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Visualizza la versione completa : Bianca come il latte rossa come il sangue - Alessandro D'Avenia



Rosy
19-May-2013, 18:20
Romanzo che non mi sarebbe venuto in mente di leggere, non chiedetemi perchè; invece,sentendo mia figlia dire che era molto piacevole, mi sono fatta convincere e l'ho letto.
Come ho scritto da qualche parte di questo forum, non è un capolavoro che passerà alla storia, ma l'ho letto rapidamente e mi sono resa conto di come abbia anche dei pregi.

E' certo un romanzo per giovani; lo vedo molto nelle mani di adolescenti o poco più, forse anche per il linguaggio usato, tipicamente giovanile. Scorrendone le pagine, mi sembrava di tornare indietro nel tempo, alla mia giovinezza.
Opera prima di un insegnante di liceo, racconta una storia semplice, drammatica, che si ....riscatta poi con un semi-lieto fine.

La trama:
Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori "una specie protetta che speri si estingua definitivamente". Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c'è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l'assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell'amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l'ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.

Mi è piaciuta la figura di questo ragazzo innamorato, che non ha neppure il tempo di crogiolarsi nei primi turbamenti, quando ne arriva uno ben più grande, e pesante da sopportare: la malattia grave della (sua) ragazza.
L'autore - certo aiutato dal suo lavoro a contatto con la gioventù- è riuscito a calarsi perfettamente nel mondo, nel linguaggio dei ragazzi di oggi, raccontandoci momenti di intenso dolore, ma anche di dolcezza e di serenità.

Certe frasi possono sembrare anche scontate, ma, viste nell'ottica della storia, sono "scoperte" che fa il protagonista: sta imparando sulla sua pelle che la vita non è solo gioco, motorino truccato, Ipod, divertimento, ma anche dolore, malattia, altruismo...
Qualche esempio.

(pag.136)
..."Sono un vigliacco e ho il viso inondato dalle lacrime più amare che io conosca, quelle in cui il sale della solitudine è almeno il novanta per cento e l'acqua solo il dieci.
Questo dolore è tanto denso che ci puoi galleggiare senza bisogno di nuotare".

Bellissimo il personaggio del Sognatore, il supplente vessato ed inascoltato dai ragazzi ,che parla con Leo e lo ascolta, gli mostra soluzioni ai suoi problemi....Queste sono sue parole:

(Pag.149)
..."E' normale avere paura.Come è normale piangere. Non vuol dire essere vigliacchi.
Essere vigliacchi è fare finta di nulla, voltarsi dall'altra parte.Fregarsene.
Ci credo che sei scappato. Ci credo che sei incazzato( ha detto incazzato!)con tutti e con te stesso.
...Una volta ho letto in un libro che l'amore non esiste per renderci felici, ma per dimostrarci quanto sia forte la nostra capacità di sopportare il dolore."

Cito ancora un breve brano, per me tenerissimo, in cui il protagonista Leo , che ha la singolare abitudine di scrivere SMS a vuoto (cioè che non spedirà) scrive un SMS a Dio, per chiedergli aiuto.
Ma la parola DIO col T9 non viene alla prima e.....

( Pag.206)

"Caro Fin ( questo viene col T9!)dici di essere il padre nostro, ma sembri startene troppo tranquillo nei cieli.
Io non so il tuo nome e se non ti offendi ti chiamo Fin , perchè il T9 ti chiama così.
Non posso accettare la tua volontà, perchè non ha senso quello che stai facendo con Beatrice.
Se sei onnipotente: salvala.
Se sei misericordioso: guariscila.
Mi hai messo un sogno nel cuore: non portarmelo via.
Se mi vuoi bene: dimostramelo.
O sei troppo debole per fare il Fin?
Tu dici di essere la vita, ma la vita te la riprendi.
Tu dici di essere l'amore, ma l'amore lo rendi impossibile.
Tu dici di essere la verità, ma la verità è che non ti importa di me e che non puoi cambiare le cose.
Non mi stupisce che nessuno poi ti creda.
Forse sono presuntuoso, ma se io fossi al posto tuo, la prima cosa che farei -ma non bisogna essere Fin per capirlo- è guarire Beatrice. Amen."


Il mio giudizio è nel complesso più che positivo.
Rosy

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