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daniela
09-May-2013, 16:34
Vivere tra gli animali

Credo che potrei vivere con gli animali, sono così placidi e pieni di decoro.
Rimango ad osservarli per ore e ore.

Non si affannano e non si lamentano della loro condizione,
Non stanno svegli nel buio piangendo per i loro peccati,
Non m'infastidiscono discutendo dei loro doveri verso Dio,
Nessuno è insoddisfatto, nessuno impazzisce per la mania di possedere cose,
Nessuno s'inginocchia davanti all'altro, o a un suo simile vissuto migliaia di anni fa,
Nessuno è rispettabile o infelice su tutta la terra.

Così mi palesano i loro rapporti con me e io li accetto,
Portano segni di me, e chiaramente ne dimostrano il possesso.

Mi chiedo dove presero quei segni,
Ho forse percorso quella strada tanto tempo fa e li ho lasciati sbadatamente cadere?


Walt Whitman
da Canto di me stesso

Claire
11-May-2013, 11:43
Essere rondine





Sgorgano
l'una dall'altra
esse, traboccano
fuori dal loro primo caldo gruppo, l' una
dopo l' altra, disfano
le loro rapide pattuglie
sbandando sotto la loro impavida veemenza
ed eccole si lanciano,
nero zampillo ricadente,
su, alte nell' aria, ma poco -
è solo
un primo assaggio
quello, un primo guizzo
di compressa fiamma
poi allungano
ciascuna più in alto - ciascuna
più, vorrebbe - il loro getto
ma non oltre il perimetro
del loro aereo campo,
non oltre il dominio della loro forza

e toccato quel limite rientrano
planando ad alta quota,
impetuosamente si rituffano
nella conca di quella
inesauribile fontana.

C'è pena
o c'è felicità in quel fervere
o in quell' affannarsi?
che c'è in quel vorticare
della vita dentro i suoi recinti?
Sono libere
quelle anime
ma libere di muoversi
a un ritmo segnato...
che dice la molle ricaduta
che cosa la razzante ascesa
e la frenetica frecciata -
si occulta spesso,
talora si lascia leggere
un pensiero
scritto in ogni parte
in ogni parte operante.
Lo esprimono
forse esse, lo gridano con strazio ed ebrietà,
ne infuriano-
è questo il loro essere rondini,
in quella irrequietudine è la loro pace.

Mario Luzi

daniela
17-November-2013, 22:50
Lo sguardo

Il gatto
apparve dal fondo dei giardino
leccò un po' dalla ciotola
poi sedette immobile
lo sguardo diritto fisso
le sue pupille nelle mie pupille
senza ringraziare né chiedere
solo guardare.
Ed io fui intera nelle sue pupille
interamente dentro quello sguardo
senza giudizio senza attesa
quietamente fui.

Donatella Bisutti

Claire
08-April-2014, 11:23
Personcina

Quando dorme se lo chiami
Muove un orecchio solo.

Succhia latte nei sogni
Dalla sua mamma morta.

Morde biscotti. Adora
I fondi di caffè.

Dorme sui fogli. Usa
Un libro per cuscino.

Sta bene soprattutto
In fondo agli armadi, nelle scatole…

Con gli occhi più verdi, tremando
Spia il viavai dei piccioni.

Si lecca i baffi puntando la mosca che volerà.

Giovanni Raboni

Claire
08-April-2014, 11:26
Jubilate Agno

Per queste cose considero la mia gatta Cipolla.
Perché per prima cosa si guarda le zampe per vedere se sono pulite.
Per seconda cosa solleva le zampe per pulirle.
Per terza cosa si stira.
Per quarta cosa affila le zampe su un legno.
Per quinta cosa si lava.
Per sesta cosa si rotola
Per settima cosa si spulcia.
Per ottava cosa si strofina allo stipite.
Per nona cosa guarda in su aspettando istruzioni.
Per decima cosa va a cercarsi da mangiare.
Perché neutralizza il diavolo, che è la morte, dandosi da fare con la vita.

