assupirchiò
pi fari lu duluri menu amaru.

E ora che hai finuto la fatica,
donna Lionora, talia nel nostro cori:
dintra ci attrovirai 'na luna nica,
iddra sì tu, ca regni di splindori.
( A.Camilleri)

CONSIGLIATISSIMO!

maureen
20-May-2013, 21:04
Grazie Rosy.
Seguo il tuo consiglio e provvedo ad aggiornare la lista :bowl: