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Visualizza la versione completa : Il predicatore - Camilla Läckberg



Mauro
01-November-2011, 22:09
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Descrizione

Da più di vent'anni una dolorosa faida lacera la famiglia Hult: Ephraim, il predicatore che infiammava le folle promettendo guarigione e salvezza, ha lasciato ai suoi discendenti un'eredità molto controversa. Il peso del sospetto continua a gravare su un ramo del clan, coinvolto suo malgrado nella sparizione di due ragazze risalente a molti anni prima. Una vicenda che nel delizioso paesino di Fjallbacka, sulla costa occidentale della Svezia invasa dai turisti per la bella stagione, torna a essere sulla bocca di tutti dopo l'omicidio di una giovane donna, quando in una splendida gola naturale, sotto quel corpo martoriato, la polizia scopre anche i resti di due scheletri. La calda estate di Erica Falck e Patrik Hedstròm, che presto avranno un bambino, viene cosi sconvolta da un'indagine che, in un'angosciosa lotta contro il tempo, cerca di sviscerare i meccanismi della seduzione del potere, sfidando la malevolenza di una piccola comunità di provincia carica di segreti. In questo secondo episodio della serie di Erica Falck, Camilla Lackberg si conferma maestra nel tessere gli intrighi di una società chiusa, dove l'apparenza conta sopra ogni cosa e scoprire cosa accade realmente nella vita degli altri si rivela un'impresa alquanto complessa.




Secondo romanzo dell'autrice svedese.

Lo stile di scrittura della Läckberg è sempre scorrevole e lineare così come nel primo romanzo "La principessa di ghiaccio" ma in questo si nota un miglioramento nella qualità della storia, nell'intreccio e nei dialoghi.
Tutta la storia ruota intorno ad una faida familiare a un delitto mai scoperto vecchio di ventiquattro anni e alla figura onnipresente di un Predicatore.
Tutto questo crea un puzzle non complicatissimo, ma le dinamiche con cui si ricompone sono ben congegnate, e quello che ne scaturisce è una narrazione che mantiene sempre vivo l'interesse del lettore anche grazie a qualche buon colpo di scena posto qua e là senza esagerare.


Editore: Marsilio
Collana: Farfalle
Data Uscita: Dicembre 2010
Pagine:462

greeneyes
02-November-2011, 09:10
Il secondo della Läckberg mi era piaciuto molto più del primo che comunque avevo trovato piacevole. Questo nuovo lo dovrò leggere per un GdL di un altro forum, vi farò sapere se nella mia personale classifica di gradimento supererà il secondo oppure no... ;)

Wentworth
02-November-2011, 11:59
Raccolgo al volo l'invito

E questo è quello su "Il predicatore"

Tutta la storia ruota intorno ad una faida familiare a un delitto mai scoperto vecchio di ventiquattro anni e alla figura onnipresente di un Predicatore.


Ma guarda che novità, non si era mai sentita una storia del genere in un thriller nordico... :mrgreen:

Mauro
02-November-2011, 14:18
Io, in effetti, è una trama che non ho mai letto prima. :?
Mi dici quale altro autore ha usato un plot simile che un confronto lo farei volentieri?

Wentworth
02-November-2011, 17:24
Be' per esempio il primo che mi viene in mente è ovviamente Uomini che odiano le donne di Stieg Larrson.
Poi, Il pettirosso di Jo Nesbo.
Era tutta un'altra storia di Nesser Hakan
La stessa Lackberg con il primo romanzo, La principessa di ghiaccio.
Inoltre se la memoria non mi inganna anche un Mankell, ma qui potrei sbagliarmi perchè è passato un po' di tempo dall'ultimo che ho letto.
Insomma tutti romanzi in cui il denomitore comune è un delitto avvenuto nel passato, coincidenza? Può darsi, però che noia...
Ciao
W.

Mauro
02-November-2011, 22:16
In effetti ora che me lo fai notare è vero che tutti questi libri (che ho letto tranne Nesser) più "Il cinese" di Mankell (era quello vero? ;) ) hanno questa peculiarità però devo dire di non averci fatto molto caso perché poi lo svolgimento della trama è differente in ognuno di essi.
Del resto per i lettori di noir pare che questa sorta di ripetitività sia un tratto distintivo dato che un mio collega NON amante del genere una volta mi disse "Ma come fate voialtri a leggere 'sti libri che son tutti uguali? Si comincia sempre con un morto e si finisce sempre con la scoperta del colpevole, al massimo cambia la fine che fa il colpevole".
Non me la sono sentita di discutere perché mi sono reso conto che aveva ragione lui, così come hai ragione tu in questo thread, ma la giustificazione che dò, prima di tutti a me stesso, è che al di là di certe ripetizioni è proprio il seguire questo specifico tipo di trama e narrazione che mi fa amare questo genere letterario, anche se è vero che, spesso, trovata una buona idea tendono a sfruttarla un po' in troppi.

Salüdi :D

Wentworth
02-November-2011, 22:48
Hai ragione, ma chi è che diceva in questi giorni che le storie, dall'Odissea in poi, sono solo dieci, ma sta nell'abilità dello scrittore di renderle ogni volta diverse? Ah sì Carofiglio in un'intervista che ho beccato per caso qualche mattina fa su rai5. Be' in effetti penso che sia vero, quindi la questione della ripetitività riguarda tutti i generi, non solo i gialli.
Quanto agli scandinavi devo ammettere che, oltre ai salti temporali che in genere non apprezzo in qualunque romanzo, mi infastidisce lo stile molto simile, una scrittura semplice ma diluita in tomi da 600 pagine, la maggior parte inutili.
Inoltre non so se hai notato, Lackberg a parte, quasi tutti i romanzi si svolgono d'estate e fa un caldo che si schiatta, in Scandinavia...ma si può?!? :D L'atmosfera vuole la sua parte!

Cecilia (Teresa)
23-January-2012, 20:33
Non c'è due senza tre:evil:
Come immaginavo, oggi la casa editrice mi ha risposto sull'intervista che avevo mandato alla scrittrice che, a quanto pare, parteciperà ad un programma in Svezia molto popolare (non si sa quale sia) ed è blindatissima.Ma, a settembre, sembra che arriverà in Italia per promuovere il suo nuovo libro e ci riproverò..
Vi tengo aggiornati!

Cecilia

Mauro
23-January-2012, 22:00
Quando sarà voglio esserci anch'io, a costo di venire in barella :mrgreen:

Rosy
23-January-2012, 23:18
Hai ragione, ma chi è che diceva in questi giorni che le storie, dall'Odissea in poi, sono solo dieci, ma sta nell'abilità dello scrittore di renderle ogni volta diverse? Ah sì Carofiglio in un'intervista che ho beccato per caso qualche mattina fa su rai5. Be' in effetti penso che sia vero, quindi la questione della ripetitività riguarda tutti i generi, non solo i gialli.
Quanto agli scandinavi devo ammettere che, oltre ai salti temporali che in genere non apprezzo in qualunque romanzo, mi infastidisce lo stile molto simile, una scrittura semplice ma diluita in tomi da 600 pagine, la maggior parte inutili.
Inoltre non so se hai notato, Lackberg a parte, quasi tutti i romanzi si svolgono d'estate e fa un caldo che si schiatta, in Scandinavia...ma si può?!? :D L'atmosfera vuole la sua parte! Hai ragione!!!!!!!!!!!ma devo contraddirti : con Indridason NO.lì c'è anche freddo , e neve,e gelo. Come è giusto che sia.
buona notte! Rosy