Giovanni Raboni
(1969)

kaipirissima
08-April-2014, 21:37
Questa poesia forse a qualcuno non sembrerà parlare di animali, ma a me è sempre rimasta nel cuore l'immagine del "passero saputo".

Arano


Al campo, dove roggio nel filare
qualche pampano brilla, e dalle fratte
sembra la nebbia mattinal fumare,


arano: a lente grida, uno le lente
vacche spinge; altri semina; un ribatte
le porche con sua marra paziente;


ché il passero saputo in cor già gode,
e il tutto spia dai rami irti del moro;
e il pettirosso: nelle siepi s'ode
il suo sottil tintinno come d'oro.

Pascoli

daniela
13-June-2014, 22:26
Ho spiegato al gatto tigrato
le ragioni delle stagioni e le regole del gufo
i tradimenti degli amici, l’amore dei gobbi,
e il parto della piovra dai tentacoli palpitanti
che striscia nel mio letto e non ama le carezze.

Il gatto tigrato ha ascoltato
senza rispondere né battere ciglio
e quando son partita
il suo dorso striato
rideva.

Joyce Mansour

daniela
21-September-2014, 23:57
Uccelli

Il vento è un'aspra voce che ammonisce
per noi stuolo che a volte trova pace
e asilo sopra questi rami secchi.
E la schiera ripiglia il triste volo,
migra nel cuore dei monti, viola
scavato nel viola inesauribile,
miniera senza fondo dello spazio.
Il volo è lento, penetra a fatica
nell'azzurro che s'apre oltre l'azzurro,
nel tempo ch'è di là dal tempo; alcuni
mandano grida acute che precipitano
e nessuna parete ripercuote.
Che ci somiglia è il moto delle cime
nell'ora - quasi non si può pensare
né dire - quando su steli invisibili
tutt'intorno una primavera strana
fiorisce in nuvole rade che il vento
pasce in un cielo o umido o bruciato
e la sorte della giornata è varia,
la grandine, la pioggia, la schiarita.

Mario Luzi

daniela
22-September-2014, 23:40
Rondini

Che mi cerchino domani.
Oggi ho appuntamento con le rondini.
Nelle piume bagnate dalla prima pioggia
giunge il messaggio fresco dei nidi celesti.
La luce va cercando un nascondiglio.
Le finestre voltano folgoranti pagine
che si spengono improvvise in vaghe profezie.
Fu un paese fecondo ieri la coscienza.
Oggi campo di rocce.
Mi rassegno al silenzio
ma comprendo il grido degli uccelli
il grido grigio di angoscia
di fronte alla luce soffocata dalla prima pioggia.

Jorge Carrera Andrade

kaipirissima
15-November-2014, 00:18
"Gabbiani" da POESIE


Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.

Vincenzo Cardarelli

DarkCoffee
16-November-2014, 23:16
Se fossi stata ancora alle superiori avrei detto: "A Cardarè! O so io 'ndo vivoni i gabbiani! A Roma! 'pe e strade de Roma!" :p
Comunque bella la poesia!

Aleciccio
17-November-2014, 15:26
STORNI nell’aria,
migrano questi figli dell’autunno,
una mano gigante li ha lanciati
su in cielo. Sbandano, ritornano,
nel loro giubilo d’essere nessuno,
i bimbi del creato.
Tutti via, poi il gioco ricomincia,
il gioco in alto, al freddo, senza tempo.
Non c’è gioco per noi, noi giù nel tempo
per le vie del quartiere.
Foglie, una cosa sola, solo qualche fruscio,
un giacere comune, ultimi battiti,
poi una terrea quiete.

Anna Maria Carpi (Milano, 1939)

Claire
28-November-2014, 11:36
Tigre

Non occorre che tu faccia il grande salto.
Basta che mi guardi con gli occhi gialli.
Ovunque io vada, qualunque cosa faccia,
i tuoi occhi gialli mi stiano accanto immobili,
che io li sorseggi nei bicchieri,che li morda nei frutti,
che li veda su una copertina di un libro,
nella luna, sulla mia coscia sinistra,
nel sonno del sabato notte e così via.
Indosserò occhiali da sole
per via di tanti occhi gialli, mi tirerò
la nera coltre del mare sulla testa -
ma tu non muoverti. Guardami
con occhi gialli, e basta.

Nina Cassian

Rosy
15-December-2014, 20:05
Il gattino
(Edmond Rostand (http://it.wikipedia.org/wiki/Edmond_Rostand) Marsiglia, Francia 1/4/1868 – Parigi, Francia 2/12/1918)

E’ un gattino nero, sfrontato, oltre ogni dire,
Lo lascio spesso giocare sul mio tavolo.
A volte vi si siede senza far rumore,
Quasi un vivente fermacarte.

Nulla, non un capello del suo velluto si muove;
Si allunga lì, nero su un foglio bianco,
Simile a quei micetti che per pulirsi le piume
tirano fuori la loro lingua di panno rosso.

Quando gioca, è estremamente comico
Goffo e grazioso, come un buffo orsacchiotto.
Mi capita spesso di accovacciarmi a seguire le sue mosse
Quando si mette davanti a lui il piattino di latte.

All’improvviso col suo naso delicato annusa,
Quindi, a piccoli colpi di lingua afferra la spazzola
Questa è la sua attività
E si intende, bevendo una sorsata.

Beve, muovendo la coda e senza pause,
E infine rialza il suo bel muso piatto
Quando ha passato la lingua ruvida e rosa
Ovunque, e ben ripulito il piatto.

Poi si lecca i baffi per un po’,
Con l’aria stupita di chi ha già finito
Come si rendesse conto di avere una macchia,
E si liscia ancora una volta, lustra il pelo stinto.

Gli occhi gialli e blu sono due agate.
A volte li socchiude, tirando su col naso,
Si rovescia, si prende il muso tra le zampe,
pare una tigre distesa su di un fianco.

Claire
18-December-2014, 00:14
Pettirosso nel primo mattino

Pettirosso nel primo mattino
buio, freddo e cupamente grigio
troppo tenero è il tuo canto
che insegue pensieri tempestosi
-----

non è in estasi ora il mio cuore
gli occhi sono pieni di lacrime
e invariabile tristezza sulla mia fronte
ha compiuto il lavoro di anni
-----
non erano aspettative naufragate
con la prima tempesta dello spirito
ma una lunga vita di solitudine
speranze estinte, pensieri repressi sul nascere,
la calma di un pallido novembre
----
Che cosa dunque lo risvegliò? Un bambino
che non trova la porta della casa paterna
e nell'ora mite della luce lunare
giace solo nella deserta brughiera.

Io l'ho sentito, poi l'hai udito anche tu
dolce per te come un serafino,
per me quella creatura cantava
note scomposte come un grido di angoscia.

Emily Bronte

febbraio 1837

Rupert
18-December-2014, 23:57
http://keynes.scuole.bo.it/ipertesti/william_blake/thetyger.jpg


Tigre! Tigre! Divampante fulgore
Nelle foreste della notte,
Quale fu l'immortale mano o l'occhio
Ch'ebbe la forza di formare la tua agghiacciante simmetria?

In quali abissi o in quali cieli
Accese il fuoco dei tuoi occhi?
Sopra quali ali osa slanciarsi?
E quale mano afferra il fuoco?
Quali spalle, quale arte
Poté torcerti i tendini del cuore?
E quando il tuo cuore ebbe il primo palpito,
Quale tremenda mano? Quale tremendo piede?

Quale mazza e quale catena?
Il tuo cervello fu in quale fornace?
E quale incudine?
Quale morsa robusta osò serrarne i terrori funesti?

Mentre gli astri perdevano le lance tirandole alla terra
e il paradiso empivano di pianti?
Fu nel sorriso che ebbe osservando compiuto il suo lavoro,
Chi l'Agnello creò, creò anche te?

Tigre! Tigre! Divampante fulgore
Nelle foreste della notte,
Quale mano, quale immortale spia
Osa formare la tua agghiacciante simmetria?



William Blake



da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-23980> (http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-23980)

Rupert
19-December-2014, 00:03
http://youtu.be/QSLjYScyaBo

daniela
17-January-2015, 19:05
"Gli uccelli sono sempre i primi pensieri del mondo "

L'odore dei limoni

Lattiginosa d'alba
nasce sulle colline,
balbettanti parole ancora
infantili, la prima luce.

La terra, con la sua faccia
madida di sudore,
apre assonnati occhi d'acqua
alla notte che sbianca.
Gli uccelli sono sempre i primi
pensieri del mondo.

"Giorgio Caproni, Prima luce"

Claire
10-March-2015, 11:20
La piazza dei cani

Nessuno sa da dove arrivano
tanti cani perduti
tanti fedeli amici senza amici.
Cercano i propri padroni
sotto le aiuole accanto
alle scale della chiesa
come pregassero
una fede sconosciuta
di sacerdoti oscuri
che ubbidiscono alla medicina per pietà.
Non sentiranno mai i loro nomi
chiamati dai padroni.
Per questo stanno zitti con il muso
umido a terra.

Yòrgos Chronàs

Claire
27-March-2015, 10:32
O rondinella che colma di grazia inventi le tue parole e fischi
libera fuori d’ogni piantagione
con te ballerei molto al di là dei nidi precisi saprei la
indulgente cima. Se si ripetono gli
semoventi affanni, se la ribellione deve smorzarsi, se la tua piuma
cade
per terra
ch’io almeno sogni! l’indifferenza e che le
bionde tirannie (e che la casa dai matti)
custodiscano il tuo vampo (le tue bionde tirannie)

Amelia Rosselli

Serena-fundy
29-March-2015, 18:37
Dedicata a Fundy (che non sta bene)

Ancora cadrà la pioggia
sui tuoi dolci selciati,
una pioggia leggera
come un alito o un passo.
Ancora la brezza e l'alba
fioriranno leggere
come sotto il tuo passo,
quando tu rientrerai.
Tra fiori e davanzali
i gatti lo sapranno.

Ci saranno altri giorni,
ci saranno altre voci.
Sorriderai da sola.
I gatti lo sapranno.
Udrai parole antiche,
parole stanche e vane
come i costumi smessi
delle feste di ieri.
Farai gesti anche tu.
Risponderai parole –
viso di primavera,
farai gesti anche tu.

I gatti lo sapranno,
viso di primavera;
e la pioggia leggera,
l'alba color giacinto,
che dilaniano il cuore
di chi più non ti spera,
sono il triste sorriso
che sorridi da sola.
Ci saranno altri giorni,
altre voci e risvegli.
Soffriremo nell'alba,
viso di primavera.


Cesare Pavese

Claire
03-April-2015, 13:39
Una Gatta

O regina del giardino
tigre del ragù
lampo che sbrana
la più veloce carne in scatola
altera anche quando
mordicchia una piattola
o guru crepitante
di fusa nel nirvana
con la coda allontani
i complimenti plebei
Nella tua pelliccia, per cui
nessun amante pagò
nella tua bellezza, per cui
gatti a decine
di orrende serenate
atterriscono la luna
o sonnacchiosa sovrana
o Nuvola*, gatta
che non invecchia mai.

Stefano Benni

*Nuvola è il nome della gatta

kaipirissima
03-April-2015, 23:09
Briciole



Dal gracile rametto
d'uno spoglio nocciolo
spiccò l'ardito volo
d'un tratto un passerotto
e tenne aperte l'ale
tra i fiocchi della neve
finché si posò lieve
sul bianco davanzale.


Indi bussò col becco
ai vetri proprio come
quel che chiede nel nome
di Dio solo il pan secco;
e gli furono davanti
subito cinque visi,
cinque allegri sorrisi,
dieci sguardi esultanti.
Così dal quel mattino
il povero uccellino
s'ebbe - invece del pane -
le miche quotidiane

Marino Moretti - Briciole

daniela
28-April-2015, 23:55
Ad un gatto

Non sono più silenziosi gli specchi
né più furtiva l'alba avventuriera;
sei, sotto la luna, quella pantera
che a noi ci è dato percepire da lontano.
Per opera indecifrabile di un decreto
divino ti cerchiamo invano;
più remoto del Gange e del Ponente
tua è la solitudine, tuo il segreto.
La tua schiena accondiscende la carezza
lenta della mia mano. Hai accolto,
da quella eternità che è già oblio,
l'amore di una mano timorosa.
Sei in un altro tempo. Sei il padrone
di un ambito chiuso come un sogno.

Jorge Luis Borges

daniela
13-May-2015, 23:17
La mia gatta conosce, già dall'età di mezz'anno,
come saltare sulla maniglia ed entrare nella stanza,
ma come uscirne non ha imparato.
Si rotola vicino alla porta e piange.

Così anch'io in amore,
ma non c'è chi mi apra e mi faccia uscire.

Daniel Oz
Traduzione di Gabriella Steindler Moscati(tratto da Poesia)

Enribello
10-March-2016, 10:23
So come muoiono le farfalle

come un uomo disteso di schiena su di un prato

guardano tutto il cielo che hanno

attraversato e poi

allargano le ali sopra l’erba

per allontanare la fatica

e pensano per sempre di volare


Francesco Tomada

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Enribello
09-May-2016, 10:31
Chiedo scusa alla favola antica,
se non mi piace l'avara formica.
Io sto dalla parte della cicala
che il più bel canto non vende, regala.

Gianni Rodari

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Enribello
27-June-2016, 10:58
Alle cinque della sera
Quando il chiarore si attenua
E il giardino si immerge nell’ultima dorata luce del giorno
Sento il gruppetto di bambini
Che va a caccia di lucciole.
Correndo sul prato
Si disperdono tra gli alberi
Gridano la loro eccitazione
Poi in gruppo corrono vicino alla bimba più piccola
Che esibisce la luminosa concavità delle mani giunte
Tremando.
Ti ricordi dell’ultima volta nella quale abbiamo creduto
Di poter illuminare la notte?
Il tempo ci ha svuotati di ogni brillio.
Ma l’oscurità
Continua ad essere popolata di lucciole.

Gioconda Belli

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Enribello
07-November-2016, 18:48
Io sono il Lupo / la fame è mia compagna / la solitudine la mia sicurezza. / Io giaccio di notte / freddo è il mio letto / il vento la mia coperta. / Io sono il silenzio / un'ombra nella foresta / impronte lungo il fiume. / La mia corsa è un lungo inseguimento / di scintille di fuoco / dalla pietra focaia della notte. / Io sono ucciso / ma mai distrutto / io sono il Lupo

Benny Lee Cames


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Enribello
12-November-2016, 22:24
ASINELLO

Un paradiso subito per questo Asinello
con mosche a mille intorno agli occhi miti
e il mondo intero da trasportare
per poter mangiare.

Vivian Lamarque


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Enribello
29-March-2017, 19:22
Tiene il ragno un gomitolo d'argento
con due mani invisibili
e in una danza dolce e solitaria
sdipana il filo di perla.

Di nulla in nulla avanza
col suo lavoro immateriale.
Ricopre i nostri arazzi con i suoi
nella metà del tempo.

Gli basta un'ora ad innalzare
teorie di luce.
Pende poi dalla cima di una scopa,
dimenticando ogni sua sottigliezza.

Emily Dickinson

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Estella
04-April-2017, 21:10
Il cane sordo

Sordo per il gran vento
che nel castello vola e grida
è divenuto il cane.
Sopra gli spalti – in lago
protesi – corre,
senza sussulti:
né il muschio sulle pietre
a grande altezza lo insidia,
né un tegolo rimosso.
Tanto chiusa e intera
è in lui la forza
da che non ha nome
più per nessuno
e va per una sua
segreta linea
libero.

Antonia Pozzi - 25 settembre 1933

Enribello
29-October-2018, 13:07
La formica

Piccola?
Io?
Niente affatto.
Ho la dimensione perfetta.
Mi adatto perfettamente
in lungo e in largo
e dall'alto in basso.
Tu forse sei più grande
di te stesso?

Inger Hagerup

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